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Estorsioni e furto. A processo il "delinquente abituale" don Giuliano, prescritto per usura. Ma gli danno un'altra parrocchia, Smascherato da Le Iene. Sequestrato 1 mln per furto di corrente, fitti a nero, villa, viaggi, auto d'epoca, residenze di comodo, tassa su campetti.

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view post Posted on 4/1/2014, 16:24
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http://www.caiazzorinasce.net/2014/01/e-me...t=1388775142149

E MENO MALE CHE PAPA FRANCESCO PREDICA POVERTA'! Limatola. Il paese è diviso sul prete "affarista". Ma il video delle Iene è inequivocabile! E Zì Prete stacca la luce alle famiglie con bambini. Che dire
3.1.14 3 commenti

La Curia di Caserta, chiaramente, si guarda bene dall'adottare almeno una posizione su questo "cristiano". Sentitelo nel video de "Le Iene". Il Vescovo Spinillo ha fatto riallacciare la luce...
Sempre più diviso il paese sul comportamento del parroco della Chiesa di San Biagio don Giuseppe Giuliano. Un sacerdote spesso finito all’attenzione delle televisioni e della stampa nazionale nei suoi ventitré anni da parroco di Limatola. C’è chi lo difende e chi vorrebbe che le autorità ecclesiastiche prendessero provvedimenti e lo allontanassero definitivamente dalla parrocchia limatolese. A fine novembre del 2013, don Giuseppe è stato protagonista di un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene” che ha raccontato come il sacerdote si faccia pagare per tutto; gestisca degli immobili della parrocchia: appartamenti e dei locali commerciali in comodato d’uso gratuito, per i quali percepirebbe dei fitti al «nero»; sia proprietario di una villa di 11 stanze e abbia, tra le altre cose, una collezione di auto antiche, che sempre “al nero” fitterebbe per matrimoni; avrebbe garantito delle finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. «Tutte fandonie - replica don Giuseppe Giuliano - quel servizio televisivo mi ha descritto come il prete peggiore del mondo mentre tutti sanno a Limatola di come sono realmente e quello che faccio per la comunità». L’ultimo episodio è del 31 dicembre. Il sacerdote ha staccato l’energia elettrica a due abitazioni in cui vivono due famiglie di marocchini con relativi bambini. Gli inquilini hanno denunciato il fatto ai carabinieri e hanno raccontato che il distacco sarebbe stato una sorta di ritorsione. Ossia ai capifamiglia don Giuseppe avrebbe chiesto di sottoscrivere una dichiarazione con cui ritiravano quanto detto a « Le Iene» e ribadivano di non pagare nulla, fatta eccezione per le utenze domestiche. Ma anche su questo punto don Giuliano fornisce una versione opposta: «Non è vero, quelle famiglie non pagano le utenze da un anno. Siccome l’energia elettrica e il gas gravano sul contatore della parrocchia io li ho staccati. Ma perchè se non si paga l’Enel questa non stacca i contatori?». E’ stato il sollecitato intervento del vescovo di Caserta Spinillo a far riattaccare la luce alle due famiglie. Sulle altre questioni su cui sta indagando la magistratura e la guardia di finanza da prima che il servizio televisivo andasse in onda ad ora la Curia casertana pare non abbia preso alcun provvedimento.
LEGGI IL PRECEDENTE SERVIZIO E GUARDA IL SERVIZIO DE "LE IENE"
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3 commenti:

Anonimo ha detto...
tutti affaristi nessun innocente!
si vergognino questi vescovi che coprono tutto, tutti e di tutto! in molte diocesi e in quella di alife-caiazzo non ne parliamo proprio!!!

03 gennaio 2014 16:23
Anonimo ha detto...
SCAPPATE DALLE CHIESE E DAI SACERDOTI.....ESSERE CREDENTE NON SIGNIFICA PARTECIPARE ALLE FUNZIONI O ESSERE LECCACULI DEI SACERDOTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

03 gennaio 2014 19:52
Anonimo ha detto...
Ma pcchè nu fann na paliata e nunnu rimangghn stis nterra a sta latrina?

04 gennaio 2014 00:41
 
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view post Posted on 25/1/2014, 08:03
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http://www.oggibenevento.it/lite-tra-parro...ata-a-limatola/


Lite tra parrocchiano e giornalista de “Le Iene”: la troupe è tornata a Limatola

Scritto il 25 gennaio 2014 - 00:55

LIMATOLA – Finisce con una lite tra un parrocchiano e il giornalista de “Le Iene, Giulio Golia, la trasmissione del noto programma televisivo di Italia1. La troupe de “Le Iene” ha fatto di nuovo tappa nel Sannio per parlarecon don Giuseppe Giuliano accusato nei mesi scorsi di essere un “prete businessman”.

Secondo i carabinieri della Compagnia di Montesarchio intervenuti sul posto insieme con una volante della Polizia del Commissariato di Telese Terme, sarebbe avvenuta una vivace discussione tra un parrocchiano e il giornalista partenopeo Giulio Golia.
Dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbe che Golia e il suo cameraman avrebbero cercato di entrare nelle sale parrocchiali per incontrare il sacerdote. Al rifiuto del prelato e dopo l’invito ad uscire dalle stanze, sarebbe nata la discussione con un cittadino vicino al sacerdote. Tanto il trambusto in paese per la notizia. Infatto, in molto si sono riversati in via San Biagio tanti cittadini e curiosi.

Don Giuseppe Giuliano – parroco della Chiesa di San Biagio Vescovo Martire – era stato descritto dalla trasmissione televisiva come un prete d’affari. Un ministro di Dio che, nella sua piccola comunità, aveva creato un vero e proprio business.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/le-ien...rrocchiano.html

24 / 01 / 2014 - cronaca

La curiosità
"Le Iene" tornano a Limatola per parlare con il parroco don Giuseppe. Momenti di tensione con un parrocchiano

Momenti di tensione questa sera a Limatola, in provincia di Benevento. La troupe de "Le Iene", il famoso programma televisivo di Italia 1, è tornata nel Sannio per parlare nuovamente con don Giuseppe Giuliano, parroco del piccolo centro sannita, accusato nei mesi scorsi di essere un "prete businessman".

Secondo quando riferiscono i carabinieri della Compagnia di Montesarchio, informati dei fatti e intervenuti sul posto insieme con una volante della Polizia del Commissariato di Telese Terme, sarebbe avvenuta una vivace discussione tra un parrocchiano e il giornalista partenopeo Giulio Golia.

Dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbe che Golia e il suo cameraman avrebbero cercato di entrare nelle sale parrocchiali per incontrare il sacerdote. Al rifiuto del prelato e dopo l'invito ad uscire dalle stanze, sarebbe nata la discussione con un residente.

La notizia ha fatto subito il giro del paese, radunando in via San Biagio tanti cittadini e curiosi.

Come si ricorderà, il 50enne don Giuseppe Giuliano - parroco della Chiesa di San Biagio Vescovo Martire - era stato descritto dalla trasmissione televisiva come un prete d'affari. Un ministro di Dio che, nella sua piccola comunità, aveva creato un vero e proprio business.

L'ACCUSA - Supportata da testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta e dichiarazioni di un concittadino, il sacerdote avrebbe affittato – anche a prezzi esorbitanti - appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente.

Non solo: avrebbe chiesto fino a 500 euro per suonare le campane della sua chiesa ai matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente per oltre sei anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica in tutti gli impianti della parrocchia. Insomma, un quadro dalle tinte davvero fosche: dal servizio della trasmissione Mediaset, infatti, ne usciva fuori un personaggio violento, che ha avuto scontri fisici in almeno due occasioni, un uomo che ama i lussi, che vive in una villa e con la passione per le auto d'epoca.

All'indomani del servizio, mandato in onda a fine novembre 2013 senza rivelare il luogo dell'accaduto e l'identità del “protagonista”, tante sono state le polemiche al punto che l'accusato ha deciso di uscire allo scoperto per ribadire ancora una volta la sua innocenza, dopo aver già risposto ai microfoni di Golia. Le precisazioni e le spiegazioni a sua difesa arrivarono nei giorni seguenti attraverso alcuni post pubblicati sulla sua bacheca di Facebook.
 
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view post Posted on 5/2/2014, 06:04
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http://limatola.tk/golia-il-prete-business...olpisce-ancora/

GOLIA – IL PRETE BUSINESSMAN COLPISCE ANCORA
Inviato da: admin 6 giorni fa in Cronaca Lascia un commento

Un prete particolare quello descritto dal servizio di Giulio Golia andato in onda per la prima volta il 26 novembre scorso e mandato in onda in un secondo servizio questa sera (mercoledì 29 gennaio). Un servizio dalle sfumature quasi“comiche” se non fosse stata per la descrizione tragica e agghiacciante delle attività gestite da Don Giuseppe Giuliano, parroco di San Biagio Vescovo Martire a Limatola.
VIDEO INTEGRALE


Il nostro parroco, avrebbe creato un vero e proprio giro d’affari degno dei più abili degli imprenditori.
Avrebbe affittato alcuni appartamenti e negozi in nero, registrando falsi contratti “in comodato gratuito” e per di più minacciato di sfrattare immediatamente gli inquilini morosi, arrivando addirittura a tagliare loro letteralmente la corrente. Tutto qui? Direte voi! Ma che…!!! Don Giuseppe avrebbe addirittura chiesto denaro per suonare le campane durante i matrimoni (compensi extra nell’ordine dei 500 euro per una “tiratina” di campane) e si sarebbe allacciato abusivamente ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente per oltre 6 anni, rifornendo gratuitamente tutti gli impianti della parrocchia.
Il prete businessman (come è stato ribattezzato nel servizio delle Iene) inoltre, possiede un ampio parco auto d’epoca che negli ultimi mesi ha cercato di vendere, in quanto gli affari sugli affitti di quest’ultime alle coppie di sposi che ne facevano richiesta, non era abbastanza remunerativo. Un prete che vive in una villa e che ama viaggiare. Sempre secondo Le Iene,Don Giuseppe avrebbe garantito anche finte residenze nei suoi appartamenti dietro compenso.
Ma la cosa più sconcertante di tutte è che il prete, dopo la visita de Le Iene, avrebbe, minacciato di sfratto la famiglia in affitto presso la parrocchia che ha fatto le dichiarazioni a Golia, qualora non avessero smentito ai giornalisti le parole dichiarate nel servizio precedente. La ragazza intervistata ha dichiarato che il prete ha riferito le seguenti frasi: “Se volete rimanere dovete firmare un foglio dove sta scritto che quelle cose che avete detto sono solo bugie e che voi Iene ci avete pagato per dire quelle cose, e invece non è vero“.
Don Giuseppe si difende anche attraverso il social network Facebook dove, ha anche raccolto diversi post di stima e di affetto da parte dei concittadini, i quali si dichiarano stupiti e increduli per l’accaduto.
Nei suoi post il prete parla di “mediaticità facile e contorta”, di “servizio ben architettato dalle Iene” e di “Estrapolare da un discorso logico una parola o frase e montarla a proprio piacimento, capite bene che ne viene fuori tutto un altro discorso”.
Secondo quanto scrive sulla sua bacheca, ci sarebbero “diverse ore di conversazione registrate che ridotte per lo scopo, non hanno e non dimostrano l’originale logicità”. “Chiederò alla Magistratura - scrive Don Giuseppe - di avere la registrazione completa e alle Iene di mandarla in onda così vi renderete conto della veridicità delle cose”.

Potete scaricare il video delle Iene a Limatola “GOLIA Il prete businessman colpisce ancora” (del 29/01/2014) in alta definizione, da uno dei seguenti indirizzi:
www.putlocker.com/file/7C046A4F5C0E38F5
http://www17.zippyshare.com/v/98727309/file.html
www.multiupload.nl/ARRHXQJ8B0


http://www.ntr24.tv.cloud.seeweb.it/it/new...u-facebook.html



04 / 02 / 2014 - Valle Telesina

La curiosità
Limatola, don Giuseppe Giuliano risponde alle accuse delle Iene: “Servizi manipolati”. E cambia il nome su facebook
Limatola, don Giuseppe Giuliano risponde alle accuse delle Iene: “Servizi manipolati”. E cambia il nome su facebook
Ha cambiato addirittura il nome sul suo profilo facebook, l'unico strumento utilizzato fino ad ora per difendersi dalle accuse della trasmissione televisiva “Le Iene”. Oggi don Giuseppe Giuliano, 50 anni, parroco della Chiesa di San Biagio Vescovo Martire di Limatola, ha deciso di trasformarsi in “Giuseppe Busines” (con tanto di errore linguistico, sicuramente voluto), quasi a voler sdrammatizzare e a prendersi gioco dei suoi grandi accusatori mediatici.

Nei giorni scorsi il sacerdote era balzato nuovamente agli onori delle cronache locali e non, dopo il servizio del programma di Italia1 – andato in onda mercoledì 29 gennaio -, nel quale il giornalista Giulio Golia rincarava la dose descrivendolo ancora una volta come un prete affarista.

Ennesimo pomo della discordia sarebbe stata la presunta minaccia di sfratto ad una famiglia in affitto presso la parrocchia se non avesse smentito le parole dichiarate nel primo servizio video di novembre 2013.

Alla recente visita di Golia e della sua troupe, sarebbero seguiti momenti di tensione nei quali il cameraman e una collaboratrice del programma sarebbero stati aggrediti verbalmente e anche fisicamente.

A queste accuse, però, don Giuseppe Giuliano ha risposto ancora una volta mediante la bacheca di facebook, dove ha incassato post di stima e affetto da parte dei parrocchiani. Anche don Luigi De Rosa, parroco di Vairano Scalo e a capo dell'istituto per il Sostentamento del Clero nella diocesi di Teano Calvi, si è schierato apertamente avvalorando la tesi del "collega": la manipolazione dei filmati. Servizi fatti ad arte.

Nelle sue “memorie difensive”, infatti, don Giuseppe Giuliano parla di “manipolazione della realtà” e “mediaticità falsa e contorta”.

Nei suoi post ce l'ha anche con le istituzioni. In un messaggio datato 30 gennaio, il giorno dopo la messa in onda del secondo servizio delle Iene, il prete di Limatola attacca anche il sindaco Mario Marotta, che non aveva certo speso delle belle parole per il prelato. “Il vero scoop – scrive – credo sia stato vedere ancora una volta il sindaco e consorte accanirsi contro la mia persona”.

A questo punto non resta che attendere la prossima puntata.
 
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view post Posted on 21/2/2014, 21:54
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http://noi.caserta.it/i-fedeli-di-limatola...ro-parroco.html

2014-02-21 Caserta di Redazione
I fedeli di Limatola occupano la Curia di Caserta: ‘Mandate via il nostro parroco’
Immagine I fedeli di Limatola occupano la Curia di Caserta: ‘Mandate via il nostro parroco’

Un gruppo di cittadini di Limatola (Benevento) sta protestando da questa mattina all'interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di "gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprieta' annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività". La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, e' stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione. Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento. "Conosciamo bene la situazione - afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello - e presto il vescovo decidera' cosa fare". "Non siamo mai intervenuti perche' queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male", conclude Pasquariello. Il prete e' stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perche' a detta di qualche amministratore, come l'assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed e' accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non puo' pagare. Ma al di la' delle denunce penali, cio' che fa arrabbiare la popolazione e' il fatto "che nonostante il contributo dato dai fedeli - spiega
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Mafalda Aragosa - manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire e' chiusa e inagibile". "Se pero' qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d'affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come e' accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone", rincara la dose Gabriele Rispoli. "Addirittura nel 2008 - spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese".

www.caiazzorinasce.net/2014/02/lima...-presso-la.html

Limatola. Protesta dei fedeli presso la Curia di Caserta che chiedono al vescovo di mandare via Giuseppe Giuliano il prete affarista approdato a "Le Iene"/VIDEO
21.2.14 1 commento

Ed i laici attaccano di brutto, passando proprio dal prete sannita ai Gesuiti che hanno pagato centinaia di milioni di dollari per gli abusati di pedofilia. "Chiedilo a loro!"
Protestano davanti alla Curia di Caserta i fedeli di Limatola, in provincia di Benevento, ma rientrante nella diocesi casertana. Chiedono di parlare con il reggente, monsignor Angelo Spinillo, per rimuovere il parroco della chiesa di San Biagio, don Giuseppe Giuliano, 50 anni, resosi protagonista di una serie di iniziative: è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare. «Ma noi protestiamo perchè non abbiamo più una chiesa, questo prete ha blindato tutto e qualsiasi cosa si voglia fare all'interno bisogna pagare, anzi c'è proprio un tariffario, anche per fare teatro o giocare a calcio», raccontano i manifestanti riuniti nel cortile della Curia (nella foto). E incalzano: «I vertici della diocesi sanno tutto, ma ora devono agire, non ci basta che l'abbiano mandato in ritiro spirituale, noi vogliamo un altro parroco». Le sue «gesta» hanno catturato anche l'attenzione delle «Iene», che al prete di Limatola hanno dedicato un ampio servizio, documentando tutte le accuse a suo carico.
CRONACHE LAICHE ATTACCA E DI BRUTTO L'8 PER MILLE ALLA CHIESA. - Chiedilo a padre Giuseppe Giuliano, parroco di Limatola, nel beneventano, che colleziona auto d’epoca e campane grazie a «una certa stabilità economica che mi consente di soddisfare il mio hobby»; il parroco va in giro a dire messa con una Fiat 1800 sei cilindri (tra le altre veterane del marchio torinese che possiede) «acquistata tre anni fa dopo averla desiderata fin dall’infanzia», scrive Ruoteclassiche attualmente in edicola. Chiedilo a Joseph Ratzinger che, nonostante la presunzione di innocenza che vale per tutti fino a sentenza definitiva, ha ritenuto di dover nominare un “visitatore apostolico” con potere ispettivo presso la Curia di Trapani per indagare – parallelamente alla Procura che già indaga per conto suo – su un presunto ammanco di oltre un milione di euro conseguente alla incorporazione di due fondazioni gestite dalla stessa Curia. Chiedilo ai cittadini di Valencia, che si sono visti decurtare fondi per la pesca e l’agricoltura per finanziare attraverso la diocesi locale l’organizzazione (costata circa 12 milioni di euro) della visita del Papa nel 2006, fondi erogati in favore della Fundación V Encuentro Mundial de la Familia il cui segretario, peraltro, era Victor Campos, ex vicepresidente dello stesso Consell di Valencia e imputato per corruzione passiva impropria per lo scandalo Gürtel, come lo stesso presidente Campos, scrive El Pais. Chiedilo al reverendo Joseph LeClair, che a Ottawa in Canada passava le notti a giocare al Casinò, e si era indebitato per centinaia di migliaia di dollari, ottenuti anche grazie a dei prestiti. Il sacerdote ha dichiarato di non aver mai usato fondi destinati alla parrocchia, ma presumibilmente ha impegnato il suo stipendio, oltre ai prestiti ottenuti non si sa con quali garanzie. Chiedilo all’ex parroco della chiesa di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni in Fiore della diocesi di Cosenza-Bisignano, don Franco Spadafora, indagato per truffa e appropriazione indebita dalla Procura di Cosenza anche per aver seguito “strade non lecite” per la gestione di loculi cimiteriali affidati dal Comune alla parrocchia. L’indagine ruota intorno alla misteriosa scomparsa di beni del valore di circa 30 mila euro, sottratti al patrimonio della chiesa di cui don Spadafora era parroco prima d’essere trasferito. Chiedilo alle suore di clausura del convento Santa Lucia di Casablanca, nel nord della Spagna, derubate di circa un milione e mezzo di euro che erano custoditi di nascosto in banconote da 500 euro avvolte in buste di plastica in un armadio. Nel loro sito web le monache denunciano come base per la loro vita monastica “Semplicità di costumi, vivere del lavoro delle proprie mani, solitudine, fuga dalle influenze cortigiane”; per questo i residenti locali si sono meravigliati di sapere che le suore possedevano tanto denaro, che non è ancora chiaro da dove provenisse e a cosa servisse. Chiedilo all’ordine dei gesuiti, che ha deciso di pagare 166,1 milioni di dollari (circa 118 milioni di euro) a centinaia di nativi americani e dell’Alaska che sono stati abusati dai religiosi dell’ordine nelle loro scuole in tutto il nord-ovest degli Stati Uniti. Con l’otto per mille alla Chiesa Cattolica avete fatto tanto; anche questo.

www.ilmattino.it/CASERTA/i-fedeli-d...ie/532734.shtml

I fedeli di Limatola protestano alla Curia di Caserta: «Mandate via quel parroco»

PER APPROFONDIRE: diocesi Caserta, Limatola, sacerdote, protesta
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CASERTA - Protestano davanti alla Curia di Caserta i fedeli di Limatola, in provincia di Benevento, ma rientrante nella diocesi casertana. Chiedono di parlare con il reggente, monsignor Angelo Spinillo, per rimuovere il parroco della chiesa di San Biagio, don Giuseppe Giuliano, 50 anni, resosi protagonista di una serie di iniziative: è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare.

«Ma noi protestiamo perchè non abbiamo più una chiesa, questo prete ha blindato tutto e qualsiasi cosa si voglia fare all'interno bisogna pagare, anzi c'è proprio un tariffario, anche per fare teatro o giocare a calcio», raccontano i manifestanti riuniti nel cortile della Curia (nella foto). E incalzano: «I vertici della dicoesi sanno tutto, ma ora devono agire, non ci basta che l'abbiano mandato in ritiro spirituale, noi vogliamo un altro parroco». Le sue «gesta» hanno catturato anche l'attenzione delle «Iene», che al prete di Limatola hanno dedicato un ampio servizio, documentando tutte le accuse a suo carico.
venerdì 21 febbraio 2014 - 12:43 Ultimo agg.: 13:02

www.casertace.net/cronaca-bianca/ri...a-20140221.html

Rivolta dei fedeli della parrochia di San Biagio a Limatola, che protestano nella Curia di Caserta



CASERTA - Un gruppo di cittadini di Limatola sta protestando da questa mattina all’interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di “gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprieta’ annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettivita‘”. La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, e’ stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione.

Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento. “Conosciamo bene la situazione – afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello – e presto il vescovo decidera’ cosa fare“. “Non siamo mai intervenuti perche’ queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male”, conclude Pasquariello. Il prete e’ stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perche’ a detta di qualche amministratore, come l’assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed e’ accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non puo’ pagare. Ma al di la’ delle denunce penali, cio’ che fa arrabbiare la popolazione e’ il fatto “che nonostante il contributo dato dai fedeli – spiega Mafalda Aragosa – manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire e’ chiusa e inagibile“.

“Se pero’ qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d’affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come e’ accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone”, rincara la dose Gabriele Rispoli. “Addirittura nel 2008 – spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese“.


21 febbraio 2014, 16:44;

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...109245754.shtml

IL CASO
Caserta, fedeli occupano Curia
Chiedono al vescovo di cacciare prete
Sono i parrocchiani di Limatola, nel Beneventano:
«Sacerdote gestisce chiesa per fini personali»


CASERTA - Un gruppo di cittadini di Limatola sta protestando da questa mattina all'interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di «gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprietà annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività». La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, è stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione. Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento.
RISPOSTA - «Conosciamo bene la situazione - afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello - e presto il vescovo deciderà cosa fare. Non siamo mai intervenuti perchè queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male». Il prete è stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perchè a detta di qualche amministratore, come l'assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare. Ma al di là delle denunce penali, ciò che fa arrabbiare la popolazione è il fatto «che nonostante il contributo dato dai fedeli - spiega Mafalda Aragosa - manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire è chiusa e inagibile». «Se però qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d'affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come è accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone», rincara la dose Gabriele Rispoli. «Addirittura nel 2008 - spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese».

21 febbraio 2014
 
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http://benevento.ottopagine.net/2014/04/11...co-di-limatola/

11-04-2014
Operazione della Guardia di finanza: nel mirino la vicenda del parroco di Limatola
Al lavoro i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria. I militari in azione a Limatola
Benevento, Limatola –
In queste ore è in corso un’operazione della Guardia di finanza di Benevento. I militari del Nucleo di polizia tributaria stanno eseguendo una serie di perquisizioni a Limatola, in valle Telesina.
Aggiornamento
La guardia di finanza fa visita a don Giuseppe Giuliano. Il sacerdote ritorna alla ribalta delle cronache. Il titolare della parrocchia di San Biagio (diocesi di Caserta) negli ultimi mesi è stato al centro di tanti interventi giornalistici e soprattutto di due servizi della trasmissione televisiva Le Iene (Italia 1). Attenzione puntata sulle vicende di un sacerdote, definito dal servizio televisivo “prete businessman”. In due diverse occasioni, poi, gruppi di fedeli limatolesi sono stati anche nel capoluogo di Terra di Lavoro per rappresentare alla guida della Chiesa casertana la richiesta di sostituzione del parroco, occupando in un’occasione anche la Curia.
- See more at: http://benevento.ottopagine.net/2014/04/11...h.ioor7qT9.dpuf
 
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http://www.ntr24.tv.cloud.seeweb.it/it/new...da-le-iene.html




11 / 04 / 2014 - cronaca

L'indagine
Guardia di Finanza, perquisizioni e controlli a Limatola. Nel mirino don Giuseppe, il parroco accusato da "Le Iene"
Guardia di Finanza, perquisizioni e controlli a Limatola. Nel mirino don Giuseppe, il parroco accusato da
Operazione della Guardia di Finanza questa mattina nella Chiesa di San Biagio Vescovo Martire, a Limatola. Nel mirino delle Fiamme Gialle di Benevento, che hanno operato dalle prime luci dell'alba fino a mezzogiorno, ci sono documenti contabili relativi al parroco del paese sannita, don Giuseppe Giuliano.

Le indagini erano partite dopo due servizi della trasmissione televisiva “Le Iene”, in onda su Italia 1, nei quali il sacerdote era stato accusato di essere un prete “businessman”.

Attraverso testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta e dichiarazioni di un concittadino, nel video dell'inviato Giulio Golia era emerso che don Giuseppe avrebbe affittato – anche a prezzi esorbitanti - appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente per gli inadempienti.

Non solo: sempre secondo la trasmissione Mediaset, avrebbe anche chiesto soldi per suonare le campane della sua chiesa ai matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente per oltre sei anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica in tutti gli impianti della parrocchia.

C’è anche di più: Le Iene affermavano che don Giuliano avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. Un'accusa gravissima, se dovesse essere accertata dalle Fiamme Gialle, alla luce delle polemiche nate proprio a Limatola dopo le ultime elezioni comunali del maggio 2012: in quell'occasione il prefetto Ennio Blasco si recò nel comune a ridosso con la provincia casertana per indagare su presunte irregolarità di voto, al quale avrebbero preso parte anche persone con residenze fittizie.

Proprio per questo, dalla messa in onda del primo servizio nel novembre 2013, gli inquirenti avrebbero ascoltato varie persone informate sui fatti.

Resta ora da chiarire gli ulteriori dettagli. Intorno alle 12, accompagnati dal sacerdote e dal suo legale, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno lasciato il centro sannita e si sono diretti a Cimitile, in provincia di Napoli, dove è situata l'abitazione di don Giuseppe Giuliano. Lì saranno eseguiti ulteriori perquisizioni sulle proprietà dell'uomo.
 
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http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/d...rna=elencoc.php


Benevento, 11-04-2014 20:34
La Guardia di Finanza acquisisce documenti contabili ed effettua perquisizioni nella chiesa di San Biagio Vescovo Martire di Limatola
Il tutto sarebbe riconducibile alla posizione fiscale ed alle attività del parroco del paesino sannita. Verificata anche la posizione di altre persone vicine al sacerdote
Nostro servizio


I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento hanno acquisito documenti contabili ed hanno effettuato perquisizioni nella chiesa di San Biagio Vescovo Martire di Limatola (nella foto).
Il tutto sarebbe riconducibile alla posizione fiscale ed alle attività del parroco del paesino sannita che si trova alle porte di Caserta, don Giuseppe Giuliano.
Sarebbe stata verificata anche la posizione di altre persone vicine al sacerdote.
Le Fiamme Gialle sono intervenute sulla scorta di ben due servizi giornalistici andati in onda nel corso della trasmissione televisiva "Le Iene", di Italia 1, nel corso dei quali al centro dell'attenzione c'era proprio il sacerdote di Limatola, accusato di essere un prete dedito agli affari.
Il parroco, questo l'assunto del reportage televisivo, è accusato di aver lucrato in nero sui fitti e di aver trafficato su false residenze nonché di aver fatto staccare la corrente elettrica in alcune abitazioni a lui riconducibili ed occupate da persone che evidentemente non pagavano l'affitto.
Il sacerdote sarebbe anche in possesso di una villa a Cimitile, un centro della provincia di Napoli, dove si sono recati i finanzieri, e di alcune macchine d'epoca, beni che sembrano poco compatibili con la sua missione evangelica.


comunicato n.68451
 
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http://www.casertaprimapagina.it/12-04-201...delle-indagini/

Scandalo a Limatola per il prete degli ‘affari illeciti’, la preoccupazione della Diocesi di Caserta: “Aspettiamo l’esito delle indagini”
IN CRONACA / DI REDAZIONE / IL 12/04/2014 ALLE 13:05 /
Dopo tante polemiche e richieste ieri è arrivata la svolta per la vicenda del parroco dellaPARROCO LIMATOLA 2 chiesa San Biagio Vescovo Martire di Limatola, più volte contestato dai fedeli che poche settimane fa si sono recati a Caserta, fuori la sede della Diocesi, per chiedere provvedimenti e la rimozione del sacerdote. E’ dunque possibile ipotizzare che siano stati proprio i cittadini di Limatola a decidere di passare dalle chiacchiere ai fatti con una soffiata alla trasmissione televisiva di Italia 1“Le Iene”, che ha dedicato due servizi al sacerdote accusandolo di essere un prete “businessman”. E così, proprio dopo la messa in onda della denuncia della trasmissione Mediaset, ieri mattina le Fiamme Gialle hanno fatto incursione nella parrocchia del Beneventano. Nel mirino dei finanzieri, che hanno operato dalle prime ore dell’alba fino a mezzogiorno, per poi spostarsi in provincia di Napoli per perquisire anche l’abitazione del prete, sono finiti diversi documenti contabili relativi al parroco. Attraverso testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta e dichiarazioni di un concittadino, “Le Iene” lasciavano capire che il parroco avrebbe affittato – anche a prezzi esorbitanti – appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente per gli inadempienti. Non solo: avrebbe anche chiesto soldi per suonare le campane della sua chiesa ai matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente per oltre sei anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica in tutti gli impianti della parrocchia. Le Iene affermavano che il sacerdote avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. Un’accusa gravissima sulla quale sta indagando la Guardia di Finanza che angoscia la Curia Diocesana di Caserta, che ha subito espresso preoccupazione per quanto può ricadere sulla vita della Comunità Cristiana. “In attesa che le indagini facciano il loro corso – si legge in una nota – esprimiamo fiducia negli organi preposti alla giustizia e accompagniamo con attenzione e preghiera il confratello coinvolto in tale indagine”.
 
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LIMATOLA. Il prete businessman sarà ascoltato dalla Curia di Caserta. Ma il paese è spaccato a metà. Moltissimi vogliono un suo allontanamento
13.4.14 Nessun commento

Proprietario di una villa lussuosa di undici stanze, don Giuseppe Giuliano balzato alle cronache nazionali grazie alle Iene, sarà ascoltato prossimamente dal Vescovo della Diocesi di Caserta Mons. Angelo Spinillo...
Ancora non si conosce l’esito delle perquisizioni svolte venerdì scorso dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento nella canonica della parrocchia di San Biagio vescovo di Limatola. Nel mirino le attività economiche di don Giuseppe Giuliano (nella foto coi finanzieri durante le operazioni di perquisizione), balzato agli onori della cronaca grazie a un blitz delle «Iene» su segnalazione di un gruppo di cittadini. I militari avrebbero setacciato registri e rubriche del sacerdote alla ricerca di prove e riscontri sulla gestione di alcuni immobili della parrocchia, appartamenti e locali commerciali dati in fitto a quanto pare in nero, dichiarando al fisco la formula del comodato d’uso gratuito. Gli inquirenti hanno anche acquisito i filmati della trasmissione Mediaset e al momento stanno verificando le dichiarazioni rese dal religioso. Don Giuseppe, 50enne, originario di Foggia e residente a Limatola da 23 anni, è proprietario di una lussuosa villa di 11 stanze e di una collezione di pregiate auto antiche, che sarebbero state fittate anch’esse a nero per i matrimoni. Dopo la denuncia, la ritorsione del prete, che a quanto pare, avrebbe punito i locatari, rei di non avere smentito i pagamenti, staccando loro la corrente elettrica del fabbricato per alcune ore. Una vicenda, quella di don Giuseppe Giuliano, che in questi mesi ha spaccato in due la piccola comunità religiosa di Limatola, divisa tra chi lo difende e chi lo accusa pesantemente. Tempo fa un gruppo di fedeli si era addirittura recato a protestare davanti al vescovado di Caserta, per chiedere l’allontanamento del prete. Infine l’intervento della magistratura e gli accertamenti della Finanza, sui quali vige il più assoluto riserbo, che riguarderebbero anche altre due persone. Intanto, sul sacerdote, a metà tra pastore di anime e manager finanziario, ancora nessuna posizione netta da parte della Curia casertana, che in una nota affidata all’amministratore apostolico, don Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, esprime la propria "preoccupazione per quanto può ricadere sulla vita della comunità cristiana e in attesa che le indagini facciano il loro corso, esprime fiducia negli organi preposti alla giustizia e accompagna con attenzione e preghiera il confratello coinvolto in tale indagine". È probabile che nei prossimi giorni, proprio mentre si attendono gli esiti degli accertamenti delle fiamme gialle, don Giuseppe Giuliano, che finora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale, possa essere ascoltato in Curia per fornire la propria versione dei fatti. Già nella serata di venerdì si è riunita la consulta religiosa locale spingendo per una rapida e precisa presa di posizione da parte del vescovo di Caserta.

http://www.ilmattino.it/benevento/benevent...ie/629366.shtml

Benevento, dopo le perquisizioni in canonica l'intervento del vescovo di Caserta

Gli accertamenti della Finanza a Limatola. La Curia: fiducia nella giustizia ma preoccupati per i contraccolpi sulla comunità
PER APPROFONDIRE: Benevento; Limatola; curia Caserta; vescovo; prete; Guardia di Finanza
di Enzo Napolitano A+ A- Stampa
Benevento. Ancora non si conosce l’esito delle perquisizioni svolte venerdì scorso dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Benevento nella canonica della parrocchia di San Biagio vescovo di Limatola.

Nel mirino le attività economiche di don Giuseppe Giuliano, balzato agli onori della cronaca grazie a un blitz delle «Iene» su segnalazione di un gruppo di cittadini. I militari avrebbero setacciato registri e rubriche del sacerdote alla ricerca di prove e riscontri sulla gestione di alcuni immobili della parrocchia, appartamenti e locali commerciali dati in fitto a quanto pare in nero, dichiarando al fisco la formula del comodato d’uso gratuito. Gli inquirenti hanno anche acquisito i filmati della trasmissione Mediaset e al momento stanno verificando le dichiarazioni rese dal religioso.

Don Giuseppe, 50enne, originario di Foggia e residente a Limatola da 23 anni, avrebbe fittato in nero i locali di un edificio e auto antiche per i matrimoni. Dopo la denuncia, la ritorsione del prete, che a quanto pare, avrebbe punito i locatari, rei di non avere smentito i pagamenti, staccando loro la corrente elettrica del fabbricato per alcune ore.

Una vicenda, quella di don Giuseppe Giuliano, che in questi mesi ha spaccato in due la piccola comunità religiosa di Limatola, divisa tra chi lo difende e chi lo accusa pesantemente.

Pochi mesi fa un gruppo di fedeli si era addirittura recato a protestare davanti al vescovado di Caserta, per chiedere l’allontanamento del prete. Infine l’intervento della magistratura e gli accertamenti della Finanza, sui quali vige il più assoluto riserbo, che riguarderebbero anche altre due persone.

Intanto, sul sacerdote ancora nessuna posizione netta da parte della Curia casertana, che in una nota affidata all’amministratore apostolico, don Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, esprime la propria «preoccupazione per quanto può ricadere sulla vita della comunità cristiana e in attesa che le indagini facciano il loro corso, esprime fiducia negli organi preposti alla giustizia e accompagna con attenzione e preghiera il confratello coinvolto in tale indagine».

È probabile che nei prossimi giorni, proprio mentre si attendono gli esiti degli accertamenti delle fiamme gialle, don Giuseppe Giuliano, che finora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale, possa essere ascoltato in Curia per fornire la propria versione dei fatti. Già nella serata di venerdì si è riunita la consulta religiosa locale spingendo per una rapida e precisa presa di posizione da parte del vescovo di Caserta.
domenica 13 aprile 2014 - 00:25 Ultimo agg.: 09:49
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LIMATOLA. Dopo l'intervento della Guardia di Finanza in Curia è probabile che il prete businessman Giuseppe Giuliano venga sospeso dalle sue funzioni
18.4.14 Nessun commento
La notizia circola con insistenza nella Curia di Caserta, ove la Parrocchia fa capo. Dovrebbe arrivare don Marco Fois da San Nicola la Strada a d amministrare al posto del prete affarista...
La Diocesi di Caserta sta seriamente pensando ad emanare un decreto di sospensione dalle sue funzioni per don Giuseppe Giuliano, il parroco della Chiesa di San Biagio, definito un "businessman" dopo che è andata in onda la trasmissione televisiva "Le Iene" che ha fatto scoprire diversi "altarini". La notizia circola con insistenza da un paio di giorni nei corridoi della curia casertana. Attualmente chi amministra la Diocesi di Terra di Lavoro a cui la parrocchia di limatola fa capo è monsignor Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, il quale avrebbe più volte invitato businessman Giuseppe Giuliano, negli ultimi mesi, a lasciare la parrocchia di San Biagio, ed ora si sia apprestato ad emanare un decreto di sospensione per il sacerdote. Si conosce anche il nome del sostituto che si occuperà dell’amministrazione dei sacramenti. Si tratta di don Marco Fois, 32enne parroco della Chiesa di Santa Maria degli Angeli di San Nicola la Strada, in provincia di Caserta. I guai per don businessman sono iniziati con "Le Iene" ma il culmine di questa pittoresca vicenda lo si è avuto lo scorso undici di aprile, allorquando la Guardia di Finanza aveva perquisito la casa canonica in cui vive don Giuseppe a Limatola e la villa, di cui pare sia proprietario, a Cimitile, sequestrando i documenti contabili e i conti del sacerdote. È chiaro a tutti che questo intervento sia scaturito proprio dalla messa in onda dei servizi su Italia Uno alla fine del 2013 ed all'inizio del 2014, in cui, attraverso testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta, nei video dell'inviato Giulio Golia, era emerso che don businessman avrebbe affittato appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando, addirittura, a staccare la corrente per gli inadempienti. All’indomani del blitz della Guardia di Finanza la Curia casertana ha espresso la propria preoccupazione per quanto può ricadere sulla vita della Comunità Cristiana e in attesa che le indagini facciano il loro corso, ha espresso fiducia negli organi preposti alla giustizia accompagnando con attenzione e preghiera il confratello coinvolto in tale indagine.
 
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LIMATOLA. Nell’attesa che le indagini della Guardia di Finanza facciano il loro corso don Giuseppe “business man” è stato spedito a casa.
23.4.14 Nessun commento

Sospese le funzioni da sacerdote di Giuseppe Giuliano il prete che staccava la luce ai derelitti e che dispensava soprattutto cazzotti…
Ci sono volute non una ma ben due trasmissioni televisive nazionali e l’intervento della Guardia di Finanza per indurre il Vescovo Mons. Angelo Spinillo a mandare a riposo Giuseppe Giuliano, il prete che Le Iene, trasmissione di Italia Uno hanno ribattezzato “don business man”. La notizia era molto attesa dalla Comunità di Limatola, piccolo Comune sannita ai confini con la Provincia di Caserta e amministrato da quest’ultima Diocesi e ieri pomeriggio è arrivata l’ufficializzazione: don Marco Fois, trentaduenne parroco della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a San Nicola la Strada, è stato nominato amministratore della Chiesa di San Biagio a Limatola. Don Fois sostituirà Giuseppe Giuliano, che è stato sospeso dalle sue funzioni. Il provvedimento è stato deciso da monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e amministratore apostolico della diocesi di Caserta, che mercoledì scorso ha firmato il decreto di sostituzione. Nonostante Giuseppe Giuliano fosse stato invitato più volte da monsignor Spinillo a lasciare la parrocchia di San Biagio la cui casa canonica è stata perquisita l’11 di aprile dalla Guardia di Finanza anche a seguito dei due servizi televisivi realizzati dalla trasmissione «Le Iene» tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, il prete non ne ha voluto sapere. All’indomani della perquisizione della Guardia di Finanza, la curia casertana emise un comunicato nel quale esprimeva “preoccupazione per quanto può ricadere sulla vita della comunità cristiana e in attesa che le indagini facciano il loro corso, ha espresso fiducia negli organi preposti alla giustizia accompagnando con attenzione e preghiera il confratello coinvolto in tale indagine”.
IL VIDEO DELLA SCOPERTA DI BUSINESS MAN

www.iene.mediaset.it/puntate/2013/1...ero-_8120.shtml
 
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Limatola, il parroco don Giuseppe Giuliano verso la sospensione? Fu smascherato da Le Iene

nel museo della casa caminica-1 dongiuseppDon Giuseppe Giuliano verso la sospensione? Il parroco di Limatola della parrocchia di San Biagio, che fa parte della diocesi di Caserta, fu smascherato dalla trasmissione televisiva delle reti Mediaset, “Le Iene”, che ha portato alla luce gli artifizi che lo stesso metteva in pratica ai suoi fedeli. Dopo le durissime contestazioni dei fedeli che solo qualche settimana fa sono andati a protestare presso la sede diocesana di Caserta, le proteste in paese non si sono mai fermate: chiedevano e chiedono a gran voce provvedimenti e la rimozione del prelato. La questione ha interessato anche la Guardia di Fiananza i cui agenti hanno fatto irruzione nella parrocchia e nell’abitazione privata del prete perquisendo tutto ciò che ritenevano utile alle indagini. Sono anche state raccolte delle testimonianze anonime con telecamere nascoste e dichiarazioni di concittadini, lasciando intendere che il parroco avrebbe affittato a prezzi esorbitanti appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente per gli inadempienti, ed addirittura chiedendo soldi per far suonare le campane della Chiesa ai matrimoni, e che si sarebbe allacciato abusivamente da anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica. Sempre secondo le indagini degli autori della trasmisisone televisiva il sacerdote avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. Anche su queste pesanti accuse sta indagando la Guardia di Finanza. La decisione spetterà al vescovo di Caserta Giovanni D’Alise.

fonte: www.matesenews.it
 
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view post Posted on 6/5/2014, 15:15
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http://www.ilsannioquotidiano.it/primo-pia...a-limatola.html

‘Parroco businessman’, scazzottata a Limatola
06 MAGGIO 2014 08:24 Condividi
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‘Parroco businessman’, scazzottata a Limatola
LIMATOLA - I don Camillo e i Peppone sono tornati ad affrontarsi a muso duro a Limatola. La faida che da tempo, da anni, contrappone due diverse fazioni nel comune telesino è ancora lontana dall’esaurisri. A scontrarsi, questa volta proprio materialmente, sono gli uomini dell’Amministrazione comunale e quelli vicini all’ex parroco. Lì, nel centro del paese, a due passi dalla piazza, sono venuti alle mani un assessore comunale e un ex fedelissimo dell’ex parroco di Limatola, don Giuseppe Giuliano.

L'approfondimento su Il Sannio Quotidiano in edicola
 
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view post Posted on 26/6/2014, 17:06
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http://www.oggibenevento.it/offerte-religi...ua-auto-depoca/

Offerte religiose basse: prete-imprenditore fitta la sua auto d’epoca

Scritto il 26 giugno 2014 - 13:57

BENEVENTO – E’ singolare l’iniziativa di un parroco di una chiesa situata in un Comune tra le Province di Benevento e Caserta: il sacerdote per “fra quadre i conti” ha deciso di dare in fitto la sua auto d’epoca. Ad usufruire del servizio sono soprattutto i neo-sposi. Il prelato, oltre ad aprire le porte della parrocchia per la celebrazione del rito religioso, offre anche “il trasporto a pagamento”. Tutto, naturalmente pensato, per ovviare ai magri incassi delle questue.
 
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view post Posted on 29/8/2014, 02:53
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Don Giuseppe Giuliano si reinsedia e il vescovo lo ammonisce: ogni atto è nullo e se continua procederà ad ulteriori sanzioni

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www.diocesicaserta.it/files/20140828121629231.pdf
 
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