Laici Libertari Anticlericali Forum

Il cardinale che guadagna 35.000 € al mese e predica la povertà: 1 milione di € dall'Università dell'Honduras, Oscar Maradiaga spiega la carità arraffando ricchezze che non potrà nemmeno lasciare ai figli

« Older   Newer »
  Share  
pincopallino1
view post Posted on 19/11/2022, 21:06 by: pincopallino1

Group:
Administrator
Posts:
2,316

Status:


https://www.aldomariavalli.it/2022/11/19/l...gria-reichmann/

“Signor cardinale Maradiaga, si penta”. Firmato: Martha Alegría Reichmann
Saved in: Blog by Aldo Maria Valli
Cari amici di Duc in altum, Martha Alegría Reichmann mi ha inviato questa lettera indirizzato al cardinale Oscar Maradiaga. Nella versione originale in spagnolo è stata pubblicata sul quotidiano honduregno El Libertador. Ricordo che la signora Reichmann, vedova dell’ex ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede Alejandro Valladares Lanza, è autrice del libro Traiciones sagradas (Sacred Betrayals nella versione inglese), del quale è prossima anche la pubblicazione in italiano.

***

Roma, 13 novembre 2022

di Martha Alegría Reichmann

Al cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga

Signor cardinale, a pochi giorni dal suo imminente pensionamento, le invio queste righe per una sua riflessione.

Nessuno dubita che lei, nel corso della sua vita, abbia fatto cose buone, ma la bilancia pende pesantemente a favore di quelle cattive. Gli esseri umani non possono essere buoni e cattivi allo stesso tempo, è contro natura. Stando così le cose, ne consegue che il bene che ha fatto era perché noi pensassimo che lei fosse una brava persona. Quando ho scoperto l’ambiguità con cui aveva ingannato tutti, sono stata costretta a prendere una decisione: o Dio o l’uomo. E ho scelto Dio.


La mia denuncia è concentrata in un libro già tradotto in quattro lingue. Un libro che l’ha lasciata senza parole e paralizzato, perché lei sa che non ci sono bugie, inganni o esagerazioni. Ma lei, a fronte della sua impotenza a difendersi con dignità, come uomo, ha usato come unica arma la calunnia e la diffamazione. Ha dovuto ricorrere all’arma più bassa, più sporca e più vile che ci sia.

Ora che va in pensione, lei lascia un’arcidiocesi contaminata da una percentuale di sacerdoti di bassa moralità, da un clero imborghesito e da sacerdoti che non avrebbero mai dovuto essere ordinati, come uno dei vostri preferiti, un sacerdote imbottito di soldi che è stato espulso dal Seminario di San José de la Montaña a San Salvador per motivi che preferisco non menzionare per delicatezza. Il Consiglio presbiterale lo ha respinto, ma lei lo ha mandato in un seminario in Colombia e lo ha ordinato a Tegucigalpa in segreto, in modo clandestino, per evitare che il nunzio George Panikulam e monsignor Luis Alfonso Santos, che si opponevano, fermassero l’ordinazione. Ci sono denunce contro questo sacerdote anche nelle istituzioni per i diritti umani, ma voi gli avete dato tutte le posizioni di potere che una singola persona possa accumulare in una curia ed è il complice necessario per l’amministrazione opaca che state portando avanti in assenza di Juan José Pineda. Se lo rendo pubblico, è perché si sa che lo volete come vescovo di Tegucigalpa, sicuramente per continuare a governare attraverso di lui.


Al momento di ritirarsi, lei lascia, secondo dati confermati, un’arcidiocesi collassata, una Conferenza episcopale divisa e una statistica che parla del 47% di cattolici in fuga dalla Chiesa.

Lei lascia dietro di sé un popolo che la ripudia e la insulta, tanto che persino i lettori cattolici del suo giornale Fides le scrivono duri messaggi. La continua promozione attraverso il suo canale cattolico, che esaltava la sua figura, non è servita a nulla perché lei ha mostrato una personalità basata sulla menzogna, sull’inganno e sulla finzione, come è stato dimostrato, ed è per questo che alla fine tutto è crollato.


I talenti che Dio le ha dato sono stati messi al servizio di Satana. Lei si è vantato pubblicamente di parlare diverse lingue, ma ha dimenticato di imparare quella più importante, che è la lingua della salvezza, la lingua con cui ci parla Dio.

Al momento del suo ritiro, ha dovuto subire diverse indagini ordinate dallo stesso Vaticano. La prima è stata realizzata dal vescovo argentino Jorge Pedro Casaretto, ma lei è riuscito a farsi coprire da Papa Francesco, già da lei catturato con il suo incantesimo. Con la seconda indagine, condotta dal visitatore apostolico monsignor Guy-Real Thivergel, il Papa uscì dall’incantesimo e provò delusione, perché si sentì tradito dal suo consigliere, in quanto fu dimostrato che insieme al rettore Elio Alvarenga lei stava per impadronirsi dell’Università Cattolica, ma arrivarono in tempo per bloccare il trasferimento.


La terza indagine è stata condotta dal visitatore apostolico, il cardinale Ricardo Blásquez de Valladolid, e in quell’inchiesta si scoprirono altre cose terribili: intrighi, bugie, falsificazioni e tante cose puzzolenti che finirono per annientarla. Quando è stato accusato di ricevere un milione di lempiras al mese dall’Università Cattolica, ha detto che li spendeva per i poveri, ma è stato dimostrato che aveva ricevuto un altro assegno della stessa cifra a nome della diocesi e che era lì che faceva quelle spese. Ma non ne ha parlato. Ha mentito e non ha mai fornito alcuna spiegazione per l’assegno a lei intestato.

Al momento del suo ritiro, l’unica cosa rimasta da salvare sono le macerie di una Chiesa imbarazzata, debole e timida. Lei ha abbassato la profezia della Chiesa al livello di una facile “padrona” del governo del giorno e striscia come un serpente davanti a chi è al potere, di qualsiasi partito, senza scrupoli, dignità o vergogna, proprio come ha fatto durante la sua visita al presidente Xiomara Castro, avendo lei partecipato al colpo di Stato, perché l’importante per lei è pregare che non le tolgano gli 88 milioni di lempiras che il governo concede annualmente alla Chiesa, né i suoi privilegi mondani o la sua scorta in uniforme, perché senza di essa lei non è in grado di fare un passo. Lei è l’unico cardinale al mondo che deve essere sorvegliato con la pistola in mano, perché è l’unico che si è fatto dei nemici.


Al momento del suo pensionamento, si dice che non voglia lasciare Villa Iris: quindi perché ha realizzato la casa per i sacerdoti in pensione? Ricordi: Doña Iris voleva donare la sua proprietà per una scuola, ma lei l’ha stregata e la signora ha finito per donarla come casa dell’arcivescovo, ma non a lei personalmente. Quell’episodio è descritto in dettaglio nel mio libro ed è chiaro come lei si sia impadronito di quella casa. Ormai lei si è abituato a una vita da faraone e non vuole rinunciarvi. Ma se non fosse protetto da cardinali massoni e le venissero applicate le leggi canoniche e civili, lei andrebbe in prigione e sarebbe scomunicato.

Al momento del suo pensionamento, si sa che lei sta lavorando sodo per terminare l’ospedale dell’Università Cattolica per consegnarlo e attribuirsi meriti davanti al popolo, ma si ricordi che molti anni fa, quando fu aperta la facoltà di Medicina, offrirono l’ospedale agli studenti ma non lo fecero mai, costringendoli a condurre il tirocinio negli ospedali pubblici. L’ospedale, che è più che altro una cattedrale nel deserto, è un diritto che gli studenti hanno per legge. Non si tratta di generosità da parte sua, quindi non cerchi di ingannare o confondere diffondendo bugie.


Mentre sta andando in pensione, le ricordo che lei ha partecipato alla persecuzione che la Chiesa sta praticando a danno dei prelati fedeli a Cristo, perché vuole che rimangano solo i “disturbati” e cerca ogni pretesto per rimuovere i buoni sacerdoti, come nel caso del vescovo di Arecibo a Porto Rico, vicenda nella quale lei è accusato di essere coinvolto.

Per otto anni lei ha guidato il Consiglio dei cardinali e ha orchestrato molte delle atrocità che ora vengono svelate. Macabri piani di una falsa chiesa contro la vera Chiesa di Cristo. Per questo motivo lei è più traditore di Giuda Iscariota.

Voglio che sia chiaro che non la giudico, signor cardinale, perché se ne occuperà Dio. Mi sono data solo il compito di smascherarla con la verità e con le prove. Questo è ciò che le Sacre Scritture e il Diritto canonico mi permettono di fare. La mia dignità e la mia coscienza me lo impongono, e Dio me lo ordina.

Ha fatto della sua vita una festa; di Villa Iris, un bordello; del seminario, un covo di immorali guidati da Pineda; e ha abbandonato il gregge, disperdendo le pecore. Lei ha finito per mettere in imbarazzo il nostro Paese peggio di qualsiasi politico corrotto perché, a differenza loro, lei porta un crocifisso sul petto.


È molto triste che i sacerdoti della sua scuola dicano che lei lascia una grande eredità. Ma un’eredità di cosa? Certamente un’eredità di bugie, falsità, corruzione, ipocrisia, immoralità: questa è la sua vera eredità. Anche le fondamenta dell’arcidiocesi sono corrose, ma naturalmente i sacerdoti fatti a sua misura devono adularla perché più che pensare a Dio pensano al loro futuro.

Recentemente sono state hackerate le informazioni del giornale digitale ConfidencialHN, nel quale sono state pubblicate le indagini su don David Romero (che riposi in pace) e molti articoli che provano la sua corruzione. Ma deve sapere che queste pubblicazioni sono riprodotte anche in altre lingue in innumerevoli blog in tutto il mondo.

“Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto” (Luca 12, 1-7).

È evidente che Dio ha voluto portare alla luce la verità, come si evince da diversi versetti della Bibbia. C’è voluto del tempo, ma il Signore, che rende tutto perfetto, ha collocato pezzi chiave in luoghi strategici, come l’ex nunzio in Honduras, monsignor Novatus Rugambwa, e quello attuale, monsignor Gabor Pintér, persone che per la loro rettitudine, il loro impegno nel fare il proprio dovere e la loro fedeltà a Dio non si sono lasciate coinvolgere nei vostri inganni e hanno agito.


Al momento del suo ritiro, lei è stato denunciato da molti media internazionali che si occupano delle vicende riguardanti l’Honduras. Accuse con prove provenienti direttamente dal Seminario di Tegucigalpa. Accuse con prove che escono dall’Università Cattolica. Articoli coraggiosi di “Laicos de Honduras”. Giornalismo d’inchiesta che ha indagato su come lei ha nascosto i sacerdoti latitanti perché stupratori di bambini.

Lei ha girato il mondo ricevendo premi e le più alte onorificenze in Honduras, mentre ha fatto esiliare dalla Chiesa i bravi sacerdoti Domingo Salvador e Francisco Torres, senza alcuna accusa, abbandonati al loro destino fino alla morte in assoluta povertà per il semplice fatto di averla informata della condotta di Pineda. E cosa può dire del caso di padre Bernardo Font e di altri sacerdoti?

Dopo tante prove, i suoi ammiratori, che lo ritenevano un “santo”, sono rimasti senza parole, costretti a rimangiarsi tutto. Da parte mia, non potevo assolutamente permettere che i paramenti sacri venissero usati per nascondere tanta malvagità e perversione, e ho deciso di intraprendere la mia battaglia per portare tutto alla luce con la convinzione che le battaglie non sono sempre vinte dai più forti.

Vorrei concludere questa lettera con le precise parole, rivolte a prelati come lei, pronunciate recentemente da monsignor Isidro Fuente Ochoa, alla luce dei deplorevoli eventi che hanno condotto la Chiesa in rovina: “Lupi feroci che vengono per uccidere, per distruggere le pecore, il gregge di Cristo, ma vestiti da pecore”. All’esterno sembrano buoni pastori, veri profeti, ma all’interno sono Satana, il diavolo in persona. Ma il Signore Gesù Cristo ci dà un criterio: dai loro frutti li riconoscerete”.

Non è mia abitudine fare legna dall’albero caduto. No. Ho cominciato a far legna quando lei era ancora robusto, pieno di potere e di arroganza, protetto dai massoni vaticani, ma ero assolutamente certa che Dio fosse con me e ho continuato con le mie denunce. Mi bastava sapere che quello che stavo facendo era giusto. Mi bastava fidarmi e seguire unicamente la voce di Dio. Nel frattempo Dio mi ha inviato grandi benedizioni e mi ha mantenuto in piena pace e serenità, il che dimostra che sono sotto il suo dominio e la sua protezione. Mi ha donato la grazia di non avere paura di continuare il cammino perché sia fatta la sua santa volontà: “Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all’orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti” (Luca 12,3).

Il mio compito è terminato. Ho combattuto una grande battaglia indossando l’armatura di Dio e la vittoria è arrivata: lei è stato smascherato. Ma la vittoria non è mia, è di Dio. Io sono stata solo il suo umile strumento.

Si penta, cardinale. Questo è il meglio che io possa augurarle.

*

Roma, 13 de noviembre 2022
 
Top
5 replies since 21/12/2017, 13:53   406640 views
  Share