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Criticò il vescovo Zenti: licenziato don Campedelli, insegnante di religione, "Non votate chi è per l'ideologia gender". E papa Francesco licenzia pure Zenti

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view post Posted on 20/6/2022, 17:08

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Vorrebbe tenersi tutti gli omosessuali per il seminario

Giuseppe-Zenti

https://tg24.sky.it/politica/2022/06/20/el...deologia-gender

Elezioni Comunali Verona, il vescovo Zenti: “Non votate chi sostiene l’ideologia gender”
POLITICA
20 giu 2022 - 07:58
©Ansa
Monsignor Giuseppe Zenti con una lettera invita i confratelli della diocesi di San Zeno ad aiutare i fedeli a “individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender, al tema dell'aborto e dell'eutanasia”. Poi sottolinea che il compito degli ordinati “non è schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana”


In vista delle elezioni di domenica, e in generale nelle tornate elettorali, il dovere dei sacerdoti è far coscienza a se stessi "e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender, al tema dell'aborto e dell'eutanasia". Lo sostiene il vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, in una lettera inviata ai confratelli della diocesi di San Zeno il 18 giugno, a pochi giorni dal ballottaggio fra Damiano Tommasi e Federico Sboarina per la carica di sindaco (COSA SAPERE SUL BALLOTTAGGIO - LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLE COMUNALI)

“Segnalare carenze di valori civili con radice cristiana”

Compito degli ordinati, spiega Zenti nella lettera, "non è schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana". Poi indica altri valori sulla cui presenza i fedeli dovrebbero far attenzione nel considerare i programmi dei candidati: "Il tema della disoccupazione, l'attenzione alle povertà, alle disabilità, all'accoglienza dello straniero, ai giovani, alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne". Queste, sottolinea monsignor Zenti, scrivendo ai presbiteri e diaconi della diocesi, "sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa".
 
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view post Posted on 30/6/2022, 16:07

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zenti-e1655738406417-696x493

https://www.iltimone.org/news-timone/aveva...to-da-incarico/

"Non votate chi è WS 30 Giugno 2022 di Redazione
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Aveva criticato il vescovo Zenti. Prete sollevato da incarico
«C’è bisogno che il prete dica ancora alla gente che cosa votare? Siamo sicuri che i laici e le laiche circa le vita, con la sua concretezza, siano meno esperti dei preti?». Con queste parole – non certo molto leggere – il sacerdote veronese don Marco Campedelli aveva pubblicamente criticato la lettera inviata dal suo vescovo, monsignor Zenti, sulla campagna elettorale a Verona.

Ebbene, il pur dimissionario Zenti non deve averla presa benissimo. È infatti notizia di queste ore che don Campedelli, da oltre vent’anni insegnante di religione cattolica al liceo classico «Scipione Maffei», è stato sollevato da quest’ultimo incarico…proprio dal vescovo. Le cattedre di religione cattolica, come noto, sono infatti decise dalla Curia e quindi, in ultima istanza, dal vescovo stesso.

Come prevedibile, verso il sacerdote allontanato dalla cattedra, anche sui social, sono subito fioccati attestati di stima. Allo stesso modo, la dura decisione della Curia scaligera è stata letta come una sorta di regolamento ad opera di monsignor Zenti, prossimo ad esser sostituito da don Domenico Pompili. Comunque sia, la vicenda è istruttiva, dato che ricorda che ci sono ancora vescovi che non lasciano correre qualsiasi cosa. Ma son sempre meno o, come in questo caso, dimissionari. per l'ideologia gender". E papa Francesco licenzia mons. Zenti

https://www.frosinonetoday.it/attualita/ve...esi-verona.html

Redazione
30 giugno 2022 13:42
Il Vescovo Pompili guiderà la diocesi di Verona
Il mons. originario di Acuto, vescovo di Rieti dal maggio del 2015, prende il posto di Giuseppe Zenti


La notizia che circolava da giorni ha preso forma in queste ultime ore. Dopo le dimissioni di mons. Giuseppe Zenti, mons. Domenico Pompili attuale vescovo di Rieti dal 2015 sarà il suo successore a guidare la diocesi di Verona. Il vescovo originario di Acuto (Frosinone) è pronto ad assumere la guida della Diocesi scaligera. Si attende l'annuncio ufficiale da parte del Vaticano nei prossimi giorni.

Pompili, che prende il posto del vescovo veronese Giuseppe Zenti (che lascia per anzianità), è vescovo di Rieti dal maggio del 2015. E' nato a Roma e ha 59 anni, lo scorso 29 ottobre 2020 è stato nominato da papa Francesco amministratore apostolico di Ascoli Piceno dopo le dimissioni del vescovo Giovanni D'Ercole e ha mantenuto l'incarico fino all'ingresso del nuovo arcivescovo Gianpiero Palmieri, avvenuto il 28 novembre 2021.

Domenico Pompili 59 anni, originario di Acuto ha tutte le carte in regola essendo prete da 34 anni, vescovo da 7, segretario della fondazione Comunicazione e cultura.docente di Teologia Morale all’Istituto Leoniano dal 1990 di Anagni.


Domenico Pompili si è sempre distinto per la sua profonda formazione teologica e culturale, la precisione nel portare a termine ogni impegno e soprattutto per la vicinanza alle istituzioni, ai giovani, alle associazioni, ai poveri e agli emarginati, ad ogni persona bisognosa di un consiglio, di una parola buona mantenendo un atteggiamento di semplicità e di ascolto.
 
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view post Posted on 1/7/2022, 03:21

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SUL CASO DEL #PROFESSORE DI VERONA, EX #PARROCO, LICENZIATO DAL #VESCOVO #ZENTI...

Riflessioni di #VitoMancuso

QUANTO ACCADE A VERONA DOPO LA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA

Vengo a sapere da Adista, e poi direttamente dall'interessato a cui ho chiesto conferma, che il vescovo di Verona ha licenziato Marco Campedelli dal posto di professore di religione presso il Liceo Maffei di Verona, ricoperto da Campedelli da 22 anni.
Qualche semplice domanda e alcune osservazioni.

1) Chi sono i due protagonisti?
Il vescovo è mons. Zenti, noto per le posizioni conservatrici e soprattutto per aver più volte invitato apertamente il clero e i fedeli a votare per le formazioni politiche di centro-destra. L'ultima volta è avvenuto qualche giorno fa, prima del secondo turno per l'elezione del sindaco di Verona, vinta, come è noto, dal candidato di centrosinistra Damiano Tommasi.
Il professore licenziato è Marco Campedelli, già parroco per 18 anni nel centro di Verona, teologo e anche uomo di spettacolo essendo un esperto burattinaio che, con il suo teatro, produce un'eccellente teologia narrativa e una spiritualità che fa sorridere, pensare e qualche volta commuovere.

2) Come spiegare quanto è accaduto?
Semplicemente così: A) il vescovo aveva esternato le sue indicazioni di voto a favore del centrodestra; B) Campedelli si era opposto sia in sede del consiglio dei teologi sia pubblicamente tramite uno scritto pubblicato da Adista che aveva fatto il giro della città; C) le elezioni sono finite con la vittoria del candidato non gradito a Zenti, il "pericolossisimo" Tommasi, definibile come un "cattolico adulto" per riprendere la definizione che Prodi diede a suo tempo di sé e che urtò non poco il cardinal Ruini; D) Zenti si è preso la sua rivincita, o forse meglio, vendetta.

3) Cosa pensare politicamente di quanto è accaduto?
Quanto è accaduto riguarda anzitutto il rapporto tra Chiesa e politica. A questo riguardo è sufficiente dire che mons. Zenti è l'esponente di quella superata concezione del mondo che papa Francesco deplora insistentemente denominandola "clericalismo". Clericalismo è la concezione del clero come potere, come potere assoluto, a cui anche il potere politico deve su alcune cose sottostare. Insomma Gregorio VII, Bonifacio VIII, Pio IX, card. Ruini et cetera, per quanto concerne la storia della Chiesa. In altre parti del mondo tutto ciò si chiama "teocrazia": si pensi, per esempio, a talebani, ayatollah, partiti religiosi della destra israeliana, hindutva di Modi in India. Anche Trump e i suoi, ovviamente, si uniscono a questa compagine.

5) Cosa pensare culturalmente di quanto è avvenuto?
Quanto è accaduto riguarda le nostre scuole, la nostra cultura. Non è ammissibile che un "vescovo" possa licenziare un professore di un liceo statale che ha alle spalle 22 anni di insegnamento con un gradimento umano e professionale degli studenti conosciuto da tutta la città. Non è ammissibile! per lo meno non lo è in uno Stato come il nostro.
Ne viene che quanto è accaduto deve essere l'occasione per ripensare totalmente l'insegnamento della religione nelle nostre scuole, togliendola dalle mani della Chiesa (che oggi ha potere totale su programmi e insegnanti) e consegnandola, come tutte le altre discipline, allo Stato e alle competenze specifiche di cui esso si servirà. Come avviene per la filosofia, la musica, l'arte, la letteratura e ogni altra materia. Oggi la religione, anzi le religioni, sono un fattore geopolitico essenziale per capire il nostro mondo (terrorismo islamico, questione palestinese, tensioni India-Pakistan, Bible Belt americana, patriarca Kirill e Putin...) e non è più tollerabile il modo in cui la materia religiosa viene quotidianamente offesa da logiche di potere che nulla hanno a che fare con la nobiltà e l'attualità della disciplina stessa. Mons. Zenti ha solo dato un esempio del potere dispotico che lo Stato concede all'episcopato e che, a mio avviso, non si deve più tollerare: per il bene della religione e soprattutto delle coscienze critiche e informate dei nostri ragazzi che ne hanno bisogno per capire il mondo.

Tralascio la domanda su cosa pensare "umanamente" di quanto è accaduto perché sarebbe impietoso per mons. Zenti, vescovo oramai dimissionario al quale auguro di ritrovare la pace, l'onestà intellettuale e soprattutto l'amore, perché senza questo la vita umana è un fallimento, tanto più di coloro che all'amore e al suo annuncio hanno dedicato la vita.
Vorrei invece che da qui potesse partire una seria riflessione sull'insegnamento della religione nelle nostre scuole. E vorrei soprattutto che tutti ci stringessimo attorno a Marco Campedelli, manifestandogli la stima per la libertà e il coraggio dimostrati e la solidarietà per l'ingiustizia subita.
 
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view post Posted on 1/7/2022, 17:02

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www.editorialedomani.it/fatti/vesc...edelli-v432l2zq

CHIESA DIVISA
Il vescovo di Verona smentisce di aver licenziato il sacerdote che lo criticava

DAVIDE MARIA DE LUCA
01 luglio 2022 • 17:09
Don Marco Campedelli aveva criticato Zenti per la lettera con cui sembrava appoggiare il sindaco uscente al ballottaggio. Ora la curia dice che nessuna procedura è stata avviata. Per i difensori del sacerdote si tratta di una marcia indietro

Don Marco Campedelli, sacerdote e insegnante di religione cattolica, aveva criticato il vescovo Giuseppe Zenti dopo la lettera in cui quest’ultimo era sembrato appoggiare il sindaco uscente al ballottaggio.
La notizia della sua rimozione dall’incarico di insegnante era uscita ieri, ma in serata è arrivata la smentita del vescovo. In effetti, nessuna procedura formale sembra che sia stata avviata.
Ma tra Campedelli e la curia ci sarebbero stati scambi di messaggi e una telefonata che il sacerdote ha interpretato come l’inizio del licenziamento, l’ultimo atto di uno scontro tra i due che dura da oltre un decennio.
La curia di Verona ha smentito il licenziamento del sacerdote Marco Campedelli dal ruolo di insegnante di religione cattolica in uno dei licei della città.

Campedelli e il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, si erano scontrati dopo che Zenti aveva inviato ai sacerdoti della diocesi una lettera in cui chiedeva di non votare per i sostenitori della cosiddetta «ideologia gender» pochi giorni prima del ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco della città.

Una lettera che era sembrata una sconfessione del candidato di centrosinistra, poi risultato vincente, Damiano Tommasi. Campedelli aveva risposto al suo vescovo con una lettera criticata pubblicata sul portale cattolico Adista.

Verona, il vescovo Zenti contro i candidati che sostengono l’ideologia gender

LICENZIAMENTO?
Lo stesso portale aveva pubblicato ieri mattina la notizia del “licenziamento” di Campedelli, attribuendone la ragione proprio al diverbio in campagna elettorale. Campdelli, che da 22 anni insegna nel liceo classico Maffei, in centro città, è una figura piuttosto nota a Verona e la notizia ha causato immediatamente forti reazioni.


Numerosi insegnanti e colleghi di Campedelli hanno pubblicamente espresso il loro appoggio al sacerdote, mentre numerosi studenti hanno organizzato un sit-in in favore di Campedelli di fronte al liceo. Una petizione online per la revoca del presunto licenziamento ha raggiunto 6.500 firme.

Poi, ieri sera, una nota ufficiale della Curia veronese ha smentito la notizia. «Risultano false le parole “siluramento” e “licenziamento´ apparse nell’articolo di Adista.it» e invita il sito a produrre «qualche documento che attesta tale licenziamento, o altrimenti l’amore per la verità e l’onore della professione richiederebbero una ritrattazione».

Adista non ha smentito la notizia, ma in un articolo pubblicato oggi scrive: «La comunicazione della revoca a Marco Campedelli dell’abilitazione all’insegnamento non era ancora scritta nero su bianco, e ciò, si suppone, ha consentito alla Curia di Verona di negare che nulla fosse mai accaduto».


LA VICENDA
Né il vescovo Zenti né Campedelli sono risultati immediatamente disponibili per una replica. Due diverse fonti, una vicina alla curia e una a Campedelli, sostengono che in settimana ci sarebbe stato un teso scambio di messaggi tra Zenti e Campedelli e poi una telefonata tra un esponente della curia e il sacerdote.

In questa comunicazione, Campedelli avrebbe colto l’intenzione da parte della Curia di revocargli l’abilitazione all’insegnamento. Nessun passo formale in questo senso sarebbe ancora stato intrapreso.

La curia non ha il potere di licenziare un insegnante di religione, ma il diritto canonico e la legge italiana stabiliscono che il vescovo ha diritto di revocargli l’abilitazione all’insegnamento.

Il regolamento della Conferenza episcopale stabilisce che la revoca avviene con un decreto scritto dopo una procedura della durata massima di venti giorni e che prevede di ascoltare le ragioni del sacerdote.


Nella sua smentita, la curia ricorda che l’incarico di insegnante di religione ha durata di un anno e scade il 31 agosto.

Campedelli è quindi ancora formalmente un insegnante di religione cattolica. Ma nella nota non viene specificato se Campedelli continuerà a insegnare anche il prossimo anno scolastico, né dove.

POLITICA
Così Damiano Tommasi ha espugnato Verona
DAVIDE MARIA DE LUCA

I TRASCORSI
Gli scontri tra il vescovo Zenti e Campedelli non sono una novità in città. Nel 2015, Campedelli era stato uno dei numerosi sacerdoti di Verona a criticare il vescovo per aver inviato a oltre 400 insegnanti di religione cattolica una lettera in cui raccomandava una candidata alle regionali nella Lista Zaia.

Scelta per cui era stato criticato anche dal suo ex portavoce e che aveva portato alla luce diverse divisioni e malumori interni alla diocesi.

Soprannominato in città il “vescovo verde” dai suoi critici, Zenti è un prelato di orientamento conservatore che in passato ha espresso in diverse occasioni vicinanza in alla Lega veronese.

Nel 2013, al termine della messa di Natale in Duomo, Zenti aveva lasciato la parola per un breve discorso all’allora sindaco leghista Flavio Tosi.

Qualche anno dopo ha fatto pubblicare un comunicato critico dopo un incontro sull’accoglienza tra Don Ciotti e il sindaco di Riace Mimmo Lucano in una chiesa del centro, poiché, scriveva: «Si possono svolgere eventi che hanno lo scopo di sensibilizzazione sociale in altri posti idonei».

Campedelli è invece di orientamento progressista ed è noto per le sue prese di posizioni politiche. Per 18 anni è stato co-parroco di San Nicolò, dietro l’Arena di Verona,una delle più frequentate in città e un punto di riferimento per i cattolici veronesi di orientamento sociale della città.

Nel 2017, il vescovo Zenti lo ha fatto trasferire come viceparrocco nella piccola Colognola, una decisione considerata da molti in città una punizione per il sacerdote ribelle.
 
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view post Posted on 2/7/2022, 18:01

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Conquiste del Lavoro Breaking News
Chiesa, Zenti: non può insegnare chi non in comunione col vescovo
Il caso del sacerdote 'licenziato' a Verona
Verona, 2 lug. (askanews) - "Chi è docente di Religione e non è in comunione col vescovo non può insegnare". Così ha risposto mons. Giuseppe Zenti, già vescovo di Verona, ai giornalisti che gli hanno chiesto dello stop all'insegnamento del sacerdote veronese nel liceo Maffei di Verona. Ieri si sono svolte in città anche iniziative di sostegno del docente, "Don Marco è un mio prete, prego molto per lui; vorrei che fosse un buon prete" ha aggiunto Zenti alla domanda sul fuduto del sacerdote. Quanto poi alle polemiche seguite alla lettera in campagna elettorale, su un presunto appoggio al candidato federico Sboarina, Zenti ha risposto: "Tutte le fake news le ho già perdonate". Zenti ha parlato a margine dell'annuncio del nuovo vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili. Era presente anche il sindaco Damiano Tommasi. "Il vescovo e la Chiesa hanno le loro regole, le loro responsabilità. A noi il compito di guidare la città e di far convivere tutte le realtà presenti".

( 2 luglio 2022 )
 
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