http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/e...i-politici.htmlESTERI InviaStampaDichiarazione finale della XIII assemblea Ponitificia accademia per la vita
"L'obiezione di coscienza stenta ad essere riconosciuta dalle strutture ospedaliere"
Il Vaticano: "Medici, politici e giudici
siate obiettori in difesa della vita"
Ferma condanna della legalizzazione dell'eutanasia e della pillola abortiva
L'accademia invita ad "una mobilitazione da estendere a livello politico"
Papa Benedetto XVI
CITTA' DEL VATICANO - L'obiezione di coscienza in difesa della vita è esercizio doveroso per medici, farmacisti, infermieri e giudici coinvolti nella tutela della vita umana individuale, "laddove le norme legislative prevedessero azioni che la mettano in pericolo". E poi un capitolo intero per rinnovare la condanna contro l'eutanasia e la pillola abortiva. La dichiarazione finale della XIII assemblea della Pontificia accademia per la vita chiede maggiore tutela del diritto di obiezione di coscienza per "proteggere i diritti specialmente dei soggetti più fragili ed indifesi".
Monito ai politici. Il monito espresso dalla Pontificia Accademia non lascia appello. Chiede una mobilitazione del popolo cattolico come aveva fatto pochi giorni fa Papa Benedetto XVI rivolgendosi alla coscienza dei politici chiamati a discutere la nuova legislatura sulle copie di fatto. "Non votate leggi contro la natura umana", aveva detto Papa Ratzinger. "Bisogna difendere i valori fondamentali come la vita umana". E stamane, l'assemblea della Pontificia accademia ha esteso il principio e invitato alla mobilitazione di "tutti coloro che hanno a cuore la tutela della vita umana".
Obiezione contro il quietismo delle coscienze. La dichiarazione fa riferimento all'enciclica Evangelium vitae "particolarmente nella prospettiva dell'adesione dei cristiani ai programmi proposti dai partiti politici". Il testo è diviso in otto punti e sottolinea nei preliminari che sia imprescindibile la difesa del diritto di obiezione di coscienza, "elemento destabilizzante del quietismo delle coscienze" che stenta ad essere riconosciuto. "Desideriamo sottolineare - prosegue il testo - come, in particolare per le professioni sanitarie, sia difficile l'esercizio del diritto all'obiezione di coscienza, dal momento che questo diritto viene generalmente riconosciuto alle singole persone, e non alle strutture ospedaliere o associazioni".
Contro l'eutanasia. Il Vaticano torna a condannare la campagna in atto per la legalizzazione dell'eutanasia. "Si prevedono - denuncia una nota della Pontificia Accademia della vita - eccezioni al diritto individuale alla vita e si vanno legittimando sempre più diversi attentati contro la vita umana, finendo di fatto per disconoscere che la vita è il fondamento di ogni altro diritto della persona".
No alla pillola abortiva. Una menzione specifica è stata riservata al caso della 'contraccezione di emergenza', la cosiddetta pillola abortiva. La Pontificia assemblea ricorda innanzittutto la responsabilità morale di coloro che ne rendono possibile l'uso e l'esigenza di ricorrere all'obiezione di coscienza. La Pontificia Accademia per la vita ribadisce anche "il dovere morale di fornire al pubblico un'informazione completa sui veri meccanismi d'azione ed effetti di tali ritrovati".
(16 marzo 2007) Torna su