APPELLO su RADIO marte
«Mio padre Mario Merola senza tomba,
il sindaco deve dedicargli un mausoleo»
La figlia del «re della sceneggiata»: «Noi dimenticati
La salma è ancora nella cappella di Gigi D'Alessio»
NAPOLI – Non bastano più commemorazioni e concerti celebrativi (l’ultimo sarà l’11 dicembre al Palapartenope). I figli di Mario Merola vogliono fortemente che il padre, re della sceneggiata e voce napoletana per eccellenza degli ultimi 30 anni, abbia una tomba tutta sua. Proprio così: una sorta di mausoleo aperto a tutti nel cimitero, così come è per il grande Caruso o, in parte, per Totò. Sono passati ormai cinque anni dalla morte dell’interprete di film cult come «Lacrime napulitane» e «’O zappatore» e la salma è ancora ospitata nella cappella di Gigi D’Alessio, grande amico della famiglia Merola. Oggi la figlia dell’indimenticato Mario, Loredana, è intervenuta ai microfoni dell’emittente Radio Marte e si è sfogata nei confronti delle istituzioni cittadine. «Tante le promesse fatte dalle istituzioni del tempo - ha detto - da una strada ad un monumento. E invece tutto è stato dimenticato e la salma di mio padre è ancora nella cappella D’Alessio».
L'APPELLO A DE MAGISTRIS - La Merola ha dunque rivolto un appello al sindaco de Magistris affinché realizzi il tanto desiderato monumento cimiteriale. Ha infine ringraziato i cittadini del quartiere «Case Nuove» che spontaneamente hanno eretto al compianto Mario, cantante del popolo, una lapide celebrativa. L’unico sostegno è finora arrivato solo da parte della gente del popolo, lo stesso popolo che ha sempre sostenuto l’artista, tanto da attribuirgli il titolo di «re di Napoli».
Marco Perillo
25 novembre 2011
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...305610575.shtml
