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Vescovo di Avellino: "Se mi interrogano mentirò ai giudici"., Abusi e scandali sessuali dopo volantino anonimo: "don finocchio, don escort, fra - checca"

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pincopallino2
view post Posted on 22/3/2018, 18:00 by: pincopallino2

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Messaggi hot a uomini sposati. Rimosso don Enrico Russo

Sospeso "per motivi di salute" don Enrico Russo. Suoi i volantini anonimi.

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www.primativvu.it/avellino-corvi-co...preti-avellino/



VOLANTINI DIFFAMATORI.CORVI CONTRO LA CHIESA DI AVELLINO: E’ CACCIA ALLA TALPA CHE MINA LA DIOCESI
Ottavio Giordano 20 marzo 2018 Cronaca Avellino, IN EVIDENZA, News, ULTIM'ORA

Ascoltati nelle ultime ore alcuni parroci presi di mira da una raffica di volantini anonimi.La Digos di Avellino vicina alla svolta . Gli investigatori sulle tracce di una talpa che sta minando gli ambienti diocesani di Avellino.



Potrebbe avere presto un nome il corvo che ha diffuso in citta’ e nell’ hinterland i volantini diffamatori contro 13 parroci irpini. Gli uomini della Digos, considerando anche la gravita’ delle accuse riportate sui manifestini, corredati da foto e nomi dei sacerdoti presi di mira, alcuni stampati sono stati affissi al portone di alcune chiese cittadine, ha spinto la Polizia ad assestare un’accelerata all’iter investigativo. La curia chiede una svolta immediata su quella che in alcuni ambienti ecclesiali i fedelissimi della chiesa definiscono una macchina del fango azionata da ignoti contro una rappresentanza dei parroci in servizio sul territorio per la diocesi avellinese.



La Digos non esclude che nelle vesti del “corvo” ci siano una o piu’ persone che frequentano gli ambienti della curia, non si tratta di parroci ma di laici . Soggetti insospettabili che conoscono bene da dentro il mondo della chiesa. Nelle ultime ore sono stati ascoltati dagli investigatori alcuni dei preti indicati come peccatori dal corvo con titoli decisamente poco cristiani. Da “Don Casanova” a “Don Escort”. Parroci molto conosciuti e stimati in citta’ e presso alcuni comuni vicini al capoluogo additati di frequentare donne benestanti e parrocchiane , legati al dio danaro e ad interessi che hanno poco a che fare con il Vangelo. I peccati della Chiesa avellinese che tutti sanno ma nessuno dice,questo il titolo scelto dal corvo del volantino. Un appello al Vescovo Arturo Aiello ad aprire gli occhi sull’attività secondo l’anonimo poco lecita di chi lo circonda. L’invito a Sua Eccellenza a fare pulizia in una chiesa che il corvo definisce ipocrita. Dopo l’ombra dela talpa, la pista interna battuta dagli investigatori la curia si guarda ora anche dentro. Chi è il corvo che parla con i parroci per poi colpirli alle spalle ? Questa la domanda a cui dovrà rispondere innanzitutto la Questura.

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VOLANTINI CONTRO I PRETI. IL VESCOVO RISPONDE AI CORVI:”CREDEVO CHE I CECCHINI FOSSERO A SARAJEVO”
Ottavio Giordano 21 marzo 2018 Cronaca Avellino, IN EVIDENZA, News

Sulla vicenda dei volantini diffamatori contro 13 preti della Diocesi di Avellino, non si è fatta attendere, la replica del Vescovo Arturo Aiello che ai microfoni di Telenostra ha risposto ai corvi, come al solito, alla sua maniera:”pensavo che i cecchini fossero solo a Sarajevo non qui, i nostri sono bravi preti”.

L’INTERVISTA



LA VICENDA E L’INDAGINE

Ascoltati nelle ultime ore alcuni parroci presi di mira da una raffica di volantini anonimi.La Digos di Avellino vicina alla svolta . Gli investigatori sulle tracce di una talpa che sta minando gli ambienti diocesani di Avellino.



Potrebbe avere presto un nome il corvo che ha diffuso in citta’ e nell’ hinterland i volantini diffamatori contro 13 parroci irpini. Gli uomini della Digos, considerando anche la gravita’ delle accuse riportate sui manifestini, corredati da foto e nomi dei sacerdoti presi di mira, alcuni stampati sono stati affissi al portone di alcune chiese cittadine, ha spinto la Polizia ad assestare un’accelerata all’iter investigativo. La curia chiede una svolta immediata su quella che in alcuni ambienti ecclesiali i fedelissimi della chiesa definiscono una macchina del fango azionata da ignoti contro una rappresentanza dei parroci in servizio sul territorio per la diocesi avellinese.



La Digos non esclude che nelle vesti del “corvo” ci siano una o piu’ persone che frequentano gli ambienti della curia, non si tratta di parroci ma di laici . Soggetti insospettabili che conoscono bene da dentro il mondo della chiesa. Nelle ultime ore sono stati ascoltati dagli investigatori alcuni dei preti indicati come peccatori dal corvo con titoli decisamente poco cristiani. Da“Don Casanova” a “Don Escort”. Parroci molto conosciuti e stimati in citta’ e presso alcuni comuni vicini al capoluogo additati di frequentare donne benestanti e parrocchiane , legati al dio danaro e ad interessi che hanno poco a che fare con il Vangelo. I peccati della Chiesa avellinese che tutti sanno ma nessuno dice,questo il titolo scelto dal corvo del volantino. Un appello al Vescovo Arturo Aiello ad aprire gli occhi sull’attività secondo l’anonimo poco lecita di chi lo circonda. L’invito a Sua Eccellenza a fare pulizia in una chiesa che il corvo definisce ipocrita. Dopo l’ombra dela talpa, la pista interna battuta dagli investigatori la curia si guarda ora anche dentro. Chi è il corvo che parla con i parroci per poi colpirli alle spalle ? Questa la domanda a cui dovrà rispondere innanzitutto la Questura.

www.orticalab.it/Tutte-le-colpe-della-Chiesa-irpina

di Giulia D’Argenio
vedi profilo
18 mar 2018

L’analisi
Tutte le colpe della Chiesa avellinese
Un manifesto diffamatorio che appella alcuni parroci della diocesi di Avellino in maniera offensiva è stato fotografato sulle porte di una chiesa della città. L’ultimo di una serie di episodi sintomatici di un disagio diffuso e sempre meno trascurabile che interpella tutti i membri, laici e religiosi, di una comunità (quella della chiesa cattolica) della cui azione e presenza si continua a sentire bisogno, ma non così come oggi è

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Puttaniere, don Casanova, Prof. Zozzone, don Finocchio, Ipocrita, don Pavido, il populista, don Escort, don Ingordo, don Falsario, Fra-checca.

Sono gli appellativi con cui gli anonimi autori di un manifesto diffamatorio rinvenuto all’esterno di una parrocchia cittadina si rivolgono ad alcuni parroci della diocesi di Avellino. C’è un filo rosso che li accomuna: sono tutti sacerdoti “progressisti” o troppo liberal, molti dei quali particolarmente attenti ai bisogni di ragazzi ed adolescenti e ai loro problemi. Questo manifesto non è che l’ultimo di una serie di episodi che hanno visto il clero locale al centro di attacchi e polemiche, senza esclusione di colpi.

Una premessa, prima di continuare, è d’obbligo. Chi scrive è profondamente convinta che la Chiesa abbia un ruolo completamente altro da quello delle istituzioni di uno Stato laico e aconfessionale e che nella sfera pubblica debba perciò occupare lo spazio riconosciuto a chi è chiamato ad assolvere, nell’ombra, una funzione educativa e di formazione di coscienze. Una sfida che, nel percorso di crescita di ognuno, finisce per andare al di là della fede e della stessa pratica religiosa, se adeguatamente affrontata. Chi scrive è dunque convinta che i cattolici non siano chiamati ad occupare lo spazio pubblico in quanto tali, ma semmai in quanto portatori di una condotta di vita limpida e cristallina, di uno stile fatto di coerenza e responsabilità. E per tutto questo chi scrive è altrettanto convinta che la Chiesa non debba essere tirata per il colletto e chiamata in causa all’occorrenza e a seconda delle convenienze, ovvero per colmare i vuoti – talvolta vere e proprie voragini – scavati dall’incompetenza delle istituzioni pubbliche e dall’ipocrisia di quella stessa comunità non credente che, legittimamente, mal sopporta le “ingerenze” ecclesiali. Un esempio per tutti: la cura delle povertà, manco la Chiesa fosse la mandataria degli assessori alle politiche sociali.

Tanto premesso, malgrado la crisi di tutti i corpi intermedi che hanno storicamente animato le nostre comunità, è innegabile che le parrocchie ancora assolvono un ruolo aggregativo di cui continua ad esserci richiesta, soprattutto nelle realtà di maggiore disagio e fatica. Episodi come il manifesto di attacco ad alcuni parroci locali sono la prova di tutto questo ma, soprattutto, interpellano la Chiesa sull’efficacia – sempre meno tangibile – della propria azione. E interpella tutti: sacerdoti e laici. Messaggi sempre più contraddittori e contrastanti, divisioni e chiusure, l’incapacità di essere aperti ed accoglienti senza però snaturare la propria identità: sono alcune delle cause che hanno portato al graduale svuotamento delle parrocchie in ragione di una forte perdita di credibilità.

Episodi come questo esprimono l’urgenza di un serio esame di coscienza, anche da parte di chi cerca, in maniera maldestra e diffamatoria, di veicolare il proprio bisogno di ascolto, la propria legittima richiesta di un cambio di passo. Non è più procrastinabile un confronto franco ed aperto all’interno di questa comunità cattolica, mettendo da parte l’io e facendo prevalere il noi e, soprattutto, superando i timori di non resistere all’onda d’urto di un simile processo perché il disagio è tale che nasconderlo ad oltranza sarà impossibile.

Le responsabilità di tutto questo sono ampie e diffuse.

Sono le responsabilità di un clero sempre più incapace di lanciare messaggi comprensibili e, soprattutto, credibili nella loro chiarezza. Parole di apertura che non scivolino, però, nel qualunquismo e nella perdita di senso, snaturando la propria vocazione, soprattutto nei comportamenti.

Sono le responsabilità di un laicato sempre più malato di protagonismo e sempre meno animato da reale e disinteressato spirito di servizio. Un laicato vecchio - non solo sotto il profilo anagrafico - avvelenato da uno sterile spirito di polemica e contaminato da altrettanto vecchie logiche di interesse e conservazione che hanno inaridito anche i terreni più fertili.

Trasparenza, pulizia, coerenza e coraggio: questi gli ingredienti del rinnovamento di una chiesa che voglia sopravvivere a se stessa e continuare a dare il proprio contributo alla vita della comunità nella quale pretende di vivere ed operare.



CORVI

Edited by pincopallino2 - 16/4/2019, 12:10
 
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