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Nascosto a Roma don Alessandro De Rossi arrestato per pedofilia in Argentina. Sesso di gruppo con minori, Picchiato e nascosto ai Parioli per "motivi di salute". Respinta estradizione per mancanza di indizi

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GalileoGalilei
view post Posted on 3/1/2015, 21:54 by: GalileoGalilei
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http://www.theromanpost.com/2015/01/don-al...lo-dei-parioli/

“Don Alessandro andava di fretta” Gli ultimi giorni del prete pedofilo dei Parioli
“Don Alessandro andava di fretta” Gli ultimi giorni del prete pedofilo dei Parioli
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Roma
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03
gennaio
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Di Andrea Pozzo – “Sono andato al battesimo di mio nipote il 27, ero il padrino. Ho conosciuto don Alessandro pochi minuti prima della cerimonia. La cosa che ha colpito tutti è che andava di fretta, ci ha messo un quarto d’ora a battezzare e non ha chiesto niente a nessuno“. Una delle ultime messe di don Alessandro, il parroco dei Parioli arrestato per pedofilia. Sapeva già di essere braccato e andava di corsa per paura di essere preso. “Faceva tutto di corsa, velocemente. Anche se non ci conosceva non ci ha fatto le solite domande tipo: “credi o non credi?”, ne ci ha chiesto alcun documento. Poi ha salutato tutti e se n’è andato”.
Faceva bene a essere agitato don Alessandro, il giorno prima avevano emesso un mandato di cattura internazionale per pedofilia nei suoi confronti. E la sua agitazione trapela dal racconto di un ragazzo che lo ha conosciuto quattro giorni prima del suo arresto, e che ha fatto da padrino ad uno degli ultimi bambini battezzati dal “prete pedofilo dei Parioli”.
don-alessandro-de-rossi
L’ennesimo scandalo dei Parioli, il quartiere più “in” di Roma è un’altra volta travolto da una vicenda grottesca. E stavolta ad essere colpito è il parroco di una delle chiese di riferimento della parte alta dei Parioli, quella di Piazza delle Muse, del Parnaso, dell’Azzarita, della Quisisana. La parrocchia di San Luigi Gonzaga, una splendida chiesa sull’ermo del quartiere. Piena di bambini e sede di un vasto gruppo di boy scout.
Don Alessandro, famoso nel quartiere per la sua solarità ma anche per la sua sfuggevolezza, in poche ore è diventato per tutti Alessandro De Rossi, 46anni, romano, arrestato per pedofilia. Subito le mamme dei parioli al sentire la notizia si sono preoccupate, per i proprio figli, per il catechismo, poi sono arrivati i particolari, i fatti risalgono al 2009, quando il parroco era in Argentina.
E proprio dall’Argentina è partito l’ordine di arresto il 26 dicembre, mandato di cattura internazionale affidato all’Interpol e conclusosi il 31 con l’arresto degli agenti della Squadra Mobile nella parrocchia. L’accusa gravissima è l’abuso di minori nei locali parrocchiali e aver costretto i bambini anche a rapporti di gruppo. E per l’accusa è un violentatore seriale, che amava ritrarre le sue piccole vittime in foto e riprenderle con filmati. Questo scempio è successo in una chiesa nella provincia di Salta, nel nord-ovest dell’Argentina, dove don Alessandro operava prima di arrivare in Italia, nel settembre del 2013.
Parrocchia San Luigi Gonzaga Roma-2
Oggi ai parioli c’era stupore e sconforto, fuori da San Luigi si sono radunati dei fedeli che hanno commentato il fattaccio: “Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere mi sembrava una persona seria. Dicevano che in sud America ha anche rischiato la vita, ha corso numerosi pericoli per aiutare gli altri”. Il Vicariato nel frattempo “ha provveduto ad affidare temporaneamente la cura pastorale della parrocchia ad altro sacerdote, in attesa di approfondimenti e della decisione della magistratura italiana, alla quale si esprime piena fiducia”.

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15...80e1dba84.shtml

Esplora il significato del termine: L’ARRESTO DEL SACERDOTE ACCUSATO DI ABUSI SU MINORI
Una madre: «In parrocchia c’era
un sospetto via vai di ragazzini»
Altre indagini dopo la testimonianza di alcuni frequentatori della chiesa ai Parioli. Fra i fedeli vari professionisti oltre a Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini
di Rinaldo Frignani
shadow
ROMA - Nella parrocchia dei vip a due passi da piazzale delle Muse in tanti erano convinti che don Alessandro era fuggito dall’Argentina perché minacciato. E ieri, quando la notizia del suo arresto ha fatto il giro di Roma, gli stessi parrocchiani non sapevano più cosa dire. «Un prete modello, un bravissimo ragazzo. Non ci credo» lo difende una signora impellicciata all’ingresso della piccola chiesa di San Luigi Gonzaga di via di Villa Emiliani, nella parte più nobile dei Parioli. Mura bianche, panche di legno scuro. Accanto all’edificio un campo di calcio pieno di ragazzini che ha fatto la storia della zona.
Abusi anche di gruppo
Don Alessandro De Rossi, 45 anni, era arrivato a San Luigi nel 2013, ordinato parroco dopo aver trascorso più di due lustri in Argentina da sacerdote fidei donum . Ma da Salta, cittadina di indios nel nord del Paese, quasi al confine con il Cile, non era fuggito perché minacciato. Sul religioso romano pesavano, e pesano tuttora, accuse pesantissime: violenze sessuali su minorenni fra il 2009 e il 2010, anche con abusi di gruppo. Il 31 dicembre gli agenti della Squadra mobile, diretti da Renato Cortese, sono andati a prenderlo nel suo alloggio a San Luigi e l’hanno portato in carcere: don Alessandro era ricercato da Natale dalle autorità argentine che avevano spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura internazionale.
Ai Parioli «sospetto via vai di ragazzini»
Don Alessandro De Rossi, arrestato per presunte violenze su minori commesse in Argentina (Proto)
La Procura generale si pronuncerà sulla convalida dell’arresto e l’eventuale estradizione in Argentina dove si terrà il processo, ma la Mobile non esclude accertamenti fra i ragazzi che frequentano la parrocchia dei Parioli, soprattutto nel caso che qualcuno si faccia vivo dopo la notizia dell’arresto del presunto pedofilo. Tanto più che alcuni parrocchiani - e fra loro anche una giovane madre - si sono ricordati ieri «di un sospetto viavai di ragazzini». Una bomba vera e propria perché sui banchi di San Luigi non è raro vedere assorti in preghiera politici (Antonio Tajani, vice presidente del Parlamento europeo) e attori (Sergio Castellitto e la moglie scrittrice Margaret Mazzantini).
Bimbi filmati e fotografati
A Salta, nella chiesa Maria Medianera de Todas Las Gracias, nel quartiere Islas Malvinas, tutti invece sapevano che don Alessandro era ricercato. Secondo il giudice di garanzia Diego González Pipino, che ha firmato l’ordine di cattura, il sacerdote è imputato di «abusi sessuali aggravati su un numero imprecisato di vittime». A casa del prete - che nel 2011 finì sui giornali per aver difeso l’attrice Luciana Littizzetto in una querelle con la Chiesa sull’impegno a favore degli immigrati - sarebbero stati sequestrati computer e cd con foto e video dei suoi incontri con i minori che, per gli investigatori argentini, sarebbero avvenuti in alcune case di Salta.
Amici e nemici
Violenze seriali, quindi, tutte commesse nella cittadina soprannominata da abitanti e turisti «la linda», per la sua bellezza. Ma lì il parroco dei Parioli non ha lasciato un bel ricordo. E ora nemmeno fra alcuni fedeli romani. A chi non ha mai avuto sospetti («Le sue omelie erano di scuola, ma fatte bene», dice un 50enne) e si fidava di lui, al punto da lasciargli i figli piccoli per il catechismo, si contrappone da ieri sera chi invece si chiede: «Possibile che la Chiesa non sapesse dei suoi trascorsi con la legge?». Ma il Vicariato rivela: «Era tornato a Roma per motivi di salute, con un giudizio positivo del vescovo locale».
3 gennaio 2015 | 19:19L’ARRESTO DEL SACERDOTE ACCUSATO DI ABUSI SU MINORI
Una madre: «In parrocchia c’era
un sospetto via vai di ragazzini»
Altre indagini dopo la testimonianza di alcuni frequentatori della chiesa ai Parioli. Fra i fedeli vari professionisti oltre a Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini
di Rinaldo Frignani

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ROMA - Nella parrocchia dei vip a due passi da piazzale delle Muse in tanti erano convinti che don Alessandro era fuggito dall’Argentina perché minacciato. E ieri, quando la notizia del suo arresto ha fatto il giro di Roma, gli stessi parrocchiani non sapevano più cosa dire. «Un prete modello, un bravissimo ragazzo. Non ci credo» lo difende una signora impellicciata all’ingresso della piccola chiesa di San Luigi Gonzaga di via di Villa Emiliani, nella parte più nobile dei Parioli. Mura bianche, panche di legno scuro. Accanto all’edificio un campo di calcio pieno di ragazzini che ha fatto la storia della zona.
Abusi anche di gruppo
Don Alessandro De Rossi, 45 anni, era arrivato a San Luigi nel 2013, ordinato parroco dopo aver trascorso più di due lustri in Argentina da sacerdote fidei donum . Ma da Salta, cittadina di indios nel nord del Paese, quasi al confine con il Cile, non era fuggito perché minacciato. Sul religioso romano pesavano, e pesano tuttora, accuse pesantissime: violenze sessuali su minorenni fra il 2009 e il 2010, anche con abusi di gruppo. Il 31 dicembre gli agenti della Squadra mobile, diretti da Renato Cortese, sono andati a prenderlo nel suo alloggio a San Luigi e l’hanno portato in carcere: don Alessandro era ricercato da Natale dalle autorità argentine che avevano spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura internazionale.
Ai Parioli «sospetto via vai di ragazzini»Don Alessandro De Rossi, arrestato per presunte violenze su minori commesse in Argentina (Proto)
Don Alessandro De Rossi, arrestato per presunte violenze su minori commesse in Argentina (Proto)
La Procura generale si pronuncerà sulla convalida dell’arresto e l’eventuale estradizione in Argentina dove si terrà il processo, ma la Mobile non esclude accertamenti fra i ragazzi che frequentano la parrocchia dei Parioli, soprattutto nel caso che qualcuno si faccia vivo dopo la notizia dell’arresto del presunto pedofilo. Tanto più che alcuni parrocchiani - e fra loro anche una giovane madre - si sono ricordati ieri «di un sospetto viavai di ragazzini». Una bomba vera e propria perché sui banchi di San Luigi non è raro vedere assorti in preghiera politici (Antonio Tajani, vice presidente del Parlamento europeo) e attori (Sergio Castellitto e la moglie scrittrice Margaret Mazzantini).
Bimbi filmati e fotografati
A Salta, nella chiesa Maria Medianera de Todas Las Gracias, nel quartiere Islas Malvinas, tutti invece sapevano che don Alessandro era ricercato. Secondo il giudice di garanzia Diego González Pipino, che ha firmato l’ordine di cattura, il sacerdote è imputato di «abusi sessuali aggravati su un numero imprecisato di vittime». A casa del prete - che nel 2011 finì sui giornali per aver difeso l’attrice Luciana Littizzetto in una querelle con la Chiesa sull’impegno a favore degli immigrati - sarebbero stati sequestrati computer e cd con foto e video dei suoi incontri con i minori che, per gli investigatori argentini, sarebbero avvenuti in alcune case di Salta.
Amici e nemici
Violenze seriali, quindi, tutte commesse nella cittadina soprannominata da abitanti e turisti «la linda», per la sua bellezza. Ma lì il parroco dei Parioli non ha lasciato un bel ricordo. E ora nemmeno fra alcuni fedeli romani. A chi non ha mai avuto sospetti («Le sue omelie erano di scuola, ma fatte bene», dice un 50enne) e si fidava di lui, al punto da lasciargli i figli piccoli per il catechismo, si contrappone da ieri sera chi invece si chiede: «Possibile che la Chiesa non sapesse dei suoi trascorsi con la legge?». Ma il Vicariato rivela: «Era tornato a Roma per motivi di salute, con un giudizio positivo del vescovo locale».
3 gennaio 2015 | 19:19
 
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