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Il concerto antigay di Povia nella chiesa di don Pasquale Amoruoso, "Teoria gender devastante per i bambini". E i preti pedofili?

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view post Posted on 3/12/2017, 10:14

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"Teoria gender devastante per i bambini". E i preti pedofili

Il concerto antigay di Povia nella chiesa di don Pasquale Amoruoso

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http://bari.repubblica.it/cronaca/2017/11/...ita_-182440922/

Palo del Colle, Povia al concerto 'no gender' in chiesa. Ginefra (Pd): "Il parroco ha detto bestialità"Palo del Colle, Povia al concerto 'no gender' in chiesa. Ginefra (Pd): "Il parroco ha detto bestialità"
Il cantautore Povia
Don Pasquale Amoruoso: "Si tratterà il tema della famiglia naturale uomo-donna e della teoria del gender devastante per i nostri bambini". Il deputato: "Si tratta di messaggi di odio verso altri esseri umani"

di CENZIO DI ZANNI

28 novembre 2017
2,8mila
Prima l'annuncio del "convegno-concerto", com'è stato definito, in cui "si tratterà il tema della famiglia naturale uomo-donna e della teoria del gender devastante per i nostri bambini". Poi la raccomandazione: "Se hai a cuore la tua famiglia, i bambini, i tuoi nipoti, non mancare". È polemica sulla parrocchia di San Giuseppe a Palo del Colle (Bari): l'invito rimbalzato via WhatsApp a fedeli e non è arrivato dal parroco 63enne, don Pasquale Amoruoso. E i due protagonisti dell'evento in calendario per venerdì 1° dicembre nella Sala delle Rose sono Gianfranco Amato, avvocato del foro di Grosseto e presidente dell'associazione Giuristi per la vita, e il cantautore milanese Povia.

I due ospiti non hanno mai fatto mistero delle rispettive posizioni sul tema della diversità di genere e da più parti - associazioni Lgbt in testa - vengono considerati omofobi. La polemica è subito infuocata sui social network. Al centro c'è proprio don Pasquale. Durissimo il deputato pd Dario Ginefra, che ha invitato le autorità ecclesiastiche e la magistratura a occuparsi del caso: "Sono davvero preoccupato che una persona, una qualsiasi persona, possa scrivere simili bestialità. Figuriamoci un uomo di fede, un pastore - scrive il parlamentare su Facebook - Penso che nessuno possa approfittare della propria posizione per diffondere questo tipo di messaggi di odio verso altri esseri umani".

Da qui la sollecitazione a Curia e Procura: "Ritengo che le autorità ecclesiastiche e, forse, perfino quella giudiziaria dovrebbero occuparsene. A mio modesto avviso - dice ancora Ginefra - le sue parole e le sue iniziative vanno ben oltre il diritto dell'esercizio del culto e della libertà di pensiero e di parola". Anche la sezione locale di Sinistra Italiana è sulle barricate: "I cittadini palesi che credono nelle libertà personali, nel rispetto reciproco e nella tolleranza - si legge sulla pagina Facebook del partito - Devono trovare una risposta ferma e la più ampia possibile per dire no a chi vuole seminare odio e intolleranza nel nostro paese".

Contattato telefonicamente, don Pasquale Amoruoso taglia corto: "In questo momento non posso parlare. Ci vediamo il 1° dicembre e facciamo insieme un incontro".

www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/0...ra-gay/4015300/

Bari, in 300 all’evento anti-gender di Povia. Il parroco: “Non parleremo di omosessualità”. Ma canta “Luca era gay”
Bari, in 300 all’evento anti-gender di Povia. Il parroco: “Non parleremo di omosessualità”. Ma canta “Luca era gay”
Dopo le polemiche dei giorni scorsi e le accuse di omofobia, si è tenuto a Palo del Colle (a 20 chilometri dal capoluogo pugliese) il concerto-convegno organizzato da don Pasquale Amoruoso in favore della famiglia tradizionale. Ospite d'onore il cantante milanese. Che ne ha per tutti. E il presule se la prende anche con Nichi Vendola
di Rosanna Volpe | 2 dicembre 2017
225
1,4 mila
Più informazioni su: Casapound, Coppie Gay, Gay, Sinistra Italiana, Teoria del Gender
Arrivano alla spicciolata ma alla fine sono almeno in trecento a riempire la Sala delle Rose di Palo del Colle, paese a venti chilometri da Bari, che negli ultimi giorni è finito sulle prime pagine dei giornali locali. A muovere il polverone sulla piccola cittadina, il concerto-convegno del cantante Povia e dell’avvocato Gianfranco Amato, organizzato dalla parrocchia san Giuseppe per volere del parroco don Pasquale Amoruoso. Un convegno interpretato da molti come un coro all’omofobia, all’odio e all’intolleranza. Contro Povia, Amato e il parroco si era mossa anche Sinistra italiana assieme alle associazioni del territorio che nei giorni scorsi avevano dato vita a un “Comitato contro le discriminazioni“.

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Don Pasquale a microfono acceso saluta i presenti e sottolinea che l’unico tema affrontato sarà quello della famiglia e del suo valore sociale. “Non parleremo di omosessualità, non parleremo di gay, ma solo della teoria gender“, specifica. In prima fila oltre al parroco anche esponenti locali di Noi con Salvini e di Casapound. Le luci si spengono. L’avvocato Amato – fondatore di Giuristi per la vita – con tanto di faro puntato, inizia il convegno citando lo scrittore del ‘900 Gilbert Keith Chesterton. “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. E una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro”.

Amato in realtà va oltre il tema della famiglia e arriva a quello dell’immigrazione. “Entro il 2050 gli immigrati avranno sostituito gli italiani. L’Italia senza culla può essere salvata dagli immigrati”, dice rievocando la prima pagina di un giornale nazionale. Racconta di suo nipote al quale a scuola hanno raccontato che ci sarà “un passaggio di consegne tra italiani e immigrati”. “Questo insegnano ai nostri figli”, dice. Povia – quindi – impugna la chitarra e canta “Immigrazia“: “Gli immigrati di domani, saranno i nuovi italiani. Ma se dici queste cose, sei soltanto un incivile”. I presenti applaudono. Qualcuno borbotta. Qualcun altro esce indignato dalla sala. Ma c’è anche la Digos e tutto prosegue più o meno serenamente. Lo show continua tra slide, fotografie e video. Povia telefona alla sua mamma, racconta dei suoi genitori, insieme da 50 anni e tutti applaudono.

Perché “la famiglia – dove c’è – è sacra, solo se ci sono mamma, papà e i loro bambini“. E dalla famiglia, al tema dell’omosessualità, il passo è breve. Povia canta “Luca era gay“, canzone portata al festival di Sanremo nel 2009 e al quale sono seguite polemiche di ogni genere. Specifica di non aver mai detto che si può “guarire dall’omosessualità, come se fosse una malattia”. Eppure ora “Luca sta con lei”. Cantano tutti, anche don Pasquale che mani al cielo recita la canzone come fosse il rosario. Si va avanti per un paio d’ore. Amato prosegue con la fecondazione assistita. Non risparmia neanche Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia, che appare in una fotografia con suo figlio e il suo compagno Eddy. “La famiglia non è questo”, dice e rilancia l’idea di famiglia tradizionale. Il convegno si conclude senza grossi colpi di scena ma con una promessa mancata, quella di don Pasquale che aveva assicurato: “Stasera non parleremo di omosessuali”. Eppure di omosessualità si è parlato e anche cantato.

https://bari.ilquotidianoitaliano.com/attu...bo-180966.html/
Palo, Carabinieri in parrocchia. Don Pasquale: “Volevano chiarimenti. Non sono omofobo”
Di Antonio Loconte - 28 Nov 2017 6037 0

“Non sono omofobo, ma la teoria gender è contro la dottrina della Chiesa cattolica”. Don Pasquale Amoruoso prova a chiarire la sua posizione dopo il polverone sollevato dai contenuti del convegno organizzato a Palo del Colle venerdì prossimo. Il titolo non lascia spazio a nessun dubbio: “La famiglia naturale: i bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La famiglia è uomo-donna”. Sulla questione è intervenuto il parlamentare Dario Ginefra, che ha persino invocato l’intervento dell’Autorità Giudiziaria.

Alla Sala delle Rose, luogo scelto per l’evento, è previsto anche il concerto di Povia, la cui indisponibilità costrinse il parroco di San Giuseppe a rimandare l’evento già previsto a maggio. “Abbiamo iniziato a prendere coscienza della teoria gender, in contrapposizione a ciò che catechizza la Chiesa, ormai tre anni fa – spiega il sacerdote. Mi hanno definito omofobo, ma non è assolutamente vero. Sono stato padre spirituale di numerosi omosessuali, non mi scandalizzo di certo, la Chiesa aiuta chiunque ha bisogno. Va precisato, però, che l’omosessualità è altra cosa rispetto all’idea di immaginare la famiglia non formata da un uomo e una donna. Tra chi mi accusa ci sono tanti che applaudono Papa Francesco, ma non si rendono conto che anche lui si è espresso in maniera inequivocabile a sostegno della famiglia benedetta dalla Chiesa”.

Il polverone ha portato i Carabinieri in chiesa. “Avevamo già pensato di informare le forze dell’ordine – dice don Pasquale – ma non ho avuto tempo per farlo avendo avuto una giornata piena di impegni. Hanno ritenuto di chiedermi personalmente come fosse organizzata la manifestazione e altri dettagli tecnici perché evidentemente saranno presenti, in modo da assicurare il necessario ordine pubblico”. Smentita dunque la voce della denuncia.

Nel calderone delle proteste sono finite anche le Confraternite di San Giuseppe e della Madonna delle Grazie, che insieme alla parrocchia hanno organizzato il dibattito con annesso concerto. Secondo alcune indiscrezioni, i priori starebbero per diffondere un comunicato congiunto per fugare ogni dubbio in merito alla propria posizione, soprattutto in merito ai soldi spesi per la manifestazione. A quanto pare non sarebbero quelli chiesti durante le questue in giro per il quartiere. Venerdì è ancora molto lontano e le polemiche di sicuro troveranno ancora terreno fertile.
 
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