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"Fu una semplice penetrazione, il bimbo non partecipava attivamente". Morto il card. Pell, La difesa del Ministro delle Finanze del Vaticano, arrestato, condannato e poi assolto. Se vi inchiappettano il figlio al catechismo non lamentatevi

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view post Posted on 16/7/2017, 06:50

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Con la scusa di andare in Australia il Ministro delle Finanze del Vaticano si fa la vacanza con gli amici

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http://www.prideonline.it/2017/07/16/cardi...otel-singapore/

Il cardinale Pell si rilassa nei lussuosi hotel di Singapore
Prima dell’inizio del processo, Pell passa qualche giorno di vacanza con un amico
di Redazione Pride Online pubblicato il 16 luglio 2017
Il cardinale Pell si rilassa nei lussuosi hotel di Singapore
di Alessandro Bovo

Il cardinale australiano George Pell, prima di affrontare il processo per abusi sessuali su minori a Melbourne previsto per il prossimo martedì 18 luglio, ha deciso di passare qualche giorno a Singapore.



Rilassandosi tra hotel di lusso e gelati in centro. L’accusa «assolutamente falsa», secondo il tesoriere del Vaticano, riguarda l’abuso di alcuni minori a cui avrebbe toccato i genitali, tra il 1976 e il 2001. Prima di essere cardinale, Pell aveva ricoperto il ruolo di sacerdote a Ballart (dal 1976 al 1980) e l’incarico di arcivescovo a Melbourne (dal 1996 al 2001). In seguito, aveva ottenuto la nomina papale di “ministro dell’Economia” di Città del Vaticano.

«Sono innocente, le accuse sono false e considero l’idea stessa di abuso sessuale un crimine orribile» aveva affermato già il 29 giugno nel corso di una conferenza stampa a Roma, quando papa Francesco aveva deciso di rimuoverlo temporaneamente dall’incarico di tesoriere per dargli la possibilità di difendersi a Melbourne, in Australia.

La passeggiata di Pell “in borghese” tra le vie di Singapore

In un video pubblicato da Canale 9, un’emittente televisiva australiana, si vede il cardinale incriminato assieme a un amico mentre passeggia per Singapore, fermandosi a prendere un gelato. Questa è la prima uscita non ufficiale di Pell , che era sempre stato dentro le mura vaticane, fino al momento del viaggio che lo avrebbe riportato in Australia. O meglio, a Singapore.

Nel video il cardinale di 76 anni si presenta rilassato, certo che al processo verrà scagionato da ogni accusa.

http://www.skynews.com.au/news/top-stories...-singapore.html

Il cardinale ha sempre respinto le accuse«Le notizie di queste accuse mi rafforzano la mia risoluzione e le procedure giudiziarie ora mi offrono un’opportunità per cancellare il mio nome e poi tornare al mio lavoro a Roma» ha detto il religioso più anziano dell’Australia. Non ha mai accettato le accuse, inveendo contro i media che avrebbero avviato una campagna diffamatoria contro di lui: «Queste materie sono oggetto di indagine da due anni, ci sono state fughe di notizie ai media, c’è stata una character assassination senza tregua. Guardo al giorno in cui mi potrò difendere davanti alla corte».

Pell ha saltato ben tre udienze in tribunale, per un problema cardiaco che lo aveva costretto a rimanere in Italia in quanto non poteva affrontare un lungo viaggio in aereo. L’udienza dopo un’indagine della Polizia durata due anni
Le indagini della Polizia australiana sulla questione erano già iniziate due anni fa, quando un uomo prese il coraggio di denunciare il cardinale per un abuso all’età di 12 anni, quando Pell era arcivescovo a Sidney. Da questa prima accusa il cardinale venne assolto. Nel nuovo processo, invece, il problema è più grave: nei 25 anni presi in considerazione prima di arrivare a Roma, Pell avrebbe toccato e palpato le parti intime di numerosi minori e ci sarebbe una testimonianza di un uomo che lo avrebbe visto completamente nudo, circondato dei giovani ragazzi.

https://benedettoxviblog.wordpress.com/201...he-sugli-abusi/

SCALO A SINGAPORE DEL CARDINALE PELL. Il cardinale che è la terza figura più potente del Vaticano fa scalo a Singapore prima del suo ritorno in Australia per affrontare le accuse storiche sugli abusi sessuali.

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SCALO A SINGAPORE DEL CARDINALE PELL. Il cardinale che è la terza figura più potente del Vaticano fa scalo a Singapore prima del suo ritorno in Australia per affrontare le accuse storiche sugli abusi sessuali.
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SCALO A SINGAPORE DEL CARDINALE PELL. Il cardinale che è la terza figura più potente del Vaticano fa scalo a Singapore prima del suo ritorno in Australia per affrontare le accuse storiche sugli abusi sessuali.
È stato visto fuori da un negozio di gelati con un amico a Singapore oggi, e poi nella hall del suo albergo
Il cardinale Pell sta arrivando a Melbourne da Roma per comparire in tribunale il 26 luglio
Il cardinale di 76 anni sta tornando in Australia per affrontare le accuse sugli abusi sessuali
Egli nega tutte le accuse, dice che non vede l’ora di avere la sua giornata in tribunale


La terza figura più potente del Vaticano è stata vista fuori da un negozio di gelati a Singapore , dove ha fatto scalo, mentre stava tornando in Australia, da Roma, per difendersi dalle accuse di abusi. Abbandonati gli abiti cardinalizi, appare in uno scatto in camicia azzurra, e nell’altro, nel suo lussuoso albergo, in completo chiaro e cappello panama in mano.

Questa è la prima volta che il cardinale George Pell, 76 anni, è stato visto da quando ha lasciato Roma dopo essere stato accusato dalla polizia di Victoria.

Il più potente cattolico australiano dovrà affrontare il Tribunale di Melbourne il 26 luglio.

pell2pell1Non si sa quanto tempo il cardinale Pell rimarrà a Singapore, né per quale motivo, né per incontrare chi, abbia scelto di fare questo scalo. Di certo rimane l’appuntamento del 26 luglio con il tribunale australiano.

http://www.dailymail.co.uk/news/article-46...ex-charges.html
 
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view post Posted on 26/7/2017, 07:02

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Niente impunità e prescrizione per il Ministro delle Finanze del Vaticano. In Australia non esistono intoccabili

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Mercoledì 26 luglio 2017 - 07:54Il Cardinale Pell in tribunale a Melbourne: sono “innocente”Udienza tribunale Melbourne aggiornata al prossimo 6 ottobre20170726_075421_CDB1AB66Roma, 26 lug. (askanews) – Nella sua prima apparizione davanti al tribunale di Melbourne, il cardinale australiano George Pell ha respinto oggi le accuse di abusi sessuali su minori, risalenti agli anni Settanta, per cui è stato incriminato. Il 76enne prefetto per gli Affari economici del Vaticano, affiancato dal suo legale Robert Richter, si è dichiarato innocente. “A scanso di equivoci, dico subito che il cardinale Pell si dichiara non colpevole di tutte le accuse” contestategli e “ricordo che lui è innocente”, ha detto l’avvocato in tribunale, secondo emittente nazionale televisiva Abc. Il presidente del tribunale Duncan Reynolds ha detto che le prove raccolte dagli investigatori devono essere presentate l’8 settembre ed ha fissato la prossima udienza per il 6 ottobre.

https://www.swissinfo.ch/ita/pedofilia--pe...ttobre/43360678
Pedofilia: Pell in tribunale a Melbourne, nuova udienza in ottobre
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Tutte le notizie in breve
QUESTO CONTENUTO È STATO PUBBLICATO IL 26 LUGLIO 2017 7.21 26 LUGLIO 2017 - 07:21

Il cardinale George Pell scontato dalla polizia assieme ai suoi avvocati
KEYSTONE/EPA AAP/JOE CASTRO
(sda-ats)
Il cardinale australiano George Pell è comparso oggi davanti a un tribunale di Melbourne per una breve udienza preliminare su accuse di multipli reati di pedofilia "storici", cioè commessi in tempi non recenti, ai danni di multiple vittime.
Per il cardinale, entrato scortato dalla polizia e assediato da una folla di giornalisti, è stata la prima udienza da quando è stato incriminato dalla polizia dello stato australiano di Victoria il mese scorso. Neanche stamattina sono stati resi pubblici dettagli delle accuse a suo carico e il cardinale dovrà ripresentarsi in corte il 6 ottobre.
Il prelato, che ha respinto strenuamente tutte le asserzioni di abusi parlando di "accanimento senza tregua nei suoi confronti", è entrato nella Magistrates Court di Melbourne con il suo team legale, guidato dal penalista principe del foro Robert Richter ed è stato sottoposto a controlli di sicurezza di routine prima di accedere alla piccola aula, affollata principalmente da giornalisti. Intanto all'esterno si era raccolta una piccola folla di protesta.
Il 76/enne cardinale, il porporato più alto in carica mai coinvolto in un processo del genere, si era detto contento di potersi difendere in tribunale ed è tornato due settimane fa in Australia, dopo che il papa gli ha concesso un periodo di congedo dall'incarico di prefetto degli Affari economici del Vaticano.
 
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view post Posted on 6/10/2017, 14:09

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Folla di contestatori all'inizio del processo. Entra in tribunale scortato dalla Polizia

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Pedofilia: sono 50 i testimoni che accuseranno Pell nel tribunale australiano
Il cardinale, prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia, contesta ogni accusa e si dichiara innocente, ha deciso di essere presente all'udienza preliminare che si è svolta oggi (notte in Italia).

6 ottobre 2017

Non sarà un processo facile. Il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia dall'estate scorsa in congedo, per volontà di Papa Francesco, per difendersi dalle accuse di pedofilia in tribunale in Australia, a partire dal cinque marzo prossimo comparirà in aula per le audizioni di una cinquantina di testimoni. Le testimonianze dovrebbero durare un mese e a quel punto la corte di Melbourne deciderà se incriminare il porporato.

L'ex arcivescovo di Sidney, che contesta ogni accusa e si dichiara innocente, ha deciso di essere presente all'udienza preliminare che si è svolta oggi (notte in Italia). Il tribunale non ha fornito dettagli sui capi di accusa, relativi, comunque, ad abusi che sarebbero avvenuti negli anni Settanta nella città di Ballarat, stato australiano di Victoria, quando Pell era semplice sacerdote. Il porporato, scortato da un cordone di poliziotti, è stato accolto da una consistente folla di contestatori, sostenitori, giornalisti fotografi e cameramen.

http://www.lastampa.it/2017/10/06/vaticani...PGM/pagina.html
Australia, da marzo cinquanta testimoni al processo a Pell per abusi
Le audizioni dureranno una settimana, a quel punto il tribunale di Melbourne deciderà se il porporato deve essere processato

Il cardinale George Pell (al centro), scortato dalla polizia mentre lascia la Melbourne Magistrates Court

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Pubblicato il 06/10/2017
Ultima modifica il 06/10/2017 alle ore 10:47
IACOPO SCARAMUZZI
CITTÀ DEL VATICANO
A partire dal prossimo cinque marzo, e per quattro settimane, una cinquantina di testimoni compariranno in aula a Melbourne per sostanziare l’accusa di abusi sessuali su minori indirizzata al cardinale George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia dall'estate scorsa in congedo, per volontà di Papa Francesco, per difendersi in tribunale in Australia. A quel punto la corte di Melbourne deciderà se il porporato dovrà essere giudicato.

L'ex arcivescovo di Sidney, 76 anni, ha deciso di essere presente alla seconda udienza preliminare che si è svolta oggi (notte in Italia), pur non essendo tenuto a comparire, dopo la prima udienza di luglio scorso. Il porporato, scortato da un cordone di poliziotti, è stato accolto da una consistente folla di contestatori, giornalisti fotografi e cameramen. Presenti anche alcuni sostenitori del cardinale: «Sappiamo che è un uomo integro», ha detto Carmen Zahra, citata dall’agenzia France Presse.

George Pell contesta ogni accusa e si dichiara innocente. Il tribunale non ha fornito dettagli sui capi di accusa, relativi, comunque, a «delitti di aggressioni sessuali antiche» che sarebbero avvenuti negli anni Settanta nella città di Ballarat, stato australiano di Victoria, quando Pell era semplice sacerdote. Ad accusare il porporato, sin da subito, «numerose persone» hanno depositato denuncia.

Per ragioni legali i dettagli di questa ultima udienza non possono essere riferiti dalla stampa ma la giudice Blinda Wallington ha annunciato che tutti i testimoni sono stati ammessi tranne cinque, il che significa che una cinquantina di persone possono essere ascoltate, tra i quali adulti che all’epoca dei fatti contestati erano bambini che cantavano nel coro della cattedrale. L’avvocato di Pell, Robert Richter, ha detto che è «impossibile» che la cattedrale di Melbourne possa essere stata teatro di simili reati.

La vicenda è distinta dall’inchiesta condotta per quattro anni dalla Royal commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse, che ha visto Pell comparire in video-collegamento da Roma per rispondere a febbraio del 2016, questa volta, ad accuse di insabbiamento di abusi compiuti da altri sacerdoti.
 
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view post Posted on 26/2/2019, 17:45

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Li rimproverò per aver versato il vino e per punirli li costrinse a fargli sesso orale. E poi si masturbò

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https://it.aleteia.org/2019/02/26/cardinal...vole-australia/

CHIESA

Il cardinal Pell giudicato colpevole in Australia


Gelsomino Del Guercio/Lucandrea Massaro | Feb 26, 2019
Condannato lo scorso dicembre rischia 50 anni di carcere. Nel 1996 avrebbe abusato sessualmente di due ragazzi del coro
Il Cardinale George Pell (77 anni), già stretto collaboratore di Papa Francesco, in quanto componente del consiglio dei cardinali C9 e Prefetto per la Segreteria dell’Economia, è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale su minori per un fatto avvenuto negli anni ’90 su due bambini del coro della Cattedrale di Saint Patrick di Melbourne, quando lui era arcivescovo in città. La decisione è stata presa a dicembre, ma il tribunale di Melbourne ha vietato fino a oggi i media di pubblicare l’esito della sentenza.


Il cardinale – riporta il Corriere della Sera – che è stato rilasciato su cauzione per subire un intervento al ginocchio, rischia fino a 50 anni di carcere: l’udienza di condanna inizierà mercoledì 27 febbraio. Pell, che ha accolto la sentenza chinando la testa, ha già annunciato che farà appello. La sentenza è stata resa nota proprio nel mese in cui il Vaticano ha annunciato che Bergoglio ha approvato la dimissione dallo stato clericale di un ex cardinale di alto rango, Theodore McCarrick, per abusi sessuali su minori e adulti.

Pell era stato ordinato prete a Roma nel 1966, prima di tornare in Australia nel 1971. È stato nominato arcivescovo di Melbourne nel 1996, poi di Sydney nel 2001. Nel 2014 era stato scelto da Bergoglio per dare più trasparenza alle finanze del Vaticano, di cui è ancora formalmente a capo.

Il cardinale era stato costretto a tornare in Australia due anni fa per il processo. E’ molto probabile che ora dovrà dare le dimissioni dai suoi incarichi, ci si domanda se – come per McCarrick – verrà anche dimesso dallo stato clericale.

Il Vaticano: resta sospeso dal ministero
«Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le misure cautelari già disposte nei confronti del Cardinale. Ossia il divieto in via cautelativa dell’esercizio pubblico del ministero (di sacerdote) e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età». Lo ha reso noto il direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana Alessandro Gisotti.

Si tratta, ha affermato, «di una notizia dolorosa che, siamo ben consapevoli, ha scioccato moltissime persone, non solo in Australia. Come già affermato in altre occasioni, ribadiamo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane». «In nome di questo rispetto – ha concluso Gisotti – attendiamo ora l’esito del processo d’appello, ricordando che il cardinale Pell ha ribadito la sua innocenza e ha il diritto di difendersi fino all’ultimo grado».


Leggi anche:
Francesco: rimuovere i vescovi negligenti sugli abusi ai minori

© DON ARNOLD / GETTY
SYDNEY, AUSTRALIA - MARCH 26: Cardinal George Pell arrives for his appearance at the Royal Commission on March 26, 2014 in Sydney, Australia. Cardinal Pell is facing the Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse in Sydney to answer questions about whether he was involved in compensation discussions related to the case of John Ellis who was sexually abused by Father Aidan Duggan.Cardinal Pell will soon move to Rome to undertake a senior role at the Vatican. (Photo by Don Arnold/Getty Images)
La sentenza: molestie e aggressioni
Nel merito, il processo nei confronti di Pell – chiamato a rispondere di cinque capi di accusa – si riferiva alle presunte molestie nei confronti di due ragazzi di 12 e 13 anni, componenti del coro nella cattedrale di San Patrizio a Melbourne nel 1996, quando all’epoca aveva 55 anni ed era diventato da poco arcivescovo della metropoli australiana.

La giuria ha anche dichiarato che Pell si è reso colpevole di aver aggredito in modo indecente uno dei ragazzi in un corridoio più di un mese dopo (La Stampa, 26 febbraio).

Secondo l’accusa, riporta il giornale australiano Eureka Street (26 febbraio), l’allora arcivescovo di Melbourne, che era accompagnato da altre persone, al termine della messa entrò nella sacristia e trovò i due ragazzi del coro che versavano il vino. A quel punto Pell li avrebbe richiamati e puniti. Poi avrebbe abusato di loro, costringendoli a compiere sesso orale nei suoi confronti. La porta della sacrestia era spalancata e alcune persone avrebbero anche visto la scena.

Poi i due ragazzi, ancora scossi, sarebbero ritornati al coro, che intanto stava facendo le prove dei canti natalizi. Non avrebbero raccontato a nessuno quello che gli era capitato.

Circa un mese dopo, uno dei due accusatori ha affermato che, sempre al termine di una messa, mentre i ragazzi del coro si erano intrattenuti in sacrestia, Pell si recò da lui per un attimo, lo mise contro il muro e afferrò saldamente i suoi genitali. Dopo questo secondo episodio, non ci sono mai stati più contatti tra il vescovo e i due giovani.

www.tvsvizzera.it/tvs/qui-mondo/ch...ofilia/44785368
Australia, il Cardinale George Pell condannato per pedofilia
QUESTO CONTENUTO È STATO PUBBLICATO IL 26 FEBBRAIO 2019 14.0226 FEBBRAIO 2019 - 14:02
Il Cardinale australiano George Pell è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori. È il membro più in alto nella gerarchia ecclesiastica mai condannato per un caso di pedofilia.

(1)Servizio TG

Il verdetto di un tribunale australiano risale allo scorso dicembre ma è stato reso noto solo martedì. "Il Cardinale continua a dichiararsi innocente", hanno indicato i suoi avvocati che hanno annunciato che ricorreranno in appello. L'entità della pena non è stata ancora fissata. Dovrebbe essere comunicata nel corso di un'altra udienza mercoledì, ma Pell rischia fino a 50 anni di carcere.

La sentenza è un nuovo duro colpo alla Chiesa cattolica in seno alla quale si è appena concluso un summit proprio contro la lotta alla pedofilia. Papa Francesco ha promesso una "lotta a tutti i livelli" contro il fenomeno. Parole che faticano ha essere prese sul serio dalle vittime, data l'ampiezza e la gravità di questo genere di crimini in ambito ecclesiastico.

La condanna di Pell "è una notizia dolorosa", ha reagito il Vaticano esprimendo il "profondo rispetto" per la giustizia australiana e ricordando che il Cardinale ha comunque il diritto di difendersi fino in ultima istanza.

Il Papa mentre celebra la messa finale
CHIESA PIÙ APERTA
Misure concrete per combattere gli abusi sessuali
Lo storico summit in Vaticano per la protezione dei minori, ha mostrato al mondo una Chiesa non più barricata in difesa sulla vergognosa questione ...

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 febbraio 2019 15.30
Il tribunale di Melbourne ha ritenuto Pell colpevole di aggressione sessuale e oltraggio al pudore ai danni di due chierichetti che all'epoca dei fatti avevano 12 e 13 anni. Avrebbe imposto del sesso orale a uno di loro e si sarebbe masturbato di fronte all'altro.

Fatti che sarebbero stati commessi negli anni '90 nella sacrestia della cattedrale di san Patrizio di Melbourne dove Pell era arcivescovo.

Una delle vittime è morta per overdose nel 2014, una conseguenza del trauma subito, secondo la famiglia. L'altra vittima ha sottolineato come l'iter giudiziario non sia ancora finito. "Come molti, ho vissuto la vergogna, la solitudine, la depressione, la lotta".

Il Cardinale, figura di spicco del tradizionalismo cattolico australiano e personalità molto influente, si era congedato dalle sue funzioni per difendersi. Resta tuttavia sulla carta alla guida del Segreteria per l'economia della Curia romana, ciò che lo rende il "numero 3" del Vaticano.

Tuttavia, all'indomani della sua condanna in dicembre è stato l'esonero di Pell dal prestigioso Consiglio dei nove Cardinali (il cosiddetto "C9"), istituito da papa Francesco per governare la Santa Sede e riformarne l'amministrazione.

tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 26.02.2019)

www.firstthings.com/web-exclusives...l-cardinal-pell
IL CASO CONTRO IL CARDINAL PELL
by Julia Yost
7 . 3 . 17
( English Version | Traduzione Italiana )

Cardinal: The Rise and Fall of George Pell
louise milligan
melbourne, 277 pages, $11.21

Milligan conclude con una “nuova imputazione esplosiva” contro Pell, fornita da un querelante che lei chiama Il Bambino. Il Bambino ha più o meno trent’anni quando incontra Milligan. Il suo pseudonimo è una denominazione impropria, anche se non del tutto fine a se stessa. Noi crediamo ai bambini, anche dopo che si sono laureati al college.

Il Bambino dichiara che, nel 1997, l’arcivescovo Pell aggredì lui ed il suo amico – il cui pseudonimo è Il Corista – allora cantori tredicenni nel coro della cattedrale di San Patrick a Melburne. Una domenica dopo la messa, Il Bambino ed Il Corista apparentemente si diressero verso una delle stanza posteriori dove si ubriacarono con il vino per la comunione. Pell, avendoli apparentemente scoperti, chiuse a chiave la porta e forzò entrambi i ragazzi a fare sesso orale. (Questo è la deposizione che Il Bambino ha consegnato alla polizia. Milligan, senza spiegazione, omette il dettaglio del vino per la comunione).

L’idea di chierichetti disubbidienti che gozzovigliano con il vino della comunione e di un arcivescovo a che si aggira furtivamente nella cattedrale in cerca di qualcuno da divorare sembra essere un pastone tra Maria Monk e sognatori ad occhi aperti da scuola parrocchiale. Ma lasciamo che Il Bambino si tenga il suo cliché ed affrontiamo la sua logica. Secondo Il Bambino San Patrick teneva il vino per la comunione non al sicuro, in deposito in una delle stanze posteriori, ed in quantità sufficiente ad intossicare due adolescenti. E l’arcivescovo, desideroso di piaceri malefici, avrebbe preteso di soddisfarli con due vittime simultaneamente, offrendo generosamente ad entrambi la possibilità di fornire una testimonianza corroborante. E fece tutto questo avendo il favore del papa ed indossando il cappello porporato. Può darsi che, riconoscendo la contraddittorietà di questi elementi, Milligan definisca questa aggressione come “l’ultimo grande scivolone” di Pell. Io aggiungerei, come nel caso di Phil Scott che spacciava droga, che è fu davvero imbarazzante.

Dopo il la pubblicazione del libro di Milligan, un giornale australiano è riuscito ad ottenere un rapporto della polizia che conteneva un intervista ad un prete il quale faceva parte dello staff di Pell nel periodo in questione. Il prete afferma che il vino per la comunione nella cattedrale era tenuto chiuso in una cassaforte insieme ai calici. Afferma che fosse “fisicamente impossibile” per Pell rimanere da solo con i chierichetti all’interno della cattedrale “prima, durante o dopo la celebrazione della messa della domenica o in qualsiasi altra occasione.” Di domenica Pell arrivava in cattedrale quindici minuti prima della messa delle undici; si incontrava con questo prete all’ingresso e poi con lui si accompagnava per tutto il periodo della sua presenza lì; si vestiva per la messa; celebrava la messa, la quale terminava poco dopo mezzogiorno; stava alla porta della cattedrale per stringere le mani dei fedeli che uscivano da messa; si toglieva i paramenti e se ne andava a pranzare al ristorante o a far visita ad una delle parrocchie, sempre accompagnato dal prete in questione.

Il Bambino è una persona a modo e laureata. Milligan però nega la necessità di sapere che Il Bambino fosse incensurato come base per il credito che dovremmo attribuirgli; lei, è offesa semplicemente all’idea della necessità di dimostrare la credibilità di colui che accusa. Ciononostante, Milligan continua a sottolineare come Il Bambino sia incensurato, come a dire “perché dovrebbe mentire?”

Il Corista però non è incensurato. Ha avuto problemi di droga ed ha sofferto di depressione per tutta l’adolescenza quasi fino ai trent’anni. In diverse occasioni sua madre gli ha chiesto se mai qualcuno avesse sessualmente abusato di lui. Potete chiamarla un’ispirata intuizione materna, come fa Milligan, o potete chiamarla osservanza di una bufala radicata nella pop-psicologia secondo la quale tutti i disturbi psicologici rappresentano il segno d’allarme della presenza di un abuso sessuale. Ogni volta che gli veniva chiesto Il Corista rispondeva di no. Milligan si domanda per quale motivo Il Corista menta. In questo caso però non è una domanda retorica e si può notare come, in filigrana, ci sia l’influenza del confutato, ma comunque influente, articolo del 1979 di Roland Summit, “La sindrome di riconciliazione da abuso sessuale nel bambino.” La tesi di Summit sostiene che “i bambini non mentono mai” sull’abuso sessuale – eccetto quando lo nascondono, come abitualmente fanno per riconciliarsi con la persona da cui sono stati abusati. Quando si tratta di bambini, la negazione coincide con la conferma; “no” significa “si.” Quindi Il Corista diventa l’unica delle ipotetiche vittime di Pell capace di ingannare. Ma la madre del Corista ha continuato a sospettare malgrado le sue menzogne. Il Bambino le ha fornito una giustificazione, e cosa dice Il Corista a proposito? Niente. Muore.

Il Corista è morto di overdose d’eroina nel 2014 e sua madre sostiene che Pell e i suoi “debbano essere ritenuti responsabili della sua morte.” Buttiamoci dentro anche l’omicidio colposo, perché no?!

Durante o dopo il processo, tre anni o tre giorni dopo questo articolo, nuovi fatti possono emergere a dimostrazione mia e del mondo che il Cardinale australiano George Pell è tanto colpevole quanto il peccato. In quel giorno mi rammaricherò di questo articolo, ma non mi pentirò d’averlo scritto.

Per quindici anni sono state lanciate imputazioni contro Pell. Centinaia di querelanti insistono che deve aver commesso questo o che deve aver saputo quello. Forse vi ho persuasi del fatto che l’empatia imperativa nei confronti delle vittime di abuso sessuale contro i minori non necessita che crediate ad ognuna delle imputazioni lanciate nei confronti del cardinale. Sicuramente, almeno, non vi sarete fatti ingannare dal trucchetto di Milligan sintetizzato nella formula “perché dovrebbe mentire?” – che è poi una versione del “i bambini non mentono mai” estesa a quei bambini che hanno superato la maggior età.

Si può dire quindi che non soffriate d’isterismo. Sospetto comunque, però, che non siate inclini a simpatizzare per un uomo al quale sono legati così tanti sospetti e che supponiate che la prova si trovi nella proliferazione: “Perché dovrebbero mentire tutti? Ci deve essere una qualche verità da qualche parte. Qualcuna di queste cose dev’essere vera o almeno mezzo-vera. Da qualche parte lì dentro, uno, due o almeno un po’ di questi reclami saranno veri.”

L’impressionante proliferazione di querelanti e imputazioni è però comune ai casi pretestuosi che riguardano l’abuso sessuale. Arnold Friedman aveva contro più di una dozzina di accusatori. Il caso della scuola materna McMartin ha visto emergere 321 accuse da parte di quarantuno bambini. Al giorno d’oggi sappiamo che ognuna di quelle accuse era falsa e che ognuno di quei bambini ha mentito. Eppure oggi, con bambini che hanno ampiamente superato i trenta, molti ancora insistono che le loro accuse siano vere. Nel 1994, a Wenatchee nello Stato di Washington, quarantatré adulti sono stati arrestati con 29.726 capi d’accusa per abuso sessuale sotto le affermazioni di sessanta bambini di un’età tra i nove ed tredici anni. Nel 1995 tutti i capi d’imputazione sono caduti.

Se non la proliferazione, allora forse la passione rappresenta una prova sufficiente. I critici di Pell hanno lanciato un attacco isterico contro di lui; sicuramente non si sono arrovellati per niente. Certamente qualche malvagità è stata elaborata da parte degli ecclesiastici cattolici, in Australia come ovunque. Ma per quale motivo Pell dovrebbe rappresentare “il” mostro che incarna tutti i mali della città dei mali? Perché lui è l’unico cardinale del paese; per decenni Pell è stato il cattolico più visibile, udibile e cattolico del paese. Pell è il mostro non per quello che possiamo stabilire su quanto abbia fatto o abbia saputo, ma per la levatura della sua carica, perché la sua ideologia entra in conflitto con i grandi ed i buoni e perché non è costantemente inumidito da un sentimento di empatia. René Girard aveva ragione: c’è sempre un capro espiatorio; si tratta solo di capire chi sia.

Edited by pincopallino1 - 2/10/2020, 09:39
 
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view post Posted on 27/2/2019, 07:33

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Il 77enne prelato pedofilo rischia di restarci finché muore

Il card. Pell in carcere. Revocata la libertà su cauzione

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www.repubblica.it/vaticano/2019/02...ione-220237677/

Pedofilia: il cardinale Pell in carcere, revocata la libertà su cauzione

Ieri il numero tre del Vaticano era stato giudicato colpevole per due abusi sessuali negli anni '90. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo


27 febbraio 2019

SYDNEY - È stata revocata oggi la libertà su cauzione al cardinale George Pell, dichiarato colpevole da una giuria di abusi sessuali su due coristi di 13 anni quando era arcivescovo di Melbourne verso la fine degli anni '90. Lo ha stabilito la County Court di Melbourne, a conclusione di un udienza pre-sentenza di condanna dove i legali delle due parti hanno presentato le argomentazioni conclusive. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo.

Lunedì il cardinale George Pell, tesoriere e numero tre del Vaticano, è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di due tredicenni. È stato condannato per crimini sessuali contro minori in Australia, diventando il più alto funzionario della Chiesa cattolica condannato in un caso di pedofilia. Rischia 50 anni di carcere. "Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le le misure cautelari già disposte nei confronti del Cardinale. Ossia il divieto in via cautelativa dell'esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età".

Lo ha reso noto il portavoce Alessandro Gisotti, sottolineando che "la Santa Sede si unisce a quanto dichiarato dal Presidente della Conferenza Episcopale Australiana nel prendere atto della sentenza di condanna in primo grado nei confronti del Cardinale George Pell". Si tratta, ha affermato il direttore ad interim della ala Stampa della Santa Sede, "di una notizia dolorosa che, siamo ben consapevoli, ha scioccato moltissime persone, non solo in Australia. Come già affermato in altre occasioni, ribadiamo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane".

"In nome di questo rispetto - ha concluso Gisotti - attendiamo ora l'esito del processo d'appello, ricordando che il cardinale Pell ha ribadito la sua innocenza e ha il diritto di difendersi fino all'ultimo grado. In attesa del giudizio definitivo, ci uniamo ai vescovi australiani nel pregare per tutte le vittime di abuso, ribadendo il nostro impegno a fare tutto il possibile affinchè la Chiesa sia una casa sicura per tutti, specialmente per i bambini e i più vulnerabili".

Edited by pincopallino1 - 2/10/2020, 09:35
 
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www.tgcom24.mediaset.it/mondo/pedo...1-201902a.shtml

27 FEBBRAIO 201906:55
Pedofilia, Pell in carcere: revocata la libertà su cauzione
Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo

Pedofilia, Pell in carcere: revocata la libertà su cauzione
Il cardinale australiano George Pell
E' stata revocata la libertà su cauzione al cardinale George Pell, dichiarato colpevole di abusi sessuali su due coristi di 13 anni quando era arcivescovo di Melbourne verso la fine degli Anni 90. Lo ha stabilito la County Court di Melbourne. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo.

Rischia 50 anni di carcere - Durante l'udienza è stato confermato che i cinque reati di cui il cardinale è stato dichiarato colpevole comportano un condanna massima di 10 anni ciascuno. A Pell era stata accordata la libertà su cauzione, dopo la sua incriminazione lo scorso dicembre, perché richiedeva un intervento chirurgico alle ginocchia.

Il verdetto di condanna della giuria della County Court dello Stato di Victoria è stato emesso l'11 dicembre dopo oltre due giorni di deliberazione, ma reso pubblico solo martedì, una volta decaduto l'ordine di riservatezza emesso in proposito.

Gli abusi - Pell, all'epoca 55enne, avrebbe molestato due giovani coristi dopo che avevano servito messa nella cattedrale di San Patrizio a Melbourne nel 1996, città di cui era vescovo. La giuria lo ha anche dichiarato colpevole di aver aggredito in modo indecente uno dei minori in un corridoio più d'un mese dopo.

www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...d79ef09ddf.html

Pedofilia, revoca libertà cauzione Pell Tweet 27 febbraio 2019 6.55 La County Court di Melbourne ha revocato la libertà su cauzione al cardinale George Pell, riconosciuto colpevole di abusi sessuali su due coristi di 13 anni quando era arcivescovo di Melbourne, in Australia, verso la fine degli anni '90. Pell finisce dunque nell'Assessment prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista il prossimo 13 marzo. Nel corso dell'udienza è stato confermato che i 5 reati di cui il cardinale è stato riconosciuto colpevole comportano una condanna massima di 50 anni.
 
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I tempi biblici della "tolleranza zero" di papa Francesco sui crimini dei suoi colleghi.

vatican-cardinal-charged

www.ilpost.it/2019/02/27/vaticano-george-pell/

MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019
Il Vaticano ha aperto un’indagine nei confronti del cardinale George Pell per le accuse di violenza sessuale su minori

Il Vaticano ha aperto un’indagine nei confronti del cardinale australiano George Pell, ex consigliere stretto di papa Francesco, condannato per abusi sessuali su due minorenni da un tribunale australiano. Pell, che è il sacerdote di più alto grado nella gerarchia ecclesiastica ad avere mai ricevuto una tale condanna, è accusato di aver violentato due chierichetti di 13 anni in un locale della cattedrale di Melbourne nel 1996, quando era arcivescovo della diocesi di Melbourne. La notizia della nuova indagine è stata data mercoledì da un portavoce del Vaticano.
 
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Se vi inchiappettano il figlio al catechismo non lamentatevi


Il card. Pell: "Fu una semplice penetrazione, il bimbo non partecipava attivamente"


Cardinal-George-Pell-Is-on-Trial-and-so-Is-Australia-1024x768

www.affaritaliani.it/cronache/pedof...one-590338.html

Mercoledì, 27 febbraio 2019 - 07:46:00
Pedofilia, il cardinale Pell va in carcere: "Fu una semplice penetrazione"
Pedofilia: revocata libertà su cauzione, Pell va in carcere. Rischia fino a 50 anni

Il cardinale australiano George Pell si e' visto revocare la liberta' su cauzione dopo essere stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su due minorenni. Il 77enne sara' detenuto in un centro di custodia cautelare fino alla sua condanna, quando sara' trasferito in una prigione. La sentenza verra' emessa il 13 marzo: l'alto prelato rischia fino a 50 anni di carcere per i 5 reati nei confronti delle due vittime di 12 e 13 anni, abusate negli anni '90 nella sagrestia della chiesa St Patrick a Melbourne. Pell ha presentato appello contro il verdetto di colpevolezza.

Dettagli choc sono emersi nell'udienza che ha condotto in carcere Pell, per bocca del suo stesso avvocato. Il principe del Foro australiano Robert Richter ha affermato che uno dei reati "non era più di un semplice episodio di penetrazione sessuale (plain vanilla sex, l'espressione usata, ndr) in cui il bambino non partecipava attivamente". L'avvocato ha fatto questa affermazione-boomerang allo scopo di chiedere una condanna meno grave sostenendo che il cardinale non doveva rispondere di "circostanze aggravanti" ed era stato probabilmente "preso da un impulso irresistibile", secondo quanto ha scritto The Guardian. Richter ha ulteriormente minimizzato - suggerendo ancora che un assalto era solo "fugace" e sostenendo che le vittime avrebbero mostrato segni a casa se fossero stati "veramente angosciati" - il Chief Justice Peter Ridd ha ribattuto definendo "insensibile, sfacciato e offensivo" e "scioccante" il comportamento di Pell.

Pedofilia: Gisotti, Pell non ha piu' incarico Vaticano
Il cardinale George Pell non e' piu' prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia. A confermarlo, nella tarda serata di ieri, e' stato con un tweet Alessandro Gisotti, direttore ad interim della sala stampa della Santa Sede. "Posso confermare che George Pell non e' piu' il prefetto della Segreteria per l'Economia", ha scritto Gisotti.
 
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https://www.huffingtonpost.it/2019/02/27/c...JpVEL9yl-j47b_A

ESTERI
27/02/2019 15:34 CET | Aggiornato 5 ore fa
Carcere per George Pell, cardinale pedofilo. Difesa choc del suo legale al processo: "Fu una semplice penetrazione"
Il Vaticano rompe gli indugi: non ha più l'incarico di Prefetto dell’Economia, parte il processo canonico a suo carico
By Maria Antonietta Calabrò

MARK DADSWELL / REUTERS
Il cardinale George Pell sta trascorrendo la sua prima notte in carcere dopo che i giudici australiani gli hanno revocato la libertà su cauzione (concessa l'anno scorso per permettergli di subire un intervento chirurgico alle ginocchia). E il Vaticano rompe gli indugi registrati ieri. La sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che la Congregazione per la dottrina della fede ha aperto un processo canonico nei confronti di George Pell "dopo il verdetto di colpevolezza" del processo penale in Australia. Il Vaticano insomma non aspetterà più il compimento dell'intero iter penale, ma valuterà autonomamente le accuse che potrebbero portare all'esclusione dal collegio cardinalizio del porporato - Pell è un cardinale elettore avendo 77 anni - e/o alla "laicizzazione", come già avvenuto per Theodore McCarrick.

Dettagli choc sono emersi nell'udienza che ha condotto in carcere Pell, per bocca del suo stesso avvocato. Il principe del Foro australiano Robert Richter ha affermato che uno dei reati "non era più di un semplice episodio di penetrazione sessuale (plain vanilla sex, l'espressione usata, ndr) in cui il bambino non partecipava attivamente". L'avvocato ha fatto questa affermazione-boomerang allo scopo di chiedere una condanna meno grave sostenendo che il cardinale non doveva rispondere di "circostanze aggravanti" ed era stato probabilmente "preso da un impulso irresistibile", secondo quanto ha scritto The Guardian. Richter ha ulteriormente minimizzato - suggerendo ancora che un assalto era solo "fugace" e sostenendo che le vittime avrebbero mostrato segni a casa se fossero stati "veramente angosciati" - il Chief Justice Peter Ridd ha ribattuto definendo "insensibile, sfacciato e offensivo" e "scioccante" il comportamento di Pell.

Complessivamente il Vaticano ha reagito lentamente alla notizia della condanna dell'ormai ex per cinque capi di imputazione compreso uno stupro e sesso orale con minorenni di tredici anni, nel cosiddetto "Cathedral Trial", pur avendo avuto quasi tre mesi di tempo prima che la notizia (dell'11 dicembre) diventasse pubblica, a motivo del fatto che la Corte ha fatto cadere l'ordine di non divulgazione imposto, in attesa di un secondo processo (il cosiddetto "Swimming trial") che invece non si terrà per la insufficiente consistenza delle accuse.

Dopo una prima dichiarazione del direttore "ad interim" della Sala Stampa, Alessandro Gisotti ,di martedì mattina sulla "penosa notizia" che rimandava all'attesa per il compimento di tutti i gradi di giudizio per un'ulteriore valutazione, a sera un tweet dello stesso Gisotti ha confermato che Pell dal 24 febbraio non è più Prefetto dell'Economia. Per scadenza del mandato. Una carica quella che era iniziata nel 2014 con i poteri di un vero e proprio "zar dell'economia" vaticana da cui aveva ottenuto dal Papa un "leave of absence", un permesso di allontanarsi dal Vaticano, nel giugno del 2017 per potersi difendere in Australia. Ora sappiamo non è più Prefetto dal 24 febbraio. Ma già dal 2016 il suo potere aveva subito una forte battuta d'arresto.

Soprattutto, Gisotti ha comunicato che è iniziato il processo canonico a suo carico, quindi senza aspettare oltre. Evidentemente il Vaticano e lo stesso Papa Francesco hanno compreso che non era possibile fare altrimenti.

I legali di Pell avevano programmato di chiedere il proseguimento della libertà su cauzione, in attesa del processo di appello, ma hanno improvvisamente rinunciato. Anche se forse adiranno la Corte Suprema australiana. La sentenza che stabilirà l'esatta misura della pena è attesa per il 13 marzo. Ognuno dei cinque capi di imputazione per cui è stato riconosciuto colpevole comporta una pena massima di 10 anni, quindi Pell affronta un rischio di 50 anni di carcere.
 
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view post Posted on 28/2/2019, 11:25

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La setta vaticana che non ha visto niente fino all'entrata del carcere si chiude a riccio sul pedofilo

papaConcistoro

www.ilgiornale.it/news/politica/ped...ca-1653610.html

Pedofilia, Pell va in prigione. E adesso il Vaticano si spacca
Tolta la libertà su cauzione all'ex braccio destro del Papa La Santa Sede revoca l'incarico, molti prelati lo difendono

Serena Sartini - Gio, 28/02/2019 - 08:46
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Revocata la libertà su cauzione: il cardinale George Pell, ex prefetto della Segreteria per l'Economia e braccio destro di Papa Francesco, finisce in carcere.


Prima notte in cella per il porporato australiano dopo la condanna per abusi sessuali su minori commessi, secondo l'accusa, quando era vescovo a Melbourne alla fine degli anni '90. Il primo cardinale a finire in carcere per abusi si trova ora in una cella singola in una prigione di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo che stabilità l'esatta misura della pena.

È stato anche confermato che i cinque reati di cui il cardinale è stato dichiarato colpevole sono cinque gli episodi commessi nei confronti di due chierichetti (di 12 e 13 anni) - comportano una condanna massima di dieci anni ciascuno. Per questo, il cardinale Pell rischia fino a 50 anni di reclusione. Intanto il Vaticano ha annunciato due nuove misure: la prima con un insolito Tweet, alle 21.20 di due giorni fa, del direttore «ad interim» della sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, in cui si confermava che Pell «non è più prefetto della Segreteria dell'Economia». In realtà il quinquennio del suo mandato era scaduto il 24 febbraio e in molti si sono domandati come mai l'annuncio fosse arrivato proprio nella giornata in cui Pell era stato dichiarato colpevole. E con un Tweet, peraltro serale.

La seconda notizia riguarda l'apertura del procedura canonica, autonoma dal processo civile, che potrebbe concludersi, se le accuse fossero verificate, con la rimozione della porpora, l'esclusione dal Collegio cardinalizio, fino alla dimissione dallo stato clericale.

«La Congregazione per la Dottrina della Fede si legge in una nota del Vaticano - si occuperà ora del caso nei modi e con i tempi stabiliti dalla normativa canonica». Il Vaticano comunque si muove in punta di piedi e l'attendismo è la linea guida. «Vedremo l'esito del processo d'appello, Pell ha ribadito la sua innocenza», dice un monsignore. «Un chiaro attacco al Papa e alla sua riforma, visto che Pell è stata una delle sue prime nomine», gli fa eco un altro prelato. Insomma nei sacri palazzi regna l'incredulità e in non pochi parlano di «complotto» contro Bergoglio.

«Ricordiamo il caso dell'arcivescovo di Adelaide, monsignor Wilson, condannato in prima istanza e poi assolto», afferma monsignor Hans Zollner, tra i promotori del summit sulla tutela dei minori in Vaticano. «È la parola di una persona contro quella di Pell - affermano ancora - dove sono le prove? Il secondo chierichetto è morto per overdose e in vita non ha mai sollevato il caso. Contro Pell c'è una campagna avversa e la prima giuria chiamata a decidere sul caso non ha raggiunto alcun verdetto e si è dimessa. Pell ha molti nemici, dentro e fuori il Vaticano, perché voleva una riforma totale delle finanze della Santa Sede. È un capo espiatorio».

Insomma i dubbi permangono, ma sia il processo canonico che quello penale andranno avanti. Il Papa vuole vederci chiaro.

Intanto l'avvocato del porporato australiano, Robert Richter, ha affermato che uno dei reati «non era più che di un semplice episodio di prenetazione sessuale». Dichiarazione choc, fatta per ottenere una condanna meno grave, sostenendo che il porporato non doveva rispondere di «circostanze aggravanti» ed era stato probabilmente «preso da un impulso irresistibile», secondo quanto riferito dal quotiniano britannico Guardian. Il 13 marzo arriverà la sentenza. Intanto Pell resta in carcere, così come i dubbi sulla sua colpevolezza.

Edited by pincopallino1 - 2/10/2020, 09:44
 
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view post Posted on 28/2/2019, 22:51

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https://www.ilmessaggero.it/vaticano/pedof...gi-4330389.html

George Pell, autogol del legale che lo difese: fu solo vanilla sex. Poi arrivano le scuse
VATICANO
Giovedì 28 Febbraio 2019 di Franca Giansoldati
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George Pell, autogol del legale che lo difese: fu solo vanilla sex. Poi arrivano le scuse
Città del Vaticano – Il caso del cardinale Pell si sta ulteriormente ingarbugliando persino dal punto di vista giudiziario. Colpa di un clamoroso autogol da parte del suo avvocato, Robert Richter, un noto principe del foro australiano che, nell'arringa finale, si è fatto prendere la mano e ha detto che il presunto abuso su un chierichetto di 13 anni, avvenuto al termine di una funzione domenicale nella cattedrale di Melbourne nel 1996, «non era che una semplice penetrazione in cui il bambino non partecipava».

APPROFONDIMENTI
Il termine inglese utilizzato dall'avvocato che oggi è stato costretto a diffondere in Australia un comunicato di scuse e di spiegazioni sulla frase infelice che potrebbe costare molto cara al suo assistito è: plain vanilla sex, l'equivalente di un atto sessuale convenzionale, privo di connotazioni violente. «Dopo una notte insonne ho riflettuto a lungo sulla terribile scelta di questa frase usata in aula, durante un processo particolarmente stressante e complicato. Mi scuso sinceramente se ho urtato e offeso qualcuno, ma non era nelle mie intenzioni. Non intendevo affatto evadere dalla serietà del caso che stavamo trattando». L'avvocato aggiunge che quella frase la ha pronunciata pensando di «mitigare la sentenza». Secondo i giornali australiani il giudice della corte, Peter Kidd ha persino chiarito in tribunale di non essere stato impressionato dalla frase dell'avvocato del cardinale. Ma il legale di Pell avrebbe anche fatto commenti ritenuti spiacevoli dalle associazioni delle vittime. Il clima che si respira in Australia è infuocato. La Chiesa australiana è sotto schiaffo da più di dieci anni, da quando un organismo governativo ha fatto luce sulle violenze che accadevano nelle diocesi e nelle parrocchie e venivano sistematicamente coperte dall'episcopato (di cui Pell è stato un autorevole punto di riferimento).

L'avvocato ha anche aggiunto che la frase infelice di cui si è scusato pubblicamente può essere interpretata male da chi non conosce il sistema giudiziario australiano e non ha dimestichezza con codici, leggi, procedure. Se dal processo erano emersi tanti dubbi sulla dinamica dell'aggressione al ragazzino (in una cattedrale gremita, in appena 6 minuti, dietro colonna con addosso tutte le ingombranti vesti liturgiche), l'autogol dell'avvocato rimescola le carte. Per il Vaticano è l'ennesima batosta.

Pell, tre anni fa, quando si era autosospeso dall'incarico vaticano per affrontare il processo in Australia, imputato per abusi sessuali su due chierichetti, insisteva: «Sono innocente. Queste accuse sono false. Aborro anche solo l'idea di un abuso sessuale».



Ultimo aggiornamento: 15:35
 
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Alessandro Astengo
view post Posted on 1/3/2019, 11:19




mia figlia a roma a boccea selva candida ha fatto catechismo con un prete che mi sembrava tutto meno che un prete finito il catechismo se lo sono bevuto per pedofilia nemmeno il raitzinger e riuscito a farlo uscire e cosi deve essere
 
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view post Posted on 1/3/2019, 11:49

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Si, don Ruggero Conti. Condannato a 14 anni per pedofilia, don Conti non paga i danni e non va in galera perché depresso

https://laici.forumcommunity.net/?t=60861645
 
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view post Posted on 3/3/2019, 09:36

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La frase esatta è questa: "This is no more than a plain, vanilla sexual penetration case where a child is not volunteering or actively participating". Si può tradurre così: "Questo non è altro che un semplice caso di penetrazione sessuale non violenta, in cui un bambino non è consenziente o partecipa attivamente".
 
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view post Posted on 7/3/2019, 12:13

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Il martire "faceva una semplice penetrazione, il bimbo non partecipava attivamente"

BishopStrickland_jg-675x381

https://twitter.com/Bishopoftyler/status/1102188516786782208



Bishop J. Strickland


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We all need to pay attention to this....Fr de Souza lays out a compelling argument that Pell’s conviction illustrates a justice system that is seriously corrupt.....Calling Cardinal Pell’s Prosecution What It Is: Religious Persecution

04:46 - 3 mar 2019

https://gloria.tv/article/DFaZ4hkLmXXa2wxPwYiDRZqRM
Bispo estadunidense: cardeal mártir Pell vítima de sistema judiciário "seriamente corrupto"
O bispo de Tyler (Texas), Joseph Strickland, escreveu no Twitter (3 de março) uma mensagem de apoio ao aprisionado cardeal George Pell.

Strickland indica um artigo escrito pelo padre Raymon de Souza, apresentando evidências bastante conhecidas de que era de fato impossível para Pell cometer os "abusos" dos quais é acusado.

Strickland resume que a condenação de Pell ilustra um sistema judiciário que é "seriamente corrupto" e que a condenação de Pell é uma "perseguição religiosa".


www.affaritaliani.it/cronache/pedof...one-590338.html

Mercoledì, 27 febbraio 2019 - 07:46:00
Pedofilia, il cardinale Pell va in carcere: "Fu una semplice penetrazione"
Pedofilia: revocata libertà su cauzione, Pell va in carcere. Rischia fino a 50 anni

Il cardinale australiano George Pell si e' visto revocare la liberta' su cauzione dopo essere stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su due minorenni. Il 77enne sara' detenuto in un centro di custodia cautelare fino alla sua condanna, quando sara' trasferito in una prigione. La sentenza verra' emessa il 13 marzo: l'alto prelato rischia fino a 50 anni di carcere per i 5 reati nei confronti delle due vittime di 12 e 13 anni, abusate negli anni '90 nella sagrestia della chiesa St Patrick a Melbourne. Pell ha presentato appello contro il verdetto di colpevolezza.

Dettagli choc sono emersi nell'udienza che ha condotto in carcere Pell, per bocca del suo stesso avvocato. Il principe del Foro australiano Robert Richter ha affermato che uno dei reati "non era più di un semplice episodio di penetrazione sessuale (plain vanilla sex, l'espressione usata, ndr) in cui il bambino non partecipava attivamente". L'avvocato ha fatto questa affermazione-boomerang allo scopo di chiedere una condanna meno grave sostenendo che il cardinale non doveva rispondere di "circostanze aggravanti" ed era stato probabilmente "preso da un impulso irresistibile", secondo quanto ha scritto The Guardian. Richter ha ulteriormente minimizzato - suggerendo ancora che un assalto era solo "fugace" e sostenendo che le vittime avrebbero mostrato segni a casa se fossero stati "veramente angosciati" - il Chief Justice Peter Ridd ha ribattuto definendo "insensibile, sfacciato e offensivo" e "scioccante" il comportamento di Pell.

Pedofilia: Gisotti, Pell non ha piu' incarico Vaticano
Il cardinale George Pell non e' piu' prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia. A confermarlo, nella tarda serata di ieri, e' stato con un tweet Alessandro Gisotti, direttore ad interim della sala stampa della Santa Sede. "Posso confermare che George Pell non e' piu' il prefetto della Segreteria per l'Economia", ha scritto Gisotti.
 
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