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Irlanda. Passa con l'82% il referendum sul divorzio breve. Sconfitta la Chiesa cattolica, Passano da 4 a 2 gli anni tra la separazione e il divorzio.

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view post Posted on 26/5/2019, 13:31
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Passano da 4 a 2 gli anni tra la separazione e il divorzio.

Irlanda. Passa con l'82% il divorzio breve. Sconfitta la Chiesa cattolica

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http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...1660a089e5.html



Irlanda, referendum sul divorzio: vince chi lo vuole più rapido Tweet 26 maggio 2019 L'Irlanda ha votato a stragrande maggioranza per una legislazione più morbida sul divorzio, che fino a oggi era la più restrittiva in Europa. In base ai risultati ufficiali, l'82% degli votanti al referendum che si è tenuto in concomitanza con le elezioni europee (che avrebbero visto un successo degli europeisti) ha votato per la rimozione di quella norma che obbliga marito e moglie a vivere separati per ben quattro anni prima di vedere il proprio matrimonio dissolversi anche dal punto di vista formale. Il governo si è impegnato a ridurre a due anni il tempo della separazione prima della richiesta del divorzio. La vittoria del 'si', porterà inoltre al riconoscimento dei divorzi ottenuti fuori dal Paese. La scelta degli irlandesi è un altro colpo inferto all'architettura costituzionale e sociale cattolica, un anno dopo il referendum con cui si legalizzò l'aborto, e solo nel 1995 gli irlandesi si erano conquistati per un soffio il diritto al divorzio (la maggioranza fu del 50,3%). A ottobre scorso fu spazzato via un divieto costituzionale della blasfemia, ed è previsto un nuovo referendum in merito a un articolo della Costituzione che fa riferimento alla "donna che vive in casa". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...1660a089e5.html
 
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view post Posted on 26/5/2019, 13:51
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https://agensir.it/quotidiano/2019/5/24/el...i-della-chiesa/

A Dublino anche referendum sul divorzio. Le obiezioni della Chiesa

24 maggio 2019 @ 9:31

(Bruxelles) Oggi sono i cittadini irlandesi e della Repubblica ceca chiamati ad eleggere i proprio eurodeputati. Le urne nella Repubblica ceca si aprono oggi alle 14 e fino a domani alla stessa ora si voterà per designare 21 deputati europei (numero invariato anche in caso di Brexit). Nel 2014 erano andati alle urne i 18,7% degli aventi diritto. Nella Repubblica d’Irlanda i seggi sono aperti dalle 7 di stamane e fino alle 22 di stasera per eleggere 11 candidati più due riserve che entreranno in Parlamento se e quando il Regno Unito lascerà l’Ue. Nel 2014 l’affluenza era stata del 52,4%. Gli elettori irlandesi che andranno a votare saranno chiamati a esprimersi anche per il referendum sul divorzio, che in caso di approvazione darebbe al Parlamento la possibilità di legiferare per ridurre gli attuali 4 anni che una coppia deve attendere prima di vedere riconosciuto il proprio divorzio. “L’obiettivo del referendum proposto non è quello di sostenere il matrimonio, ma piuttosto di liberalizzare il divorzio. Per questo motivo è importante riflettere profondamente sulle implicazioni di questo referendum che cerca di accelerare lo scioglimento del matrimonio”, ha scritto in una dichiarazione sul referendum il vescovo Denis Nulty, presidente del Consiglio per il matrimonio e la famiglia della Conferenza episcopale irlandese. Occorrerebbe invece dare “sostegno e risorse per le coppie e le famiglie in preparazione e durante il matrimonio”, come “politiche socio-economiche” e “strategie formative di lungo periodo che promuovono valori come la fedeltà e l’impegno”.
 
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