https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchi...senza-e-reggio/Lettere a Iacchite’: “La mossa dei Vescovi calabresi per chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio”
Da Iacchite -17 Settembre 2023
La mossa dei Vescovi calabresi per chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio
Domani, lunedì 18 settembre arriverà l’ufficialità. I Vescovi calabresi riuniti nella diocesi di Locri, convocati dall’Arcivescovo Fortunato Morrone, crotonese ma in esercizio a Reggio Calabria, decreteranno la chiusura dei Seminari di Cosenza e Reggio Calabria utilizzando la “volontà del Papa” come spauracchio.
Anzi, decreteranno una chiusura “lenta e inesorabile”, affinché nessuno protesti, ma noi siamo in grado di svelare sin da subito il retroscena.
Ciò che sarà decretato è il trasferimento a Catanzaro della teologia, cioè degli ultimi quattro anni di studi del percorso che serve per diventare sacerdoti, ovviamente si tratta degli anni più importanti che sono preceduti dal biennio filosofico.
Allora i Vescovi della Calabria hanno trovato questo escamotage:
per non far dire a nessuno che “chiudono i Seminari di Cosenza e Reggio” (cosa verissima e voluta prima di tutto dall’antivescovo Morrone), prima spostano la teologia. In questo modo raggiungono tre scopi:
1. Salvano il Seminario di Catanzaro (che viene definito fintamente regionale, visto che regionale non è mai stato). Lo salvano dalla
moria di vocazioni dovute allo scioglimento del Movimento Apostolico: l’unica realtà che garantiva alla Arcidiocesi di Catanzaro una vera e propria fucina di vocazioni. Chiaramente, con il crollo dovuto all’illegittima chiusura del movimento apostolico, il Seminario di Catanzaro si è letteralmente svuotato: la (oramai ex) gloriosa arcidiocesi di Catanzaro è tra le diocesi con meno seminaristi. Dal momento che i vescovi calabresi sono quasi tutti ex-alunni (e taluni anche ex-deformatori) del Seminario di Catanzaro, allora stanno svuotando le loro diocesi (in cui svolgono il ministero di vescovi) per soccorrere il Seminario di Catanzaro. E così, voi direte, si salva il Seminario? Poi chi salverà la Chiesa da questo modo di ragionare antievangelico?
C’è un ulteriore ragguaglio che merita menzione: l’operazione è destinata a salvare anche economicamente il Seminario di Catanzaro. Dalle diocesi di Cosenza e Reggio arriveranno tanti soldi, anzi più soldi che da tutte le altre diocesi, perché queste due diocesi, soprattutto quella Brutia, ha molti seminaristi da mantenere e quindi pagherà molte rette. Da Cosenza e Reggio arriveranno circa 300mila euro l’anno, una manna dal cielo che sarà spartita tra pochi eletti. Nel frattempo le due diocesi continueranno a spendere i soldi anche per i loro Seminari che i vescovi faranno finta di lasciare in vita con il biennio filosofico.
2. Avviano il percorso per costituire la Facoltà Teologica Calabrese:
la cricca crotonese, che ormai detta legge in Calabria e in Vaticano, disponendo pure di influenti agganci nel Palazzo Apostolico, si è mobilitata per avere ciò che non ha mai avuto: la Facoltà. Così, con i dovuti appoggi del Dicastero per la Cultura, già lunedì i vescovi indicheranno un crotonese per guidare l’Istituto teologico che poi diventerà Facoltà. Di chi si tratta? Di Alessandro Saraco, fedelissimo del vescovo distruggi Seminari, S.E. Mons. Morrone, e del manovratore che sta ordendo la trama per far soccombere Cosenza e Reggio: S.E. Mons. Panzetta, Vescovo di Crotone. Ovviamente a nessuno importa andare a vedere come i numeri dell’Istituto siano crollati e non si riesce neanche ad avviare un Master, ciò che conta è il pennacchio che bisogna appuntare sul bavero dei crotonesi a costo di chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio.
3. Infine i Vescovi raggiungeranno lo scopo di collassare i Seminari di Cosenza e Reggio senza mai chiuderli ufficialmente. Come potranno sopravvivere con i soli bienni filosofici? Andranno al collasso in men che non si dica, anche dal punto di vista economico, perchè i soldi devoluti per la formazione del Clero e dei futuri presbiteri andranno a Catanzaro!
Questo provvedimento sarà un pessimo inizio per il Vescovo Checchinato, privare il Seminario di Rende della Teologia sarà sempre ricordato come un provvedimento iniquo e ingiusto. Checchinato rovescerà tutto quanto costruito con fatica dai suoi predecessori, disponendo il trasferimento degli amati seminaristi bruzi nel luogo che ha procurato più scandali che vocazioni alla Chiesa Calabrese.
Cosenza è sempre vittima di questi soprusi inaccettabili, adesso anche la Chiesa tradisce Cosenza. Chi restituirà a questo territorio la dignità?
https://www.citynow.it/reggio-calabria-chi...igliere-caridi/Reggio, chiusura del Seminario. Caridi: 'Scelta scriteriata, stanchi di continue espoliazioni'
"Reggio si vedrà ancora una volta defraudata come avviene, regolarmente, dagli anni 70" così la nota del consigliere Caridi
Reggio, chiusura del Seminario. Caridi: 'Scelta scriteriata, stanchi di continue espoliazioni'
20 Settembre 2023 12:08
Comunicato
Eco Hub
Di seguito il comunicato stampa del Consigliere Comunale di F.I. Antonino Caridi:
“È di questi giorni la notizia, ancora non ufficiale, di un possibile trasferimento del corso di laurea di Teologia del Seminario Maggiore Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria, in quel di Catanzaro. La città metropolitana di Reggio Calabria ospita il Seminario regionale, dove sono accolti e si formano i futuri Sacerdoti. Rappresenta il “fiore” ecclesiastico della nostra città, insieme al Duomo e all’Eremo, proiettato su scala Regionale”.
Spiega Caridi:
“La volontà dell’attuale arcivescovo Fortunato Morrone è quella di trasferire gli ultimi quattro anni del percorso universitario, quelli che rivestono maggiore importanza, a Catanzaro lasciando su Reggio Calabria il solo biennio. Tutto questo determinerà la morte del Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria e la sua naturale chiusura. Il perché di questa scelta scriteriata al momento non è dato sapere. Mentre il clero reggino non risulta essere stato interpellato”.
Prosegue Caridi:
“Ovviamente fioccano le ipotesi come quella di voler salvare il Seminario catanzarese, anche dal punto di vista economico. Come dire, spoglio la sacrestia per abbellire la Chiesa. Tutto questo ordito alle spalle della città di Reggio Calabria che si vedrà ancora una volta defraudata come avviene, regolarmente, dagli anni 70. L’aver trasferito i propri uffici, in quel di Catanzaro, a seguito del terremoto del 1908 ha determinato il lento ed inesorabile declino di questa che è la città più bella ed importante dell’intera Calabria. Basti pensare che la Corte d’appello sede di Reggio Calabria, mai restituita, è servita ad altra città a poter assurgere a capoluogo di regione”.
Conclude Caridi:
“È arrivato il momento di dire BASTA!!! Reggio Calabria è stanca di subire continue espoliazioni ai danni dei propri cittadini e delle generazioni future”.