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Fa prostituire 16enne minorato. Condannato a soli 3 anni don Marino, Cirò (KR): Botte, pistola in bocca, minacce di morte per aiutare il prete che portava la pizza al capomafia

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icon1  view post Posted on 3/3/2020, 17:06

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Botte e minacce di morte: pistola in bocca per cancellare le prove. Cirò (KR), a processo p. Marino

Il prete che porta la pizza al capomafia e fa prostituire 16enne minorato.

JPG

www.zoom24.it/2020/03/03/minaccia-...ete-a-giudizio/

Minaccia di morte un 16enne e lo costringe a prostituirsi, prete a giudizio
Di Gabriella Passariello 3 Marzo 2020
E’ stato il gup del Tribunale di Catanzaro a mandare a processo il sacerdote, incastrato da un video salvato nel cellulare della vittima

Minacciato di morte, costretto a prostituirsi dal sacerdote della sua parrocchia e a lasciare casa insieme alla sua famiglia per evitare le pesanti ritorsioni da parte degli emissari inviati dal prete. Il gup del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia ha rinviato a giudizio don Giovanni Marino, 56 anni, parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova, di Cirò Marina, nel Crotonese, accusato di prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata. I fatti, contestati dal sostituto procuratore Corrado Cubellotti, risalgono al mese di maggio 2013. Il parroco avrebbe approfittato dello stato di povertà del fedele, all’epoca dei fatti 16enne, per costringerlo a un rapporto orale all’interno dei locali destinati all’alloggio dei sacerdoti, dandogli in cambio vestiti, denaro e un telefono cellulare, con l’aggravante di aver commesso il fatto su un minorenne con lieve ritardo mentale e nella qualità di ministro di culto.

La prova da eliminare e gli emissari del sacerdote. Quei momenti di intimità imposti erano stati “immortalati” nel cellulare del minore, una prova da eliminare per evitare guai, ed è per questo, che il sacerdote, secondo la Procura, ha tentato due volte di offrire alla vittima una somma di danaro di diverso importo, di cinquecento e di settemila euro per entrare in possesso di quel video che lo vedeva protagonista del rapporto sessuale orale consumato con l’adolescente. Prima le minacce verbali “te la farò pagare”, poi il sacerdote avrebbe inviato persone allo stato ignote per percuotere brutalmente il compagno della madre della vittima e costringerlo invano a consegnarli il cellulare del ragazzo.

La pistola puntata in bocca alla vittima. Su mandato di don Marino, una persona non identificata con il volto travisato da un casco di motociclista, secondo le ipotesi di accusa, avrebbe puntato in bocca una pistola al sedicenne e minacciandolo di morte sarebbe riuscito ad afferrare il cellulare dalla tasca della vittima, buttandolo a terra, pensando così di distruggere anche il file video, ma il filmato era comunque salvo: il minorenne l’aveva precedentemente salvato sulla memory card. Il sacerdote risponde anche di violenza privata, perché in qualità di mandante, in concorso con persone allo stato ignote, avrebbe inviato i propri emissari non identificati in casa della vittima, costringendo l’intero nucleo familiare ad allontanarsi da Cirò Marina, fuggendo prima a Napoli, poi a Gela, ad Isola Capo Rizzuto e a Roma. Il processo per l’imputato, difeso dal legale Lucio Cavallone, inizierà il prossimo 9 settembre, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro.

MARINO Padre Giovanni
Nato a massafra il 29.02.1964
Ordinato Presbitero il 12.10.1996
Indirizzo: Santuario madonna d’Itria 88811 CIRO mARINA

Edited by pincopallino2 - 23/3/2022, 18:33
 
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view post Posted on 3/3/2020, 20:51

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http://www.cn24tv.it/news/204066/minore-ci...a-giudizio.html

Minore circuito, dopo rapporto minacciato di morte: sacerdote rinviato a giudizio
3 MARZO 2020, 19:51 CROTONE CRONACA

Rinviato a giudizio dal gup Antonio Battaglia del Tribunale di Catanzaro il parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cirò Marina, don Giovanni Marino, accusato di prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata. Il processo - secondo quanto riporta Zoom24 - inizierà il prossimo 9 settembre, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro.

I FATTI

Agghiacciante la vicenda che secondo l'accusa vedrebbe il religioso, oggi 56enne, trasformarsi nell’“orco” di un minorenne con disagi economici e affetto da un lieve ritardo mentale.

Risalirebbero a 7 anni fa i fatti contestati dal sostituto procuratore Corrado Cubellotti. La vittima, all’epoca 16enne, sarebbe stata circuita dal sacerdote con vestiti, denaro e un cellulare - poi rivelatosi una “trappola” per lo stesso religioso - e sarebbe stata poi portata all’interno dei locali destinati all’alloggio dei sacerdoti per ricambiare “la gentilezza” con un rapporto orale.

Proprio con quel cellulare regalatole avrebbe però ripreso il tutto e da lì sarebbe iniziata la presunta azione minatoria del parroco verso il minore e verso i suoi familiari.

Il primo sarebbe stato finanche avvicinato da un soggetto travisato che l’avrebbe minacciato con una pistola alla bocca per prendergli il cellulare e distruggerlo. Atto, quest’ultimo, andato a buon fine ma quel video “bollente” sarebbe rimasto comunque su una memory card.

La tesi è anche che il sacerdote abbia provato a “contrattare” con la famiglia con del denaro e non riuscendoci portato la stessa a fuggire da Cirò Marina.
 
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view post Posted on 4/3/2020, 07:56

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www.passiochristi.org/wp-content/up...-ITA-ONLINE.pdf
Composizione delle comunità della MAPRAES
per il quadriennio 2019/2023
Non è stato possibile completare la nomina di tutti i ruoli previsti; laddove non fosse stato possibile definire un ruolo è stato comunque
indicato il religioso che si occuperà di sopperire a queste necessità. La destinazione delle persone che non compaiono in questa
lista è ancora in fase di discernimento.

Fossacesia

Superiore
P. Marcello Pallotta
Vicesuperiore
P. Domenico Lanci
Economo
in discernimento
P. Angelo Picelli
P. Bruno Rivellino
Gabriele Violante
P. Giovanni Battista Marino
P. Mariano Martelli
P. Pierluigi Di Eugenio
P. Tito Paolo Zecca

Edited by pincopallino2 - 4/3/2020, 14:51
 
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view post Posted on 4/3/2020, 09:01

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https://catanzaro.gazzettadelsud.it/artico...4-72d21040516e/

Abusi su un 16enne, botte e minacce alla famiglia: a processo parroco di Cirò Marina
di Gaetano Mazzuca — 04 Marzo 2020
abusi sessuali, cirò marina, pedofilia, prete, Giovanni Marino, Catanzaro, Calabria, Cronaca
Prima avrebbe costretto un ragazzino di 16 anni ad avere rapporti sessuali poi avendo paura di essere scoperto avrebbe fatto minacciare di morte lui e la sua famiglia costringendoli a trasferirsi altrove. È pesantissimo il quadro accusatorio nei confronti di don Giovanni Marino, 56 anni all'epoca dei fatti parroco a Cirò Marina.

Secondo l'accusa il parroco approfittando dello stato di indigenza del minore affetto anche da un lieve ritardo cognitivo lo avrebbe costretto ad avere rapporti intimi in cambio di soldi, vestiti e un telefono cellulare. Il ragazzino però sarebbe riuscito a riprendere con il suo cellulare i rapporti con il parroco.

Quest'ultimo venuto a conoscenza dell'esistenza dei files che lo ritraevano con il minore per evitare guai avrebbe offerto per due volte cospicue somme di denaro per ottenere il video. Davanti alle resistenze del minore e della sua famiglia il parroco avrebbe inviato persone per percuotere brutalmente il compagno della madre della vittima.

L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.

https://www.lanuovacalabria.it/post/croton...iato-a-giudizio

Crotone, sacerdote "costringe" una minorenne a prostituirsi. Lei lo filma, il prete la minaccia: rinviato a giudizio
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images Crotone, sacerdote "costringe" una minorenne a prostituirsi. Lei lo filma, il prete la minaccia: rinviato a giudizio
Un’aula di Tribunale
03 marzo 2020 19:13
Tentata estorsione, rapina e violenza privata, prostituzione minorile. Con queste accuse la Procura della Repubblica ha chiesto e poi ottenuto il processo per un sacerdote della provincia di Crotone, G. M., difeso dagli avvocati Lucio Cavallone e Salvatore Staiano. Il dibattimento inizierà il prossimo 9 settembre, quando i legali tenteranno di smontare l’accusa cristallizzata nell’udienza preliminare.

A rinviarlo a giudizio è stato disposto dal giudice dell’udienza preliminare Antonio Battaglia, il quale ha confermato la richiesta del pubblico ministero, Corrado Cubellotti, che ha portato avanti la richiesta già avanzata nei mesi scorsi.

A don Marino viene contestato di aver costretto una minorenne ad avere con lui un rapporto sessuale. In cambio le avrebbe dato vestiti, soldi e un cellulare. Il resto accade dopo che il telefono della vittima filma un rapporto sessuale che fa preoccupare il sacerdote, facendolo correre ai ripari: vuole quel video. Per ottenerlo, secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stato mandato un uomo con l’obiettivo di demolire il dispositivo. Distruzione che riesce, ma che non porta al risultato sperato. Il video sarebbe stato già salvato in una memoria esterna.

Ma la vicenda avrebbe anche risvolti. Dopo l’accaduto, infatti, i familiari della vittima vanno via dalla Calabria su indicazione di un uomo non identificato. Situazione, quest’ultima, che costa al sacerdote l’accusa di violenza privata.
 
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view post Posted on 4/3/2020, 10:19

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https://www.corrieredellacalabria.it/regio...ato-a-giudizio/

Minore costretto a un rapporto
sessuale, parroco del Crotonese
rinviato a giudizio
Il processo inizierà il prossimo 9 settembre. Pesantissime le accuse per il religioso: è accusato di prostituzione minorile,
tentata estorsione, rapina e violenza privata
 3 marzo 2020, 22:08

CATANZARO Il prossimo 9 settembre un parroco del Crotonese dovrà presentarsi davanti al
Tribunale collegiale di Catanzaro e rispondere di accuse gravissime, formulate dal pm Corrado
Cubellotti, quali prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata. Il rinvio a
giudizio, infatti, è stata la decisione del gup Antonio Battaglia al termine dell’udienza preliminare.
A maggio 2013 il ragazzino allora sedicenne, affetto da un lieve ritardo mentale, sarebbe stato
costretto a un rapporto orale col sacerdote che, approttando dello stato di povertà della presunta
vittima, in cambio le avrebbe dato vestiti, soldi e un telefono cellulare. L’atto sessuale era stato, però,
ripreso dal cellulare del minore e questo costituiva un pericolo per il prete che avrebbe tentato di
avere il video prima offrendo denaro al ragazzo e poi mettendo in campo le maniere forti anche con
l’aiuto di più persone allo stato non identicate. Violenze tali da costringere tutta la famiglia del
giovane a continui spostamenti. Sarà, ora, il processo a stabilire le responsabilità in questa terribile
vicenda.
 
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view post Posted on 4/3/2020, 14:50

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https://www.calabrianews.it/ex-parroco-di-...-alla-famiglia/

Ex parroco di Cirò Marina a processo per abusi su 16enne, botte e minacce alla famiglia
4 Marzo 2020


Catanzaro – Con l’accusa di prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro, Antonio Battaglia ha rinviato a giudizio don Giovanni Marino, 56 anni, ex parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cirò Marina, nel Crotonese.
Il Gup ha anche riconosciuto l’aggravante di aver commesso il fatto su un minorenne con lieve ritardo mentale e nella qualità di ministro di culto
Secondo quanto sostenuto in udienza dal sostituto procuratore Corrado Cubellotti, nel mese di maggio del 2013,
approfittando dallo stato di indigenza di una persona, all’epoca dei fatti di 16 anni, consumò un rapporto orale all’interno dei locali destinati all’alloggio dei sacerdoti. In cambio al ragazzo furono dati denato, vestiti e un telefono cellulare.
Il ragazzino però sarebbe riuscito a riprendere con il suo cellulare i rapporti con il parroco. Quest’ultimo venuto a conoscenza dell’esistenza dei filmati per evitare guai avrebbe offerto per due volte cospicue somme di denaro per ottenere il video. Davanti alle resistenze del minore e della sua famiglia il parroco avrebbe inviato persone per percuotere brutalmente il compagno della madre della vittima.
 
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view post Posted on 6/3/2020, 06:59

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http://www.cn24tv.it/news/204137/ciro-mari...la-vicenda.html

Cirò Marina. Sacerdote indagato: attuale parroco completamente estraneo alla vicenda
5 MARZO 2020, 12:50 CROTONE CRONACA

Riceviamo e pubblichiamo a seguire una richiesta di rettifica inviataci dall’avvocato Mario Turano, legale dell’attuale parroco della Chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cirò Marina, in relazione all’articolo pubblicato dal nostro giornale il 3 marzo scorso, e dal titolo “Minore circuito, dopo rapporto minacciato di morte: sacerdote rinviato a giudizio” (QUI).

Comprendendo e condividendo le ragioni della missiva volte a meglio chiarire i fatti e dunque a non arrecare alcun pregiudizio o ledere l’immagine pubblica e istituzionale dell’intera comunità parrocchiale di Sant’Antonio, non possiamo però non specificare come dalla lettura del corpo della stessa notizia è chiaramente comprensibile che la vicenda trattata si riferisca esclusivamente all’ex parroco, don Giovanni Marino, e che in nessun modo riguardi invece l’attuale guida pastorale, ovviamente ed evidentemente completamente estranea ai fatti.

***

“Egregio direttore, in riferimento all’articolo … desideriamo fornire alcune precisazioni. Relativamente al periodo: “Rinviato a giudizio il parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cirò Marina, don Giovanni Marino”, si specifica e puntualizza che Don Giacomo Marino non è più titolare della parrocchia di Sant’Antonio di Padova … da maggio 2013, data dalla quale la parrocchia venne affidata alla guida pastorale di altro Padre Passionista; non solo, oggi la parrocchia … è guidata da Padre Giuseppe Pane, totalmente e completamente estraneo alle vicende riportate nell’articolo in oggetto.

Appaiono dunque false ed errate le affermazioni che il parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cirò Marina sia stato rinviato a giudizio, perché così non è, e che il parroco della chiesa … sia don Giovanni Marino, il quale non ricopre più tale carica ecclesiale dal maggio 2013…”

Avv. Mario Turano
 
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view post Posted on 20/1/2022, 10:57

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www.quotidianodelsud.it/calabria/c...esso-a-crotone/

Il prete portò la pizza al capomafia ai domiciliari: il retroscena nel processo a Crotone

Di ANTONIO ANASTASI
19 GENNAIO 2022 10:43 | 0Un'aula di tribunale

CIRÒ MARINA (CROTONE) – «Il Vangelo dice di far visita ai carcerati, e così durante la processione di Sant’Antonio mi fermai e gli portai un pezzo di pizza. Lui si trovava agli arresti domiciliari. Era sempre agli arresti domiciliari». Parola dell’ex parroco Giovanni Marino, che così ha risposto al pm Antimafia Silvia Peru che gli chiedeva se avesse mai incontrato Giuseppe Spagnolo detto il “bandito”, uno dei plenipotenziari del “locale” di ‘ndrangheta di Cirò.

La testimonianza è andata in scena dinanzi al Tribunale penale di Crotone che dovrà pronunciarsi sulle accuse nei suoi confronti che sono quelle di prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata. Il prete secondo i magistrati avrebbe costretto un ragazzino di 16 anni, peraltro con ritardo cognitivo, a prostituirsi, per poi, temendo di essere scoperto, minacciare di morte sia lui che la sua famiglia, poverissima, fino al punto da costringerli a lasciare Cirò Marina per trasferirsi fuori. Il parroco avrebbe convinto il ragazzino ad avere rapporti sessuali in cambio di un cellulare, vestiti e soldi, offerti al ragazzo per farsi consegnare un filmato, dopo aver appreso che il 16enne era riuscito a registrare i rapporti.

Al rifiuto, Marino avrebbe assoldato qualcuno per picchiare il compagno della madre del giovane. I fatti contestati risalgono al 2013. La vicenda dell’omaggio a uno dei capi della super cosca cirotana è inedita e l’ha tirata fuori lui stesso quando il pm gli ha chiesto se conoscesse Spagnolo.

«É rimasto contento, mi ha chiesto se poteva fare un’offerta ma risposi che andava bene così». Un episodio che sembra destinato a fare discutere, anche se il parroco è stato sospeso dalla Curia di Crotone dopo lo scandalo del video. In aula l’imputato ha peraltro affermato di non riconoscersi nelle immagini. «Si vede una persona di spalle, non credo di essere io».

Eppure temeva di essere inguaiato dal contenuto di quelle sequenze, come ha ammesso, tant’è che non denunciò una tentata estorsione subita. Ma alla fine, esasperato dalle continue richieste – «ho dovuto chiedere soldi in prestito alla Curia» – dovette contattare i carabinieri che intervennero al momento della consegna del denaro, che però non ci fu.

Un episodio al quale erano presenti anche altre persone di cui in aula il prete sospeso ha fatto i nomi. «Don Gianni è troppo buono, non dovevate fargli questo. Gli diede uno schiaffo. Il maresciallo mi chiese se volevo sporgere denuncia, ma poi lasciai cadere la cosa perché erano persone bisognose. E poi ero tranquillo perché mi avevano detto che il video era stato distrutto e non lo avrebbero diffuso». Il cellulare regalato? «Valeva soltanto 40 euro». Gli altri doni? Lui era solito fare doni ai bisognosi. Però in aula è emerso anche che denunciò una serie di furti che si erano verificati in parrocchia, ma non la tentata estorsione.
 
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view post Posted on 23/3/2022, 18:32

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http://www.cn24tv.it/news/234496/prostituz...reclusione.html

Prostituzione minorile, ex parroco di Cirò Marina condannato a tre anni di reclusione
23 MARZO 2022, 09:22 CROTONE CRONACA

È ritenuto colpevole di prostituzione minorile Giovanni Marino, l’ex parroco di Cirò Marina, e per questo motivo è stato condannato a tre anni di reclusione.

La sentenza è del Tribunale penale di Crotone che ha tuttavia assolto l’uomo dalle accuse di tentata estorsione, rapina e violenza privata per non aver commesso il fatto.

Per la Dda, che aveva chiesto sei anni di reclusione, il sacerdote avrebbe costretto un 16enne disabile a prostituirsi e sempre secondo l’accusa avrebbe poi convinto il ragazzo ad avere rapporti sessuali con la promessa di un cellulare, vestiti e soldi (QUI).

Il giovane, che aveva ripreso i rapporti, sarebbe stato contattato dal prete che gli avrebbe chiesto di consegnargli il video registrato. Al rifiuto l’ex parroco avrebbe assoldato un uomo per picchiare il compagno della madre.

Il pm nel corso del procedimento ha poi ricostruito un presunto clima di intimidazioni a causa del quale la famiglia della vittima avrebbe deciso di abbandonare la cittadina.
 
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