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Bevvero dallo stesso calice durante messa. Dopo il diacono muore pure don Brignone, 46 anni., La setta cattolica neocatecumenale fa le prime vittime anzitutto tra i suoi adepti

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view post Posted on 19/3/2020, 11:48
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La setta cattolica neocatecumenale fa le prime vittime anzitutto tra i suoi adepti

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www.ilmattino.it/salerno/coronavir...gi-5120272.html

Coronavirus, è morto don Alessandro:
il parroco dei riti neocatecumenali a Salerno
SALERNO
Giovedì 19 Marzo 2020 di Pasquale Sorrentino

Don Alessandro Brignone, parroco di Caggiano, è deceduto questa mattina all'età di 46 anni. Aveva contratto il Coronavirus durante i raduni religiosi dei neocatecumenali.

Don Alessandro era diventato prete il primo luglio del 2006, da nove anni guidava la parrocchia di Caggiano. Aveva solo 46 anni e stando a quanto emerso finora non aveva malattie pregresse. Le sue condizioni sono peggiorate nella giornata di martedì quando è stato trasferito all’ospedale di Polla dalla sua abitazione dove era in quarantena dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Ieri sera il quadro clinico è peggiorato e questa mattina, poco dopo l’alba ha perso la vita.

Il prete aveva partecipato ai raduni dei neocatecumenali di Atena Lucana e Sala Consilina di fine febbraio e di inizio marzo. Lo stesso diventato caso mediatico e non solo, e lo stesso al cui aveva partecipato Raffaele Citro, il primo deceduto della provincia di Salerno per Covid-19. Circa venti persone hanno partecipato a quel rito e molti sono risultati positivi e a loro volta ne hanno contagiato altre. Son 20, finora, le persone positive nel Vallo di Diano. Quattro a Caggiano, e tutte hanno partecipato ai raduni.




«Il nostro quarto giorno di quarantena - scrive il primo cittadino del paese dell’Alto Tanagro Modesto Lamattina - inizia nel peggiore dei modi. Questa notte, presso l’ospedale di Polla, non ce l’ha fatta il nostro Don Alessandro. Questo nemico invisibile colpisce la nostra comunità in modo violento e drammatico. Ci stringiamo nel dolore a tutta la sua famiglia, in questo giorno della festa del papà ad un padre che perde un figlio. A tutta la famiglia vanno le nostre sentite condoglianze. Una perdita enorme per la nostra comunità, che non è solo un numero a livello nazionale. Che sia da monito, se non vogliamo continuare a piangere vittime, ».”
Ultimo aggiornamento: 11:16



www.ilmattino.it/salerno/coronavir...ri-5115571.html


Coronavirus, ​giallo sugli «untori» di Atena:
il «santone», il calice e l'ira del vescovo
Coronavirus, ​giallo sugli «untori» di Atena: il «santone», il calice e l'ira del vescovo
Martedì 17 Marzo 2020
07:30
di Pasquale Sorrentino

Sedici persone colpite dal Coronavirus tra il Vallo di Diano e la zona del Tanagro, profondo sud della provincia di Salerno e tutti a causa diretta o indiretta di un raduno religioso di neocatecumenali. Sono due gli incontri che avrebbero fatto scoppiare la scintilla all'escalation di casi positivi tra Sala Consilina, Caggiano, Polla e Atena Lucana, i paesi «blindati» dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il primo incontro si è tenuto all'hotel Kristall di Atena Lucana il 28, 29 febbraio e il primo marzo, il secondo il 4 di marzo nella sacrestia della chiesa di San Rocco a Sala Consilina. Sono due fasi di un rito che i neocatecumenali portano sempre avanti in tempo di Quaresima: la convivenza e la catechesi ai quali hanno partecipato circa venti persone. Tre i parroci, e tra questi uno dei fautori dell'incontro, don Alessandro, originario di Salerno, che opera a Caggiano, parroco di una chiesa che presenta il cammino per i catecumenali. Circa venti gli altri fedeli, tra loro anche il diacono Raffaele Citro, il primo deceduto della provincia di Salerno. Il 75enne di Bellizzi ha perso la vita il 10 di marzo, il tampone effettuato in seguito al suo decesso ha fatto emergere la sua positività al Covid-19. Da quel momento in poi il Dipartimento prevenzione dell'Asl ha avviato la ricerca della rete dei suoi contatti e si è tornati quindi all'incontro di fine febbraio ad Atena Lucana, due giorni dopo che i sindaci del Vallo avevano disposto la sospensione di tutti gli assembramenti ed eventi pubblici in luoghi chiusi. Il raduno religioso, essendo di iniziativa privata, è stato tenuto lo stesso e da quel momento il coronavirus, a insaputa di tutti ha cominciato a diffondersi.




Il governatore Vincenzo De Luca ha puntato il dito sull'incontro denunciando il fatto che si fosse bevuto da un solo calice ed evidenziando la presenza di un milanese, una sorta di santone, ai raduni. Affermazioni smentite dal suo quasi omonimo, il vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro, monsignor Antonio De Luca che pur confermando che i riti dei neocatecumenali prevedono delle situazioni simili «ma in quello di Atena Lucana si sono rispettate le distanze imposte qualche giorno prima». La convivenza è comunque durata per tre giorni all'interno dell'albergo e questo ha permesso la diffusione del virus. Tra loro anche il milanese, un uomo residente a Sala Consilina che è tornato in Campania il 22 febbraio partendo da Milano. Forse è lui l'uomo identificato come santone che in realtà in questo raduno è un semplice fedele. Tra l'altro positivo al tampone. Come don Alessandro di Caggiano e con lui altri due fedeli dello stesso paese. Da queste persone risultate positive un nuovo ramo di diffusione del virus: a Polla. Infatti una delle due fedeli, da quanto è emerso, ha organizzato una rappresentazione di pentole all'interno di un'abitazione privata a Polla il 7 marzo e almeno un'altra persona è rimasta infettata e si attendono i tamponi di altri soggetti presenti alla vendita di prodotti per la casa. L'altro raduno religioso, la catechesi, si è tenuto il 4 marzo nella sacrestia di San Rocco a Sala Consilina. Si sarebbe dovuta tenere nella chiesa della Trinità, nello stesso comune ma il parroco proprio per evitare troppe persone insieme, ha chiuso la porta. A questo incontro avrebbe partecipato anche la moglie di Citro, anch'ella poi positiva.
 
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