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Santo Carol Wojtyla, protettore di pedofili e criminali, La menzogna globale del pontefice responsabile di centinaia di migliaia di abusi

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Alessandro Baoli
view post Posted on 14/1/2011, 17:00 by: Alessandro Baoli




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Beato quasi subito

di Piergiorgio Odifreddi

Quando Giovanni Paolo II morì, i fedeli intonarono a gran voce la richiesta che fosse fatto “santo subito”. Allora non furono soddisfatti, ma ora saranno un po’ meno insoddisfatti, ammesso che si ricordino della richiesta che fecero a papa appena morto. E’ stato infatti annunciato che il 1 maggio, che per le persone normali è la festa dei lavoratori, per i fedeli sarà il giorno della proclamazione del penultimo papa “beato quasi subito”.

A dire il vero, le norme stabilirebbero che debbano intercorrere almeno cinque anni dalla morte del candidato, per l’apertura del processo della sua beatificazione, ma erano state derogate dal novello Benedetto XVI per permettere l’immediata istruzione della causa per il suo “amato predecessore”. D’altronde, era stato proprio quest’ultimo a disattenderle per primo, quando aveva concesso un’analoga deroga per Madre Teresa di Calcutta.

In realtà, ad autoproclamarsi ben più che beato ci aveva già pensato Giovanni Paolo II stesso, inscenando il 13 maggio 2000 a Fatima la propria letterale apoteosi, o divinizzazione, alla maniera di Alessandro Magno. All’augusta e silenziosa presenza del novello Isacco, in quell’occasione il Segretario di Stato cardinal Sodano aveva infatti dichiarato solennemente che il papa polacco era l’oggetto del cosiddetto “terzo segreto” di Fatima.

Ma fin da subito dopo il suo attentato, il 13 maggio 1981, il papa aveva dichiarato che a deviare la pallottola che l’aveva ferito senza ucciderlo era stata la “mano materna” della Madonna di Fatima. Cosa ci facesse la Madonna di Fatima a Piazza San Pietro, è ovviamente una domanda impertinente (cioè, sensata), da non rivolgere a un fan della Signora come Wojtyla, che si dichiarava totus suus.

Altrettanto impertinente (cioè, sensata) sarebbe la domanda sul perchè la Madonna, di Fatima o di Piazza San Pietro che dir si voglia, era stata in grado di evitare il peggio, deviando la pallottola, ma non di ottenere il meglio, facendole mancare il bersaglio. Se proprio voleva esibirsi, non poteva prodursi in qualche effetto speciale? Ad esempio, far volteggiare la pallottola sul pontefice, o rincularla sull’attentatore?

Ma sappiamo che queste cose sono imperscrutabili. Così come lo è il fatto che, da vivo, Giovanni Paolo II non sia stato in grado di guarire se stesso dal Parkinson. Ma che sia riuscito a farlo, da morto, per la suora che ora diventa la testimonial delle sue “eroiche virtù”. Certa gente, si potrebbe dire, è davvero meglio morta che viva.

Nella beatificazione del papa, naturalmente, non c’è niente di male. I beati e i santi, proprio grazie a lui sono ormai diventati per la Chiesa quello che i cavalieri e i commendatori sono per lo stato: titolari di onorificenze, cioè, che non si negano a nessuno. Lo stesso Giovanni Paolo II ne ha proclamati da solo, nel suo pontificato, rispettivamente 1338 e 482: cioè, più dei 1319 beati e 296 santi proclamati da tutti i suoi predecessori dal 1588, anno in cui Sisto V istituì la congregazione dei riti e fissò le procedure moderne.

Si potevano dunque forse negare proprio a lui le onorificenze che egli aveva tanto generosamente dispensato ad altri? Ma c’era veramente bisogno di aspettare sei anni per dichiarare che Giovanni Paolo II era in grado di compiere miracoli? Non bastava il fatto che nel terzo millennio ci sia ancora gente che crede a queste cose, e che le prende seriamente?

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33 replies since 7/3/2010, 12:01   2073 views
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