Gli investimenti in Tv porno sono della Conferenza episcopale slovena
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Sloven...andalo-T2-39866Pornografia e chiesa cattolica: lo scandalo T2
aree Slovenia ita
TV via cavo, internet e telefonia. La società T-2 sta sbaragliando la concorrenza. Anche grazie all'offerta di canali dal contenuto pornografico. Niente di strano, se non che proprietaria della T-2 è la chiesa cattolica slovena
11/01/2008 - Franco Juri
Mentre la Slovenia, in qualità di presidente di turno dell'UE, inaugura alla grande il suo semestre ospitando a Lubiana la Commissione europea e tanti accademici europei per parlare di »Dialogo interculturale«, dietro alle quinte della composita realtà slovena e dei suoi poteri forti, quelli che in questo momento di più condizionano le scelte a lunga gittata del governo in carica, si consuma una paradossale storia di ipocrisia e doppia morale".
Protagonista è questa volta il vertice stesso della Chiesa cattolico-romana slovena, in particolare la Conferenza episcopale di Maribor.
Lo scandalo si chiama T-2, attualmente forse la più popolare società di servizi di telecomunicazione (TV via cavo, internet e telefonia) in Slovenia. La popolarità di T-2, che da più di due anni sta facendo incetta di utenti anche per i suoi prezzi concorrenziali e sin dal 2005 per un'offerta innovativa in internet (sistema VDSL) , è dovuta anche alle proposte particolarmente »liberali« dei suoi pacchetti TV.
Una vignetta di Franco Juri
Tra i programmi cui hanno accesso i clienti di T-2 ce ne sono vari di contenuto decisamente pornografico. Pornografia? Niente di strano, niente di particolare; un optional, messo a disposizione dei telespettatori da vari servizi di telecomunicazione. T-2 è semplicemente quello che in Slovenia offre più pornografia. E allora?
Non ci sarebbe nulla da obiettare se la triple play T-2 non fosse di proprietà della Conferenza episcopale di Maribor. Proprio così; con una quota di azioni di maggioranza assoluta che la Chiesa cattolica detiene mediante la società finanziaria Zvon Ena, fondatrice e proprietaria di T-2.
L'holding Zvon Ena, che ha importanti quote di capitale in diverse e importanti imprese slovene ( Sava Kranj, Helios, Lesnina, Hoteli Bernardin, la Banca di Celje, l'holding Inford, la Krekova družba, l'industria di zinco di Celje ecc.) è per il 52%, con azioni acquistate alla fine del 2005 per un valore di 50 milioni di euro, ma oggi notevolmente lievitate, di proprietà della società »Gospodarstvo Rast« fondata direttamente dalla Conferenza episcopale di Maribor e affidata a Mirko Krašovec, un influente uomo d'affari al servizio del vertice ecclesiastico per promuovere gli interessi economici e finanziari della potente chiesa slovena.
Prima dell' offerta di Krašovec la Zvon Ena era di proprietà della Krekova Banka, un'istituzione originariamente legata anch'essa alla chiesa cattolica di Maribor ( Krašovec ne è stato il principale ispiratore). Più tardi la Krekova Banka è stata acquistata dall'austriaca Raiffeisen Zentralbank, ma Mirko Krašovec ha mantenuto il posto di membro del comitato di controllo nella nuova Raiffeisen Krekova, gestendo con particolare destrezza gli interessi della Conferenza episcopale che rappresenta.
Dopo due anni di ottimi affari la T-2 e la Zvon Ena sono ora al centro dello scandalo forse più
dolente per i vertici della chiesa slovena. L'opinione pubblica è venuta pian piano a sapere che il servizio di telecomunicazioni più popolare e »pornografico« della Slovenia è in mano alla Chiesa cattolica, quella stessa Chiesa che nel paese rimane il principale baluardo della morale cristiana e della famiglia; un baluardo che dai suoi pulpiti lancia strali e anatemi contro decadenza, immoralità e costumi lascivi. Una chiesa decisamente schierata con il conservatorismo di Papa Ratzinger.
Ostentando sorpresa - dopo che la prorietà di T-2 era ormai un segreto di Pulcinella - è corso a Maribor persino il cardinale Franc Rode, l'uomo del Papa, il primo cardinale sloveno nella storia, vicinissimo all'Opus Dei, e protagonista tempo fa di una storia di raccomandazioni a favore della società italiana di costruzioni Grassetto in un contenzioso di questa con lo stato sloveno. Il favore glielo chiese allora il cardinale Tarcisio Bertone, oggi Segretario di Stato del Vaticano.
Rode è volato a Maribor per raccomandare ai suoi vescovi una soluzione che tolga la chiesa dal pasticcio, magari salvando capra e cavoli. Evidente l' imbarazzo dei prelati sloveni che in due anni »non si erano accorti« che il proprio servizio di telecomunicazioni offriva ai fedeli sei programmi pornografici. E Rode esige che i vescovi si tirino fuori dall'affare e ripuliscano l'immagine della chiesa immacolata. La curia prende qualche giorno di tempo e poi decide di uscire da T-2, ma cercando di salvare per vie traverse i suoi affari, magari pensando a prestanomi e società by-pass che riducano la visibilità del legame tra il vertice cattolico e i programmi pornografici della famosa »triple play«. Insomma, niente più benedizioni dirette al sesso sfrenato in TV.
http://blog.libero.it/EstracheAomofobi/110...ssonc=545443509PONTIFEX? NO, POP PORNO? LA CHIESA COMPRA IL DOMINIO VATICANXXX
Post n°9 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da EscracheAOmofobi
Tag: chiesa, germania, osservatorio, pornografia, ratzinger, scandalo, slovenia, soldi, vesovi
La Chiesa compra il dominio VATICANXXX
Si effettivamente la chiesa compra il sito Vaticanxxx, ma non è un sito pornografico, come il dominio lascerebbe supporre. E' solamente una pagina web vuota, comprata da oltretevere proprio per evitare che potesse nascere un sito con contenuti pornografici con tale indirizzo.
Il dominio. Per evitare che il nome della "Santa Sede" venisse direttamente associato tramite un indirizzo internet a contenuti pornografici, la Chiesa cattolica ha acquistato il dominio Vatican.xxx.
I precedenti. Come prima avevano già fatto colossi dell'industria del calibro di Coca-Cola o Sony, ma anche il Louvre di Parigi, il Vaticano ha deciso di
proteggersi in questo modo dalla speculazione pornografica. Nel mondo del web le tre x sono usate per indicare materiale per adulti.
L'acquisto di Vatican.xxx era diventato oggi necessario dopo che la società statunitense che gestisce gli indirizzi internet (Icann) aveva deciso di aprire la vendita dei domini con la tripla x, a disposizione dallo scorso sei dicembre.
Tutelare l'immagine. Il Vaticano ha scelto di tutelare la propria immagine da sfruttamenti indebiti nella prima fase di vendita, in cui i titolari di marchi noti hanno un diritto di prelazione sui propri nomi. Gli indirizzi vengono venduti dall'Icann a un prezzo compreso tra i 99 e i 300 dollari. Ricomprare un indirizzo con un nome noto da un privato potrebbe poi, invece, essere molto più oneroso.
Pensate che qualcun malizioso potrebbe pensare che la Chiesa vorrebbe il monopolio?
La Chiesa cattolica tedesca vende la sua casa editrice porno
Vi ricordate l'articolo del 29 Ottobre "La Chiesa fa soldi coi romanzi porno? L’accusa di un giornale tedesco" ? Sembrava inverosimile, invece le notizie che arrivano dalla Germania sembrano confermare questa storia…
Dopo settimane di polemiche la Chiesa cattolica tedesca ha venduto la sua casa editrice hard. La Weltbild, controllata interamente dai vescovi tedeschi, con il suo catalogo di libri come “Il nuovo Kamasutra”, “Sesso per intenditori”, “La puttana dell’avvocato” o ”Attratti dal peccato”, cerca ora un acquirente. La decisione è stata presa dall’assemblea generale della diocesi della Germania.
La casa editrice, una delle maggiori in Germania, e la sua posizione nelle mani dei vescovi aveva già fatto scrive al Welt, quotidiano conservatore: “La Chiesa cattolica guadagna un capitale grazie al porno”.
Sul catalogo online si possono trovare oltre duemila volumi sull’erotismo e il doppio dedicato all’esoterismo. Tanto che lo stesso papa (tedesco) Benedetto XVI era intervenuto sull’argomento: “È giunto il momento di arginare in maniera energica la prostituzione, nonché l’ampia diffusione di materiale dal contenuto erotico o pornografico, anche su internet”, ha detto in un richiamo alla Chiesa tedesca”.
E fin qui…comprendiamo in epoca di indignados, l’indignazione di Ratzinger, quello che pero pochi sanno o è sulla tv Slovena;si altro scandalo altri provvedimenti ...?
Pornografia e chiesa cattolica: Lo scandalo T2
TV via cavo, internet e telefonia. La società T-2 sta sbaragliando la concorrenza. Anche grazie all'offerta di canali dal contenuto pornografico. Niente di strano, se non che proprietaria della T-2 è la chiesa cattolica slovena " TV via cavo, internet e telefonia. La società T-2 sta sbaragliando la concorrenza. Anche grazie all'offerta di canali dal contenuto pornografico. Niente di strano, se non che proprietaria della T-2 è la chiesa cattolica slovena Mentre la Slovenia, in qualità di presidente di turno dell'UE, inaugura alla grande il suo semestre ospitando a Lubiana la Commissione europea e tanti accademici europei per parlare di »Dialogo interculturale«, dietro alle quinte della composita realtà slovena e dei suoi poteri forti, quelli che in questo momento di più condizionano le scelte a lunga gittata del governo in carica, si consuma una paradossale storia di ipocrisia e „doppia morale“. Protagonista è questa volta il vertice stesso della Chiesa cattolico-romana slovena, in particolare la Conferenza episcopale di Maribor. Lo scandalo si chiama T-2, attualmente forse la più popolare società di servizi di telecomunicazione (TV via cavo, internet e telefonia) in Slovenia. La popolarità di T-2, che da più di due anni sta facendo incetta di utenti anche per i suoi prezzi concorrenziali e sin dal 2005 per un'offerta innovativa in internet (sistema VDSL) , è dovuta anche alle sue proposte particolarmente »liberali« dei suoi pacchetti TV. Tra i programmi cui hanno accesso i clienti di T-2 ce ne sono vari di contenuto decisamente pornografico. Pornografia? Niente di strano, niente di particolare; un optional, messo a disposizione dei telespettatori da vari servizi di telecomunicazione. T-2 è semplicemente quello che in Slovenia offre più pornografia. E allora? Non ci sarebbe nulla da obiettare se la triple play T-2 non fosse di proprietà della Conferenza episcopale di Maribor. Proprio così; con una quota di azioni di maggioranza assoluta che la Chiesa cattolica detiene mediante la società finanziaria Zvon Ena, fondatrice e proprietaria di T-2. L'holding Zvon Ena, che ha importanti quote di capitale in diverse e importanti imprese slovene ( Sava Kranj, Helios, Lesnina, Hoteli Bernardin, la Banca di Celje, l'holding Inford, la Krekova družba, l'industria di zinco di Celje ecc.) è per il 52%, con azioni acquistate alla fine del 2005 per un valore di 50 milioni di euro, ma oggi notevolmente lievitate, di proprietà della società »Gospodarstvo Rast« fondata direttamente dalla Conferenza episcopale di Maribor e affidata a Mirko Krašovec, un influente uomo d'affari al servizio del vertice ecclesiastico per promuovere gli interessi economici e finanziari della potente chiesa slovena. Prima dell' offerta di Krašovec la Zvon Ena era di proprietà della Krekova Banka, un'istituzione originariamente legata anch'essa alla chiesa cattolica di Maribor ( Krašovec ne è stato il principale ispiratore). Più tardi la Krekova Banka è stata acquistata dall'austriaca Raiffeisen Zentralbank, ma Mirko Krašovec ha mantenuto il posto di membro del comitato di controllo nella nuova Raiffeisen Krekova, gestendo con particolare destrezza gli interessi della Conferenza episcopale che rappresenta. Dopo due anni di ottimi affari la T-2 e la Zvon Ena sono ora al centro dello scandalo forse più dolente per i vertici della chiesa slovena. L'opinione pubblica è venuta pian piano a sapere che il servizio di telecomunicazioni più popolare e »pornografico« della Slovenia è in mano alla Chiesa cattolica, quella stessa Chiesa che nel paese rimane il principale baluardo della morale cristiana e della famiglia; un baluardo che dai suoi pulpiti lancia strali e anatemi contro decadenza, immoralità e costumi lascivi. Una chiesa decisamente schierata con il conservatorismo di Papa Ratzinger. Ostentando sorpresa – dopo che la prorietà di T-2 era ormai un segreto di Pulcinella – è corso a Maribor persino il cardinale Franc Rode, l'uomo del Papa, il primo cardinale sloveno nella storia, vicinissimo all'Opus Dei, e protagonista tempo fa di una storia di raccomandazioni a favore della società italiana di costruzioni Grassetto in un contenzioso di questa con lo stato sloveno. Il favore glielo chiese allora il cardinale Tarcisio Bertone, oggi Segretario di Stato del Vaticano. Rode è volato a Maribor per raccomandare ai suoi vescovi una soluzione che tolga la chiesa dal pasticcio, magari salvando capra e cavoli. Evidente l' imbarazzo dei prelati sloveni che in due anni »non si erano accorti« che il proprio servizio di telecomunicazioni offriva ai fedeli sei programmi pornografici. E Rode esige che i vescovi si tirino fuori dall'affare e ripuliscano l'immagine della chiesa immacolata. La curia prende qualche giorno di tempo e poi decide di uscire da T-2, ma cercando di salvare per vie traverse i suoi affari, magari pensando a prestanomi e società by-pass che riducano la visibilità del legame tra il vertice cattolico e i programmi pornografici della famosa »triple play«. Insomma, niente più benedizioni dirette al sesso sfrenato in TV.
Eh già, il diavolo si è introdotto dentro la chiesa, per deviarla dal giusto sentiero...peccato che lo si scopre soltanto dopo gli scandali pubblici.
Gianni Sebastian
Fonti
www.osservatoriobalcani.orgEspresso
Corriere