Chiude il convento di Borgo San Lorenzo (FI)www.ilfilo.net/i-cappuccini-lascer...o-san-lorenzo1/I Cappuccini lasceranno presto il convento di San Carlo a Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – È una notizia dolorosa, e inattesa. I frati francescani cappuccini lasceranno il Mugello, salvo ripensamenti dell’ultima ora.
La crisi delle vocazioni sta costringendo l’Ordine a ridurre la presenza sul territorio toscano, ma sembrava che non fosse il convento mugellano – che ora conta 4-5 frati, ma che in passato ne ha ospitati anche decine, e con varie attività, tra cui lo studentato per i giovani che avevano avviato il loro percorso verso la professione religiosa – a dover essere abbandonato. Invece alla fine la scelta è caduta su Borgo San Lorenzo, anche se ufficialmente i Cappuccini dicono che l’attività sarà sospesa.
Si tratta sicuramente di un impoverimento significativo da un punto di vista religioso. Non solo il convento dei Cappuccini a Borgo San Lorenzo era un punto di riferimento. Ma i padri Cappuccini hanno svolto finora importanti servizi per il Mugello, celebrando la Messa domenicale in un paio di parrocchie delle campagne di Vicchio e a Ponzalla di Scarperia, prestando servizio alla cappella dell’ospedale del Mugello e avendo uno stretto legame con la casa di riposo San Francesco. Che anch’essa è alle prese con problemi di non poco conto, legati al suo futuro e a ipotetici cambi di gestione dell’intero Villaggio San Francesco.
La partenza dei frati dal convento dovrebbe essere imminente. Chi parla di settembre, chi invece di fine giugno. Così, dopo oltre 400 anni – il convento di San Carlo fu fondato nel 1612 e subito affidato ai Francescani Cappuccini – questa presenza francescana in Mugello sarà costretta ad interrompersi.
www.ilfilo.net/a-settembre-i-cappu...o-non-chiudera/A settembre i Cappuccini lasceranno il Mugello, ma il convento non chiuderà
BORGO SAN LORENZO – A settembre i frati Cappuccini lasceranno il convento di San Carlo, a Borgo San Lorenzo. La cosa era già stata annunciata (qui un articolo), ma è comunque una notizia dolorosa per il Mugello, che vede ridotta una significativa presenza. Finirà, infatti, la presenza fissa dei frati nel convento; anche se occorre precisare, e lo fa il superiore provinciale dei Cappuccini, fra’ Andrea, che: “il convento non chiuderà, e che un frate continuerà a fare servizio per il locale Terz’Ordine”. Fra’ Andrea spiega anche che: “Uno-due frati, non sappiamo ancora se una o due volte al mese, andranno a proporre un percorso spirituale alle persone interessate. Non è detto che diminuisca la qualità del nostro supporto, vogliamo continuare ad essere presenti in Mugello”.
Si tratta comunque di un ridimensionamento importante della presenza, legato alla crisi delle vocazioni. Lo spiega ancora il superiore dei Cappuccini: “La decisione – afferma – nasce dal fatto che c’è da tempo una diminuzione di vocazioni, e non possiamo mantenere fraternità con numeri troppo ridotti”. Al momento, infatti, nel convento di Borgo San Lorenzo ci sono tre religiosi, e uno di questi in difficoltà fisiche. Numeri troppo bassi, come detto, dato che il minimo per costituire una fraternità è di 3 frati, e che comunque solitamente vengono costituite da almeno 6-7 frati. Bisogna poi tenere conto che nella zona di Firenze ci sono quattro conventi, mentre altre parti della Toscana ne sono sprovviste.
E su questi quattro, dato che gli altri non potevano essere chiusi (perchè quello di Careggi deve seguire l’ospedale, Montughi è la casa madre, e San Casciano ha il centro missionario) la scelta non poteva che cadere su Borgo San Lorenzo”.
Per la gestione del convento rimarrà la presenza del Terz’Ordine Francescano di San Carlo, che in questo periodo sta seguendo anche un’altra delicata questione: la possibile cessione della gestione della casa di riposo San Francesco. Due aspetti che, però, non sarebbero legati tra loro.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Giugno 2023
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Chiude il convento al rione Sabbioni di Cremahttps://crema-news.it/cronaca/addio-ai-fratiAddio ai frati, i parrocchiani si oppongono
Crema News - Addio ai frati
Crema, 10 maggio 2023
(Valentina Ricciuti) I frati cappuccini lasceranno il convento dei Sabbioni entro tre anni a causa della mancanza di vocazioni: "Siamo qui come parrocchia dal 1960 e in generale a Crema dal '500 - racconta fra' Daniele Grossule. - Ma siamo ormai rimasti soltanto in quattro, compreso fra Pietro, padre eritreo che ci sta aiutando a mandare avanti la parrocchia. Durante il periodo più acuto della pandemia abbiamo perso il nostro fratello più anziano, fra Aligi. E purtroppo non ci sono nuovi frati giovani in arrivo da tempo".
In tutta la Lombardia i frati cappuccini sono circa 200 con un'età media di 60-65 anni. La mancanza di nuove vocazioni è il motivo che ha spinto gli attuali frati, il ministro provinciale dei cappuccini padre Angelo Borghino e il vescovo Daniele Giannotti a riunirsi venerdì scorso e prendere questa sofferta e triste decisione per tutta la comunità dei Sabbioni.
Il prossimo 19 maggio alle 21 si terrà un incontro pubblico indetto da padre Tommaso Grigis per raccontare ai parrocchiani il perché di questa dolorosa decisione.
"Manca in effetti - continua fra Daniele - il numero minimo per la fraternità. Verremo trasferiti dove c'è più bisogno, non sappiamo ancora se in altre province della Lombardia".
"Ma occorre guardare al presente con una certa provvidenza - gli fa coro fra' Massimiliano Laini. - Senz'altro da un punto di vista logistico occorrerà, dentro al cambiamento che ci sarà, ridistribuire le forze e i programmi, per una mera questione numerica. Ma non è ancora detto che lasceremo definitivamente la parrocchia poiché spero sia possibile trovare altre forme di presenza e collaborazione".
A un laico la domanda sorge spontanea: cosa ne sarà della gestione parrocchiale tra tre anni?
E' in programma che la parrocchia dei Sabbioni venga accorpata a quella di Ombriano che al momento pesa sulle spalle di due soli sacerdoti che potrebbero dover espletare confessioni e funzioni religiose, non solo per gli oltre 5000 abitanti, ma anche per i 4000 fedeli sotto la circoscrizione del convento. Verrà inaugurata una nuova unità pastorale.
"Purtroppo la diminuzione del numero di vocazioni è generalizzata e tocca anche il mondo dei seminaristi" - rimarca fra Massimiliano che nonostante questo guarda al futuro in modo positivo e speranzoso: "Come frati dovremo ridisegnare le nostre province accorpando, ad esempio, Veneto, Lombardia e Piemonte come già accaduto per la Svizzera dove la crisi delle vocazioni morde ancora più che qui in Italia. Per quanto riguarda il nostro convento, abbiamo tre anni davanti per compiere la formazione di un'Unità pastorale che, sebbene sia già avviata da tempo, compirà dei passi veri e propri di unione, non solo burocratica ma soprattutto dal punto di vista della fede, rompendo certi meccanismi che non consentono apertura ed accoglienza. Ci sarà un unico consiglio pastorale ed assicureremo il meglio alla nostra grande comunità. A tutti coloro che in queste ore stanno mostrando affetto per noi frati chiedo di parlare in modo positivo di questa nostra possibilità di vita. Partiranno a breve dei cammini che coinvolgeranno i giovani per vivere, secondo il vangelo, un'esperienza di convivenza di un anno, in piccoli gruppi di una decina di persone. Il mondo è cambiato ma noi siamo ancora qui a dare l'esempio che vivere nella fede è ancora possibile".
Ma la notizia non è stata presa certamente bene dai fedeli dei Sabbioni che hanno manifestato il loro dissenso e sono disposti a chiedere a gran voce al ministro provinciale di recedere dalla sua decisione: qui nessuno è disponibile a perdere sei secoli di collaborazione fattiva con i frati e il loro convento.
Edited by pincopallino2 - 23/6/2023, 16:47