Laici Libertari Anticlericali Forum

Massoneria

« Older   Newer »
  Share  
Scarpia
view post Posted on 26/3/2007, 22:42




Premessa: non sono, non sono mai stato e non sarà mai massone.
Conosco diversi massoni e ho anche assistito due volte a loro "riti funebri", riti che sono aperti ai "profani" e ai quali potete partecipare anche voi (cercate sulla guida Grande Oriente d'Italia e chiamate, con la loro politica delle "porte aperte" saranno disponibili a favi visitare i templi -quando non c'e' il rito- e darvi spiegazioni, ovviamente vi diranno che loro sono bravi e più intelligenti di altri, sciorinandovi valanghe di nomi rispettabili ecc).

Per natura sono guardingo verso le teorie "complottistiche", siano esse di destra o di sinistra, e mi sembrano scorciatoie per non ammettere proprie incapacità nel voler approfondire argomenti ecc.

Per me, oggi la massoneria (tralascio le degenerazioni mafioso-piduistiche, inevitabili nelle organizzazioni che tendono alla chiusura) è più o meno come un club di vecchi tromboni un po fuori dal tempo.



Ufficialmente la Massoneria nasce nel 1725 (o 27?), quando 4 logge inglesi si riuniscono e danno vita alla Gran Loggia di Inghilterra, che ancora oggi costituisce -anche se solo simbolicamente- la massima autorità massonica.
Per questa GL il reverendo protestante Anderson stila delle Costituzioni, che tuttora sono la legge che regola internamente questa associaizone.

Da queste costituzioni si desume che la massoneria non poneva la questione religiosa e imponeva il rispetto del governo vigente.
Allo stesso tempo, relegava religione e politica a questione personale, tanto da interdire le discussioni su tali materie durante i lavori di loggia.

Scopo della massoneria (mi baso sempre su atti e documenti loro) è il perfezionamento dell'uomo, la fratellanza universale tramite la tolleranza.
E' una società iniziatica, quindi non si entra per propria scelta, ma si entra per cooptazione. Non sono ammesse le donne (alcune massonerie hanno però derogato a questa regola).


L'ordine massonico consiste di tre gradi:
- apprendista (che per tutto il periodo in cui lo sarà avrà l'obbligo del silenzio)
- compagno (può essere invitato a prendere la parola e esporre concetti ed opinioni)
- maestro (ha raggiunto il grado massimo)

Nel tempo, accanto all'ordine si sono aggiunti i riti, cioè dei livelli che servirebbero a migliorare ulteriormente e affrontare tematiche proibite in loggia.
l'appartenenza ad un rito comunque non è obbligatoria.

Il rito più diffuso è il Rito Scozzese Antico ed Accettato, che si articola fino al 33 grado: in genere dal 4 passano al 9, dal 9 al 18 (dove è ammesso il discorrere di politica e religione) dal 18 al 30. Gli ultimi 3 gradi sono amministrativi.

esistono altri riti ma meno diffusi: rito di York, gran rito egizio di Misraim e Memphis (fondato da Cagliostro) ecc.



La massoneria ha subito, nel corso della sua storia, tra scomuniche, bolle e pronunciamenti vari, oltre un centinaio di condanne dalla chiesa.
La condanna è tuttora valida.

E' pur vero, che la massoneria ebbe una sua evoluzione nel corso del tempo, spostandosi su posizioni anche rivoluzionarie, ma mentre i massoni giacobini ghigliottinavano illustri reazionari cattolici (come, per esempio, il savoiardo De Maistre) cingevano il grembiule.

La fortuna della massoneria -a mio parere- fu il suo modo nuovo di aggregare.

Probabilmente la vita sociale nel XVIII secolo si limitava alla messa domenicale, la serata all'osteria (per i meno abbienti), incontri sociali (per i più abbienti).
La massoneria introduce per la prima volta l'aggregarsi indipendentemente dalla classe sociale di estrazione, e all'interno della loggia "scomparivano" le differenze sociali e si era tutti uguali.
Quindi si ritrovavano assieme, su un piano egualitario e tralasciando gli argomenti che potevano dividere e creare conflitto, aristocratici e borghesi, artigiani e operai, cattolici ed ebrei, persino gente di condizione "servile" come i musicisti (i musicisti, fino al massone mozart -primo musicista libero professionista- erano domestici addetti ad allietare i signori).
Questa realtà probabilmente permise di eliminare incomprensioni tra gli appartenenti alle varie classi, rispetto tra appartenenti alle varie fedi, ecc.

La massoneria conobbe un rapido sviluppo (grazie anche alla capacità mostrata nel cooptare gli appartenenti ai ceti dominanti, giungendo a cooptare sovrani come Federico II o Giuseppe d'Austria) e subito iniziarono le persecuzioni da parte della chiesa, che riusci a far condannare al rogo al primo massone della storia italiana (Crudeli).


In Italia la massoneria si diffuse ovunque, ma ufficialmente l'Oriente italiano nasce nel 1805 grazie al massone Napoleone assieme ai massoni De Beuarnais e Murat.
 
Top
aretes
view post Posted on 27/3/2007, 11:43




è interessante il tuo articolo, dove hai preso gli argomenti trattati?
 
Top
Scarpia
view post Posted on 27/3/2007, 13:03




ho una fornitissima biblioteca personale sull'argomento, e sopratutto libri pubblicati da loro stessi (compresi rituali ecc, non difficilmente reperibili)
 
Top
aretes
view post Posted on 27/3/2007, 16:58




CITAZIONE (Scarpia @ 27/3/2007, 14:03)
ho una fornitissima biblioteca personale sull'argomento, e sopratutto libri pubblicati da loro stessi (compresi rituali ecc, non difficilmente reperibili)

cioè hai libri scritti da loro? interessante

credo che la massoneria più potente sia quella napoletana, o almeno lo era; credo che sai che organizzò (la massoneria napoletana) con Carducci,il contro concilio vaticano I nella metà dell'ottocento? cioè una sorta di organizzazione "pubblica" della massoneria per protestare contro la chiesa
 
Top
Scarpia
view post Posted on 27/3/2007, 17:23




Sono libri, Aretes, che si possono trovare nelle librerie.
Se poi abiti in un grande città cerca le librerie specializzate in esoterismo, le troverai tutto, compresi i rituali.

La massoneria napoletana fu forte nel XVIII secolo, con Filangeri ecc.ecc. Dopo la restaurazione continuò comunque ad operare, sebbene osteggiata dai Borboni.
E' pur vero che a Napoli, fino all'unità d'Italia, furono attive le logge legate agli inglesi (che per motivi politico commerciali erano presenti nella capitale partenopea).

La massoneria italiana (in senso di stato unico) risorse nel 1860 a Palermo, con gran maestro Giuseppe Garibaldi.
Per le note vicende risorgimentali la massoneria si era ulteriormente spostata a sinistra, su posizioni radicali e repubblicane.
Fortemente anticlericale senza giungere alle decisioni prese dai francesi nel 1877, quando abolirono il grande Architetto dell'Universo (che ognuno interpretava come voleva, ma comunque richiamava una forma di teismo e teoricamente costituiva un ostacolo per l'ingresso di atei nella massoneria).
Non mancavano poi posizioni moderate verso la chiesa, che in parte vennero allo scoperto nel 1906 con la scissione che diede vita alla gran Loggia d'Italia (piu nota come piazza del Gesu).

L'Anticoncilio massonico venne organizzato in contemporanea con il Concilio vaticano I, ma durò solo qualche ora, dato che, presenti le forze dell'ordine, qualche massone ebbe la pensata (condivisibile ma in quel momento un po fuori luogo) di inneggiare alla repubblica.
Carducci, iniziato nella loggia Zaniboni-De Rolandis (della quale fu anche venerabile) compose alcune opere minori per l'occasione, e in quel periodo che compose anche il suo celebre "inno a Satana".
Comunque i primi decenni dell'unità furono il periodo d'oro della massoneria che inizio ad esaurirsi.
In quel periodo la massoneria espresse personaggi come Nigra, Zanardelli, Nathan, Lemmi, Carducci, Pascoli, ecc.ecc.
Ti consiglio la lettura di "storia della massoneria italiana" di Aldo Mola.
Mola è lo storico ufficiale di quell'istituzione, ma comunque ha un modo di scrivere distaccato e non apologetico.
 
Top
aretes
view post Posted on 27/3/2007, 17:43




se vuoi avere una cultura ancora più ampia su un argomento (forse già lo fai), è quello che faccio io,cioè leggo libro a 360 gradi,cioè tutto ciò che riguarda un argomento. di questo Mola ho letto un articolo che fece parlando dei rapporti con la chiesa,diceva che si meravigliava che ancora esisteva una scomunica,visto che ,come dici pure tu, ci sono avute aperture pubbliche; comunque ciò che mi fa paura della massoneria è il silenzio che ruota intorno ad essa. ho letto ancora che alcuni pr massoni parlino così per far aumentare di credibilità tra la gente,non so se è vero,ma credo di no
 
Top
Scarpia
view post Posted on 27/3/2007, 18:00




la massoneria sta cercando da quasi dieci anni di avvalorare la tesi dell'eliminazine della scomunica, prendendo spunto -correggi se sbaglio- dal fatto che nel codice canonico non venga ribadita.
Stava anche riuscendo nell'intento, tanto che lo stesso Ratzy intervenne con una dichiarazione ufficiale.
Inoltre, credo nel 98 o 99, la massoneria italiana conferì la sua massima onorificenza (l'ordine di Giordano Bruno) a GPII. Il polacco non rispose a questo conferimento e il vaticano comunicò ufficialmente che la cosa non era gradita e venne quindi rifiutato.
Fu, ovviamente, uno smacco duro per il grande oriente d'Italia, affannato a ricostruirsi un'immagine pubblica dopo gli scandali P2 ecc.
Riguardo alle aperture, in genere i massoni tirano in ballo un gesuita (non ricordo il nome) che partecipa ai loro convegni e sottolinea l'esistenza di convergenze ecc.ecc.
Si è sempre vociferato di prelati e vescovi massoni, se la cosa è vera prima o poi salterà fuori, poichè la massoneria rende nota l'adesione degli aderenti importanti ma post mortem (a meno che, come previsto, non siano gli stessi a renderla pubblica quando ancora in vita).
Il folklore la massoneria lo toccò quando un suo altissimo esponente si lamentò che ad Assisi (cosa che ai massoni, sincretistici in materia religiosa, poteva piacere) non era rappresentata la sua istituzione, sebbene questa non si sia mai definita religione.

Oramai quella istituzione ha esaurito (ma ancora a fine 800) la sua funzione di aggregazione e fucina per pensatori e animi di differenti opinioni ma disposti a confrontarsi all'insegna della tolleranza.

E la soliderietà massonica (l'aiuto reciproco) che servì a proteggere molti personaggi dalla persecuzione, oggi -e molti fatti dallo scandalo del Banco di Roma alla P2 di Gelli lo confermano- si trasforma facilmente in omertà.

Per questo distinguerei tra massoneria storica (e datata), e ciò che resta oggi della massoneria, anche se in quella contemporanea non mancarono personaggi noti e rispettati (Quasimodo, il sindaco di Firenze Conti, alcuni costituenti del 48)
 
Top
aretes
view post Posted on 27/3/2007, 19:03




ho letto su un libro di un autore non cattolico,che non ricordo come si chiama, che come stemma hanno,e l'ho visto, un personaggio con la barba,circondato da un triangolo, lo sfondo è diviso a metà, la parte superiore è la civiltà che vorrebbero instaurare (dove c'è il triangolo) mentre nella parte inferiore c'è quella società che avrebbero dovuto rovesciare (sono tutte le religioni-però c'è un particolare feeling negativo con la chiesa); questo pensavano i massoni che partecipavano agli incontri,ora le cose sono cambiate,lo hai detto tu, ma se c'è riservatezza e continuità nella chiesa a mantenere la scomunica, secondo me c'è un motivo.
 
Top
Scarpia
view post Posted on 28/3/2007, 01:32




La simbologia massonica è vasta e spesso noiosa, comprende simboli ripresi dalla tradizione egizia, pagana classica e cristiana.
Quel simbolo di cui parli non l'ho mai visto, ma loro tra i simboli principali hanno un triangolo (che rappresenta l'ente supremo) in genere contornato dalla scritta "liberta, uguaglianza, fraternita).
Inoltre, i lavori massonici non sono validi fino a quando non viene aperto il "libro della legge" (che in Europa è il vangelo di giovanni) sulla prima pagina (quella che inizia "in principio era il verbo) e sopra di esso si collocano la squadra e il compasso.
Le cose sono cambiate nel senso che oggi la massoneria non ha nulla a che vedere con quella del passato poichè non richiama più le elites politiche e culturali ma (giudicando i massoni che ho conosciuto) o degli arrivisti (che secondo me otterrebbero di più dai partiti) o degli illusi.
Cmq in passato, anche nei momenti in cui la massoneria toccava il picco in materia di anticlericalismo, le logge erano piene di credenti che restavano fedeli (nella vita profano, come direbbero i massoni) alla chiesa.
Per esempio, un grande massone fu Mozart e dall'esoterismo massonico trasse ispirazione per molte sue opere, eppure non rinnegò mai la sua fede cattolica, lo stesso vale per Beethoven (anche se con la massoneria era incazzato perchè non gli pagò l'Inno alla Gioia) e per molti altri ancora.
Semplicemente in quei tempi nelle logge massoniche si sviluppava il concetto laico di tolleranza e il riconoscimento della piena dignità di tutti i culti e di tutte le opinioni).
Oggi credo che la chiesa non abbia più nulla da temere dalla massoneria attuale, perchè semplicemente -almeno nei paesi europei- non è più neanche l'ombra di quello che fu un tempo.
Semplicemente le scomuniche furono dettate da motivi politici (i sovrani assolutisti che introducevano concetti appresi da massoni), di difesa (quando questa istituzione produsse pensatori anticlericali o atei) e di astio (i tempi piu recenti).
Credo che nessuna istituzione umana abbia avuto, da parte delle chiese (cattoliche, ortodosse, mussulmane, mentre non vi sono condanne protestanti e non a caso in Italia vi sono molti protestanti massoni) tante condanne come quell'istituzione.
Sono anche convinto che molte leggende sulla massoneria, oltre che immeritate sono anche diffamazioni (quelle più divertenti furono quelle dell'ex massone Leo Taxil, divenuto ultraclericale, che fece miliardi inventando e narrando di cene con rapporti sessuali con il demonio).
 
Top
view post Posted on 21/8/2015, 13:15
Avatar

Group:
Member
Posts:
10,121

Status:


Visto tutto l complottismo e la disinformazione che trovate in giro sulla massoneria, vi posto l'intervista
che si trova in versione completa a questo link www.milkmilano.com/?p=6016

Domanda: Si dicono tante cose sulla Massoneria. Si dice che serva principalmente per favorire i suoi iscritti nel lavoro, negli affari, anche a scapito di estranei magari più meritevoli; si dice anche che, identificandosi nella P2, sia una associazione di complottisti che vogliono acquisire il potere politico dello Stato, o che, addirittura, attraverso organismi internazionali e sovranazionali, come il gruppo Bilderberg, voglia conquistare il potere su tutto il mondo. Ci può chiarire cosa c’è di vero o di falso in tutto questo?

Risposta: Come forse lei avrà forse già sentito dire, la Massoneria è una istituzione iniziatica; la sua forma ed il suo funzionamento le sono trasmessi tradizionalmente, attraverso il tempo. Essere iniziatica significa che essa esige che i suoi membri siano « iniziati ».

Per iniziazione, intendiamo un meccanismo rituale, fatto di azioni, prove, parole, idoneo a cambiare nella sua essenza la condizione esistenziale della persona che viene iniziata, in modo da permetterle l’accesso ad una nuova prospettiva della vita, in senso, diciamo, conoscitivo, che la renda totalmente « altro », facendola rinascere ad un nuovo status che gli rimarrà impresso per tutto il resto della sua vita.

In buona sostanza, la Massoneria persegue il perfezionamento interiore dei suoi membri, la reintegrazione dei poteri dell’essere umano iniziato, e l’educazione ad usarli in armonia con un Principio Assoluto, un Ente (non una Entità) trascendente (quello al quale le varie religioni danno il nome di Dio o di un Dio Unico), e per il bene dell’Umanità. La Massoneria definisce questo Principio Assoluto col termine di Grande Architetto dell’Universo, ricordandoci che l’etimologia di “architetto” viene dal greco Arké (’ = sostanza primordiale) e Tektòn ( = costruttore).

Nel momento in cui l’iniziato entra a far parte della compagine massonica, gli viene detto che lui è un « fratello » per tutti gli altri, come tutti gli altri sono dei « fratelli » per lui, mentre un attimo prima (ancora bendato) gli è stato chiesto se lui, nel caso che, una volta ammesso, trovasse tra i massoni qualcuno che, per convinzioni politiche e religiose o per altro motivo, lui avesse considerati fino a quel momento un “nemico”, sarebbe disposto ad abbracciarlo ed a considerarlo un fratello; e, senza dargli il tempo di rispondere, gli si fa osservare che la persona che lui considera eventualmente un nemico, essendo presente tra i massoni, ha approvato la sua ammissione ed è pronto ad abbracciarlo come un “fratello”. Dopo di che gli si sollecita la risposta, che, se non dovesse essere positiva, interromperebbe la prosecuzione della cerimonia.

Creandosi, dunque, questo rapporto “fraterno” tra i massoni, è naturale che, se un fratello si rende conto del bisogno di un altro fratello in termini in cui lui può intervenire positivamente, senza necessità di richiesta alcuna, spontaneamente, si prodiga per prestargli aiuto, come farebbe (o dovrebbe fare) per un altro figlio dei propri genitori. Ma essendo anche educati ad una etica molto rigida, i fratelli massoni non devono (o non dovrebbero) mai favorire un fratello a scapito di un profano (parola che significa soltanto “fuori dalla porta, estraneo alla istituzione, senza alcuna valenza denigratoria) che fosse più meritevole di lui per il beneficio di cui si tratta.

Certamente, siamo uomini, e come tali, suscettibili di sbagliare, di interpretare in modo inesatto le norme che devono regolare i nostri comportamenti. Ma appunto per questo noi ci riuniamo continuamente per lavorare a questi aspetti e migliorare ogni giorno di più noi stessi, le nostre qualità.

Quanto ai complotti politici, a livello nazionale (come contestato alla P2) o internazionale (come attribuito agli Illuminati, al Circolo Bilderberg, al Sionismo, tutte entità che con eccessiva superficialità vengono associate, nell’immaginario collettivo alla Massoneria) possiamo dire che la Massoneria autentica disconosce queste entità e contesta la loro commistione alla nostra Istituzione. Purtroppo il termine “Massoneria” non possiede un copyright in nessun Paese del mondo, per cui chiunque, svegliandosi una mattina, decide di fondare una “massoneria”, può farlo impunemente e senza dover pagare a nessuno i diritti d’autore.

La P2 (che significa “Loggia Propaganda” e che prendeva il numero due nel registro delle logge del GOI) ha avuto per un certo tempo una sacrosanta funzione: consentire la partecipazione alla Massoneria di persone che, per motivi di opportunità, non potevano manifestare pubblicamente la loro appartenenza all’Istituzione, neppure agli stessi “fratelli”, in quanto c’era il rischio che qualcuno di essi, per dabbenaggine, distrazione od altro motivo più o meno lecito, potesse divulgarne la notizia. Mi riferisco a persone che, per la loro attività o funzione pubblica hanno il divieto (dovuto a pregiudizi dei loro superiori od a assurde disposizioni normative) di appartenenza alla Massoneria, soprattutto se considerata “società segreta”. Per esempio religiosi di molte chiese, militari delle varie armi, titolari di alti pubblici uffici, ecc.

Ad un certo punto, per un malinteso senso di proselitismo intervenuto in seno al Grande Oriente d’Italia verso la metà del secolo scorso, il numero di appartenenti alla P2 era salito vertiginosamente, essendo stati cooptati molti personaggi pubblici anche poco idonei (per non dire di peggio) agli scopi della Massoneria. Per la gestione di questa pletora di nominativi (una volta i membri della P2 erano solo tenuti a mente dal Gran Maestro che verbalmente li comunicava al suo successore, il che dimostra quanti pochi dovevano essere), nei primi anni ’70 fu nominato “Segretario Organizzativo” della loggia il Fratello Licio Gelli. Questo signore, forse seguendo una sua personale convinzione probabilmente condivisa da altri personaggi di rilievo ma che non rappresentavano comunque l’Istituzione, fece in modo di coltivare, in seno e sotto la copertura della Loggia P2, un gruppo di persone intenzionate (così si disse) a sovvertire la situazione politica dello stato italiano e ricreare un regime assolutistico di tipo militare o para-militare, che fosse stato anche “illuminato”, per il più prospero sviluppo dell’intero popolo italiano.

Ma, come disse una volta Alcide De Gasperi, “la peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore dittatura”, per cui questo progetto ebbe la disapprovazione ed il contrasto di tutta la famiglia massonica italiana che, anche in seno al Grande Oriente d’Italia, decise alla fine di demolire questa loggia e collaborare con le legittime autorità dello stato per bloccarne i propositi sovversivi.

Si evince, dunque, che la P2, nata come legittima loggia di una istituzione massonica, era, per caso e per suo conto, degenerata in un gruppo “politico” sovversivo che nulla aveva a che spartire con i principi e i metodi della autentica Massoneria.

Lo stesso, per quel che è a mia conoscenza (e certamente non sono tra gli ultimi arrivati), può dirsi, di quei gruppi di qualsiasi genere che pretenderebbero di affermare la loro egemonia ed il loro potere su uno o più (o tutti) Stati del mondo, usando da una parte il principio di solidarietà massonica (deformato), e dall’altra il paravento più o meno esplicito di appartenenza alla Massoneria Universale.

Domanda: A proposito, cosa si deve intendere con la definizione di “Massoneria Universale”, forse che intendete estenderla anche agli extraterrestri, agli alieni di tutte le galassie?

Risposta: La battuta è simpaticamente spiritosa. La risposta è no, non pretendiamo tanto. Con l’espressione “Universale” intendiamo dire che la Massoneria non è rivolta alle persone di una sola nazione o di alcune. Essa si rivolge a tutte le persone che abitano il pianeta Terra. Certamente ci saranno persone che, per un secolare bagaglio culturale diverso dal nostro, mal concilieranno i loro radicati principi etici e comportamentali con quelli della Massoneria, anche se essi sono così ovviamente sociali e morali da trovare riscontro in qualsiasi bagaglio culturale che abbia come fondamento la solidarietà umana, l’amore per il prossimo, la pacificazione dei rapporti politici e sociali.

Come abbiamo già detto, la Massoneria non fa questione di religione. Rifiuta soltanto l’ateismo, inteso come negazione di qualsiasi entità che abbia prodotto dal nulla o soltanto ordinato da un primordiale caos l’universo. Anche se la massoneria moderna nasce con una impostazione dichiaratamente cristiana, essa rifiuta qualsiasi dogmatismo relativo a credenze particolari o comportamentali. Essa ha considerato, e in moltissime zone a prevalente cultura cristiana (da non confondere con cattolico-romana) tuttora considera, il cristianesimo nella sua valenza simbolica, al quale unisce anche la storia ebraica del Vecchio Testamento, sempre sotto un aspetto simbolico e non letterale. Ma sotto questo profilo abbraccia anche l’islam che non sia integralista e dogmatico, ed accetta qualsiasi altra credenza o professione religiosa che propugni una vita onesta e pacifica, che spinga alla migliore armonia tra gli esseri umani, alla pace nei loro rapporti, alla solidarietà fraterna tra tutti gli esseri viventi, non esclusi quelli non appartenenti al genere umano, che chiamiamo, giustamente, animali, in quanto dotati, come noi, di un’anima. Che questa sia immortale o peritura, lo lasciamo alle convinzioni di ciascuno. A noi interessa il regolamento della vita così detta “terrena”, cioè contingente ed attuale, lasciando ad altre istituzioni il compito di occuparsi di un eventuale futuro post mortem, di un al di là di premio o di castigo.

Domanda: Che cosa intende lei per Massoneria Moderna? Ne Esiste anche una antica?

Risposta: In effetti, l’istituzione che ha il nome di Massoneria è abbastanza recente, anche se anteriore a quella che si stabilisce usualmente far nascere il 24 giugno 1717, con la creazione della Gran Loggia di Londra, poi diventata l’attuale Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Questa stessa creazione dimostra, peraltro, che le logge massoniche preesistevano ad essa, tant’è che sono quattro logge londinesi preesistenti che la creano. Ma se andiamo ad analizzare la sua essenza iniziatica, possiamo affermare che essa discenda e derivi dalle istituzioni iniziatiche preesistenti che, in ogni parte del mondo, ma, per quel che ci riguarda, nella civiltà circum-mediterranea, sono sempre state fiorenti, anche se le loro tracce storiche iniziano con i Sumeri, e poi, via via con i Fenici, gli Ebrei, gli Antichi Egizi, i Greci, i Romani, i Celti. I Romani le concretano nei Collegia Fabrorum, dai quali discendono nel Medio Evo, le corporazioni di mestiere, prime tra tutte quelle dei costruttori edili (famosi i Maestri Comacini), costruttori soprattutto di edifici sacri nella cui architettura esprimevano anche principi filosofici e teologici ai quali dedicavano appositi studi.

Con la nascita dell’Islam, anche nella civiltà araba alla quale Maometto indirizza la nuova religione, anch’essa derivante dall’ebraismo, come il cristianesimo, nel suo ambito nascono i gruppi iniziatici, che altro non sono che élites di studio e di approfondimento di nozioni attinenti al trascendente, al divino, se vogliamo, di cui l’essere umano ha sempre intuito l’esistenza ed al quale ha voluto dedicare un culto di immedesimazione tra il divino e l’umano.

Tutte queste realtà, costituiscono di fatto le antenate della Massoneria, e, direi meglio, una massoneria antica, dalla quale sostanzialmente discendiamo.

Domanda: Ho rilevato che, nel suo discorso, lei si riferisce sempre a “persone” o ad “esseri umani”. Non si riferisce mai agli “uomini”, come fanno molti massoni. Forse lei vuol farci capire che la Massoneria non è solo appannaggio della parte maschile del genere umano?

Risposta: In effetti lei ha ragione nel richiamare alcuni gruppi massonici che parlano sempre di uomini. Ma dobbiamo distinguere: uomo è l’essere umano, costituito da uomini maschi e uomini femmine. Solo in periodo romano, con l’elevazione della considerazione verso la femmina, questa è denominata “domina”, cioè “padrona, “signora”. In quel periodo nasce, e poi si protrae nel medioevo, la distinzione tra uomo e donna. In passato “homo” era l’essere umano, mentre l’uomo maschio veniva denominato “vir” in contrapposizione a “foemina”.

La massoneria, nella sua nascita effettiva, cioè prima del 1717, appartiene sia agli uomini maschi che agli uomini femmine. Parecchi documenti medioevali ne danno dimostrazione anche in tempi abbastanza recenti. Ma quando i signori inglesi, nel 1717, riformulano le norme da inserire nelle famose Costituzioni di Andersen (1723), riservano il diritto di accesso a “uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona riputazione”. Era pressoché identica alla formula dei clubs londinesi, dai quali le donne erano escluse.

Studi e riflessioni successive hanno convinto numerosi gruppi massonici a modificare queste caratteristiche, limitandosi esclusivamente alle prescrizioni del rituale di iniziazione che esplicitamente richiede che, per essere ammessi, occorre essere “uomini liberi e di buoni costumi”. Chiarito, dunque, il significato di “uomini”, nel senso che esso deve intendersi sia per uomini maschi che per uomini femmine, questi gruppi hanno accettato le donne.
 
Web  Top
9 replies since 26/3/2007, 22:42   2623 views
  Share