Laici Libertari Anticlericali Forum

Posts written by GalileoGalilei

view post Posted: 7/11/2020, 14:37 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://primabrescia.it/cronaca/focolaio-c...-seconda-suora/

CAPRIOLO
Focolaio Covid al monastero: morta una seconda suora
Suor Santina Malzanni, 93 anni, è tornata alla Casa del padre. I funerali domani mattina alle Orsoline.
06 Novembre 2020 ore 11:44
Dopo suor Lina Guiducci, 89 anni, il focolaio di Covid al monastero delle suore Orsoline di Capriolo fa un’altra vittima. E’ tornata alla Casa del Padre suor Santina Malzanni, 93 anni.
view post Posted: 7/11/2020, 08:43 Droga tra le ostie e pedopornografia. Patteggia solo 4 mesi don Bastoni - La stanza del peccato
www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cr...-anni-1.5691127

Pedopornografia e coca, sacerdote rischia tre anni
La Procura di Ancona chiude le indagini sul riminese don Alberto Bastoni. A casa del prete trovate foto hard e la droga che teneva nel porta ostie
Pubblicato il 7 novembre 2020

La Procura della Repubblica di Ancona ha chiuso le indagini a carico di don Alberto Bastoni, sacerdote riminese che fino a maggio scorso è stato impegnato nella Diocesi di Ascoli, in particolare nella parrocchia della Cattedrale di Sant’Emidio. Il 56enne romagnolo era indagato per l’ipotesi di reato di possesso di materiale pedopornografico. Per questo nella sua abitazione alla Casa del Clero il 26 maggio scorso il sostituto procuratore, Ruggiero Dicuonzo, ha fatto effettuare una perquisizione delegata ai carabinieri di Ascoli che hanno sequestrato materiale informatico e telefonini nella disponibilità di don Bastoni.

I supporti sono stati analizzati dai tecnici che all’interno di un notebook hanno trovato una fotografia ritraente un soggetto minorenne in atteggiamenti a sfondo sessuale. Nello stesso notebook è stato individuato anche un video di contenuto analogo.

A don Bastoni è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Nei prossimi giorni i suoi avvocati, Simone Fioravanti e Umberto Gramenzi, valuteranno se chiedere che il sacerdote sia sentito, così come suo diritto. Hanno venti giorni di tempo per farlo. All’esito la magistratura anconetana tirerà le fila dell’inchiesta e deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio.

A don Bastoni è contestato l’articolo 600 quater del Codice penale che punisce chiunque consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori di 18 anni; un reato punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa non inferiore a euro 1.549 euro. Per materiale pornografico si intende la rappresentazione fotografica o cinematografica che implichi la partecipazione di un minore a scene o contesti a sfondo sessuale, escludendosi tuttavia la rilevanza della mera rappresentazione della nudità in sé e per sé considerata, ovvero senza attinenza alla sfera sessuale. La disposizione punisce la mera detenzione di materiale pedopornografico, con il dolo generico, costituito dalla coscienza e volontà della natura del materiale.

Durante la perquisizione del 26 maggio nell’abitazione di don Alberto Bastoni presso la Curia vescovile i carabinieri di Ascoli trovarono anche alcuni grammi di cocaina che il sacerdote consegnò spontaneamente. Lo stupefacente era stato riposto in una teca porta ostie che teneva in tasca. Per avergli ceduto la droga è indagato un ascolano. Anche a don Bastoni la Procura di Ascoli contesta la cessione di un piccolo quantitativo di stupefacente.

Peppe Ercoli

https://www.fioruccinews.it/2020/06/24/qua...comment-page-1/
MERCOLEDÌ, GIUGNO 24, 2020Categoria: Senza categoria
Quando due indagini diverse vanno in corto circuito
E’ per colpa di un’ inchiesta su un giro di droga tra ragazzini, che don Alberto Bastoni , 56 anni, ex parroco di Collevalenza, recentemente di nuovo dei guai per la cocaina che teneva nel porta ostie ad Ascoli Piceno , ha avuto a che fare anche con le indagini sull’omicidio di Sonia Marra, segretaria della scuola teologica di Montemorcino , scomparsa notte del 16 dicembre 2006.Il telefono del sacerdote è intercettato dai carabinieri di Todi e il lavoro investigativo è coordinata dal sostituto Manuela Comodi . Stanno ricostruendo la ragnatela che terrebbe insieme prete , spacciatori e consumatori. Don Alberto Bistoni parla con un aspirante all’abito talare che l’ha chiamato. Parlano d’altro, questa volta. Parlano della ragazza di Specchia arrivata a Perugia per l’Università. Sono mesi che non si sa dove sia e che fine abbia fatto.

Seminarista- L‘hanno buttata, quello è un modo per non farla ritrovare più… quella non la ritroveranno mai.

Parroco -Ma chi l’ha tritata?

S- L’hanno buttata nella monnezza.

P-Ma chi?

S- questo io non lo so… ma il suo corpo quello non lo troveranno…mai.

P- Ma io non conosco sta’ storia . Com’era sta’ storia?

S- .. era al tempo che c’era l’altro prete che hanno arrestato per droga ti ricordi?

P- Si, quello, coso…

Il prete citato durante un viaggio in Costarica si era spedito direttamente in Curia un pacco di stupefacenti. Frequentava anche lui, come la scomparsa, Montemorcino.C’è una certa curiosità da parte di don Alberto Bastoni che vuol sapere. Vuole i dettagli. Sulla sorte di Sonia come sul sacerdote che si era fatto recapitare per posta la cocaina. Il mondo delle voci sotterranee sembrano intrigarlo. La telefonata è lunga. Il mondo del piccolo spaccio del resto sembra conoscerlo bene. Nell’agenda del telefonino gli troveranno vari recapiti di pusher e consumatori. Tutti giovanissimi. Per gli inquirenti quello è il suo target. La trascrizione della conversazione viene girata al piemme Giuseppe Petrazzini che indaga sulla sorte Sonia Marra . Il magistrato li interroga. Don Alberto Bastoni dice di non sapere nulla; il seminarista di essersi inventato tutto perché era in conflitto con l’ambiente ecclesiastico. Nessuno dei due entrerà nel processo. L’imputato, il giovane forestale di Marsciano Umberto Bindella ( anche lui un frequentatore di Montemorcino) è stato scagionato da tutte le accusa in primo e in secondo grado. Febbraio 2012. Per la droga le cose si mettono male anche sul fronte giudiziario. L’ex parroco viene allontanato dalla diocesi di Orvieto per intraprendere un cammino di “riflessione e di rigenerazione umana e spirituale “ . Dopo qualche tempo è ad Ascoli Piceno , destinazione la parrocchia del Carmine. Per i suoi superiori è tornato ad essere un buon pastore di anime. Ma la situazione precipita di nuovo, nella droga e nella pedopornografia con due inchieste delle procure di Ancona e di Ascoli Piceno. Con la prima si cerca, lo hanno fatto con una perquisizione, pornografia minorile da scambiare on line e altre produzioni realizzate con dei minori. Con la seconda si vuol ricostruire il nuovo giro che don Alberto Bistoni avrebbe appeno messo in piedi con lo stesso sistema di Collevalenza..I carabinieri glielo fanno sapere il 2 giugno quando lo fermano, diretto a Città di Castello per farsi curare la “ depressione provocata dal lungo lockdown conseguente all’epidemia di coronavirus”. Protagonista ,da indagato o da testimone di almeno quattro inchieste, era appeno uscito dalla casa di una sua amica brasiliana.

( da Il Messaggero)

Edited by pincopallino2 - 20/4/2021, 11:32
view post Posted: 7/11/2020, 08:38 Va in chiesa per confessarsi. Prete lo caccia perché omosessuale - Diritti civili
Chissà come si regola coi suoi colleghi.

Va in chiesa per confessarsi. Prete lo caccia perché omosessuale

nel-confessionale-625x342

www.paesenews.it/?p=198976

Alife / Caiazzo – Lui va in chiesa per confessarsi, il prete lo caccia. 30enne discriminato perché omosessuale
paesenews.it/
November 6, 2020
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Alife / Caiazzo – Lui è un omosessuale convivente, ma è profondamente credente e praticante. Vuole confessarsi non per il suo stato o per le sue tendenze sessuali, bensì in quanto battezzato e uomo devoto. Vuole semplicemente confessare i peccati come fanno tutti i credenti. Ma lui no. Non può. Lo ha deciso il prete.
Capita nella Diocesi di Alife Caiazzo, capita in una chiesa che dovrebbe essere l’emblema dell’accoglienza e della inclusione. Un giovane fedele, praticante, si è recato in chiesa oggi, nella sua parrocchia. Voleva semplicemente confessarsi, come ha fatto tante altre volte. Oggi, però, il parroco non era “predisposto” e ha sentenziato: non posso confessarti perché tu vivi nel peccato. Il giovane, ha cercato di spiegare le ragioni, ha cercato di ricordare al prete che già altre volte lui stesso lo ha confessato. Ma il parroco, oggi, è stato irremovibile. Così al 30enne non è rimasto altro che andare via, piangendo. Il 30enne non si dà pace per l’accaduto e sembra essere deciso ad andare fino in fondo, a portare la sua storia fino in Vaticano. Bergoglio si è più volte espresso sulle persone omosessuali e sulla loro condizione: “«Desideriamo ribadire che ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Invita la Chiesa ad accompagnare gli omosessuali affinché «possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio».
view post Posted: 6/11/2020, 21:36 Morto il cardinale pedofilo Gulbinowicz, punito dal Vaticano a 97 anni con una tirata d'orecchie - La stanza del peccato
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/wojty...VrWnSscTb35Y-9E

› PAPA FRANCESCO
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Polonia, Francesco punisce il cardinale Gulbinovicz insabbiatore e gay, mentre Dziwisz difende Wojtyla
VATICANO
Venerdì 6 Novembre 2020 di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – In Polonia – patria di San Giovanni Paolo II – sta saltando il formidabile tappo delle coperture che i vertici della Chiesa polacca hanno fornito per anni a tanti preti pedofili, spesso spostati da una parrocchia all'altra, ignorando puntualmente le denunce delle vittime. Dopo una indagine interna il Vaticano, attraverso la nunziatura di Varsavia, ha comunicato le punizioni per il cardinale Henryk Gulbinowicz. Come spiega il gesuita polacco Erik Gumulak, in un articolo su Vatican News, è responsabile di atti omosessuali, abusi e di avere collaborato con la polizia sotto la dittatura comunista. Probabilmente era ricattato per le sue attività omosessuali.

APPROFONDIMENTI
Francesco gli ha imposto il divieto di partecipare a qualsiasi celebrazione o riunione pubblica, di usare le insegne vescovili, di essere sepolto in cattedrale (nel caso morisse, visto che ha 97 anni). Inoltre gli è stato imposto di devolvere un'adeguata somma di denaro come donazione per le attività della Fondazione San Giuseppe, istituita dalla Conferenza Episcopale Polacca per sostenere le attività della Chiesa a favore delle vittime di abusi sessuali, per la loro assistenza psicologica e la prevenzione e l'educazione delle persone responsabili della protezione dei minori.

Un passaggio del genere da parte di Papa Francesco costituisce un segnale importante per una delle Chiese più importanti d'Europa, patria di San Giovanni Paolo II, dove vive anche il cardinale Stanislaw Dziwisz, influente ex segretario personale di Wojtyla, anch'egli finito sotto i riflettori per una serie di accuse relative all'insabbiamento di abusi.

Accuse che però Dziwisz, in una intervista a TVN24, non solo nega con tutte le forze ma rimanda a chi gestiva all'epoca la Segreteria di Stato, vale a dire il cardinale Sodano. Non solo. In questo modo Dziwisz ha negato che Giovanni Paolo II fosse a conoscenza dei crimini commessi da Marcial Maciel Degollado, criminale e abusatore seriale di bambini, nonché fondatore dei Legionari di Cristo.

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Il caso di insabbiamento che, invece, viene imputato a Dziwisz, all'epoca in cui gestiva la diocesi di Cracovia - dal 2005 al 2016 – è di non avere dato seguito alla lettera di una vittima, Janusz Szymik, abusata da un sacerdote, padre Jan Wodniak. Dziwisz afferma di non avere mai avuto questa lettera anche se un prete di Cracovia conferma di avergliela consegnata nelle mani nel 2012.

«Non ricordo conversazioni in merito», ha detto Dziwisz a TVN24, spiegando che la questione non poteva riguardarlo, poiché Wosniak non apparteneva all'arcidiocesi di Cracovia, ma alla vicina diocesi di Bielsko-Zywiec. «Non posso avere sulla coscienza un fatto che non conosco. Anzi. E' impossibile. Se avessi saputo tutti i dettagli, avrei reagito, anche se non avrei avuto il diritto di farlo perché si trattava di una diocesi diversa dalla mia».

L'accusa di Isakowicz-Zaleski contro Dziwisz sta attirando l'attenzione di tutta l'opinione pubblica polacca poiché il sacerdote è il fondatore della Fondazione Fratel Alberto, uno dei più grandi gruppi no profit del Paese che aiuta i disabili fisici o mentali.

Dziwisz già segretario di Giovanni Paolo II dal 1978 al 2005 nega anche che sia mai stato a conoscenza del caso di Marcial Maciel Degollado (il fondatore dei Legionari di Cristo morto negli Usa nel 2008, senza avere avuto in Vaticano nessun processo, solo la sanzione di non poter esercitare il suo ministero in pubblico e di ritirarsi a vita privata).

Le prime denunce sui crimini di Maciel arrivarono in Vaticano verso la metà degli anni Novanta. Dziwisz ha ripetuto che Giovanni Paolo II «non ha mai nascosto nulla, non ha mai coperto tali questioni».

«Quando queste cose cominciarono a venire fuori, chiesi a uno dei collaboratori di Maciel se ne fosse a conoscenza; egli rispose che nessuno dei Legionari ne aveva sentito parlare. Ho sentito dire che in questa vicenda la colpa è di Giovanni Paolo II o mia, ma posso dire che mentre ero in Vaticano non ne ho mai sentito parlare».

Dziwisz ha smentito anche di avere mai ascoltato voci sulle condotte di due cardinali pedofili, l'americano Theodore McCarrick – al quale Francesco ha tolto la porpora due anni fa – e l'austriaco Hans Groër, morto in un convento senza alcuna punizione da parte della Santa Sede. Sia McCarrick che Groër erano stati nominati da Giovanni Paolo II.

A questo punto Dziwisz sembra scaricare le responsabilità su Sodano che all'epoca dei fatti gestiva la Segreteria di Stato: «Non credo che queste siano domande per me, perché non sono stato io. Queste cose accadevano in Segreteria di Stato. Giovanni Paolo II non aveva paura di tali questioni», ha detto il cardinale.
view post Posted: 6/11/2020, 18:11 Prete cerca di far sesso con 14enne su sedia a rotelle: "non sono pedofilo". - La stanza del peccato
Incastrato da un cacciatore di pedofili. Dimesso da parroco. La dicoesi: "E' già una grande punizione"



www.expres.cz/zpravy/marcel-puvak-..._dx-zpravy_stes?


Un cacciatore di pedofili polacco ha catturato un prete ceco. Poco prima del sesso con un minore su sedia a rotelle!
6 Novembre 2020


Un vero scandalo deve essere risolto dalla Chiesa cattolica ceca. Il pastore Marcel Puvák di Dětmarovice ha organizzato un appuntamento con un ragazzo minorenne in un hotel a Katowice, oltre a tutto su una sedia a rotelle. In realtà, tuttavia, il giovane era solo una figura stilizzata del cacciatore di pedofili polacco Zbigniew Stonoga, che ha monitorato l’intero incontro e alla fine ha affrontato il prete ceco. Puvák ha ammesso di voler fare sesso con il ragazzo, ma ha rifiutato di essere un pedofilo.


La Chiesa cattolica romana ceca deve riflettere lo scandalo pedofilo in cui è stato coinvolto il parroco di Dětmarovice, Marcel Puvák. Ha organizzato un incontro con un polacco, che aveva meno di quindici anni, in un hotel a Katowice ed è stato costretto su una sedia a rotelle. E ovviamente avrebbe fatto sesso con lui.

Tuttavia, sia la loro conversazione reciproca che il successivo incontro sono stati monitorati dall’uomo d’affari polacco Zbigniew Stonoga, che è anche un noto cacciatore di pedofili. Era il giovane polacco che in realtà era un airone bloccato dentro. Stonoga ha poi pubblicato tutto su YouTube .

Stonoga aspettò che Puvák fosse seduto sul suo letto in pantaloncini, pronto a fare sesso con un ragazzo minorenne. Quindi irruppe nella stanza e affrontò il prete ceco. Ha presto confessato le sue intenzioni.

“Mi chiamo Marcel Puvák, sono un sacerdote della diocesi di Ostrava e oggi ho peccato, o volevo peccare, ma intendevo fare sesso con un uomo. Sono molto dispiaciuto e prometto, in mio onore del sacerdozio, che non lo farò mai più. E per favore, chiederò perdono al Signore Dio e chiederò anche al confessore di concedermi un ragionevole pentimento “, ha detto nella telecamera.

Puvák ha immediatamente rassegnato le dimissioni da tutte le sue funzioni nella diocesi di Ostrava-Opava. Si è scusata per l’incidente, il suo portavoce Pavel Siuda ha detto a Deník che attualmente le dimissioni sono la punizione più grande per un prete, quindi non arriverà nessuna ulteriore punizione.

Nonostante l’intenzione di fare sesso con il ragazzo, Marcel Puvák respinge fermamente l’accusa che sarebbe un pedofilo.

“Tutte le parole che cito sono bugie di cui nessuno può avere alcuna prova. Sono stato intrappolato. L’intero svolgimento delle loro azioni è stato sottoposto a forti pressioni e intimidazioni “, ha scritto in un messaggio SMS alla televisione polacca Polar.

Edited by pincopallino1 - 8/11/2020, 06:27
view post Posted: 5/11/2020, 21:17 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://www.tg24.info/arpino-la-preghiera-...antida-thouret/

Arpino -La preghiera per la scomparsa delle suore di Carità di S. Giovanna Antida Thouret

Regione – Agricoltura: camera approva legge sul florovivaismo La Camera ha approvato la proposta di legge sul florovivaismo che passa ora all’esame del Senato. Obiettivo della norma è disciplinare coltivazione, promozione, valorizzazione, comunicazione, commercializzazione, la qualità e l’utilizzo... Regione – Coronavirus, D’Amato: il virus non ha colori, surreale discussione sulle fasce “La discussione di queste ore sulle fasce appare surreale, il Lazio è in area ‘gialla’ ma se non si mantiene il rigore si va in area ‘rossa’. Il tema è... Cassino – Spaccio, arrestati in quattro Nell’ambito di predisposti servizi tesi a prevenire e reprimere reati in materia di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cassino hanno tratto in arresto nella flagranza... Frosinone – Rintracciato a bordo di un’auto appena rubata Nel pomeriggio di ieri a Frosinone i Carabinieri della Compagnia di Frosinone, unitamente a personale della Polizia Locale, traevano in arresto per furto aggravato un 28enne cileno, senza... Arpino – Sgomento per la prematura dipartita del carabiniere Cristian Mizzoni Un’altra triste notizia sconvolge la comunità arpinate. L’improvvisa dipartita del giovane Appuntato Scelto Cristian Mizzoni, in forza presso il reparto del Nucleo Operativo e Radiomobile del comando stazione di Piedimonte... Frosinone – “Le poltrone del sorriso” donate all’ospedale Spaziani “Le poltrone del sorriso”: donate all’ospedale “Spaziani” di Frosinone 8 poltrone per i genitori che assistono i bambini in lunga degenza. Il progetto solidale dell’associazione Teniamoci per Mano... Sora – Tamponi Covid-19 in modalità drive a Villa Gioia Da oggi presso il parcheggio di Villa Gioia a Sora è possibile eseguire il tampone per la ricerca del Covid-19. E’ un servizio “DRIVE” che la clinica ha messo in... Arpino – Focolaio presso l’istituto di suore, 17 risultano negative al secondo tampone Come abbiamo già scritto, la notizia della dipartita delle tre suore ospiti presso l’Istituso “San Vincenzo Dè Paoli”, stroncate dal Covid nella mattinata dello scorso martedì 3 novembre, ha suscitato... Regione – Coronavirus, garante detenuti: 16 casi nelle carceri del Lazio Covid-19. Il Garante, Stefano Anastasìa, comunica i risultati del monitoraggio sugli istituti penitenziari e i dati sui tassi di affollamento effettivo al 31 ottobre: 128 per cento. Sedici positivi al... ULTIM’ORA Cassino – Donna investita in via Garigliano Stava attraversando la trafficata via Garigliano quando è stata investita da una smart. E’ accaduto poco dopo le 17 nella zona della stazione, nei pressi di una rivendita di frutta.... 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E’ un servizio “DRIVE” che la clinica ha messo in...Arpino – Focolaio presso l’istituto di suore, 17 risultano negative al secondo tampone Come abbiamo già scritto, la notizia della dipartita delle tre suore ospiti presso l’Istituso “San Vincenzo Dè Paoli”, stroncate dal Covid nella mattinata dello scorso martedì 3 novembre, ha suscitato...Regione – Coronavirus, garante detenuti: 16 casi nelle carceri del Lazio Covid-19. Il Garante, Stefano Anastasìa, comunica i risultati del monitoraggio sugli istituti penitenziari e i dati sui tassi di affollamento effettivo al 31 ottobre: 128 per cento. Sedici positivi al...ULTIM’ORA Cassino – Donna investita in via Garigliano Stava attraversando la trafficata via Garigliano quando è stata investita da una smart. E’ accaduto poco dopo le 17 nella zona della stazione, nei pressi di una rivendita di frutta....
Arpino -La preghiera per la scomparsa delle suore di Carità di S. Giovanna Antida Thouret
03 Novembre
18:58
2020

Il Vescovo Gerardo Antonazzo, il Presbiterio e tutta la Chiesa diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo esprimono il proprio dolore e l’affettuosa partecipazione al lutto della comunità religiosa delle Suore di Carità di S. Giovanna Antida Thouret di Arpino per la morte di suor Maria Lidia Donarelli, Suor Franca Marcangione e Suor Maria Grazia Fernandez.
Affidiamo la loro esistenza, spesa nella preghiera e nella dedizione alla Chiesa, all’abbraccio dello Sposo celeste, il Signore Gesù, ringraziandolo per la loro testimonianza esemplare di vita religiosa e implorando per la comunità intera il dono della consolazione, della speranza e della perseveranza nella tribolazione.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/2...a5768e0fd.shtml
FROSINONE
Covid, paura in convento: morte 3 suore, altre 24 positive. Il sindaco di Arpino: «Emergenza grave»
Suor Lidia, suor Franca e suor Maria Grazia forse contagiate da un fornitore. In quarantena l’intera comunità dell’istituto San Vincenzo de’ Paoli e chiunque sia entrato in contatto con le monache
di Fabrizio Peronaci

È una storia dalle atmosfere manzoniane. Suor Lidia, suor Franca e suor Maria Grazia (quest’ultima straniera) avevano tutte passato la soglia dei 90 anni. Erano malate e il virus ha dato loro l’ultimo colpo. E’ stato il vescovo della diocesi di Sora e Cassino, monsignor Gerardo Antonazzo, a divulgare i nomi delle tre sorelle decedute, una, suor Lidia, nell’ospedale di Frosinone e le altre nelle loro cellette, assistite dal conforto di un sacerdote.

Anche perché sono tutte molte anziane, sopra gli ottanta, e due centenarie, una addirittura di 107 anni. Quelle in buone condizioni al massimo uscivano per una messa o un saluto a un compaesano...»


https://primabrescia.it/cronaca/focolaio-c...delle-12-suore/
CAPRIOLO
Focolaio Covid al monastero: morta una delle 12 suore
Tra le positive, anche altre due sarebbero gravi.
Focolaio Covid al monastero: morta una delle 12 suore
Sebino e Franciacorta, 05 Novembre 2020 ore 18:08
Si tratta di suor Lina Guiducci, aveva 89 anni.

Focolaio Covid al monastero: morta una delle 12 suore
La notizia di un focolaio all’interno del monastero delle suore Orsoline di Capriolo ha colpito tutta la comunità, perché sono sicuramente una vera istituzione per i cittadini, visto che per tanti anni hanno gestito la scuola dell’infanzia crescendo diverse generazioni di capriolesi. Purtroppo nella giornata di ieri, giovedì, la situazione si è ulteriormente aggravata, con l’epilogo peggiore: una delle religiose, suor Lina Guiducci, è venuta a mancare all’età di 89 anni.


www.adnkronos.com/fatti/cronaca/20...VWtr8xnhHI.html
Covid, focolaio in centro sociale nel Pavese: morte 13 suore
CRONACA
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Covid, focolaio in centro sociale nel Pavese: morte 13 suore
(Fotogramma)

Pubblicato il: 29/10/2020 21:27

Sono 13 le suore di Mortara, nel Pavese, morte dopo aver contratto il coronavirus. Lo comunica l’Ats di Pavia, secondo cui “delle 55 suore risultate positive, 13 sono decedute, 27 sono ricoverate presso le strutture del territorio e le restanti 15 sono in isolamento presso il centro sociale”.

Il focolaio, come ricorda il Sir, è scoppiato a metà ottobre nel centro “Padre Francesco Pianzola”, che si trova nel comune pavese e che ospitava le consorelle anziane della congregazione delle suore missionarie dell’Immacolata Regina Pacis – le altre vivono in un convento che ha una sede diversa – alcune già allettate o con un quadro clinico severo.
view post Posted: 5/11/2020, 21:04 Covid. La messa sarà "stato di necessità" nelle zone rosse. I preti in giro per "esigenze lavorative". - Attualità
Servirà a "curare" i fedeli recitando preghiere.

Covid. Andare a messa sarà "stato di necessità" nelle regioni a zona rossa




https://www.lavocedelpopolo.it/diocesi/nuo...-per-la-diocesi


di GAETANO FONTANA 05 nov 18:30
Nuovo Dpcm: cosa cambia per la Diocesi

Il DPCM del 3 novembre 2020, in un contesto di aggravata situazione di diffusione del virus CoVid-19, impone più stringenti misure di contenimento che toccano anche la vita delle nostre comunità parrocchiali. Il DPCM inoltre identifica 3 zone di rischio differenti, con ulteriori restrizioni.

La nostra diocesi è inserita per ora nella zona cosiddetta rossa “di massima gravità e con rischio alto” (Art 1-ter) pertanto, almeno per i prossimi 14 giorni a partire dal 6 novembre, saranno da rispettare le seguenti prescrizioni:

•Sante Messa e Funerali. La celebrazione delle S. Messa e delle Esequie non è toccata dal DPCM. I fedeli potranno partecipare con autodichiarazione compilandola in ogni sua parte. I fedeli, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno esibire l'autodichiarazione in cui si specifica la causale "situazione di necessità". Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”. I moduli di autodichiarazione sono disponibili sul sito della diocesi.

•Circa la celebrazione dell’Eucaristia. Si raccomanda nelle chiese la scrupolosa applicazione di tutte le normative (distanziamento, sanificazione e la compilazione delle schede di controllo) e adeguata regolamentazione degli accessi. Anche per la distribuzione delle comunioni si prediliga la prassi della comunione nei banchi e sempre e rigorosamente si opti per la comunione sulla mano. Ai ministri è fatto obbligo indossare la mascherina e di sanificare le mani prima di distribuire l’eucarestia.

•Cori e animazione musicale. Per le celebrazioni può essere prevista la presenza di un organista e un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri davanti e dietro. I cantori saranno distanti due metri in ogni direzione dalle altre persone e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. I cantori terranno sempre la mascherina.

•Celebrazione dei Sacramenti: Il DPCM non vieta la celebrazione dei sacramenti (battesimi, matrimoni, prime confessioni, prime comunioni e cresime) quindi permane la possibilità di celebrarli naturalmente nel rispetto delle indicazioni già fornite precedentemente. (Per le Cresime e le prime Comunioni si veda la Nota specifica allegata) . È fatto divieto ogni tipo di festa a margine della celebrazione.

•La visita ai malati dei Ministri straordinari della Comunione è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione, dell’Unzione e del Viatico. Si osservino le seguenti misure:

si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita;

l’Unzione avverrà mediante un batuffolo di cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili;

prima e dopo aver comunicato il malato il sacerdote si laverà le mani con acqua e sapone oppure con idoneo gel a base alcolica;

si privilegi la comunione sulle mani e in caso di comunione in bocca si indossino, al momento, i guanti monouso da smaltire successivamente dopo;

nella stanza ci siano meno persone possibili;

durante la visita il sacerdote non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.

•Riunioni e incontri. Sono sospese tutte le riunioni e gli incontri in presenza. Laddove è possibile si proceda con la modalità a distanza.

•Riunioni dei sacerdoti. Le congreghe sono da vivere solo in modalità a distanza. Il ritiro dei sacerdoti di novembre, da vivere individualmente, è previsto nella modalità online già vissuta ad aprile e maggio 2020 con una meditazione proposta dal Vescovo e la preghiera. Il ritiro sarà disponibile sul canale Youtube de “La Voce del Popolo” nella mattinata di giovedì 12 novembre dalle ore 9.

•Catechesi: sono sospesi i cammini di catechesi in presenza per bambini, ragazzi, adolescenti e adulti. Come pure sono sospesi i ritiri. Si valuti con sapienza, in rapporto ai destinatari e ai contenuti delle proposte, l’utilizzo della modalità a distanza.

•L’attività educativa per minori è possibile solo a distanza (anche per quanto riguarda i servizi di doposcuola, cag, spazi compiti). È bene durante i giorni di sospensione delle attività chiudere l’oratorio al pubblico.

•Attività sportiva: è vietata ogni tipo di attività sportiva in ambiente chiuso (sport, ginnastica, ballo, etc.) e negli spazi aperti dell’oratorio.

•Attività teatrale, cinematografica o di spettacolo: sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in ogni spazio sia al chiuso che all’aperto e le prove. Le sale della comunità restano chiuse.

•Feste e sagre: sono vietate.

•Bar dell’oratorio: Il servizio bar e il servizio ristorazione sono sospesi. Si sconsiglia vivamente ogni attività anche di consegna o asporto.
view post Posted: 5/11/2020, 17:09 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://www.toscanaoggi.it/Toscana/Firenze...lpito-dal-Covid

Firenze, è morto mons. Corso Guicciardini, successore di don Facibeni. Era stato colpito dal Covid
Mons. Corso Guicciardini, 96 anni, aveva maturato la sua vocazione al fianco di don Giulio Facibeni, con cui condivise l’impegno di assistenza agli orfani di guerra. Betori: "Una vita trasformata dalla fede e diventata testimonianza viva e concreta di carità". I funerali sabato alle 10 nella cattedrale di Firenze.

Percorsi: DIOCESI DI FIRENZE - FIRENZE
Don Corso Guicciardini
05/11/2020 di Simone Pitossi

Il sacerdote è morto oggi dopo aver contratto il Covid-19. Don Corso Guicciardini, nato il 12 giugno del 1924, era l'erede spirituale di don Facibeni, da lui stesso scelto per proseguire nella guida dell'Opera Madonnina del Grappa, di cui era diventato successore nel 1958.
view post Posted: 4/11/2020, 21:34 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://www.qdpnews.it/pederobba/42113-la-...-armando-favero

Pederobba, malore improvviso per Padre Armando Favero, aveva 76 anni. Domani il funerale a Onigo

La Comunità di Onigo di Pederobba, piange Padre Armando Favero (nella foto) scomparso ieri, martedì 3 novembre, a San Giorgio Canavese in provincia di Torino all’età di 76 anni.

Un altro lutto nel mondo religioso dopo la scomparsa di alcune settimane fa di un altro missionario di Onigo, Padre Gottardo Pasqualetti.

Una morte improvvisa quella di Padre Armando, stroncato da un infarto, nella Casa di Riposo torinese dopo aver contratto il Covid-19 che ne aveva debilitato il fisico.

Padre Armando, aveva festeggiato il 50° di sacerdozio lo scorso settembre con i suoi famigliari nella Chiesa della Madonna della Rocca a Cornuda.
view post Posted: 4/11/2020, 18:51 USA. Biden vince e altri 4 stati legalizzano la marijuana ricreativa. - Diritti civili
L'Oregon legalizza anche le droghe pesanti e il Mississippi quella terapeutica

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www.dolcevitaonline.it/referendum-...to-la-cannabis/

Referendum Usa: altri 5 stati hanno legalizzato la cannabis
in Cannabis / High times — 4 Novembre 2020
Divisi tra Trump e Biden, uniti sulla cannabis. Questo il dato sull’election day americano. Mentre gli sfidanti alla poltrona più ambita d’America si preannunciano guerre legali, i cittadini degli stati in cui era previsto anche il referendum per la marijuna libera hanno risposto allo stesso modo: sì alla legalizzazione. Altri 4 stati hanno deciso la legalizzazione dei consumi per i cittadini maggiorenni: Arizona, Montana, New Jersey e Sud Dakota. I risultati non sono ancora definitivi, ma ampiamente delineati, tanto da non temere sorprese.

In Arizona con il 98% delle schede scrutinate il sì alla legalizzazione è al 59,85%; in Montana al 56,59% (93% di schede scrutinate); in New Jersey lo spoglio è più indietro (solo il 62% delle schede scrutinate) ma il risultato ampiamente definito, con il sì al 66,94% dei voti; in Sud Dakota, infine, il si alla legalizzazione vince con il 53,41 % (scrutinio all’85% delle schede).

Non è tutto. In Mississippi si è votato per legalizzare la cannabis terapeutica per i malati, ed anche qui è stato un plebiscito con il si al 74,1%. Mentre in Oregon – dove la cannabis è già legalizzata – si è votato per la depenalizzazione completa del consumo di ogni droga, incluse quelle pesanti: quando lo scrutinio è all’80% delle schede il si vince con il 58,61 %.

https://it.wikipedia.org/wiki/Legalit%C3%A0_della_cannabis
Stati Uniti: illegale l'uso a livello federale per qualsiasi ragione, tuttavia 29 stati ed il Distretto della Columbia hanno approvato normative che contemplano l'esenzione dal divieto per uso medico.[16] Nel mese di novembre 2012 gli elettori degli stati del Colorado e Washington hanno scelto di legalizzare l'uso personale fino ad un'oncia (28,35 g) e di implementare licenze per la coltivazione e la distribuzione a scopo ricreativo.[17] Nel novembre 2014 anche Alaska, Oregon e il District of Columbia hanno legalizzato la vendita di cannabis a scopo ricreativo[18]; a questi si sono aggiunti, in seguito al Referendum di novembre 2016, anche California, Massachusetts, Maine e Nevada.[19] Dal gennaio del 2018 il Vermont è divenuto il nono Stato U.S.A a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo, e il primo a farlo per via parlamentare. L'Illinois si è dichiarato a favore della legalizzazione, che verrà messa in pratica ufficialmente a gennaio 2020.[20


www.repubblica.it/dossier/esteri/e...tici-273108056/
04 novembre 2020
L'analisi: Biden recupera, la Borsa festeggia. Gli operatori economici sperano nel piano di rilancio dei Democratici
di Mario Platero

(reuters)
Le notizie sull'andamento dello spoglio rianimano Wall Street. L'America più dinamica crede nel programma economico di Biden, mentre il vecchio settore manifatturiero spera nella protezione di Trump
NEW YORK – La conferma di Wall Street è arrivata questa mattina, poco dopo l’apertura del mercato, quando si e’ capito che Joe Biden poteva ancora avere delle buone probabilità di farcela negli stati in bilico, Wisconsin, Michigan e soprattutto Pennsylvania. Dopo un'apertura stagnante, l’indice S&P 500 ha fatto un rapidissimo balzo in avanti dell'1,7% e il Dow Jones dell’1,5%. Questa dinamica ci dice quel sapevamo ormai da qualche settimana. Nel suo intimo il mondo degli affari preferisce Biden, preferisce un progetto di investimenti massicci per le infrastrutture, ma anche l’attesa riapertura al multilateralismo e una centralità per le riforme ambientali - progetti in cantiere nel caso i Democratici dovesse davvero conquistare la Casa Bianca.

Dietro questa dinamica di borsa a breve, in reazione a notizie che potrebbero anche non essere poi confermate, in queste ore in cui si deve decidere, emergono molto chiare due Americhe, due mondi diversi che si confrontano nella drammatica corsa all’ultimo voto. L’America di Biden guarda al futuro, quella di Donald Trump guarda al passato. Non è un caso che molti “blue collar” tradizionali, operai del settore manifatturiero, abbiano votato Trump, il protezionista, l’uomo che potra’ difendere i loro posti di lavoro a basso valore aggiunto dall’assedio cinese. Sperano di poter continuare a vivere la loro vita senza le minacce in arrivo dalle frontiere aperte, dagli accordi commerciali, da una redistribuzione del lavoro che finirà inevitabilmente per penalizzarli. Ma il settore manifatturiero oggi rappresenta solo il 7% dell’economia americana. E l’occupazione è una frazione dell’occupazione totale, come lo è la loro potenza di voto. Dietro quel fortissimo 50% del paese che oggi rappresenta Trump infatti, la componente dei “lavoratori” nel senso tradizionale del termine è minoritaria. La coalizione trumpiana e’ molto variegata con una forte componente rappresentata da cristiani evangelisti, dai conservatori sociali repubblicani, da una bandiera ideologica che punta di nuovo allo status quo, al mantenimento di culture e tradizioni, al conservatorismo, valori che non possono essere ignorati visto che si traducono in una forza politica dirompente. Ma sono anche quei valori distanti dai "Core Values" dei "Pilgrim Fathers" che frenano una dinamica economica che da sempre in America ha potuto contare sulle massime schumpeteriane che spiegano la forza della “distruzione creativa “ del capitalismo.

Wall Street sale questa mattina perché improvvisamente ha colto un barlume di possibilità che Biden possa farcela in Wisconsin e Michigan. E con l’apporto dell’Arizona e del Nevada il candidato democratico potrebbe arrivare esattamente a quel limite di 270 voti elettorali che gli daranno la presidenza anche senza la Pennsylvania. Ma è attorno a questo possibile numero magico, 270 voti elettorali, che si definisce la crisi del paese. Wall Street celebra a breve per le possibilità di poter guardare al futuro dello sviluppo economico in modo più disteso. Ma rischia di non poter celebrare nel medio termine proprio perché Trump, e dietro di lui quella componente del paese che guarda indietro, costituirà un blocco di resistenza che si estenderà ben al di là delle elezioni. E’ un blocco che si affida gli istinti dell’uomo o della donna di frontiera piuttosto che ai pareri scientifici degli esperti al razionalismo, che rifiuta l’evoluzione della specie e dell’universo ed e’ letteralmente convinta che il mondo sia stato creato in sei giorni, come ci narra la Genesi. Senza contare che in Senato i repubblicani potrebbero tenere la maggioranza. In quel caso per Biden sarà difficile passare dei forti progetti di espansione fiscale e comunque la missione di un Senato repubblicano guidato dal durissimo Mitch McConnel sarà soltanto quella dell’ostruzionismo.

Se dovesse vincere Trump e il Senato restasse a lui Wall Street assisterà a un prolungamento dello status quo, cosa che di nuovo presenta meno possibilità di balzi importanti verso il futuro, ma garantisce la continuità di un’economia che ha comunque fatto bene, di tagli fiscali che hanno dato potere d’acquisto ai consumatori (soprattutto i più ricchi, occorre dirlo) e di una borsa che ha cavalcato rialzi fortissimi. Ultima considerazione, alla quale Wall Street per ora non attribuisce peso: il rischio di forti liti giudiziarie, di un prolungamento dell'incertezza elettorale, di dimostrazioni per strada anche violente, della mobilitazione delle frange estreme del Black Lives Matter o di Antifa da una parte e dall’altra dei Proud Boys o di QAnon, milizie armate che hanno già letto nel messaggio aggressivo di ieri notte del Presidente Trump un comando per la mobilitazione: "State pronti perché daremo battaglia".
view post Posted: 4/11/2020, 17:36 "Il papa è eretico, va convertito". Rimozione e sanzioni per don Ragusa - Diritti civili
Savona. Viceparroco contro l'apertura di Bergoglio sulle unioni omosessuali.

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https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/...drsgcPor9b-nxxU

Viceparroco attacca dal pulpito papa Francesco sulle unioni civili, "è un eretico". Il vescovo: "Scatterà un provvedimento disciplinare"
La chiesa di San Pietro a Borgio Verezzi
E' successo domenica nella chiesa di San Pietro di Borgio Verezzi, nel savonese: "Il papa deve essere convertito". I fedeli per protesta lasciano la messa
04 NOVEMBRE 2020

Il vice parroco di Borgio Verezzi, nel savonese, contesta il Papa durante una messa, definendolo "un eretico che deve essere convertito", il parroco interviene e lo interrompe, ma i fedeli abbandonano la chiesa. Le critiche? In relazione alla storica apertura del Pontefice sulle unioni civili.

Il vescovo, monsignor Guglielmo Borghetti, informato del caso, ha "congelato" il vice parroco: "Nessun sacerdote dovrebbe mai permettersi di pronunciare parole simili contro Papa Francesco. Nei confronti di don Ragusa scatterà un provvedimento disciplinare che limiterà la sua attività e non sarà più vicario parrocchiale di Borgio Verezzi". L'episodio (raccontato dal Secolo XIX e La Stampa) è avvenuto domenica, in occasione della ricorrenza di Ognissanti. E si è svolto in "due tempi".


Perché il vice parroco per due volte, domenica, è andato contro Papa Francesco: durante la messa del mattino e alla sera, quando la protesta dei fedeli è stata plateale con l'abbandono della chiesa di San Pietro nonostante l'intervento del parroco: qualcuno ha pure inveito contro il sacerdote.

Don Ragusa è arrivato a Borgio Verezzi nel giugno scorso, per aiutare il parroco Joy Thottamkara. Parroco che ora dice: "Domenica avevo ricevuto una valanga di messaggi da parte dei fedeli su quanto era accaduto al mattino ed ero preoccupato che potesse accadere di nuovo. Alcuni fedeli piangevano al telefono, altri mi hanno detto che non sarebbero più venuti in chiesa se celebrava don Ragusa. Per questo alla sera ero presente alla messa, nel coro".

Ma lo stesso don Ragusa, non curante della presenza del suo "superiore", dal suo pulpito ha insistito nella critica: "Siete consapevoli della situazione della Chiesa oggi? Il papa ha sbagliato, deve essere convertito". Il parroco lo ha interrotto: "Sei fuori tema rispetto al Vangelo, concludi l'omelia e continua la messa". Ma i fedeli, increduli, hanno preferito lasciare la chiesa.

https://www.ivg.it/2020/11/omelia-contro-i...ma-non-pentito/

Omelia “contro” il Papa sulle unioni civili, viceparroco: “Dispiaciuto ma non pentito”
Don Fabio rincara: "Tappare le orecchie a queste sirene incantatrici..."

di Federico De Rossi - 04 Novembre 2020 - 12:11 Commenta Stampa Invia notizia
Più informazioni suchiesa parrocchialediocesi albengaunioni civili don fabio ragusadon joyguglielmo borghetti borgio verezzi


san pietro borgio
Borgio Verezzi. Bufera sul viceparroco di Borgio Verezzi don Fabio Ragusa per le sue affermazioni pronunciate nel corso dell’omelia di domenica scorsa, nella quale ha preso posizione sulle unioni civili dopo le parole di Papa Francesco, definendo un “grave errore dottrinale” quello del Santo Padre.

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“Le persone omosessuali sono figli di Dio e hanno il diritto di essere una famiglia…” aveva detto nell’ormai famoso documentario “Francesco”, presentato alla Festa del cinema di Roma, dove il Santo Padre ha espresso il suo pensiero sulle unioni civili, interpretato come una “apertura” della Chiesa cattolica. Don Fabio, però, si è scagliato contro la “nuova dottrina” e durante la messa non le ha certo mandate a dire, provocando sconcerto tra i fedeli presenti che mai si sarebbero aspettati che un vice parroco di una piccola realtà attaccasse così duramente il Papa con una vera e propria “crociata clericale”.



In molti sono usciti dalla chiesa e hanno protestato, mandando messaggi al parroco don Joy e allo stesso vescovo Guglielmo Borghetti (che già si era espresso sul tema nei giorni scorsi), che ha annunciato provvedimenti disciplinari: si prospetta, infatti, una probabile sospensione temporanea dall’attività parrocchiale per il vice parroco, anche se la decisione ufficiale non è stata ancora presa.

Nonostante la bufera è lo stesso don Joy a gettare acqua sul fuoco: “Ci siamo sentiti e confrontati, ho parlato a lungo anche con il vescovo e con i fedeli arrabbiati: è chiaro che ha esagerato, in quanto nel corso dell’omelia di una seconda messa, il giorno seguente, è completamente uscito fuori tema e sono dovuto intervenire direttamente. Non voglio sminuire quanto successo, tuttavia è chiaro che si è trattato di uno sfogo dottrinale di natura personale, legato ad una reazione istintiva rispetto alle unioni civili, senza contare che certe sue esternazioni sono state riportate in maniera troppo esagerata”.

“Al di là di quella che sarà la decisione del Vescovo mi auguro che la polemica possa rientrare, così come è necessario ricostruire un clima di fiducia con i fedeli e la stessa comunità parrocchiale” conclude.


E il diretto interessato? “Durante la messa di Ognissanti nella Chiesa di San Pietro ho detto ai fedeli (poiché il Vangelo parlava delle beatitudini, e affermava “beati i puri di cuore perché vedranno Dio”) che il Papa aveva sbagliato a pronunciare quelle parole e indicavo di seguire, su un tema cosi delicato, la dottrina di sempre, il Catechismo (n° 2357), Magistero di Papa Benedetto XVI e Papa Giovanni Paolo II. Ho riportato la dottrina con forza, in quanto desideravo che il messaggio passasse forte e chiaro. Ma sono stato ammutolito dai fedeli che mi hanno urlato di non giudicare e altro… Dunque vista la totale chiusura al mio discorso, ho sospeso la predica e ho proseguito la sanata Messa” racconta a IVG.it don Fabio.

E anzi rincara: “Non sono affatto pentito, anzi… Ribadisco con forza che dal Papa (come buoni figli della Chiesa) ci aspettiamo parole di smentita e un chiarimento: non può affermare che occorrerebbero delle leggi (tutele legali) per le unioni civili da una parte e poi asserire che non intende cambiare la dottrina. Quindi, ribadisco che il suo è stato un errore grave e rischia di scandalizzare non poco i veri fedeli rimasti nella Santa Chiesa cattolica. In materia di Fede e di morale bisogna seguire il Magistero di sempre e tappare le orecchie a queste sirene incantatrici… Se anche un Angelo vi predicasse un Vangelo diverso dal nostro, dice San Paolo sia anatema!!!”.


Quanto al provvedimento disciplinare in arrivo: “Ne parlerò con il vescovo, che è un buon uomo di Dio, e farà quello che riterrà giusto, ma non posso esimermi dal richiamo della mia coscienza. Sono certo che con Mons. Borghetti ci intenderemo e troveremo una soluzione per il bene delle anime” conclude don Fabio.
view post Posted: 4/11/2020, 16:52 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
www.radiocivitainblu.it/sessa-aurunca-franco-alfieri/



Diocesi di Sessa Aurunca, è morto don Franco Alfieri
admin
Radio Civita InBlu
4 Novembre 2020 at 16:43


Diocesi di Sessa Aurunca, è morto don Franco Alfieri
Don Franco Alfieri, sacerdote della diocesi di Sessa Aurunca, è tornato alla casa del Padre. La notizia è stata diffusa da sacerdoti e parrocchie su Facebook, con messaggi di cordoglio e dolore.

Don Alfieri era rettore del santuario della Madonna Incaldana di Mondragone. A inizio ottobre era stato ricoverato per il Covid-19.
view post Posted: 3/11/2020, 21:13 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://www.laguida.it/2020/11/02/lalta-va...manuele-solari/

L’alta valle Tanaro dice addio al parroco don Emanuele Solari
Si è spento all'ospedale di Cuneo, a Natale avrebbe compiuto 81 anni: fu sacerdote in comunità nella zona di Garessio

di Fabrizio Brignone - Lunedì 2 novembre 2020
Valle Tanaro – Si è spento nella mattinata di oggi (lunedì 2 novembre) all’ospedale di Cuneo, dove era ricoverato anche per complicazioni legate al contagio da Covid-19, don Emanuele Solari, 80 anni (ne avrebbe compiuti 81 il giorno di Natale).

https://www.perugiatoday.it/cronaca/gubbio...o-scarinci.html

1 novembre 2020

Gubbio in lutto, è morto monsignor Nazzareno Scarinci: aveva festeggiato 100 anni

La Diocesi: "Le sue condizioni di salute, già rese precarie da una broncopolmonite preesistente, hanno subito un peggioramento con la positività al Covid-19 rilevata negli ultimi giorni"
view post Posted: 3/11/2020, 14:09 Coronavirus. Centinaia di preti, suore e diaconi uccisi dal Covid. - Mens sana in corpore sano
https://www.agensir.it/quotidiano/2020/11/...vitalis-delago/

Coronavirus Covid-19: diocesi Bolzano, morto l’ex decano don Vitalis Delago

2 novembre 2020 @ 9:43
Si è spento l’ex decano don Vitalis Delago. Il sacerdote è morto, il 31 ottobre scorso, in ospedale all’età di 85 anni, in seguito alle complicazioni dovute all’infezione da Covid-19. Don Delago era stato a lungo parroco a Laives e successivamente decano e parroco a Ortisei.
Il sacerdote era nato il 2 febbraio 1935 a Bulla in val Gardena. Ordinato il 3 aprile 1960 a Bolzano/Gries, dal 1960 al 1972 è stato cooperatore a Santa Cristina, Selva Gardena, Egna, Caldaro e Laives. Nel 1972 don Delago è diventato parroco a Laives, incarico che ha svolto per 17 anni. Dal 1989 al 2010 è stato decano e parroco a Ortisei e dal 2006 al 2010 in aggiunta parroco a Bulla.
Nel 2010 don Delago è stato esonerato dagli incarichi di decano e di parroco per raggiunti limiti di età, ma ha continuato a svolgere il suo servizio come collaboratore nell’Unità pastorale Val Gardena. Negli ultimi anni ha vissuto nel Seminario maggiore di Bressanone.

https://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/cr...morti-1.5675382

Crema, addio al cappellano del cimitero ucciso dal virus nel giorno dei Morti
Lutto per don Giuseppe Pedrinelli secondo prete stroncato in città dopo padre Aligi Quadri

Pubblicato il 3 novembre 2020

Addio a don Giuseppe Pedrinelli (foto), 85 anni cappellano del cimitero che il coronavirus ha portato via proprio nella ricorrenza dei Morti. Il sacerdote, secondo prete morto in quindici giorni per Covid a Crema, dopo padre Aligi Quadri, 83 anni, era ricoverato dalla scorsa settimana e le sue condizioni si...

https://www.torinotoday.it/cronaca/Morto-M...ovid-Vallo.html
Vallo | Addio a Monsignor Vincenzo Chiarle | Punto di riferimento per la comunità cittadina | Aveva 82 anni | Morto per Coronavirus | 3 novembre 2020

Vallo Torinese, il Coronavirus strappa al paese Monsignor Vincenzo Chiarle: parroco per 58 anni
Aveva 82 anni

Claudio Martinelli03 novembre 2020 13:08

Aveva 82 anni ed è morto nella notte di oggi, martedì 3 novembre 2020, in un letto dell'ospedale di Cirié dove era ricoverato da qualche giorno dopo essere stato colpito dal Coronavirus e da una grave polmonite.

https://www.altoadige.it/cronaca/coronavir...letti-1.2462237

Coronavirus, morto don Carlo Nicoletti
Il sacerdote, 89 anni, fu a lungo parroco ai Piani di Bolzano e assistente delle Acli (foto Tgr Rai)

03 novembre 2020

BOLZANO. Si è spento, a causa di complicazioni legate al Covid-19, don Carlo Nicoletti, 89 anni, a lungo parroco ai Piani di Bolzano. Lo rende noto la diocesi di Bolzano Bressanone.

Nato il 10 ottobre 1931 a Novaledo in Trentino, don Nicoletti è stato, tra l'altro, dal 1965 al 2005
view post Posted: 3/11/2020, 11:36 Il Vicario di Macerata: "L'aborto è più grave della pedofilia" - Diritti civili
Condanna le proteste femministe in Polonia e promuove la sottomissione della donna all’uomo



https://video.repubblica.it/cronaca/macera...RBVtjVHfxHRmT10

03 novembre 2020 257 visualizzazioni
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Macerata, l'omelia del vicario del vescovo: "La pedofilia è grave ma l'aborto è il più grave degli scempi"
"È più grave un aborto o un atto di pedofilia? Il problema di fondo è che siamo impastati in una determinata mentalità. Con questo non è che voglio dire che la pedofilia non sia niente, è gravissima. Ma che cosa è più grave?". Sono le parole pronunciate da don Andrea Leonesi, durante l'omelia nella Chiesa dell’Immacolata di Macerata. Il video dell’omelia, in cui il vicario del vescovo condanna l’aborto e le proteste femministe in Polonia, e promuove la sottomissione della donna all’uomo, è diventato virale e ha scatenato centinaia di commenti indignati
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