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Suore Spose. "Il papa è rattristato". "Nei conventi tante come noi", Federica e Isabel: "Gesù condanna l'ipocrisia non l'omosessualità"

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view post Posted on 8/10/2016, 14:47
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Federica e Isabel: "Gesù condanna l'ipocrisia non l'omosessualità" .

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http://www.ilgiornale.it/news/cronache/nos...te-1315829.html

"Il nostro amore non è l'eccezione. Nei conventi ci sono tante storie clandestine"
Suor Federica e suor Isabel si sono sposate il 28 settembre scorso. E ora, per la prima volta, hanno deciso di parlare del loro amore in pubblico


Anna Rossi - Ven, 07/10/2016 - 11:30
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"Nei conventi ci sono tanti casi di preti e religiose che vivono il loro amore clandestinamente, ma nel vangelo Gesù condanna l’ipocrisia, non gli omosessuali, così abbiamo deciso di lasciare la vita religiosa e cominciare un cammino di libertà".


Iniziano così il loro racconto Federica e Isabel le due suore che il 28 settembre si sono unite in matrimonio civile nel municipio di Pinerolo (Torin). Per la prima volta hanno concesso un'intervista a Repubblica e la loro storia esce fuori dalle mura di un convento. Come confessano a più riprese, per loro la strada è sempre stata in salita, ma ora sono felici della loro scelta.

Il loro amore è nato durante un viaggio in Guinea Bissau (Africa). "Insieme ci siano trovate a lavorare al fianco dei più poveri e lì abbiamo capito che al mosaico della nostra vocazione di aggiungeva una nuova tessera. Il nostro amore è un dono di Dio e nesuno può impedirlo. Ci siamo sentite solo, abbandonate, ma qualche consorella ci ha incoraggiato" - spiegano suor Federica e suor Isabel.

Incalzate dal giornalista hanno confessato che il loro amore non è un'eccezione nel contesto religioso, ma spesso si preferisce non dare scandalo e vivere tutto clandestinamente. "Noi abbiamo sempre vissuto la nostra vita religiosa nella fedeltà - continuano -. Avremmo potuto seguire un consiglio che si sente spesso dire nei conventi: vivete assieme da suore, basta non dire nulla e non dare scandalo. Una via comoda e falsa. Ce ne sono tanti di casi come questi: preti o religiose che vivono clandestinamente i loro rapporti con uomini o donne. Ma nel vangelo Gesù condanna l’ipocrisia, non gli omosessuali. E così abbiamo deciso di lasciare la vita religiosa e cominciare un cammino di libertà e di fede con serenità, senza scandalo, sotto lo sguardo misericordioso di Dio".

E quando il giornalista domanda loro se hanno avuto paura rivelano che è normale perché quando si lascia una congregazione religiosa non si ha diritto a nulla: "Non sapevamo come mettere assieme il pranzo con la cena, senza un lavoro, senza contributi per la pensione. Non avevamo niente. Eravamo sole".

Le altre suore - spiegano - le hanno escluse, mentre qualcuna ha cercato di confortarle. "Una consorella anziana ci ha rivelato: 'Se avessi la vostra età, uscirei anch’io'. Una volta fuori dal convento, non sapevamo a chi rivolgerci - raccontano -. Abbiamo scoperto attraverso internet don Franco Barbero (il prete di Pinerolo dimesso dallo stato clericale nel 2003 e divenuto famoso per le celebrazioni dei matrimoni gay ndr). Lui ci ha invitato a Pinerolo. E se adesso possiamo ricominciare una nuova vita lo dobbiamo anche a lui, che ci ha accolto aiutandoci a trovare una casa e sostenendoci nel trovare un lavoro ".

E a chi le accusa di essere uno scandalo per la Chiesa, loro rispondono che non lo sono e non hanno intenzione di cambiare la Chiesa. "Amiamo la Chiesa e amiamo il Papa: proprio per questo crediamo che la Chiesa debba uscire dall’ipocrisia e purificarsi. La Chiesa è come un grande iceberg che lotta da secoli per mantenersi compatto, eliminando a colpi di piccone chi è scomodo e rischia di farlo scongelare. Quanti sacerdoti sono stati emarginati a causa del loro pensiero? Quante persone non possono più entrare in comunione con la Chiesa, ma non per questo con Dio, per le loro scelte personali, le condizioni familiari, o l’orientamento sessuale? Solo perché hanno deciso di vivere apertamente e senza ipocrisia? Noi abbiamo un sogno. Sogniamo l’arrivo di un vento divino, magari un poco caldo, affinché l’iceberg si lasci fondere con il resto dell’oceano".

http://www.leggo.it/news/italia/le_suore_s...ta-2011374.html

SUORE SPOSE: "IL NOSTRO AMORE SBOCCIATO IN AFRICA,
IL VANGELO CONDANNA L'IPOCRISIA E NON L'OMOSESSUALITÀ"
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Suore spose: "Il nostro amore sbocciato in Africa,
il Vangelo condanna l'ipocrisia e non l'omosessualità"
Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:13

«Ci siamo conosciute da suore missionarie, durante un viaggio in Guinea-Bissau. Lavoravamo da vent'anni coi poveri, da quando avevamo preso il velo. Lì, però, abbiamo capito che qualcosa si stava sommando alla nostra vocazione».

Suor Federica, nata nel sud Italia, e suor Isabel, sudamericana, sono due ex religiose che hanno deciso di lasciare l'ordine clericale per suggellare con un unione civile, celebrata il 28 settembre scorso a Pinerolo (Torino), il loro sogno d'amore. La loro, come raccontano a Repubblica, non è stata una scelta facile: «Lo sapevamo, ma la nostra decisione è stata ponderata. Nei conventi si consiglia sempre, in questi casi, di mantenere certe relazioni nella clandestinità, senza uscire allo scoperto. Ma nel Vangelo Gesù condanna l'ipocrisia, non l'omosessualità».

Una scelta difficile, ma non infelice: «Sapevamo che era il meglio che potessimo fare, per questo abbiamo deciso di lasciare l'ordine e uscire allo scoperto. Abbiamo incontrato tante resistenze e tanta cattiveria, ma ci sono state anche consorelle che ci hanno detto: 'Brave, se fossi più giovane lo farei anch'io'». Il periodo immediatamente successivo, però, non è stato semplice: «Quando si lascia un lavoro, si riceve sempre un'indennità. Nel caso della Chiesa, non è così. Eravamo sole e disoccupate, ma per fortuna abbiamo conosciuto tramite Internet don Franco Barbero, il sacerdote di Pinerolo scomunicato nel 2003 che ora celebra i matrimoni gay. Lui ci ha aiutato a trovare una casa e un lavoro».

Oggi Federica e Isabel possono parlare senza paura della loro scelta: «Ci hanno incoraggiato le parole di Papa Francesco, nessuno può permettersi di giudicare. Noi amiamo Dio, la Chiesa e il Papa: non siamo noi la pietra dello scandalo, non abbiamo la voglia né la possibilità di cambiare certe cose. La Chiesa, però, dovrebbe purificarsi: è come un grosso iceberg che reagisce violentemente a ogni istanza di cambiamento, pensate a come sono state trattate le voci discordanti interne. Speriamo arrivi un forte vento caldo a far sì che l'iceberg si unisca con l'oceano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vati...to-2011944.html

Suore spose, monsignor Becciu: «Il Papa si è molto rattristato»

«Quanta tristezza sul volto del Papa quando gli ho letto la notizia delle due 'suore' spose!». A raccontarlo è il Sostituto alla Segreteria di Stato vaticana, monsignor Angelo Becciu, che affida la confidenza a Twitter, in un breve messaggio rilanciato anche dall'account dell'Osservatore Romano. La storia risale a qualche giorno fa: il 28 settembre due ex suore, entrambe di 44 anni, Federica, originaria del Sud Italia e Isabel, sudamericana, si sono dette «sì», nel Municipio di Pinerolo, nel Torinese; a celebrare l'unione civile era stato il sindaco Luca Salvai, del Movimento5Stelle.
Venerdì 7 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 20:51
 
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benedetto Nicotra1
view post Posted on 12/10/2016, 17:20




Ma perché tutti simo sempre ponti a giustificare il nostro mostro interiore Habitus sotto l'abito della consacrazione religiosa, o vita sacerdotale come se fosse quella che Dio ci ha dato. Tutto nasce dalle esperienze, che noi facciamo, anche fuori Italia che ci permettono di toglierci il velo della vergogna. Ma siamo sinceri In Missione Africa America anche Europa tu puoi fare tutto quello che tu vuoi, non hai un superiore/a che ti....... ma nella libertà ti mostri per quello che sei . Quindi se sei omosessuale, vivi la tua sessualità da omosessuale. Non abbiamo ne maestra di Noviziato, ne superiore/a che ci.. giudica. Anzi io ricevo preghiere da parte di chi mi conosce anche dai miei superiori che mi hanno inviato in missione. Io mi mostro per quello che sono è lo porto avanti anche per dieci anni finche io vivo in missione. . Tutto diventa abitudine, il giorno che finirai di essere missionario/a Tu ti rivedi davanti a Dio con i tuoi automatismi e normalità della vita. quindi...... cogito ergo sum....."Io mi sono fatta suora religiosa sacerdote per... non perché nella liberta Dio mi ha scelto/a. Dandomi il suo abito che potrebbe condizionare la mia/nostra Libertà. Ma ci aiuta se ci lasciamo plasmare da lui anche a costo della sofferenza che forgia in noi l'umiltà. Soffrire Offrire crescendo nell'umiltà. Dio non ci obbliga anzi molte volte ci scoraggia perché ci conosce meglio di Noi. Basta Uomini sacerdoti, Donne vergini per Dio con Umiltà offrendo la propria femminilità per la chiesa. Molti conventi seminari , hanno persone frustrate, in particolar modo sessualmente demotivati. Dio vuole Uomini e Donne non........

«Ci hanno incoraggiato le parole di Papa Francesco, nessuno può permettersi di giudicare. Noi amiamo Dio, la Chiesa e il Papa: non siamo noi la pietra dello scandalo, non abbiamo la voglia né la possibilità di cambiare certe cose. La Chiesa, però, dovrebbe purificarsi: è come un grosso iceberg che reagisce violentemente a ogni istanza di cambiamento, pensate a come sono state trattate le voci discordanti interne. Speriamo arrivi un forte vento caldo a far sì che l'iceberg si unisca con l'oceano». il papa dovrebbe riflettere bene sul senso della parole che dice. Lui a mio parere ha anche un po' di colpa per questa situazione che si sta scatenando sui..... Conventi e seminari. " Ne sodomiti ne omosessuali erediteranno il regno dei cieli. Non l'ho mai sentito dire da questo Papa Francesco...

La Chiesa siamo noi, non può la chiesa purificarsi se io o tu viviamo nello scandalo, noi malati portiamo lo scandalo nella CHIESA Istituzione. Siamo incapaci di dire io sono così diciamo la chiesa dovrebbe farsi un mea culpa Se io sono sodomita perché devo portare la mia situazione nella chiesa e poi accusare la chiesa. IO debbo essere accusato non la chiesa. Caro PAPA Francesco.
 
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