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Chiudono bottega i seminari di Cosenza e Reggio. Ultimi seminaristi calabri a Catanzaro, Decisioni di emergenza per contrastare il crollo delle vocazioni

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view post Posted on 25/3/2023, 19:42

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La diocesi non smentisce tra lacrime e piagnistei dei bigotti

Lettera-Sanna



www.strettoweb.com/2023/03/reggio-...iusura/1491250/

Reggio Calabria, Seminario a rischio chiusura: i Soci del Club Serra scrivono al Vescovo
L'Appello dei Serrani reggini all’Arcivescovo Morrone per salvare il Seminario Pio XI
di Consolato Cicciù
24 Mar 2023 | 22:58
seminario arcivescovile reggio calabria

“Il Soci del Club Serra di Reggio Calabria, che da 20 anni operano accanto ai seminaristi del Seminario Pio XI, seguendoli nella loro formazione sacerdotale, rivolgono un accorato appello a S. E. mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, affinché non chiuda il Seminario Arcivescovile di Reggio con il conseguente trasferimento dei seminaristi nel seminario regionale di Catanzaro. Il Club Serra sempre attento e vicino alla realtà dei seminari e noi particolarmente a quello reggino, ha come missione quella di sostenere materialmente e moralmente le vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata”. Così in una nota il Presidente il Presidente del Club Serra di Reggio Calabria Oreste Arconte.

“Da 20 anni – si legge ancora – il Club Serra voluto da mons. Vittorio Mondello e da mons. Santo Marcianò ha seguito e segue in particolare la formazione di tutti i giovani sacerdoti che hanno poi intrapreso il loro ministero nella arcidiocesi di Reggio Bova e nelle altre diocesi della Calabria. Pertanto la scelta della chiusura del seminario Pio XI di Reggio ed il trasferimento dei seminaristi a Catanzaro la si ritiene del tutto inopportuna a detrimento della stessa diocesi che si impoverisce delle significative e numerose vocazioni che questo territorio ogni anno esprime”.

“Infatti la comunità del Seminario arcivescovile “Pio XI è composta da 25 seminaristi, di cui 18 appartenenti alla arcidiocesi di Reggio Bova, un numero ben al di sopra delle altre diocesi calabresi e tra i più numerosi in Italia. Il Seminario, inoltre è anche punto fondamentale di riferimento spirituale e culturale per tutta la Città e i fedeli reggini si sentono particolarmente legati a questa struttura, consapevoli che senza di essa e il suo lavoro di formazione dei sacerdoti le parrocchie ne soffrirebbero e la diocesi rischia di impoverirsi e degradarsi”.

“E’ sufficiente pensare a quanto è accaduto il 7 marzo scorso al Teatro “Cilea” di Reggio Calabria, in occasione dello spettacolo teatrale “I Cari Parenti”, promosso dal Club Serra unitamente dal altre realtà associative del territorio per raccogliere fondi per il Seminario. Una platea gremita a testimonianza del legame tra il Seminario e la Città. La scelta di chiudere il seminario sarebbe un colpo al cuore per la Città di Reggio e per la nostra comunità diocesana: Eccellenza, mons. Morrone, non possiamo permetterlo! Per questo con spirito filiale, ci rivolgiamo all’arcivescovo Morrone, affinché si opponga, con tutte le sue forze, a questo atto grave”.


“Ed anche se questa decisione sia dettata da Roma, sappiamo che a norma del Diritto Canonico l’apertura o la chiusura di un Seminario Diocesano, l’ultima parola appartiene al vescovo. Con fiduciosa preghiera ci rivolgiamo a San Junipero Serra, affinché interceda dal cielo per ottenere grazia per la nostra comunità diocesana e per il nostro amato Seminario Pio XI e continuare a stare ancora per lunghi anni accanto ai nostri giovani seminaristi e futuri sacerdoti della nostra diocesi reggina”, si chiude la nota.

www.strettoweb.com/2023/03/seminar...ntisce/1491603/
Seminario di Reggio a rischio chiusura? L’Arcidiocesi smentisce il Club Serra
A qualche ora dall'appello pubblico del Club Serra, relativamente alla chiusura del Seminario di Reggio, è arrivata la nota ufficiale di smentita dell'Arcidiocesi
di Consolato Cicciù
25 Mar 2023 | 15:49

Nella giornata di ieri il Club Serra, per tramite del suo Presidente Oreste Arconte, aveva scritto un appello pubblico al Vescovo Morrone affinché non chiudesse il Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria. Oggi, qualche ora dopo, è arrivata però la nota ufficiale di smentita dell’Arcidiocesi: “In merito alla diffusione di notizie imprecise riguardo alla vicenda del Seminario di Reggio Calabria e della possibile unificazione dei Seminari in regione, che ha causato confusione tra i presbiteri e i fedeli, si precisa che da parte della Santa Sede e dei vescovi calabresi c’è una grande attenzione per la formazione dei futuri presbiteri a servizio della Calabria”, si legge nella nota.

“Le indicazioni e le scelte che ci coinvolgeranno – si legge ancora – terranno conto delle indicazioni della nuova Ratio Fundamentalis sui Seminari, dell’ottimizzazione di forze, delle risorse umane e culturali e di quanto è ancora all’esame della Conferenza episcopale italiana. Ci metteremo in ascolto di quanto ci dirà il Santo Padre lunedì 27 marzo, nell’ottica di una riflessione condivisa, per una formazione adeguata alle sfide dei tempi e per individuare percorsi e soluzioni idonee che tengano conto anche della ricchezza e della peculiarità delle Chiese particolari”.

“Vogliamo perciò rasserenare i nostri sacerdoti, i fedeli e gli stessi seminaristi assicurando che la formazione dei futuri presbiteri è una tematica che sta a cuore in modo particolare all’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e ad ogni vescovo. Vogliamo anche raccogliere e far tesoro dell’ansia manifestata in questi giorni da sacerdoti e laici: indica che la formazione dei presbiteri sta veramente a cuore a tutti i fedeli della nostra Chiesa”, si chiude la nota.

Ipotesi chiusura Seminario, interviene Angela Marcianò: “non deve chiudere”
Sulla vicenda è intervenuta anche Angela Marcianò, Consigliere Comunale e Presidente di Impegno e Identità. “Ho appreso della discussione che riguarda la paventata chiusura del Seminario Arcivescovile Pio XI della nostra Città, che comporterebbe lo spostamento di tutti i seminaristi presso la sede di Catanzaro. La notizia ha suscitato in me particolare smarrimento e amarezza. Si tratta di un’Istituzione religiosa essenziale per la Chiesa cattolica reggina, che si dedica alla formazione spirituale, umana e apostolica dei futuri sacerdoti”.

“È’ un luogo che rappresenta anche la Fede per tantissimi reggini credenti, che in questi anni hanno visto e riconosciuto nelle comunità ecclesiali e nei giovani sacerdoti delle gocce vive di speranza per una società migliore, più umana e più consapevole. Credo sia doveroso non porre fine all’ultratrentennale percorso di questa realtà virtuosa. Sarebbe un segnale negativo, di ennesima sfiducia verso il nostro territorio. Mi auguro che alla mia voce ne seguano tante altre e si formi un coro unanime e riconoscente verso chi vorrà ascoltarci”.

Nuova nota del Club Serra dopo la smentita
Dopo la smentita, il Club Serra è nuovamente intervenuto, scrivendo alla nostra redazione circa la “viva preoccupazione inerente la paventata chiusura del Seminario Pio XI di Reggio. Preoccupazione nata dalla conoscenza della nuova Razio Fundamentalis riferita all’ottimizzazione di forze e delle risorse umane e culturali dei Seminari secondo l’indicazione della Conferenza Episcopale Italiana alla quale l’Arcidiocesi Reggina, nella propria nota, dice di attenersi”, si legge.

“Nonostante ciò prendiamo atto con soddisfazione che l’Arcidiocesi Reggina ha inteso smentire tale nostra preoccupazione per cui il Seminario Pio XI non Chiuderà. Se così è, anche se la nota stampa non è chiara, ci scusiamo se involontariamente e per la forte benevolenza che abbiamo verso i seminaristi e la loro formazione, con le attività del Club Serra da 20 anni segue il percorso di preparazione dei nuovi sacerdoti, abbiamo creato confusione per una notizia che sembra infondata inerente la chiusura del nostro Seminario. Siamo convinti che questa tesi l’Arcivescovo, consapevole del nostro ed incondizionato appoggio, lunedì la sosterà anche di fronte al Santo Padre, Papa Francesco per cui tutto sarà presto dimenticato”.

Edited by pincopallino1 - 26/3/2023, 09:22
 
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view post Posted on 26/3/2023, 07:24

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Seminaristi di Cosenza

www.iacchite.blog/cosenza-rende-la...-arcivescovile/

Cosenza-Rende, l’appello: “Non chiudete il Seminario arcivescovile”
Da Iacchite -24 Marzo 2023

Gli uomini e le donne del Gruppo di Preghiera della Santa Croce, Sezione di Cosenza, intendono rivolgere un accorato appello al nuovo Arcivescovo S.E. Mons. Giovanni Checchinato affinché non chiuda il Seminario arcivescovile di Cosenza, sito in Rende, e non aderisca al progetto imposto in modo autarchico da Roma di trasferire tutti i Seminaristi a Catanzaro.

Questo trasferimento è stato deciso alle spalle della Chiesa Brutia durante il tempo in cui l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano era governata da S.E. Giuseppe Piemontese, subito dopo la morte dell’Arcivescovo S.E. Francescantonio Nolé, il santo presule che ha amato la terra Brutia e che avrebbe impedito con tutte le sue forze un tale scippo alla nostra Arcidiocesi.
La chiusura del Seminario di Rende e il suo trasferimento a Catanzaro è un gravissimo messaggio di depauperamento del territorio, delle periferie tanto amate dal Sommo Pontefice Francesco.

Tale misura forzata viene imposta – con l’inganno e con l’astuzia – come un provvedimento desiderato dal nostro amatissimo Papa Francesco, ma come potete vedere dal documento che vi alleghiamo, alla base vi è la volontà dei vescovi Calabresi, in particolare del Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, S.E. Fortunato Morrone. Come risulta dal documento tutto è stato deciso mentre l’Arcidiocesi Metropolitana Brutia non aveva un Arcivescovo, ed è stato ratificato a soli 4 giorni dal suo insediamento.

Cosenza non può sottostare a questo grave atto di delegittimazione! Gli uomini e le donne del Gruppo di Preghiera della Santa Croce auspicano che il nuovo Arcivescovo, S.E. Mons. Giovanni Checchinato, fermi immediatamente questa rapina, decisa e concordata proprio durante l’assenza di un arcivescovo di Cosenza, imposta ad insaputa di S.E. Mons. Giuseppe Piemontese.
Il Gruppo di Preghiera della Santa Croce confida nella paternità e nel coraggio del nostro nuovo amato pastore, ammirati dalla sua capacità di infondere speranza nel futuro, come fatto durante l’incontro con i giovani vissuto a San Carlo Borromeo nella giornata di mercoledì.
Cosenza ha bisogno del suo Seminario, invitiamo tutta la cittadinanza a rivolgere appelli a S.E. Mons. Giovanni Checchinato affinché non venga chiuso e trasferito a Catanzaro.

Edited by pincopallino1 - 26/3/2023, 09:18
 
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view post Posted on 26/3/2023, 11:02

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view post Posted on 26/3/2023, 18:05

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https://www.reggiotv.it/notizie/attualita/...i-dello-stretto

CHIUSURA SEMINARIO, LE PAROLE DEL COMITATO DEI QUARTIERI DELLO STRETTO
Autore Redazione Web | dom, 26 mar 2023 17:24

La nota diffusa per mezzo stampa

Il comitato dei quartieri dello Stretto presieduto da Francesco Antonio Labate manifesta grande perplessità rispetto alla nota diffusa ieri dalla Arcidiocesi Reggina in cui si conferma, invece di smentire, la volontà di chiudere il Seminario di Reggio Calabria.

Infatti, si legge nella nota, la Curia intende proseguire nella sua valutazione con l'idea di «ottimizzare forze, risorse umane e culturali»: è il solito ritornello con il quale sono state giustificate tutte le azioni predatorie ai danni della Città e dei Quartieri di Reggio Calabria e dello Stretto. Il Seminario, con l'annesso Istituto Teologico, è un luogo prezioso per la Civitas metropolitana della Magna Graecia, infatti l'unico corso di laurea in lingua italiana che studia l'area del Mediterraneo come luogo di incontro e scambio tra culture e religioni diverse ha sede proprio presso l'Istituto Teologico di Reggio Calabria.

Preoccupante, inoltre, la ricaduta occupazionale che potrebbe avere la scelta di chiudere il Seminario e l'Istituto Teologico. Nelle citate strutture, infatti, lavorano più di 15 persone: che fine faranno?

La nota della Curia di Reggio Calabria non rassicura affatto, anzi viene confermata la volontà di ridimensionare e razionalizzare il Seminario della diocesi con più vocazioni in Calabria. «Chiediamo all'Arcivescovo S.E. Mons. Morrone di esprimersi chiaramente e di dire pubblicamente se è sua intenzione chiudere il Seminario di Reggio e trasferire i Seminaristi a Catanzaro oppure se vuole che il Seminario di Reggio Calabria resti aperto». Per troppo tempo, prosegue Labate, «la Città di Reggio Calabria è stata illusa e abbandonata, spesso da coloro che avrebbero dovuto costituire un faro, una guida. Per questo non è possibile permettersi nessuna ambiguità, soprattutto da parte della Chiesa Cattolica, che sulla strada indicata da Papa Francesco dovrebbe privilegiare le periferie, tra le quali figurano molti quartieri della nostra città metropolitana. Attendiamo, quindi, una risposta chiara di Sua Eccellenza».
 
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view post Posted on 21/9/2023, 15:46

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https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchi...senza-e-reggio/

Lettere a Iacchite’: “La mossa dei Vescovi calabresi per chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio”
Da Iacchite -17 Settembre 2023


La mossa dei Vescovi calabresi per chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio


Domani, lunedì 18 settembre arriverà l’ufficialità. I Vescovi calabresi riuniti nella diocesi di Locri, convocati dall’Arcivescovo Fortunato Morrone, crotonese ma in esercizio a Reggio Calabria, decreteranno la chiusura dei Seminari di Cosenza e Reggio Calabria utilizzando la “volontà del Papa” come spauracchio.
Anzi, decreteranno una chiusura “lenta e inesorabile”, affinché nessuno protesti, ma noi siamo in grado di svelare sin da subito il retroscena.


Ciò che sarà decretato è il trasferimento a Catanzaro della teologia, cioè degli ultimi quattro anni di studi del percorso che serve per diventare sacerdoti, ovviamente si tratta degli anni più importanti che sono preceduti dal biennio filosofico.
Allora i Vescovi della Calabria hanno trovato questo escamotage: per non far dire a nessuno che “chiudono i Seminari di Cosenza e Reggio” (cosa verissima e voluta prima di tutto dall’antivescovo Morrone), prima spostano la teologia. In questo modo raggiungono tre scopi:

1. Salvano il Seminario di Catanzaro (che viene definito fintamente regionale, visto che regionale non è mai stato). Lo salvano dalla moria di vocazioni dovute allo scioglimento del Movimento Apostolico: l’unica realtà che garantiva alla Arcidiocesi di Catanzaro una vera e propria fucina di vocazioni. Chiaramente, con il crollo dovuto all’illegittima chiusura del movimento apostolico, il Seminario di Catanzaro si è letteralmente svuotato: la (oramai ex) gloriosa arcidiocesi di Catanzaro è tra le diocesi con meno seminaristi. Dal momento che i vescovi calabresi sono quasi tutti ex-alunni (e taluni anche ex-deformatori) del Seminario di Catanzaro, allora stanno svuotando le loro diocesi (in cui svolgono il ministero di vescovi) per soccorrere il Seminario di Catanzaro. E così, voi direte, si salva il Seminario? Poi chi salverà la Chiesa da questo modo di ragionare antievangelico?


C’è un ulteriore ragguaglio che merita menzione: l’operazione è destinata a salvare anche economicamente il Seminario di Catanzaro. Dalle diocesi di Cosenza e Reggio arriveranno tanti soldi, anzi più soldi che da tutte le altre diocesi, perché queste due diocesi, soprattutto quella Brutia, ha molti seminaristi da mantenere e quindi pagherà molte rette. Da Cosenza e Reggio arriveranno circa 300mila euro l’anno, una manna dal cielo che sarà spartita tra pochi eletti. Nel frattempo le due diocesi continueranno a spendere i soldi anche per i loro Seminari che i vescovi faranno finta di lasciare in vita con il biennio filosofico.

2. Avviano il percorso per costituire la Facoltà Teologica Calabrese: la cricca crotonese, che ormai detta legge in Calabria e in Vaticano, disponendo pure di influenti agganci nel Palazzo Apostolico, si è mobilitata per avere ciò che non ha mai avuto: la Facoltà. Così, con i dovuti appoggi del Dicastero per la Cultura, già lunedì i vescovi indicheranno un crotonese per guidare l’Istituto teologico che poi diventerà Facoltà. Di chi si tratta? Di Alessandro Saraco, fedelissimo del vescovo distruggi Seminari, S.E. Mons. Morrone, e del manovratore che sta ordendo la trama per far soccombere Cosenza e Reggio: S.E. Mons. Panzetta, Vescovo di Crotone. Ovviamente a nessuno importa andare a vedere come i numeri dell’Istituto siano crollati e non si riesce neanche ad avviare un Master, ciò che conta è il pennacchio che bisogna appuntare sul bavero dei crotonesi a costo di chiudere i Seminari di Cosenza e Reggio.


3. Infine i Vescovi raggiungeranno lo scopo di collassare i Seminari di Cosenza e Reggio senza mai chiuderli ufficialmente. Come potranno sopravvivere con i soli bienni filosofici? Andranno al collasso in men che non si dica, anche dal punto di vista economico, perchè i soldi devoluti per la formazione del Clero e dei futuri presbiteri andranno a Catanzaro!

Questo provvedimento sarà un pessimo inizio per il Vescovo Checchinato, privare il Seminario di Rende della Teologia sarà sempre ricordato come un provvedimento iniquo e ingiusto. Checchinato rovescerà tutto quanto costruito con fatica dai suoi predecessori, disponendo il trasferimento degli amati seminaristi bruzi nel luogo che ha procurato più scandali che vocazioni alla Chiesa Calabrese.


Cosenza è sempre vittima di questi soprusi inaccettabili, adesso anche la Chiesa tradisce Cosenza. Chi restituirà a questo territorio la dignità?

https://www.citynow.it/reggio-calabria-chi...igliere-caridi/

Reggio, chiusura del Seminario. Caridi: 'Scelta scriteriata, stanchi di continue espoliazioni'
"Reggio si vedrà ancora una volta defraudata come avviene, regolarmente, dagli anni 70" così la nota del consigliere Caridi

Reggio, chiusura del Seminario. Caridi: 'Scelta scriteriata, stanchi di continue espoliazioni'
20 Settembre 2023 12:08
Comunicato
Eco Hub
Di seguito il comunicato stampa del Consigliere Comunale di F.I. Antonino Caridi:

“È di questi giorni la notizia, ancora non ufficiale, di un possibile trasferimento del corso di laurea di Teologia del Seminario Maggiore Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria, in quel di Catanzaro. La città metropolitana di Reggio Calabria ospita il Seminario regionale, dove sono accolti e si formano i futuri Sacerdoti. Rappresenta il “fiore” ecclesiastico della nostra città, insieme al Duomo e all’Eremo, proiettato su scala Regionale”.

Spiega Caridi:



“La volontà dell’attuale arcivescovo Fortunato Morrone è quella di trasferire gli ultimi quattro anni del percorso universitario, quelli che rivestono maggiore importanza, a Catanzaro lasciando su Reggio Calabria il solo biennio. Tutto questo determinerà la morte del Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria e la sua naturale chiusura. Il perché di questa scelta scriteriata al momento non è dato sapere. Mentre il clero reggino non risulta essere stato interpellato”.

Prosegue Caridi:

“Ovviamente fioccano le ipotesi come quella di voler salvare il Seminario catanzarese, anche dal punto di vista economico. Come dire, spoglio la sacrestia per abbellire la Chiesa. Tutto questo ordito alle spalle della città di Reggio Calabria che si vedrà ancora una volta defraudata come avviene, regolarmente, dagli anni 70. L’aver trasferito i propri uffici, in quel di Catanzaro, a seguito del terremoto del 1908 ha determinato il lento ed inesorabile declino di questa che è la città più bella ed importante dell’intera Calabria. Basti pensare che la Corte d’appello sede di Reggio Calabria, mai restituita, è servita ad altra città a poter assurgere a capoluogo di regione”.

Conclude Caridi:

“È arrivato il momento di dire BASTA!!! Reggio Calabria è stanca di subire continue espoliazioni ai danni dei propri cittadini e delle generazioni future”.
 
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