I festini gay sadomaso e cocaina dell'Abate di Montecassino Vittorelli. Ricoverato in overdose
S'è mangiato un monastero coi soldi della carità. Sequestrati 500.000 € dell'8 x 1000. A processo
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L'ex abate Vittorelli riappare sulla scena in abiti civili
ROMA - Svelato il mistero. Pietro Vittorelli, in abiti civili, ora conduce una vita normale, non monastica. Una foto, postata su Facebook, lo ritrae ad un convegno organizzato nella sede italiana del Parlamento Europeo a Roma. Nell’immagine, scattata ieri mattina, è accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani.
Le indiscrezioni indicavano l’ex abate di Montecassino non più a Praglia, nel monastero che era diventata la sua abituale dimora e indicavano che avesse chiesto una sorta di “anno sabbatico”. Non più da monaco. Non è la terminologia giusta e coloro che, con molto rigore, utilizzano un linguaggio ecclesiastico più appropriato, ce lo perdoneranno. Ma la sostanza non cambia: Vittorelli sembra aver scelto un’altra vita, ben distante da quella che lo ha visto alla guida della comunità monastica, dal 2007 al 2013. Si era dimesso ufficialmente per motivi di salute, a seguito di una lunga e dolorosa riabilitazione per i postumi di una crisi cardiaca. Ora, che a Montecassino sta per insediarsi il nuovo abate dom Pietro Ogliari, Vittorelli appare sulla scena. In ottima forma.
Redazione L'Inchiesta Quotidiano
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Vaticano, si dimette l’abate di Montecassino
Pietro Vittorelli
PIETRO VITTORELLI
Pietro Vittorelli lascia per motivi di salute. Augusto Ricci è il nuovo amministratore apostolico
REDAZIONE
ROMA
Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Abbazia territoriale di Montecassino, presentata dal P. Abate Pietro Vittorelli, in conformità al can. 401 ° 2 del Codice di Diritto Canonico. Ne dà notizia la sala stampa della Santa Sede. Alle dodici di oggi la comunicazione ufficiale delle sue dimissioni con una lettera aperta a fedeli e sacerdoti. «Carissimi tutti, ad un anno dall'evento che ha cambiato la mia vita, debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l'incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l'impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa ed alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti. Dopo lunga riflessione e preghiera mi è sembrata la cosa migliore per il bene di tutti. Il Signore che porta a compimento l'opera sua non ci lascerà soli e incustoditi».
«Io - continua l'Abate nella comunicazione ufficiale - vi porterò con me: il tempo trascorso insieme ha segnato profondamente la mia esistenza, se un rimprovero dovrò farmi, e voi stessi mi avete già fatto, è quello di aver trascurato troppo la mia salute per una dedizione senza misura, ma ero felice di non risparmiarmi in nulla. Rimarrò a tutti vicino con l'affetto e la preghiera, spero tanto che dopo un periodo di riposo e di cura che mi attende, possiamo ritrovarci fratelli ed amici come sempre vi ho considerato e amato».
Il Priore del Sacro Speco di Subiaco e direttore della Biblioteca statale del monastero di Santa Scolastica nella cittadina sublacense, Dom Augusto Ricci, è stato nominato Amministratore Apostolico dell'Abbazia di Montecassino dopo le dimissioni dell'Abate Dom Pietro Vittorelli.
La nomina è stata fatta dalla Congregazione dei Vescovi. A lui da oggi sono attribuiti diritti, facoltà e compiti che competono agli Ordinari Diocesani, secondo quanto stabilito dal `Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi´.
Intanto il Priore di Montecassino, Dom Giuseppe Roberti, ringrazia l'Abate dimissionario di Montecassino. «Non è retorica dirle grazie - dice Dom Roberti - soprattutto per la sua dedizione, non si è risparmiato mai. Le vogliamo bene, Montecassino resta la sua casa e lei può sempre contare su di noi».
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12 giugno 2013 - L'Abate e Ordinario di Montecassino Pietro Vittorelli si è dimesso
Inviato da Adriana Letta il Mer, 06/12/2013 - 18:37
Sezione
Atti dell'Ordinario
Oggi, 12 giugno 2013, alle ore 12,00 nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Montecassino l’Abate Pietro Vittorelli ha annunciato le proprie dimissioni da Abate e da Ordinario davanti alla comunità monastica e diocesana.
In contemporanea la sala stampa vaticana ha dato l’annuncio che il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Abbazia territoriale di Montecassino (Italia), presentata dal Rev.mo P. Abate Pietro Vittorelli, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico.
Nella austera cornice della Sala del Capitolo monastico nell’abbazia di Montecassino, l’Abate e Ordinario di Montecassino Pietro Vittorelli ha annunciato ufficialmente le proprie dimissioni per motivi di salute. Dopo aver invocato lo Spirito Santo e pregato l’Angelus,
ha voluto personalmente rendere ufficiale ai suoi monaci e ai sacerdoti della curia diocesana la propria decisione di lasciare l’incarico di Abate del monastero e di Ordinario diocesano. Ha altresì letto il decreto della Congregazione dei Vescovi che nomina come Amministratore Apostolico il Rev.mo Augusto RICCI OSB, Priore del Sacro Speco di Subiaco, al quale sono attribuite, da oggi e fino a quando il nuovo Abate che sarà eletto prenda possesso canonico dell’Abbazia, diritti, facoltà e compiti che competono, a norma di legge, agli Ordinari Diocesani secondo quanto stabilito dal “Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi”.
Un breve commosso intervento del Priore di Montecassino Dom Giuseppe Roberti ha accolto le parole dell’Abate; egli ha detto che “questo è il momento della croce, ma al venerdì santo segue sempre e comunque l’alba della resurrezione; noi diciamo il nostro Fiat e confidiamo nella protezione materna di Maria”. Nel ringraziare poi il Padre Abate ha aggiunto: “Non è retorica dirle grazie, soprattutto per la sua dedizione, non si è risparmiato mai. Le vogliamo bene, ha concluso, Montecassino resta la sua casa e lei può sempre contare su di noi”.
Anche il Vicario diocesano Mons. Fortunato Tamburrini ha voluto esprimere, anche a nome del presbiterio diocesano, la volontà di obbedienza alla volontà di Dio e il sentimento di gratitudine per tutto il cammino percorso in questi anni. “Chiediamo perdono, ha aggiunto, se qualche volta abbiamo disatteso le sue aspettative, le siamo sempre vicini e la ringraziamo”.
Conclusa la preghiera con il canto e la benedizione, la piccola assemblea si è sciolta, dominata da un forte senso di commozione. Al termine ognuno ha potuto salutare personalmente l’Abate emerito Pietro Vittorelli, che è apparso commosso anche lui, ma determinato e sereno per aver “a lungo meditato e pregato” prima di prendere questa decisione. Un ulteriore insegnamento di fede vissuta nell’intimo.
Possiamo immaginare la umana sofferenza del nostro amatissimo Abate Pietro nell’assumere una decisione tanto dolorosa e, nei giorni scorsi, anche nel sentire tanto clamore mediatico su di lui prima ancora che potesse svelare come effettivamente stavano le cose. Questo ci fa capire anche la straordinaria e mirabile forza della sua fede.
A lui - che in questi cinque anni e mezzo trascorsi dalla sua elezione, non si è risparmiato e ha dato tutto se stesso, le sue capacità e le sue energie fisiche, intellettive e spirituali per il bene della sua Chiesa - va tutta la nostra riconoscenza, il nostro affetto e rispetto, accompagnati dalla preghiera e da sincera e commossa vicinanza spirituale.
www.lastampa.it/2014/10/23/esteri/v...ZyI/pagina.htmlMontecassino non è più diocesi, la giurisdizione passa al Vescovo di Sora
23/10/2014
iacopo scaramuzzi (vatican insider)
L'abbazia territoriale di Montecassino "dimagrisce". Nel nominare il nuovo abate, il benedettino Donato Ogliari, che prende il posto di dom Pietro Vittorelli, dimessosi a giugno del 2013, Papa Francesco ha deciso - in graduale applicazione di un motu proprio di Paolo VI che recepiva le indicazioni del Concilio Vaticano II - una "nuova configurazione territoriale della circoscrizione ecclesiastica" dell'abbazia. La quale viene spogliata, di fatto, della potestà diocesana, con il trasferimento di parrocchie, fedeli, clero e seminaristi sotto la giurisdizione della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo. La quale diviene ora, di conseguenza, Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, guidata da monsignor Gerardo Antonazzo.
Un simile destino era toccato, negli anni scorsi, a Subiaco (2002), Monte Vergine (2005) e Cava de Tirreni (2013).
Il Papa - si legge nel bollettino vaticano - ha nominato abate ordinario dell’abbazia territoriale di Montecassino il benedettino Donato Ogliari, finora abate del monastero di Santa Maria della Scala in Noci. "Il Papa ha contestualmente applicato all’abbazia territoriale di Montecassino il motu proprio 'Catholica Ecclesia', con conseguente riduzione del territorio della medesima, disponendo in particolare che: alla nuova configurazione territoriale della circoscrizione ecclesiastica 'abbazia territoriale di Montecassino' appartenga il territorio su cui sorgono la chiesa abbaziale e il Monastero, con le immediate pertinenze; alla diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo passino le 53 parrocchie con i fedeli, il clero secolare e religioso, le comunità religiose, i seminaristi; la diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo muti il proprio nome in quello di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo".
"Per il bene della vita religiosa - ha chiosato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - il Concilio ha voluto che l'abate non dovesse fare il vescovo e potesse pertanto occuparsi dell'abbazia. Queste indicazioni sono state poi riprese da Paolo VI nel motu proprio Catholica Ecclesia" del 1976. In Italia, tuttavia, a causa di "accordi concordatari" e "tradizione" questa novità è stata "applicata gradualmente".
Il motu proprio di Montini prevedeva: "Dopo aver sentito il parere della Conferenza episcopale interessata, le Abbazie non dipendenti da alcuna Diocesi attualmente esistenti, escluse quelle regolate da un diritto particolare, siano più idoneamente definite quanto al territorio o siano trasformate in altre circoscrizioni ecclesiastiche, secondo le norme stabilite dal Concilio Ecumenico Vaticano II".
La diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo passa, ora, da 1426 chilometri quadri a 2016 chilometri quadri, da una popolazione di 155mila persone a una popolazione di 235mila persone, da quaranta a sessanta comuni e da 91 a 144 parrocchie.
Padre Ogliari è nato a Erba (Como) nel 1956. Ha studiato Filosofia a Torino e Teologia a Londra e Lovanio (Belgio). Ordinato Sacerdote nel 1982 è entrato nel 1988 nell'abbazia di Praglia, in provincia di Padova, ed è passato l'anno successivo all'abbazia Madonna della Scala di Noci, in provincia di Bari. Dal 2008 è vicepresidente della Conferenza monastica italiana e dal 2012 è visitatore dei monasteri italiani della congregazione benedettina.
http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_VittorelliPietro Vittorelli
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Pietro Vittorelli, O.S.B.
abate ordinario della Chiesa cattolica
Stemma di Pietro Vittorelli.svg
Incarichi attuali Abate emerito di Montecassino
Incarichi ricoperti Abate ordinario di Montecassino
Nato 30 giugno 1962 (52 anni) a Roma
Ordinato presbitero 26 giugno 1994 dal cardinale Carlo Furno
Nominato abate ordinario 17 novembre 2007 da papa Benedetto XVI
Pietro Vittorelli (Roma, 30 giugno 1962) è un abate italiano, dal 12 giugno 2013 abate ordinario emerito dell'abbazia territoriale di Montecassino.
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1 Biografia
2 Note
3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Pietro Vittorelli nasce a Roma il 30 giugno 1962 da una famiglia originaria di San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone, dove riceve la comunione e la cresima dall'abate di Montecassino Martino Matronola.[1]
Dopo gli studi presso il liceo scientifico Tullio Levi Civita di Roma e quelli universitari presso l'Università La Sapienza, il 19 luglio 1989 ottiene la laurea in medicina e chirurgia.[2]
Il 24 settembre 1989 fa il suo ingresso come postulante nell'arciabbazia di Montecassino.[2] Emette la professione monastica il 13 gennaio 1991 e riceve l'ordinazione presbiterale il 26 giugno 1994. Nel 1994 consegue il grado di baccelliere in Sacra Teologia presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo in Roma.[1] Nel 1997 è nominato maestro dei novizi della Congregazione Cassinese; è animatore vocazionale della medesima Congregazione. Durante gli studi teologici è eletto membro del senato accademico del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.
Nel 1994 sostiene l'esame di stato per l'abilitazione alla professione medica e conseguentemente si iscrive all'albo dei medici chirurghi della provincia di Frosinone.[3] Nel 2003 è nominato dalla Regione Lazio membro del comitato provinciale di bioetica dell'azienda sanitaria locale di Frosinone. Dal 1994 al 2004 partecipa alla realizzazione delle mostre per il bimillenario di Cristo e per il Giubileo del 2000, in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana ed il Ministero per i Beni Culturali.[3]
È autore di articoli sulla dottrina sociale della Chiesa, e di carattere giuridico.
Il 25 ottobre 2007 il capitolo dell'arciabbazia di Montecassino lo elegge 191º abate.[1] L'elezione viene confermata e ratificata il 17 novembre dello stesso anno da papa Benedetto XVI.[4] Dopo aver ricevuto la benedizione abbaziale dal cardinale Giovanni Battista Re, allora prefetto della Congregazione per i vescovi,[5] il 31 dicembre prende possesso del palazzo badiale e della chiesa madre nonché della diocesi facente capo all'abbazia territoriale di Montecassino.
Il 24 maggio 2009 riceve la visita a Montecassino di Benedetto XVI.
Nel mese di maggio 2012 viene colpito da una crisi cardiaca che gli comporta un significativo screzio neurologico. Dopo lunga degenza e terapia riabilitativa, fa finalmente rientro tra le mura dell'abbazia nella primavera successiva, accolto dai confratelli.
Partecipa alla visita ad limina del 9 febbraio 2013.[6]
Il 12 giugno 2013 papa Francesco accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'abbazia territoriale di Montecassino per motivi di salute.[7]
www.facebook.com/franco.valente.ra...722214147847582Franco Valente racconta il Molise
30 ottobre 2014 ·
“NON FATEVI UCCIDERE PER LE MIE IDEE.
POTREI AVERE TORTO!
A NESSUNO E’ DATO IL PRIVILEGIO DI NON SBAGLIARE!
(Ario 256/336)
www.linchiestaquotidiano.it/…/lex-abate-vittore…/9573“Da molto tempo sono abituato alle scurrilità e alle intemperanze verbali dell'arch. Valente nei miei confronti; ma, onestamente, ho provato un moto di disgusto profondo di fronte alle contumelie che egli ha lanciato nel suo post contro l'Abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, che sta affrontando con grande dignità durissime sofferenze fisiche che lo hanno colpito in giovane età. Se una persona è capace di scendere a questo livello, vuol dire che la sua anima è persa.” (Marazzi futuro ex abate S. Vincenzo)
Pietro Vittorelli era un monaco di Montecassino, segretario dell'abate Bernardo D'Onorio.
Poiché non solo le vie del Signore, ma anche le vie del Vatricano sono infinite, l'abate D'Onorio rientrò nella logica del "promoveatur ut amoveatur" (vedi wikipedia).
Da vescovo di Montecassino divenne Arcivescovo di Gaeta e venne spostato.
Liberato il posto, il capitolo di Montecassino (pochi monaci) elesse Vittorelli abate e il Pata Ratzingher lo fece vescovo di Montecassino.
Vittorelli in pratica ha messo me ed altri (collaboratori di D'Onorio) di non mettere più piede nell'abbazia di S. Vincenzo dove avevamo creato per fare di quel luogo una delle realtà archeologico-culturali pù importanti d'Europa.
Ordinò che venisse interdetto l'accesso al monastero di S. Vincenzo anche al restauratore morale e materiale di quei luoghi l'ex D'Onorio.
Poi sono accaduti fatti sicuramente importanti che hanno determinato l'azione personale ("motu proprio") del papa che evidentemente non poteva più consentire la continuazione di "quelle cose".
Certamente poco chiari per me erano i rapporti di Vittorelli con Balducci, quello della cricca e del corista del Vaticano, e con i Savoia.
Vedi a pag. 29 del link:
http://books.google.it/books?id=q4mhI1A63c...alducci&f=falseIn questi giorni il colpo di scena. Vittorelli si dimette da abate per motivi di salute.
Si era parlato di un ricovero presso un pensionato religioso, invece si è "spogliato" e, con nostro grande piacere, pare che stia bene e in forma.
Almeno a vedere la foto...
Propaganda fide R.E.
Propaganda Fide, la chiave d'accesso al potere. Guido Anemone, Angelo Balducci, boss politici e...
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Edited by pincopallino1 - 4/1/2021, 15:20