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Acireale. Don Carlo Chiarenza è un prete pedofilo, ma scatta la prescrizione, Finta sospensione a divinis. Dice ancora messa nonostante l'allontanamento

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view post Posted on 8/10/2015, 19:38
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http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pre...ga-1180571.html

Prete pedofilo ma celebra ancora la Messa: "Il Papa intervenga"
In Sicilia il sacerdote, condannato dal tribunale ecclesiastico, è stato autorizzato dal Vescovo a dire Messa. La denuncia di una Onlus


Claudio Cartaldo - Gio, 08/10/2015 - 19:26
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Un nuovo scandalo pedofilia sembra profilarsi nell'orizzonte della Chiesa mentre è in corso il Sinodo sulla famiglia.


Solo due giorni fa le dichiarazioni di don Gino di Trento che "giustificava" i pedofili avevano scosso la tranquillità della Chiesa italiana. Ora arriva una nuova accusa che fa scendere un velo su quella lotta alla pedofilia portata avanti da papa Benedetto prima e Bergoglio poi.

Un prete siciliano ha pronunciato messa nonostante una condanna del tribunale ecclesiastico per abusi sessuali a un minore. Lo denuncia viene da una onlus antipedofilia, che ha ufficialmente chiesto a Papa Francesco di intervenire per far finire lo "scandalo". "Carlo Chiarenza - dice Roberto Mirabile, presidente de La Caramella buona - è stato condannato all'allontanamento per 8 anni dalla Sicilia e dalla sua diocesi perchè riconosciuto colpevole dalla sua chiesa di abusi sessuali nei confronti di Teodro Pulvirenti, quando quest'ultimo era un minore. Si tratta di una condanna in primo grado, ma pochi giorni fa il vescovo Nino Raspanti di Acireale (provincia di Catania, ndr) ha scandalosamente autorizzato Chiarenza a concelebrare una messa davanti a tanti fedeli".

La Messa, ha aggiunto la onlus, si è tenuta nella chiesa di Aci San Filippo, in provincia di Catania. Mirabile ha poi ricordato il caso di don Gino e delle sue parole "oscene e censurabili" sui bambini e sulla pedofilia: "Quelle erano parole - ha concluso- qui invece si è passati ai fatti".
 
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view post Posted on 10/10/2015, 08:40
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http://www.tempostretto.it/news/amministra...sulle-nubi.html

AMMINISTRATORE APOSTOLICO
Pedofilia,gli ammanchi,il giallo dell'eredità: monsignor Raspanti fa chiarezza sulle nubi
Ha risposto con franchezza alle domande dei cronisti l'amministratore apostolico Antonino Raspanti, che avrà la reggenza della diocesi fino alla nomina del sostituto di La Piana. Dalle polemiche, al giallo dell'eredità, passando per i temi legati alla pedofilia ed agli ammanchi nelle casse, il vescovo di Acireale ha fatto chiarezza.

IL CASO DON CHIARENZA

L’arrivo a Messina di monsignor Raspanti è coinciso con una lettera inviata dall’associazione “La caramella buona” a Papa Francesco, nella quale si stigmatizza la decisione del vescovo di far concelebrare, alcuni giorni fa, una messa ad Aci San Filippo a don Chiarenza, condannato dal Tribunale ecclesiastico per abusi sessuali su un minore.

“Cerco di essere sintetico ma chiaro. Martedì si festeggiavano i 25 anni di sacerdozio del parroco di Aci San Filippo. Padre Chiarenza vive proprio di fronte la chiesa ed è stato lo stesso parroco a chiedermi di concedergli il permesso, visto che officiavo io ed io ho anche questa prerogativa. Ho tenuto conto di una serie di fattori, mi sono consultato anche con la Congregazione e poi ho deciso. Tra l’altro il decreto cautelativo nei confronti di don Chiarenza l’ho emesso io e per ben 2 volte”.

Monsignor Raspanti ha spiegato che in attesa della sentenza (che ha condannato il prete per pedofilia all’allontanamento ed al divieto di officiare) è stato proprio lui ad emettere il decreto cautelativo durato 2 anni. Nel luglio del 2013 è arrivata la condanna, ma don Chiarenza ha presentato ricorso e l’istanza ha sospeso il provvedimento cautelativo. Papa Francesco nel frattempo ha nominato una nuova Commissione internazionale per i casi di pedofilia e da allora la mole enorme di fascicoli è in fase di analisi.

“Ho periodicamente sollecitato notizie sull’esito del ricorso, l’ultima volta in estate. Lo faccio nell’interesse della vittima, Pulvirenti, ma lo stesso don Chiarenza me lo chiede. Nel frattempo ho emesso un secondo decreto cautelativo autorizzando don Chiarenza a vivere dove si trova adesso ma vige il divieto di celebrazione. Il permesso, che è stato un caso isolato è di mia pertinenza, ma mi sono sentito con la Santa Sede e con la Congregazione. La Caramella buona mi ha sempre dato atto di essere inflessibile, mi stupisce quindi questa nota. Mi auguro che il clamore possa magari accelerare l’esito del ricorso, nell’interesse di tutti”.

Proprio in relazione alla pedofilia l’amministratore è stato sollecitato a rispondere in merito alla presenza in Curia di un prete indagato per molestie su un minore, non ha esitato: “Non c’è alcun dubbio che approfondirò la questione e faremo chiarezza, esistono le leggi, le regole, su questo non si discute, sarò fermissimo, come ho dimostrato.
 
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view post Posted on 22/10/2015, 06:42
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http://catania.meridionews.it/articolo/374...quello-abusato/

Prete condannato per pedofilia su Rete 4
Don Chiarenza: «Sono io quello abusato»
SIMONE OLIVELLI 21 OTTOBRE 2015
CRONACA – L'ex rettore della Basilica di San Sebastiano ad Acireale ha parlato ieri nel corso della trasmissione La strada dei miracoli. Condannato in primo grado dal tribunale ecclesiastico a stare lontano dalla diocesi con l'accusa di aver abusato di un minore, nelle scorse settimane ha concelebrato una messa ad Aci San Filippo

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«A essere abusato sono stato io». A dirlo è stato don Carlo Chiarenza, il prete condannato in primo grado dal Tribunale ecclesiastico con l'accusa di pedofilia. Il prelato, denunciato nel 2012 da Teo Pulvirenti per fatti accaduti decenni prima, è stato intervistato, ieri, dalla trasmissione televisiva di Rete4 La strada dei miracoli.
«Sentire la parola pedofilia riferita alla mia persona mi fa schifo, perché è qualcosa di innaturale e osceno - ha affermato Chiarenza -. Questo giovane era tardo adolescente quando partecipava alle attività musicali e teatrali della parrocchia. Molto probabilmente sono stato io abusato, e strumentalizzato».

L'ex rettore della Basilica di san Sebastiano ad Acireale ha negato che con la vittima ci siano mai stati avvicinamenti di natura erotica: «Lo avrò incontrato e avrò risposto ai suoi saluti come con qualsiasi altro giovane», si è difeso Chiarenza, che poi si è detto incredulo nel vedere quella che a suo dire sarebbe stata una reazione plateale: «Perché fare tutti questi gesti eclatanti, cosa ci ha concluso? - ha aggiunto il sacerdote, riferendosi alla denuncia pubblica fatta da Pulvirenti e alle reazioni dell'opinione pubblica che ne seguirono -. Ha fatto sapere al mondo intero che è gay».

Sulla propria vicenda giudiziaria interna alla Chiesa, Chiarenza ha poi specificato di non avere mai ricevuto alcuno avviso di garanzia, ma di essere stato egli stesso a chiedere di essere convocato e ascoltato: «Sono stato io a chiedere al vescovo di stare lontano dalla diocesi per non intralciare le indagini» ha dichiarato l'ex rettore, tornato al centro dell'attenzione dopo aver concelebrato, insieme al vescovo di Acireale Nino Raspanti, la messa in onore del 25esimo anno di sacerdozio del prete di Aci San Filippo, frazione di Aci Catena dove attualmente Chiarenza vive.

A esprimersi sulla presenza televisiva del sacerdote - che nel 2013 è stato condannato a otto anni, di cui i primi tre da scontare fuori dalla Sicilia mentre gli altri cinque lontano dalla diocesi di Acireale - è stata l'associazione La Caramella Buona: «Ieri sera è andato in onda la conferma di uno scandalo - dichiara il presidente della onlus Roberto Mirabile -. Il vescovo Raspanti non poteva non sapere delle dichiarazioni che avrebbe rilasciato Chiarenza. Il capo della diocesi ha anche detto che a valutare l'opportunità di avergli fatto concelebrare la messa saranno i posteri, ma non è così. Bastano i contemporanei per giudicare la leggerezza con cui è stata trattata una storia gravissima». In riferimento alle parole di Chiarenza, che si è detto vittima del clamore mediatico, Mirabile si sofferma su un passaggio dell'intervista: «Il sacerdote poco dopo aver detto di essere schifato dalla pedofilia, perché legata ai bambini, aggiunge che Pulvirenti all'epoca dei fatti era già adolescente. Perché quella strana specificazione?» conclude il presidente de La Caramella Buona. Per il diritto ecclesiastico, la pena inflitta a Chiarenza, avendo quest'ultimo presentato ricorso, al momento è sospesa.
 
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view post Posted on 5/11/2015, 11:41
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http://www.blitzquotidiano.it/photogallery...izione-2313927/

Acireale, prete accusato di pedofilia: tutto in prescrizione
A denunciare il prete era stato un catanese di 38 anni facendo ascoltare una registrazione audio fatta di nascosto tra lui e don Carlo
Pubblicato il 4 novembre 2015 22:46 | Ultimo aggiornamento: 4 novembre 2015 22:46

di redazione Blitz
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Acireale, prete accusato di pedofilia: tutto in prescrizione
Acireale, prete accusato di pedofilia: tutto in prescrizione
CATANIA – Una violenza sessuale su un ragazzo, allora adolescente, rischia di finire nel nulla, senza un colpevole. La Procura di Catania ha infatti chiesto l‘archiviazione per prescrizione del reato dell’inchiesta su don Carlo Chiarenza, l’ex parroco di San Paolo ad Acireale, accusato di aver abusato sessualmente di un parrocchiano quando la vittima aveva 14-15 anni tra il 1989 e il 1990.
A denunciare il prete era stato un catanese di 38 anni, che lavora negli Stati Uniti, facendo ascoltare una registrazione audio fatta di nascosto tra lui e don Carlo. Per lo stesso reato la Congregazione per la Dottrina della Fede del Vaticano ha condannato in primo grado, nell’agosto del 2013, il sacerdote “a dimorare per alcuni anni fuori dalla Diocesi non assumendo incarichi ecclesiali e non svolgendo il ministero in pubblico”.
Nella richiesta di archiviazione la Procura evidenzia che l’inchiesta è “evidentemente pregiudicata dall’effetto dell’istituto della prescrizione”, ma scrivono i magistrati, “giova comunque rilevare che le dichiarazioni rese dalle persone offese sono risultate dettagliate e coerenti, circostanziate (e perciò stesso incompatibili con l’invenzione dei fatti narrati)”. “Il decorso del termine di prescrizione – osservano – non consente di indugiare oltre al riguardo, seppure non possa rimarcarsi la mancata emersione di elementi atti a comprovare la falsità delle accuse”. Il legale della vittima, l’avvocato Giampiero Torrisi, che ha reso nota la decisione della Procura, ha annunciato che “non proporrà alcuna opposizione alla richiesta di archiviazione” avanzata dai Pm.
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view post Posted on 15/4/2016, 07:32
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http://www.lasicilia.it/articolo/mons-chia...-il-suo-ricorso

Mons. Chiarenza colpevole anche per la Chiesa
Congregazione respinge il suo ricorso
Apr 14, 2016 COMMENTI -A A +A
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Roma - "La Congregazione per la Dottrina della Fede ha rigettato il ricorso presentato da mons. Carlo Chiarenza di Acireale, già condannato in primo grado nel luglio 2013 per abusi sessuali". Lo comunica l'associazione antipedofilia 'La caramella buona", aggiungendo che a mons. Chiarenza vengono comminate una serie di pene canoniche, come l'obbligo di dimorare fuori dalla città di Catania per tre anni, il divieto per tre anni di celebrare in pubblico la messa e il divieto perpetuo di confessare ed esercitare la direzione spirituale, e di ricevere in futuro incarichi ministeriali che possano comportare contatto con i minori.

Il sacerdote dovrebbe risarcire la vittima, Teodoro Pulvirenti, oggi ricercatore in Usa, con la somma di 50mila euro (alle quali si aggiungono 4mila euro di spese processuali al Tribunale Ecclesiastico). "Qualora mons. Chiarenza non ottemperasse alle pene suddette" il rischio per lui - rileva l'associazione - è "la dimissione dallo stato clericale". "Non riesco a crederci - dichiara nella stessa nota Teo Pulvirenti - avverto un incredibile senso di liberazione, finalmente, insieme agli amici della Caramella Buona, abbiamo ottenuto non solo giustizia popolare ma anche quella della Chiesa".

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...b14f0aefb.shtml

DOVRÀ RISARCIRE IL RAGAZZO DI CUI HA ABUSATO CON 50MILA EURO
Pedofilia, rigettato il ricorso
di monsignor Chiarenza
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha respinto la difesa del sacerdote di Acireale già condannato in primo grado. La sua vittima oggi è ricercatore negli Usa
di Vincenzo Barbagallo


Monsignor Carlo Chiarenza
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha rigettato il ricorso presentato da Monsignor Carlo Chiarenza di Acireale, già condannato in primo grado nel luglio 2013 per abusi sessuali compiuti ai danni di Teo Pulvirenti, assistito dall’associazione antipedofilia «La Caramella Buona Onlus». «Non riesco a crederci – dichiara commosso Teo Pulvirenti da New York, dove lavora come ricercatore – avverto un incredibile senso di liberazione, finalmente, insieme agli amici della “Caramella Buona”, abbiamo ottenuto non solo giustizia popolare ma anche quella della Chiesa».
La sentenza
Dichiarato colpevole, a Chiarenza sono state comminate diverse pene canoniche tra le quali l’obbligo di dimora fuori dalla città metropolitana di Catania per tre anni in un luogo concordato tra il Vescovo di Acireale e il Vescovo ospitante, il divieto per tre anni di celebrare in pubblico la Santa Messa, il divieto perpetuo di confessare ed esercitare la direzione spirituale, e di ricevere in futuro incarichi ministeriali che possano comportare contatto con i minori. Oltre a queste misure il prete dovrà risarcire Teodoro Pulvirenti la vittima all’epoca dei fatti, con la somma di 50mila euro nel tempo massimo di 24 mesi dalla data della notifica di questo Decreto.«Qualora Mons. Chiarenza non ottemperasse alle pene suddette - si legge nel dispositivo - gli si impongano altre pene canoniche espiatorie di cui al CIC can 1336, non esclusa, dietro severo ammonimento e de mandatu Congregationis pro Doctrina Fidei, la dimissione dallo stato clericale».
14 aprile 2016 | 21:54
 
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