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Il libro postumo di papa Ratzinger: "Esausto dal vociare assassino e dai preti gay”, L'invettiva ai circoli omosessuali e ai seminari porno gay

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view post Posted on 22/1/2023, 16:23

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L'invettiva ai circoli omosessuali e ai seminari porno gay

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www.open.online/2023/01/21/benedet...m-a-luci-rosse/


Club omosessuali e film a luci rosse nei seminari: le accuse alla Chiesa nel libro postumo di Benedetto XVI
21 GENNAIO 2023 - 15:34
di Franco Bechis

In 190 pagine e sei capitoli vengono raccolti tutti gli scritti composti nel monastero di Mater Ecclesiae dove ha vissuto Joseph Ratzinger dopo la sua rinuncia al ministero petrino

In diversi seminari già alla fine degli anni Sessanta «si formarono club omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari». Lo scrive Benedetto XVI in uno dei capitoli di Che cos’è il cristianesimo- Quasi un testamento spirituale, pubblicato postumo da Mondadori su indicazione precisa del Papa emerito. In 190 pagine e sei capitoli vengono raccolti tutti gli scritti composti nel monastero di Mater Ecclesiae dove ha vissuto Joseph Ratzinger dopo la sua rinuncia al ministero petrino. Gli scritti sono stati affidati dallo stesso Benedetto XVI al teologo Elio Guerriero e pubblicati a cura anche di monsignor Georg Ganswein.

«Dopo le dimissioni ero esausto»
È lo stesso Ratzinger a scrivere il primo maggio 2022 la prefazione stabilendo che «questo volume (…) deve essere pubblicato dopo la mia morte. La curatela l’ho affidata al dottor Elio Guerriero, che ha scritto una mia biografia in lingua italiana ed è da me conosciuto per la sua competenza teologica. Per questo gli affido volentieri questa mia ultima opera». L’incipit della sua prefazione ha toni quasi drammatici: «Quando, scrive Benedetto XVI, l’11 febbraio 2013 annunciai le mie dimissioni dal ministero del successore di Pietro, non avevo piano alcuno per ciò che avrei fatto nella nuova situazione. Ero troppo esausto per potere pianificare altri lavori».

«Un vociare assassino contro me»
Non meno drammatici i toni della ricostruzione fatta nella premessa dal teologo Guerriero, che racconta come dopo il polverone di polemiche nato per un suo contributo inserito nel libro del cardinale Robert Sarah, Benedetto XVI decise che ogni suo scritto successivo sarebbe stato pubblicato solo post mortem, spiegando allo stesso Guerriero: «Da parte mia, in vita, non voglio pubblicare nulla. La furia dei circoli a me contrari in Germania è talmente forte che l’apparizione di ogni mia parola subito provoca da parte loro un vociare assassino. Voglio risparmiare questo a me stesso e alla cristianità».

Film a luce rossa per educare i seminaristi a resistere
Nello stesso scritto in cui parla dei club gay nei seminari (che per altro fu pubblicato in lingua tedesca e poi tradotto in italiano nel 2019 sul sito del Corriere della Sera senza che nessuno cogliesse la gravità di quanto scritto) Ratzinger racconta che «in non pochi seminari studenti sorpresi a leggere i miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio”. Benedetto XVI riflettendo sugli scandali sessuali che dilagavano nella Chiesa, riporta anche un episodio: «Un vescovo, che in precedenza era stato rettore, aveva permesso di mostrare ai seminaristi dei film pornografici, presumibilmente con l’intento di renderli in tal modo capaci di resistere contro un comportamento contrario alla fede».

Giovanni Paolo Magno
Inedito anche lo scritto di Benedetto XVI in occasione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II. Ricorda il giorno della sua morte e gli striscioni in piazza San Pietro per farlo “Santo subito”. Ma aggiunge un particolare : «In vari circoli di intellettuali si era discusso della possibilità di concedere a Giovanni Paolo II l’appellativo di Magno”. Benedetto XVI spiega che solo due papi sono stati appellati con “Magno”: Leone I (440-461) e Gregorio I (590-604). Leone I convinse il capo degli unni Attila a risparmiare Roma, la città degli apostoli Pietro e Paolo. Gregorio I riuscì a salvare più volte Roma dai Longobardi: «La parola Magno ha una impronta politica presso entrambi», notava il Papa emerito. Aggiungendo che la storia di Giovanni Paolo II è innegabilmente somigliante alla loro: «Il potere della fede si rivelò una forza che, alla fine del 1989, sconvolse il sistema di potere sovietico e permise un nuovo inizio». Per questo San Giovanni Paolo II potrebbe anche diventare Magno.

https://www.fanpage.it/attualita/nei-semin...-libro-postumo/
22 GENNAIO 2023
12:39
“Nei seminari club gay e video porno” le rivelazioni di Papa Ratzinger nel libro postumo
Nel testo, che lo stesso Benedetto XVI ha voluto fosse pubblicato dopo la sua scomparsa per evitare “un vociare assassino”, Papa Ratzinger punta il dito contro gli abusi e il “collasso” nella formazione dei nuovi sacerdoti in seminario.
A cura di Antonio Palma

Accuse contro alcune vescovi che mirano “a sviluppare una specie di nuova, moderna cattolicità” ma anche contro alcuni seminari con “club gay” o dove gli aspiranti preti “sorpresi a leggere i miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio”, sono solo alcune delle denunce che Papa Ratzinger muove agli stessi apparati della chiesa cattolica in un libro postumo da pochi giorni apparso in libreria: “Che cos’è il cristianesimo. Quasi un testamento spirituale”.

Nel testo, che lo stesso Benedetto XVI ha voluto fosse pubblicato dopo la sua scomparsa, Ratzinger ha voluto condividere le sue ultime riflessioni su alcuni temi fondamentali della religione cristiana mentre era già Papa emerito. Quasi un testamento spirituale, Come recita il sottotitolo, che raccoglie testi editi e inediti del periodo successivo alle dimissioni, e dove non mancano appunto critiche severe.

Una scelta, la pubblicazione postuma, voluta dallo stesso Papa per evitare altre polemiche. "Da parte mia, in vita, non voglio più pubblicare nulla. La furia dei circoli a me contrari in Germania è talmente forte che l'apparizione di ogni mia parola subito provoca da parte loro un vociare assassino. Voglio risparmiare questo a me stesso e alla cristianità", ha spiegato infatti il papa in una lettera ai due curatori: il teologo Elio Guerriero e il segretario mons. Georg Gaenswein.

Nel libro Benedetto XVI punta il dito in particolare contro gli abusi e il "collasso" nella formazione dei nuovi sacerdoti ma anche contro i prelati che non seguono i dettami del Vaticano, raccontando di seminari con club gay e video porno e diocesi completamente staccate dalle indicazioni della Santa Sede.

“Vi furono singoli vescovi, e non solo negli Stati Uniti, che rifiutarono la tradizione cattolica nel suo complesso mirando nelle loro diocesi a sviluppare una specie di nuova, moderna cattolicità. Forse vale la pena accennare al fatto che, in non pochi seminari, studenti sorpresi a leggere i miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio. I miei libri venivano celati come letteratura dannosa e venivano per così dire letti solo di nascosto”, si legge nel libro di Ratzinger.

In un altro passaggio del volume, sottolineato dall’agenzia Ansa, Benedetto XVI parla dell’omosessualità e del fatto che in diversi seminari esistano quelli che definisce dei club di gay. “In diversi seminari si formarono “club” omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari”.

In generale “riguardo al problema della preparazione al ministero sacerdotale nei seminari, si constata in effetti un ampio collasso della forma vigente di questa preparazione” sostiene Ratzinger rivelando ad esempio che addirittura “un vescovo, che in precedenza era stato rettore, aveva permesso di mostrare ai seminaristi dei film pornografici, presumibilmente con l’intento di renderli in tal modo capaci di resistere contro un comportamento contrario alla fede”.

Sullo stesso tema della formazione dei nuovi sacerdoti Ratzinger infine racconta che “in un seminario nella Germania meridionale i candidati al sacerdozio e i candidati all’ufficio laicale di referente pastorale vivevano insieme. Durante i pasti comuni, i seminaristi stavano insieme ai referenti pastorali coniugati in parte accompagnati da moglie e figli e in qualche caso dalle loro fidanzate. Il clima nel seminario non poteva aiutare la formazione sacerdotale”.
 
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