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"Non abbiate paura, denunciate", "Io, Davide Sgro, vittima di omofobia, abusi e bullismo, ci metto la faccia"

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view post Posted on 30/1/2018, 10:10

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"Io, Davide Sgro, vittima di omofobia, abusi e bullismo, ci metto la faccia"




Mi chiamo Davide Sgro ho 22anni, secondo di sei figli, amante dell arte, della musica dello spettacolo e dei capelli; uno sfogo dove attingo tutto il mio malessere; oltre ad essere una passione è un ottima medicina l'arte di espressione. I miei genitori mi hanno insegnato ad essere educato, a rispettare il prossimo sin da bambino; forse questa cosa l'ho presa un pò troppo sulle dritte, nel senso che mi sono sempre lasciato trascinare e adescare dai bulli già alla inizio della mia adolescenza. Ora che i miei sanno e hanno accettato la mia natura da omosessuale posso dire, come loro ben sanno, che incominciai a sentire il bisogno di dirlo primo tra le mure di scuola. Ho sempre amato le bambole, le cose femminili ma ho capito sessualmente parlando che ero propenso verso il mio stesso sesso; una questione di ormoni perché è natura. Raccontai ai miei compagni di classe della mia omosessualità, incominciarono a prendermi in giro ma da li, partirono le minacce, spintoni e schiaffi, quindi si fece sempre tutto più brutto. Non solo, raccontai a uno dei più fidati, che alla fine non si rivelò tale, che io fui abusato da un amico di famiglia; pensavo mi aiutassero a capire, perché io non capivo se lui mi amasse o se erano atti di amicizia e dolcezza. Ero troppo immaturo. Quest'uomo faceva parte di un movimento ecclesiale, il Cammino neocatecumenale, molto amico dei miei; io non sapevo se far trasparire tutta la vicenda ai miei, cosìcché decisi dopo un pó di tempo di dire tutto ai miei genitori. Non sapevo se mi avrebbero creduto, la loro reazione, il loro pensiero, soprattutto a quello che pensavo. Ma mi sono fatto coraggio e raccontai il tutto. Cosicché decisero di sporgere denuncia. Sono successi più casi in tutto; mi chiedeva sempre di toccare le parti intime era tutto contro la mia volontà, insomma tutto forzato. Le vittime sono tutelate dall'art. 734 bis c. penale dall'anonimato. I miei genitori hanno dovuto tutelare l'immagine perché minore, ecco perchè decido di raccontare solo adesso tutto questo. Sarò giudicato, sarò infangato, perché ho sempre da parlare, ho sempre raccontato tutto sui giornali, su siti web, perché bisogna sensibilizzare dare attenzione a questi giovani ragazzi come me, che formano e fiduciosi affidano con fiducia anche per pochi istanti i propri figli, o meglio li lasciano uscire da soli e vengono abusati. Sono passati quasi otto anni e la Giustizia ha deciso che il fatto non sussiste. Ho sempre superato momenti della mia vita con forza, con la positività (omofobia, bullismo...) ho superato anche questo ma non dimentico, soprattutto la chiesa di Catanzaro che ha dimenticato la mia famiglia e ciò che è accaduto. Queste sono cicatrici che non posso dimenticare cose che mi fanno soffrire abbandonato così dalla chiesa, dalla giustizia. Sentivo il bisogno di raccontarlo ora che potevo. Grazie al cielo sono un ragazzo forte, ricco di talento e di tante doti la mia più grande è proprio questa lanciare un messaggio. Denunciate, parlate com i vostri cari, bullismo, violenze tutto questo schifo deve venire allo scoperto. Io ancora una volta ci metto la faccia .
 
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