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Troppe foto fra i banchi, la scuola insegnerà il galateo del telefonino

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perlanaturale
view post Posted on 21/5/2011, 12:13







Troppe foto fra i banchi, la scuola
insegnerà il galateo del telefonino

Troppe foto fra i banchi, la scuola
insegnerà il galateo del telefonino
L'iniziativa lanciata dal preside della scuola media Ricci, a Milano, dopo i ripetuti casi di scatti
e video girati in classe e poi postati su Facebook. "L'anno prossimo i corsi saranno obbligatori"




Usano il cellulare in classe per filmare compagni, fotografano i professori per poi postarli su Facebook. E il preside spedisce dieci tredicenni a lezione di privacy e di “etica del telefonino” fino alla consegna delle pagelle, al posto delle ore di informatica. Già pensando di rendere il corso obbligatorio per tutti gli studenti a partire dal prossimo anno scolastico. Alla media Ricci del comprensivo Cadorna è guerra agli scatti rubati fra i banchi. E all’uso scorretto dei social network fra giovanissimi.

A essere mandati per due volte alla settimana a ripetizioni di strumenti di comunicazione — dove viene spiegato per esempio quali immagini possono essere pubblicate e quali no, e che tipo di autorizzazioni ci vogliono, quanti anni bisogna avere per iscriversi a determinati siti — non sono solo ragazzini scoperti a fare video o foto a scuola, ma anche studenti che si sono presi più una nota per aver lasciato ripetutamente il cellulare acceso durante le ore di inglese o di matematica. «È un problema che riguarda tutte le scuole medie: a quell’età si ritrovano già in mano uno strumento potentissimo, in accoppiata con Internet — spiega il preside, Giovanni Del Bene — Devono rendersi conto dei danni che possono causare. Non possiamo aspettare ci si presentino brutti episodi per muoverci, dall’anno prossimo chiederò di inserire questo laboratorio nell’offerta formativa della scuola».

Ma non è solo quello che succede fino al suono della campanella a preoccupare l’istituto. La mamma di una studentessa disabile si è infatti presentata a scuola e si è rivolta agli insegnanti, dopo essersi accorta che le compagne di sua figlia la insultavano pesantemente, anche se non in orario scolastico, nei commenti di una foto di classe postata su Facebook. I professori hanno così deciso di inviare immediatamente una lettera alle famiglie, per chiedere di vigilare sempre di più sui figli per evitare episodi cyberbullismo, che si ripetono con preoccupante frequenza anche fra gli studenti delle medie.


E a tutti e 223 i ragazzi che frequentano la Ricci, invitandoli alla riflessione e alla consapevolezza: «Devono rendersi conto dei pericoli che corrono loro stessi, il web può essere pericolosissimo», spiega un insegnante. «Lo sapete che l’accesso a Facebook non è consentito alla maggior parte di voi? E che le parole scritte o dette possono essere violenza?», si legge nella lettera. E ancora: «Siete consapevoli che esiste la polizia postale autorizzata a intervenire in questi casi e a coinvolgere i vostri genitori?».

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/0...onino-16411162/


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:huh:

 
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