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La diabolica alleanza di cattolici ed ebrei contro l'eutanasia, Vaticano ed Israele reclutano commissioni di sapientoni per accanirsi contro malati e sofferenti

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view post Posted on 23/11/2018, 16:19

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Vaticano ed Israele reclutano commissioni di sapientoni per accanirsi contro malati e sofferenti

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Il Papa con la delegazione del Gran Rabbinato d’Israele ricevuta il 19 novembre in Vaticano (foto @ Vatican News)


https://www.lastampa.it/2018/11/22/vatican...7ZO-ps8hkPiv4Us

Vaticano, a lavoro su un testo interreligioso contro eutanasia e suicidio assistito
Lo rende noto la Commissione bilaterale delle delegazioni del Gran Rabbinato d’Israele e della Santa Sede al termine della riunione a Roma. Il Papa “benedice” l’iniziativa

Pubblicato il 22/11/2018
Ultima modifica il 22/11/2018 alle ore 18:09
SALVATORE CERNUZIO
CITTÀ DEL VATICANO
Cristiani ed ebrei, ed anche una rappresentanza di musulmani, stanno preparando un documento interreligioso in materia di fine vita con riferimento particolare «al pericolo di legalizzare l’eutanasia e il suicidio medico assistito, anziché garantire le cure palliative e il rispetto completo della vita che è dono di Dio».


Lo fa sapere il Vaticano, riferendo che Papa Francesco ha “benedetto” questa iniziativa della quale è stato informato durante l’udienza privata concessa, lo scorso lunedì pomeriggio, ai membri della Commissione bilaterale delle Delegazioni del Gran Rabbinato d’Israele e della commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’Ebraismo, che si sono riuniti a Roma dal 18 al 20 novembre per riflettere sul tema: La dignità dell’essere umano: insegnamenti dell’ebraismo e del cattolicesimo riguardo ai bambini.



Francesco, incontrandoli nel Palazzo apostolico, ha assicurato il proprio impegno personale in questo campo e per il progresso dei rapporti tra cattolici ed ebrei, affermando: «Noi siamo fratelli e figli di un Unico Dio, e dobbiamo lavorare insieme per la pace, la mano nella mano».



Al termine dei loro lavori i membri della Commissione - guidati per parte ebraica dal rabbino Rasson Arusi, per parte cattolica dal cardinale Peter Appiah Turkson, presidente del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale - hanno diffuso una dichiarazione congiunta nella quale, ribadendo i «principi di inviolabilità della vita umana e dell’inalienabile dignità umana della persona» a partire dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo e, in particolare, dalla Convenzione del 1989 sui Diritti del Bambino, sottolineano che: «Abbiamo uno speciale dovere verso i membri più deboli delle nostre comunità, e in particolare verso i bambini, garanti delle future generazioni, che non sono ancora in grado di esprimere tutte le loro potenzialità e di difendersi da soli».



«Il rispetto della dignità personale dei bambini - si legge nel documento - deve esprimersi con l’offrire loro un’ampia serie di stimoli e strumenti per sviluppare le loro capacità di riflessione e di azione». È perciò necessario «che i bambini non soltanto si sentano oggetto di attenzione appropriata e amorevole, ma altresì che essi vengano impegnati attivamente, in modo tale che le loro potenzialità cognitive e pratiche siano sviluppate».



Affinché ciò si realizzi, «occorre coltivare relazioni d’amore autentico e stabile, e garantire nutrimento adatto, salute e protezione, così pure la necessaria educazione religiosa e scolastica, l’insegnamento informale e la coltivazione della creatività», affermano le due delegazioni.



Si rivolgono quindi alla società nel suo complesso, ma chiamando in causa in particolare genitori, insegnanti e guide religiose, i quali «hanno una speciale responsabilità nella maturazione morale e spirituale dei bambini». Al contempo i membri della Commissione mettono in luce «la tensione tra l’impegno a garantire la massima libertà di scelta, e quello ad assicurare protezione e guida prudente. Tutto ciò - scrivono - esige di astenersi da qualsivoglia strumentalizzazione dell’altra persona, la cui dignità dovrebbe sempre essere considerata come un fine in sé e per sé».



Ebrei e cattolici concordano inoltre nel fatto che per assicurare ai più piccoli «un sano sviluppo spirituale, è particolarmente importante renderli familiari con il patrimonio biblico che gli ebrei e i cristiani condividono». La Commissione sollecita quindi al «dovere di studiare nelle rispettive comunità questi testi delle Sacre Scritture comuni». Oltre a ciò, concludono, «l’insegnamento di Nostra aetate e i successivi documenti in materia di relazioni ebraico-cristiane, dovrebbero essere ampiamente conosciuti e diffusi in entrambe le nostre comunità», in modo da dare impulso ad «una crescente benedetta riconciliazione e collaborazione tra ebrei e cattolici, a beneficio dei fedeli e dell’intera società».
 
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