Laici Libertari Anticlericali Forum

Don Stefano Di Gualdo, in arte Ariel Levi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/1/2024, 12:48

Group:
Administrator
Posts:
8,011

Status:



Articolo de La Sicilia sulla richiesta i condanna a 9 mesi per don Di Gualdo (1 giugno 2023)

https://twitter.com/silerenonpossum/status...319973903286291

Silere non possum
@silerenonpossum
La Procura della Repubblica di Siracusa ha chiesto la condanna a 9 mesi di carcere per don Ariel Levi Di Gualdo, sacerdote della diocesi di San Marino-Montefeltro (ma sempre stato residente fuori).

Il sacerdote è a processo dopo che ha scritto diversi articoli omofobi contro il giornalista
@SimoneAlliva
.

Il Procuratore non ha neppure chiesto la sospensione condizionale della pena.

Il 03 luglio 23 la sentenza.

@espressonline


www.liberoquotidiano.it/articolo_b...-bergoglio.html

Falso Gänswein: spunta un nome. Benedetto XVI non celebra in unione con Bergoglio

Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

15 novembre 2022
Oggi non parliamo tanto di Codice Ratzinger, quanto di Codice penale. Avevamo pensato di allentare la tensione, di stendere un velo pietoso su una vicenda che mette in luce le evidenti difficoltà non solo di una persona, ma dell’intera chiesa bergogliana e dei nemici del vero Papa Benedetto: una cum, (conservatori legittimisti di Bergoglio), tradizional-sedevacantisti, (che non ritengono alcun pontefice valido da Pio XII), retro-marcisti, (quelli che hanno fatto retromarcia rispetto alle loro iniziali convinzioni), confundisti (quelli che non si capisce con chi stanno, e forse tengono solo per sé).

Eppure insistono.

Fa sorridere come, da questi ambienti, vengano proposte come grandi novità editoriali libri che parlano di questioni arcinote da un pezzo e che sono talmente risapute da far sbadigliare. La prossima pubblicazione su cosa verterà? Sulla notizia che papa Benedetto non ha rinunciato al munus petrino?

Ma il “dubbio ostinato” è un grave peccato per i cattolici, quindi occorre essere un poco più incisivi e riportare tutti a un maggior contatto con la realtà, anche se è imbarazzante. Soprattutto in un momento in cui il libro inchiesta bestseller “Codice Ratzinger”, già presentato in otto città italiane, da settembre, grazie alla volontaria iniziativa di fedeli e cittadini, viene attaccato in modo scomposto e superficiale, o con l’insulto e l’offesa personale all’autore (pazzo, imbecille, idiota, falsario, scrivano, diabolico, immorale, ebete), o con argomentazioni pleistoceniche già cassate da un pezzo, oppure con oblique allusioni, snobistici risolini e “originalissime” accuse di complottismo. (A proposito: l’inchiesta condotta qui su Libero e pubblicata da Byoblu, sarà presentata il 19 novembre a Cosenza, il 27 a Catania, il 3 dicembre a Pordenone, il 4 a Bologna, l’11 a Palermo, il 18 Pisa).


E così, adesso, vediamo i risultati di quella correttezza giornalistica-elementare che viene definita “complottismo” da persone che non sono in grado di contestare nel merito nemmeno uno dei fatti e documenti riportati dallo scrivente.

L’altro pomeriggio, sul canale Youtube Radio Domina Nostra, si è gettata luce QUI sulla grave vicenda della lettera falsa attribuita a Mons. Gänswein. La mattina dell’’8 novembre 2022, Don Minutella rende pubblica questa raccomandata da lui ricevuta su carta intestata dell’Arcivescovo nella quale si legge: “Il Papa emerito ha sempre celebrato la Santa Messa “in unione con il nostro Papa Francesco”, suo Successore, al quale ha promesso pubblicamente “devota e incondizionata obbedienza”. Lei è in grave errore, come prova la pena della dimissione dallo stato clericale che Le è stata irrogata e che la Chiesa molto raramente infligge. Il Santo Padre emerito assicura preghiere per il Suo ravvedimento”.

Se il teologo siciliano esprime alcuni dubbi, Don Ariel Levi di Gualdo, acerrimo nemico di don Minutella, subito dà l’esclusiva sul suo sito, e su Stilum Curiae QUI , trionfante: Gänswein conferma proprio quegli stessi concetti don Ariel stesso promana da tempo, e con toni molto accesi. Sul suo sito l’Isola di Patmos, Levi pubblica il pdf di questa lettera affermando di averla ricevuta poche ore prima da una “fonte di cui non avrebbe mai fatto il nome”.

Poche ore dopo, lo scrivente, su RomaIT, QUI illustra come la missiva sia palesemente falsa per via del mittente inesistente “Sg. Pe”: anche un ragazzino avrebbe capito che si trattava di un ovvio escamotage per non insospettire l’impiegato postale vaticano.


Subito viene deriso da Giovanni Marcotullio su Aleteia, QUI che gli dà dello “scriba complottista che nega l’evidenza”. I sedevacantisti di Radio Spada, in compenso, danno del “pattume” a papa Benedetto XVI, mentre il prete una cum Don Tullio Rotondo, fervente legittimista di Bergoglio, prende per buona la lettera, sia come documento che, soprattutto, come contenuto. QUI

Appena dopo, però, lo stesso Mons. Gänswein su Kath.net smentisce dicendo non solo che la lettera è un falso, (come documento fisico), ma è pure UNA MENZOGNA: ne segue che anche il suo contenuto è falso.

Papa Benedetto, quindi, NON celebra in unione con Francesco

e Don Minutella NON è in errore, né gli altri preti del Sodalizio Mariano.

Ancora su RomaIT, QUI lo scrivente produce ampia documentazione su come sia stato prodotto il fake, ovvero scaricando la firma da una lettera del 2014 di Mons. Gänswein presente sul web e ripassandola col pennarello.

Kath.net terminava, tuttavia, il suo pezzo con una strana considerazione: “Inoltre, il destinatario della lettera non deve essere automaticamente il falsario”. QUI A questa nota incomprensibile Marcotullio si attacca nell’aggiornamento del suo articolo, ventilando la possibilità che possa essere stato lo stesso don Minutella a falsificare la lettera. (E allora, perché don Ariel, che conosce il nome della fonte, non lo denuncia?)

Nel popolo fedele a Benedetto XVI, ci sono però diversi esperti di informatica che, scaricando liberamente il pdf dal sito di don Levi, hanno recuperato i dati del file e li inviano allo scrivente.


Emerge QUI al min. 44, che il pdf pubblicato da don Ariel è stato prodotto il 7 novembre alle 20.03 con una licenza Word intestata ad “Ariel S. Levi di Gualdo - presbìtero” almeno fin dal 2021. Il giorno 9, dopo i primi dubbi apparsi sulla stampa, sul link del sito L’Isola di Patmos questo pdf viene sostituito con un altro che reca stavolta, in giallo, la dicitura “copia dall’originale” ma che, nelle proprietà, riporta ancora “Ariel Levi di Gualdo – presbitero” come “autore”.

Don Levi non ha raccolto l’offerta di Marco Tosatti di difendersi, ha poi fatto sparire l’articolo dal suo sito e così ha risposto sui social a un signore che gli contestava: “Però don Ariel che vergogna, la falsa lettera a Mons. Gänswein !”. E lui: “Ci sono falsi buoni e falsi cattivi, menzogne buone e menzogne cattive, violenze verbali buone e violenze verbali cattive, insulti buoni e insulti cattivi, non le pare?”.

Basta così. A chiarire le idee a don Levi sui relativistici concetti di menzogna, ci penseranno gli inquirenti - se qualcuno presenterà denuncia - appurando le responsabilità finali e punendo il responsabile. L’art. c.p. 494 “sostituzione di persona” prevede fino a 12.000 euro di sanzione e a un anno di carcere.

La morale della vicenda? Coloro che davano del complottista al sottoscritto, (lo scriba imbecille, pazzo, diabolico, idiota di cui sopra) hanno avuto torto marcio, e non si sono nemmeno scusati con don Minutella (figuriamoci col sottoscritto) dimostrando una personalissima concezione di morale cristiana. Si è appurato che la lettera era falsa, sono emerse altre cosette interessanti, si è acclarato che papa Benedetto non hai mai ripreso don Minutella e non celebra affatto in comunione con Francesco, (dato che non è il legittimo pontefice) ma celebra in comunione con “se stesso indegno servo” come vuole la formula liturgica del Papa. QUI


E ora giudicate voi, da che parte sta la verità e da che parte la menzogna.

www.romait.it/ganswein-la-lettera-...-bergoglio.html
Gänswein: “la lettera a don Minutella è falsa”. Benedetto XVI non celebra una cum Bergoglio
10 Novembre 2022 Andrea Cionci
Mons. Gaenswein “la lettera è un falso e una menzogna. Pura fake news!”

Monsignor Georg Gänswein
Monsignor Georg Gänswein

Il giorno 7 novembre, don Minutella ha ricevuto per raccomandata una lettera, in versione italiana e tedesca, da un presunto Mons. Gaenswein, dove l’arcivescovo segretario di papa Benedetto XVI gli scriveva: “Il Papa emerito ha sempre celebrato la Santa Messa “in unione con il nostro Papa Francesco”, suo Successore, al quale ha promesso pubblicamente “devota e incondizionata obbedienza”. Lei è in grave errore, come prova la pena della dimissione dallo stato clericale che Le è stata irrogata e che la Chiesa molto raramente infligge. Il Santo Padre emerito assicura preghiere per il Suo ravvedimento”.


Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Sarebbe stato un brutto colpo per don Alessandro, che ha denunciato QUI l’accaduto il giorno 8, esprimendo fin da subito diversi dubbi sull’autenticità, anche se un pronunciamento del genere non avrebbe minimamente cambiato la realtà delle dimissioni nulle (se interpretate come abdicazione) di papa Benedetto.

Il fatto – gravissimo – è però che la lettera è un falso. Lo avevamo già capito al volo pubblicando, a caldo, un articolo su RomaIT QUI

Infatti, il mittente è un ridicolo “Sg. Pe” che avrebbe dovuto essere un “Segretario del papa emerito”. Abbiamo telefonato in Vaticano e questa sciocca sigla non esiste. Perché utilizzarla? Come avevamo intuito, dato che la lettera era una raccomandata, doveva essere consegnata a mano a un impiegato che si sarebbe insospettito per una intestazione farlocca della Segreteria di Stato, o di altro indirizzo istituzionale da cui scrive Mons. Gaenswein di solito, per una missiva inviata al notissimo don Minutella. Invece, un “Sg.Pe” poteva anche passare, ad esempio, per le innocue iniziali di un privato.

PUBBLICITÀ


Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Ma siccome i bergogliani, gli una cum, e i tradizional-sedevacantisti hanno difficoltà a capire e ad accettare anche questa ovvia considerazione, ci hanno dato dei fanfaroni: leggete cosa scrive il bergoglianissimo Giovanni Marcotullio su Aleteia ove ha dato dello “scriba complottista” e dello “scrivano di don Minutella” al sottoscritto, reo di aver messo in dubbio l’autenticità della lettera e di voler “negare l’evidenza”. Da parte tradizional-sedevacantista, imperdibili i post Telegram dell’una cum Don Tullio Rotondo e le ironie del sedevacantista Piergiorgio Seveso che pubblica post dall’inacidito sarcasmo.

Post sulla lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Spiritosi. Peccato che questa mattina sul giornale tedesco Kath.net lo stesso Mons. Gaenswein abbia dichiarato, sdegnato, che la lettera è UN FALSO.

“Sono lieto di rispondere alla sua richiesta, e con fermezza: la lettera è un falso e una menzogna. Pura fake news!”. Della portata di questa dichiarazione tratteremo in seguito.


LEGGI ANCHE...
ALLERTA ALIMENTARE
Se ce l'hai nel freezer buttalo
ALLERTA ALIMENTARE
Oppela.
Dobbiamo ammettere che il segretario di papa Benedetto ci ha un po’ anticipato: per questa sera era già prevista una diretta con don Minutella nella quale daremo ampia dimostrazione di quello che tanti altri fedeli avevano già capito da soli e segnalato all’email dell’inchiesta [email protected].

Infatti, le firme di Mons. Gaenswein sono clamorosamente falsificate: già a occhio nudo, sul pdf pubblicato da don Ariel Levi di Gualdo sul suo sito “L’Isola di Patmos” QUI potete notare un rettangolo di un’altra sfumatura di bianco che le circonda, che diventa evidentissimo accentuando un poco il contrasto e scurendo l’immagine. Scaricate il file, traformatelo in jpg e divertitevi con la luminosità e il contrasto.

Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Ma soprattutto, le firme sono IDENTICHE. Nonostante la prima, nella lettera italiana, sia vezzosamente inclinata, sono uguali: è solo distanziato un puntino della dieresi.

Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Un lettore, Maurizio, bravissimo, ha pure trovato l’originale presente sul web, sul sito “effigi”, QUI da dove è stata rubata. Qui è pubblicata, in discreta definizione, la firma dell’arcivescovo in calce a una lettera del 2014 di ringraziamento a Julian Carron.

Le firme sono state non solo artatamente copiate, modificate appena per farle sembrare diverse, ma soprattutto sono state ripassate penosamente a mano con il pennarello, tanto da aver lasciato macchie di inchiostro sul retro.

Lettera falsa di Mons. Ganswein a Don Minutella
Quindi la LETTERA A NOME DI MONS. GAENSWEIN MANDATA A DON MINUTELLA E’ FALSA e non ci sono discussioni. E sarebbero gradite pubbliche scuse da parte di Giovanni Marcotullio e da tutti i commentatori sul sito di Marco Tosatti che hanno dileggiato lo scrivente.

Questa sera, su Radio Domina Nostra parleremo diffusamente di questa vicenda, anche e soprattutto delle ripercussioni sulla Magna Quaestio, ovvero la sede impedita del Santo Padre Benedetto XVI.

Il fatto che Mons. Gaenswein abbia rigettato le affermazioni di quella lettera, che abbia negato con fermezza di aver scritto cose simili a don Minutella, comporta conseguenze dirompenti. Infatti, don Minutella non è mai stato rimproverato da papa Ratzinger. Vi spiegheremo anche come e perché papa Benedetto celebra la messa in comunione con se stesso “indegno servo” e non con “papa Francesco”, perché, lo ribadiamo per la millesima volta, Bergoglio non è il papa.

Questa pagliacciata maldestra si è quindi completamente ritorta contro le forze di fatto stanno con l’antipapa Francesco: una cum, bergogliani, tradizionalsedevacantisti. Ne è sortita grande pubblicità alla questione, grande pubblicità a don Minutella e a “Codice Ratzinger” il bestseller edito da Byoblu presentato in tutta Italia grazie alla spontanea dedizione dei fedeli.

Questa pagliacciata maldestra si è quindi completamente ritorta contro le forze che, di fatto, stanno con l’antipapa Francesco: una cum, bergogliani, tradizionalsedevacantisti. Ne è sortita grande visibilità alla questione, ottima pubblicità a don Minutella e a “Codice Ratzinger” il bestseller edito da Byoblu presentato in tutta Italia grazie alla spontanea dedizione dei fedeli.

Complimenti all’ignoto artefice. Come vedete, non conviene mettersi contro il Vicario di Cristo, Colui che è considerato il Logos, la ragione che svela la verità.

( Per le prossime presentazioni di “Codice Ratzinger”, ecco le prossime date: 13 novembre, Gubbio, 19 Cosenza, 27 Catania, 3 dicembre Pordenone, 4 Bologna, 11 Palermo. Per info, su Twitter @cionciandrea o gruppo Facebook “Codice Ratzinger”).

https://isoladipatmos.com/spade-saranno-sg...levi-di-gualdo/

Ariel S. Levi di Gualdo

(breve biografia ufficiale con documenti collegati)

.


Padre Ariel S. Levi di Gualdo, immagine d’archivio, foto del mese di novembre 2020

Ariel S. Levi di Gualdo, iscritto agli atti civili Stefano Levi di Gualdo (Grosseto, 19 agosto 1963), riceve il Santo Battesimo al 5° giorno di vita nella cappella dell’Ospedale di S. Maria della Misericordia, ubicato nel capoluogo della Maremma toscana, è un presbitero e teologo cattolico tosco-romano.



(dall’ordinazione sacerdotale a seguire)

Padre Ariel S. Levi di Gualdo, nato da famiglia paterna romana e famiglia materna toscana, cresciuto tra Roma e la bassa Maremma toscana, è consacrato sacerdote a Roma da S.E. Mons. Luigi Negri il 1° maggio 2010 nella Chiesa di Santa Prisca all’Aventino per la Diocesi di San Marino Montefeltro. Dipende dalla giurisdizione canonica di S.E. Mons. Andrea Turazzi ed è un presbitero residente fuori Diocesi col benestare del Vescovo per motivi legati al sacro ministero e agli studi di ricerca. Alla sacra ordinazione assume il nome di Ariel (dall’ebraico biblico Leone di Dio), seguendo un’antica tradizione dei Padri della Chiesa, che mutando nome recidevano ogni legame con la vita precedente. Svolse quindi a Roma l’intero ciclo formativo e ivi ricevette i sacri ordini e cominciò a esercitare il sacro ministero. È specialista in teologia dogmatica e storia del dogma, con riconosciute competenze scientifiche in storia, filosofia e diritto. È abilitato al ministero di esorcista (2010) e alla postulazione delle cause dei santi (2011). Lingue parlate: inglese, francese, spagnolo; lettura e traduzione: tedesco, portoghese; Lettura e traduzione lingue antiche: ebraico, greco, latino.

.

Attività pastorali svolte nell’ultimo decennio

predicatore, confessore, direttore spirituale, consigliere privato di autorità ecclesiastiche e di autorità civili

.

Attività socio-culturali svolte nell’ultimo decennio

Fondatore della rivista di teologia ecclesiale e di aggiornamento pastorale L’Isola di Patmos, 2014
Direttore responsabile della rivista L’Isola di Patmos (Albo speciale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, 2018)
Fondatore delle omonime Edizioni L’Isola di Patmos, 2018
.

Attività pubblicistica

È autore di alcune centinaia di articoli di carattere storico, filosofico, teologico, giuridico e socio-ecclesiale pubblicati principalmente sulla rivista L’Isola di Patmos



Libri (saggistica)

Erbe amare – Il secolo del Sionismo, Iª ed. esaurita Roma 2006, IIª ed. in distribuzione, Roma 2021, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894506617
E Satana si fece trino – Relativismo individualismo disubbidienza, analisi sulla Chiesa del terzo millennio. Iª ed. esaurita Roma 2011, IIª ed. in distribuzione, Roma 2019, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894463200
Quanta cura in cordibus nostris, Iª ed. esaurita Roma 2013, di prossima ristampa
Prete disoccupato, Iª ed. esaurita Roma 2013, di prossima ristampa
La setta neocatecumenale – L’eresia si fece Kiko e venne ad abitare in mezzo a noi, Iª ed. Roma 2019, IIª 2021, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894463286
La Chiesa è il coronavirus – Tra supercazzole e prove di fede, l’apostolato dei Padri de L’Isola di Patmos in tempo di pandemia. Co-autori Ivano Liguori, Ofm.capp. Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P., Iª ed. Roma 2020, IIª 2021, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894463231
L’aspirina dell’Islam moderato – Quando l’Europa inventa ciò che non esiste e nega il pericolo reale, Iª ed. Roma 2020, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894506600
Pio XII e la Shoah – Essere grati a chi ti ha salvato la vita è una umiliazione che alcuni non reggono, Iª ed. Roma 2021, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894463248
Libri (narrativa)

Nada te turbe – Romanzo storico, Iª ed. esaurita Roma 2010, IIª in distribuzione, Roma 2019, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894463262
Il cammino delle tre chiavi – romanzo fantastico, Iª ed. Roma 2021, Edizioni L’Isola di Patmos, ISBN 9788894506686

Partecipazione a programmi televisivi

Servizio Pubblico, condotto da Michele Santoro, stagione 2013/2014

Dritto e Rovescio, condotto da Paolo Del Debbio, ospite-opinionista nella stagione 2019/2020 e nella stagione 2020/2021

Domenica Live, condotto da Barbara D’Urso, stagione 2020/2021

Zona Bianca, condotto da Giuseppe Brindisi, ospite-opinionista nella stagione 2021

Tra le principali interviste recenti

Rodrigo Craveiro, Correio Braziliense, edizione del 23 febbraio 2013, edizione del 26 febbraio 2013, edizione del 27 febbraio 2013, edizione del 1° marzo 2013 (nella quale anticipò prima del conclave l’elezione al sacro soglio del Cardinale Jorge Mario Bergoglio), edizione del 14 marzo 2013, edizione del 21 giugno 2013, edizione del 7 ottobre 2013

Roberto Marchesini, La Nuova Bussola Quotidiana, edizione del 14 gennaio 2013

Stefano Filippi, La Verità, edizione del 9.12.2019

Francesco Boezi, Il Giornale, edizione del 5 luglio 2020; edizione del 12 dicembre 2019; edizione del 28 novembre 2020; edizione del 25 dicembre 2020;

Francesco Curridori, Il Giornale, edizione del 22 novembre 2020

.

Lectiones magistrales, video lezioni e video conferenze

Vedere archivio del Canale YouTube de L’Isola di Patmos

.

_____________________________________

NOTA

Su Ariel S. Levi di Gualdo circolano in rete notizie totalmente false diffuse da vari forum di discussione e finite poi in vari social network. A tutela della sua figura pubblica è stata divulgata questa biografia ufficiale per chiarire che certe notizie biografiche non sono attribuibili al diretto interessato che alla loro divulgazione è da sempre totalmente estraneo.

© Edizioni L’Isola di Patmos, febbraio 2021
 
Top
0 replies since 21/1/2024, 12:40   352 views
  Share