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Parroco contro convegno su Cagliostro. Il sindaco se ne frega, Non gli basta che la Santa Inquisizione lo fece morire in galera

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view post Posted on 30/8/2011, 07:21
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La storia

San Leo, la manifestazione è stata indetta per ricordare l' esoterismo del conte di Cagliostro

Il parroco: no al raduno sulla magia E per protesta chiude il Duomo

Curia contro logge massoniche: princìpi inconciliabili con la religione Il Comune Il sindaco: «La nostra è una città storica, aperta a tutti gli eventi. Anche questo porta soldi alla comunità»

Chi ha paura del fantasma di Cagliostro? Viene da chiederselo raccontando quel che è successo durante il weekend a San Leo (l' antica Montefeltro), città fortezza dove il mago eretico finì i suoi giorni, a 52 anni, dopo averne passati 4 nelle segrete del castello, causa la condanna inflittagli, nel 1791, dal Tribunale dell' inquisizione: pena di morte, commutata in carcere a vita. Riemerge, dunque, dal passato questa figura controversa di avventuriero/massone e dà luogo a una piccola, contemporanea, crociata della Chiesa locale - un parroco e il vescovo, uniti - contro il convegno «Alchimia alchimie», organizzato dalla Gran Loggia d' Italia e dal Grande Oriente d' Italia. Si tratta di un evento, aperto al pubblico, che le due logge massoniche ripropongono, annualmente, alla fine di agosto, con l' ok dell' amministrazione comunale e il malcelato disappunto dei rappresentanti delle istituzioni cattoliche. Questa volta, però, è accaduto un fatto plateale, significativo: don Andrea Bosio, parroco di Pietracuta (frazione di San Leo), responsabile di tutti i luoghi di culto della città, ha deciso la serrata di due importanti monumenti storici, la Pieve e la Cattedrale, meta di molti visitatori. Le ha blindate proprio durante il weekend del raduno dei «seguaci» di Cagliostro. Con il sostegno del vescovo, monsignor Luigi Negri, che già l' anno scorso aveva fatto le sue rimostranze sull' evento con una lettera aperta. Intendiamoci, la motivazione ufficiale addotta dal sacerdote è logistica. «Ci mancava, per questo fine settimana, un custode che potesse controllare le chiese per tutta la giornata - ha detto -. E siccome sono giorni di grande affluenza di persone, data la delicatezza dei luoghi, si è preferito lasciarli chiusi». Ma don Andrea si lascia sfuggire la vera motivazione della serrata: «I principi della massoneria da sempre sono inconciliabili con quelli della fede cattolica e del catechismo cristiano». Parole rilanciate dal vescovo e riprese dal Quotidiano nazionale : «Sono totalmente favorevole alla scelta del parroco. La manifestazione continua a proporre eventi organizzati dalle due massonerie». E va oltre: «Non metto in discussione il diritto di farla, ma questa collaborazione con il Comune è imbarazzante». Par di capire, insomma, che l' amministrazione comunale dovrebbe in qualche modo ostacolare la kermesse delle Logge. Il sindaco Matteo Guerra non intende alimentare la polemica. Tuttavia, precisa. «La nostra è una piccola città, carica di storia. Qui sono passati personaggi importanti come Dante e San Francesco. E, prima di loro, Berengario II, che fu re d' Italia dal 950 al 961. E qui visse i suoi ultimi anni, incarcerato nelle Fortezza, Cagliostro. Voglio dire che abitualmente San Leo ospita eventi collegati alla sua storia. Ed anche così attira visitatori e turisti. Tanta manna dal cielo per la nostra economia». I massoni? «La Gran Loggia d' Italia e il Grande Oriente sono associazioni legali. Fino a prova contraria, nel nostro Paese c' è libertà di pensiero. Perché negare loro la Sala polivalente per tenere le conferenze? Perché impedire che l' evento si concluda con i fuochi d' artificio alla Fortezza? Anche i massoni servono alle casse della città. Aggiungo - ma questa è solo una considerazione - che il programma dell' edizione 2011 di Alchimia Alchimie non affrontava argomenti, per così dire, scottanti». «Non ha senso criticare il Comune perché sfrutta l' immagine di Cagliostro - osserva l' assessore al Turismo, Carla Bonvicini -. La decisione di chiudere la Pieve e la Cattedrale è scelta libera del sacerdote responsabile. Come lo è organizzare un convegno che può non piacere alla Chiesa cattolica». Conclude: «Noi siamo, comunque, pronti al dialogo e al confronto. Anche con don Andrea e con monsignor Negri». Marisa Fumagalli


Le logge Grande Oriente La principale organizzazione massonica italiana è quella del Grande oriente. Fondata a Milano il 5/3/1805, conta 650 logge e ha 18 mila iscritti. Sede storica Palazzo Giustiniani a Roma, quella attuale Villa il Vascello. Al suo interno nacque la P2, loggia segreta con l' obiettivo di sovvertire le istituzioni Gran loggia d' Italia La Gran loggia d' Italia degli ALAM (Antichi liberi accettati muratori) è nata nel 1910 come Serenissima gran loggia d' Italia. È un' obbedienza massonica fondata da un gruppo di appartenenti al Rito scozzese antico e accettato, usciti dal Grande oriente d' Italia nel 1908

Fumagalli Marisa

Pagina 29
(29 agosto 2011) - Corriere della Sera



http://archiviostorico.corriere.it/2011/ag...110829001.shtml
 
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