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Don Pompeo: "Se sei iscritto all'arcigay non puoi fare da padrino", Non sono note le direttive per gli iscritti alla multinazionale pedofila

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view post Posted on 18/10/2017, 14:02

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Non sono note le direttive per gli iscritti alla multinazionale pedofila

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Preti a messa

http://www.potenzanews.net/antonella-mogli...hiesa-riunione/

ANTONELLA, MOGLIEE MADRE
LUCANA, FERITA DALSUO PARROCO.
ERA ANDATA IN CHIESA PER UNA
RIUNIONE MA…
18 OTTOBRE 2017
Davvero un colpo basso e di cattivo gusto, quello
incassato da Antonella Giosa, una 47enne della
provincia di Potenza, da parte del suo parroco don
Pompeo Monaco.
Antonella è sposata ed è madre di due splendide
æglie, da sempre ha partecipato attivamente alla vita
parrocchiale guidata dalla fede cristiana alla quale ha
sempre creduto.
Proprio l’amore e lo spirito umanitario verso il prossimo
ha spinto Antonella ad iscriversi all’Arcigay Basilicata
(perché ricordiamo che l’associazione è aperta a tutti
non solo agli omosessuali) ricoprendo addirittura il
ruolo di vice presidente.

Evidentemente questa scelta non è stata vista di buon
grado da don Pompeo, parroco di Savoia di Lucania
(paese in cui vive Antonella) tanto che nei giorni scorsi
durante una riunione organizzata in vista delle
cresime del prossimo Novembre, sull’altare della chiesa
madre ha esordito con queste parole (che ci ha riferito
la stessa Antonella):
“Chi aderisce all’Arcigay non può fare da madrina o
da padrino nei sacramenti”.
Alla riunione erano presenti i genitori dei futuri
cresimanti e tra loro anche Antonella che ci ha
raccontato:
“È chiaro che l’avviso di don Pompeo era rivolto a
me però io non ero lì per fare la madrina a nessuno
ma solo per dire che mia æglia quest’anno non
avrebbe fatto la cresima.
Conosco bene le regole del diritto canonico e
quindi so anche che la chiesa italiana non accetta
padrini e madrine omosessuali ma qui il punto è un
altro.
Don Pompeo non ha detto questo ma ha dichiarato
che chi aderisce all’Arcigay non può fare da madrina
o da padrino nei sacramenti, fomentando così una
forma di odio nei confronti degli omosessuali.
Don Pompeo è parroco a Savoia di Lucania dal 2003,
non abita in questo comune quindi a mio avviso
non conosce a fondo il vissuto dei cittadini, come
nel mio caso che sono sempre stata attiva alle
iniziative parrocchiali.
Non è stato in grado nemmeno di fare aggregazione
tra i giovani e i fedeli, ciò è dimostrato dai banchi
della chiesa sempre vuoti.
Adesso si permette di dare lezioni di vita a me
emarginando la classe sociale che rappresento,
malgrado sappia che io sono eterosessuale quindi
qualora lo volessi potrei fare tranquillamente da
madrina, così come accaduto negli anni passati.

Ad oggi non ho ricevuto nemmeno una telefonata
di scuse da parte di don Pompeo e sono proprio
curiosa di sapere come motiverà questa sua presa di
posizione Domenica durante l’omelia.
Se ho scelto di raccontare questa storia, mettendoci
la mia faccia, l’ho fatto solo perché credo in
determinati valori e sono contro le ingiustizie.
La chiesa dovrebbe accogliere non emarginare ecco
perché chiederò un incontro con il vescovo della
diocesi di Potenza afænchè faccia luce su questa
vicenda sperando di dare uno scossone a quella che
è una mentalità radicata nei piccoli paesi che vede
come “Satana” tutti coloro che hanno il coraggio di
contrastare l’idea di un parroco”.
Abbiamo provato a raggiungere telefonicamente don
Pompeo per avere la sua versione dei fatti ma invano.
 
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