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Soldi dei profughi per case e terreni. Condannato a 2 anni don Bazzoni, Gonfia il numero dei profughi e compra case intestandole a prestanomi

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view post Posted on 22/1/2018, 17:47

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Pieia d'Asti: 3 immobili nel mirino della Procura. Ma lui nega ogni accusa

Soldi dei profughi per comprare case e terreni. Sequestrati a don Vittorio Bazzoni


http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/0...072/?ref=fbplto

Soldi dei profughi usati per acquistare case e terreni: indagato il parroco di Piea, nell'Astigiano
Secondo l'accusa gli immobili comprati da prestanome. Tre edifici sequestrati. Il legale del sacerdote: "Addebiti infondati, il denaro usato tutto per il centro di accoglienza"

di JACOPO RICCA

22 gennaio 2018

Soldi dei profughi usati per acquistare case e terreni: indagato il parroco di Piea, nell'Astigiano
Il palazzo di giustizia di Asti
Fondi per l'accoglienza dei migranti usati per acquistare, tramite dei prestanome, case e terreni in Piemonte. È questa l'accusa, gravissima, che pesa su don Vittorio Bazzoni, parroco salesiano di Piea e Cunico, piccoli paesi dell'Astigiano, da tempo attivo nell'assistenza ai profughi. Il procuratore capo di Asti, Alberto Perduca, ha disposto il sequestro di tre immobili che, secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza e dai poliziotti della squadra mobile astigiana, sarebbero stati acquistati dal parroco distraendo i finanziamenti che aveva ricevuto dalla prefettura per i progetti d'accoglienza. Nel decreto di sequestro, firmato dal gip Giorgio Morando su richiesta di Perduca e dell'aggiunto Luciano Tarditi, si parla di appropriazione indebita e riciclaggio; oltre al sacerdote sono indagate anche altre due persone, di origine straniera, che sarebbero gli intestatari formali degli immobili.

L'avvocato di don Bazzoni, Aldo Mirate, respinge tutte le accuse: “Il mio assistito non si è mai appropriato di denaro pubblico, né ha partecipato a operazioni di riciclaggio – commenta il legale - Chiederemo una immediata ricostruzione contabile dei flussi finanziari erogati dallo Stato e del loro effettivo utilizzo per il funzionamento del Centro di accoglienza. I tre immobili, peraltro di modesto valore, sono stati acquistati dagli intestatari con denaro che non ha alcuna attinenza con i contributi erogati al Cas (centro di accoglienza straordinaria ndr)”.

Del caso del centro per migranti si era occupata anche la sindaca di Piea, Sara Rabellino, che aveva più volte chiesto la chiusura della struttura perché, secondo la prima cittadina, ospitava un numero troppo elevato di profughi rispetto al numero di residenti, 580: “Noi abbiamo sempre posto la questione sulla sproporzione numerica rispetto al numero di abitanti – racconta Rabellino - I primi ragazzi sono arrivati nell'estate 2015 ed era chiaro che la gestione non fosse ottimale. C'era poca collaborazione e poche attività rispetto a quanto previsto dai progetti. I ragazzi erano

lasciati lì tutto il giorno a non fare niente. Facevano qualche ora di italiano e niente altro”. Sulla distrazione di fondi pubblici però non si sbilancia: “Avevamo sentito parlare di una casa comprata, ma sono solo voci – spiega – Il problema resta l'attività, scarsa, del centro che ora è ancora aperto. Anche se penso lo stiano smantellando perché di settimana in settimana il numero dei presenti viene ridotto”.


www.lastampa.it/2018/01/22/edizioni...W6K/pagina.html
Sequestrati tre immobili al parroco di Piea d’Asti: si indaga sul denaro per i centri accoglienza
La difesa: quei fondi sono stati usati regolarmente

Piea, la piazza con la parrocchia e il centro accoglienza migranti

Pubblicato il 22/01/2018
Ultima modifica il 22/01/2018 alle ore 14:41
MASSIMO COPPERO
ASTI
Operazione congiunta dei poliziotti della mobile e della guardia di finanza su una presunta maxi truffa sull’accoglienza dei migranti. Indagato don Vittorio Bazzoni, parroco di Piea e altri paesi e molto impegnato nell’assistenza agli immigrati. Coinvolti anche due stranieri. L’ipotesi è di un uso scorretto dei fondi della prefettura. Agenti e finanzieri, coordinati dal procuratore Alberto Perduca e dal pm Luciano Tarditi, hanno eseguito un decreto di sequestro firmato dal gip Giorgio Morando di tre immobili riconducibili al sacerdote nell’astigiano. Don Bazzoni è difeso dall’avvocato Aldo Mirate.


Dice il legale in una nota: «Don Bazzoni nega fermamente di essersi appropriato di pubblico denaro e/o di avere riciclato risorse finanziarie provenienti da delitto.

Chiederemo una immediata ricostruzione contabile dei flussi finanziari erogati dallo Stato e del loro effettivo utilizzo per il funzionamento del Centro di Accoglienza. I tre immobili, peraltro di modesto valore, sono stati acquistati dagli intestatari con denaro che non ha alcuna attinenza con i contributi erogati al

Edited by pincopallino1 - 15/2/2023, 14:43
 
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view post Posted on 24/1/2018, 21:45

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http://www.ilgiornale.it/news/politica/ind...-e-1486184.html

Indagato «don Truffa»: coi fondi dell'accoglienza due case e un negozio
Sospeso dalla diocesi, il parroco ha comprato tre immobili usando i soldi per i profughi

Redazione - Mer, 24/01/2018 - 06:00
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Piea d'Asti (Asti) Ha utilizzato il denaro destinato all'accoglienza per i migranti, per acquistare tre immobili. È questa l'accusa con la quale la procura di Asti ha indagato don Vittorio Bazzoni, 75 anni, parroco salesiano di Piea d'Asti, un paese di 600 abitanti noto per il suo castello. Inoltre il procuratore, Alberto Perduca, ha disposto il sequestro dei tre immobili che, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza e dai poliziotti della squadra mobile astigiana, sarebbero stati acquistati dal sacerdote distraendo i finanziamenti che aveva ricevuto dalla prefettura per i progetti d'accoglienza. Nel decreto di sequestro si parla di appropriazione indebita e riciclaggio.

L'inchiesta è coperta da uno stretto riserbo, quello che trapela è che gli investigatori della Mobile e del nucleo di polizia tributaria sono arrivati a don Bazzoni dopo un monitoraggio della comunità pakistana, di fede islamica, che vive nell'Astigiano. Sono stati ricostruiti contatti e frequentazioni. Le operazioni, data l'estrema delicatezza del caso, sono state compiute con la costante supervisione del questore Filippo Di Francesco e del comandante provinciale della Finanza, colonnello Fabio Canziani. Poliziotti e finanzieri hanno tenuto sotto stretto controllo le due piccole case di accoglienza, delle quali si occupava il sacerdote, nei comuni di Cunico e Piea, fino ad arrivare all'ipotesi che nelle strutture vivessero meno immigrati dei circa trenta indicati nei vari contratti stipulati tra il 2014 e il 2017 tra la prefettura e don Bazzoni. Il parroco, se confermata questa ipotesi, avrebbe così ottenuto un guadagno illecito di alcune decine di migliaia di euro, visto che la prefettura paga 35 euro al giorno per ogni migrante.

L'ipotesi investigativa degli inquirenti è che il denaro sia stato reinvestito nell'acquisto di due alloggi e un negozio ad Asti, nella zona di corso Matteotti. I tre immobili sono intestati a due giovani pakistani che collaboravano con don Bazzoni nella gestione delle due strutture. Entrambi sono indagati per appropriazione indebita insieme al sacerdote.

Intanto la diocesi di Asti ha sospeso «in via precauzionale» l'incarico di parroco a don Vittorio Bazzoni. «La decisione - ha fatto sapere la curia in una nota - è stata presa anche per consentirgli una adeguata libertà di difesa in ordine ai procedimenti giudiziari», e si dice altresì «fiduciosa in attesa delle conclusioni della magistratura».

L'avvocato del sacerdote, Aldo Mirate, respinge tutte le accuse: «Il mio assistito non si è mai appropriato di denaro pubblico, né ha partecipato a operazioni di riciclaggio. Chiederemo una immediata ricostruzione contabile dei flussi finanziari erogati dallo Stato e del loro effettivo utilizzo per il funzionamento del Centro di accoglienza. I tre immobili - ha concluso il legale - peraltro di modesto valore, sono stati acquistati dagli intestatari con denaro che non ha alcuna attinenza con i contributi erogati al Cas, il centro di accoglienza straordinaria». Don Bazzoni nei giorni scorsi, dopo la notifica dei sequestri, ha convocato i consigli parrocchiali dei due paesi dove prestava servizio da molti anni, lasciando l'incarico e comunicando che si sarebbe ritirato in una casa di riposo.
 
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view post Posted on 13/2/2021, 13:04

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https://www.lavocediasti.it/2021/02/12/leg...io-bazzoni.html

12 febbraio 2021, 18:45
Iniziato il processo ad Asti a carico dell'ex parroco di Piea don Vittorio Bazzoni
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L'uomo è accusato, con due ex richiedenti asilo, di concorso in truffa e appropriazione indebita. Avrebbe dichiarato un numero di profughi superiore nei suoi centri di accoglienza

Dopo tre anni dall'inizio della controversa vicenda, è iniziato il processo in Tribunale ad Asti a carico dell'ex parroco salesiano di Piea, don Vittorio Bazzoni, e di due cittadini pachistani, ex richiedenti asilo, accusati in concorso di truffa e appropriazione indebita.

Bazzoni, che per molti oggi è ancora “don Truffa”, è accusato appunto di truffa, in quanto, in qualità di ex parroco di Piea e gestore dei centri accoglienza del paese e di Cunico, avrebbe dichiarato un numero superiore di profughi all'interno dei centri rispetto a quello effettivo, per ottenere le somme (33 euro ciascuno al giorno) destinate al mantenimento mensile di ogni profugo.

L'ex parroco è anche accusato di appropriazione indebita. Con i fondi della parrocchia e con le somme ottenute dal centro accoglienza, avrebbe acquistato una casa a Piea, un alloggio ad Asti e un negozio in corso Matteotti, intestando gli immobili ai pachistani, diventati suoi complici.

Secondo la difesa, con gli avvocati Aldo Mirate (don Bazzoni) e Alberto Avidano (i cittadini pachistani), è necessario verificare come sia stato scoperto il numero di profughi ritenuti inesistenti.

Nei prossimi giorni un perito riceverà l'incarico di trascrivere le intercettazioni telefoniche tra i vari soggetti coinvolti.

L'udienza è stata rinviata a luglio, per dare tempo alle parrocchie, parti offese, di sporgere un'eventuale querela.
 
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view post Posted on 15/2/2023, 12:55

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www.lavocediasti.it/2023/02/14/leg...iciclaggio.html

CRONACA | 14 febbraio 2023, 15:01
Sacerdote condannato a 2 anni per truffa, appropriazione indebita e autoriciclaggio

Ex parroco di Piea e Cunico, era accusato di aver falsato il numero di profughi ospitati in due centri di accoglienza da lui gestiti. Condannati anche due presunti complici di origine pakistana
Sacerdote condannato a 2 anni per truffa, appropriazione indebita e autoriciclaggio

E' arrivato a sentenza in tribunale ad Asti il processo che ha visto imputato don Vittorio Bazzoni, 81 anni, ex parroco di Piea e Cunico. Bazzoni è stato condannato a 2 anni per le accuse di truffa, appropriazione indebita e auto-riciclaggio.

Con lui, sono stati condannati anche i suoi presunti complici, di origine pakistana: a 2 anni Alì Hashan, ex titolare di un negozio di informatica in corso Matteotti e a 1 anno e 9 mesi Alì Imran, operaio.

Bazzoni, che per molti oggi è ancora “don Truffa”, è accusato appunto di truffa, in quanto, in qualità di ex parroco di Piea e gestore dei centri accoglienza del paese e di Cunico, avrebbe dichiarato un numero superiore di profughi all'interno dei centri rispetto a quello effettivo, per ottenere le somme (33 euro ciascuno al giorno) destinate al mantenimento mensile di ogni profugo.

Con i fondi della parrocchia e con le somme ottenute dal centro accoglienza, avrebbe acquistato una casa a Piea, un alloggio ad Asti e un negozio in corso Matteotti, intestando gli immobili ai pachistani.

La difesa, con l'avvocato Alberto Avidano, non ha rilasciato dichiarazioni.
 
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