Pieia d'Asti: 3 immobili nel mirino della Procura. Ma lui nega ogni accusa
Soldi dei profughi per comprare case e terreni. Sequestrati a don Vittorio Bazzoni
http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/0...072/?ref=fbpltoSoldi dei profughi usati per acquistare case e terreni: indagato il parroco di Piea, nell'Astigiano
Secondo l'accusa gli immobili comprati da prestanome. Tre edifici sequestrati. Il legale del sacerdote: "Addebiti infondati, il denaro usato tutto per il centro di accoglienza"
di JACOPO RICCA
22 gennaio 2018
Soldi dei profughi usati per acquistare case e terreni: indagato il parroco di Piea, nell'Astigiano
Il palazzo di giustizia di Asti
Fondi per l'accoglienza dei migranti usati per acquistare, tramite dei prestanome, case e terreni in Piemonte. È questa l'accusa, gravissima, che pesa su don Vittorio Bazzoni, parroco salesiano di Piea e Cunico, piccoli paesi dell'Astigiano, da tempo attivo nell'assistenza ai profughi. Il procuratore capo di Asti, Alberto Perduca, ha disposto il sequestro di tre immobili che, secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza e dai poliziotti della squadra mobile astigiana, sarebbero stati acquistati dal parroco distraendo i finanziamenti che aveva ricevuto dalla prefettura per i progetti d'accoglienza. Nel decreto di sequestro, firmato dal gip Giorgio Morando su richiesta di Perduca e dell'aggiunto Luciano Tarditi, si parla di appropriazione indebita e riciclaggio; oltre al sacerdote sono indagate anche altre due persone, di origine straniera, che sarebbero gli intestatari formali degli immobili.
L'avvocato di don Bazzoni, Aldo Mirate, respinge tutte le accuse: “Il mio assistito non si è mai appropriato di denaro pubblico, né ha partecipato a operazioni di riciclaggio – commenta il legale - Chiederemo una immediata ricostruzione contabile dei flussi finanziari erogati dallo Stato e del loro effettivo utilizzo per il funzionamento del Centro di accoglienza. I tre immobili, peraltro di modesto valore, sono stati acquistati dagli intestatari con denaro che non ha alcuna attinenza con i contributi erogati al Cas (centro di accoglienza straordinaria ndr)”.
Del caso del centro per migranti si era occupata anche la sindaca di Piea, Sara Rabellino, che aveva più volte chiesto la chiusura della struttura perché, secondo la prima cittadina, ospitava un numero troppo elevato di profughi rispetto al numero di residenti, 580: “Noi abbiamo sempre posto la questione sulla sproporzione numerica rispetto al numero di abitanti – racconta Rabellino - I primi ragazzi sono arrivati nell'estate 2015 ed era chiaro che la gestione non fosse ottimale. C'era poca collaborazione e poche attività rispetto a quanto previsto dai progetti. I ragazzi erano
lasciati lì tutto il giorno a non fare niente. Facevano qualche ora di italiano e niente altro”. Sulla distrazione di fondi pubblici però non si sbilancia: “Avevamo sentito parlare di una casa comprata, ma sono solo voci – spiega – Il problema resta l'attività, scarsa, del centro che ora è ancora aperto. Anche se penso lo stiano smantellando perché di settimana in settimana il numero dei presenti viene ridotto”.
www.lastampa.it/2018/01/22/edizioni...W6K/pagina.htmlSequestrati tre immobili al parroco di Piea d’Asti: si indaga sul denaro per i centri accoglienza
La difesa: quei fondi sono stati usati regolarmente
Piea, la piazza con la parrocchia e il centro accoglienza migranti
Pubblicato il 22/01/2018
Ultima modifica il 22/01/2018 alle ore 14:41
MASSIMO COPPERO
ASTI
Operazione congiunta dei poliziotti della mobile e della guardia di finanza su una presunta maxi truffa sull’accoglienza dei migranti. Indagato don Vittorio Bazzoni, parroco di Piea e altri paesi e molto impegnato nell’assistenza agli immigrati. Coinvolti anche due stranieri. L’ipotesi è di un uso scorretto dei fondi della prefettura. Agenti e finanzieri, coordinati dal procuratore Alberto Perduca e dal pm Luciano Tarditi, hanno eseguito un decreto di sequestro firmato dal gip Giorgio Morando di tre immobili riconducibili al sacerdote nell’astigiano. Don Bazzoni è difeso dall’avvocato Aldo Mirate.
Dice il legale in una nota: «Don Bazzoni nega fermamente di essersi appropriato di pubblico denaro e/o di avere riciclato risorse finanziarie provenienti da delitto.
Chiederemo una immediata ricostruzione contabile dei flussi finanziari erogati dallo Stato e del loro effettivo utilizzo per il funzionamento del Centro di Accoglienza. I tre immobili, peraltro di modesto valore, sono stati acquistati dagli intestatari con denaro che non ha alcuna attinenza con i contributi erogati al
Edited by pincopallino1 - 15/2/2023, 14:43