http://www.casertace.net/cronaca/sfasciata...e-20160412.htmlSfasciata la vetrata di una sala parto. La rabbia del marito di una 34enne che ha partorito una bimba di colore: “Chillu o fatt’ è nir nir”
Il parto è avvenuto la scorsa settimana
CASAGIOVE – Urla e scene di isterismo in sala parto. Questo quanto accaduto la scorsa settimana, quando, una coppia di Casagiove, lei 34 anni, lui 40, si sono recati in ospedale per la nascita del figlio, attesa per 11 anni. Tutto normale fino a quando la bimba non è nata: la fanciulla è di colore.
A quel punto il marito è passato dalla gioia ad una rabbia furiosa. Anche i familiari hanno iniziato ad agitarsi tentando di entrare in sala parto e sfasciando anche una vetrata. Solo l’intervento della vigilanza ha evitato il peggio. Sul posto anche le forze dell’ordine.
Red.Cro.
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Cronaca12 aprile 2016
Provincia, donna partorisce bimbo di colore. Il marito sfascia la sala parto
Casagiove. Doveva essere un momento di gioia e invece si è trasformato in un momento di rabbia e di violenza. Un uomo ha sfasciato la vetrata di una sala parto non appena ha visto suo figlio nascere con un particolare: è di colore.
E’ accaduto la scorsa settimana a Casagiove, in provincia di Caserta. Come riporta il sito casertace.net, lui, 40 anni, lei, 34 anni, attendevano questo momento da 11 anni. Attimi di ansia e di gioia e poi la delusione. Appena la moglie partorisce, sotto gli occhi increduli dello stesso personale sanitario, l’uomo si accorge che il bimbo è di colore.
Lì è scattata la rabbia. Il marito ha sfasciato le vetrate della sala parto. Inutili i tentativi del personale di calmarlo. Solo l’intervento della vigilianza ha evitato il peggio. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine.
http://www.tr-news.it/2016/04/11/casagiove...a-molla-subito/Casagiove. La moglie da’ alla luce un figlio totalmente nero e lui la ‘molla’ subito dopo
Posted on aprile 11, 2016 by Teleradio News
neonata-15x11-nera+11Un fatto all’apparenza inspiegabile, se non attraverso le note di una nota “tammurrirata” napoletana,
si è verificato in una nota clinica ove una donna ha dato alla luce un figlio totalmente negro.
Marito e moglie di Casagiove, sposati da undici anni, senza mai aver avuto un figlio: la scelta di non avere prole, finora, sarebbe conseguita anche al fatto che il marito della donna lavorava per una ditta di autotrasporti e solo da qualche anno è stato riavvicinato a casa.
Tutto fila liscio: con l’ausilio del ginecologo e un’opportuna cura, la signora resta incinta.
Nove mesi trascorsi insieme al marito a trovare il nome del pargolo o della pargola, fantasticando e romanticamente restando la sera vicini vicini.
La settimana scorsa il gran giorno: la signora viene ricoverata in una struttura altamente specializzata e rinomata, e tutta la famiglia attende con trepidazione.
Particolare che aggiunge ulteriore ‘suspense’ a questa vicenda è che, sebbene durante la gravidanza al nascituro siano stati eseguiti tutti i dovuti esami specialistici, la coppia ha chiesto al medico di non rilevare il sesso del piccolino, per creare un maggior clima di attesa intorno al nascituro.
Tutti in sala di attesa ed improvvisamente si ode il pianto del neonato e un urlo incredibile della madre.
A quel punto fuori si susseguono scene di panico e ansia, ma ci pensa immediatamente il medico a tranquillizzare i familiari.
Innanzi tutto rivela che è nata una bambina in perfetta salute, ma c’è un particolare che non deve creare pregiudizi, la piccolina è di colore!
Non di pelle olivastra, ma totalmente nera!
A quel punto scoppiava il putiferio perché dalla gioia per l’evento il marito sarebbe passato alla rabbia furiosa, ipotizzando chissà quale proscenio di tresca.
Anche altri familiari si sarebbero sfogati con una serie di invettive, pare sfasciando perfino una vetrata.
A tal punto un vigilante di servizio avrebbe prontamente allertato le forze dell’ordine, mentre il marito, sempre più convinto di essere “becco”, avrebbe preannunciato alla moglie la richiesta di divorzio, con tanto di risarcimento danni, morali e materiali.
Materiale sufficiente cioè perché gran parte degli astanti dalla casa di cura si trasferisse ai botteghini del lotto per tentare la sorte canticchiando, strada facendo, la famosa “tammurriata nera”.
(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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