| X M7317: Non mi risulta niente del genere sai... Cmq ho trovato la leggenda di Kulkulcan/Quetzacoatl se trovi qualche accostamento...
Ho trovato Xipe: Durante il mese azteco Tlacaxipchualitzi, che durava 20 giorni, gli uomini impersonavano Xipe Totec indossando le pelli di vittime sacrificali. Il significato di questo simbolo non è chiaro, ma alcuni vedono la pelle il simbolo della nuova crescita primaverile che interessa la terra.
La leggenda di Quetzacoatl/Kulkulcan
"Il nome Quetzacóatl significa letteralmente quetzal-serpente o 'serpente piumato', ma poichè la penna del quetzal è per il messicano simbolo di oggetto prezioso, e cóatl significa anche fratello gemello (da cui il messiccanismo 'coate', gemello) il nome Quetzal-cóalt si traduce anche, esotericamente, con quello di 'gemello prezioso', volendo in tal modo da significare che la stella del mattino e quella della sera sono una sola e medesima stella; ossia, il pianeta Venere, rappresentato la mattina da Quetzal-cóalt e la sera dal suo fratello demello Xólotl.
Per questo Tlahuizcalpantecuhtli appare con due facce, una di uomo vivo e l'altra a forma di cranio. Questa identificazione delle stelle del mattino e della sera ha dato origine a numerosi miti nella storia dell'umanità e spiega anche tutte le leggende relative a Quetzacóatl. Infatti, venere per un certo tempo appare come stella vespertina; poi rimane invisibile e, quando torna ad apparire, lo fa sotto forma di stella mattutina."
commento: In questi giorni fate caso dove si trova Venere alla sera, è molto luminosa. Se sapete anche dove si trova le pleiadi si vede che Venere le ha superate, questo vuol dire che il calendario finisce proprio quel periodo.
"Questo fenomeno astronomico viene così nel mito: Quetzacóatl e il suo fratello Xólotl scendono nel mondo dei morti e percorrono l'inferno affrontando diverse e difficili prove a cui vengono sottoposti dagli dèi infernali."
commento: i maya e aztechi consideravano la terra piatta.
"Così quando Quetzacóatl decide di domandare al dio degli inferi le ossa degli uomini morti per creare con quelle della nuova umanità, il viaggio viene intrapreso dai due gemelli ed essi giungono nel mondo sotterraneo per presentare la supplica a Mictlantecuhtli, affinché consegni loro le ossa; ma Quetzacóatl, sapendo, come dice il cronista, che il dio dei morti è 'falso e cavilloso', appena ricevute le ossa si mette a correre. Il Mictlantecuhtli nel vederlo fuggire resta offeso, per cui lo insegue di gran corsa, e ordina alle quaglie di ataccarlo. Durante la fuga assaltato dagli uccelli, il dio scivola e cadendo rompe le ossa, e ha appena il tempo di raccoglierne i pezzi di uscire con quelli dall'inferno.
Discutono subito i due fratelli e, sebbene la cosa non sia riuscita bene com'essi avrebbero desiderato. Quetzacóatl si sacrifica sopra le ossa e inaffiandole del proprio sangue dà origine alla nuova umanità. Ma come i frammenti delle ossa sono di diversa grandezza, così risultano gli uomini e le donne che vivono nel mondo, e le quaglie, per aver osato inseguire il dio, saranno sacrificate e, col loro sangue, verranno bagnati gli altari dei sacrifici, poiché esse avevano aiutato il dio infernale e cercato d'impedire che l'eore portasse a termine la sua missione.
Gli uomini, pertanto, sono figli di Quetzacoatl. Il dio apparira' agli aztechi sempre in questo atteggiamento benefico, come loro padre e come loro creature.
Il mito dei fratelli gemelli va al di la dei confini del Messico e dell'America Centrale e si ritrova spesso nelle religioni di altri popoli americani. Anche la fuga di Quetzacóatl da Tula attraverso il mitico Tlillan Tlapallan 'la terra del nero e del rosso', e la sua promessa di ritornare dall'oriente nell'anno del proprio nome, 'Ce Acatl', non è altro che un modo per spiegare sotto forma di mito la morte del pianeta, cioè, il suo nascondersi a ponente, nel luogo appunto in cui si uniscono il nero e il rosso, il giorno e la notte, e il vaticionio che egli tornerà a oriente, trasformato in stella del mattino e precedendo il Sole.
Per Questo, quando nell'anno 1519, che nel calendario indigeno si chiamava appunro 'Ce Acatl' (I Canna), sbarcarono a Veracruz i conquistatori, Montezuma non dubitò neppure un istante che si trattasse di Quetzacoatl tornato a prendere possesso del suo regno tolteca, da lui abbandonato al momento della sua fuga a Tlillan Tlapallan.
Tuttavia, come dio della vita Quetzacóatl figura come il benefattore dell'umanità. Infatti, dopo aver creato l'uomo col proprio sangue, vediamo che cerca di nutrirlo, e scopre il mais, che le formiche conservano dentro una collina. Trasformandosi in formica egli ruba a quegli insetti un granello di mais che poi regala agli uomini. Quindi egli insegna agli uomini la maniera di pulire la giada e le altre pietre; insegna loro a tessere le tele policrome, con il cotone miracoloso che nasce già colorato in diverse tinte, e a fabbricare i mosaici con le piume del quetzal, dell'uccello azzurro, del colibrì, della guacamaya e di altri uccelli dalle penne splendenti.
Ma sopratutto egli ha insegnato all'uomo la scienza, dandogli la maniera di misurare il tempo e di studiare le rivoluzione degli astri; gli ha insegnato il calendario, ha inventato le cerimonie ed ha inoltre fissato i giorni adatti alle orazioni e ai sacrifici....."
commento:.... salto una parte
"Infatti, Quetzacóatl è l'archetipo della santità; la sua vita di digiouno e di penitenza , il suo carattere sacerdotale, la sua benevolenza verso i figli, gli uomini sono chiaramente espresse nelle notizie che ci hanno conservato le cronache e nelle raffigurazioni dei manoscritti indigeni.
Ma accanto a questo aspetto di santità troviamo anche in Quetzacóatl il peccato, che si traduce agli occhi degli indigeni nella violazione dell'astinenza sessuale e nella ubriachezza. Il peccato viene rappresentato nei codici come il 'divoratore di immondizie': ed il peccato è appunto questo, un'immondizia morale, e arriva a proporzioni di tragedia quando è il dio stesso a compierlo, il rappresentante della santità, Quetzacóatl, il quale si lascia trascinare all'ubriachezza e all'incontinenza. Natturalmente, egli è indotto al peccato del dio male, Tezcatlipoca, e, come abbiamo detto sopra, nella lunga lotta che sostengono i due rivali, che nel loro combattimento creano e disfano l'universo per tornare a costruirlo e disfarlo, Tezcatlipoca, ha impiegato alla fine la seduzione per far cadere in peccato Quetzacóatl, come, secondo un altro mito, la dea dell'amore e della bellezza, Xochiquetzal, ha sedotto il virtuoso Yappan, provocando l'ira degli dèi che lo hanno trasformato in scorpione.
In questo modo la lotta cosmica diventa una lotta morale e, più tardi, quando il re tolteca, lo storico Quetzacóatl, viene costretto ad abbandonare Tula, sono i sacerdoti e i fedeli a Tezcatlipoca che perseguitano il Quetzacóatl storico e lo costringono ad abbandonare la regione centrale del Messico e a fuggire nelle terre di Veracruz, Rabasco e Youcatan. L'ipotesi secondo il quale Quetzacóatl sia un'importazione d'idee europee in terra americana deve essere del tutto scartata. Molto prima che si scoprisse il continente americano, anzi molto prima che gli europei potessero intraprendere spedizione nel continente americano, ancora prima dell'era cristiana, già Quetzacóatl esisteva.
L'interpretazione del dio bianco e barbuto"
commento: voilà risolto il mistero
" della leggenda, che sarebbe stato un vescovo irlandese o l'apostolo San Tommaso, non è che uno dei tanti errori che a forza di ripetersi finiscono coll'acquistare il peso di solide verità."
commento: Galileo sei già incXXXXtto???
" Quetzacóatl, il dio barbuto, è un dio antichissimo nella Mesoamerica; ancora prima del'era cristiana il suo culto esisteva in questa parte del mondo. Quetzacóatl insomma non è davvero un dio straniero giunto nelle regione messicana; egli è al contrario, uno degli dèi più importanti e caratteristici di essa."
FINE
Come vi sembra?!? Vi è piaciuta la storia?!??
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