Laici Libertari Anticlericali Forum

Ferrara. Barricate in strada contro 12 donne e 8 bambini profughi, Napoli: 463 migranti e gara di donazioni. Centro accoglienza: "troppi aiuti, evitiamo gli sprechi"

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 25/10/2016, 09:36
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,961

Status:


Napoli: 463 migranti e gara di donazioni. Centro accoglienza: "troppi aiuti, evitiamo gli sprechi"



http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/24...ambini/3119428/

Migranti, in provincia di Ferrara barricate in strada contro l’arrivo di 12 donne e 8 bambini

Proteste in strade di un gruppo di abitanti di Goro e Gorino contro la decisione del prefetto di usare l'ostello Amore e natura per i profughi. Bloccati gli accessi stradali con bancali di legno
di Marco Zavagli | 24 ottobre 2016

Alla fine gli abitanti di Gorino hanno vinto. La corriera con a bordo 12 donne, tra cui una ragazza incinta all’ottavo mese, e 8 bambini non si fermerà nel loro paese. Le barricate che hanno bloccato la stradina comunale, unico accesso alla struttura scelta dal prefetto di Ferrara come ricovero per i profughi, è rimasta bloccata fino a notte. Non appena nel piccolo paese del Basso Ferrarese, stretto tra Delta del Po, Boscone della Mesola e Adriatico, si è diffusa la notizia della ordinanza prefettizia, praticamente l’intera popolazione – circa 600 anime – si è ammassata lungo il percorso che la corriera avrebbe dovuto attraversare. Automobili parcheggiate su entrambi i lati della stretta carreggiata, un furgoncino di traverso, bancali di legno e bidoni di metallo sono diventati improvvisate barricate che hanno fatto accorrere sul posto carabinieri e Digos.


A sbarrare la via verso l’ostello bar, dal nome che oggi suona quasi uno scherzo, “Amore e Natura”, si sono radunate in pochissimo tempo trecento persone. Trecento persone e un’unica voce: “Noi i profughi non li vogliamo”. In pochi minuti il taccuino si riempie di grida: “portateli in albergo, lontano, ma non qui”; “vediamo tutti i giorni in tv cosa succede”; “se li prendano in casa Renzi e la Boldrini”.

Ulteriore preoccupazione riguarda proprio la struttura eletta a rifugio, l’unico bar del circondario: “ma come si fa a metterli nel bar ostello, che ora dovrà chiudere perché non ci andrà più nessuno. Senza contare che così si uccide anche la risorsa del turismo”. Ancora più preoccupata, perché toccata da vicino, Annemarie, la ragazza che vi lavora come cameriera: “come faccio io ad andare là alle 6 di mattina, con il buio, da sola? E se mi fanno qualcosa?”.“Noi non siamo mai stati razzisti – ripete chi in quell’ostello ci andava quando era ancora un asilo, più di 50 anni fa -, lo stiamo diventando grazie a loro”.

Strana coincidenza per chi poco più di mezzo secolo fa si rese famoso in Italia per il proprio eroismo. Era la notte del 17 novembre del 1951, l’alluvione del Polesine e i pescatori di Gorino, “questo pugno di uomini intrepidi” – come riportano le cronache di allora – risalirono con le loro barche piatte la piena del Po, nel Rodigino, per portare aiuto alla popolazione. Allora “salvarono dalle acque 320 donne e bambini”.

Oggi sono invece tornano all’onore delle cronache nazionali per la paura di ricevere venti donne e bambini che vengono anch’essi dalle acque, questa volta del Mediterraneo. A margine del presidio è presente anche il sindaco del Pd Diego Viviani che, scandagliato da centinaia di sguardi diffidenti, non se la sente di dar torto ai propri compaesani: “Quella della prefettura mi sembra una decisione affrettata; non capisco la scelta di Gorino, paese lontano dal resto della provincia. È una difficoltà oggettiva anche per le cooperative di accoglienza provvedere a cibo e quant’altro”.

Alla fine, attorno alla mezzanotte, mentre i manifestanti promettono proteste a oltranza, arriva la lieta novella: la corriera ha già deviato il percorso per motivi di sicurezza e i venti profughi sono destinati altrove.

di Marco Zavagli | 24 ottobre 2016
COMMENTI (266)

http://www.larampa.it/cronaca/video-migran...-donna-incinta/

Migranti: 463 sbarcano a Napoli, anche cadavere donna incinta
24 ottobre 2016 Redazione 125 Views 0 Commenti migranti, napoli


C’era anche il cadavere di una ragazza incinta di circa 25 anni a bordo della nave ‘Bruno Gregoretti’ dalla quale sono sbarcati stamani nel porto di Napoli 463 migranti. I profughi sono giunti al molo 21 dello scalo partenopeo provenienti da operazioni di salvataggio lungo le coste libiche.

Tra i migranti molte donne e bambini (circa una ventina) che hanno ricevuto l’assistenza, insieme con gli altri migranti, delle unità di soccorso e sanitarie, coordinate dal prefetto, Gerarda Pantalone, che sta seguendo le operazioni dall’alba.


”La macchina organizzativa sta funzionando alla perfezione – dice all’ANSA il prefetto – sono impegnati uomini e mezzi di vari enti e associazioni di volontariato come Croce Rossa, Protezione civile della Regione, Comune, Caritas oltre alle forze dell’ordine”. Circa 160 migranti resteranno in Campania e saranno avviati a strutture di accoglienza nelle province di Napoli, Caserta, Salerno. Per una decina di casi è stata necessaria un’assistenza sanitaria particolare.


http://www.comunicareilsociale.com/2016/10...eta-napoletani/
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI, È GARA DI SOLIDARIETÀ TRA I NAPOLETANI

0 Primo Piano, 24 ottobre 2016

NAPOLI- Mentre in Francia è partito lo sgombero dei migranti dalla “giungla” di Calais, per destinarli in diversi centri accoglienza del Paese, i 463 giunti ieri a Napoli sono stati collocati nei centri di prima accoglienza tra Napoli e provincia, Caserta e Salerno.
L’attenzione si è focalizzata principalmente sui minori stranieri non accompagnati. Mai, prima d’ora, erano sbarcati in Campania tanti minori migranti soli. Spaesati. Senza un reale centro che potesse accoglierli, in quanto quelli predisposti sono stracolmi, questi giovani si sono trovatiad affrontare una nuova emergenza: trovare un tetto sulla testa. Già nella giornata di ieri è stato allestito ad hoc il centro comunale di accoglienza San Francesco d’Assisi a Marechiaro. Una cinquantini, tra i novantasei complessivamente sbarcati ieri, i ragazzi tra i quindici ed i diciassette anni che resteranno momentaneamente presso la struttura partenopea. Contestualmente all’accoglienza l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, ha lanciato un’appello alla cittadinanza per la raccolta di abiti, scarpe, materiale per l’igiene personale (dentifrici, spazzolini, shampoo, bagno schiuma) e beni di prima necessità. Una richiesta che ha trovato immediatamente riscontro tra i napoletani che si sono attivati sia nel pomeriggio di ieri che nella mattinata di oggi per donare. Cappotti, scarpe, maglie, vestiti. Non solo. Anche beni alimentari per fronteggiare l’emergenza dello sbarco ed accogliere in maniera quanto più dignitosa possibile i giovani migranti giunti ieri mattina all’alba nel porto di Napoli a bordo della nave “Bruno Gregoretti”. Solidarietà che ad ora ha già coperto le necessità temporanee degli ospiti della struttura, tanto che il direttore del centro, Barbara Trupiano, ha chiesto di telefonare prima di recarsi a Marechiaro per evitare di accumulare più beni del necessario e dunque evitarne lo spreco. Per quanti volessero offrire la propria solidarietà il numero da contattare è 081 7958108.
di Ciro Oliviero
 
Web  Top
0 replies since 25/10/2016, 09:36   149 views
  Share