Laici Libertari Anticlericali Forum

Io vado a cercà c@zzi, la vita è tiranna e putt@na. I festini gay sadomaso e cocaina dell'Abate di Montecassino., S'è mangiato un monastero coi soldi della carità. Sequestrati 500.000 € dell'8 x 1000. E non l'hanno spretato.

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I festini gay sadomaso e cocaina dell'Abate di Montecassino Vittorelli. Ricoverato in overdose

S'è mangiato un monastero coi soldi della carità. Sequestrati 500.000 € dell'8 x 1000. A processo

Pietro-Vittorelli-830x623


www.linchiestaquotidiano.it/news/20...iti-civili/9573

29/10/2014 - 17:15 2020
L'ex abate Vittorelli riappare sulla scena in abiti civili
ROMA - Svelato il mistero. Pietro Vittorelli, in abiti civili, ora conduce una vita normale, non monastica. Una foto, postata su Facebook, lo ritrae ad un convegno organizzato nella sede italiana del Parlamento Europeo a Roma. Nell’immagine, scattata ieri mattina, è accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani.
Le indiscrezioni indicavano l’ex abate di Montecassino non più a Praglia, nel monastero che era diventata la sua abituale dimora e indicavano che avesse chiesto una sorta di “anno sabbatico”. Non più da monaco. Non è la terminologia giusta e coloro che, con molto rigore, utilizzano un linguaggio ecclesiastico più appropriato, ce lo perdoneranno. Ma la sostanza non cambia: Vittorelli sembra aver scelto un’altra vita, ben distante da quella che lo ha visto alla guida della comunità monastica, dal 2007 al 2013. Si era dimesso ufficialmente per motivi di salute, a seguito di una lunga e dolorosa riabilitazione per i postumi di una crisi cardiaca. Ora, che a Montecassino sta per insediarsi il nuovo abate dom Pietro Ogliari, Vittorelli appare sulla scena. In ottima forma.


Redazione L'Inchiesta Quotidiano
- See more at: www.linchiestaquotidiano.it/news/20...h.a19NhkTf.dpuf


http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano...vaticano-25595/

12/06/2013
Vaticano, si dimette l’abate di Montecassino

Pietro Vittorelli
PIETRO VITTORELLI
Pietro Vittorelli lascia per motivi di salute. Augusto Ricci è il nuovo amministratore apostolico

REDAZIONE
ROMA

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Abbazia territoriale di Montecassino, presentata dal P. Abate Pietro Vittorelli, in conformità al can. 401 ° 2 del Codice di Diritto Canonico. Ne dà notizia la sala stampa della Santa Sede. Alle dodici di oggi la comunicazione ufficiale delle sue dimissioni con una lettera aperta a fedeli e sacerdoti. «Carissimi tutti, ad un anno dall'evento che ha cambiato la mia vita, debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l'incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l'impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa ed alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti. Dopo lunga riflessione e preghiera mi è sembrata la cosa migliore per il bene di tutti. Il Signore che porta a compimento l'opera sua non ci lascerà soli e incustoditi».


«Io - continua l'Abate nella comunicazione ufficiale - vi porterò con me: il tempo trascorso insieme ha segnato profondamente la mia esistenza, se un rimprovero dovrò farmi, e voi stessi mi avete già fatto, è quello di aver trascurato troppo la mia salute per una dedizione senza misura, ma ero felice di non risparmiarmi in nulla. Rimarrò a tutti vicino con l'affetto e la preghiera, spero tanto che dopo un periodo di riposo e di cura che mi attende, possiamo ritrovarci fratelli ed amici come sempre vi ho considerato e amato».

Il Priore del Sacro Speco di Subiaco e direttore della Biblioteca statale del monastero di Santa Scolastica nella cittadina sublacense, Dom Augusto Ricci, è stato nominato Amministratore Apostolico dell'Abbazia di Montecassino dopo le dimissioni dell'Abate Dom Pietro Vittorelli.
La nomina è stata fatta dalla Congregazione dei Vescovi. A lui da oggi sono attribuiti diritti, facoltà e compiti che competono agli Ordinari Diocesani, secondo quanto stabilito dal `Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi´.
Intanto il Priore di Montecassino, Dom Giuseppe Roberti, ringrazia l'Abate dimissionario di Montecassino. «Non è retorica dirle grazie - dice Dom Roberti - soprattutto per la sua dedizione, non si è risparmiato mai. Le vogliamo bene, Montecassino resta la sua casa e lei può sempre contare su di noi».

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12 giugno 2013 - L'Abate e Ordinario di Montecassino Pietro Vittorelli si è dimesso

Inviato da Adriana Letta il Mer, 06/12/2013 - 18:37
Sezione
Atti dell'Ordinario


Oggi, 12 giugno 2013, alle ore 12,00 nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Montecassino l’Abate Pietro Vittorelli ha annunciato le proprie dimissioni da Abate e da Ordinario davanti alla comunità monastica e diocesana.
In contemporanea la sala stampa vaticana ha dato l’annuncio che il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Abbazia territoriale di Montecassino (Italia), presentata dal Rev.mo P. Abate Pietro Vittorelli, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico.
Nella austera cornice della Sala del Capitolo monastico nell’abbazia di Montecassino, l’Abate e Ordinario di Montecassino Pietro Vittorelli ha annunciato ufficialmente le proprie dimissioni per motivi di salute. Dopo aver invocato lo Spirito Santo e pregato l’Angelus,
ha voluto personalmente rendere ufficiale ai suoi monaci e ai sacerdoti della curia diocesana la propria decisione di lasciare l’incarico di Abate del monastero e di Ordinario diocesano. Ha altresì letto il decreto della Congregazione dei Vescovi che nomina come Amministratore Apostolico il Rev.mo Augusto RICCI OSB, Priore del Sacro Speco di Subiaco, al quale sono attribuite, da oggi e fino a quando il nuovo Abate che sarà eletto prenda possesso canonico dell’Abbazia, diritti, facoltà e compiti che competono, a norma di legge, agli Ordinari Diocesani secondo quanto stabilito dal “Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi”.
Un breve commosso intervento del Priore di Montecassino Dom Giuseppe Roberti ha accolto le parole dell’Abate; egli ha detto che “questo è il momento della croce, ma al venerdì santo segue sempre e comunque l’alba della resurrezione; noi diciamo il nostro Fiat e confidiamo nella protezione materna di Maria”. Nel ringraziare poi il Padre Abate ha aggiunto: “Non è retorica dirle grazie, soprattutto per la sua dedizione, non si è risparmiato mai. Le vogliamo bene, ha concluso, Montecassino resta la sua casa e lei può sempre contare su di noi”.
Anche il Vicario diocesano Mons. Fortunato Tamburrini ha voluto esprimere, anche a nome del presbiterio diocesano, la volontà di obbedienza alla volontà di Dio e il sentimento di gratitudine per tutto il cammino percorso in questi anni. “Chiediamo perdono, ha aggiunto, se qualche volta abbiamo disatteso le sue aspettative, le siamo sempre vicini e la ringraziamo”.
Conclusa la preghiera con il canto e la benedizione, la piccola assemblea si è sciolta, dominata da un forte senso di commozione. Al termine ognuno ha potuto salutare personalmente l’Abate emerito Pietro Vittorelli, che è apparso commosso anche lui, ma determinato e sereno per aver “a lungo meditato e pregato” prima di prendere questa decisione. Un ulteriore insegnamento di fede vissuta nell’intimo.
Possiamo immaginare la umana sofferenza del nostro amatissimo Abate Pietro nell’assumere una decisione tanto dolorosa e, nei giorni scorsi, anche nel sentire tanto clamore mediatico su di lui prima ancora che potesse svelare come effettivamente stavano le cose. Questo ci fa capire anche la straordinaria e mirabile forza della sua fede.
A lui - che in questi cinque anni e mezzo trascorsi dalla sua elezione, non si è risparmiato e ha dato tutto se stesso, le sue capacità e le sue energie fisiche, intellettive e spirituali per il bene della sua Chiesa - va tutta la nostra riconoscenza, il nostro affetto e rispetto, accompagnati dalla preghiera e da sincera e commossa vicinanza spirituale.

www.lastampa.it/2014/10/23/esteri/v...ZyI/pagina.html

Montecassino non è più diocesi, la giurisdizione passa al Vescovo di Sora




23/10/2014
iacopo scaramuzzi (vatican insider)

L'abbazia territoriale di Montecassino "dimagrisce". Nel nominare il nuovo abate, il benedettino Donato Ogliari, che prende il posto di dom Pietro Vittorelli, dimessosi a giugno del 2013, Papa Francesco ha deciso - in graduale applicazione di un motu proprio di Paolo VI che recepiva le indicazioni del Concilio Vaticano II - una "nuova configurazione territoriale della circoscrizione ecclesiastica" dell'abbazia. La quale viene spogliata, di fatto, della potestà diocesana, con il trasferimento di parrocchie, fedeli, clero e seminaristi sotto la giurisdizione della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo. La quale diviene ora, di conseguenza, Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, guidata da monsignor Gerardo Antonazzo.

Un simile destino era toccato, negli anni scorsi, a Subiaco (2002), Monte Vergine (2005) e Cava de Tirreni (2013).

Il Papa - si legge nel bollettino vaticano - ha nominato abate ordinario dell’abbazia territoriale di Montecassino il benedettino Donato Ogliari, finora abate del monastero di Santa Maria della Scala in Noci. "Il Papa ha contestualmente applicato all’abbazia territoriale di Montecassino il motu proprio 'Catholica Ecclesia', con conseguente riduzione del territorio della medesima, disponendo in particolare che: alla nuova configurazione territoriale della circoscrizione ecclesiastica 'abbazia territoriale di Montecassino' appartenga il territorio su cui sorgono la chiesa abbaziale e il Monastero, con le immediate pertinenze; alla diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo passino le 53 parrocchie con i fedeli, il clero secolare e religioso, le comunità religiose, i seminaristi; la diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo muti il proprio nome in quello di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo".

"Per il bene della vita religiosa - ha chiosato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - il Concilio ha voluto che l'abate non dovesse fare il vescovo e potesse pertanto occuparsi dell'abbazia. Queste indicazioni sono state poi riprese da Paolo VI nel motu proprio Catholica Ecclesia" del 1976. In Italia, tuttavia, a causa di "accordi concordatari" e "tradizione" questa novità è stata "applicata gradualmente".

Il motu proprio di Montini prevedeva: "Dopo aver sentito il parere della Conferenza episcopale interessata, le Abbazie non dipendenti da alcuna Diocesi attualmente esistenti, escluse quelle regolate da un diritto particolare, siano più idoneamente definite quanto al territorio o siano trasformate in altre circoscrizioni ecclesiastiche, secondo le norme stabilite dal Concilio Ecumenico Vaticano II".

La diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo passa, ora, da 1426 chilometri quadri a 2016 chilometri quadri, da una popolazione di 155mila persone a una popolazione di 235mila persone, da quaranta a sessanta comuni e da 91 a 144 parrocchie.

Padre Ogliari è nato a Erba (Como) nel 1956. Ha studiato Filosofia a Torino e Teologia a Londra e Lovanio (Belgio). Ordinato Sacerdote nel 1982 è entrato nel 1988 nell'abbazia di Praglia, in provincia di Padova, ed è passato l'anno successivo all'abbazia Madonna della Scala di Noci, in provincia di Bari. Dal 2008 è vicepresidente della Conferenza monastica italiana e dal 2012 è visitatore dei monasteri italiani della congregazione benedettina.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Vittorelli

Pietro Vittorelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pietro Vittorelli, O.S.B.
abate ordinario della Chiesa cattolica
Stemma di Pietro Vittorelli.svg
Incarichi attuali Abate emerito di Montecassino
Incarichi ricoperti Abate ordinario di Montecassino
Nato 30 giugno 1962 (52 anni) a Roma
Ordinato presbitero 26 giugno 1994 dal cardinale Carlo Furno
Nominato abate ordinario 17 novembre 2007 da papa Benedetto XVI
Pietro Vittorelli (Roma, 30 giugno 1962) è un abate italiano, dal 12 giugno 2013 abate ordinario emerito dell'abbazia territoriale di Montecassino.

Indice [nascondi]
1 Biografia
2 Note
3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Pietro Vittorelli nasce a Roma il 30 giugno 1962 da una famiglia originaria di San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone, dove riceve la comunione e la cresima dall'abate di Montecassino Martino Matronola.[1]

Dopo gli studi presso il liceo scientifico Tullio Levi Civita di Roma e quelli universitari presso l'Università La Sapienza, il 19 luglio 1989 ottiene la laurea in medicina e chirurgia.[2]

Il 24 settembre 1989 fa il suo ingresso come postulante nell'arciabbazia di Montecassino.[2] Emette la professione monastica il 13 gennaio 1991 e riceve l'ordinazione presbiterale il 26 giugno 1994. Nel 1994 consegue il grado di baccelliere in Sacra Teologia presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo in Roma.[1] Nel 1997 è nominato maestro dei novizi della Congregazione Cassinese; è animatore vocazionale della medesima Congregazione. Durante gli studi teologici è eletto membro del senato accademico del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.

Nel 1994 sostiene l'esame di stato per l'abilitazione alla professione medica e conseguentemente si iscrive all'albo dei medici chirurghi della provincia di Frosinone.[3] Nel 2003 è nominato dalla Regione Lazio membro del comitato provinciale di bioetica dell'azienda sanitaria locale di Frosinone. Dal 1994 al 2004 partecipa alla realizzazione delle mostre per il bimillenario di Cristo e per il Giubileo del 2000, in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana ed il Ministero per i Beni Culturali.[3]

È autore di articoli sulla dottrina sociale della Chiesa, e di carattere giuridico.

Il 25 ottobre 2007 il capitolo dell'arciabbazia di Montecassino lo elegge 191º abate.[1] L'elezione viene confermata e ratificata il 17 novembre dello stesso anno da papa Benedetto XVI.[4] Dopo aver ricevuto la benedizione abbaziale dal cardinale Giovanni Battista Re, allora prefetto della Congregazione per i vescovi,[5] il 31 dicembre prende possesso del palazzo badiale e della chiesa madre nonché della diocesi facente capo all'abbazia territoriale di Montecassino.

Il 24 maggio 2009 riceve la visita a Montecassino di Benedetto XVI.

Nel mese di maggio 2012 viene colpito da una crisi cardiaca che gli comporta un significativo screzio neurologico. Dopo lunga degenza e terapia riabilitativa, fa finalmente rientro tra le mura dell'abbazia nella primavera successiva, accolto dai confratelli.

Partecipa alla visita ad limina del 9 febbraio 2013.[6]

Il 12 giugno 2013 papa Francesco accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'abbazia territoriale di Montecassino per motivi di salute.[7]

www.facebook.com/franco.valente.ra...722214147847582

Franco Valente racconta il Molise
30 ottobre 2014 ·
“NON FATEVI UCCIDERE PER LE MIE IDEE.
POTREI AVERE TORTO!
A NESSUNO E’ DATO IL PRIVILEGIO DI NON SBAGLIARE!
(Ario 256/336)
www.linchiestaquotidiano.it/…/lex-abate-vittore…/9573
“Da molto tempo sono abituato alle scurrilità e alle intemperanze verbali dell'arch. Valente nei miei confronti; ma, onestamente, ho provato un moto di disgusto profondo di fronte alle contumelie che egli ha lanciato nel suo post contro l'Abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, che sta affrontando con grande dignità durissime sofferenze fisiche che lo hanno colpito in giovane età. Se una persona è capace di scendere a questo livello, vuol dire che la sua anima è persa.” (Marazzi futuro ex abate S. Vincenzo)

Pietro Vittorelli era un monaco di Montecassino, segretario dell'abate Bernardo D'Onorio.
Poiché non solo le vie del Signore, ma anche le vie del Vatricano sono infinite, l'abate D'Onorio rientrò nella logica del "promoveatur ut amoveatur" (vedi wikipedia).
Da vescovo di Montecassino divenne Arcivescovo di Gaeta e venne spostato.
Liberato il posto, il capitolo di Montecassino (pochi monaci) elesse Vittorelli abate e il Pata Ratzingher lo fece vescovo di Montecassino.
Vittorelli in pratica ha messo me ed altri (collaboratori di D'Onorio) di non mettere più piede nell'abbazia di S. Vincenzo dove avevamo creato per fare di quel luogo una delle realtà archeologico-culturali pù importanti d'Europa.
Ordinò che venisse interdetto l'accesso al monastero di S. Vincenzo anche al restauratore morale e materiale di quei luoghi l'ex D'Onorio. 
Poi sono accaduti fatti sicuramente importanti che hanno determinato l'azione personale ("motu proprio") del papa che evidentemente non poteva più consentire la continuazione di "quelle cose".
Certamente poco chiari per me erano i rapporti di Vittorelli con Balducci, quello della cricca e del corista del Vaticano, e con i Savoia.
Vedi a pag. 29 del link:
http://books.google.it/books?id=q4mhI1A63c...alducci&f=false

In questi giorni il colpo di scena. Vittorelli si dimette da abate per motivi di salute.
Si era parlato di un ricovero presso un pensionato religioso, invece si è "spogliato" e, con nostro grande piacere, pare che stia bene e in forma.
Almeno a vedere la foto...


Propaganda fide R.E.
Propaganda Fide, la chiave d'accesso al potere. Guido Anemone, Angelo Balducci, boss politici e...
BOOKS.GOOGLE.IT

Edited by pincopallino1 - 4/1/2021, 15:20
 
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S'è mangiato un monastero coi soldi destinati alla carità

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http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...48b83b4c2.shtml

BLITZ DELLA FINANZA
Montecassino, sigilli al tesoro
dell’ex abate: bloccati 500 mila euro
Pietro Vittorelli, con il fratello Massimo, si sarebbe impossessato del denaro dell’abbazia destinato a opere caritatevoli. I recenti contatti con Forza Italia
di Lavinia Di Gianvito
(Jpeg) (Jpeg) shadow

Quel denaro era destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Invece, sostiene la procura di Roma, è finito nelle tasche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. Per questo il Nucleo valutario della Finanza gli ha sequestrato più di 500 mila euro, la somma di cui il prelato si sarebbe impossessato tra il 2007 e il 2013 prelevandola dai conti dell’abbazia, a cui - secondo l’accusa - aveva accesso illimitato. Eppure, in un’intervista al Corriere Vittorelli aveva dichiarato: «Noi non siamo proprietari dei beni che possediamo, ne siamo soltanto gli amministratori».
Il fratello
Il sequestro «per equivalente» è stato disposto dal gip Vilma Passamonti su richiesta del pm Francesco Marinaro. Secondo il sostituto l’ex abate, che è indagato, dopo essersi appropriato del denaro lo avrebbe riciclato in più tranche attraverso i conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario. Alla fine del giro gli importi sarebbero tornati nella disponibilità del prelato.
shadow carousel L’abbazia di Montecassino

Con Forza Italia
Vittorelli, classe ‘62, una laurea in medicina, oggi abate emerito, si è dimesso dal suo incarico a giugno 2013 per motivi di salute.Proprio come Ratzinger, il Papa che l’aveva nominato 191° abate di Montecassino sei anni prima. Il passo indietro sembra averlo condotto a un’altra vita. Nello scorso mese di settembre infatti il prelato ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi, mentre il 29 ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza a un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: in una foto postata su Facebook l’ex abate appariva in abiti civili accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
La stima di Zingaretti
A spingere Vittorelli alle dimissioni era stata una crisi cardiaca con conseguenze neurologiche che lo avevano costretto a un lungo ricovero al Gemelli e poi alla riabilitazione in una clinica svizzera. Quando era tornato «a casa», il 30 novembre 2012, Vittorelli era stato salutato con grande entusiasmo, ma in poco tempo gli impegni si erano rivelati troppo gravosi e si era risolto al passo indietro. In quell’occasione aveva ricevuto molti attestati di stima: fra gli altri il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio».
Da Ratzinger a Marrazzo
L’abbazia di Montecassino è una delle più famose d’Italia, ma ancora più lustro aveva acquistato quando, il 24 maggio 2009, aveva ricevuto la visita di Benedetto XVI. E pochi mesi dopo il monastero era stato scelto come rifugio dall’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo trans. «La scelta di andare in un convento è tesa anche a proteggerlo, per permettergli di recuperare un po’ di serenità e di equilibrio», aveva spiegato il suo avvocato Luca Petrucci. Ma l’abbazia aveva smentito con una secca nota: «Non è attualmente nostro ospite».
 
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Vittorelli spendeva in festini gay e sado in mezza Europa. Cifre astronomiche per cene luculiane





www.dagospia.com/rubrica-29/cronach...cusa-112675.htm

11 NOV 2015 17:52
1. L'AFFARE SI INGROSSA! L'ABATE DI MONTECASSINO INDAGATO CON L'ACCUSA DI ESSERSI FREGATO MEZZO MILIONE DELLA CURIA, SPENDEVA IN FESTINI GAY E SADO IN TUTTA EUROPA!
2. DON PIETRO VITTORELLI, NOTO NEGLI AMBIENTI FROCIONI DI ROMA E MILANO COME "MARCO VENTURI", ERA ATTIVISSIMO SULLE CHAT DI ''GRINDR'', IL SOCIAL NETWORK TROVA-SCOPATE
3. MEMORABILI LE FESTE NEI LOCALI PORCINI DI BERLINO, LE NOTTI NELLE DARK ROOM DI MILANO, E LE CENE A ROMA DOVE SPENDEVA 500 EURO PER DUE IN CENE DI PESCE E CHAMPAGNE
4. MOLTI ALTRI SOLDI LI HA ELARGITI A DEI BEI RAGAZZOTTI ARABI COL PALLINO DELLA ''CUCINA''
5. A ROMA HA UNA CASA SULLA CASILINA DOVE RICEVE GLI AMANTI, A CUI MANDA FOTO DELLA SUA BOCCA, DEL SUO CORPO, E MESSAGGI SU ''PIOGGE DORATE'' DA CONDIVIDERE IN ALLEGRIA
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pietro vittorelli 7
PIETRO VITTORELLI 7
Alberto Dandolo per Dagospia

Quando qualche ora fa chi vi scrive ha appreso che è stato indagato tal Pietro Vittorelli, nientemeno che ex abate di Montecassino, perché accusato di essersi ciulato 500 mila euro dall’amata Curia, è caduto dallo sgabello a tre piedi che sostiene il suo leggiadro corpicino!

pietro vittorelli 6
PIETRO VITTORELLI 6
Ebbene si! Perché l’alto prelato, in realtà , il sottoscritto, come buona parte del mondo gayo meneghino e capitolino, lo conosce assai bene …ma con il falso nome di Marco Venturi. Si…Marco Venturi (c’è anche il suo account sulla chat gay grinder) un simpatico signore che vive in una spartana casetta sulla Casilina! E’ qui che riceveva i suoi intimi amici ed è qui che, si dice, si lasciasse andare ai piaceri più estremi e dissoluti.

pietro vittorelli 5
PIETRO VITTORELLI 5
Chi vi scrive parla con cognizione di causa. Il Vittorelli che hanno arrestato oggi qualche mese fa scriveva ( firmandosi Marco) : “stasera ho ordinato dei bicchieri di cristallo per te…li useremo per bere piscio…”. Un signore! Al di là della metafora diuretica c’è da dire che quello che noi conoscevamo come Venturi, amante del sadomaso e delle dark room di Berlino e di Milano, era in realtà un uomo assai generoso.

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare
IL PROFILO DELL ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI SU GRINDR LA CHAT GAY PER SCOPARE
Memorabili le sue cene al ristorante “Ottavio” a Santa Maria Maggiore a Roma. Per "l’ultima cena" ( tutta a base di pesce e champagne) spese per due persone la bellezza di 500 euro. E molti furono i “danè” che pare poi, nella stessa sera, avesse elargito a dei ragazzotti arabi amanti della “buona cucina”.

PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
pietro vittorelli 1
PIETRO VITTORELLI 1
pietro vittorelli 4
PIETRO VITTORELLI 4
La leggenda vuole che in un locale porcino di Berlino l’alto prelato si sia pure sentito male. Fu portato, dicono, per sua volontà in una clinica privata. Con buona pace dei suoi accompagnatori e del suo portafoglio. Il nostro eroico “Marco” aveva anche una fissa: inviare ai suoi “cari” amici immagini della sua bocca (vedi foto) e del suo corpicino. A chi vi scrive e alla comunità gaya di mezza Europa, “Marco-Pietro” mancherà come un flute di champagne nei pomeriggi d'estate sulla Casilina!

"Se mangiato un monastero". Soldi destinati alla carità

Pietro-Vittorelli-830x623

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...48b83b4c2.shtml

BLITZ DELLA FINANZA
Montecassino, sigilli al tesoro
dell’ex abate: bloccati 500 mila euro
Pietro Vittorelli, con il fratello Massimo, si sarebbe impossessato del denaro dell’abbazia destinato a opere caritatevoli. I recenti contatti con Forza Italia
di Lavinia Di Gianvito
(Jpeg) (Jpeg) shadow

Quel denaro era destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Invece, sostiene la procura di Roma, è finito nelle tasche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. Per questo il Nucleo valutario della Finanza gli ha sequestrato più di 500 mila euro, la somma di cui il prelato si sarebbe impossessato tra il 2007 e il 2013 prelevandola dai conti dell’abbazia, a cui - secondo l’accusa - aveva accesso illimitato. Eppure, in un’intervista al Corriere Vittorelli aveva dichiarato: «Noi non siamo proprietari dei beni che possediamo, ne siamo soltanto gli amministratori».
Il fratello
Il sequestro «per equivalente» è stato disposto dal gip Vilma Passamonti su richiesta del pm Francesco Marinaro. Secondo il sostituto l’ex abate, che è indagato, dopo essersi appropriato del denaro lo avrebbe riciclato in più tranche attraverso i conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario. Alla fine del giro gli importi sarebbero tornati nella disponibilità del prelato.
shadow carousel L’abbazia di Montecassino

Con Forza Italia
Vittorelli, classe ‘62, una laurea in medicina, oggi abate emerito, si è dimesso dal suo incarico a giugno 2013 per motivi di salute.Proprio come Ratzinger, il Papa che l’aveva nominato 191° abate di Montecassino sei anni prima. Il passo indietro sembra averlo condotto a un’altra vita. Nello scorso mese di settembre infatti il prelato ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi, mentre il 29 ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza a un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: in una foto postata su Facebook l’ex abate appariva in abiti civili accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
La stima di Zingaretti
A spingere Vittorelli alle dimissioni era stata una crisi cardiaca con conseguenze neurologiche che lo avevano costretto a un lungo ricovero al Gemelli e poi alla riabilitazione in una clinica svizzera. Quando era tornato «a casa», il 30 novembre 2012, Vittorelli era stato salutato con grande entusiasmo, ma in poco tempo gli impegni si erano rivelati troppo gravosi e si era risolto al passo indietro. In quell’occasione aveva ricevuto molti attestati di stima: fra gli altri il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio».
Da Ratzinger a Marrazzo
L’abbazia di Montecassino è una delle più famose d’Italia, ma ancora più lustro aveva acquistato quando, il 24 maggio 2009, aveva ricevuto la visita di Benedetto XVI. E pochi mesi dopo il monastero era stato scelto come rifugio dall’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo trans. «La scelta di andare in un convento è tesa anche a proteggerlo, per permettergli di recuperare un po’ di serenità e di equilibrio», aveva spiegato il suo avvocato Luca Petrucci. Ma l’abbazia aveva smentito con una secca nota: «Non è attualmente nostro ospite».
 
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Vittorelli spendeva in festini gay e sado in mezza Europa. Cifre astronomiche per cene luculiane





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11 NOV 2015 17:52
1. L'AFFARE SI INGROSSA! L'ABATE DI MONTECASSINO INDAGATO CON L'ACCUSA DI ESSERSI FREGATO MEZZO MILIONE DELLA CURIA, SPENDEVA IN FESTINI GAY E SADO IN TUTTA EUROPA!
2. DON PIETRO VITTORELLI, NOTO NEGLI AMBIENTI FROCIONI DI ROMA E MILANO COME "MARCO VENTURI", ERA ATTIVISSIMO SULLE CHAT DI ''GRINDR'', IL SOCIAL NETWORK TROVA-SCOPATE
3. MEMORABILI LE FESTE NEI LOCALI PORCINI DI BERLINO, LE NOTTI NELLE DARK ROOM DI MILANO, E LE CENE A ROMA DOVE SPENDEVA 500 EURO PER DUE IN CENE DI PESCE E CHAMPAGNE
4. MOLTI ALTRI SOLDI LI HA ELARGITI A DEI BEI RAGAZZOTTI ARABI COL PALLINO DELLA ''CUCINA''
5. A ROMA HA UNA CASA SULLA CASILINA DOVE RICEVE GLI AMANTI, A CUI MANDA FOTO DELLA SUA BOCCA, DEL SUO CORPO, E MESSAGGI SU ''PIOGGE DORATE'' DA CONDIVIDERE IN ALLEGRIA
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pietro vittorelli 7
PIETRO VITTORELLI 7
Alberto Dandolo per Dagospia

Quando qualche ora fa chi vi scrive ha appreso che è stato indagato tal Pietro Vittorelli, nientemeno che ex abate di Montecassino, perché accusato di essersi ciulato 500 mila euro dall’amata Curia, è caduto dallo sgabello a tre piedi che sostiene il suo leggiadro corpicino!

pietro vittorelli 6
PIETRO VITTORELLI 6
Ebbene si! Perché l’alto prelato, in realtà , il sottoscritto, come buona parte del mondo gayo meneghino e capitolino, lo conosce assai bene …ma con il falso nome di Marco Venturi. Si…Marco Venturi (c’è anche il suo account sulla chat gay grinder) un simpatico signore che vive in una spartana casetta sulla Casilina! E’ qui che riceveva i suoi intimi amici ed è qui che, si dice, si lasciasse andare ai piaceri più estremi e dissoluti.

pietro vittorelli 5
PIETRO VITTORELLI 5
Chi vi scrive parla con cognizione di causa. Il Vittorelli che hanno arrestato oggi qualche mese fa scriveva ( firmandosi Marco) : “stasera ho ordinato dei bicchieri di cristallo per te…li useremo per bere piscio…”. Un signore! Al di là della metafora diuretica c’è da dire che quello che noi conoscevamo come Venturi, amante del sadomaso e delle dark room di Berlino e di Milano, era in realtà un uomo assai generoso.

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare
IL PROFILO DELL ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI SU GRINDR LA CHAT GAY PER SCOPARE
Memorabili le sue cene al ristorante “Ottavio” a Santa Maria Maggiore a Roma. Per "l’ultima cena" ( tutta a base di pesce e champagne) spese per due persone la bellezza di 500 euro. E molti furono i “danè” che pare poi, nella stessa sera, avesse elargito a dei ragazzotti arabi amanti della “buona cucina”.


La leggenda vuole che in un locale porcino di Berlino l’alto prelato si sia pure sentito male. Fu portato, dicono, per sua volontà in una clinica privata. Con buona pace dei suoi accompagnatori e del suo portafoglio. Il nostro eroico “Marco” aveva anche una fissa: inviare ai suoi “cari” amici immagini della sua bocca (vedi foto) e del suo corpicino. A chi vi scrive e alla comunità gaya di mezza Europa, “Marco-Pietro” mancherà come un flute di champagne nei pomeriggi d'estate sulla Casilina!

"Se mangiato un monastero". Soldi destinati alla carità


Pietro-Vittorelli-830x623

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...48b83b4c2.shtml

BLITZ DELLA FINANZA
Montecassino, sigilli al tesoro
dell’ex abate: bloccati 500 mila euro
Pietro Vittorelli, con il fratello Massimo, si sarebbe impossessato del denaro dell’abbazia destinato a opere caritatevoli. I recenti contatti con Forza Italia
di Lavinia Di Gianvito
(Jpeg) (Jpeg) shadow

Quel denaro era destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Invece, sostiene la procura di Roma, è finito nelle tasche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. Per questo il Nucleo valutario della Finanza gli ha sequestrato più di 500 mila euro, la somma di cui il prelato si sarebbe impossessato tra il 2007 e il 2013 prelevandola dai conti dell’abbazia, a cui - secondo l’accusa - aveva accesso illimitato. Eppure, in un’intervista al Corriere Vittorelli aveva dichiarato: «Noi non siamo proprietari dei beni che possediamo, ne siamo soltanto gli amministratori».
Il fratello
Il sequestro «per equivalente» è stato disposto dal gip Vilma Passamonti su richiesta del pm Francesco Marinaro. Secondo il sostituto l’ex abate, che è indagato, dopo essersi appropriato del denaro lo avrebbe riciclato in più tranche attraverso i conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario. Alla fine del giro gli importi sarebbero tornati nella disponibilità del prelato.
shadow carousel L’abbazia di Montecassino

Con Forza Italia
Vittorelli, classe ‘62, una laurea in medicina, oggi abate emerito, si è dimesso dal suo incarico a giugno 2013 per motivi di salute.Proprio come Ratzinger, il Papa che l’aveva nominato 191° abate di Montecassino sei anni prima. Il passo indietro sembra averlo condotto a un’altra vita. Nello scorso mese di settembre infatti il prelato ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi, mentre il 29 ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza a un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: in una foto postata su Facebook l’ex abate appariva in abiti civili accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
La stima di Zingaretti
A spingere Vittorelli alle dimissioni era stata una crisi cardiaca con conseguenze neurologiche che lo avevano costretto a un lungo ricovero al Gemelli e poi alla riabilitazione in una clinica svizzera. Quando era tornato «a casa», il 30 novembre 2012, Vittorelli era stato salutato con grande entusiasmo, ma in poco tempo gli impegni si erano rivelati troppo gravosi e si era risolto al passo indietro. In quell’occasione aveva ricevuto molti attestati di stima: fra gli altri il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio».
Da Ratzinger a Marrazzo
L’abbazia di Montecassino è una delle più famose d’Italia, ma ancora più lustro aveva acquistato quando, il 24 maggio 2009, aveva ricevuto la visita di Benedetto XVI. E pochi mesi dopo il monastero era stato scelto come rifugio dall’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo trans. «La scelta di andare in un convento è tesa anche a proteggerlo, per permettergli di recuperare un po’ di serenità e di equilibrio», aveva spiegato il suo avvocato Luca Petrucci. Ma l’abbazia aveva smentito con una secca nota: «Non è attualmente nostro ospite».

Con l'8 x 1000 comprava cocaina per le orge sadomaso

Monsignor Pietro Vittorelli, abate di Montecassino fino al 2013, è al centro di un’inchiesta che riguarda i fondi dell’8 per mille. Secondo l’accusa si sarebbe appropriato di 500 mila euro e li avrebbe riciclati per fini personali con la collaborazione del fratello. Appropriazione indebita è il reato che contestano a lui e a Massimo, insieme al riciclaggio: Vittorelli ha quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, probabilmente provento dell’attività illecita.

Pietro Vittorelli: l’abate che comprava ecstasy
Ma nell’inchiesta, se possibile, esce qualcosa di peggio: la passione sfrenata del vescovo per la bella vita con viaggi all’estero con preferenza per il Brasile, cene in ristoranti di lusso, soggiorni da migliaia di euro a Londra e Milano. E uso di ecstasy, tanto da essere segnalato al prefetto nel 2010.

Sono le indagini affidate al Nucleo valutario della Guardia di Finanza a scoprire il percorso dei soldi dopo una serie di segnalazioni sospette provenienti dagli istituti di credito. E accertano come la prima movimentazione risalga addirittura al 27 novembre 2008 quando vengono prelevati «dal conto Ior 16427-003 intestato all’Abbazia 141mila euro». Accade di nuovo 5 anni dopo, il 12 marzo 2013, ma questa volta il prelevamento è in contanti: 202mila euro. Passano due mesi e c’è un ulteriore trasferimento di denaro in due tranches dal conto corrente 1035923 intestato alla diocesi di Montecassino al conto di Vittorelli aperto presso la filiale di zona del Monte dei Paschi dal quale vengono poi prelevati. Sono complessivamente 202mila e 500 euro.

A scorrere la lista dei vari trasferimenti sembra evidente la volontà di svuotare la cassa della Diocesi. Il primo giugno 2013 il vescovo effettua infatti un nuovo prelevamento in contanti di 44mila 500 euro mentre pochi giorni dopo versa su un conto di Banca Sella, cointestato con il fratello, 164mila 900 euro. E lo fa, come sottolinea il giudice Virna Passamonti nel decreto di sequestro, «con l’aggravante di aver abusato del proprio ufficio e di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità sottraendo ingenti risorse finanziarie al loro impiego fisiologico di aiuto e l’assistenza ai bisognosi e realizzazione di opere e attività caritatevoli».

Il prelato aveva le mani bucate: la sua carta di credito documenta come fosse riuscito a spendere in un mese l’incredibile cifra di 34mila euro. E racconta di viaggi a Rio de Janeiro o nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7mila euro, 2mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici.

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Sequestrati 500.000 € destinati alla carità. Nascosto a Londra

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www.nextquotidiano.it/pietro-vittor...otto-per-mille/


Pietro Vittorelli: l’abate che comprava ecstasy indagato per i soldi dell’otto per mille
Accusato di appropriazione indebita e riciclaggio. Sotto la lente i suoi viaggi a Londra e Rio de Janeiro. E le spese sulla carta di credito: fino a 34mila euro in un mese. Hotel, champagne, ostriche e cene da 700 euro nelle carte dell'inchiesta
ALESSANDRO D'AMATO giovedì 12 novembre 2015 07:29
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Monsignor Pietro Vittorelli, abate di Montecassino fino al 2013, è al centro di un’inchiesta che riguarda i fondi dell’8 per mille. Secondo l’accusa si sarebbe appropriato di 500 mila euro e li avrebbe riciclati per fini personali con la collaborazione del fratello. Appropriazione indebita è il reato che contestano a lui e a Massimo, insieme al riciclaggio: Vittorelli ha quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, probabilmente provento dell’attività illecita.

Pietro Vittorelli: l’abate che comprava ecstasy
Ma nell’inchiesta, se possibile, esce qualcosa di peggio: la passione sfrenata del vescovo per la bella vita con viaggi all’estero con preferenza per il Brasile, cene in ristoranti di lusso, soggiorni da migliaia di euro a Londra e Milano. E uso di ecstasy, tanto da essere segnalato al prefetto nel 2010.

Sono le indagini affidate al Nucleo valutario della Guardia di Finanza a scoprire il percorso dei soldi dopo una serie di segnalazioni sospette provenienti dagli istituti di credito. E accertano come la prima movimentazione risalga addirittura al 27 novembre 2008 quando vengono prelevati «dal conto Ior 16427-003 intestato all’Abbazia 141mila euro». Accade di nuovo 5 anni dopo, il 12 marzo 2013, ma questa volta il prelevamento è in contanti: 202mila euro. Passano due mesi e c’è un ulteriore trasferimento di denaro in due tranches dal conto corrente 1035923 intestato alla diocesi di Montecassino al conto di Vittorelli aperto presso la filiale di zona del Monte dei Paschi dal quale vengono poi prelevati. Sono complessivamente 202mila e 500 euro.

A scorrere la lista dei vari trasferimenti sembra evidente la volontà di svuotare la cassa della Diocesi. Il primo giugno 2013 il vescovo effettua infatti un nuovo prelevamento in contanti di 44mila 500 euro mentre pochi giorni dopo versa su un conto di Banca Sella, cointestato con il fratello, 164mila 900 euro. E lo fa, come sottolinea il giudice Virna Passamonti nel decreto di sequestro, «con l’aggravante di aver abusato del proprio ufficio e di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità sottraendo ingenti risorse finanziarie al loro impiego fisiologico di aiuto e l’assistenza ai bisognosi e realizzazione di opere e attività caritatevoli».

Il prelato aveva le mani bucate: la sua carta di credito documenta come fosse riuscito a spendere in un mese l’incredibile cifra di 34mila euro. E racconta di viaggi a Rio de Janeiro o nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7mila euro, 2mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici.

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Uno dei passaggi nelle pagine del decreto di sequestro a carico di Pietro Vittorelli (Corriere della Sera, 12 novembre 2015)


Indagato per i soldi dell’otto per mille
Vittorelli si è dimesso dalla carica di abate di Montecassino quando venne colpito da un ictus. Una testimonianza pubblicata su un sito di gossip si dilunga nei dettagli della vita privata di Dom Vittorini, al quale è attribuito anche l’acquisto di piccoli quantitativi di stupefacenti che però non è oggetto di inchiesta. Ora l’abate emerito è a Londra, a quanto pare anche suo fratello Massimo. L’indagine è stata condotta dalla procura di Roma. Per i magistrati romani, l’ex abate di Montecassino – che vive a Roma e che lo scorso settembre, dopo lunga assenza, era ricomparso in pubblico nel Frusinate in occasione della convention di Forza Italia al Palazzo della Fonte a Fiuggi, con tutti i big azzurri e del centrodestra – si sarebbe indebitamente appropriato di risorse destinate a finalità di culto e a opere caritatevoli. Secondo l’accusa, le somme sottratte sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, prima di tornare, sempre stando alle indagini, nella disponibilità di Dom Pietro Vittorelli, che aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia di Montecassino. Il sequestro dei beni “per equivalente” è scattato nelle prime ore di ieri mattina e la notizia ha avuto subito vasta eco, con numerosi commenti, spesso taglienti, anche sui Social. Sul “sacro colle”, invece, la vicenda del sequestro all’ex abate Vittorelli (già membro del comitato provinciale di bioetica dell’Asl di Frosinone e oggi abate emerito di Montecassino) non ha ancora provocato reazioni: per il momento la comunità monastica resta in silenzio. L’attuale abate, Dom Donato Ogliari (nominato alla guida dell’Abbazia, al posto di Dom Vittorelli dopo un periodo di reggenza, il 23 ottobre 2014 da papa Francesco), in queste ore è a Firenze e, fanno sapere i suoi più stretti collaboratori, non rilascia dichiarazioni. Intanto ieri il Vaticano ha indagato i due giornalisti del Vatileaks per fuga di notizie. Chissà se metterà sotto accusa anche i magistrati che indagano su Vigorelli. Per lesa maestà, magari.

Vittorelli spendeva in festini gay e sado in mezza Europa. Cifre astronomiche per cene luculliane





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11 NOV 2015 17:52
1. L'AFFARE SI INGROSSA! L'ABATE DI MONTECASSINO INDAGATO CON L'ACCUSA DI ESSERSI FREGATO MEZZO MILIONE DELLA CURIA, SPENDEVA IN FESTINI GAY E SADO IN TUTTA EUROPA!
2. DON PIETRO VITTORELLI, NOTO NEGLI AMBIENTI FROCIONI DI ROMA E MILANO COME "MARCO VENTURI", ERA ATTIVISSIMO SULLE CHAT DI ''GRINDR'', IL SOCIAL NETWORK TROVA-SCOPATE
3. MEMORABILI LE FESTE NEI LOCALI PORCINI DI BERLINO, LE NOTTI NELLE DARK ROOM DI MILANO, E LE CENE A ROMA DOVE SPENDEVA 500 EURO PER DUE IN CENE DI PESCE E CHAMPAGNE
4. MOLTI ALTRI SOLDI LI HA ELARGITI A DEI BEI RAGAZZOTTI ARABI COL PALLINO DELLA ''CUCINA''
5. A ROMA HA UNA CASA SULLA CASILINA DOVE RICEVE GLI AMANTI, A CUI MANDA FOTO DELLA SUA BOCCA, DEL SUO CORPO, E MESSAGGI SU ''PIOGGE DORATE'' DA CONDIVIDERE IN ALLEGRIA
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PIETRO VITTORELLI 7
Alberto Dandolo per Dagospia

Quando qualche ora fa chi vi scrive ha appreso che è stato indagato tal Pietro Vittorelli, nientemeno che ex abate di Montecassino, perché accusato di essersi ciulato 500 mila euro dall’amata Curia, è caduto dallo sgabello a tre piedi che sostiene il suo leggiadro corpicino!

pietro vittorelli 6
PIETRO VITTORELLI 6
Ebbene si! Perché l’alto prelato, in realtà , il sottoscritto, come buona parte del mondo gayo meneghino e capitolino, lo conosce assai bene …ma con il falso nome di Marco Venturi. Si…Marco Venturi (c’è anche il suo account sulla chat gay grinder) un simpatico signore che vive in una spartana casetta sulla Casilina! E’ qui che riceveva i suoi intimi amici ed è qui che, si dice, si lasciasse andare ai piaceri più estremi e dissoluti.

pietro vittorelli 5
PIETRO VITTORELLI 5
Chi vi scrive parla con cognizione di causa. Il Vittorelli che hanno arrestato oggi qualche mese fa scriveva ( firmandosi Marco) : “stasera ho ordinato dei bicchieri di cristallo per te…li useremo per bere piscio…”. Un signore! Al di là della metafora diuretica c’è da dire che quello che noi conoscevamo come Venturi, amante del sadomaso e delle dark room di Berlino e di Milano, era in realtà un uomo assai generoso.

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare
IL PROFILO DELL ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI SU GRINDR LA CHAT GAY PER SCOPARE
Memorabili le sue cene al ristorante “Ottavio” a Santa Maria Maggiore a Roma. Per "l’ultima cena" ( tutta a base di pesce e champagne) spese per due persone la bellezza di 500 euro. E molti furono i “danè” che pare poi, nella stessa sera, avesse elargito a dei ragazzotti arabi amanti della “buona cucina”.


La leggenda vuole che in un locale porcino di Berlino l’alto prelato si sia pure sentito male. Fu portato, dicono, per sua volontà in una clinica privata. Con buona pace dei suoi accompagnatori e del suo portafoglio. Il nostro eroico “Marco” aveva anche una fissa: inviare ai suoi “cari” amici immagini della sua bocca (vedi foto) e del suo corpicino. A chi vi scrive e alla comunità gaya di mezza Europa, “Marco-Pietro” mancherà come un flute di champagne nei pomeriggi d'estate sulla Casilina!

"Se mangiato un monastero". Soldi destinati alla carità


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http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...48b83b4c2.shtml

BLITZ DELLA FINANZA
Montecassino, sigilli al tesoro
dell’ex abate: bloccati 500 mila euro
Pietro Vittorelli, con il fratello Massimo, si sarebbe impossessato del denaro dell’abbazia destinato a opere caritatevoli. I recenti contatti con Forza Italia
di Lavinia Di Gianvito
(Jpeg) (Jpeg) shadow

Quel denaro era destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Invece, sostiene la procura di Roma, è finito nelle tasche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. Per questo il Nucleo valutario della Finanza gli ha sequestrato più di 500 mila euro, la somma di cui il prelato si sarebbe impossessato tra il 2007 e il 2013 prelevandola dai conti dell’abbazia, a cui - secondo l’accusa - aveva accesso illimitato. Eppure, in un’intervista al Corriere Vittorelli aveva dichiarato: «Noi non siamo proprietari dei beni che possediamo, ne siamo soltanto gli amministratori».
Il fratello
Il sequestro «per equivalente» è stato disposto dal gip Vilma Passamonti su richiesta del pm Francesco Marinaro. Secondo il sostituto l’ex abate, che è indagato, dopo essersi appropriato del denaro lo avrebbe riciclato in più tranche attraverso i conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario. Alla fine del giro gli importi sarebbero tornati nella disponibilità del prelato.
shadow carousel L’abbazia di Montecassino

Con Forza Italia
Vittorelli, classe ‘62, una laurea in medicina, oggi abate emerito, si è dimesso dal suo incarico a giugno 2013 per motivi di salute.Proprio come Ratzinger, il Papa che l’aveva nominato 191° abate di Montecassino sei anni prima. Il passo indietro sembra averlo condotto a un’altra vita. Nello scorso mese di settembre infatti il prelato ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi, mentre il 29 ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza a un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: in una foto postata su Facebook l’ex abate appariva in abiti civili accanto al consigliere regionale Mario Abbruzzese e al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
La stima di Zingaretti
A spingere Vittorelli alle dimissioni era stata una crisi cardiaca con conseguenze neurologiche che lo avevano costretto a un lungo ricovero al Gemelli e poi alla riabilitazione in una clinica svizzera. Quando era tornato «a casa», il 30 novembre 2012, Vittorelli era stato salutato con grande entusiasmo, ma in poco tempo gli impegni si erano rivelati troppo gravosi e si era risolto al passo indietro. In quell’occasione aveva ricevuto molti attestati di stima: fra gli altri il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio».
Da Ratzinger a Marrazzo
L’abbazia di Montecassino è una delle più famose d’Italia, ma ancora più lustro aveva acquistato quando, il 24 maggio 2009, aveva ricevuto la visita di Benedetto XVI. E pochi mesi dopo il monastero era stato scelto come rifugio dall’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo trans. «La scelta di andare in un convento è tesa anche a proteggerlo, per permettergli di recuperare un po’ di serenità e di equilibrio», aveva spiegato il suo avvocato Luca Petrucci. Ma l’abbazia aveva smentito con una secca nota: «Non è attualmente nostro ospite».

Con l'8 x 1000 comprava cocaina per le orge sadomaso

Monsignor Pietro Vittorelli, abate di Montecassino fino al 2013, è al centro di un’inchiesta che riguarda i fondi dell’8 per mille. Secondo l’accusa si sarebbe appropriato di 500 mila euro e li avrebbe riciclati per fini personali con la collaborazione del fratello. Appropriazione indebita è il reato che contestano a lui e a Massimo, insieme al riciclaggio: Vittorelli ha quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, probabilmente provento dell’attività illecita.

Pietro Vittorelli: l’abate che comprava ecstasy
Ma nell’inchiesta, se possibile, esce qualcosa di peggio: la passione sfrenata del vescovo per la bella vita con viaggi all’estero con preferenza per il Brasile, cene in ristoranti di lusso, soggiorni da migliaia di euro a Londra e Milano. E uso di ecstasy, tanto da essere segnalato al prefetto nel 2010.

Sono le indagini affidate al Nucleo valutario della Guardia di Finanza a scoprire il percorso dei soldi dopo una serie di segnalazioni sospette provenienti dagli istituti di credito. E accertano come la prima movimentazione risalga addirittura al 27 novembre 2008 quando vengono prelevati «dal conto Ior 16427-003 intestato all’Abbazia 141mila euro». Accade di nuovo 5 anni dopo, il 12 marzo 2013, ma questa volta il prelevamento è in contanti: 202mila euro. Passano due mesi e c’è un ulteriore trasferimento di denaro in due tranches dal conto corrente 1035923 intestato alla diocesi di Montecassino al conto di Vittorelli aperto presso la filiale di zona del Monte dei Paschi dal quale vengono poi prelevati. Sono complessivamente 202mila e 500 euro.

A scorrere la lista dei vari trasferimenti sembra evidente la volontà di svuotare la cassa della Diocesi. Il primo giugno 2013 il vescovo effettua infatti un nuovo prelevamento in contanti di 44mila 500 euro mentre pochi giorni dopo versa su un conto di Banca Sella, cointestato con il fratello, 164mila 900 euro. E lo fa, come sottolinea il giudice Virna Passamonti nel decreto di sequestro, «con l’aggravante di aver abusato del proprio ufficio e di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità sottraendo ingenti risorse finanziarie al loro impiego fisiologico di aiuto e l’assistenza ai bisognosi e realizzazione di opere e attività caritatevoli».

Il prelato aveva le mani bucate: la sua carta di credito documenta come fosse riuscito a spendere in un mese l’incredibile cifra di 34mila euro. E racconta di viaggi a Rio de Janeiro o nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7mila euro, 2mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici.

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http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...41772d34a.shtml

12 novembre 2015 | 07:20LE CARTE
L’ex abate di Montecassino
«Hotel di lusso ed ecstasy, i viaggi del vescovo con i soldi dell’8 per mille»
I pm: 500 mila euro dai depositi dello Ior a quelli di altri istituti di credito per occultare provviste illecite nei conti di Pietro Vittorelli accusato di appropriazione indebita
di FIORENZA SARZANINI
Pietro Vittorelli durante un’intervista al Corriere nel 2008 all’Abbazia di Montecassino (Jpeg) Pietro Vittorelli durante un’intervista al Corriere nel 2008 all’Abbazia di Montecassino (Jpeg) shadow

Soldi provenienti dall’8 per mille rubati all’Abbazia di Montecassino e versati sui conti personali dall’ex vescovo della cittadina Pietro Vittorelli, per questo accusato di appropriazione indebita. Trasferimenti di denaro dai depositi dello Ior a quelli di altri istituti di credito per occultare provviste illecite per un totale di oltre 500mila euro con la complicità del fratello Massimo. Un nuovo scandalo finanziario scuote il Vaticano. La procura di Roma ricostruisce la sparizione dei fondi destinati alla beneficenza e per questo dispone il sequestro dei beni dei due indagati. Si scopre così che Massimo Vittorelli ha quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, probabilmente provento dell’attività illecita e per questo è accusato anche di riciclaggio. Ma soprattutto dall’inchiesta emerge la passione sfrenata del vescovo per la bella vita con viaggi all’estero con preferenza per il Brasile, cene in ristoranti di lusso, soggiorni da migliaia di euro a Londra e Milano. E uso di ecstasy, tanto da essere segnalato al prefetto nel 2010.
shadow carousel L’abbazia di Montecassino

Bonifici e contanti
Sono le indagini affidate al Nucleo valutario della Guardia di Finanza a scoprire il percorso dei soldi dopo una serie di segnalazioni sospette provenienti dagli istituti di credito. E accertano come la prima movimentazione risalga addirittura al 27 novembre 2008 quando vengono prelevati «dal conto Ior 16427-003 intestato all’Abbazia 141mila euro». Accade di nuovo 5 anni dopo, il 12 marzo 2013, ma questa volta il prelevamento è in contanti: 202mila euro. Passano due mesi e c’è un ulteriore trasferimento di denaro in due tranches dal conto corrente 1035923 intestato alla diocesi di Montecassino al conto di Vittorelli aperto presso la filiale di zona del Monte dei Paschi dal quale vengono poi prelevati. Sono complessivamente 202mila e 500 euro. A scorrere la lista dei vari trasferimenti sembra evidente la volontà di svuotare la cassa della Diocesi. Il primo giugno 2013 il vescovo effettua infatti un nuovo prelevamento in contanti di 44mila 500 euro mentre pochi giorni dopo versa su un conto di Banca Sella, cointestato con il fratello, 164mila 900 euro. E lo fa, come sottolinea il giudice Virna Passamonti nel decreto di sequestro, «con l’aggravante di aver abusato del proprio ufficio e di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità sottraendo ingenti risorse finanziarie al loro impiego fisiologico di aiuto e l’assistenza ai bisognosi e realizzazione di opere e attività caritatevoli» .
I viaggi in Brasile
Comprava case il prelato, ma soprattutto si divertiva. L’elenco delle spese come emergono dalle carte di credito dimostrano che in un mese riusciva a spendere oltre 34mila euro. Andava a Rio de Janeiro, nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7mila euro, 2mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici. L’analisi dei documenti contabili non è ancora terminata, così come l’individuazione dei beneficiari. Anche perché bisogna stabilire se anche altri possano aver contributo al reimpiego dei fondi sottratti alla Santa Sede .
La cassetta nella filiale
Il prelato prendeva il denaro e poi lo affidava al fratello che - quando si trattava di contanti - «lo occultava all’interno della cassetta di sicurezza 236 aperta presso la filiale di Roma della Deutsche Bank». Gli specialisti guidati dal generale Giuseppe Bottillo sono riusciti a individuare tutti i metodi utilizzati per il reimpiego dei fondi e per questo è scattata l’accusa di riciclaggio nei confronti di Massimo Vittorelli. L’uomo seguiva un metodo tipico di chi vuole occultare la provenienza dei beni sfruttando pure il conto che aveva insieme alla moglie. «L’indagato - scrive il giudice - investiva 500mila euro nel conto deposito “Semprepiù” mediante cinque depositi vincolati a sei mesi del valore di centomila euro ciascuno e il 6 giugno 2014 lo riaccreditava su un conto acceso presso la Banca popolare di Vicenza per poi ulteriormente trasferire (con tre bonifici) 200mila euro sul deposito che aveva cointestato insieme al fratello vescovo». Scrive il giudice: «La sequenza delle operazioni fa risultare inequivoco l’intento di celare il tracciato delle somme prelevate dai conti dell’Abbazia e della Diocesi. L’esame dei flussi finanziari documenta in modo diretto la predisposizione di accurati sistemi operativi», anche perché non veniva specificata la causale dei prelevamenti. Soltanto in seguito si è scoperto a che cosa servivano realmente .
12 novembre 2015 | 07:20

www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...triche-2318819/

Dom Vittorelli: ecstasy, viaggi e ostriche con soldi carità
Ex abate dom Pietro Vittorelli: ecstasy, ostriche, grand hotel con i soldi della carità dell'abbazia di Montecassino. I viaggi del vescovo
Pubblicato il 12 novembre 2015 09:24 | Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2015 09:24

di Redazione Blitz
Guarda la versione ingrandita di Dom Vittorelli: ecstasy, viaggi e ostriche con soldi carità
Dom Vittorelli: ecstasy, viaggi e ostriche con soldi carità
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ROMA – L’ex abate di Montecassino Dom Pietro Vittorelli usava i soldi dell’8xmille destinato alle opere caritatevoli – in tutto oltre 500mila euro – oltre che per foraggiare con provviste illecite il fratello Massimo (co-indagato), anche per soggiorni di lusso in grandi alberghi a Londra e a Milano, costosi viaggi in Brasile e per consumare droghe. Alla prefettura è segnalato dal 2010 come assuntore di ecstasy.
Comprava case il prelato, ma soprattutto si divertiva. L’elenco delle spese come emergono dalle carte di credito dimostrano che in un mese riusciva a spendere oltre 34mila euro. Andava a Rio de Janeiro, nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7mila euro, 2mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici. (Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera).
Il giro per occultare i soldi. Prelevava dai conti dell’Abbazia durante il suo mandato: il fratello faceva transitare i soldi dalla
in altre banche prima di farli tornare nascosti nella sua disponibilità (“lo occultava all’interno della cassetta di sicurezza 236 aperta presso la filiale di Roma della Deutsche Bank“). I soldi della carità. Per questo, ora è indagato con l’ipotesi di appropriazione indebita aggravata dall’abuso di relazioni d’ufficio. Un’accusa pesante come un macigno. Bufera nel celebre monastero di Montecassino, culla della cristianità, in provincia di Frosinone.
L’inchiesta di Roma. Dom Vittorelli, 53 anni, è rimasto alla guida del millenario cenobio dal 2007 a giugno 2013, quando fu costretto a rinunciare al suo incarico, dopo una grave crisi cardiaca seguita da una lunga degenza e un intenso periodo di riabilitazione, anche in una clinica in Svizzera. Anche il fratello dell’ex abate è indagato nell’inchiesta, con l’accusa di riciclaggio.
A sequestrare all’alto prelato e a suo fratello beni per l’ingente somma sono stati gli uomini del nucleo speciale di polizia valutaria delle Guardia di finanza di Roma che hanno eseguito un provvedimento firmato dal Gip del tribunale capitolino, Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro. L’indagine è stata condotta dalla procura di Roma.
Lo scorso settembre riappare alla convention di Forza Italia. Per i magistrati romani, l’ex abate di Montecassino – che vive a Roma e che lo scorso settembre, dopo lunga assenza, era ricomparso in pubblico nel Frusinate in occasione della convention di Forza Italia al Palazzo della Fonte a Fiuggi, con tutti i big azzurri e del centrodestra – si sarebbe indebitamente appropriato di risorse destinate a finalità di culto e a opere caritatevoli. Il dom iniziale è il titolo (dal latino dominus) riservato ai monaci benedettini, da non confondere con don.
Secondo l’accusa, le somme sottratte sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, prima di tornare, sempre stando alle indagini, nella disponibilità di Dom Pietro Vittorelli, che aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia di Montecassino. Il sequestro dei beni “per equivalente” è scattato nelle prime ore di ieri mattina e la notizia ha avuto subito vasta eco, con numerosi commenti, spesso taglienti, anche sui Social.
Membro del comitato etico della Asl di Frosinone. Sul “sacro colle”, invece, la vicenda del sequestro all’ex abate Vittorelli (già membro del comitato provinciale di bioetica dell’Asl di Frosinone e oggi abate emerito di Montecassino) non ha ancora provocato reazioni: per il momento la comunità monastica resta in silenzio. L’attuale abate, Dom Donato Ogliari (nominato alla guida dell’Abbazia, al posto di Dom Vittorelli dopo un periodo di reggenza, il 23 ottobre 2014 da papa Francesco), in queste ore è a Firenze e, fanno sapere i suoi più stretti collaboratori, non rilascia dichiarazioni. Per il monastero fondato da San Benedetto il Giubileo straordinario si avvicina con uno scandalo che nessuno avrebbe immaginato.
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http://www.ilgiornaleditalia.org/news/prim...-italiano-.html

VATICANO E DINTORNI13/02/2013 18:52

nell’abbazia ciociara c’è già pronto un appartamento di poche stanze perad ospitare Ratzinger e, al di là delle smentite di prammatica, anche l’abate Dom Pietro Vittorelli nelle settimane scorse è rientrato con anticipo dalla Svizzera, dove era stato ricoverato a lungo per un improvviso e grave malore. Il 28 a sera, esattamente alle ore 20, lo stesso dom Vittorelli – un giovane abate, laureato in Medicina e stimatissimo dalle gerarchie vaticane e da gran parte dei politici italiani - guiderà una veglia di preghiera a Montecassino. E in quella occasione potrebbe annunciare l’arrivo del suo amico Joseph Ratzinger

http://www.ciociariaoggi.it/video/3143/fiu...vittorelli.html

L'INTERVENTO DI DOM VITTORELLI
Il video del discorso al convegnoFiuggi11/09/2015 - 20:24


Nessuna discesa in campo. Dom Vittorelli è stato chiaro. Guarda il video dell'intervento dell'Abate emerito, che ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi. La manifestazione ha visto la partecipazione di tutto lo stato maggiore del partito di Silvio Berlusconi. In molti hanno considerato, quella fiuggina, una vera e propria investitura per Antonio Tajani. Che ha avuto la forza di far partecipare a questa giornata importantissima per il futuro del partito un suo amico di vecchia data: Dom Pietro Vittorelli che dopo più di due anni è tornato a far sentire la propria autorevole voce davanti ad una platea interessata ed estremamente qualificata.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...l?refresh_ce-cp


12 giugno 2013 (modifica il 13 giugno 2013)MONTECASSINO
L'Abate Vittorelli come Benedetto XVI:
«La salute non mi permette di continuare»
La nomina di abate, come il papato, è a vita. Dom Pietro Vittorelli, 51 anni, ha avuto una crisi cardiaca un anno fa

Cronache 223
ALTRI 6 ARGOMENTI

Dom Pietro Vittorelli
Dom Pietro Vittorelli
MONTECASSINO - Sulla scia della storica decisione di Papa Benedetto XVI, lascia anche l’abate di Montecassino. Il motivo è lo stesso, problemi di salute. Dom Pietro Vittorelli, 51 anni, una laurea in medicina, lascia la celebre abbazia in provincia di Frosinone.
IL MALORE UN ANNO FA - Era in carica dal 25 ottobre del 2007. Il primo giugno dello scorso anno, l’Abate aveva avuto un’improvvisa crisi cardiaca con screzio neurologico che lo aveva costretto a un lungo ricovero prima al Policlinico Gemelli a Roma, poi in una clinica in Svizzera, dove si era sottoposto a un faticoso periodo di riabilitazione. Il suo rientro a Montecassino, dopo sei mesi, era stato salutato con grande affetto dall’intera comunità monastica e diocesana.


«DECISIONE IRREVOCABILE» - Mercoledì a mezzogiorno l’annuncio di lasciare il suo incarico, davanti alla stessa comunità religiosa che in questi mesi gli ha sempre dimostrato grande vicinanza. Le voci di un suo abbandono, in realtà, erano circolate già da diversi giorni, ma poi erano state smentite dall’ufficio comunicazione della Diocesi di Montecassino. «Ad un anno dall’evento che ha cambiato la mia vita - ha detto Dom Vittorelli parlando nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Montecassino - debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l’incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l’impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa e alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti».

LUNGA RIFLESSIONE - E’ stata una decisione meditata per lacune settimane. «Dopo lunga riflessione e preghiera – ha aggiunto l’Abate di Montecassino - mi è sembrata la cosa migliore per il bene di tutti. Il Signore che porta a compimento l’opera sua non ci lascerà soli e incustoditi. Io vi porterò con me: il tempo trascorso insieme – ha proseguito - ha segnato profondamente la mia esistenza. Se un rimprovero dovrò farmi, e voi stessi mi avete già fatto, è quello di aver trascurato troppo la mia salute per una dedizione senza misura, ma ero felice di non risparmiarmi in nulla. Rimarrò a tutti vicino con l’affetto e la preghiera. Spero tanto che dopo un periodo di riposo e di cura che mi attende, possiamo ritrovarci fratelli e amici come sempre vi ho considerato e amato».

L'Abazia di Montecassino
L'Abazia di Montecassino
SECONDA VOLTA - Dom Vittorelli aveva il titolo di arciabate che spetta a chi è titolare anche di altri monasteri minori che fanno capo a un abbazia. La nomina di abate è a vita, ma le dimissioni sono previste per motivi di salute o per limiti di età. E’ la seconda volta che a Montecassino un abate si dimette. In precedenza aveva lasciato per raggiunti limiti di età mons. Martino Matranola, che aveva guidato l'Abbazia di Montecassino tra gli anni Settanta e Ottanta su nomina di Giovanni Paolo II. Don Vittorelli aveva preso il posto di mons. Bernardo D’Onorio, rimasto per circa venticinque anni alla guida di Montecassino, nominato a sua volta Arcivescovo di Gaeta (Latina).

SEDE VACANTE - L’Abate, nel suo saluto, si è rivolto ai confratelli monaci, ai sacerdoti, ai giovani, ai movimenti ecclesiali e «a questa Chiesa amata di Montecassino, a questa terra di San Benedetto a cui ho dedicato la mia giovane esistenza, forze, intelligenza, entusiasmo ed energie». A tutti e all'abbazia, ha continuato, «dico di rimanere fedele alle sue origini e tradizioni guardando in avanti verso un futuro di pace e di benessere per tutti. Sentitemi con voi sempre». Intanto la Congregazione dei Vescovi ha nominato, come Amministratore Apostolico, Augusto Ricci, Priore del Sacro Speco di Subiaco, che da mercoledì è quindi chiamato ad amministrare la Diocesi di Montecassino. In attesa che il Papa Bergoglio scelga il successore di Dom Pietro Vittorelli.

12 giugno 2013 (modifica il 13 giugno 2013)
 
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https://www.iltempo.it/cronache/2015/11/12...la-euro-993353/
All’ex abate di Montecassino sequestrati 500 mila euro Dom Pietro Vittorelli li avrebbe sottratti dal monastero Nel 2010 ricoverato a Roma: nelle urine c’era cocaina IL RELIGIOSO Tutto "cassa" e chiesa -
12 Novembre 2015
All’ex abate di Montecassino sequestrati 500 mila euro
aaa
Un vero e proprio terremoto mediatico quello che si è abbattuto sullo storico monastero di Montecassino. La Guardia di Finanza del Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale di Frosinone ha notificato all’ex abate dell’abbazia, dom Pietro Vittorelli, e al fratello Massimo, un decreto di sequestro per 500 mila euro che secondo le indagini sarebbero stati sottratti dalle casse del monastero benedettino e utilizzati per scopi personali.

La somma sottratta sarebbe dovuta essere usata dall’allora Caritas diocesana. Ci sono anche due appartamenti sequestrati a Roma tra i beni dei fratelli Vittorelli, e l’intermediario finanziario Massimo, originari entrambi di San Vittore del Lazio. In tutto la Finanza ha sequestrato beni equivalenti per circa 580mila euro, parte dei quali sui conti correnti, parte costituito dai due immobili romani intestati a Massimo.

Il nome di Vittorelli è comunque finito sotto la lente degli investigatori anche nel 2010, quando il 6 aprile fu ricoverato in codice rosso all’ospedale San Camillo di Roma per un grave malore. In quell’occasione i medici riscontrarono un’overdose del farmaco «Ghb». Alcuni principi del medicinale sono contenuti anche nell’estasy liquida, che viene definita «la droga dello stupro». Nelle urine quel giorno i sanitari trovarono anche tracce di cocaina. Una vicenda, questa, che alla fine è stata esaminata dagli investigatori e poi mandata in archivio.

Dom Pietro Vittorelli ha lasciato il monastero benedettino due anni fa. Con l’arrivo di Papa Francesco l’abbazia ha subito una vera e propria rivoluzione e ha vissuto momenti difficili con una sorta di ispezione interna scaturita proprio dal sospetto di ammanchi di notevole entità. Lo scorso anno con la nomina di dom Donato Ogliari il «faro della cristianità in Europa» ha ripreso ad essere fulcro di cultura e punto di riferimento non solo per i fedeli ma anche per le migliaia di turisti che ogni mese la visitano. La rivoluzione di Papa Francesco ha portato anche all’accorpamento delle Diocesi di Cassino e Sora e alla nuova gestione della Caritas.

L’ex Abate era in carica dal 25 ottobre del 2007. Vittorelli aveva poi avuto un’improvvisa crisi cardiaca con screzio neurologico che lo aveva costretto a un lungo ricovero anche al Policlinico Gemelli di Roma, e in seguito presso una struttura sanitaria privata che si trova in Svizzera: qui è stato sottoposto a un complesso periodo di riabilitazione. Il suo rientro a Montecassino, dopo sei mesi, era stato salutato con grande affetto dall’intera comunità monastica e diocesana.

Una volta di nuovo a Montecassino, l’ex Abate disse: «Ad un anno dall’evento che ha cambiato la mia vita - parlando nella Sala Capitolare dell’Abbazia - debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l’incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l’impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa e alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti». Una scelta che colpì la comunità e i fedeli.

Ma non era la prima votla che accadeva una cosa del genere. A Montecassino, infatti, un abate già si era dimesso. In precedenza aveva lasciato per raggiunti limiti di età monsignor Martino Matranola, che aveva guidato l’Abbazia di Montecassino tra gli anni Settanta e Ottanta su nomina di Giovanni Paolo II. Dom Vittorelli aveva preso il posto di monsignor Bernardo D’Onorio, rimasto per circa 25 anni alla guida di Montecassino, nominato a sua volta Arcivescovo di Gaeta (Latina).


http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...9d6f99914.shtml


13 novembre 2015 | 08:16L’INDAGINE
Montecassino, tutte le spese dell’ex abate: in profumeria 1.100 euro
Cene e hotel di lusso, la vita di monsignor Vittorelli grazie all’8 per mille In Brasile Nel 2013 ha saldato un conto da 23.090 euro in un albergo di Rio de Janeiro
di FIORENZA SARZANINI

Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all’altro, da uno Stato all’altro, trasferirsi dall’Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell’8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all’Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

Era una vita da sogno quella dell’ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all’abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l’aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali. E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l’abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l’estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all’Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l’anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni. L’elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell’anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro. Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l’ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall’identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

L’indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell’ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell’ambito degli accertamenti sull’utilizzo dei conti dello Ior.
13 novembre 2015 | 08:16

Edited by pincopallino2 - 13/10/2018, 22:53
 
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800 € in salumeria. Terme per 3.500. E poi Gucci, Prada, Ferragamo...

vittorelli-abate-di-montecassino-732551-1

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...9d6f99914.shtml


13 novembre 2015 | 08:16L’INDAGINE
Montecassino, tutte le spese dell’ex abate: in profumeria 1.100 euro
Cene e hotel di lusso, la vita di monsignor Vittorelli grazie all’8 per mille In Brasile Nel 2013 ha saldato un conto da 23.090 euro in un albergo di Rio de Janeiro
di FIORENZA SARZANINI

Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all’altro, da uno Stato all’altro, trasferirsi dall’Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell’8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all’Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

Era una vita da sogno quella dell’ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all’abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l’aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali. E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l’abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l’estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all’Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l’anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni. L’elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell’anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro. Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l’ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall’identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

L’indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell’ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell’ambito degli accertamenti sull’utilizzo dei conti dello Ior.
13 novembre 2015 | 08:16
 
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Adriano Pacifici1
view post Posted on 13/11/2015, 11:52




Date, date l'8X1000 alla Chiesa cattolica! Tanto c'è chi li spende.
 
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http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATI...e/1675156.shtml

Montecassino, sull'abate Vittorelli molte denunce in Vaticano. Il Papa lo invitò a vita privata
Pietro Vittorelli
Papa Francesco difende il diritto alla maternità sul lavoro e striglia gli... Vatileaks, Parolin: ci sono resistenze ma il Papa è deciso a cambiare le cose Sequestrati 500 mila euro all'ex abate di Montecassino: li avrebbe sottratti... «Montecassino, l'ex abate rubava l'8 per mille»: vacanze da sogno e... Vaticano, Padre Lombardi: «Bergoglio sta bene lo conferma lui stesso» Vaticano, Becciu: la falsa notizia del tumore? Il Papa ci ha scherzato su Papa Francesco difende il diritto alla maternità sul lavoro e striglia gli... Vatileaks, Parolin: ci sono resistenze ma il Papa è deciso a cambiare le cose Sequestrati 500 mila euro all'ex abate di Montecassino: li avrebbe sottratti... «Montecassino, l'ex abate rubava l'8 per mille»: vacanze da sogno e... Vaticano, Padre Lombardi: «Bergoglio sta bene lo conferma lui stesso»
di Franca Giansoldati
CITTÀ DEL VATICANO - Il nome di Pietro Vittorelli in Vaticano è ben conosciuto, non solo perché è stato vescovo di uno dei più importanti monasteri benedettini (con annessa diocesi), ma perché è stato fonte di parecchi grattacapi. Tanto che su di lui la Santa Sede ha aperto un fascicolo alla Congregazione dei Religiosi. Le sue dimissioni sono state richieste tre anni fa dopo una serie di denunce interne all'ordine. Furono ufficialmente motivate dal suo grave stato di salute (che lo aveva effettivamente costretto a curarsi a lungo in una costosissima clinica svizzera, avente una retta giornaliera di mille euro). Papa Francesco lo aveva invitato a ritirarsi a vita privata nell'abbazia benedettina di Praglia, in provincia di Padova.

IL CASTIGO
Un provvedimento preso d'accordo con i vertici dell'ordine dei benedettini, anche se Vittorelli non ha mai digerito il castigo che gli era stato inflitto, e che includeva anche l'obbligo di non indossare mai le insegne episcopali (lo zucchetto, l'anello e la croce pettorale). L'ex abate ha disubbidito troppe volte e senza indugi. Cosa che naturalmente è stata segnalata in Vaticano, in diverse circostanze. L'ultima volta che è stato visto risale alla festa dei santi Pietro e Paolo a San Pietro. Al di là del Tevere raccontano che Vittorelli non è stato ridotto allo stato laicale, e che probabilmente l'ammanco dei 500 mila euro gli potrebbe essere servito per pagarsi le spese mediche. Tutto da verificare naturalmente, anche se questa versione dei fatti non appare convincente.

Edited by GalileoGalilei - 15/11/2015, 07:20
 
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L'abate di Montecassino prendeva coca pure dopo l'ictus

[IMG]pietro-vittorelli-abate-montecassino-733682[/IMG]


14 NOV 2015 01:00
1. ALTRO CHE PECORELLE SMARRITE, 'IO VADO A CERCA' CAZZI'. I WHATSAPP DELL'ABATE-VESCOVO DI MONTECASSINO, CHE NON PERDE L'AMORE PER LE DROGHE MANCO DOPO L'ICTUS
2. L'ORMAI MITOLOGICO PIETRO VITTORELLI NON RINUNCIAVA A ORGE, CHETAMINA E GHB (DROGA-STUPRO) NEANCHE DOPO L'ISCHEMIA: CON MEZZA PARTE DEL CORPO SEMI-PARALIZZATA, 3 GIORNI DI FESTINI A MILANO, CON UN ESCORT CHE TENEVA LA PIPA DEL CRACK
3. E POI L'AMORE CON UN RAGAZZOTTO A ROMA, NAUFRAGATO IN UNA CALDA ESTATE, DAVANTI A UNA STRISCIA DI COCA. QUINDI IL RIAVVICINAMENTO E IL MESSAGGIO RIVELATORIO: ''LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE...''
4. OH YES! COI SOLDI DESTINATI AI POVERI, 23MILA EURO PER LA VACANZA A RIO, POI ST. MORITZ, UN WEEKEND TERMALE DA 3500 EURO, LONDRA. MILLE EURO IN PROFUMERIA, 800 PER UNA CENA
5. IL CARDINALE DE PAOLIS: ''E' UN CASO COME QUELLO DEI CAMILLIANI, DON VERZÉ, L'IDI E I FRATI MINORI. HANNO AUTONOMIA AMMINISTRATIVA E GLI ABUSI SONO FACILI DA COMPIERE''
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1. TUTTE LE PASSIONI DELL'ABATE: ''VADO IN CERCA DI CAZZI. TRE GIORNI DI PARADISO A BERLINO, POI AL CALDO. LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE''
pietro vittorelli 7
PIETRO VITTORELLI 7
Alberto Dandolo per Dagospia

Ma quale ecstasy! Al mitologico abate Pietro Vittorelli, noto come Marco Venturi all’universo gayo de’ noantri, piaceva tutto lo scibile delle sostanze chimiche illegali. Le sue vere passioni? Il crack e il GHB (meglio nota come droga dello stupro). Quando invece era troppo eccitato e aveva voglia di rilassarsi il baldo “Pietro-Marco” non disdegnava anche qualche bella riga di chetamina (anestetico per cavalli).

Chi vi scrive sta in realtà svelando il “segreto di Pulcinella”: ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso.
pietro vittorelli abate di montecassino
PIETRO VITTORELLI ABATE DI MONTECASSINO

Ed a un certo punto è finito per “collassare” proprio il corpicino di Pietruccio! Eh sì…lui andava dicendo in giro che aveva avuto l’ ictus (che gli aveva compromesso la mobilità della parte sinistra del corpo) a causa dello stress da lavoro. Lui diceva ai suoi amanti che era un noto primario e che si era sentito male proprio in ospedale!

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare
IL PROFILO DELL ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI SU GRINDR LA CHAT GAY PER SCOPARE
Subito dopo il malanno il prelato andò a fare riabilitazione in una lussuosa clinica svizzera. Ma spesso e volentieri durante i fine settimana “fuggiva” a Milano dove, si dice, affittasse in nero e per brevi periodi una casa in zona Stazione Centrale ove organizzava festini a base di droga e sesso. Festini che duravano anche tre giorni e tre notti di fila.

pietro vittorelli 5
PIETRO VITTORELLI 5
Gli incontri venivano organizzati attraverso la chat gay grinder e se c’era bisogno anche del supporto di qualche escort il buon abate non si scoraggiava e li andava a cercare sui siti specializzati, tipo pianetaescort o planetromeo. In uno di questi festini il baldo Pietro nonostante non potesse muovere a causa dell’ictus metà corpo, si dice fosse solito pagare un ragazzotto dai capelli biondi solo per farsi mantenere la bottiglia contenente ammoniaca e dalla quale si fumava il crack.

pietro vittorelli 3
PIETRO VITTORELLI 3
Ma la calvinista Svizzera all’ex abate non piacque tanto ( chissà perché) e si trasferì a Padova, dove aveva ovviamente più facile accesso a piaceri e sollazzi di ogni tipo.
Quando era nell’Urbe gli incontri avvenivano invece nella sua casa sulla Casilina, un trilocale un po’ vecchiotto e non ristrutturato. Ambiente spartano e minimal…anche se in frigo oltre a un ingente quantitativo di vodka non mancavano mai boccettini di popper di prima scelta.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 3
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 3
Ma il cuore del nostro “eroe” vi confessiamo che ha anche battuto per un bel ragazzo alto, baffuto e prestante che lavora in una notissima azienda della capitale. Ebbene si!!! Pietruccio Vittorelli a un certo punto ha trovato pure il tempo di innamorarsi.

I due si vedevano clandestinamente e sporadicamente, perché il ragazzotto era fidanzato (con un uomo) da tanti anni e il loro rapporto naufragò durante una calda notte d’estate davanti a una bella striscia di coca. I due litigarono furentemente e Vittorelli cacciò il suo amato di casa in malo modo accusandolo di avergli rubato del denaro.
pietro vigorelli ex abate di montecassino 2
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 2

I due poi hanno in questi ultimi mesi ripreso a sentirsi. L’ultimo messaggio di un paio di settimane fa in cui l’ex abate scriveva che si sarebbe trasferito a Londra per motivi di studio per un paio di mesi.

In una conversazione privata tra i due di poco tempo fa Vittorelli scriveva: “Sono a Berlino a una festa da paura…è questo il Paradiso…poi me ne vado al caldo a cercà cazzi…la vita è tiranna e puttana…è per questo che faccio tutto quello che mi pare!”.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 4
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 4
Ps: Chi è il noto stilista napoletano (ora un po’ decaduto) che vive a Roma che ha passato più di una estate in Costiera Amalfitana con l’abate? Ah saperlo…



2. TUTTE LE SPESE DELL' EX ABATE IN PROFUMERIA 1.100 EURO - CENE E HOTEL DI LUSSO, LA VITA DI MONSIGNOR VITTORELLI GRAZIE ALL' 8 PER MILLE
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

pietro vigorelli ex abate di montecassino con caprarica a londra
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO CON CAPRARICA A LONDRA
Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all' altro, da uno Stato all' altro, trasferirsi dall' Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell' 8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all' Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

Era una vita da sogno quella dell' ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all' abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l' aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali.
pietro vittorelli abate montecassino
PIETRO VITTORELLI ABATE MONTECASSINO

E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l' abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

pietro vigorelli ex abate di montecassino con tajani
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO CON TAJANI
Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l' estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all' Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l' anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 9
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 9
L' elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell' anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 8
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 8
Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l' ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall' identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

L' indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell' ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell' ambito degli accertamenti sull' utilizzo dei conti dello Ior.


3. OSTRICHE E CHAMPAGNE . L’EX ABATE SPENDEVA 34MILA EURO
Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

L' ex abate di Montecassino minaccia adesso di raccontare la sua verità in un libro-bomba, intanto però il Vaticano lo scarica. Con gli oltre 500mila euro prelevati dai conti della cittadella benedettina, «Sua eccellenza» Pietro Vittorelli si concedeva uno stile di vita tutt' altro che monacale. Viaggi e alberghi extralusso (Brasile, Portogallo, Gran Bretagna), cene a base di ostriche e champagne a Roma e Londra con conti da 700 euro a sera, 2mila euro di shopping alla boutique di Ralph Lauren, pernottamenti da 2mila euro al Principe di Savoia di Milano. Spese pazze per 34 mila euro al mese pagati con carta di credito.
don pietro vigorelli e john elkann
DON PIETRO VIGORELLI E JOHN ELKANN

Soldi dell' otto per mille la cui sottrazione dalle casse dell' abbazia è ricostruita nel decreto di sequestro preventivo del tribunale di Roma.

Conti correnti svuotati Le somme sottratte dall' ex abate sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare nella disponibilità dell' ex abate, che aveva accesso illimitato ai conti di Montecassino.

PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
Il cardinale Velasio De Paolis, alla guida della Prefettura per gli affari economici, si è occupato in Vaticano dei dossier più scottanti negli anni in cui, secondo l' accusa, la cassa dell' abbazia diventava (a partire dal 2008) il bancomat di «Sua eccellenza» Vittorelli. «Gli istituti religiosi hanno autonomia finanziaria e possono amministrare i propri beni, purché ciò avvenga nella liceità- spiega il porporato-. È una tradizione millenaria del monachesimo: risale a San Benedetto. E ne sono gelosi».

Lo scandalo scoppiato a Montecassino è «dello stesso genere di quelli che negli ultimi anni hanno coinvolto i Camilliani, Don Verzé, l' Idi e i frati minori». E cioè «istituti con autonomia amministrativa nei quali non ha funzionato il controllo interno». La Santa Sede, infatti, deve autorizzare «operazioni straordinarie come l' alienazione di immobili o terreni», non dunque i numerosi «prelievi effettuati dal superiore sui conti dell' istituto religioso».

PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
Niente controllo interno Insomma, «gli altri monaci, il capitolo, l' economo non hanno vigilato sull' operato dell' abate come era loro dovere fare». Secondo l' ordinamento, la gestione «non corretta» doveva essere denunciata dai confratelli, quindi «la responsabilità non ricade sulla Santa Sede».

Quanto accaduto a Montecassino «nasce anche dal fatto che i religiosi considerano la vigilanza sulle finanze una perdita di tempo e dicono di non averne le competenze tecniche». Un «omesso controllo» confermato dal tribunale che attribuisce la «sottrazione di risorse economiche dell' ente» proprio alla «attribuzione di illimitati poteri alla persona dell' abate».
pietro vittorelli 6
PIETRO VITTORELLI 6

Ciò, osserva De Paolis, costituisce una grave violazione delle norme ecclesiastiche. Economo e superiore dell' istituto, infatti, sono «figure distinte» proprio per impedire quanto i magistrati di Roma definiscono ora «l' elemento psicologico del reato».

Edited by pincopallino2 - 5/6/2017, 17:39
 
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L'abate di Montecassino prendeva coca pure dopo l'ictus

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14 NOV 2015 01:00
1. ALTRO CHE PECORELLE SMARRITE, 'IO VADO A CERCA' CAZZI'. I WHATSAPP DELL'ABATE-VESCOVO DI MONTECASSINO, CHE NON PERDE L'AMORE PER LE DROGHE MANCO DOPO L'ICTUS
2. L'ORMAI MITOLOGICO PIETRO VITTORELLI NON RINUNCIAVA A ORGE, CHETAMINA E GHB (DROGA-STUPRO) NEANCHE DOPO L'ISCHEMIA: CON MEZZA PARTE DEL CORPO SEMI-PARALIZZATA, 3 GIORNI DI FESTINI A MILANO, CON UN ESCORT CHE TENEVA LA PIPA DEL CRACK
3. E POI L'AMORE CON UN RAGAZZOTTO A ROMA, NAUFRAGATO IN UNA CALDA ESTATE, DAVANTI A UNA STRISCIA DI COCA. QUINDI IL RIAVVICINAMENTO E IL MESSAGGIO RIVELATORIO: ''LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE...''
4. OH YES! COI SOLDI DESTINATI AI POVERI, 23MILA EURO PER LA VACANZA A RIO, POI ST. MORITZ, UN WEEKEND TERMALE DA 3500 EURO, LONDRA. MILLE EURO IN PROFUMERIA, 800 PER UNA CENA
5. IL CARDINALE DE PAOLIS: ''E' UN CASO COME QUELLO DEI CAMILLIANI, DON VERZÉ, L'IDI E I FRATI MINORI. HANNO AUTONOMIA AMMINISTRATIVA E GLI ABUSI SONO FACILI DA COMPIERE''
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1. TUTTE LE PASSIONI DELL'ABATE: ''VADO IN CERCA DI CAZZI. TRE GIORNI DI PARADISO A BERLINO, POI AL CALDO. LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE''
pietro vittorelli 7
PIETRO VITTORELLI 7
Alberto Dandolo per Dagospia

Ma quale ecstasy! Al mitologico abate Pietro Vittorelli, noto come Marco Venturi all’universo gayo de’ noantri, piaceva tutto lo scibile delle sostanze chimiche illegali. Le sue vere passioni? Il crack e il GHB (meglio nota come droga dello stupro). Quando invece era troppo eccitato e aveva voglia di rilassarsi il baldo “Pietro-Marco” non disdegnava anche qualche bella riga di chetamina (anestetico per cavalli).

Chi vi scrive sta in realtà svelando il “segreto di Pulcinella”: ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso.
pietro vittorelli abate di montecassino
PIETRO VITTORELLI ABATE DI MONTECASSINO

Ed a un certo punto è finito per “collassare” proprio il corpicino di Pietruccio! Eh sì…lui andava dicendo in giro che aveva avuto l’ ictus (che gli aveva compromesso la mobilità della parte sinistra del corpo) a causa dello stress da lavoro. Lui diceva ai suoi amanti che era un noto primario e che si era sentito male proprio in ospedale!

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare
IL PROFILO DELL ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI SU GRINDR LA CHAT GAY PER SCOPARE
Subito dopo il malanno il prelato andò a fare riabilitazione in una lussuosa clinica svizzera. Ma spesso e volentieri durante i fine settimana “fuggiva” a Milano dove, si dice, affittasse in nero e per brevi periodi una casa in zona Stazione Centrale ove organizzava festini a base di droga e sesso. Festini che duravano anche tre giorni e tre notti di fila.

pietro vittorelli 5
PIETRO VITTORELLI 5
Gli incontri venivano organizzati attraverso la chat gay grinder e se c’era bisogno anche del supporto di qualche escort il buon abate non si scoraggiava e li andava a cercare sui siti specializzati, tipo pianetaescort o planetromeo. In uno di questi festini il baldo Pietro nonostante non potesse muovere a causa dell’ictus metà corpo, si dice fosse solito pagare un ragazzotto dai capelli biondi solo per farsi mantenere la bottiglia contenente ammoniaca e dalla quale si fumava il crack.

pietro vittorelli 3
PIETRO VITTORELLI 3
Ma la calvinista Svizzera all’ex abate non piacque tanto ( chissà perché) e si trasferì a Padova, dove aveva ovviamente più facile accesso a piaceri e sollazzi di ogni tipo.
Quando era nell’Urbe gli incontri avvenivano invece nella sua casa sulla Casilina, un trilocale un po’ vecchiotto e non ristrutturato. Ambiente spartano e minimal…anche se in frigo oltre a un ingente quantitativo di vodka non mancavano mai boccettini di popper di prima scelta.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 3
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 3
Ma il cuore del nostro “eroe” vi confessiamo che ha anche battuto per un bel ragazzo alto, baffuto e prestante che lavora in una notissima azienda della capitale. Ebbene si!!! Pietruccio Vittorelli a un certo punto ha trovato pure il tempo di innamorarsi.

I due si vedevano clandestinamente e sporadicamente, perché il ragazzotto era fidanzato (con un uomo) da tanti anni e il loro rapporto naufragò durante una calda notte d’estate davanti a una bella striscia di coca. I due litigarono furentemente e Vittorelli cacciò il suo amato di casa in malo modo accusandolo di avergli rubato del denaro.
pietro vigorelli ex abate di montecassino 2
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 2

I due poi hanno in questi ultimi mesi ripreso a sentirsi. L’ultimo messaggio di un paio di settimane fa in cui l’ex abate scriveva che si sarebbe trasferito a Londra per motivi di studio per un paio di mesi.

In una conversazione privata tra i due di poco tempo fa Vittorelli scriveva: “Sono a Berlino a una festa da paura…è questo il Paradiso…poi me ne vado al caldo a cercà cazzi…la vita è tiranna e puttana…è per questo che faccio tutto quello che mi pare!”.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 4
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 4
Ps: Chi è il noto stilista napoletano (ora un po’ decaduto) che vive a Roma che ha passato più di una estate in Costiera Amalfitana con l’abate? Ah saperlo…



2. TUTTE LE SPESE DELL' EX ABATE IN PROFUMERIA 1.100 EURO - CENE E HOTEL DI LUSSO, LA VITA DI MONSIGNOR VITTORELLI GRAZIE ALL' 8 PER MILLE
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

pietro vigorelli ex abate di montecassino con caprarica a londra
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO CON CAPRARICA A LONDRA
Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all' altro, da uno Stato all' altro, trasferirsi dall' Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell' 8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all' Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

Era una vita da sogno quella dell' ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all' abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l' aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali.
pietro vittorelli abate montecassino
PIETRO VITTORELLI ABATE MONTECASSINO

E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l' abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

pietro vigorelli ex abate di montecassino con tajani
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO CON TAJANI
Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l' estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all' Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l' anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 9
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 9
L' elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell' anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 8
PIETRO VIGORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO 8
Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l' ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall' identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

L' indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell' ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell' ambito degli accertamenti sull' utilizzo dei conti dello Ior.


3. OSTRICHE E CHAMPAGNE . L’EX ABATE SPENDEVA 34MILA EURO
Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

L' ex abate di Montecassino minaccia adesso di raccontare la sua verità in un libro-bomba, intanto però il Vaticano lo scarica. Con gli oltre 500mila euro prelevati dai conti della cittadella benedettina, «Sua eccellenza» Pietro Vittorelli si concedeva uno stile di vita tutt' altro che monacale. Viaggi e alberghi extralusso (Brasile, Portogallo, Gran Bretagna), cene a base di ostriche e champagne a Roma e Londra con conti da 700 euro a sera, 2mila euro di shopping alla boutique di Ralph Lauren, pernottamenti da 2mila euro al Principe di Savoia di Milano. Spese pazze per 34 mila euro al mese pagati con carta di credito.
don pietro vigorelli e john elkann
DON PIETRO VIGORELLI E JOHN ELKANN

Soldi dell' otto per mille la cui sottrazione dalle casse dell' abbazia è ricostruita nel decreto di sequestro preventivo del tribunale di Roma.

Conti correnti svuotati Le somme sottratte dall' ex abate sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare nella disponibilità dell' ex abate, che aveva accesso illimitato ai conti di Montecassino.

PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
PIETRO VITTORELLI E RATZINGER
Il cardinale Velasio De Paolis, alla guida della Prefettura per gli affari economici, si è occupato in Vaticano dei dossier più scottanti negli anni in cui, secondo l' accusa, la cassa dell' abbazia diventava (a partire dal 2008) il bancomat di «Sua eccellenza» Vittorelli. «Gli istituti religiosi hanno autonomia finanziaria e possono amministrare i propri beni, purché ciò avvenga nella liceità- spiega il porporato-. È una tradizione millenaria del monachesimo: risale a San Benedetto. E ne sono gelosi».

Lo scandalo scoppiato a Montecassino è «dello stesso genere di quelli che negli ultimi anni hanno coinvolto i Camilliani, Don Verzé, l' Idi e i frati minori». E cioè «istituti con autonomia amministrativa nei quali non ha funzionato il controllo interno». La Santa Sede, infatti, deve autorizzare «operazioni straordinarie come l' alienazione di immobili o terreni», non dunque i numerosi «prelievi effettuati dal superiore sui conti dell' istituto religioso».

PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO
Niente controllo interno Insomma, «gli altri monaci, il capitolo, l' economo non hanno vigilato sull' operato dell' abate come era loro dovere fare». Secondo l' ordinamento, la gestione «non corretta» doveva essere denunciata dai confratelli, quindi «la responsabilità non ricade sulla Santa Sede».

Quanto accaduto a Montecassino «nasce anche dal fatto che i religiosi considerano la vigilanza sulle finanze una perdita di tempo e dicono di non averne le competenze tecniche». Un «omesso controllo» confermato dal tribunale che attribuisce la «sottrazione di risorse economiche dell' ente» proprio alla «attribuzione di illimitati poteri alla persona dell' abate».
pietro vittorelli 6
PIETRO VITTORELLI 6

Ciò, osserva De Paolis, costituisce una grave violazione delle norme ecclesiastiche. Economo e superiore dell' istituto, infatti, sono «figure distinte» proprio per impedire quanto i magistrati di Roma definiscono ora «l' elemento psicologico del reato».
 
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Patecatl
view post Posted on 15/11/2015, 21:13




Assurdo, veramente assurdo.

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MONTECASSINO – SCANDALO DOM VITTORELLI, IL VATICANO CERCA I COMPLICI
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Montecassino – Scandalo Dom Vittorelli, il Vaticano cerca i complici

Montecassino – Scandalo Dom Vittorelli, il Vaticano cerca i complici Cronaca
16 novembre
08:45
2015
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👤by Redazione 18
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I conti dell’ex Diocesi di Montecassino saranno passati al setaccio anche dagli ispettori del Vaticano. Papa Francesco, dopo lo scandalo che ha travolto l’abate emerito Pietro Vittorelli, intende punire eventuali complici. Perché, come regola vuole all’interno della Santa Sede, per poter prelevare somme che superano i 20mila euro dai conti a disposizione nello IOR è necessaria una triplice firma: quella del responsabile della diocesi, quella dell’economo e quella del responsabile di settore.

Quindi l’ex Dom per poter disporre di cifre talmente elevate avrebbe dovuto ottenere il parere favorevole dei suoi subalterni. Il condizionale in questo caso è d’obbligo visto che il reverendissimo ex vescovo dal carattere iracondo, poca voce dava ai suoi collaboratori che però avrebbero dovuto segnalare al Vaticano quanto accadeva in quel di Montecassino. Per questo motivo Bergoglio, per voce del cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Comunità Episcopale Italiana, ha imposto una verifica e poi al nuovo responsabile della diocesi di Aquino -Cassino – Pontecorvo – Sora, il vescovo Gerardo Antonazzo di dare il via all’iter di risarcimento danni. Quanto avrebbe commesso Pietro Vittorelli, accusato di appropriazione indebita per i soldi sottratti all’8 per mille, ha provocato “una situazione dolorosissima e penosa”, come quella di “tante altre ombre” proiettate sulla Chiesa Cattolica, ha concluso Bagnasco. La perenne carenza di fondi per sostenere i poveri di Cassino e del comprensorio era cosa rinomata tanto cbe, per fronteggiare situazioni di grande emergenza, il Comune e in particolar modo l’assessorato ai Servizi Sociali aveva più volte lanciato appelli tra i cittadini benestanti affinché qualcuno potesse sostenere l’Amministrazione impossibilitata a fronteggiare così tante richieste. In soccorso dell’assessore Di Russo sono arrivate associazioni di volontariato che, gratis net amore dei, ogni fine mese effettuano una raccolta di generi alimentari dinanzi ai supermercati e distribuiscono fino a 200 pacchi ogni trenta giorni. Questo per non gravare sulle scorte della Caritas che sostiene, per quanto è possibile, un altro stuolo di indigenti. Entrambe le attività però vengono svolte con il solo sostegno dei cittadini di buon cuore. Ieri mattina alla presenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti che ha partecipato alla prima messa dopo lo scandalo Vittorelli, don Antonio Potenza ha incentrato l’omelia sul passo del Vangelo secondo Marco ““In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte”. La strada verso la luce quindi è lunga e difficile.
Angela Nicoletti

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronach...glio-113132.htm

17 NOV 2015 20:31
FLASH! AVVISO AI NAVIGATI: L'ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI (MEGLIO NOTO AI GAY COME MARCO VENTURI) E' TORNATO IN QUESTE ORE A ROMA DA LONDRA. E NELLA SUA CASA SULLA CASILINA CERCA ANCORA SOLLAZZI...
 
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