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Omosessualità, ...un diritto religioso o un diritto civile?

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view post Posted on 29/9/2018, 13:35

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Che cos'è il “Diritto”?

L'enciclopedia Treccani lo definisce come “il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti”, un altro dizionario online lo definisce “il complesso di norme giuridiche obiettive e uniformi che regolano l'agire umano”.

Quindi i nostri diritti dipendono da un “ente giuridico” che possiamo aver scelto o meno...e sia che lo vogliamo o che non lo vogliamo, dobbiamo rispettare i diritti stabiliti nella nazione in cui viviamo. Anche se andiamo in Vacanza in un altra nazione, siamo obbligati a rispettare i diritti tutelati in quella nazione.

Non possiamo scegliere in quale nazione nascere ma è possibile spingere un ente giuridico a modificare i diritti che tutela... in vari modi pacifici e purtroppo anche in modi meno pacifici.

E se parliamo di religione?

Esistono moltissime religioni, ed ogni “Dio” insegna cose diverse e stabilisce norme, diritti e doveri diversi. Però nella maggioranza dei paesi la religione è una libera scelta e chiunque può valutare e decidere a che religione appartenere.

Sarebbe possibile spingere una religione a modificare quello che insegna “Dio” e quindi a cambiare norme, diritti e doveri emanati da “Dio”?

In moltissime religioni questo è possibile. Affermano di basarsi su un testo che reputano rivelazione di Dio per l'umanità, però poi stabiliscono che Dio esprime tramite loro le Sue rivelazioni e non più tramite quel testo; quindi montano e smontano nei secoli quelle che dovrebbero essere norme Divine, perché il loro Dio gli dice le modifiche da apportare. Sarà Dio a cambiare idea o sarà la religione che per non perdere troppi fedeli fa di tutto per “adattarsi ai tempi” che sia in modo ufficiale o ufficioso?

Troppo spesso confondiamo la libertà altrui come una condanna verso di noi, quando è semplicemente libertà di pensarla diversamente... a non vi è mai capitato? Quando (solo per fare un esempio) un gruppo disapprova la prostituzione, allora il gruppo che vuole la libertà di vendere il proprio corpo si sente condannato mentre è possibile che semplicemente ognuno dei due gruppi dovrebbe avere la libertà di mantenere e divulgare il proprio pensiero senza obbligare altri?

Allora, non sembra eccessivo voler modellare tutto quello che ci circonda per poter adattarlo ai “nostri” pensieri?

Tornando alla religione, notiamo quello che afferma il Cristianesimo originale tramite la Bibbia, nella prima lettera dell'Apostolo Paolo ai Corinzi, al capitolo 6 i versetti 9 e 10:

“O non sai che i malfattori non erediteranno il regno di Dio? Non essere ingannato: né i sessualmente immorali né gli idolatri né gli adulteri né gli uomini che fanno sesso con gli uomini né ladri né avidi né ubriachi né calunniatori né truffatori erediteranno il regno di Dio.” (Per verificare l'edizione della Bibbia: “https://biblehub.com/multi/1_corinthians/6-9.htm”)

Sappiamo che nella maggioranza dei paesi è un diritto giuridico poter scegliere la religione a cui appartenere, è un diritto giuridico poter scegliere il proprio lavoro, è un diritto giuridico poter scegliere cosa studiare, è un diritto giuridico poter pensare ciò che si vuole e poter divulgare il proprio pensiero, è un diritto giuridico poter scegliere dove vivere...però è corretto voler a tutti i costi adattare ai nostri pensieri tutto quello che ci sta intorno?
Il Brano Biblico sopra menzionato riflette il pensiero di Suo Autore da circa 2000 anni, però adesso alcune moderne Bibbie lo modificano in questa maniera:

“Non vi rendete conto che questo non è il giusto modo di vivere? Gli ingiusti che non si interessano di Dio non avranno parte nel suo regno. Quelli che fanno uso e abuso di se stessi e degli altri, che fanno uso e abuso del sesso, che fanno uso e abuso della terra e di tutto ciò che è in essa, non sono idonei per essere cittadini del regno di Dio”. (Edizione Biblica: The Bible in Contemporary Language)

E' corretto voler non solo decidere di cambiare religione ma anche voler a tutti i costi che una religione e ed il Dio di una religione si adattino al nostro punto di vista?
Bisogna adattare quindi tutti i versetti Biblici che toccano la stessa questione, perché per mille motivi (giusti o meno) tali versetti non si adattano al nostro punto di vista morale? (https://biblehub.com/multi/romans/1-27.htm) (https://biblehub.com/1_timothy/1-9.htm)

E' un paese civile, libero e progressista quel paese che per eliminare la discriminazione di sesso cambia le regole del calcio ed obbliga le squadre ad un equo numero di giocatori dei due sessi e di ogni orientamento sessuale? Oppure è un paese libero e progressista quello che lascia la libertà di istituire squadre di calcio con un equo numero di giocatori dei due sessi e di ogni orientamento sessuale, ma lascia anche la totale libertà di continuare a giocare il calcio come si è sempre giocato a chi desidera giocarlo in quel modo?
Se la vera libertà fosse quella di obbligare a cambiare il gioco del calcio, chi desiderava continuare a giocarlo come era prima non vedrebbe lesi i propri diritti e la propria libertà? Non sarebbe discriminato? I suoi pensieri non sarebbero calpestati?

Se invece di cambiare religione, un gruppo di persone volesse cambiare la religione per adattarla al proprio stile di vita, questo sarebbe libertà e progresso oppure repressione della libertà e diritto altrui?









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