http://noi.caserta.it/i-fedeli-di-limatola...ro-parroco.html2014-02-21 Caserta di Redazione
I fedeli di Limatola occupano la Curia di Caserta: ‘Mandate via il nostro parroco’
Immagine I fedeli di Limatola occupano la Curia di Caserta: ‘Mandate via il nostro parroco’
Un gruppo di cittadini di Limatola (Benevento) sta protestando da questa mattina all'interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di "gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprieta' annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività". La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, e' stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione. Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento. "Conosciamo bene la situazione - afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello - e presto il vescovo decidera' cosa fare". "Non siamo mai intervenuti perche' queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male", conclude Pasquariello. Il prete e' stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perche' a detta di qualche amministratore, come l'assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed e' accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non puo' pagare. Ma al di la' delle denunce penali, cio' che fa arrabbiare la popolazione e' il fatto "che nonostante il contributo dato dai fedeli - spiega
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Mafalda Aragosa - manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire e' chiusa e inagibile". "Se pero' qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d'affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come e' accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone", rincara la dose Gabriele Rispoli. "Addirittura nel 2008 - spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese".
www.caiazzorinasce.net/2014/02/lima...-presso-la.htmlLimatola. Protesta dei fedeli presso la Curia di Caserta che chiedono al vescovo di mandare via Giuseppe Giuliano il prete affarista approdato a "Le Iene"/VIDEO
21.2.14 1 commento
Ed i laici attaccano di brutto, passando proprio dal prete sannita ai Gesuiti che hanno pagato centinaia di milioni di dollari per gli abusati di pedofilia. "Chiedilo a loro!"
Protestano davanti alla Curia di Caserta i fedeli di Limatola, in provincia di Benevento, ma rientrante nella diocesi casertana. Chiedono di parlare con il reggente, monsignor Angelo Spinillo, per rimuovere il parroco della chiesa di San Biagio, don Giuseppe Giuliano, 50 anni, resosi protagonista di una serie di iniziative: è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare. «Ma noi protestiamo perchè non abbiamo più una chiesa, questo prete ha blindato tutto e qualsiasi cosa si voglia fare all'interno bisogna pagare, anzi c'è proprio un tariffario, anche per fare teatro o giocare a calcio», raccontano i manifestanti riuniti nel cortile della Curia (nella foto). E incalzano: «I vertici della diocesi sanno tutto, ma ora devono agire, non ci basta che l'abbiano mandato in ritiro spirituale, noi vogliamo un altro parroco». Le sue «gesta» hanno catturato anche l'attenzione delle «Iene», che al prete di Limatola hanno dedicato un ampio servizio, documentando tutte le accuse a suo carico.
CRONACHE LAICHE ATTACCA E DI BRUTTO L'8 PER MILLE ALLA CHIESA. - Chiedilo a padre Giuseppe Giuliano, parroco di Limatola, nel beneventano, che colleziona auto d’epoca e campane grazie a «una certa stabilità economica che mi consente di soddisfare il mio hobby»; il parroco va in giro a dire messa con una Fiat 1800 sei cilindri (tra le altre veterane del marchio torinese che possiede) «acquistata tre anni fa dopo averla desiderata fin dall’infanzia», scrive Ruoteclassiche attualmente in edicola. Chiedilo a Joseph Ratzinger che, nonostante la presunzione di innocenza che vale per tutti fino a sentenza definitiva, ha ritenuto di dover nominare un “visitatore apostolico” con potere ispettivo presso la Curia di Trapani per indagare – parallelamente alla Procura che già indaga per conto suo – su un presunto ammanco di oltre un milione di euro conseguente alla incorporazione di due fondazioni gestite dalla stessa Curia. Chiedilo ai cittadini di Valencia, che si sono visti decurtare fondi per la pesca e l’agricoltura per finanziare attraverso la diocesi locale l’organizzazione (costata circa 12 milioni di euro) della visita del Papa nel 2006, fondi erogati in favore della Fundación V Encuentro Mundial de la Familia il cui segretario, peraltro, era Victor Campos, ex vicepresidente dello stesso Consell di Valencia e imputato per corruzione passiva impropria per lo scandalo Gürtel, come lo stesso presidente Campos, scrive El Pais. Chiedilo al reverendo Joseph LeClair, che a Ottawa in Canada passava le notti a giocare al Casinò, e si era indebitato per centinaia di migliaia di dollari, ottenuti anche grazie a dei prestiti. Il sacerdote ha dichiarato di non aver mai usato fondi destinati alla parrocchia, ma presumibilmente ha impegnato il suo stipendio, oltre ai prestiti ottenuti non si sa con quali garanzie. Chiedilo all’ex parroco della chiesa di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni in Fiore della diocesi di Cosenza-Bisignano, don Franco Spadafora, indagato per truffa e appropriazione indebita dalla Procura di Cosenza anche per aver seguito “strade non lecite” per la gestione di loculi cimiteriali affidati dal Comune alla parrocchia. L’indagine ruota intorno alla misteriosa scomparsa di beni del valore di circa 30 mila euro, sottratti al patrimonio della chiesa di cui don Spadafora era parroco prima d’essere trasferito. Chiedilo alle suore di clausura del convento Santa Lucia di Casablanca, nel nord della Spagna, derubate di circa un milione e mezzo di euro che erano custoditi di nascosto in banconote da 500 euro avvolte in buste di plastica in un armadio. Nel loro sito web le monache denunciano come base per la loro vita monastica “Semplicità di costumi, vivere del lavoro delle proprie mani, solitudine, fuga dalle influenze cortigiane”; per questo i residenti locali si sono meravigliati di sapere che le suore possedevano tanto denaro, che non è ancora chiaro da dove provenisse e a cosa servisse. Chiedilo all’ordine dei gesuiti, che ha deciso di pagare 166,1 milioni di dollari (circa 118 milioni di euro) a centinaia di nativi americani e dell’Alaska che sono stati abusati dai religiosi dell’ordine nelle loro scuole in tutto il nord-ovest degli Stati Uniti. Con l’otto per mille alla Chiesa Cattolica avete fatto tanto; anche questo.
www.ilmattino.it/CASERTA/i-fedeli-d...ie/532734.shtmlI fedeli di Limatola protestano alla Curia di Caserta: «Mandate via quel parroco»
PER APPROFONDIRE: diocesi Caserta, Limatola, sacerdote, protesta
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CASERTA - Protestano davanti alla Curia di Caserta i fedeli di Limatola, in provincia di Benevento, ma rientrante nella diocesi casertana. Chiedono di parlare con il reggente, monsignor Angelo Spinillo, per rimuovere il parroco della chiesa di San Biagio, don Giuseppe Giuliano, 50 anni, resosi protagonista di una serie di iniziative: è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare.
«Ma noi protestiamo perchè non abbiamo più una chiesa, questo prete ha blindato tutto e qualsiasi cosa si voglia fare all'interno bisogna pagare, anzi c'è proprio un tariffario, anche per fare teatro o giocare a calcio», raccontano i manifestanti riuniti nel cortile della Curia (nella foto). E incalzano: «I vertici della dicoesi sanno tutto, ma ora devono agire, non ci basta che l'abbiano mandato in ritiro spirituale, noi vogliamo un altro parroco». Le sue «gesta» hanno catturato anche l'attenzione delle «Iene», che al prete di Limatola hanno dedicato un ampio servizio, documentando tutte le accuse a suo carico.
venerdì 21 febbraio 2014 - 12:43 Ultimo agg.: 13:02
www.casertace.net/cronaca-bianca/ri...a-20140221.htmlRivolta dei fedeli della parrochia di San Biagio a Limatola, che protestano nella Curia di Caserta
CASERTA - Un gruppo di cittadini di Limatola sta protestando da questa mattina all’interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di “gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprieta’ annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettivita‘”. La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, e’ stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione.
Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento. “Conosciamo bene la situazione – afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello – e presto il vescovo decidera’ cosa fare“. “Non siamo mai intervenuti perche’ queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male”, conclude Pasquariello. Il prete e’ stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perche’ a detta di qualche amministratore, come l’assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed e’ accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non puo’ pagare. Ma al di la’ delle denunce penali, cio’ che fa arrabbiare la popolazione e’ il fatto “che nonostante il contributo dato dai fedeli – spiega Mafalda Aragosa – manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire e’ chiusa e inagibile“.
“Se pero’ qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d’affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come e’ accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone”, rincara la dose Gabriele Rispoli. “Addirittura nel 2008 – spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese“.
21 febbraio 2014, 16:44;
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...109245754.shtmlIL CASO
Caserta, fedeli occupano Curia
Chiedono al vescovo di cacciare prete
Sono i parrocchiani di Limatola, nel Beneventano:
«Sacerdote gestisce chiesa per fini personali»
CASERTA - Un gruppo di cittadini di Limatola sta protestando da questa mattina all'interno della Curia di Caserta. La delegazione chiede che il vescovo Angelo Spinillo trasferisca fuori paese il parroco della parrocchia di San Biagio don Giuseppe Giuliano, 50 anni, accusato dai fedeli di «gestire per fini esclusivamente personali ed economici la struttura di culto e le proprietà annesse e di non svolgere alcun servizio verso la collettività». La vicenda del sacerdote, da 23 anni a Limatola, è stata raccontata anche dalle Iene che hanno documentato le gravi accuse lanciate dai cittadini. Nel pomeriggio i manifestanti incontreranno il vescovo Spinillo per parlare della situazione. Contro il prete comunque la Diocesi di Caserta, nella quale rientra Limatola, non ha mai preso alcun tipo di provvedimento.
RISPOSTA - «Conosciamo bene la situazione - afferma il vicario della curia vescovile don Antonio Pasquariello - e presto il vescovo deciderà cosa fare. Non siamo mai intervenuti perchè queste cose succedono spesso nei paesi di provincia. Alcune parrocchie vengono amministrate bene, altre male». Il prete è stato denunciato per numerosi reati, tra cui il furto di energia elettrica, perchè a detta di qualche amministratore, come l'assessore al bilancio Giuseppe Alois, si sarebbe allacciato abusivamente alla rete pubblica, ed è accusato di fittare in nero i beni della chiesa, sfrattando anche chi non può pagare. Ma al di là delle denunce penali, ciò che fa arrabbiare la popolazione è il fatto «che nonostante il contributo dato dai fedeli - spiega Mafalda Aragosa - manca un oratorio, la sala per il cinema e il teatro che noi facemmo costruire è chiusa e inagibile». «Se però qualcuno chiede la sala per fare una rappresentazione, don Giuseppe pretende tariffe d'affitto abnormi, fino a 2500 euro per appena 5 giorni, come è accaduto qualche tempo fa ad un gruppo del comune di Castel Morrone», rincara la dose Gabriele Rispoli. «Addirittura nel 2008 - spiega Alois - il Consiglio comunale fece una delibera in cui chiedeva alla Curia di trasferire don Giuseppe per motivi di ordine pubblico dopo una lite con un altro sacerdote del paese».
21 febbraio 2014