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Morto don Ruggero Conti condannato in Cassazione a 14 anni e 2 mesi: Abusò di 7 bambini, Già garante per la famiglia di Alemanno. Non andò in prigione perché depresso e non risarcì le vittime

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view post Posted on 30/6/2008, 17:21
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PEDOFILIA
Abusi all'oratorio e ai campeggi
Arrestato un sacerdote a Roma
Il prete della parrocchia 'Natività di Maria Santissima' è finito in carcere con l'accusa di violenza sessuale continuata e aggravata: attirava i ragazzi con la promessa di cd, dvd e abbigliamento

Coinvolti anche altri ragazzini?

Roma, 30 giugno 2008 - Abusi durante le ore d'oratorio, le gite in campagna, i campeggi estivi. Avvenuti negli ultimi dieci anni. Per l'accusa di violenza sessuale continuata e aggravata, è finito in carcere un sacerdote della parrocchia 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida, a Roma.



Nei confronti del prete, R.C., 55 anni, è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare dal gip Andrea Vardaro, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Scavo. Già in passato il prete sarebbe stato rimosso, per un breve periodo, dal suo incarico, dopo alcune voci che lo chiamavano in causa per i fatti oggetto ora dell'inchiesta penale.



Gli abusi sarebbero avvenuti - stando all'atto d'accusa - tra il 1998 e il marzo scorso, a danno di almeno 7 minori. Anche se secondo chi indaga le vittime del sacerdote potrebbero essere di più. A dare il via all'indagine è stata la denuncia di un altro prete. Gli investigatori del nucleo operativo di via In Selci, poi hanno sentito i ragazzi che hanno raccontato le violenze subite quando frequentavano l'oratorio e le altre attività della parrocchia, e che oggi hanno ormai tra i 16 ed i 24 anni.



Gli abusi e le violenze, sarebbero avvenuti, in alcuni casi, nello stesso appartamento del prelato, all'interno della canonica. R.C., dopo esser riuscito ad accattivarsi le simpatie di alcuni bambini, che si stavano preparando a ricevere la prima comunione, li avrebbe invitati a pranzo o a cena, per poi vincerne le resistenze. In altri casi la scusa era quella di impartire lezioni private. Le violenze sarebbero avvenute anche nel corso dei campi estivi che il sacerdote, responsabile dell'oratorio, organizzava in località di montagna.



Il prete, secondo gli atti d'accusa, attirava i ragazzi nella sua dimora dietro la promessa di soldi, cd, dvd, capi d'abbigliamento. Il prete, inoltre, avrebbe fatto vedere ai bambini, prima degli abusi, film pornografici. Questi, inoltre, sarebbero stati trovati addirittura nell'appartamento del sacerdote, nel corso di una perquisizione.

Edited by GalileoGalilei - 27/2/2020, 11:06
 
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view post Posted on 30/6/2008, 23:03
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http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=83334

Il Vescovo "fiducia nella magiustratura"

"Appresa con incredulita' e sconcerto la notizia del coinvolgimento di un sacerdote di questa Chiesa locale in un'inchiesta giudiziaria e dell'arresto, avvenuto questa mattina, il Vescovo - e' detto in un comunicato diffuso dal vicario generale della diocesi - mentre esprime piena fiducia nell'operato dei magistrati inquirenti, auspica che si faccia piena luce sui fatti, ricordando che ognuno ha diritto di essere ritenuto innocente fino all'eventuale condanna".

"Monsignor Reali - conclude la nota - manifesta inoltre la propria vicinanza a quanti sono feriti per questa vicenda, alla comunita' parrocchiale e a tutti coloro che ne sono profondamente turbati".


http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_...=box_primopiano


FIDUCIA NEI MAGISTRATI - «Piena fiducia» nell'operato della magistratura e vicinanza a quanti «sono feriti da questa vicenda» sono state espresse dal vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, monsignor Gino Reali. «Il vescovo, mentre esprime piena fiducia nell'operato dei magistrati inquirenti, auspica che si faccia piena luce sui fatti, ricordando che ognuno ha diritto di essere ritenuto innocente fino all'eventuale condanna - si legge nella nota -. Monsignor Reali manifesta inoltre la propria vicinanza a quanti sono feriti per questa vicenda, alla comunità parrocchiale e a tutti coloro che ne sono profondamente turbati».


30 giugno 2008
 
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Ashmael
view post Posted on 1/7/2008, 06:10




"lasciate che i bambini vengano a me" nopn era inteso in questo senso...
 
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view post Posted on 1/7/2008, 10:13
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http://roma.repubblica.it/dettaglio/Abusi-...82152?ref=rephp

Abusi sui bimbi all'oratorio, arrestato prete
Roma, era stato garante di Alemanno in campagna elettorale. Gli inquirenti: siamo sconvolti
di Rory Cappelli Anna Maria Liguori
Prometteva loro regali. Cd, dvd, capi d´abbigliamento. Anche soldi. Li faceva cenare o pranzare a casa sua. Li invitava a dormire, a volte in gruppo e poi ne sceglieva uno e lo portava in camera per abusare di lui. Ne approfittava in oratorio o durante i campi estivi organizzati con la parrocchia in luoghi di montagna. Oppure, persino, offriva ripetizioni private in materie in cui erano carenti. Sceglieva ragazzini fragili, tutti maschi e minorenni (dagli 11 ai 16 anni), con situazioni familiari problematiche o particolarmente gravi.

Era questa la tattica di Ruggero Conti, 55 anni, il parroco della chiesa della Natività di Santa Maria Santissima di via di Selva Candida, nella periferia di Roma, a due passi dal Centro di prima accoglienza minorile di Casal di Marmo. Un prete molto noto nella capitale tanto che il sindaco di Roma Gianni Alemanno lo aveva scelto in campagna elettorale, insieme ad altri otto esperti (come l´immunologo Fernando Aiuti, il generale Mario Mori, l´attore Luca Barbareschi, il regista Pasquale Squitieri), quale garante per le politiche della periferia e della famiglia.

È stato arrestato ieri mattina con un ordine di custodia cautelare emesso dal gip Andrea Vardaro su richiesta del pm Francesco Scavo, eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma diretto dal maggiore Lorenzo Sabatino. L´accusa è di violenza sessuale continua e aggravata.

Tre mesi fa, per la denuncia di un prete della stessa parrocchia, erano partite le indagini che hanno portato alla scoperta di anni e anni di abusi - 10 anni, dal 1998 al marzo scorso - ai danni di 7 minori, tanti sono i ragazzi che hanno finora testimoniato le violenze subite, anche se gli inquirenti reputano che i bambini abusati possano essere molti di più.

In qualità di educatore e anche di sacerdote, Ruggero Conti aveva la responsabilità dell´educazione spirituale dei ragazzi, della loro istruzione e anche, probabilmente per le situazioni disagiate in cui si trovavano a vivere i minori, svolgeva, quando erano affidati alle sue cure, funzioni di vigilanza e di custodia.


Fatto, questo, che, se accertato, renderebbe ancora più odioso il suo crimine. Così come lo rende ancora più odioso la circostanza che il sacerdote costringesse i ragazzini a guardare film pornografici prima di compiere gli abusi. Sembrerebbe che non sia stato, a questo proposito, mai consumato un rapporto completo. Il materiale pornografico è stato trovato nell´appartamento del sacerdote nel corso di una perquisizione.

«È un´indagine triste che ci ha sconvolto» dicono gli inquirenti che seguono le indagini. «Si tratta di ragazzi che credevano nell´istituzione chiesa e che avevano trovato un punto di riferimento nella religione. I verbali delle loro testimonianze dovrebbero essere letti dall´autorità ecclesiastica massima perché si renda conto di cosa viene fatto a questi ragazzi».

Già lo scorso anno il prete era stato sospeso dalle sue funzioni in parrocchia per un mese, per gli stessi motivi che lo vedono oggi nel carcere di Regina Coeli.(01 luglio 2008)
 
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http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/4306788

Leggo pag. 18
"di Angela Camuso Ecco perché io ascolto la predica di un prete e mi..."
Data: 01/07/08


Martedì 1 Luglio 2008 home page ultimo aggiornamento 9:06

di Angela Camuso


«Ecco perché io ascolto la predica di un prete e mi viene il voltastomaco... ho la nausea, il vomito. Ecco perché non sono più entrato dentro una Chiesa. Dio era l’appiglio che io avevo perché sono cresciuto in una famiglia cristiana. Lui m’ha distrutto tutto, tutto quello che pensavo, tutto quello in cui credevo...».

E’ una delle sette vittime accertate, un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, che ha parlato così davanti al magistrato che ha ordinato l’arresto per pedofilia di un sacerdote 55enne di Roma Nord. Il prete, secondo l’accusa, avrebbe abusato, per lo meno nel corso degli ultimi dieci anni, di numerosi ragazzini che frequentavano la sua parrocchia, «convincendoli» – attraverso il carisma o offrendo loro soldi, o regali - ad avere con lui rapporti sessuali orali.

A far partire l’indagine la denuncia di un altro sacerdote, che avrebbe sorpreso addirittura in chiesa il prete arrestato in atteggiamenti intimi con un ragazzino. E due anni fa un gruppo di catechisti si erano rivolti anche al Vescovo, per fargli presente una situazione equivoca, visto che il sacerdote incriminato era stato visto salutare in pubblico i ragazzini con strani baci sulle orecchie. Infatti il prete era stato sospeso, per un mese. Poi era tornato in parrocchia.

«Io sto male e sto male da anni – continua uno dei ragazzini stuprati -, sto qua perché sono sicuro che se campo fino a ottant’anni, fino a cent’anni, se non ho giustizia prima io muoio prima in quanto non regge...non regge, la mia anima non regge...». (ass)
 
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view post Posted on 1/7/2008, 19:38
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http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...o,15298538.html

LAZIO/ PRETE ARRESTATO A GIP: IO VITTIMA DI UN COMPLOTTO
Giudice affida perizia su idoneità a regime carcerario

Roma, 1 lug. (Apcom) - "Sono vittima di un complotto, qualcuno ha tramato contro di me". Così avrebbe detto al gip, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Don Ruggero Conti, il sacerdote arrestato nell'ambito di una inchiesta su una serie di episodi di pedofilia avvenuti nell'arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida.

I difensori di Don Ruggero, gli avvocati Riccardo Olivo e Anna D'Alessandro, all'esito dell'atto istruttorio hanno chiesto la remissione in libertà o la concessione, in subordine degli arresti domiciliari. Visti anche i motivi dell'istanza il gip ha disposto una perizia per accertare lo stato di salute del sacerdote e se questo è compatibile con il regime carcerario.

Il lavoro degli inquirenti, intanto, va avanti. Il pm Francesco Scavo e gli investigatori dei carabinieri, del nucleo operativo di via In Selci, stanno continuando a sentire persone, giovani o meno, che in passato od anche di recente hanno frequentato le attività organizzate dal prete. I difensori dell'indagato, intanto, continuano a registrare manifestazioni di solidarietà nei confronti del loro assistito.
 
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view post Posted on 1/7/2008, 21:48
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http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...-,15298715.html

LAZIO/ PRETE ARRESTATO A GIP: IO VITTIMA DI UN COMPLOTTO -2-
Associazione 'Caramella buona' si costituisce parte civile

Roma, 1 lug. (Apcom) - "E' un dovere morale agire in questo momento dopo la discrezione ed il silenzio mantenuto nel corso delle prime indagini". Così ha affermato l'avvocato Nino Marazzita, presidente onorario dell'associazione Onlus 'Caramella buona', annunciando che si costituirà parte civile nel procedimento che riguarda il sacerdote di Selva Candida arrestato ieri.

"Ci costituiremo nel rispetto delle garanzie dell'imputato - ha continuato il penalista - saremo determinati nella ricostruzione dei fatti e degli episodi. Agiremo contro chi, complice, pur sapendo quanto accadeva non ha preso nessuna iniziativa".


http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...-,15299427.html

LAZIO/ PRETE ARRESTATO A GIP: IO VITTIMA DI UN COMPLOTTO -3-
'Caramella buona': preso grazie a nostre segnalazioni

Roma, 1 lug. (Apcom) - "Mesi fa la 'Caramella Buona Onlus' aveva segnalato il caso alle Autorità competenti". Si afferma così, in una nota dell'associazione, in merito all'arresto di don Ruggero Conti, per reati di violenza sessuale su minori. "Dopo mesi di indagini, confronti e colloqui finalmente l'omertà è stata abbattuta e 'La Caramella Buona' può pensare ora a difendere le parti lese questa volta alla luce del sole".

Già da tempo gli operatori dell'associazione - si spiega - "si erano attivati grazie alla segnalazione diretta, questa volta, di un onesto e coraggioso parroco; avevano poi contatto le forze dell'ordine e ascoltato le famiglie persuadendole alla denuncia". L'avvocato Nino Marazzita, che è anche presidente onorario dell'associazione, assiste la famiglia del primo ragazzo che ha denunciato il sacerdote della parrocchia via di Selva Candida.

Il presidente della 'Caramella buona', Roberto Mirabile, nel comunicato, spiega: "In tutti questi mesi abbiamo agito nel pieno rispetto dei ruoli, offrendo il nostro aiuto ad alcune delle vittime e mettendo a disposizione di chi indaga tutta la nostra esperienza. Abbiamo fatto il possibile, ora confidiamo nella giustizia. Ci costituiremo ancora una volta parte civile". L'avvocato Marazzita, sottolinea: "Ci costituiremo ancora una volta parte civile perché per casi come questo di Selva Candida non ci si può limitare alla segnalazione, occorre scendere in campo, unire le forze. Per mesi abbiamo lavorato in silenzio nel pieno rispetto delle Parti interessate. Ora agire diventa dovere morale".
 
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view post Posted on 2/7/2008, 11:03
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http://roma.repubblica.it/dettaglio/-Don-R...82609?ref=rephp


"Io pedofilo? È un complotto"
Don Ruggero si difende. Sarà interrogato anche il vescovo

di Rory Cappelli Anna Maria Liguori

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Intercettazioni telefoniche, computer sotto controllo, monitoraggio degli sms, testimonianze dei ragazzi ormai lontani dalla parrocchia e quindi non più influenzabili. Si è stretta con questi "fili" la maglia accusatoria costruita dal pm Francesco Scavo intorno a don Ruggero Conti, il parroco della chiesa della Natività di Santa Maria Santissima di via di Selva Candida, accusato da oltre 10 minori e arrestato lunedì con l´accusa di violenza sessuale continuata e aggravata.

Nei prossimi giorni - annunciano gli inquirenti che si stanno occupando del caso - sarà sentito anche il vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, monsignor Gino Reali. Perché - si chiede infatti l´accusa - il parroco, sottoposto lo scorso anno a provvedimento disciplinare con le stesse accuse che oggi l´hanno portato all´arresto, non era stato allontanato (se non per un mese, «per calmare le acque») dalle decine di ragazzini della parrocchia?

Lui, don Ruggero, si difende: «È tutto un complotto contro di me. Sono tutte falsità frutto di cattiveria e di gelosia», ha detto ieri replicando alle accuse.

Tutto è partito dalla denuncia di don Claudio, che ricorda: «Già l´anno scorso avevo riferito alle autorità ecclesiastiche (al vescovo Reali) degli "strani" comportamenti del parroco: oltre ad avergli trovato materiale pornografico, l´avevo visto baciare un ragazzino, mettere le mani tra le gambe di un altro in confessionale, prendere sulle ginocchia un chierichetto, far dormire i minori in casa sua». Dopo la segnalazione, secondo il suo racconto, don Claudio si è trovato emarginato. Alla fine è stato sospeso.

Appoggiandosi all´associazione "La caramella buona" (una onlus contro la pedofilia), a gennaio si è recato dai carabinieri di Reggio Emilia per raccontare quello che, secondo lui, avveniva nella parrocchia.

Gli inquirenti hanno deciso di verificare per altre via la veridicità delle sue accuse. Hanno avviato intercettazioni telefoniche (molto esplicite sul rapporto che il parroco intratteneva con alcuni ragazzini).

Controllato gli sms (don Ruggero avrebbe scritto a dodicenni messaggi di questo tenore: «Ciao tesoro, mi manchi», «Vieni stasera da me, ti pago la benzina»). Hanno monitorato il computer (che si connetteva a siti pedopornografici). Hanno ascoltato vari testimoni. Il Gip Andrea Vardaro infine, accogliendo le richieste della difesa, ha stabilito una perizia medica per verificare se lo stato di salute del parroco sia compatibile o meno con il regime carcerario.

Naturalmente non sono mancati i commenti. Il sindaco Alemanno, di cui don Ruggero è stato uno dei garanti in campagna elettorale, alla notizia dell´arresto, ieri, ha detto: «È stato un grande dolore. Chiedo ai magistrati e agli inquirenti tutta la chiarezza possibile e di non fare sconti a nessuno, perché quando si parla di pedofilia bisogna esser rigorosi e netti: è un male che va combattuto in ogni modo». Mentre Mario Staderini, dei Radicali, ha chiesto al Comune di costituirsi «parte civile nel procedimento penale per meglio assicurare assistenza a chi è doppiamente debole».
(02 luglio 2008)
 
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...A&desc_sez=ROMA

Sacerdote arrestato per pedofilia, cinque giorni
per sapere se verrà scarcerato per motivi di salute


ROMA (2 luglio) - Entro cinque giorni si conosceranno gli esiti della perizia disposta dal gip di Roma Andrea Vardaro per valutare se sono compatibili con il regime carcerario le condizioni di salute di R.C., il sacerdote di 55 anni della parrocchia romana Natività di Maria Santissima arrestato nei giorni scorsi perchè accusato di avere abusato per circa 10 anni di alcuni ragazzi, affidati alle sue cure nell'oratorio e nei campi religiosi estivi.

Questa mattina, il perito nominato dal gip ha visitato a Regina Coeli il sacerdote; ha chiesto e ottenuto 5 giorni per depositare l'esito dei suoi accertamenti, dal quale dipenderà la valutazione della richiesta di scarcerazione o di concessione degli arresti domiciliari.

La difesa di R.C., sostenuta dagli avvocati Riccardo Olivo e Anna D'Alessandro, ha nominato Giulio Sacchetti dell'Università romana di Tor Vergata come consulente di parte. Il sacerdote ha da subito sostenuto che è stato un «complotto» quello ordito nei suoi confronti. A sostegno di questa tesi i suoi difensori hanno reso noto che intendono presentare in procura una serie di attestati di stima nei confronti del loro assistito.

 
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http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/4363110

Unita, L'
"La Chiesa ha coperto don Ruggero Parla il sacerdote che l'ha denunciato: dopo aver parlato degli abusi sono stato isolato"
Data: 03/07/2008
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Interni / Politica
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Stai consultando l'edizione del
«La Chiesa ha coperto don Ruggero»

Parla il sacerdote che l’ha denunciato: dopo aver parlato degli abusi sono stato isolato

di Massimiliano Di Dio/ Roma


«DOPO AVER denunciato ai miei superiori gli abusi che avvenivano in parrocchia sono stato isolato. Tanto come uomo quanto come sacerdote. Mi fu persino
vietato di esercitare regolarmente le mie funzioni, suscitando in me amarezza, sconforto e un forte disagio. Don Ruggero invece fu sospeso per un mese ma quello è stato solo un atto dovuto. Che non ha prodotto alcun risultato se non quello di dimostrare che chi doveva sapere, in realtà sapeva». Ha paura don Claudio ma non si tira indietro. La sua vita non è più la stessa da quando ha messo nero su bianco davanti ai carabinieri gli abusi commessi negli ultimi dieci anni dentro la parrocchia romana Natività di Maria Santissima. Per quegli episodi don Ruggero Conti, 55 anni, è stato arrestato per violenza sessuale aggravata e continuata. «È tutto un complotto», è stata l’unica reazione del sacerdote finito in manette. «Dopo 11 anni di esperienza, processi vinti e proposte di leggi, non saremo mai scesi in campo per un semplice complotto», replica Roberto Mirabile, presidente dell’associazione onlus La Caramella Buona. A lui don Claudio si è rivolto dopo il muro di silenzio eretto dalle autorità ecclesiastiche e sempre attraverso quell’associazione parla oggi. Intanto, proprio ieri in Procura è stato ascoltato monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi di zona (Porto Santa Rufina). Sul contenuto dell’interrogatorio c’è il massimo riserbo. E nel frattempo a Regina Coeli un perito ha visitato don Conti. E tra cinque giorni dirà se le sue condizioni di salute sono compatibili con il carcere.
Don Claudio, cosa l’aveva insospettita?
«Don Ruggero manifestava attenzioni particolari per i minori, che si evidenziavano nel contatto fisico. Ad alcuni di questi episodi hanno assistito gli stessi fedeli della parrocchia. Ad esempio quando ha baciato un ragazzo sulla bocca fuori dal piazzale della chiesa. Oppure quando ha fatto sedere sulle sue ginocchia un chierichetto e gli ha accarezzato la schiena. Io stesso l’ho visto baciargli ripetutamente le mani dentro la segreteria parrocchiale».
Non è stato l’unico episodio al quale ha assistito direttamente.
«In un’altra occasione entrai improvvisamente nel mio ufficio e vidi don Ruggero che aveva le mani all’interno della coscia di un minore. Dopo aver ritirato la mano, si irrigidì ma non disse nulla. Un ragazzo ha raccontato al cugino di un abuso con il parroco. E poi c’era quel gran via vai di minori che senza motivo dormivano all’interno del suo appartamento».
Monsignor Reali ne era al corrente?
«La situazione era conosciuta dal Vescovo, era ormai di dominio pubblico. Molti ragazzi erano in possesso delle chiavi di casa del parroco, copia direttamente consegnata loro dal sacerdote. Una cosa che non ha mai fatto nemmeno con noi vicari. E poi in casa aveva materiale pornografico, canali televisivi che trasmettevano film porno».
La Magistratura ora farà il suo corso. Ma la Chiesa come può combattere la piaga interna della
pedofilia?
«Preferirei non esprimermi in quanto, nonostante l’accaduto, in cuor mio sento ancora la forza di credere nella vera grande missione della Chiesa. Che certo non può essere minata da singoli episodi».
Lei però non è stato ascoltato dalle autorità ecclesiastiche.
«Un aiuto e conforto concreto l’ho ottenuto rivolgendomi all’associazione onlus La Caramella buona, nella quale ho trovato subito un punto di riferimento e il coraggio per procedere nel mio intento di tutelare i ragazzi della parrocchia».

 
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http://dagospia.excite.it/articolo_index_41757.html

DON RUGGERO, IL “PRETE DI AN” - LE AMICIZIE IMPORTANTI DEL PARROCO ARRESTATO PER PEDOFILIA: GARANTE DI ALEMANNO, FREQUENTAVA STORACE E MONTESANO, ALLE SUE MESSE SONO PASSATI BACCINI E CUTRUFO…



Edoardo Sassi per “Il Corriere della Sera – Roma”


Di pedofilia, a Selva Candida, nessun vuol parlare. Don Ruggero, arrestato lunedì per un'inchiesta su presunte violenze sessuali ai danni di molti minorenni, tutti maschi, per ora resta in carcere.

Ieri, nella sua parrocchia della Natività di Maria Santissima, periferia nord di Roma, zona Boccea, porte sbarrate ai giornalisti. Ma non alle centinaia di ragazzi che ogni giorno, e così ieri, affollano la chiesa di colui che da queste parti è conosciuto come «il prete di An». Una vera celebrità, in questo suburbio, il cinquantacinquenne don Ruggero Conti da Legnano, piccolo comune del milanese, ma da anni residente nella capitale.

Già nel 1993 don Conti era a Roma, ai tempi viceparroco in zona Giustiniana dove fu tra l'altro catechista del piccolo Domenico Nicitra, il bimbo di 11 anni scomparso il 21 giugno di quell'anno e di cui da allora non si è mai saputo nulla. Nella chiesa dell'Immacolata Concezione Domenico stava per prendere la sua Prima comunione: «Chiederò a tutti gli abitanti del quartiere di bloccare il traffico della via Cassia», annunciava ad agosto don Ruggero. «Timido, intelligente e molto sensibile », così descriveva il bimbo , aggiungendo: «Ogni volta che mi incontrava si fermava a salutarmi, poi riprendeva a giocare a pallone. La madre veniva a riprenderselo a fine catechismo ».

Quindici anni dopo, don Ruggero è descritto come un tipo intraprendente, uno che in pochissimi anni è riuscito a creare dal nulla una delle chiese più strabilianti della città, in un quartiere — ex borgata oggi a vocazione piccolo borghese — che per tanti aspetti resta un «deserto»: un'enorme chiesa con addirittura annessa una (vera) piscina, con giardini belli e curatissimi, con giochi fissi e gonfiabili d'ogni genere, con campi da calcio in erba per i più piccoli, con divise di colori diversi a seconda delle età, con schiere di animatori, istruttori sportivi e suore a vigilare.



Perché il «prete di An»? Si sa, da giorni, che don Ruggero è stato presente a molte delle iniziative di campagna elettorale del sindaco Alemanno. Che ha presenziato al lancio del suo programma a Palazzo Wedekind, diventando addirittura uno dei suoi garanti «per la famiglia e le periferie». Ma il legame col partito del sindaco, ora Pdl, ha radici lontane e ben radicate.

Da anni don Conti può infatti contare sull'amicizia e sulla frequentazione di calibri come Francesco Storace, ex An, o su quella di alcuni consiglieri regionali, da Francesco Aracri a Bruno Prestagiovanni, o di simpatizzanti come Enrico Montesano, che ha spesso calcato le assi del teatro della chiesa. Lui, Ruggero, in cambio non ha mai risparmiato energie per dare una mano nelle varie sfide elettorali, soprattutto nel territorio del XIX˚ Municipio.


Storace e Alemanno
© Foto U.Pizzi
E alle sue affollate messe sono passati in tanti, da Mario Baccini (Rosa Bianca), all'attuale vicesindaco Mauro Cutrufo (Dc per le autonomie), fino allo stesso Alemanno, che più volte ha visitato questa parrocchia venuta su così con gran dispendio di mezzi anche grazie a contributi pubblici. L'8 maggio scorso, proprio Alemanno visitò la chiesa per inaugurare il giardino: «Un'area — disse don Ruggero — nata grazie a una sinergia fra il quartiere e la generosità del Ministero per le Politiche agricole ».

Don Conti ha anche creato dal 2006 una sua Fondazione, l'Arca Onlus, con sede nella parrocchia, da cui si chiedono donazioni e contributi 5 per mille Irpef da destinare all'infanzia. Ed è la stessa Fondazione a che organizza anche, all'interno della chiesa, i «centri estivi » per tanti bimbi dai 4 ai 13 anni, gli stessi che ieri affollavano festosi l'acqua della piscina.

Nei confronti del prete accusato di pedofilia (di cui da giorni circola anche un innocente video su youtube, dove il prete che canta in tedesco) quartiere diviso: innocentista in gran parte, ma nel forum su youtube c'è anche chi, dietro l'anonimato di internet, accusa: «Anche io lo conosco, e posso dire che gli elementi del pedofilo ci sono tutti».


Dagospia 03 Luglio 2008
 
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http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...e,15361606.html

PRETE ARRESTATO, PERITO GIP: PUO' RIMANERE IN CARCERE
Giudice deve decidere su istanza ritorno in libertà sacerdote

Roma, 7 lug. (Apcom) - Le condizioni di salute di don Ruggero Conti non sono incompatibili con il regime carcerario a cui è sottoposto. Questo il risultato dell'accertamento medico disposto dal gip Andrea Vardaro per il prete arrestato nei giorni scorsi nell'ambito di una inchiesta su una serie di episodi di pedofilia avvenuti nell'arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida, a Roma.

Il perito nominato dal giudice avrebbe comunque, nell'elaborato consegnato al magistrato, definito la situazione clinica del sacerdote come complessa e motivo di ulteriori controlli. Adesso il gip dovrà valutare l'istanza presentata dai difensori di don Ruggero, dopo l'interrogatorio di garanzia, tesa ad una possibile remissione in libertà od alla concessione degli arresti domiciliari.

Intanto all'attenzione del pm Francesco Scavo sarà posto, entre breve, dai difensori, un dossier con le dichiarazioni di molte decine di persone, che frequentano la parrocchia 'Natività di Maria Santissima - Chiesa dei Santi martiri di Selva candida' e si dicono pronti a testimoniare in favore di don Ruggero.


 
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http://mammadolce.wordpress.com/2008/07/09...rroco/#more-207

Don Ruggero Conti: le indagini si spostano anche in altre comunità dove era viceparroco!!!
Il Giustiziere degli Angeli

Il giornale “la Repubblica” di oggi titola sulla cronaca di Roma:

NUOVE ACCUSE A DON RUGGERO - TRE BAMBINI DENUNCIANO ABUSI. Nuove accuse nei confronti di Don Ruggero Conti. Altri tre bambini hanno raccontato di aver subito abusi dal parroco… ma le indagini vanno anche indietro nel tempo: altri giovani, ora maggiorenni, sono stati contattati dagli investigatori che vogliono capire se il sacerdote avesse compiuto in passato altre violenze… Il prete, inoltre, avrebbe fatto vedere ai bambini film pornografici che sono stati ritrovati nel suo appartamento…


Il quotidiano aveva messo anche qualche giorno fà un altro articolo della testimonianza di un ragazzo che così racconta gli abusi subiti da parte di Don Ruggero:

‘Ecco come quel prete mi ha fatto violenza’
Repubblica - 02 luglio 2008 pagina 7 sezione: ROMA

Ecco i verbali dell’ ultimo interrogatorio che si è svolto lunedì, davanti agli inquirenti che seguono il caso, presso una compagnia dei carabinieri. Eugenio, un nome di fantasia, racconta ai carabinieri la sua triste storia: con don Ruggero Conti, Eugenio avrebbe avuto un vero e proprio legame, durato anni. «Da circa dieci anni, perciò da quando ne avevo sette», ha detto Eugenio al magistrato, «frequento la chiesa della Natività di Santa Maria Santissima. Don Ruggero l’ ho conosciuto subito. Fino a quando avevo undici anni, cioè quando ho fatto la prima comunione, tutto è stato normale. Poi ricordo, era pomeriggio: mi trovavo da solo nella parrocchia. Guardavo la tv seduto su un divano. Arrivava don Ruggero: si sedeva al mio fianco, mi diceva di sdraiarmi, poi mi accarezzava la testa, il petto, fino a portare la mano sulla patta dei miei pantaloni. Meravigliato da questo comportamento, scostavo bruscamente la mano di don Ruggero. Lui smetteva. Nei giorni e nei mesi seguenti la cosa si ripeteva spesso e don Ruggero non riusciva nei suoi intenti. «Un giorno, però, ricordo che era sera verso le 21, mi trovavo sempre da solo nell’ abitazione di don Ruggero, dopo aver cenato. Eravamo seduti sul solito divano e lui iniziava nuovamente ad accarezzarmi. Vista la mia resistenza, mi offriva 50 euro, dicendomi che sarebbero stati miei se gli avessi permesso di farmi toccare nelle parti intime e di farmi praticare un rapporto orale. Allettato da tale proposta permettevo a don Ruggero…. di praticarmi un rapporto orale…» «Tutte le volte che poteva, tutte le volte che si presentava l’ occasione» continua Eugenio nell’ interrogatorio, «don Ruggero ci provava di nuovo. Io ci stavo soltanto quando avevo bisogno di soldi. Mi dava un po’ meno della prima volta, 20 o 30 euro. Don Ruggero non mi dava soltanto soldi. Mi regalava anche qualche capo di abbigliamento o i soldi per una pizza, a volte senza chiedermi in cambio di fare quelle cose. Dal 2004 fino ad oggi don Ruggero mi ha molestato sessualmente più di 20 volte. L’ ultima volta è stata circa due settimane fa. Don Ruggero - conclude il giovane - voleva sempre avere rapporti orali. A volte mi raccontava che gli piaceva fare queste cose soltanto con i ragazzi. Personalmente non conosco altri ragazzi che abbiano subito le mie stesse molestie. Ricordo però che una volta don Ruggero mi raccontò di essere riuscito a convincere a fare le stesse cose un altro ragazzo che di nome fa Stefano (nome di fantasia, ndr). Il sacerdote mi ha detto che con lui ha fatto tutto: cioè con lui ha avuto rapporti completi». - (rory cappelli e anna maria liguori)

E nello stesso tempo i parrocchiani di Selva Candida, convinti dell’innocenza del sacerdote, e che non hanno minimamente interesse per le vittime, agiscono in questo modo:

Preghiera e striscioni per don Ruggero
Repubblica - 04 luglio 2008 pagina 1 sezione: ROMA

«Ruggy ti voglio bene», «Torna presto ti aspettiamo». Sono questi i due striscioni con cui la chiesa Natività di Maria Santissima spezza un silenzio durato giorni. Iniziato lunedì mattina, quando don Ruggero Conti è stato arrestato con l’ accusa di pedofilia. E da quello stesso giorno, fra pianti e lacrime, i fedeli del parroco lo avevano difeso, ma senza nessuna manifestazione, rispettando il volere del vescovo, monsignor Gino Reali. Ma ieri il “popolo” di don Ruggero non ce l’ ha fatta più. In mattinata è partito il passaparola: tutti convocati al rosario delle 20.30. E, dopo il momento di preghiera, sui cancelli della chiesa sono stati appesi gli striscioni. A cui si è unito un silenzio durato una ventina di minuti, in cui gli unici rumori erano quelli dei pianti e dei singhiozzi dei fedeli, tutti vestiti con una t-shirt bianca su cui, a penna, avevano scritto le frasi più svariate a sostegno del loro parroco. «La preghiera è la nostra unica arma», ha detto il vice parroco don Giorgio. E, dopo l’ incontro in chiesa, i parrocchiani hanno deciso di bloccare la strada. Un centinaio di persone, guidate dagli animatori dei campi estivi che gridavano: «don Ruggero uno di noi». E, a quanto si dice in zona, ieri la sorella Marinella sarebbe andata a trovarlo in carcere. «Sta malissimo - ha spiegato Igino - piange sempre e da giorni è senza le sue medicine». E lo stato di salute di don Ruggero preoccupa i suoi fedeli. «Vorremmo sapere almeno come sta - ha spiegato Raffaella Soffiatti - abbiamo mandato telegrammi e lettere, ma senza ricevere risposta. Per tutti noi ha fatto tantissimo, ormai siamo una sola famiglia». - VALERIA FORGNONE



 
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http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...a,15493850.html

PEDOFILIA/ PRETE ARRESTATO, RAGAZZO: PORTAI LETTERA A VESCOVO ROMA

Un'altro ragazzo: anni fa anche murales denunciarono abusi

Roma, 19 lug. (Apcom) - "La mia ragazza mi fece fare una lettera: portala al vescovo, mi disse, in modo che poi ci pensano loro; l'ho fatto, ma non accadde nulla". Così spiega uno dei ragazzi che sarebbe stato oggetto delle attenzioni morbose di don Ruggero Conti, il sacerdote arrestato per l'accusa di violenza sessuale, e per cui il riesame, oggi, ha confermato la detenzione in carcere.

Il ragazzo, sentito nelle scorse settimane dal pm Francesco Scavo, riferisce di aver scritto la lettera un anno fa, d'estate, al rientro dalle vacanze, e di averla consegnata direttamente all'alto prelato. Sulla cui identità, però, non è sicuro. "Ho preso il motorino e gliel'ho portata. La prima volta c'era il segretario, diciamo, e non mi fidavo a dargliela in mano la lettera, e ci sono ritornato. Gli ho detto 'Mi fissi un appuntamento quando ci posso andare di persona, a quattr'occhi, e gliela do in mano. Quando lui mi ha ricevuto l'ha letta. Mi ha detto che quelle sono accuse pesanti. 'Sei sicuro veramente di quello che è scritto qui nella lettera?' ha chiesto. Gli ho detto sono sicuro sì". Il sacerdote ha risposto, secondo la ricostruzione offerta dal giovane, 'Va bene, poi ti faremo sapere noi".



http://wildgreta.wordpress.com/2008/07/20/...i-smpre-saputo/

Pedofilia/ Don Ruggero, ci scrive un ragazzo di Legnano:” Caro don Giacomo è ora di dire quello che hai sempre saputo”
Luglio 20, 2008 at 6:10 pm (Cronaca, Pedofilia, Scandali ecclesiastici) (abusi a legnano negli anni 70, Abusi sui minori, articolo l'unità 20 luglio 08, don giacomo deve parlare, don ruggero conti, oratorio san magno legnano, Pedofilia, scuole medie Bonvesin della Riva, selva candida, una vittima scrive a wildgreta il blog)


don Ruggero Conti

di Wildgreta

Oggi ho ricevuto questa importante testimonianza, che penso meriti la prima pagina. Il messaggio è integralmente quello che ho ricevuto. Non ho apportato nessuna modifica, nè censura. La battaglia contro la pedofilia si combatte con l’informazione, ma soprattutto si combatte insieme. Tutti noi possiamo contribuire a vincere questa guerra, tutti noi possiamo dare il nostro contributo affinchè si arrivi alla verità e altre vittime vengano risparmiate. Grazie a “skerianz ” per avercelo inviato.

Messaggio ricevuto il 20 luglio 2008 su questo blog, www.wildgreta.wordpress.com

“In merito al caso don ruggero bisognerebbe fare un passo indietro. bisognerebbe tornare nella legnano tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta. credo che il problema “Don Ruggero” affondi le sue radici in quel tempo e in quel luogo. direi; ne sono sicuro. io sono uno di quei ragazzini che hanno avuto “a che fare” con l’allora educatore Ruggero Conti. vi confesso che a legnano in molti sapevano delle tendenze del buon ruggero. sapevano delle sue attenzioni. si sapeva delle sue particolari lezioni di educazione sessuale alle scuole medie Bonvesin della Riva. si sapeva, si diceva, si mormorava. Ruggero era un punto di riferimento dell’oratorio di San Magno. la sua casa era meta di gruppi di ragazzini. i genitori si fidavano. alcuni iniziarono ad avere dei sospetti dai racconti dei loro figli. nessuno si prese la responsabilità di denunciare certi accadimenti. quello che è successo a me evito di scriverlo perché a pensarci ancora mi disgusta. per tanti anni non ho avuto il coraggio, la forza, la volontà di denunciare quel fatto e così facendo mi sento in parte responsabile di quel che Ruggero ha continuato a fare negli anni. adesso però credo che seppur in modo tardivo la mia testimonianza davanti al pm possa aprire un capito della storia importante. mi piacerebbe che altri miei vecchi amici facessero lo stesso. paolo, mauro, gigi e altri ancora. ma in particolare il mio ricordo va a Don Giacomo (nelle sedi opportune dirò anche il cognome). lui sapeva e non ha mai detto niente. Adesso ha un ruolo di tutto rispetto in Vaticano. io credo che una parte di responsabilità debba prendersela anche lui. Sapeva anche quando Ruggero da laico è diventato prete. sapeva quando Ruggero andò in missione in africa. sapeva quando ruggero diventò parroco a selva candida. Sapeva!!!! Caro Don Giacomo è arrivato il momento di dire quello che hai sempre saputo. perché Ruggero mente quando dice che che contro di lui è in atto un complotto.

Dopo un paio di mesi, il ragazzo sarebbe stato richiamato. "C'era il segretario e mi ha detto 'Qui la situazione è diventata pesante, dobbiamo procedere con le autorità'". Dopo un po' di tempo però il giovane è deluso, visto che non vengono presi provvedimenti. Un altro ragazzo poi riferisce che di pedofilia legata alla parrocchia della Natività si era già parlato in passato: "Un po' come eco. Praticamente su alcuni muri della nostra parrocchia, chissà perché è apparsa la scritta 'pedofilo', circa tre o quattro anni fa. Alcuni murales. Poi sono spariti magicamente, nel senso che una settimana dopo che c'erano queste scritte, non c'erano più. Voci di una presunta pedofilia, che anche un altro ragazzo racconta 'giravanoì: sapevamo - ha raccontato a chi indaga - che c'erano state tipo delle cose quando lui stava alla Giustiniana (alla parrocchia della Beata Vergine Immacolata, ndr) però erano tutte voci".


(Segue)

http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...-,15493855.html

PEDOFILIA/ PRETE ARRESTATO, RAGAZZO: PORTAI LETTERA A... -2-
"Don Ruggero era persona affabile e carismatica"

Roma, 19 lug. (Apcom) - "Io tuttora credo, credo a Gesù Cristo e tutto quanto, però dei preti non ne voglio sapere niente. Questo pareva buono. Questo pareva il top! E allora se questo è così, pensa gli altri". E' un racconto drammatico quello offerto da un un altro dei giovani che sarebbe stato oggetto delle attenzioni di don Ruggero Conti, 55 anni, già parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima.

Stando a quanto accertato dagli investigatori sarebbero sette al momento gli episodi di abuso ai danni di minori che frequentavano la parrocchia della Natività, mentre altri due risulterebbero avvenuti nei confronti di ragazzi della chiesa Beata Vergine Immacolata, nella zona della Giustiniana, dove Conti era stato in precedenza. Ma in seguito agli ultimi accertamenti starebbero emergendo ulteriori casi, alcuni dei quali avvenuti più di dieci anni fa e non a Roma.

Il sentimento di malcontento nei confronti della chiesa è comune tra la maggior parte dei ragazzi che avrebbero subito gli abusi: "Quello che è successo m'ha staccato radicalmente dalla chiesa", afferma anche un altro. "Io ho perso totalmente fiducia nel corpo clericale e ho deciso di parlare con Dio da me stesso", racconta un terzo giovane". E più avanti aggiunge: "Ed inoltre - dice rivolgendosi al pm - se lei è cristiano sa che non frequentare la messa settimanale è una sofferenza unica. Immagini io a stare dieci senza la comunione, senza stare in pace con me stesso, senza una confessione di niente".

Il giudizio di don Ruggero, offerto da un altro giovane, è chiaro. Per qualcuno è "Un tipo molto carismatico e sensibile, uno di cui fidarsi". Per un altro il sacerdote "era con tutti quanti una persona affabile, si ricordava subito i nomi di tutti quanti". Ma anche una persona che "ti metteva subito a tuo agio, come se fosse una persona che conoscevi da tanto tempo".

Nonostante il sacerdote avesse questo carattere, i ragazzi raccontano che prestava loro particolari 'attenzioni'. Ciò sarebbe avvenuto al termine della visione di film nella casa del sacerdote o durante i campi estivi: mentre i ragazzi dormivano nelle camerate con letti a castello, don Ruggero, incurante della presenza degli altri e aiutato dal buio, avrebbe toccato e accarezzato alcuni piccoli ospiti, ad alcuni quali faceva anche diversi regali. In alcuni casi anche il rito della confessione non avrebbe seguito la prassi prevista: "La prima domanda della confessione, dove poi si svolgeva tutta la predica, era 'ti masturbi?', riferisce un ragazzo.

Un altro spiega che il sacerdote l'avrebbe attirato nella sua dimora, all'interno della canonica, dietro la promessa di soldi, cd, dvd, capi d'abbigliamento. Poi, però la scelta, di raccontare la loro verità su quanto accaduto negli anni passati: "Se fossi stato solo io colpito da questa persona, da buon cristiano avrei anche perdonato - racconta - ma visto che non sono solo io, lo faccio per tutti i bambini che stanno lì o si avvicineranno a stare lì con lui. Se vuole sapere il motivo per cui io sto qua, è perché io voglio la vera giustizia: quella divina. Lo so che lei purtroppo i miracoli non ne fa, però - dice il ragazzo rivolgendosi al pm Scavo - Non lo so, cercate, provate; i miracoli non stanno lì, stanno qua, da quanto mi è stato insegnato, perché lì c'è la giustizia, ma qua ci stanno i miracoli, e li fanno le persone".




http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2008/0...morte_....shtml

«Lo odio a morte, ...

Augusto Parboni
[email protected]
«Lo odio a morte, adesso mi posso fidare solo di me stesso, don Ruggero deve pagare per quello che ci ha fatto». A parlare è uno dei giovani che ha accusato Ruggero Conti, il parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima, di averlo costretto a subire abusi sessuali quando era minorenne.

Un racconto fatto davanti al magistrato titolare dell'inchiesta, il pm Francesco Salvo, che indaga sulle presunte violenze sessuale che sarebbero iniziate addirittura dieci anni fa ai danni di ragazzini che frequentavano la parrocchia a Selva Candida.

Nell'ordinanza emessa dal gip Andrea Vardaro lo scorso 30 giugno, sono contenute le dichiarazioni dei ragazzini, oggi maggiorenni, che sarebbero stati violentati mentre si trovavano nell'oratorio o nei campeggi estivi. Parole che hanno appunto convinto il giudice a emettere il provvedimento restrittivo contro don Ruggero, il quale, attraverso il suo legale, aveva chiesto di annullare l'ordinanza. Istanza che però ieri è stata respinta dal Tribunale del Riesame, che ha stabilito che il parroco deve rimanere dietro le sbarre. «Quello che è successo m'ha staccato radicalmente dalla chiesa, ho perso totalmente fiducia nel corpo clericale e ho deciso di parlare con Dio da me stesso», ha detto un giovane al pm. In base alle affermazioni dei ragazzi, mentre dormivano nelle camerate con letti a castello, don Ruggero, incurante della presenza degli altri e aiutato dal buio, avrebbe toccato e accarezzato le sue «vittime» fino a praticare ad alcuni di loro sesso orale. Ad alcuni faceva anche diversi regali. A volte anche il rito della confessione sarebbe stato poco ortodosso: «La prima domanda della confessione, dove poi si svolgeva tutta la predica, era "ti masturbi"?», ha riferito un altro ragazzo. «Dopo gli abusi non ho più rivolto parola o sguardo a un prete o a un suora, perché se questo modo di vivere la religione li rende deviati, tutti sono deviati, non uno. E allora io non mi fido più di nessuno perché quel genere di persone sono frustrate e malate».

Secondo il racconto di un altro ragazzo, anni fa sarebbe stato anche avvertito il vescovo di quesi terribili fatti.

20/07/2008

http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/4762143



Unita, L'
"Don Ruggero, le molestie già 24 anni fa Roma, carcere confermato per il sacerdote. I ragazzi: Ci avvicinava nei campi estivi, e dopo cena..."
Data: 20/07/2008
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«Don Ruggero, le molestie già 24 anni fa»

Roma, carcere confermato per il sacerdote. I ragazzi: «Ci avvicinava nei campi estivi, e dopo cena... »

di Marcello Di Dio / Roma


«DON RUGGERO Conti mi ha molestato ventiquattro anni fa. Mi sento in colpa per non aver denunciato prima la cosa. Forse avrei potuto impedire quanto acca-
duto in seguito ad altre piccole vittime». Quella raccolta tre giorni fa dai carabinieri emiliani è l'ultima testimonianza contro il parroco della romana Natività di Maria Santissima, in carcere dal 30 giugno con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata. L'ennesimo racconto di carezze, baci e abusi. Proprio come quelli capitolini resi al pm Francesco Scavo. Nove i casi accertati sinora ma altri sono nelle mani dell'associazione La Caramella Buona onlus. Tutti parlano di approcci nei campi estivi, in oratorio ma anche durante il confessionale dopo la domanda: «Ti masturbi?». «Da allora - confessa uno dei ragazzi all'epoca dei fatti minorenne - non sono mai più entrato dentro una chiesa. Ascolto la predica di un prete e mi viene la nausea, il vomito. Penso che Dio scelga le proprie persone con la vocazione e, se la vocazione è quello, cos'è Dio? Questo pensiero mi ha tormentato per dieci anni». «La mia ragazza - spiega un altro - mi fece fare una lettera. Portala al Vescovo, mi disse, in modo che ci pensano loro. L'ho fatto ma non accadde nulla». Ieri il Tribunale del Riesame di Roma ha confermato il carcere nei confronti del sacerdote. «Abbiamo già numerose dichiarazioni di altri ragazzi di segno opposto ai racconti confusi emersi sinora» dicono i legali.
Ventiquattro anni fa. Altra presunta molestia. A Legnano, dove don Conti, non ancora sacerdote, insegnava e faceva l'educatore nell'oratorio di San Magno. Mario, nome di fantasia, all'epoca aveva dodici anni. Alle spalle una famiglia disagiata di cui, sospetta ora, «Ruggero ha approfittato per avvicinarmi e trascinarmi verso di lui. La mia famiglia non poteva permetterselo, così pagò lui la quota per il campeggio e mi regalò un paio di scarponi». Altri ragazzi hanno spiegato che il sacerdote, «un tipo carismatico», li avrebbe attirati nella sua dimora dietro la promessa di soldi, cd, dvd e vestiti. «Organizzò una cena - ricorda Mario - Poi quella notte dormii con lui. E… ».
Mario afferma di aver parlato degli abusi già quattro anni fa al Decano di Legnano, monsignor Galli che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato convocato dalla Procura. Proprio com'è accaduto giorni fa a monsignor Reali, vescovo della parrocchia romana di Selva Candida. Lì in passato don Ruggero era stato infatti sospeso per un mese dalle autorità ecclesiastiche.
Poi era tornato al suo posto e prima dell'arresto era stato nominato garante per la famiglia dal sindaco Alemanno. Alcuni blog attaccano ora don Claudio, l'altro sacerdote che lo ha denunciato. «È ora di finirla - conclude Roberto Mirabile de La Caramella Buona onlus - Dobbiamo chiederci perché tante persone erano state informate da anni e non hanno fatto nulla. Chiederemo ragione di queste responsabilità, ricordando le parole del Papa contro la pedofilia».

Edited by GalileoGalilei - 21/7/2008, 01:38
 
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La Repubblica pag. 13
"pedofilia, ora si indaga su altri preti - marino bisso"
Data: 22/07/08


Cronaca Locale


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MARTEDÌ, 22 LUGLIO 2008

Pagina XIII - Roma

Pedofilia, ora si indaga su altri preti

Su un blog nuove accuse a don Ruggero: "Così abuso di me 25 anni fa"

Un giovane denuncia: "Don Giacomo sapeva tutto ma non ha mai detto nulla "



MARINO BISSO

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«Anche io sono una vittima di don Ruggero. È successo venticinque anni fa a Legnano. In tanti conoscevano le sue tendenze e in particolare il mio ricordo va a don Giacomo: lui sapeva e non ha mai detto nulla. Adesso ha un ruolo di tutto rispetto in Vaticano e credo che una parte di responsabilità debba prendersela anche lui...». È l´ultima testimonianza contro don Ruggero Conti resa a verbale, venerdì scorso, da un giovane della provincia di Milano che ha deciso poi di renderla pubblica su un blog. Passa a un livello superiore l´inchiesta sul giro di pedofilia che ha portato all´arresto, lo scorso 30 giungo, di don Ruggero Conti cinquantacinquenne della chiesa della Natività di Maria Santissima in via Selva Candida.
Ora le indagini puntano su altri religiosi che, nel corso degli anni, avrebbero coperto gli abusi commessi da don Ruggero o che addirittura potrebbero esserne stati complici. Il sacerdote è accusato dal sostituto procuratore Francesco Scavo di violenza sessuale aggravata e continuata. Don Ruggero è un prete molto noto nella capitale tanto che il sindaco Gianni Alemanno lo aveva scelto in campagna elettorale come garante per le politiche della periferia e della famiglia. Nei prossimi giorni il pm Scavo ascolterà anche il vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, monsignor Gino Reali. Il magistrato vuole capire perché non vennero presi provvedimenti severi nei confronti di don Ruggero. In carcere don Ruggero, difeso dagli avvocati Riccardo Olivo e Anna D´Alessandro, continua a dichiararsi innocente: «Sono vittima di un complotto, qualcuno trama contro di me».

Ma negli ultimi giorni i carabinieri del nucleo operativo, diretti dal maggiore Lorenzo Sabatino, hanno raccolto nuovi racconti choc. Attualmente sono salite a undici le testimonianze contro don Ruggero. Non solo bambini ma anche maggiorenni che per tanto tempo hanno cercato di dimenticare.

L´ultima testimonianza è quella di un giovane di Legnano che ha raccontato la sua esperienza non solo ai carabinieri ma anche sul web. «Quello che è successo a me evito di scriverlo perché a pensarci ancora mi disgusta. Per tanti anni non ho avuto il coraggio, la forza, la volontà di denunciare quel fatto e così facendo mi sento in parte responsabile di quel che Ruggero ha continuato a fare negli anni. Adesso però credo che seppur in modo tardivo la mia testimonianza davanti al magistrato possa servire. Mi piacerebbe che altri miei vecchi amici facessero lo stesso: Paolo, Mauro, Gigi e altri ancora...».
Il giovane ricorda quando don Ruggero era diventato sacerdote nella Legnano: «Credo che il problema don Ruggero affondi le sue radici tra la fine degli anni ‘70 e l´inizio degli anni ‘80. A Legnano in molti sapevano delle sue tendenze, delle sue attenzioni. Si sapeva delle sue particolari lezioni di educazione sessuale alle scuole medie. Si sapeva, si diceva, si mormorava».
E ancora: «Ruggero era un punto di riferimento dell´oratorio di San Magno. La sua casa era meta di gruppi di ragazzini. I genitori si fidavano. Alcuni iniziarono ad avere sospetti dai racconti dei loro figli - accusa ancora il giovane - Ma nessuno si prese la responsabilità di denunciare. In particolare il mio ricordo va a don Giacomo. Lui sapeva e non ha mai detto niente. Sapeva anche quando Ruggero da laico è diventato prete. Sapeva quando Ruggero andò in missione in Africa. Sapeva quando Ruggero diventò parroco a Selva Candida. Sapeva!».
 
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