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Carlo Acutis come P. Pio. Pezzi di cadavere esposti all'idolatria necrofila dei fedeli., L'ostensione del cuore estratto dalla salma per la beatificazione del 15enne morto nel 2006 di leucemia. E al simulacro hanno messo le Nike ai piedi: pubblicità occulta?

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view post Posted on 1/10/2020, 16:31

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Carlo Acutis come P. Pio. Pezzi di cadavere esposti all'idolatria necrofila dei fedeli. L'ostensione del cuore estratto dalla salma per la beatificazione del 15enne morto nel 2006 di leucemia. E al simulacro hanno messo le Nike ai piedi: pubblicità occulta?

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www.giornaledelcilento.it/beatific...ione-ad-assisi/


Beatificazione di Carlo Acutis: apertura della tomba e venerazione ad Assisi
1 Ottobre 20204026

di Marianna Vallone

E’ intensa l’attesa per la beatificazione di Carlo Acutis, il giovane morto il 12 ottobre 2006 a Monza, a 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. E’ uno dei giovani indicati da Papa Francesco come modelli nella Christus vivit, insieme a tre italiani (san Domenico Savio e i beati Piergiorgio Frassati e Chiara Badano). Ad Assisi, città-simbolo della pace, che nel mondo viene identificata con uno dei santi più amati, San Francesco, ospiterà la cerimonia di beatificazione in programma il 10 ottobre alle ore 16:30 nella Basilica superiore di San Francesco. Il corpo, traslato nel 2016 al Santuario della Spogliazione, sarà visibile dal 1 ottobre. Per la prima volta dalla morte la sua tomba sarà aperta alla venerazione fino al 17 ottobre.

APERTURA TOMBA CARLO ACUTIS, GUARDA LE FOTO

Chi era Carlo Acutis
Carlo, nato a Londra nel 1991, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, fu segnato da una pietà profonda quanto precoce. Fece la Prima Comunione, con un permesso speciale, a sette anni. Fu un adolescente da Messa e Rosario quotidiani. Maturò un amore vivo per i santi, per l’Eucaristia, fino ad allestire una mostra sui miracoli eucaristici che oggi è rimasta online e ha avuto un successo inaspettato, anche all’estero.

Carlo Acutis e il legame con il Cilento
La mamma di Carlo Acutis, Antonia Salzano, era originaria di Centola. Ogni estate Carlo, con la famiglia, da Milano trascorreva le vacanze a Centola-Palinuro, e ha sempre visitato il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca. L’anno scorso, l’amministrazone comunale guidata dal sindaco Francesco Scarabino, ha intitolato al giovane una strada, Vicolo I Castelluccio. La cerimonia si è tenuta il 25 luglio in occasione proprio del cinquantesimo anniversario del miracolo eucaristico che il giovane Carlo aveva fatto conoscere a tutto il mondo tramite il web. Il miracolo eucaristico di San Mauro La Bruca è avvenuto nel 1969: 63 ostie consacrate, rubate da ignoti ladri sacrileghi furono successivamente ritrovate integre, e si conservano tuttora intatte dopo più di quarant’anni.

GUARDA LA DIRETTA DAL SANTUARIO

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Programma dal 1 al 17 ottobre
L’apertura del sepolcro ci sarà nella mattinata di oggi, giovedì 1 ottobre. Domani, 2 ottobre, ci saranno le inaugurazioni, nella cattedrale di San Rufino e a Santa Maria degli Angeli, delle due mostre, quella sui “Miracoli eucaristici” e quella sulle “Apparizioni Mariane”, ideate dallo stesso Carlo mentre in serata è previsto un evento online dedicato ai giovani dal titolo: “Beato Te: a scuola di felicità con Carlo Acutis”, a cura della Pastorale giovanile regionale. Sabato 3 ottobre alle ore 21 al Santuario della Spogliazione ci sarà la visita dei vescovi della Conferenza episcopale delle Marche per la venerazione del corpo di Carlo Acutis. Il 5 ottobre è previsto un momento di testimonianza con il ricordo della mamma, Antonia Salzano e di alcuni amici assisani di Carlo. L’incontro sarà moderato da padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro convento. Il 6 ottobre alle ore 17 nella sala della Spogliazione. “Francesco e Carlo: due giovani a confronto”, Paolo Rodari, vaticanista de La Repubblica intervista il vescovo Sorrentino. Nel pomeriggio dell’8 ottobre, al Santuario della Spogliazione, ci sarà la presentazione del libro della giornalista Mediaset, Safiria Leccese dal titolo: “La ricchezza del bene” alla presenza degli imprenditori raccontati nel volume. Il 9 ottobre, vigilia della Beatificazione, ci sarà una veglia di preghiera a Santa Maria degli Angeli, alla presenza del vescovo ausiliare di Milano, monsignor Paolo Martinelli e del presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Renato Boccardo e animata dalla Pastorale giovanile diocesana; nella circostanza tutta Assisi diventerà “Città Eucaristica” con momenti di Adorazione in diverse chiese del centro storico. La cerimonia di beatificazione di sabato 10 ottobre, che potrà essere seguita attraverso maxi-schermi allestiti in diverse piazze, sarà presieduta dal cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Prima e dopo la celebrazione, animazione a cura di Marco Mammoli, conduce Safiria Leccese. Domenica 11 sempre al Santuario della Spogliazione alle ore 11 il ministro generale dell’Ordine dei Frati minori Cappuccini, P. Roberto Genuin, presiederà la santa messa, mentre il 12 ottobre, nel giorno della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis sarà il vescovo diocesano monsignor Sorrentino a celebrare la santa messa delle ore 18. Nella mattina del 13 ottobre momento di riflessione nella sala della Spogliazione dal titolo: “Eucarestia e malattia, quando la sofferenza luce”. Nel pomeriggio alle ore 18 al Santuario della Spogliazione sarà il presidente della Ceu, monsignor Boccardo a presiedere la santa messa. Il 16 ottobre nel salone Papale di San Francesco è in programma un convegno dal titolo: “Carlo Acutis e la digital economy”, al quale partecipano padre Paolo Benanti, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, Luca Tomassini, fondatore di Vetrya e Giovanna Melandri, presidente della Human Foundation e Sia (Social impact agenda per l’Italia) e presidente della Fondazione Maxxi. Il periodo di venerazione del giovane Beato terminerà il 17 ottobre alle 10,30 con la santa messa al Santuario della Spogliazione, presieduta dal vescovo Sorrentino con la partecipazione di tutte le rappresentanze diocesane. Al termine sarà chiusa la tomba del Beato.

Edited by pincopallino1 - 1/10/2020, 19:18
 
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www.meteoweek.com/2020/09/05/anton...-santo-web-cpe/

Parla la madre di Carlo Acutis: “Mio figlio, un santo per il web”
Di
Francesco Cammuca -
5 Settembre 2020 ULTIMO AGGIORNAMENTO 7:28

Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis, è tornata sul decesso del ragazzo ucciso dalla leucemia. Il 20 ottobre ci sarà il processo di beatificazione per lui. “Ricordo quando guarì una donna da un tumore al pancreas”, dice”.

La storia di Carlo Acutis è una di quelle che fanno riflettere. Il ragazzo fu stroncato da una leucemia che se lo portò via in meno di tre giorni, ma sono tante le vicende che lo riguardano da vicino. In particolare quelle che lo hanno visto intercedere spesso con le alte sfere della religiosità e del mondo cristiano. Tanto che Antonia Salzano, la madre, ha svelato tutte le volte in cui Carlo Acutis si è messo in contatto con l’aldilà. Una prova di grande fede e anche di doti sovrannaturali, che hanno reso il 15enne un ragazzo molto amato, non solo sul web.

Tanto che il prossimo 20 ottobre si terrà il processo di beatificazione di Carlo Acutis. Ne ha parlato proprio mamma Antonia, svelando anche un particolare relativo al corpo del figlio, che avrebbe dovuto essere guastato dalla malattia. “Io stavo lì, mio marito non volle vedere – ha dichiarato – . Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo“. Una vita durata appena 15 anni ma che è stata particolarmente piena, quella di Carlo.

E la madre sostiene che ci sia un legame tra questa scoperta e un sogno, che ha visto protagonisti mamma e figlio: “Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo“.

Antonia fa sapere che la famiglia “avrebbe voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia“. Secondo lei si tratta di un paradosso, visto che “il cuore, perfetto, ora sarà esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi“. Ma come Carlo Acutis ha scoperto la fede? Lo svela ancora la madre: “Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non è che la domenica andasse a messa“.
Antonia Salzano, la madre di Carlo Acutis – meteoweek.com

Dunque una religiosità non indotta dai genitori per Carlo. Così la madre svela chi potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale in tal senso: “Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede“.

Carlo Acutis era un bambino prodigio, tanto che “a 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”“. Mentre a 9 anni “scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico“. Una predisposizione che non fu considerata negativa, tanto che, come dice mamma Antonia “i promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti“.

Ma qual è stato il miracolo che lo ha portato al processo di beatificazione? “Accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenório invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominciò a mangiare“. E poi venne la leucemia: “Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso“.
 
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https://www.acistampa.com/amp/story/aperta...innastica-15126

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Aperta la tomba di Carlo Acutis, "sarà un beato vestito di jeans e scarpe da ginnastica"
Per la prima volta la tomba del venerabile Carlo Acutis è stata aperta ai fedeli


Carlo Acutis
Foto: Santuario della Spogliazione / pagina fb

Carlo Acutis
Foto: pagina twitter / pd
Von Veronica Giacometti
ASSISI , 01 ottobre, 2020 / 6:00 PM (ACI Stampa).-
E' stata ufficialmente aperta ad Assisi la tomba con il corpo del giovane venerabile Carlo Acutis che resterà visibile ai fedeli di tutto il mondo fino al 17 ottobre. Il corpo di Carlo, beato tra dieci giorni, è stato trovato "intero".

“Io sono meravigliato di quante persone passano qua tutti i giorni. Con le emergenze sanitarie il flusso è diminuito un pò, ma posso dire che persone di tutti i continenti passano di qua. E' incredibile vedere persone di tutte le età, anche i sacerdoti, vescovi, suore e tanti giovani, ragazzi, adulti, famiglie...è un fenomeno che veramente solo lo Spirito Santo può spiegare che un ragazzo di solo 15 anni riesca ad attirare tante persone". Così Padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira, Rettore del Santuario della Spogliazione di Assisi, racconta ad EWTN e al gruppo ACI, il flusso di pellegrini presso la tomba del giovane Carlo Acutis.

Un grande evento si è realizzato proprio oggi, 1 ottobre. Per la prima volta, infatti, la tomba del venerabile Carlo Acutis è stata aperta ai fedeli. Il corpo trovato intero, ma non incorrotto, traslato nel 2016 al Santuario della Spogliazione, resterà esposto fino al 17 ottobre. Passando per l'altro grande appuntamento, la beatificazione di Carlo il prossimo 10 Ottobre. Per l’evento, nella cittadina umbra sono attesi oltre 3 mila pellegrini. Tutto pensato secondo le norme anti-Covid19.

A presiedere la Messa di apertura questa mattina, presso il Santuario tanto amato da Carlo - qui egli partecipò alla celebrazione eucaristica, che era per lui un appuntamento quotidiano - il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino. “Il giorno della beatificazione – precisa il Vescovo ai media vaticani – porteremo nel luogo della celebrazione una reliquia, ma il suo corpo resterà sempre qui fino al 17 ottobre”.

Il corpo di Carlo Acutis è stato trovato "intero". Come sottolineato anche da Monsignor Sorrentino nell'omelia. "Un corpo che è passato, negli anni di sepoltura ad Assisi, attraverso il normale processo di decadimento, che è retaggio della condizione umana dopo che il peccato l’ha allontanata da Dio, sorgente della vita. Ma questo corpo mortale è destinato alla risurrezione. Dio stesso, nella carne del suo Figlio morto e risorto, ci ha restituito il link per la vita che non tramonta".

La conferma di un "corpo integro" l'ha data anche il Rettore del Santuario ad EWTN/ ACI group: "Si potrà vedere il corpo di Carlo che è stato ritrovato in modo integro, non intatto, ma integro, aveva tutti gli organi".

Monsignor Sorrentino durante la Messa odierna presso il Santuario della Spogliazione di Assisi commenta: "Oggi torna in qualche maniera visibile Carlo, la bellezza della sua presenza tra gli angeli e i santi. Carlo ci aiuta a metterci sulla sue orme per convertirci a Gesù. Con il cuore di Carlo che per l'Eucarestia bruciava, vogliamo aprire il cuore alla grazia del Signore."

Nell'omelia il Vescovo di Assisi sottolinea: "Tra soli dieci giorni Carlo verrà iscritto nell'albo dei Beati, un albo che riflette sulla terra l'albo del cielo. In realtà tra terra e cielo la distanza è più breve di qulla che si possa immaginare. Cielo e terra si toccano, si intrecciano. Dal punto di vista spirituale si può vivere sulla terra abitati dal Cielo. Ce lo ricorda il nostro Carlo, desideroso di cielo al punto che nell'Eucarestia aveva trovato la sua autostrada. Oggi torna in mezzo a noi con la gioia di un volto radioso... Carlo è stato fedele all'amore di Dio. Ha scelto Dio come il tutto della sua vita. Un proposito breve come un tweet, ma bruciante come un fuoco. Non io, ma Dio".

"Per questo motivo, dopo la celebrazione, aprirò la sua tomba, per rendere in queste settimane il suo corpo, ricomposto con arte e con amore, visibile a quanti si sentono legati alla sua figura, attratti dal suo esempio e desiderosi della sua intercessione. - Carlo si fa rivedere per invitarci a vedere con lui il volto di Dio. Carlo non chiede che la nostra attenzione si fermi a lui, egli è solo un invito, un collegamento, i nostri occhi come i suoi puntano a Dio. Carlo è morto a soli 15 anni, sono qui davanti a me il papà e la mamma, questa disgrazia nascondeva una grande grazia. Carlo ha lasciato una scia di grazia che lo rende ancora vivo e operante in mezzo a noi. Carlo è un modello di santità nell'epoca digitale".

Alla fine della Messa il Vescovo di Assisi annuncia poi due grandi progetti per i poveri tanto amati sia da Carlo che da San Francesco. E' infatti in cantiere una mensa che sarà costruita proprio vicino al Santuario della Spogliazione. Poi l'idea è anche quella di realizzare ogni anno un progetto per i paesi più poveri nel mondo.

Campane a festa ad Assisi e nel mondo, il corpo di Carlo ora è visibile davvero a tutti. Commossa la mamma di Carlo, Antonia Salzano, che commenta all'ufficio stampa della Diocesi di Assisi: “Siamo emozionati che finalmente la tomba di Carlo sia stata aperta, soprattutto perché i fedeli che Carlo ha sparsi per il mondo saranno in grado di vederlo e di poterlo venerare in modo più forte e coinvolgente. Ci auguriamo che attraverso l’esposizione del corpo di Carlo i fedeli possano elevare con più fervore e fede le preghiere a Dio che attraverso Carlo ci invita tutti ad avere più fede speranza e amore verso di lui e verso i nostri fratelli proprio come Carlo ha fatto nella sua vita terrena. Preghiamo che Carlo interceda per tutti noi presso Dio è ci ottenga tante grazie”.

"Per la prima volta nella storia si vedrà un beato vestito in jeans, le scarpe da ginnastica e una felpa. In assoluto la prima volta e questo per noi è un grande messaggio, possiamo sentire la santità non come una cosa lontana, ma alla portata di tutti perché il Signore è Padre di tutti”, dice ancora Padre Carlos nell'intervista ad EWTN.

Una nota del Vescovo di Assisi, arrivata solo in serata, spiega che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto: “All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario, – spiega monsignor Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”.

Il Santuario rimarrà aperto dal 1 al 17 ottobre dalle 8,15 alle 22 con orario prolungato fino a mezzanotte nei giorni 9, 10 e 11, per permettere ai tanti fedeli e devoti di Carlo di venerarlo e partecipare agli eventi in programma prima e dopo la Beatificazione.

articolo aggiornato alle ore 21.48 con il comunicato stampa della Diocesi di Assisi sul corpo di Carlo.
 
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Lo hanno scavato da sotto terra, dove aveva avuto "il normale processo di decadimento. Il corpo, pur trasformato è stato trattato con tecniche di conservazione e di integrazione. Riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione” (cit. vescovo Assisi). Insomma, hanno dissepolto il cadavere, gli hanno strappato il cuore e coi brandelli rimasti hanno fatto un pupazzo di silicone, vestito con le scarpe di una nota marca americana per fare pubblicità occulta.
 
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Acutis...mento_del_corpo


Dopo la morte, a scopo di preservazione, il suo corpo ha subito un processo d'imbalsamazione e per la successiva esposizione della salma il suo volto è stato ricostruito tramite una maschera in silicone che ne ricreava le sembianze.
 
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https://www.interris.it/attualita/card-val...e-carlo-acutis/

Il card. Vallini presiederà la beatificazione di Carlo Acutis
Il legato pontificio presiederà il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella basilica di San Francesco, la beatificazione di Carlo Acutis morto a 15 anni nel 2006

da Milena Castigli -ULTIMO AGGIORNAMENTO 10:11Ottobre 2, 2020

Carlo Acutis in un'immagine di qualche anno fa
Sarà il card. Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, a presiedere il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella basilica di San Francesco, il rito della beatificazione del venerabile Carlo Acutis, sepolto al santuario della Spogliazione.

Tomba esposta
Al fine di evitare un eccessivo assembramento nel giorno dell’evento, scrive il Sir, il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino ha aperto la tomba del prossimo beato, che resterà visibile, per ora, solo fino al 17 ottobre, data la difficoltà a gestire in sicurezza per un periodo più lungo i flussi di devoti in questo periodo di pandemia.

Dopo la morte, a scopo di preservazione, il corpo di Carlo – morto a 15 anni di leucemia – ha subito un processo d’imbalsamazione. Per la successiva esposizione della salma, il suo volto è stato ricostruito tramite una maschera in silicone che ne ricreava le sembianze.

In merito, è intervenuto il vescovo, negando la notizia – girata sui media nei gironi scorsi – che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto.

“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al santuario – spiega mons. Sorrentino –, esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi”.

“Un’operazione che è stata svolta con arte e amore – ha aggiunto il vescovo -. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”.
 
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La fabbrica dei santi proclama una nuova maschera di silicone all'idolatria dei fedeli



www.lavoce.it/carlo-acutis-la-veri...no-le-immagini/

Carlo Acutis. La verità di quel giovane volto oltre la teca. Parla il Vescovo Sorrentino – Le immagini
By Maria Rita Valli -
02/10/2020
Fedeli davanti al santuario della Spogliazione di Assisi, sulla piazza il grande schermo dove scorrono le immagini di Carlo
I fedeli in fila dentro il santuario della Spogliazione
Fedeli in preghiera davanti al corpo di Carlo Acutis

Il corpo di Carlo Acutis non avrebbe subito la corruzione della morte? È la tesi circolata in questi ultimi tempi nel web e rilanciata in vista della beatificazione del giovane e della esposizione del corpo alla venerazione dei fedeli.

Il fatto non è vero e l’equivoco, su cui si stava creando tanto clamore, è stato chiarito dal Vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino che ha spiegato anche il “mistero” di quel volto che pare ancora vivo che i fedeli possono vedere oltre la teca che lo protegge.

In una nota inviata oggi – 2 ottobre 2020 – il vescovo comunica che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto, e racconta la verità.
Sorrentino: per il volto di Carlo una maschera in silicone

“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario, – spiega mons. Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”.

www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/1...ternet/5961343/

Carlo Acutis beato, chi era il giovane morto a 15 anni di leucemia che la Chiesa si prepara a proclamare “patrono di Internet”

Una vita fuori dall'ordinario per un giovane considerato un genio dell'informatica. Ma con una fede molto radicata, anche a dispetto delle sofferenze procurategli dalla malattia che lo portò rapidamente alla morte. Oggi ad Assisi la cerimonia di beatificazione: papa Francesco ha delegato il cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli
di Francesco Antonio Grana | 10 Ottobre 2020

Carlo Acutis diventa beato. E il ragazzo 15enne, stroncato dalla leucemia fulminante nel 2006, potrebbe essere proclamato a breve dalla Chiesa cattolica anche “patrono di Internet” per la sua passione per l’informatica. Papa Francesco ha delegato il cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, a presiedere la beatificazione di Acutis svoltasi ad Assisi, dove le sue spoglie sono esposte dal 2019. Ad assistere alla cerimonia anche i genitori di Carlo, Andrea Acutis e Antonia Salzano. Il miracolo attribuito all’intercessione del giovane riguarda la guarigione improvvisa e inspiegabile, avvenuta nel 2013, di un bambino brasiliano affetto da una malformazione congenita al pancreas. Ma è tutto l’iter della causa che è stato velocissimo se si considera che la beatificazione del ragazzo arriva ad appena 14 anni dalla sua morte.

Una vita fuori dall’ordinario per un giovane considerato un genio dell’informatica. Ma con una fede molto radicata, anche a dispetto delle sofferenze procurategli dalla malattia che lo portò rapidamente alla morte. Ripeteva spesso: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”. Carlo nacque a Londra il 3 maggio 1991, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, ma ha vissuto la sua infanzia a Milano. A 7 anni chiese e ottenne di ricevere in anticipo la prima comunione grazie a un permesso speciale. Le sue giornate erano sempre scandite dalla messa e dal rosario. Maturò un grande amore per i santi e per l’Eucaristia, fino ad allestire una mostra sui miracoli eucaristici, tuttora online, che ha riscontrato un successo inaspettato, anche all’estero. Grazie alla sua testimonianza cristiana, perfino il domestico di casa Acutis, un induista di casta sacerdotale bramina, decise di farsi battezzare. Carlo morì il 12 ottobre 2006 nell’ospedale San Gerardo di Monza. I genitori ricordano che qualche giorno prima di essere ricoverato, mentre gli facevano compagnia in camera da letto, si erano sentiti dire dal figlio: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in cielo”. E ai medici che lo curavano, nonostante i forti dolori che la malattia gli procurava, ripeteva: “C’è gente che soffre molto più di me”.

Il giovane amava ripetere che “criticare la Chiesa significa criticare anche se stessi”. Parole che sono tornate di grande attualità alla luce dei recenti scandali finanziari che hanno letteralmente travolto la Segreteria di Stato. “Nella sua vita, – scrive il postulatore della causa di beatificazione, Nicola Gori, giornalista de L’Osservatore Romano – aveva incontrato molte persone che non credevano all’Inferno e al Purgatorio. Una volta ebbe una discussione con un sacerdote che negava l’esistenza del Purgatorio e dell’Inferno. Tuttavia, il ragazzo nutriva una grande reverenza e rispetto nei confronti dei sacerdoti, che onorava sempre anche se a volte non offrivano un buon esempio. La sua maturità in ambito di fede risaltava agli occhi di quanti lo conoscevano”.

Gori, nella biografia di Carlo, Un genio dell’informatica in cielo (Libreria Editrice Vaticana), annota: “È veramente stupefacente come la fama e la conoscenza di questo ragazzo si sia diffusa tanto rapidamente. Basti pensare alle centinaia di grazie e favori ricevuti per sua intercessione. E senza che nessuno abbia fatto grande opera di diffusione, ma spontaneamente. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti, visto che l’ambito in cui Carlo eccelleva era proprio l’informatica. Molti suoi coetanei vengono proprio a contatto con lui per la prima volta su internet, poi rimangono affascinati e desiderano approfondire la conoscenza. Da un primo incontro, si passa poi alla scoperta del suo messaggio e della sua vita. Sono molti, e non solo giovani, a rimanere stupiti da questo apostolo che non lascia indifferenti. Il suo esempio trascina e invita a cambiare condotta e a riflettere”.

Nella sua esortazione apostolica Christus vivit, Francesco lo indica come modello ai giovani di tutto il mondo: “È vero – scrive il Papa – che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali. È il caso del giovane venerabile Carlo Acutis. Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza. Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che ‘tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie‘. Non lasciare che ti succeda questo”.

Twitter: @FrancescoGrana

Edited by pincopallino2 - 1/10/2021, 11:21
 
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Adorare un cadavere mummificato rende l'idea di quanta ignoranza si nutre la Chiesa per sopravvivere
 
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