Giarre. Ingiurie, minacce, poi impugna la tanica di benzina. Arrestato.
Gli sequestrano il motorino, incolpa il prete e brucia il sagrato della chiesa
Giarre
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/...iesa-168281269/Giarre, gli sequestrano lo scooter: incolpa il prete e dà fuoco al sagrato della chiesaGiarre, gli sequestrano lo scooter: incolpa il prete e dà fuoco al sagrato della chiesa
Arrestato un disoccupato di 43 anni. Dopo le minacce al sacerdote è passato all'azione ieri sera, impugnando una tanica di benzina
di NATALE BRUNO
16 giugno 2017
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In pieno delirio, in quanto riteneva il parroco della chiesa responsabile di alcune sue disavventure, tra le quali il sequestro da parte dei carabinieri del proprio scooter, lo ha ripetutamente minacciato. Ma non solo: ieri sera si è procurato della benzina e ha dato fuoco al sagrato, tra le scale e l’ingresso, della chiesa Maria Santissima Della Provvidenza di Macchia di Giarre. Si è conclusa la scorsa notte la “via crucis” per il sacerdote: i carabinieri della compagnia hanno arrestato l’attentatore. È un disoccupato di 43 anni di Giarre. Che, peraltro, non aveva alcun motivo per prendersela col sacerdote: lo scooter gli era stato sequestrato perché senza assicurazione.
Le indagini hanno confermato che l’uomo, più volte aiutato dal parroco e da alcuni fedeli che lo avevano accolto in chiesa per la sua precarietà, ma anche perché ogni tanto alzava il gomito, si è scagliato contro di loro ritenendoli responsabili delle sue disgrazie. Ingiurie e minacce a viso aperto fino ad arrivare all’episodio clou, avvenuto ieri sera, quando procurandosi del liquido infiammabile si è presentato urlando davantialla chiesa, pronto a dar fuoco al portone d’ingresso. È stato il prete a chiedere aiuto al 112: una pattuglia dei carabinieri è intervenuta immediatamente in piazza San Vito, luogo in cui, dopo una colluttazione, l’esagitato è stato alla fine ammanettato. Dalle testimonianze raccolte tra i presenti in piazza è stato appurato che nei giorni scorsi anche altri fedeli erano stati minacciati dall’uomo, ora rinchiuso nel carcere di piazza Lanza a Catania.
