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Abusi su 15enne con disagio psichico, solo 3 anni a don Galli nell'appello bis: "denunciò tardi". E la diocesi lo assolve, Li sconterà ai domiciliari. L'arcivescovo Delpini lo trasferì a contatto coi bambini: "abusi abominevoli"

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pincopallino2
view post Posted on 15/12/2017, 13:31 by: pincopallino2

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Le registrazioni che inchiodano i vertici delle diocesi di Milano e Brescia: "Non posso dire che è un pedofilo". E lo trasferirono a contatto coi bambini


L'arcivescovo Delfini

www.ilgiornale.it/news/politica/nel...ni-1474335.html

Nelle intercettazioni sul prete pedofilo spunta il nome di Delpini
L'arcivescovo di Milano e quello di Brescia Tremolada avrebbero taciuto gli abusi

Luca Fazzo - Ven, 15/12/2017 - 08:07

È una brutta storia di abusi sessuali, una delle tante che purtroppo hanno per protagonista un prete: questa avviene a Rozzano, alle porte di Milano, nel 2011, e viene alla luce molto tempo dopo.


Ma nel processo in corso al sacerdote accusato di violenza sessuale, fa irruzione una novità che getta una luce ancora più pesante sull'intera vicenda. Nelle carte acquisite dal tribunale nel corso dell'ultima udienza compaiono i nomi di due uomini che siedono a livelli altissimi nella Chiesa: sono Mario Del Pini e Pierantonio Tremolada, arcivescovi di Milano e di Brescia. Entrambi sapevano, entrambi hanno taciuto, entrambi hanno permesso che il prete pedofilo restasse a contatto con i bambini: prima a Legnano, poi come cappellano di un ospedale milanese. Una violazione palese delle direttive emanate dal Vaticano per fronteggiare l'emergenza dei reati sessuali nelle parrocchie. Eppure proprio papa Bergoglio ha designato Del Pini alla nuova carica, pochi mesi fa.

La violenza avviene nella abitazione privata del giovane sacerdote, che chiede e ottiene alla famiglia di un ragazzino di ospitarlo al termine di una giornata di studio e di preghiera. E il prete se lo porta a letto. Lo tocca, lo abbraccia. L'indomani, a scuola, è cos' scioccato che gli insegnanti chiamano la famiglia. I genitori raccolgono le sconvolgenti ammissioni del figlio: sono bravi cattolici, invece che dai carabinieri vanno dal parroco. E qui inizia il loro lungo scontro con il muro di gomma della Curia milanese.

Siamo a ridosso di Natale, l'episodio avviene il 22 dicembre. Due giorni dopo nella parrocchia di Rozzano si precipita Del Pini,allora arcivescovo vicario di Milano, il vice del cardinale Angelo Scola, inviato d'urgenza a gestire l'emergenza. E' lui a raccogliere le prime ammissioni del prete, che conferma di avere invitato il ragazzino a dormire nel suo stesso letto, e di averlo abbracciato solo per evitare che cadesse. Il prete viene spostato d'urgenza, e alla famiglia viene garantito che verrà avviato un percorso di recupero e di cura, lontano dai contatti con altre potenziali vittime. Ma nei mesi successivi la famiglia scopre che il pedofilo è stato solo spostato in un'altra parrocchia, addirittura come responsabile della pastorale giovanile: A quel punto, indignati, si rivolgono direttamente al cardinale Scola. Il quale prima cerca di dare la colpa di tutto al suo predecessore, Dionigi Tettamanzi; poi manda a incontrare la famiglia i suoi collaboratori più fidati: prima Tremolada, poi Del Pini. La famiglia registra entrambi gli incontri. E sono queste registrazioni che finiscono agli atti del processo.

Emerge che Tremolada difende apertamente il prete, io on posso dire che don Mauro è un pedofilo lo dovremmo aiutare, sicuramente, ma da qui a dire che sicuramente così e che dobbiamo toglierlo da ogni contatto con le persone, ecco qui c'è quello spazio di valutazione di cui noi ci assumiamo la responsabilità. Il prelato, insomma, rivendica il buon diritto della Curia di lasciare il prete in condizioni di nuocere. La famiglia, ovviamente, è insoddisfatta, insiste. E tre mesi dopo, a settembre 2012, ottiene di incontrare anche Mario Del Pini. Anche questo incontro viene registrato. Si scopre che Del Pini rivendica a se stesso la decisione di mandare don Mauro nella parrocchia di Legnano. Davanti alle proteste dei familiari, dice di essere stato male informato. Ma anche dopo l'incontro non denuncia il pedofilo né alla Chiesa né alla magistratura italiana.

Nei giorni scorsi, la famiglia della vittima ha ritirato la costituzione di parte civile dietro il versamento di centomila euro. Non si sa chi li abbia versati.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia...uali-prete.html

UN CASO DIROMPENTE

Vaticano e pedofilia: spunta il nome dell'arcivescovo Delpini, sapeva degli abusi del prete
15 Dicembre 2017
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Violenze sessuali e pedofilia, spunta il nome dell'arcivescovo Delpini
Spuntano i nomi dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini e Pierantonio Tremolada, arcivescovo di Brescia nella storiaccia di abusi sessuali avvenuta a Rozzano, nel milanese nel 2011. Nel corso del processo, riporta il Giornale, al prete accusato di violenza sessuale, è emerso che entrambi sapevano e hanno taciuto permettendo così al sacerdote pedofilo di continuare ad avere a che fare con i bambini prima a Legnano, poi come cappellano di un ospedale milanese. In evidente violazione delle direttive del Vaticano contro i reati sessuali nelle parrocchie. Eppure è stato proprio Bergoglio a designarlo pochi mesi fa.

I fatti - Le violenze sessuali sono avvenute nell'abitazione privata del giovane prete che chiede e ottiene dalla famiglia il permesso di ospitarlo dopo una giornata di studi e preghiera. Il sacerdote se lo porta a letto, lo abbraccia, lo tocca. Il ragazzino è sotto choc. A scuola gli insegnanti allarmati avvertono i genitori e lui racconta tutto. Loro vanno dal prete prima che dai carabinieri. I fatti sono del 22 dicembre. Due giorni dopo nella parrocchia di Rozzano si precipita Delpini, allora arcivescovo vicario di Milano, il vice del cardinale Angelo Scola. E' lui a raccogliere le prime ammissioni del prete, che conferma di avere invitato il ragazzino a dormire nel suo stesso letto, e di averlo abbracciato solo per evitare che cadesse.

Le registrazioni - Il prete viene spostato d'urgenza e i genitori vengono rassicurati sul fatto che sarà curato e isolato in modo che non faccia altre vittime. Nei mesi successivi però la famiglia scopre che il pedofilo è stato solo spostato in un'altra parrocchia, come responsabile della pastorale giovanile. Quindi si rivolgono a Scola che prima dà la colpa a Dionigi Tettamanzi, poi li manda da Tremolada e Delpini. Registrano entrambi gli incontri. Ora sono agli atti del processo. Tremolada difende il prete: "io non posso dire che don Mauro è un pedofilo lo dovremmo aiutare, sicuramente, ma da qui a dire che sicuramente così e che dobbiamo toglierlo da ogni contatto con le persone, ecco qui c'è quello spazio di valutazione di cui noi ci assumiamo la responsabilità". Delpini ammette di essere stato lui a mandare don Mauro nella parrocchia di Legnano ma dice di essere stato male informato. In ogni caso non lo denuncia per pedofilia né in Vaticano né alla magistratura italiana. Ora la famiglia ha ritirato la costituzione di parte civile dietro il versamento di centomila euro. Non si sa chi li abbia versati.

http://www.affaritaliani.it/milano/prete-p...ini-515173.html

Prete pedofilo, nel 2011 Delpini avrebbe taciuto sugli abusi
Torna a far discutere il caso di un prete pedofilo che sfiora l'arcivescovo di Milano Delpini
Prete pedofilo, nel 2011 Delpini avrebbe taciuto sugli abusi
Mario Delpini
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L'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, avrebbe in passato taciuto su una vicenda di presunti abusi in chiesa. Ne torna a parlare il Giornale, che racconta come nelle carte acquisite dal tribunale nel corso dell'ultima udienza su un caso di un presunto prete pedofilo a Rozzano compaiano i nomi di due uomini che siedono a livelli altissimi nella Chiesa: sono Mario Del Pini e Pierantonio Tremolada, arcivescovi di Milano e di Brescia.

I due, secondo il Giornale, avrebbero taciuto sugli abusi non denunciando il presunto prete pedofilo alla magistratura. La violenza sarebbe avvenuta nel 2011 nella abitazione privata del giovane sacerdote, che chiede e ottiene alla famiglia di un ragazzino di ospitarlo al termine di una giornata di studio e di preghiera. Qui si sarebbe verificato l'abuso. Dopo il racconto del ragazzino i genitori vanno dal parroco.

Delpini sarebbe arrivato a Rozzano, come racconta il Giornale, e avrebbe raccolto le parole del prete che conferma di avere invitato il ragazzino a dormire nel suo stesso letto, e di averlo abbracciato solo per evitare che cadesse. Il prete viene spostato d'urgenza, e alla famiglia viene garantito che verrà avviato un percorso di recupero e di cura, lontano dai contatti con altre potenziali vittime. Ma nei mesi successivi la famiglia scopre che il pedofilo è stato solo spostato in un'altra parrocchia, a Legnano, addirittura come responsabile della pastorale giovanile.

 
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