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Il "Falò delle vanità, Il Dubbio

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Adriano Pacifici1
view post Posted on 7/2/2016, 21:50




Savonarola è il patrono di tutti i censori. E tuttavia non sono d'accordo con questa premessa dell'autore:
CITAZIONE
Tutto questo, credo, non abbia proprio niente a che fare con la religione, la cui etimologia rimanda alla parola latina religio, cioè legare, collegare, rendere unito, il divino, ovviamente, all’umano

. E allora perché tante guerre di religione fino ad oggi? Non sono bastati ancora la Bibbia, gli Evangeli ecc.? Il punto è, come al solito, che si vuol prendere la medaglia senza il suo rovescio.E questo, a parer mio è troppo comodo.

Il Dubbio


Il 7 febbraio è una giornata triste per la storia del nostro paese.
Sì, perché in seno allo splendore esoterico e al tempo stesso scientista del Rinascimento fiorentino, avvenne un rogo, che aveva lo scopo di cancellare non solo il pensiero, ma la memoria di questo. E, come sempre, quando l’essere umano ha necessità di eliminare fisicamente e spiritualmente qualsiasi cosa, alle spalle, guardando sullo sfondo ciò che domina è la paura. E come disse Leonida prima di sferrare l’attacco per cui è eternato, “il contrario della paura è l’amore”. Tutto questo, credo, non abbia proprio niente a che fare con la religione, la cui etimologia rimanda alla parola latina religio, cioè legare, collegare, rendere unito, il divino, ovviamente, all’umano. Questa, invece, è una storia di intrighi e di fanatismi, di santi che vengono visti come martiri e al tempo stesso come demoni. Una storia che continua a scriversi.

Il 7 febbraio del 1497 venne organizzato a Firenze il più famigerato “Falò delle vanità”. I seguaci di un magnetico frate domenicano, Girolamo Savonarola, sequestrarono e bruciarono, in pubblico, migliaia di oggetti durante la festa di martedì grasso. Questa vampa distruttiva aveva lo scopo di cancellare qualsiasi oggetto considerato potenzialmente immorale, oppure inducente allo sviluppo della vanità, come specchi, cosmetici, vestiti lussuosi, ed anche strumenti musicali. Bersaglio di Savonarola erano anche i libri considerati immorali, e, chiaramente, anche molte opere d’arte. Tra i vari oggetti distrutti in queste operazioni vi furono, secondo le testimonianze, alcuni dipinti originali che trattavano temi della mitologia classica eseguiti anche dal grande Sandro Botticelli, che, probabilmente, di persona, profondamente turbato dal messaggio del domenicano come vedremo, provvide a gettare nelle fiamme.

www.novarchitectura.com/…/e-successo-oggi-7-febbraio/
-ADB-







foto di Il Dubbio.
 
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