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Caserta. Studenti obbligati alla marcia anti aborto in nome di Madre (!!!) Teresa, Ministro manda ispettori a presidi Antonietta Tarantino e Paolo Mesolella

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view post Posted on 16/10/2016, 15:07
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Ministro manda ispettori a presidi Antonietta Tarantino e Paolo Mesolella

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www.repubblica.it/cronaca/2016/10/0...orto-149301922/

Caserta, studenti obbligati a manifestare contro l'aborto in nome di Madre Teresa
Con una circolare ufficiale il dirigente dell'istituto superiore Ferraris convoca le classi a partecipare al corteo, gemellato con Milano, per l'abrogazione delle legge 194. Gli assenti avrebbero dovuto portare la giustificazione. Sui social network parte la polemica e la scuola revoca la convocazione

di KATIA RICCARDI
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07 ottobre 2016
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Caserta, studenti obbligati a manifestare contro l'aborto in nome di Madre TeresaROMA - Una circolare scolastica, non per invitare ma per dare le direttive sul percorso che gli studenti avrebbero dovuto seguire nella 'Marcia per la Vita', corteo anti-abortista proposto da alcuni movimenti conservatori. Non una scelta ma un compito. La circolare, del 4 ottobre, era firmata dalla professoressa Antonietta Tarantino, dirigente dell'istituto superiore Ferraris di Caserta ed era stata pubblicata sul sito della scuola. Le classi si sarebbero dovute recare alle 9,30 in piazza Vanvitelli, puntuali, per l'appello. Chi non avesse partecipato il giorno dopo avrebbe dovuto portare la giustificazione firmata. Sui social network è partita un'eco di indignazione. Oggi sul sito del Ferraris una nuova circolare annulla la precedente. Nessuna convocazione.

Oggetto: revoca partecipazione 5° Corteo nazionale per la Vita, si legge. "La scrivente comunica che per motivi organizzativi interni è annullata la partecipazione di questa istituzione scolastica alla manifestazione in oggetto. Pertanto alunni e docenti svolgeranno regolarmente lezione", la firma è dello stesso dirigente scolastico.
Caserta, studenti obbligati a manifestare contro l'aborto in nome di Madre Teresa
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Il corteo di Caserta, gemellato con quello di Milano, era stato pubblicizzato alle famiglie degli studenti come una generica marcia per ricordare l'opera di Madre Teresa di Calcutta, recentemente santificata e forse collegata al tema per l'affermazione "oggi il più grande distruttore della pace è l'aborto". Nulla del gemellaggio Caserta-Milano si legge però sul sito ufficiale della Marcia per la vita, al quale velatamente riportava la circolare, ma l'appuntamento c'è su un altro sito, No194.org/, con un titolo più preciso: "NO194 per l'abrogazione referendaria della legge 194".
Caserta, studenti obbligati a manifestare contro l'aborto in nome di Madre Teresa
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"Partecipate al duplice corteo di Milano e Caserta di sabato 8-10-16 ed iscrivetevi (gratuitamente) tramite il sito no194.org al nostro comitato, un comitato che, sottraendosi ai molti fallimenti di coloro che si sono mossi nel pro life italiano in questi decenni, è radicato sul territorio, conta decine di migliaia di aderenti, ed è fondato sulla inequivocabile condivisione della scelta abrogazionista all'atto dell'iscrizione ad esso da parte di tutti i nostri iscritti", scrive l'avvocato Pietro Guerini, presidente nazionale comitato No194 e omonima associazione invitando i partecipanti a esimersi "dall'esibire stendardi partitici o politici (mentre sono ben accetti simboli religiosi)", per evitare strumentalizzazioni della stampa.

Che gli studenti di Caserta fossero obbligati a partecipare o a giustificare l'assenza, era già un fatto importante. Che la comunicazione alle famiglie tramite la circolare ufficiale non fosse neanche precisa e parlasse di Santa Madre Teresa, è allarmante. Perché ad andare un po' più a fondo, si poteva arrivare facilmente alle parole dell'avvocato Guerini. Quella di Milano e quella di Caserta sarebbe stata, come spiega lui stesso, "una manifestazione dinamica che si affianca alla 9 ore nazionale di preghiera, che si svolge semestralmente a Bologna, la prossima edizione si terrà il 10-12-2016, e agli altri sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività, dalle 9 ore di preghiera su base regionale all'esterno degli ospedali dalle ore 9 il primo sabato dei mesi dispari, alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari (si vedano le sedi sul nostro sito). Eventi che, come il nostro comitato, hanno una matrice ben precisa, in vista di un fine non certo agevole ma concreto e rispetto al quale essi debbono considerarsi strumentali: l'abrogazione della 194 per via referendaria".

Domani la manifestazione si terrà. A Milano, per la sesta volta dalle ore 15 alle ore 18, nel pieno centro della città, e a Caserta alle ore 10,30 con partenza dalla piazza nei pressi dell'arcivescovado. Chi vuole è libero di partecipare senza portare il libretto delle giustificazioni.

TagsArgomenti:marcia per la vitaabortocorteo anti aborto5° Corteo nazionale per la Vitano194.orgliceo ferrarisProtagonisti:Pietro Guerini
© Riproduzione riservata 07 ottobre 2016

www.corrierecaserta.it/notizie-alto...-ministero.html
Teano. Aspre critiche al preside del “Foscolo” Paolo Mesolella per la partecipazione al “Corteo per la vita” di sabato scorso. Arriva l’ispezione dal Ministero 0
DI FRANCESCO PAPA DEL 12 OTTOBRE 2016 ISTRUZIONE
Il dirigente scolastico ha tutti contro, la dirigente regionale Luisa Franzese e i sindacati. ma lui si difende: “Ero a titolo personale a Caserta!” Il sindacalista Grillo: “Non è vero quattro pullman e docenti scolastici che accompagnavano gli studenti del ‘Foscolo’!”

La responsabile dell’Ufficio scolastico regionale della Campania Luisa Franzese non le manda a dire al preside dell’istituto Foscolo di Teano Paolo Mesolella: “Il dirigente dell’Istituto Foscolo di Teano-Sparanise che ha partecipato alla marcia perla vita di sabato scorso insieme ad alcune decine di studenti ha sbagliato. La Scuola deve essere super partes e non prendere posizione, specie nei giorni in cui si tengono le lezioni”. Unitamente alle dichiarazioni della Franzese arriva anche una richiesta di chiarimento e acquisizione di atti protocollati, in merito alla partecipazione in maniera organizzata alla “marcia per la vita”.

Nel mentre la dirigente del Ferraris di Caserta, Antonietta Tarantino, si “salva in calcio d’angolo”, sconfessando una circolare del giorno precedente. Adesso l’attenzione è tutta concentrata sull’Isiss Foscolo di Teano. Così, com’era prevedibile, a finire nella bufera è stato il preside dello stesso Isiss di Teano, Mesolella, che a quel corteo era presente con una parte degli studenti della sua scuola. Alla sua porta ha bussato l’ispettrice, spedita dal Miur ad indagare sull’episodio. L’ispettrice ha varcato i cancelli del plesso di Orto Ceraso a Teano lunedì mattina, verso le 10,00 e dopo un paio di ore è andata via, non prima però di aver preso diretta conoscenza dei fatti intervistando gli interessati. Chi e perché ha organizzato la trasferta a Caserta e rispondendo a quali volontà? È vero che gli studenti sono stati convinti e anzi indotti a partecipare alla marcia? Questi, per sommi capi, almeno per quanto è trapelato, i quesiti posti nel tentativo di fare luce sulla questione della partecipazione di Mesolella alla manifestazione e la sua terzietà e capacità di essere super partes rispetto a un tema (l’aborto) regolato da precise leggi dello Stato. La relazione dell’ispettrice finirà sul tavolo dei vertici del Miur e all’attenzione del dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania Luisa Franzese. Il preside Mesolella ha definito il suo ruolo nella vicenda come di sola partecipazione personale e umana, e non già professionale, a una manifestazione comunque inneggiante, negli slogan e nel contenuto, al valore della vita umana. “La mia partecipazione al corteo è stata strumentalizzata e vi dimostro il perché. Ho sentito fare i nomi degli organizzatori della manifestazione, tra i quali, faccio notare, non ci sono certo io, come persona fisica, ma non c’è nemmeno l’Istituto Foscolo che mi onoro di dirigere. Gli studenti che hanno partecipato l’hanno fatto per loro espressa volontà, rafforzata da permessi sottoscritti dai rispettivi genitori”.

Sulla vicenda intervengono anche i sindacati, ovviamente. Queste le parole del segretario generale della Flc Cgil Campania Enrico Grillo: “A Caserta, in orario scolastico, si è tenuta una manifestazione antiabortista cui ha aderito l’Isiss Foscolo di Teano. Riteniamo gravissimo che delle istituzioni scolastiche violino ripetutamente il principio della laicità dello Stato. Professare una fede religiosa è pienamente legittimo come costituire un’associazione o avanzare proposte di legge e referendum abrogativi. Ma non è possibile che un dirigente di una scuola di Teano e Sparanise, nonché responsabile provinciale della associazione No 194 dal 2011, riempia piazza Duomo a Caserta con 200 alunni e relativi insegnanti accompagnatori dell’istituto che dirige, impegnando ben quattro pullman. Ci sono alcune domande che viene spontaneo farsi. Ad esempio: che tipo di discussione e approvazione collegiale hanno queste attività nell’Istituto?”. Gli fa eco il segretario provinciale di Flc Cgil Gaetanina Ricciardi che dichiara: “Assurda la dichiarazione del dirigente del Foscolo di Teano, che dice di essere sorpreso per l’intervento degli Ispettori del Miur. È appena il caso di ricordare che quanto accaduto sabato scorso a Caserta è una palese violazione della laicità dello Stato”.

www.ilmattino.it/caserta/scuole_cor...ta-2017573.html

Il Mattino > Caserta >
Studenti in marcia contro l'aborto
il ministero manda gli ispettori a scuola

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Il ministero dell'Istruzione ha avviato approfondimenti sulla vicenda della partecipazione degli studenti di due scuole superiori della Campania alla marcia contro l'aborto di sabato scorso a Caserta.

In particolare, è stata avviata un'ispezione presso l'istituto superiore Foscolo di Teano, coinvolto nella vicenda oltre all'istituto superiore di Caserta Galileo Ferraris.

«Lo scorso 4 ottobre la preside dell'istituto superiore di Caserta Galileo Ferraris ha firmato una circolare, poi diffusa in tutta la scuola, in cui si fornivano agli studenti le direttive per partecipare alla marcia contro l'aborto che
si sarebbe tenuta qualche giorno dopo. Un fatto sconvolgente, su cui il ministro Giannini non si è espresso e per il quale chiediamo invece l'avvio di un intervento conoscitivo»: così Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, e la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi in una nota congiunta.

«Non solo tale circolare, poi annullata, costringeva gli studenti a presentarsi a questa marcia, ma prevedeva che in caso di assenza presentassero una giustificazione, come si trattasse di parte del percorso formativo», spiega Manfreda, che sottolinea poi come la comunicazione fatta alle famiglie sia stata «poco definita e molto
vaga, come se la scuola non volesse far sapere la reale natura dell'iniziativa». «Si tratta di una manovra inaccettabile - si legge nella nota - sia perché viola il principio di laicità delle istituzioni, sia perché sconvolge il tentativo di sfruttare gli studenti in questo modo, obbligandoli a mobilitarsi contro la legge 194, piuttosto che organizzare puntuali e precisi momenti di educazione sessuale per tutte le classi».
Lunedì 10 Ottobre 2016, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2016 09:41

www.secoloditalia.it/2016/10/casert...-gli-ispettori/
Caserta, un preside sfila “per la vita”. E il ministro gli manda gli ispettori

di ROMANA FABIANImartedì 11 ottobre 2016 - 13:27
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Vietato sfilare per la vita. E se lo fai puoi rischiare il linciaggio e gli ispettori a scuola. È successo al preside dell’istituto “Foscolo” di Teano-Sparanise, in provincia di Caserta, Paolo Mesolella, colpevole di aver partecipato sabato scorso alla marcia per la vita promossa da alcune associazioni di area cattolica, insieme ad alcune decine di studenti. Non poteva farlo ed è stato “bacchettato” dal direttore dell‘Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese. «Ha sbagliato. La scuola deve essere super partes e non prendere posizione, specie nei giorni in cui si tengono le lezioni». Poche parole per mettere in cattiva luce il dirigente scolastico che ha preso parte all’iniziativa pubblica contro l’aborto, organizzata a Caserta dal Centro culturale San Paolo, dal Comitato No 194, dal Movimento per la Vita e altre associazioni. Nel polverone è finito anche il preside dell’istituto Galileo Ferraris di Caserta, anche lui impegnato nella marcia per la vita.

Vietato sfilare per la vita
Sotto il pressing della Cgil e della rete degli Studenti di sinistra, il ministero dell’Istruzione lunedì ha inviato ispettori nella scuola casertana per approfondire l’accaduto. Invece di pensare alle aule che mancano, alle cattedre vacanti, agli istituti fastiscenti e al degrado della scuola pubblica, il ministro Stefania Giannini occupa il suo tempo a inviare ispettori per “approfondire” la partecipazione di un preside a un corteo a difesa della vita. «Chi gestisce strutture pubbliche deve aver la capacità di tener conto di tutte le diverse idee che esprime la società, amministrare e fare una sintesi. Un dirigente, come privato cittadino, è libero di partecipare a queste manifestazioni, ma non quando riveste funzioni pubbliche e nei giorni in cui si tengono le lezioni. Non può dunque impegnare la scuola, che è la casa di tutti», ha detto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale.

Gli ispettori del ministro Giannini
Sulle note di Venditti Che fantastica storia è la vita, i manifestanti (la marcia si è svolta contemporaneamente a Caserta e a Milano) hanno sfilato in difesa della vita contro l’aborto: canti, striscioni, foto. Tra i partecipanti anche don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano. Immancabili le proteste delle associazioni di omosessuali e dell’Unione degli Atei ed Agnostici di Caserta che sono rimbalzare sul web costringendo altri istituti a prendere le distanze dall’evento. Grande sorpresa da parte del preside del Foscolo che non si aspettava un simile polverone: «L’invio degli ispettori del Miur nella mia scuola mi sembra un po’ strano e curioso; c’erano anche altre scuole rappresentate alla marcia di Caserta, che tra l’altro era per la vita in generale, e non contro l’aborto. Tutto è stato frainteso e strumentalizzato».

www.casertace.net/caserta-1/marcia-...o-20161011.html

Marcia contro l’aborto, il ministro dell’istruzione Giannini invia gli ispettori in un istituto casertano

Il Ferraris l'ha scampata dopo che la dirigente Tarantino aveva ritirato la circolare





foscolo

CASERTA – “L’invio degli ispettori del Miur nella mia scuola mi sembra un po’ strano e curioso; c’erano anche altre scuole rappresentate alla marcia di Caserta, che tra l’altro era per la vita in generale, e non contro l’aborto. Tutto e’ stato frainteso e strumentalizzato“. Si dice sorpreso Paolo Mesolella, dirigente dell’istituto Foscolo di Teano e Sparanise, per la decisione del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di inviare gli ispettori nel suo istituto a causa della partecipazione sua e di alcuni studenti alla marcia per la vita tenutasi sabato scorso a Caserta.

Un evento a cui hanno preso parte studenti e qualche docente di altre scuole, come i licei Giannone e Diaz, o il Mattei, anche se la maggioranza di prof e dirigenti ha preferito non partecipare dopo le polemiche scoppiate intorno alla dirigente dell’Istituto Ferraris, Antonietta Tarantino, che, qualche giorno prima, aveva emesso una circolare nella quale dava direttive sul percorso che gli studenti avrebbero dovuto seguire nel partecipare alla marcia; la circolare e’ stata cancellata il giorno prima della manifestazione, dopo le polemiche nate sui social network e la nota critica diffusa da associazioni come Rain Lgbt Casertana Onlus, Comitato Campano in difesa della 194 e Uaar Caserta (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), che avevano parlato di “partecipazione forzata ed obbligatoria degli studenti e delle studentesse a questa marcia“.

Mesolella non ci sta a passare per una sorta di capro espiatorio: “Siamo andati a sentire don Maurizio Patriciello che parlava del valore della vita nella Terra dei Fuochi – sottolinea – e nessun ragazzo e’ stato obbligato a venire. Tutti avevano l’autorizzazione dei genitori; nei giorni scorsi era arrivato a scuola un volantino delle associazioni che hanno organizzato la marcia, e che tra l’altro da anni organizzano il Festival della vita, cui abbiamo sempre partecipato come scuola senza che ci siano mai nate polemiche. Quel volantino – spiega ancora Mesolella – l’ho dato alla professoressa che si occupa anche delle gite scolastiche, e cosi’ molti ragazzi hanno aderito. Altri professori e dirigenti di numerose scuole di Caserta dovevano partecipare, ma poi il giorno prima si sono tirati indietro dopo le critiche di alcune associazioni, che pero’ hanno frainteso. Mi domando: in Italia non esiste neanche la liberta’ di partecipare ad eventi che parlano della vita. Patriciello viene sempre nelle scuole, e noi non possiamo andarlo a sentire fuori? Tra l’altro non c’era un volantino contro l’aborto“, conclude Mesolella.

PUBBLICATO IL: 11 ottobre 2016 ALLE ORE 8:38

www.ilmattino.it/napoli/cronaca/scu...ra-2018986.html
Due scuole in Campania
alla marcia anti-aborto: è bufera

di Lorenzo Calò
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C'era la colonna sonora di Venditti e risuonavano le note di Nek. Un doppio corteo, a Milano e a Caserta, organizzato dal comitato «No194» con il centro culturale San Paolo, il «Festival della Vita» e il «Movimento per la vita Italiano-Napoli». Portata in processione pure la foto di Madre Teresa di Calcutta, recentemente salita all'onore degli altari. Poi gli striscioni, i cori di circa duecento ragazzi e uno strascico di polemiche finite sin sul tavolo del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Il Miur vuole vederci chiaro sulla «Marcia per la vita» di sabato scorso a Caserta tanto - informa una nota del ministero - da aver «avviato approfondimenti» sulla partecipazione degli studenti. Nel mirino sono finiti due istituti superiori, il «Ferraris» del capoluogo e l'Isiss «Foscolo» di Teano-Sparanise i cui dirigenti Antonietta Tarantino e Paolo Mesolella, sono stati già richiamati dal direttore regionale dell'Usr Luisa Franzese.

Nel plesso di Teano gli ispettori potrebbero arrivare già oggi. Al centro della vicenda le iniziative assunte dai due capi di istituto che con alcune circolari interne avrebbero addirittura imposto la partecipazione degli alunni alla manifestazione salvo poi, come nel caso del Ferraris di Caserta, fare dietrofront. «Quando è risultato evidente che la marcia aveva chiari contorni anti-abortisti - ha spiegato la preside Tarantino - ho subito revocato il provvedimento. La scuola certamente non può schierarsi né essere strumentalizzata per manifestazioni di parte. Ci avevano detto che il corteo era per la pace e per la vita, non sulla 194». Ma la frittata ormai era stata fatta, esplosa con decine di post sui social e deflagrata in Rete fino a rimbalzare nelle direzioni di altri istituti superiori del capoluogo (Mattei, Diaz e Giannone) che immediatamente hanno preso le distanze dall'evento. E così sabato scorso in piazza si sono viste sparute rappresentanze di studenti, qualche docente a titolo personale, molti giovani dei gruppi cattolici pronti a sfilare al fianco di don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano icona della lotta contro i veleni della Terra dei fuochi. «Strano l'invio degli ispettori - sibila Mesolella - a quel corteo erano presenti in tanti. Noi abbiamo manifestato per la vita, non contro l'aborto. Chi è venuto lo ha fatto liberamente: non abbiamo obbligato nessuno».

Ecco perché anche la Curia di Caserta aveva informalmente raccomandato la partecipazione all'evento, lungi dall'immaginare il vespaio che ne sarebbe scaturito. Ad alimentare la polemica, sollecitando l'intervento del ministro, ci hanno però pensato la Cgil e il coordinamento Rete degli Studenti: «La preside del Ferraris ha firmato una circolare, diffusa in tutta la scuola, in cui si fornivano agli studenti finanche le direttive per partecipare alla marcia contro l'aborto. Un fatto sconvolgente. Non solo tale circolare, poi annullata, costringeva gli studenti a presentarsi a questa marcia, ma prevedeva che in caso di assenza presentassero una giustificazione». Insomma - ribadirà più tardi Gianna Fracassi della Cgil - un conto è protestare contro una legge dello Stato, altro è «la necessità di rafforzare le iniziative volte alla conoscenza e all'educazione formativa sui temi della sessualità nelle scuole». Del resto, già a corteo in corso, era stata la stessa dirigente Usr Franzese a bollare come «inopportuna» la circolare del Ferraris: «Questo non vuol dire che dirigenti o professori non siano liberi di esprimere le proprie opinioni - il commento - Devono farlo sì, ma sempre nel rispetto delle diversità. Credo che la polemica vada comunque chiusa». Ora deciderà Viale Trastevere.
Martedì 11 Ottobre 2016, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2016 09:41

Edited by GalileoGalilei - 16/10/2016, 18:32
 
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