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Le frattaglie di S. Timoteo regalate a papa Francesco, Arrivano in Vaticano le reliquie fabbricate nelle Crociate e resuscitate da Santa Democrazia Cristiana nel 1945

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view post Posted on 23/1/2021, 20:42

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Arrivano in Vaticano le reliquie fabbricate nelle Crociate e resuscitate da Santa Democrazia Cristiana nel 1945

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https://www.primonumero.it/2021/01/donata-...oli/1530649063/

IL VIDEO
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Donata a Papa Francesco una reliquia di San Timoteo: “Grazie a tutti i fedeli di Termoli”
Una delegazione della diocesi di Termoli-Larino è stata ricevuta dal Papa per ringraziare il pontefice in occasione del primo anniversario del pellegrinaggio straordinario del corpo di San Timoteo a Roma. Il Santo Padre Francesco si è detto entusiasta delle iniziative realizzate e, con uno speciale video-messaggio, ha ringraziato tutta la diocesi di Termoli-Larino per il dono di una reliquia di San Timoteo che custodirà per la pubblica venerazione.

di Redazione - 23 Gennaio 2021 - 9:11 Commenta Stampa Invia notizia 2 min
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A un anno dal pellegrinaggio della diocesi di Termoli-Larino a Roma per portare le reliquie di San Timoteo, un nuovo emozionante incontro e un messaggio ai fedeli termolesi da parte del pontefice. In un clima di grande cordialità, nel pomeriggio di giovedì 21 gennaio, Papa Francesco ha accolto, a santa Marta, una delegazione della Diocesi di Termoli-Larino guidata dal Vescovo Gianfranco De Luca. Il motivo dell’udienza privata è stato quello di ringraziare il Papa per il pellegrinaggio del Corpo di san Timoteo da Termoli a Roma del quale ricorre quest’anno il primo anniversario.


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Nella circostanza è stata donata al Papa una reliquia di san Timoteo allestita e collocata in un reliquiario costituito da una radice d’ulivo raffigurante un’onda del mare dal quale la tradizione narra che sia arrivato a Termoli il corpo del santo proveniente da Costantinopoli alla fine della IV crociata. L’opera è stata realizzata dall’artigiano Giuseppe Antonio Silvaggio di Ripabottoni, in arte “Peppinuccio”.

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Le reliquie
I resti venerati di San Timoteo, nel 356, da parte di un certo Artemio, prefetto d’Egitto e plenipotenziario dell’imperatore Costanzo, nel tempo delle persecuzioni ariane contro i cattolici, furono asportati, e insieme a quelli di Sant’Andrea e San Luca, furono portati nella Basilica degli Apostoli di Costantinopoli. Alcuni documenti attestano che queste tre reliquie furono provvisoriamente portate a Milano, nella Basilica dei Santi Apostoli a Porta Romana, ma è più attendibile la versione di altri studiosi che affermano una traslazione dei corpi di San Timoteo ed di Sant’Andrea, da Costantinopoli a Termoli; vediamo come: ci sono due elementi determinanti, nel corso di questa vicenda, il primo è l’amicizia tra veneziani, ragusani (abitanti dell’attuale Dubrovnik) e termolesi e il secondo indizio molto importante è la Quarta Crociata (1202-1204) per liberare i luoghi santi. I crociati chiesero l’aiuto navale alla Repubblica di Venezia e l’esercito crociato stette fermo molto tempo a Termoli. Poi l’armata partì ma la meta finale non fu la Terra Santa, bensì Costantinopoli, perché i veneziani avevano forti interessi commerciali nel conquistare i mercati verso l’Oriente e Costantinopoli era il passaggio obbligato. I crociati, stanchi di stare a Costantinopoli, presero le reliquie di San Timoteo e di Sant’Andrea e le portarono a Ragusa (in Croazia) e attraverso questa città della costa slava, giunsero il 12 aprile 1204 a Termoli. Termoli era una zona di passaggio dei pellegrini e il patrono di quella città era il Vescovo San Basso. Nel 1220 fu iniziata la costruzione della Cattedrale; pochi anni dopo però, nel 1239, a causa della guerra tra i veneziani e Federico II, per paura che le reliquie di San Timoteo fossero trafugate, il Vescovo Stefano le nascose nella cripta della Cattedrale dove si veneravano i resti di San Basso.
Le reliquie rimasero così nascoste, senza che nessuno sapesse dove, ben 700 anni!
Termoli, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu preservata dai bombardamenti e i termolesi, con l’aiuto attivo dell’Azione Cattolica, decisero di restaurare la cripta di San Basso, come ringraziamento per la sua protezione. I lavori iniziarono nell’aprile del 1945. L’11 maggio, gli operai all’opera, nel pavimento della cripta in un certo punto sentirono come del vuoto al di sotto. Sollevarono la pietra e trovarono una lapide e un cassettina di legno. La lapide diceva: “Anno del Signore 1239: qui riposa il corpo di San Timoteo, discepolo dell’apostolo Paolo. Qui pose il Vescovo termolese Stefano, insieme al Capitolo della Cattedrale”. La cassetta di legno, a contatto con l’aria e la luce si frantumò e comparvero delle ossa umane. Subito furono esposte e venerate. Negli anni ’90 il Vescovo Mons. D’Ambrosio decise di istituire una commissione medica, per analizzare i resti e convocò alcuni primari dell’ospedale San Timoteo di Termoli ed un celebre anatomopatologo.
Dall’esame risultarono ossa dell’epoca di Timoteo, di un uomo di circa 60 anni e logorate dall’abbondante cammino.
Era San Timoteo, anche perché mai nessun’altra città o Chiesa ne aveva rivendicato la presenza! Furono studiate anche le pietre della cripta e furono trovati due indizi importantissimi: in due luoghi diversi della cripta c’erano scolpiti una stella di Davide e il cosiddetto “nodo di Salomone”. Questi due segni scultorei , nella storia, significano che lì era sepolto un “tesoro”. In particolare il nodo di Salomone, nella cultura e nella storia, indicava proprio una sepoltura insigne, poi all’esterno della Cattedrale erano scolpite a graffito tante croci, segno del passaggio di molti pellegrini. Infatti a Termoli transitavano i pellegrini che venivano da Loreto e che andavano a Monte Sant’Angelo a venerare San Michele o verso Brindisi per imbarcarsi in direzione della Terra Santa.
 
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view post Posted on 28/1/2021, 20:42
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Che la Chiesa sopravvive basando la fede su frattaglie di ogni genere è risaputo. E' oltretutto ridicolo che ci siano ignoranti tali ad ascoltarli mentre esibiscono reliquie, come trofei. L'ignoranza abbonda ovunque, ma nella Chiesa sbalordisce l'eccesso
 
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