Laici Libertari Anticlericali Forum

Il Carnevalone Liberato. Festa popolare anticlericale di Poggio Mirteto (RI), Domenica 10 marzo 2019, prima domenica di Quaresima, si festeggia la liberazione dallo Stato Pontificio nel 1861

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view post Posted on 30/7/2007, 12:59
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Domenica 10 marzo 2019, prima domenica di Quaresima, si festeggia la liberazione dallo Stato Pontificio nel 1861

carnevalone




www.verdinrete.it/rieti/archivio200...evalepoggio.htm



LETTERA APERTA SUL CARNEVALE LIBERATO DI POGGIO MIRTETO

21/01/2004
Al Sindaco di Poggio Mirteto
All'Assessore alla cultura della Provincia di Rieti
Al direttore dell'APT
LETTERA APERTA SUL CARNEVALE LIBERATO DI POGGIO MIRTETO

Siamo da tempo a conoscenza della crisi in cui versa l'organizzazione del Carnevale Liberato di Poggio Mirteto che, già da quest'anno, rischia di non essere più organizzato.

Ci sono state poche occasioni in cui questa manifestazione, unica nel suo genere in Italia, non ha avuto luogo.
La prima volta accadde nel 1867 in seguito all'infausto esito della campagna garibaldina di Mentana dove morirono diversi volontari di Poggio Mirteto.
Nel 1896 a causa del lutto nazionale per la disfatta di Adua.
Nel 1929 in occasione dei patti Lateranensi, quando il Carnevale venne ricondotto nella norma dei tempi.
Successivamente fu interrotto per la repressione del regime fascista e per lo scoppio della seconda guerra mondiale.

E' pensabile che il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto possa morire proprio quando alla guida del paese e della Provincia ci sono amministrazioni di centro-sinsitra? Come Verdi riteniamo che la cosa sia assolutamente inaccettabile, sia dal punto di vista politico che culturale.

Personalmente, qualche anno fa ho avuto modo di scrivere una specifica voce per l'Enciclopedia delle Tradizioni Popolari edita dall'editore Bonechi di Firenze, e vale appena la pena ricordare che quando nel mondo della demo-etno-antropologia italiana si parla del Carnevale Liberato di Poggio Mirteto, non si parla genericamente di uno dei tanti aspetti dei Carnevali italiani.
Si parla solo ed esclusivamente di questo. Unico in Italia che si svolge in tempo di quaresima, e ciò per un beneficio ottenuto dagli abitanti di Poggio Mirteto nel 1861 quando, spontaneamente, si ribellarono al governo pontificio per entrare a far parte del Regno d'Italia.
Il commissario straordinario che prese possesso del paese Gioacchino Pepoli che governava al tempo l'intera Umbria, per premiare la loro azione, si dichiarò disposto a soddisfare ogni richiesta che i poggiani gli avessero rivolto, e probabilmente resto non poco sorpreso quando questi, anziché una riduzione di tasse, avanzarono l'ipotesi di festeggiare il carnevale in tempo di quaresima, periodo tassativamente vietato dal calendario liturgico, ma non dalle consuetudini del rito ambrosiano.
Ovviamente si trattava di un escamotage perché ai poggiani più che del rito ambrosiano stava a cuore mettere in campo una iniziativa ironica nei confronti del passato governo pontificio.
Nacque cosi il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto che da allora non ha mai perso il suo carattere satirico e dissacratorio.
Oggi rappresenta una testimonianza importante della cultura tradizionale del nostro territorio, forse quelle maggiormente conosciuta al di fuori di esso come per altro testimonia il grande successo di pubblico che riscuote ogni anno.

Come Verdi riteniamo che debba essere fatto ogni sforzo per salvare questa manifestazione che rappresenta, al pari di altri, un vero e proprio bene culturale da salvaguardare e trasmettere nel tempo.

La soluzione possibile è quella di costituire subito un comitato organizzativo, destinato a diventare permanente, di cui facciano parte Comune di Poggio Mirteto, Provincia di Rieti e APT, estendendo l'invito ovviamente ad altri enti (Unione dei Comuni, Comunità Montana ecc.) garantendo l'aspetto organizzativo all'ARCI di Poggio Mirteto che ha il merito di aver tenuto in vita la manifestazione per molti anni.

L'attualizzazione del Carnevale consentirebbe di far diventare Poggio Mirteto una sorta di centro della satira, con l'organizzazione di mostre grafiche e incontri con i personaggi della satira nazionale che si affiancano alla manifestazione vera e propria.
I benefici in termini di ritorno di immagine sia per Poggio Mirteto che per l'intera Provincia sarebbero notevolissimi.

Cordialmente

Il Presidente Provinciale dei Verdi
(dott. Roberto Lorenzetti)






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Il nostro Cardinal Ruini che tiene al guinzaglio un bel "Pastore Tedesco"...

http://tempiodeimagnati.blog.excite.it/permalink/387237


Carnevale Liberato di Poggio Mirteto


Il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto nacque come strumento delle classi marginali sabine per manifestare lo scontento nei confronti della Chiesa e per festeggiare l'autoliberazione dallo stato pontificio e originariamente presentava un carattere marcatamente anticlericale. Proprio per questa vena provocatoria, sin dalle origini l’inizio del Carnevale Liberato era fissato per la prima domenica di Quaresima, tradizionalmente periodo di digiuno e astinenza, contrapponendo a questo momento di mortificazione del corpo ed esaltazione dello spirito abbondanti banchetti di carne e uno sfrenato divertimento.

In questo periodo dell’anno tutto era lecito e tutto poteva avvenire, non solo ciò che era vietato nei quaranta giorni della Quaresima, ma anche ciò che nella normale condizione di esistenza non era in alcun modo realizzabile per la costante povertà del mondo contadino. Il carnevale era l’occasione per i contadini di sentirsi, anche solo per pochi giorni, sullo stesso piano delle classi più ricche.



L'origine della festa risalirebbe agli ultimi periodi del Risorgimento, durante il quale la Sabina tutta e Poggio Mirteto in particolare, diedero un rilevante contributo di entusiasmo, uomini e azioni, pagando anche il tributo di vite umane. Soprattutto l'antichissima istituzione cittadina, costituita dalla banda civica musicale, fu presente nelle battaglie di Mentana, Monterotondo e altre ancora, dove le sue squillanti note accompagnarono e incitarono le forze garibaldine all'attacco.

Tradizione del Carnevale Liberato e del suo essere anticlericale è un enorme pupazzo raffigurante personalità della chiesa romana esposto in piazza e al quale viene dato fuoco alla sera, lo scorso anno c'era un enoreme papa giovanni paolo II, quest'anno..




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www.finesettimana.it/festa.asp?id=29310


31° Carnevalone liberato
Poggio Mirteto, Rieti
il 25 febbraio 2007

Come ogni anno la 1° domenica di quaresima, che quest’anno cade il 25 febbraio 2007, deve essere “vissuta” a Poggio Mirteto, piccolo centro a 50 km da Roma. L’opportunità viene offerta dal Carnevalone liberato, festa che trae origine dalla Autoliberazione dallo stato pontificio e che originariamente presentava un carattere marcatamente anticlericale. All'alba del 24 Gennaio 1861 scoppiò l'insurrezione. Trattandosi di un paese piccolo come Poggio Mirteto, difficilmente la troverete celebrata sui libri di storia. Comunque, quella mattina alcuni operai della locale vetreria (eh, allora Poggio era un "polo industriale"!) "inscenarono una manifestazione sediziosa", come si legge in una ricostruzione del 1968 scritta da un giornalista sotto lo pseudonimo di Historicus Mandaelensis. Da cosa nasce cosa e la manifestazione si trasformò in una sommossa. Le ragioni della rivolta sono sconosciute. Historicus sostiene che si trattò di "futili motivi". Rimane il sospetto che il giornalista potesse considerare tali anche la fame e le cattive condizioni di lavoro: si sa, gli operai sono capricciosi! Durante la rivolta si mise in luce una tale "Fiorana", che vi partecipò con la passione di un'eroina. Ma di lei non si sa altro: la Storia, benché sostantivo femminile, non ricorda quasi mai le donne (a meno che non facciano le regine). Comunque, la sommossa convinse i maggiorenti del luogo a recarsi a Rieti per chiedere che venisse decretata l'annessione allo Stato Italiano anche di Poggio Mirteto. Ci eravamo dimenticati di precisare che Poggio Mirteto era stato sotto il dominio della Chiesa, suddito del Papa Re. Dimenticanza grave perché la circostanza, forse, può aiutare a capire le ragioni della rivolta operaia e del successivo invio di una delegazione a Rieti. L'annessione avvenne il 27 Gennaio 1861. Il marchese Napoleone Gioacchino Pepoli decise di premiare Poggio Mirteto facendo passare la ferrovia Roma-Orte vicino al paese. Ciò avrebbe aumentato le possibilità economiche del luogo. Ma i cittadini di Poggio Mirteto rifiutarono. Chiesero invece di poter festeggiare il Carnevale la prima Domenica di Quaresima, in segno di ribellione verso il potere temporale della Chiesa che li aveva dominati (e che proibisce riso e godimento, soprattutto in tempo di Quaresima). Da allora, il Carnevalone fu festeggiato in quella data più o meno fino all'avvento del Fascismo. Nel dopoguerra il Carnevale di Poggio Mirteto tornò a svolgersi in un periodo "normale". Sono oltre trent’anni che, grazie all'Arci, questa tradizione, innervata di storia popolare, ha ripreso vita. Le iniziative messe in essere dall’arci nuova associazione sono: dalla mattina affollata esposizione di mongolfiere artistiche; a mezzogiorno uscita del Bammoccio, un grande pupazzo raffigurante un “politico”, che diventa così l’emblema della festa; nel pomeriggio le piazze e le vie del paese, abbellite da immagini satiriche, vengono animate da numerosi artisti di strada (pagliacci, saltimbanchi, mangiafuoco, maghi, contorsionisti, ecc.) che daranno vita al 14° Rendez Vous degli Artisti di Strada ed al Festival dei Giocolieri. Vogliamo citare per tutti (e ce ne saranno tanti altri!) Laura Kibel, Girovago e Rondella, Los Chatos, la Scuola Romana di Circo, Zar l’uomo orchestra, l’Argilla Teatri e l’Orma del Leone. Per tutta la durata della festa saranno presenti in piazza la Titubanda, le Bande Musicali di Montopoli di Sabina e di Selci, percussionisti brasiliani e vari gruppi che si esibiranno in danze greche, in tamorre, canti e danze del salento. Dalle ore 16,00 del sabato alle 16,00 di domenica all’interno della sala Farnese (una ex chiesa del 1500 al centro del paese) si avrà una proiezione non stop di film di carattere laico/risorgimentale come “Nell’anno del signore, In nome del popolo italiano, ecc” e si potranno gustare dolci locali. Dislocati in ogni via e piazza disponibili suoneranno: Clyde e la sua banda, Verbamanent, Osteria Popolare Berica, Legittimo Brigantaggio, Istituzioni di Diritto Proletario, Rein, Terramaris, Malareputazione, Appuntoeffe, Senza terra, Vicolo Cieco, Deep Noise, Rosa Malu, insomma ci sarà musica di ogni genere ma sempre di buon livello. Ritorna anche quest’anno la VACUNA JAZZ BAND, formazione di gran pregio musicale formata esclusivamente da musicisti sabini. Gli ormai ultrafamosi Ratti della Sabina esprimeranno tutta la loro forza interpretativa in un concerto che si terrà dalle ore 16,00 in Piazza della Vetreria. Dopo il lancio dell grande mongolfiera in volo libero, arriverà in piazza, sul calar della sera, la pantasima, simbolo contadino che propizia i raccolti, il benessere e la pace. La pantasima con un uomo all’interno si dimena in danze sfrenate fino al momento in cui, tra fuochi d’artificio e spari, viene completamente incenerita insieme al Bammoccio. Naturalmente sono allestiti banchi di vendita di prodotti gastronomici (salsicce, braciole, porchetta, legumi, ecc.) e di classiche pizze fritte da gustare con buon vino casereccio.

Edited by pincopallino2 - 4/3/2019, 16:19
 
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pippo777
view post Posted on 30/7/2007, 20:26




an vedi quale é veramente la cultura italica :lol:
altro cne crocifissi.............. :P
solo che ne giornali ne televisioni ne hanno mai parlato, da buoni burini leccacculi,,,,,,, forse per paura che l'usanza si diffondesse........ :lol:
 
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view post Posted on 1/2/2008, 14:08
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Anche io mercoledì di quaresima festeggero il carnevale anticlericale con salsicce, costolette di maiale e altra carne alla brace!

http://www.romanotizie.it/spip.php?article7012

29Gen. | '08

CARNEVALONE LIBERATO A POGGIO MIRTETO



TIPO EVENTO:

Sagre, feste di paese, degustazioni
TEMA/I:

Cultura
Torna come ogni anno l’attesissimo "Carnevalone liberato" in cui si festeggia l’autoliberazione di Poggio Mirteto, piccolo centro in provincia di Rieti, dallo stato pontificio. Un evento durante il quale le strade, le vie, le piazze del piccolo paesino sono invase da persone mascherate, giocolieri, musicisti e artisti di ogni genere.
Quest’anno l’appuntamento è previsto per il 10 febbraio, prima domenica di quaresima.

PROGRAMMA:
Musica:
Ratti della Sabina, Clyde e La Sua Banda, Rein, Verbamanent, Skardellas, Mille-8-pet-i, Terramaris, Sbronzi di Riace, Massimo Liberatori, Vicolo Cieco Istituzioni di Diritto Proletario, Deep Noise, Titubanda, Green Apple From The Wood , Ssenzaterra, Legittimo Brigantaggio, Banda Musicale di Montopoli di Sabina

Spettacoli ed Attrazioni:
Caragipau, Filarmonica Ugo, Shiran Falco, l’Orma del Leone Los Chatos, Scuola Romana Circo, Circo in Breve, Malamurga Antonio Sciamanna, Scuola Circo Massimo, Argilla Teatri Globi Aerostatici, Marco Faramelli e i Kapla

La festa si svolgerà dalle 14 in poi ma lo Stand eno-gastronomico sarà in funzione a partire dalle 12.30.




Eleonora Galbiati - 29 gennaio 2008
 
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view post Posted on 1/2/2008, 16:02
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http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseacti...logID=347530609

LETTERA APERTA alla Vice Presidente della Camera - Deputata Giorgia Meloni
Umore: divertito





Signora o Signorina che sia,
abbiamo avuto modo di conoscere, a mezzo stampa, il tenore di una sua interrogazione al Ministro degli Interni avente per oggetto il Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto.
Siamo volontari di un'associazione antirazzista, antifascista e laica, l'Arci di Poggio Mirteto, che opera sul territorio da più di trent'anni e tra i nostri tanti difetti c'è quello di essere organizzatori, sostenitori, finanziatori e patrocinatori della festa a lei (e ai suoi accoliti) tanto invisa.
Lei non lo sa ma questa festa di popolo è nata e si è sviluppata per il suo contenuto sociale e satirico e mai nella sua storia ha registrato i "gravi episodi" da lei esposti nell'interrogazione.
Le cifre parlano di una festa che coinvolge 15.000 persone in carne ed ossa, 500 artisti tra musicanti e giocolieri, bande musicali di paese, spazi ludici per bambini e vignettisti.
Non abbiamo ben chiaro quale sia il suo intento, visto che ha parlato di una festa e di un paese che non conosce e che non ha mai frequentato (l'immagine scelta dal Messaggero però la rappresenta bene).
Se il suo obiettivo era quello di "accontentare" qualche fanatico fascistucolo del suo entourage (che da un anno ha come unico argomento politico una festa satirica di piazza), non valeva la pena di far perdere tempo ai lautamente pagati funzionari della Camera e sarebbe bastato coccolarli sulle sue ginocchia!
Se invece ritiene che l'argomento sia serio come lei l'ha descritto, scrive senza sapere quello che dice. In ogni caso è palese che lei non ha un cazzo di meglio di fare!
Perché se un Deputato dellaRepubblica, nonché Vicepresidente della Camera, perde il suo prezioso tempo dietro a queste facezie, nel momento in cui la "monnezza", le morti bianche, la precarietà, il potere d'acquisto dei salari è ridotto ai minimi termini, … significa che vuol togliere a quella parte di popolo che almeno una volta l'anno si diverte con la nostra festa, la possibilità di dimenticare i guai con i quali combatte quotidianamente.
A questo punto ci meravigliamo come non abbia preso in considerazione altre manifestazioni ben più violente che, più del Carnevalone Liberato, andrebbero fermate:
il Carnevale di Ivrea, l'Oktober Fest, San Firmino a Pamplona, il Carnevale di Rio o anche la processione dei battenti di Altavilla o di tante città del sud Italia…
Perché non chiede all'ONU una moratoria per la chiusura di tali manifestazioni violente di piazza?
Siamo seri, da una figura con responsabilità istituzionali ci saremmo aspettati un'analisi politica depurata da evidenti provocazioni; perchè noi possiamo rispondere solo delle nostre azioni e non di eventuali reazioni da parte di qualcuno che, prendendola alla lettera, si ritenga non solo offeso ma anche minato nella sua libertà di espressione.
Finora non abbiamo ritenuto importante dar peso alle carnevalate dei suoi adepti, ma trattandosi di un deputato della Repubblica non vogliamo lasciar cadere la cosa e perciò questa è la nostra prima e ultima risposta ufficiale.
Cogliamo l'occasione per invitarla il 10 febbraio a Poggio Mirteto, il Carnevalone Liberato si farà.
Se venisse constaterebbe di persona in quale inganno l'hanno trascinata e quale madornale errore l'hanno indotta a compiere e, siccome un panino con la porchetta e un buon bicchiere di vino non si nega a nessuno, si accorgerebbe come questi sì che sono prodotti stupefacenti ……!

 
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view post Posted on 16/2/2010, 08:34
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www.beroad.it/post/3477/il-carnevalone-di-poggio-mirteto

Il Carnevalone di Poggio Mirteto

pubblicato: 4 Febbraio 2010 da smellycat in Eventi e Festival, Italia

Ci sono gli amanti del Carnevale e quelli del Carnevalone…

Il Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto (in zona Sabina) è il Carnevale anticlericale che si festeggia da 148 anni la prima domenica di quaresima, che quest’anno cade il 21 Febbraio.
E’ la festa dell’autoliberazione di Poggio Mirteto dallo stato pontificio.

Maschere divertenti e colorate, musicisti delle scuole di samba, artisti di strada e giocolieri animano ogni anno le vie del piccolo paesino in provincia di Rieti.

E per mangiare? Niente paura, gli stand gastronomici della piazza offrono piatti caldi a prezzi contenuti.

Sul sito della manifestazione ancora non è stato reso noto il programma ufficiale.
Sono ancora aperte le selezioni per musicisti e artisti di strada… FATEVI AVANTI!

Poggio Mirteto dista da Roma 77 chilometri; da Rieti 45 chilometri; da Viterbo 74 chilometri.



www.romanotizie.it/carnevalone-libe...-di-follia.html

21 Febbraio 2010
Carnevalone liberato 2010 a Poggio Mirteto. Festa, gastronomia, musica e un po’ di follia.

La 1° domenica di quaresima, che quest’anno cade il 21 febbraio, deve essere “vissuta” a Poggio Mirteto, piccolo centro a 50 km da Roma.

L’opportunità viene offerta dal CARNEVALONE LIBERATO, festa che trae origine dalla Autoliberazione dallo stato pontificio e che originariamente presentava un carattere marcatamente anticlericale.

Le iniziative messe in essere dall’arci sono:
- dalla mattina: affollata esposizione di mongolfiere artistiche;
- a mezzogiorno: uscita del BAMMOCCIO, un grande pupazzo raffigurante un “politico”, che diventa così l’emblema della festa;
- nel pomeriggio: le piazze e le vie del paese, abbellite da immagini satiriche e da Mongolfiere, vengono animate da numerosi artisti di strada (pagliacci, saltimbanchi, mangiafuoco, maghi, contorsionisti, ecc.) che daranno vita al 17° Rendez Vous degli Artisti di Strada ed al Festival dei Giocolieri.

Vogliamo citare per tutti (e saranno tanti!) Otello il trampoliere, Clown Ciccio, Rosetta la trapezista, Valentin l’equilibrista, l’Argilla Teatri e l’Orma del Leone.

Per tutta la durata della festa saranno presenti in piazza la Banda Comunale di Poggio Mirteto Nazionale Garibaldina, le Bande Musicali di Montopoli di Sabina e di Gavignano, le scuole brasiliane di danza Sambamarea, Caracca, Akuna Matata, Escola de samba Roma-Rio, vari gruppi che si esibiranno in danze greche, in tamorre, canti e danze del salento. Dislocati in ogni via e piazza disponibili suoneranno: Clyde e la sua banda, Laccati e Sfonati, Vicolo Cieco, Istituzioni di Diritto Proletario, Vicolo Cieco, Verbamanent, Killy Billies, Timeless Band, Skardellas, Sbronzi di Riace.

Insomma ci sarà musica di ogni genere e tutta di buon livello.

Gli ormai ultrafamosi Ratti della Sabina esprimeranno tutta la loro forza interpretativa in un concerto che si terrà dalle ore 16,00 in Piazza della Vetreria.

Quest’anno si terrà la prima edizione del Fotografone Liberato, concorso fotografico delle foto delle passate edizioni.

Altra novità sarà il Carnevalino Liberato, spazio dedicato ai bambini con numerose attrazioni, tra cui Don Carlos, Scuola di Circo Maximo, le Foche Rock, i Kapla di Marco Faramelli Dopo il lancio dell grande MONGOLFIERA in volo libero, arriverà in piazza, sul calar della sera, la PANTASIMA, simbolo contadino che propizia i raccolti, il benessere e la pace.

La PANTASIMA con un uomo all’interno si dimena in danze sfrenate fino al momento in cui, tra fuochi d’artificio e spari, viene completamente incenerito insieme il BAMMOCCIO.

Naturalmente sono allestiti banchi di vendita di prodotti gastronomici (salsicce, braciole, porchetta, legumi, ecc.) e di classiche PIZZE FRITTE da gustare con buon vino casereccio.
 
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view post Posted on 2/3/2010, 11:38
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http://iltempo.ilsole24ore.com/lazio_nord/...rnevalone.shtml

02/03/2010, 05:30
Notizie - Lazio nord

Poggio Mirteto, parroco contro il Carnevalone

Elisa Sartarelli POGGIO MIRTETO «Sporcare la porta centrale della cattedrale con una croce rovesciata e disegnare sui muri i numeri 6, segno di disprezzo e di dissacrazione, mentre un gruppo di giovani "diavoli" urlano e battono su tamburi e altri strumenti sempre davanti alla porta centrale della cattedrale non mi sembra né civile, né tollerabile».

Arriva così il personale rammarico del parroco di Poggio Mirteto, don Franco Mezzanotte, e dei fedeli dopo i festeggiamenti del Carnevalone Liberato in una lettera spedita al sindaco Fabio Refrigeri lo scorso 24 febbraio. La richiesta è che in futuro il sagrato della cattedrale di Santa Maria Assunta (che si affaccia proprio su piazza Martiri della Libertà, centro della manifestazione) sia ben delimitato e non utilizzabile, come anche lo spazio davanti alla chiesa di San Giovanni. In piazza Mario Dottori un gruppo gridava «bestemmia» e un ragazzo rispondeva ogni volta bestemmiando. «Cosa hanno a che fare simili giovani con i cittadini di Poggio Mirteto? – scrive don Franco – Si può abbandonare un intero paese a giovani scalmanati che non conoscono né il rispetto, né le più elementari norme civili?».
 
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view post Posted on 2/3/2010, 12:42
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http://www.liberareggio.org/2010/02/23/fot...poggio-mirteto/

Foto e video dal Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto
martedì, 23 febbraio, 2010
Tags: anticlericale, carnevalone, goliardia, Italia, liberato, maschere, poggio mirteto, Storia, unità
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Domenica 21 febbraio, come ogni anno, si è svolto a Poggio Mirteto il famoso “Carnevalone Liberato“. Il carnevale è già finito da una settimana ma c’è un motivo ben preciso perchè a Poggio Mirteto lo si festeggia anche la prima domenica di quaresima.

Farò un breve cenno alla storia che potete trovare anche sotto forma di fumetto tramite il sito ufficiale del carnevale.

Nel 1861, nel cuore dei tumulti italici per l’unificazione nazionale, il paesino in provincia di Rieti sottostava all’egida dello stato pontificio e, dunque, del papa. La giustizia, sociale e giuridica, era esercitata in tutto e per tutto dal clero cattolico che condizionava pesantemente la vita del tranquillo paesino. Durante la decapitazione di piazza di un paesano, la leggenda vuole che una donna chiamata Fiorana, iniziasse a inculcare nel popolo poggiano il seme della ribellione nei confronti dello stato papale e dei suoi servi: i preti. Scoppiarono tumulti fin quando Poggio Mirteto non fu annesso al Regno d’Italia. Come premio venne offerta alla popolazione “la ferrovia” (per precisione, tutt’oggi la ferrovia vicino a Poggio Mirteto esiste ed è addirittura lo snodo per chi da Roma vuole andare a Rieti, e viceversa, in quanto nel capoluogo di provincia non esistono binari nè treni) ma questa offerta fu rigettata in cambio di poter festeggiare nella piazza centrale il Carnevale, festa goliardica e dissacrante per antonomasia, nella prima domenica di quaresima. Così facendo avrebbero mantenuto viva la memoria dello spirito goliardico anticlericale che ne aveva animato l’insurrezione anti-papalina.

La tradizione durò dal 1862 fino alla firma dei Patti Lateranensi. Sotto il fascismo l’usanza fu abolita per poi riprendere con più forza di prima dal 1977 senza fermarsi mai fino ad oggi.

Negli anni 2000 migliaia di giovani di Roma e del Lazio, giungono a Poggio Mirteto ogni prima domenica di quaresima per festeggiare in totale confusione e disordine la liberazione del paese dall’oppressione pontificia.

Di seguito le immagini della festa di quest’anno.

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view post Posted on 2/3/2010, 13:17
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http://www.martelive.it/index2.php?option=...o_pdf=1&id=1347

L'estremo Carnevale. Libero, ubriaco, genuino, anticlericale.
Scritto da Saverio Caruso Martedì 05 Febbraio 2008 12:25 PDF Stampa E-mail

Walter Consumati ci racconta il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto
A Carnevale non è possibile rimanere dietro le quinte. Questo è l’unico periodo dell’anno in cui l’uomo, inteso come classe animale (citazione necessaria per par condicio), diventa se stesso. Esiste un Carnevale che arriva in ritardo, perché ama farsi aspettare.
Quando tutte le anime cristiane già pensano all’arrivo dell’epifania pasquale, a Poggio Mirteto si preparano i banchetti. Con Bacco capotavola e Minerva che fa gli onori di casa, il bel paese della sabina propone con fierezza il suo carnevalone liberato per ricordare l’indipendenza dallo stato pontificio.

Ne abbiamo parlato con Walter Consumati, membro del consiglio Arci Poggiano, che da oltre 30 anni organizza questa pittoresca manifestazione ricca di storia, arte, cibo e vino. E badate, non ha nulla da invidiare ad altri celeberrimi carnevali della penisola italica.

Da dove nasce la tradizione del Carnevalone Liberato?
Il 24 gennaio 1861 scoppiò una sommossa a Poggio Mirteto. Il paese, che ospitava una vetreria (quindi un “polo industriale”!!), a quel tempo era sotto il dominio dello Stato Pontificio, quindi del Papa Re.
Probabilmente la rivolta scaturì tra gli operai, per le cattive condizioni lavorative e non ultima la fame. Sta di fatto che durante l’insurrezione, vennero anche fatti ostaggi dai manifestanti alcuni rappresentanti del clero.
Comunque, la rivolta convinse i maggiorenti del luogo a recarsi a Rieti per chiedere che venisse decretata l’annessione allo Stato Italiano anche di Poggio Mirteto.
L’annessione avvenne il 27 gennaio 1861. Il marchese Napoleone Gioacchino Pepoli decise di premiare il paese facendo passare la ferrovia Roma-Orte vicino Poggio Mirteto. Ciò avrebbe incrementato le possibilità economiche del luogo. Ma i cittadini di Poggio Mirteto rifiutarono!
Chiesero invece di festeggiare il Carnevale la prima Domenica di Quaresima in segno di ribellione verso il potere temporale della Chiesa che li aveva dominati (e che proibisce riso e godimento soprattutto in tempo di Quaresima!).
Da allora il Canevalone fu festeggiato in quella data fino la firma dei Patti Lateranensi . Dopo quella data il Carnevale di Poggio Mirteto tornò a svolgersi nel periodo usuale. Con l’Arci però la tradizione di stampo anticlericale è stata finalmente ripristinata!

Sono oltre trent’anni che, grazie all'Arci, questa tradizione, innervata di storia popolare, ha ripreso vita. Ma attualmente questa manifestazione ha lo stesso senso di una volta? Mi riferisco al ricordo anticlericale.
La storia e data stessa sono impregnate di questo ricordo. Certamente con la sempre più massiccia partecipazione c’è stata una diluizione del valore iniziale.

In cosa consiste il programma di quest’anno?
Dalla mattina in Piazza Martiri della Libertà, esposizione di mongolfiere artistiche; a mezzogiorno uscita del Bammoccio; nel pomeriggio la piazza principale e le zone intorno a questa verranno animate da numerosi artisti di strada che daranno vita al 15° Rendez Vous degli Artisti di Strada ed Festival della Giocoleria; per tutta la durata della festa saranno presenti la Titubanda e le Bande Musicali di Montopoli di Sabina e Gavignano, il gruppo della Malamurga e i percussionisti brasiliani Caragipau; sulla piazza centrale gli Sbronzi di Riace; altri gruppi dislocati su Piazza Martiri della Libertà e dintorni saranno: Clyde e la Sua Banda, Verbamanent, Istituzioni di Diritto Proletario, Rein, Legittimo Brigantaggio, VicoloCieco, Terramaris, Senzaterra, Skardellas, From the Woods, Massimo Liberatori, 1000-8-Pet-i. Dopo il lancio della Mongolfiera in volo libero, arriverà sulla piazza la Pantasima che si dimenerà in danze fino al momento in cui, tra fuochi d’artificio e spari, verrà completamente incenerita insieme al Bammoccio.
Il gruppo dei Ratti della Sabina chiuderà la festa nella piazza principale.
Naturalmente sono allestiti stand gastronomici (salsicce, braciole, porchetta, legumi, ecc) con le classiche Pizze Fritte da gustare con del buon vino casereccio.

Gli emblemi della festa sono il bamboccio e la pantasima. Il primo rappresenta un politico, il secondo un simbolo contadino che propizia i raccolti, il benessere e la pace. Quanta politica esiste nella religione? Di quanta religione è impregnata la politica?
Purtroppo di questi tempi non è esatto parlare di politica e religione in separate sedi. Si sta infatti assistendo ad un sempre crescente ripristino di potere temporale de parte del Vaticano, al cui ufficio spetterebbero come di norma i soli argomenti spirituali.
Addirittura interviene palesemente nella discussione elettorale, peggio che nel ’48 e del periodo dei governi DC.

Il carnevale, quello ufficiale, a mio parere è stato un po’ eclissato da una certa festa consumistica conosciuta con il nome di halloween. Secondo lei questa mia affermazione è esatta? E perché?
Non credo che sia esatto perché il riscontro di pubblico è evidente all’occasione! Halloween riscuote successo, seppur minimo, solo perché si tratta di una tradizione estranea alla nostra e quindi da scoprire; il Carnevale è una festa insita nella tradizione italiana e non potrà mai essere superata in presenze dal capodanno celtico. Il fatto che la rende meno d’impatto rispetto al passato è la convinzione che come valvola di sfogo popolare non abbia più molto da offrire nell’emancipato XXI secolo. Ma credo che di questi tempi potrebbe tornare ad esserlo viste le pressioni a cui è sottoposta la società.
Il Carnevalone Liberato cerca di portare all’estremo l’occasione di sfogo secondo i principi originari del Carnevale.

Il carnevalone contribuisce alla valorizzazione dell’immagine di Poggio Mirteto?
La risposta di pubblico è eccezionale anche perchè la festa è di anno in anno sempre più conosciuta, è unica nel suo genere e il suo successo porta un’ottima pubblicità a Poggio Mirteto e la Sabina, ma diversi cittadini poggiani hanno molto da ridire, perché fanno di una pagliuzza una trave e qualche episodio discutibile è bastato per creare un clima di ansia e di avversione specialmente nella parte più becera e clericale della popolazione.
Concludendo con Aldous Huxley, forse questo mondo è l’inferno di un altro pianeta, quindi perché prendere precauzioni? Enjoy!

www.carnevalone.it
 
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view post Posted on 2/3/2013, 15:11
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view post Posted on 9/3/2015, 16:45
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http://it.wikipedia.org/wiki/Poggio_Mirteto#Storia

Il 24 febbraio 1861, nel cuore dei tumulti italici per l'unificazione nazionale, mentre Poggio Mirteto era ancora sotto la sovranità dello Stato Pontificio, scoppiò una rivolta popolare originata dalla decapitazione di un suddito del papa - re. I rivoltosi inviarono una delegazione a Rieti, dove il 27 febbraio 1861 il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli, Commissario Generale dell'Umbria, decretò l'annessione di Poggio Mirteto al nascituro Regno d'Italia.

La sua Banda partecipò al seguito di Giuseppe Garibaldi alla sfortunata Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma del 1867. A memoria e merito di tale partecipazione dal 1967, in occasione delle celebrazioni per il centenario delle battaglie di Monterotondo e Mentana, il complesso fu ufficialmente riconosciuto dall'A.N.V.R.G. come Banda Comunale di Poggio Mirteto - Nazionale Garibaldina. Sulla facciata di un edificio del centro storico, una targa ricorda che la moglie di Giuseppe Garibaldi Anita Garibaldi, già gravemente malata, venne ospitata ed accudita presso la famiglia proprietaria dell'edificio stesso.
 
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view post Posted on 12/2/2016, 11:41
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http://roma.zon.it/eventi/carnevalone-libe...teto-annullato/

Locandina del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto [www.romatoday.it]
Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto annullato
Giulia Utano febbraio 8, 2016 Eventi


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Il comunicato del Comitato Organizzativo del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto spiega i motivi dell’annullamento dell’edizione 2016


Il Carnevalone Liberato, un evento che attira ogni febbraio a Poggio Mirteto migliaia di persone e che sarebbe giunto al Quarantesimo anniversario, quest’anno è stato annullato.
La notizia è stata comunicata tramite la diffusione su internet di un video da parte del Comitato Organizzativo del Carnevalone che, indossando maschere inquietanti e e parlando con voci alterate, ha lamentato l’incipienza dell’amministrazione comunale.

Il Comitato ha rivendicato inoltre l’importanza storica, politica ed economica dell’evento, denunciando la quasi totale assenza di valorizzazione da parte delle istituzioni e i fenomeni “degradanti” come quello delle perquisizioni sistematiche, che vengono invece lodati dalla stampa locale. L’organizzazione del Carnevalone, d’altra parte, specifica di essersi trovata frequentemente a dover fronteggiare i beoni che, ogni anno, giungono a Poggio Mirteto pensando che sia un paese senza regole, comportandosi in maniera incivile e nuocendo agli abitanti.

Carnevalone liberato, scontri
[corrieredirieti.corr.it]
Dunque per protesta non vi sarà alcun evento all’aperto. Vi saranno invece dibattiti, incontri e mostre su temi satirici, rigorosamente al chiuso.

Un discorso non tanto politicizzato quanto anti-istituzionale, quello del Comitato, che accusa una forte censura da parte di “centrali clericali e renziane” e invita a ribellarsi al dominio “cattopopulista” verso l’ “unificazione delle feste libere“.

Alla fine del video il Comitato si smaschera, dimostrando come la serietà del messaggio che vuole mandare al pubblico del Carnevalone non debba rovinare del tutto l’atmosfera satirica e lo spirito genuinamente carnascialesco che sono alle fondamenta di questo evento.

phoca_thumb_l_1928 - il ventaglio
Carnevalone Liberato 1928 [www.carnevalone.net]
E fa parte dell’essenza del Carnevalone Liberato anche la vocazione anticlericale: l’evento risale infatti al 1861, anno in cui, con una rivolta popolare, i cittadini di Poggio Mirteto liberarono il paese dallo Stato Pontificio per facilitarne l’annessione al Regno d’Italia e, come premio per la loro intraprendenza, chiesero la possibilità di celebrare ogni anno questa ricorrenza.

Nonostante il comunicato molti si sono organizzati per festeggiarlo comunque “alla vecchia maniera“, dimostrando probabilmente di non aver recepito il messaggio, ribadito in un secondo video dal Comitato Organizzativo.

Una presa di posizione condivisibile da parte di coloro che ogni anno finanziano e gestiscono da volontari questa grande festa, senza ricevere alcun contributo pubblico o privato e collezionando, invece, multe e denunce penali per colpa di coloro che ne approfittano per vandalizzare il paese.

Il secondo messaggio si conclude con l’augurio che, a partire dal prossimo anno, le cose cambino da parte delle istituzioni come da parte del pubblico, per tornare a celebrare con maggiore consapevolezza questa storica festa.
 
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view post Posted on 4/3/2019, 16:30

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Edizione 2019
10marzo

 
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view post Posted on 4/3/2019, 16:33

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Domenica 10 marzo 2019, prima domenica di Quaresima, si festeggia la liberazione dallo Stato Pontificio nel 1861

 
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12 replies since 30/7/2007, 12:59   3414 views
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