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Santo Carol Wojtyla, protettore di pedofili e criminali, La menzogna globale del pontefice responsabile di centinaia di migliaia di abusi

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view post Posted on 7/3/2010, 12:01
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La menzogna globale del pontefici responsabile di centinaia di migliaia di abusi

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http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_est...html?refresh_ce

Notizie - Interni Esteri
Wojtyla, serve un altro miracolo
Dubbi sulla guarigione della suora

Il giallo innescato in Polonia. Il Vaticano smentisce. Secondo un giornale la religiosa francese si sarebbe ancora ammalata di parkinson. Difficile la posizione fi mons Oder, già criticato per alcune rivelazioni.

È «giallo» sulla beatificazione di Giovanni Paolo II. Anche se fonti vaticane non confermano, sembra improbabile che la guarigione della suora francese Marie-Simone Pierre sarà il miracolo che porterà Wojtyla agli onori degli altari. La Commissione Medica avrebbe chiesto alla Postulazione di presentare un altro miracolo, scegliendolo tra i 271 sui quali sono state raccolte documentazioni (tra questi ne risultano molti «italiani»). Una fonte autorizzata vaticana ha smontato sul nascere il nuovo «mistero»: in realtà l'esame del miracolo, quello di suor Marie Simon-Pierre, è solo agli inizi; ad analizzarlo hanno cominciato i periti che dovranno riferire la loro opinione alla Commissione medica. Poi questa, dopo Pasqua, dovrà pronunciarsi e inviare il proprio parere ai teologi e, infine, ai cardinali. Insomma, come si dice in Vaticano, il miracolo è «sub judice» ed è assolutamente prematuro, oltre che falso, parlare di una sua bocciatura o di una sua approvazione.

La notizia bomba (sempre che poi lo sia davvero) è frutto di una cortocircuito mediatico provocato da un quotidiano polacco che ha innescato la miccia del dubbio sulla guarigione dal Parkinson di Marie-Simone Pierre. «Ci sono malattie che danno dei sintomi come il Parkinson, ma in realtà non sono tali. Si tratta di "parkinsonismi", curabili con terapie specifiche mentre il morbo di Parkinson non è curabile», ha spiegato il neurologo Grzegorz Opala sul quotidiano «Rzeczpospolita». Come dire: la religiosa francese non sarebbe miracolosamente guarita dal Parkinson, ma il decorso della sua malattia - simile nella fenomenologia al celebre morbo - avrebbe semplicemente avuto un esito positivo. Il giornale polacco sostiene nella sua ultima edizione che la suora francese si è «ammalata nuovamente di Parkinson».

Una fonte vicina al postulatore ha detto alla Kap (agenzia di stampa cattolica polacca) che «non si sa nulla» di una nuova malattia della suora. Tutto l'incartamento, del resto, è «sub secreto» e il procedimento è lungi dall'essere concluso. Peraltro, sulla memoria di Wojtyla si sta sviluppando da mesi una sorta di battaglia all'interno della Chiesa. Clamorose le critiche che hanno investito il postulatore della causa, Slawomir Oder, per aver pubblicato un libro di rivelazioni tra le quali emergeva, ad esempio, che Giovanni Paolo II era solito flagellarsi. Rivelazioni non gradite da alcuni dei più stretti collaboratori di Wojtyla, che non hanno mancato di far emergere dissenso e proteste. Ora lo stesso postulatore, responsabile di aver indicato il miracolo della suora francese, torna di fatto al centro delle critiche. Ormai è certo che la data di beatificazione del Papa polacco non sarà quella del 16 ottobre, anniversario della sua elezione al Soglio pontificio nel 1978. Il Vaticano ha, infatti, di recente annunciato che il giorno dopo, il 17 ottobre, verranno celebrate in San Pietro sei canonizzazioni. Così è di fatto impossibile un accavallamento con la beatificazione di Wojtyla.

Ora è teoricamente lecito pensare che il tutto possa tornare all'esame della Congregazione delle Cause dei Santi entro l'inizio dell'estate. C'è chi vorrebbe accelerare a tutti i costi i tempi e già indica con certezza la data della beatificazione al massimo per il novembre 2010. E c'è chi vorrebbe procedere con calma e prudenza, dopo l'avvio rapido del processo, grazie alla decisione di Papa Ratzinger di derogare dai cinque anni canonici di attesa dopo la morte del candidato beato.

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Marino Collacciani

05/03/2010

Edited by GalileoGalilei - 26/4/2014, 08:06
 
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view post Posted on 7/3/2010, 18:10
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Perchè non lasciano analizzare questi miracoli a persone al di sopra delle parti in causa?
Se lo facessero, per esempio tipi come noi, sicuramente dei 271 miracoli non ne rimarrebbe uno che potesse suffragare la beatificazione del papa mediatico, il quale, da vivo si è venduto benissimo e a caro prezzo, da morto, lo stesso.
Personalmente, credo che dietro a queste storie, c'è una tattica studiata a tavolino, perchè sono tutte maledettamente identiche, per giungere alla beatificazione tanto voluta e spinta. Se diventa santo, a Cracovia arriverà un fiume di denaro fresco e sonante
 
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view post Posted on 26/6/2010, 13:51
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http://www.ilgiornale.it/interni/dubbi_mir...ge=0-comments=1

Dubbi sul miracolo di Wojtyla, da santo subito a santo mai
di Andrea Tornielli

Il processo di beatificazione non procede. Ora la parola d’ordine ai sacri palazzi è: "Non c’è fretta". Si cercano altri casi di guarigioni. A creare intoppi è il caso della suora guarita per una intercessione attribuita al Pontefice

Il processo di Papa Wojtyla non procede.E anche l’ipotetica data per la beatificazione nella primavera 2010, ancora di per sé possibile, non è più certa. Dopo la proclamazione delle virtù eroiche del Pontefice polacco, avvenuta in tempi record lo scorso 19 dicembre, la nuova parola d’ordine nei sacri palazzi è diventata: «Non c’è fretta». Santo subito, insomma, ma non subitissimo. A creare difficoltà è il presunto miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo II, presentato all’inizio dell’anno dal postulatore del processo, monsignor Slawomir Oder: si tratta, com’è noto, della guarigione di suor Marie Simon-Pierre, una religiosa francese affetta da una forma aggressiva di morbo di Parkinson. La malattia, che l’aveva costretta ad abbandonare il suo servizio nel reparto maternità di un ospedale di Arles, era scomparsa istantaneamente e inspiegabilmente dopo che le consorelle, nel giugno 2005, si erano rivolte a Papa Wojtyla appena scomparso chiedendogli il miracolo della guarigione. La Congregazione per le cause dei santi ha ricevuto tutta la documentazione medica e le carte del processo diocesano, quindi ha incaricato due specialisti di malattie neurodegenerative già membri della consulta medica del dicastero. Si attendeva per aprile la convocazione della consulta – presieduta dal professor Patrizio Polisca, medico personale di Benedetto XVI – chiamata a discutere il caso e a pronunciarsi sull’effettiva inspiegabilità dal punto di vista scientifico della guarigione. Poi la pratica sarebbe passata ai teologi (devono verificare se il miracolo è avvenuto effettivamente dopo l’invocazione a Papa Wojtyla) e infine ai cardinali. La firma di Ratzinger avrebbe sancito la conclusione del processo sul miracolo e dunque il via libera definitivo per la beatificazione. Uno dei due specialisti consultati ha però preannunciato un parere decisamente negativo, sollevando dubbi sulla diagnosi fatta in partenza dai medici francesi e dunque mettendo in dubbio che davvero la religiosa guarita fosse affetta dal Parkinson. La Congregazione ha dunque affidato una terza perizia, ma a tutt’oggi due pareri non sono ancora stati consegnati e per questo motivo non si è fissata la data della consulta che, salvo improbabili sorprese, slitterà a dopo l’estate. «Ma c’è anche l’ipotesi concreta –spiegano al Giornale autorevoli fonti d’Oltretevere – che la consulta su questo presunto miracolo non si tenga proprio. E che si chieda dunque al postulatore della causa di cambiare miracolo e di presentare un altro caso di guarigione».La popolarità di Papa Wojtyla, l’emozione per la sua morte, il fiume ininterrotto di persone che visitano la sua tomba hanno fatto sì che moltissime segnalazioni di grazie e presunte guarigioni miracolose siano state segnalate. Dunque monsignor Oder non avrebbe che l’imbarazzo della scelta nel caso la Congregazione dei santi respingesse il presunto miracolo presentato nei mesi scorsi. A tutt’oggi però nessuna comunicazione in questo senso è partita dagli uffici del dicastero chiamato «la fabbrica dei santi». «Non c’è fretta, tutto procede secondo le regole, senza corsie preferenziali », ripetono gli addetti ai lavori. È innegabile però che proprio in questi mesi il processo del Papa «Santo subito» abbia subito un significativo rallentamento, non spiegabile soltanto con i pur reali problemi tecnici sul miracolo. L’impressione è che più di qualcuno nella Santa Sede voglia andare avanti con calma, specie in un periodo nel quale emergono sospetti e ombre su alcuni importanti membri dell’entourage wojtyliano degli ultimi anni del pontificato, quando Giovanni Paolo II era molto malato. La gestione di alcuni clamorosi casi di abusi sessuali, fino alla vicenda che coinvolge Propaganda Fide in questi giorni, accompagnata da avvertimenti trasversali tra «vecchie» e «nuove» cordate, hanno aperto molte domande, anche se nessuno, dentro il Vaticano, ha mai manifestato dubbi sulla santità personale di Giovanni Paolo II e le eventuali opacità dell’entourage non hanno a che fare con il processo. È però più che comprensibile che si proceda con cautela, nonostante la spinta a far presto che arriva dall’arcivescovo di Cracovia, il cardinale Stanislaw Dziwisz.Una cautela aumentata dall’attesa per le prossime nomine interne alla stessa Congregazione dei santi. L’attuale arcivescovo Segretario Michele Di Ruberto sta per lasciare, e ci sono due candidati alla successione: il sottosegretario Marcello Bartolucci e il capo della task-force antipedofilia dell’ex Sant’Uffizio, il maltese Charles Scicluna.
 
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view post Posted on 8/1/2011, 14:42
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07-01-11
WOJTYLA: GUARDIAN, SU BEATIFICAZIONE PESA CASO PEDOFILO MARCIAL MACIEL


(ASCA) - Roma, 7 gen - Il quotidiano britannico The Guardian critica la prevista beatificazione di papa Giovanni Paolo II, annunciata come imminente in un articolo firmato nei giorni scorsi sul Giornale dal vaticanista Andrea Tornielli.

Con il titolo ''Una fretta mai vista e poco saggia per canonizzare Giovanni Paolo II'', il giornale pubblica oggi un articolo in cui il pontificato di Karol Wojtyla viene messo in discussione a causa dei suoi legami con padre Marcial Maciel Degollado, il sacerdote messicano fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo e del movimento Regnum Christi e coinvolto in gravi casi di abusi sessuali sui minori.

Il Guardian riconosce che Giovanni Paolo II ''ha un posto assicurato nella storia, grazie al suo ruolo nella caduta del comunismo, ai suoi notevoli sforzi per migliorare le relazioni fra Chiesa cattolica ed ebrei, per la sua presenza scenica, i giri del mondo e la sua abilita' nel chiedere scusa per gli errori papali del passato'', ma aggiunge che il caso di padre Maciel rappresenta una ''macchia gigantesca'' sul suo papato che ''alimenta in molti, anche i cattolici, dubbi sulla sua santita'''.

Secondo il quotidiano, ''per anni si sono susseguite le accuse di abusi sessuali'' nei confronti del prete, ''ma Maciel ha mantenuto una posizione di potere nel cuore della Chiesa cattolica, accompagnando Giovanni Paolo II in occasione di tre visite in Messico''.

''La saga di Maciel - conclud l'articolo - e' uno sgradevole scenario di sfondo per una canonizzazione che potrebbe diventare un altro autogol per le pubbliche relazioni del Vaticano''.



http://www.asca.it/news-WOJTYLA__GUARDIAN_...79952-ORA-.html
 
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view post Posted on 14/1/2011, 13:40
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Wojtyla: da 'Santo subito' alla firma del Papa
Iter causa canonica che lo portera' agli onori degli altari
14 gennaio, 13:28

CITTA' DEL VATICANO - ''Santo subito'' inneggiavano gli striscioni in via della Conciliazione l'8 aprile 2005 quando una folla smisurata partecipava ai funerali di Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla. Il popolo cattolico lo riconosceva santo e voleva che la Chiesa lo proclamasse tale. Oggi il Papa ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo alla intercessione del papa polacco, ultimo atto richiesto per proclamarlo beato. La cerimonia di beatificazione si svolgera' il primo maggio, in Vaticano, e sara' presieduta da Benedetto XVI. Si e' dunque conclusa oggi una parte importante del processo di beatificazione, iniziato senza attendere i cinque anni dalla morte prescritti dalle norme canoniche, visto che Benedetto XVI ha applicato al suo predecessore la stessa deroga che questi aveva voluto per madre Teresa di Calcutta.

La deroga, spiega oggi la congregazione per le Cause dei santi, fu sollecitata ''dalla imponente fama di santita' goduta dal papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto - precisa il dicastero vaticano - furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le cause di beatificazione e di canonizzazione''.

Oggi dunque il Papa, dopo l'udienza concessa al cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione, ha autorizzato il dicastero a promulgare il decreto sul miracolo attribuito ''all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II''.

Dal giugno 2005 all'aprile 2007 sono state celebrate l'Inchiesta Diocesana principale romana e quelle rogatoriali in diverse diocesi, sulla vita, sulle virtù e sulla fama di santità e di miracoli. La validità giuridica dei processi canonici e' stata riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con il decreto del 4 maggio 2007.

Nel giugno 2009, esaminata la relativa Positio, nove consultori teologi del dicastero hanno dato il loro parere positivo in merito all'eroicità delle virtù del Servo di Dio. Nel novembre successivo, seguendo l'usuale procedura, la medesima Positio e' stata sottoposta al giudizio dei cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, che si espressero con sentenza affermativa.


Il 19 dicembre 2009 il Papa ha autorizzato la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù. Il miracolo che la postulazione ha presentato all'esame della Congregazione per le cause dei santi e' la guarigione dal ''morbo di Parkinson'', la stessa malattia che ha afflitto papa Wojtyla dai primi anni Novanta, di suor Marie Simon Pierre Normand, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternités Catholiques.

Gli atti dell'Inchiesta canonica, regolarmente istruita, e le perizie medico legali sono stati sottoposti all'esame scientifico della Consulta Medica del Dicastero delle Cause dei Santi il 21 ottobre 2010. I suoi Periti, dopo aver studiato scrupolosamente le testimonianze processuali e l'intera documentazione, si sono espressi a favore dell'inspiegabilità scientifica della guarigione.

I Consultori teologi, dopo aver preso visione delle conclusioni mediche, il 14 dicembre 2010 hanno proceduto alla valutazione teologica del caso e, all'unanimità, riconobbero l'unicità, l'antecedenza e la coralità dell'invocazione rivolta al Servo di Dio Giovanni Paolo II, la cui intercessione era stata efficace ai fini della prodigiosa guarigione.

Infine, l'11 gennaio 2011, si è tenuta la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, i quali hanno emesso ''un'unanime sentenza affermativa'', ritenendo miracolosa la guarigione di Sr. Marie Pierre Simon, in quanto ''compiuta da Dio con modo scientificamente inspiegabile, a seguito dell'intercessione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, fiduciosamente invocato sia dalla stessa sanata sia da molti altri fedeli''.


www.ansa.it/web/notizie/rubriche/po...1640362218.html

Edited by GalileoGalilei - 14/1/2011, 16:00
 
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Mattialeccese
view post Posted on 14/1/2011, 15:40




In questo momento è necessario alzare l'audience nell'italietta cattolichetta e quindi va bene tutto. Il Messico è lontano e il The Guardian non lo legge nessuno in Italia, quindi...CHI SE NE FREGA! Avanti popolo!

P.S. sapete quando avverrà l'evento della Beatificazione? Il PRIMO MAGGIO...ma tu guarda! Uno scontro epocale: i cattolici a San Pietro e i comunisti a San Giovanni!
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 14/1/2011, 17:00




http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/...to/?ref=HROBA-1

Beato quasi subito

di Piergiorgio Odifreddi

Quando Giovanni Paolo II morì, i fedeli intonarono a gran voce la richiesta che fosse fatto “santo subito”. Allora non furono soddisfatti, ma ora saranno un po’ meno insoddisfatti, ammesso che si ricordino della richiesta che fecero a papa appena morto. E’ stato infatti annunciato che il 1 maggio, che per le persone normali è la festa dei lavoratori, per i fedeli sarà il giorno della proclamazione del penultimo papa “beato quasi subito”.

A dire il vero, le norme stabilirebbero che debbano intercorrere almeno cinque anni dalla morte del candidato, per l’apertura del processo della sua beatificazione, ma erano state derogate dal novello Benedetto XVI per permettere l’immediata istruzione della causa per il suo “amato predecessore”. D’altronde, era stato proprio quest’ultimo a disattenderle per primo, quando aveva concesso un’analoga deroga per Madre Teresa di Calcutta.

In realtà, ad autoproclamarsi ben più che beato ci aveva già pensato Giovanni Paolo II stesso, inscenando il 13 maggio 2000 a Fatima la propria letterale apoteosi, o divinizzazione, alla maniera di Alessandro Magno. All’augusta e silenziosa presenza del novello Isacco, in quell’occasione il Segretario di Stato cardinal Sodano aveva infatti dichiarato solennemente che il papa polacco era l’oggetto del cosiddetto “terzo segreto” di Fatima.

Ma fin da subito dopo il suo attentato, il 13 maggio 1981, il papa aveva dichiarato che a deviare la pallottola che l’aveva ferito senza ucciderlo era stata la “mano materna” della Madonna di Fatima. Cosa ci facesse la Madonna di Fatima a Piazza San Pietro, è ovviamente una domanda impertinente (cioè, sensata), da non rivolgere a un fan della Signora come Wojtyla, che si dichiarava totus suus.

Altrettanto impertinente (cioè, sensata) sarebbe la domanda sul perchè la Madonna, di Fatima o di Piazza San Pietro che dir si voglia, era stata in grado di evitare il peggio, deviando la pallottola, ma non di ottenere il meglio, facendole mancare il bersaglio. Se proprio voleva esibirsi, non poteva prodursi in qualche effetto speciale? Ad esempio, far volteggiare la pallottola sul pontefice, o rincularla sull’attentatore?

Ma sappiamo che queste cose sono imperscrutabili. Così come lo è il fatto che, da vivo, Giovanni Paolo II non sia stato in grado di guarire se stesso dal Parkinson. Ma che sia riuscito a farlo, da morto, per la suora che ora diventa la testimonial delle sue “eroiche virtù”. Certa gente, si potrebbe dire, è davvero meglio morta che viva.

Nella beatificazione del papa, naturalmente, non c’è niente di male. I beati e i santi, proprio grazie a lui sono ormai diventati per la Chiesa quello che i cavalieri e i commendatori sono per lo stato: titolari di onorificenze, cioè, che non si negano a nessuno. Lo stesso Giovanni Paolo II ne ha proclamati da solo, nel suo pontificato, rispettivamente 1338 e 482: cioè, più dei 1319 beati e 296 santi proclamati da tutti i suoi predecessori dal 1588, anno in cui Sisto V istituì la congregazione dei riti e fissò le procedure moderne.

Si potevano dunque forse negare proprio a lui le onorificenze che egli aveva tanto generosamente dispensato ad altri? Ma c’era veramente bisogno di aspettare sei anni per dichiarare che Giovanni Paolo II era in grado di compiere miracoli? Non bastava il fatto che nel terzo millennio ci sia ancora gente che crede a queste cose, e che le prende seriamente?

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view post Posted on 14/1/2011, 17:20
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Wojtyla beato subito, nonostante tutti i preti pedofili che ha coperto
Ferma Restando

*

13 gennaio 2011

Domani mattina Ratzinger apporrà la firma sul decreto per la beatificazione di Giovanni Paolo II. E la memoria ritorna a padre Degollado

Domani mattina, se non ci saranno ulteriori sorprese dell’ultim’ora, Benedetto XVI dovrebbe approvare il decreto con il quale si riconosce la validita’ del miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo II. Si tratta di una suora francese, Marie Simon-Pierre, guarita dal morbo di Parkinson. E’ infatti previsto che proprio nella mattinata di domani il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, vada da Benedetto XVI per sottoporgli il documento. Se tutto andrà per il verso giusto, Wojtyla sara’ beatificato nel 2011, a sei anni dalla morte, un record che condividera’ con Madre Teresa di Calcutta.

BEATO A TEMPO DI RECORD - La causa di beatificazione di Giovanni Paolo II e’ infatti partita immediatamente dopo l’elezione al soglio di Pietro di Benedetto XVI, nel maggio del 2005. Una notevole eccezione alla legge della Chiesa che prevede siano passati almeno cinque anni dalla morte del servo di Dio prima che cominci il processo. Ora, trascorsi 6 anni, Wojtyla diventera’ beato. Fecero scalpore, all’epoca dei funerali, le richieste che partirono dalla folla e da alcuni movimenti cattolici radunatisi in Piazza San Pietro, che invocarono Giovanni Paolo II ‘santo subito’. La corsia preferenziale di cui ha goduto Wojtyla nel percorso verso gli altari non è l’unica eccezione clamorosa in questo senso.

IL 16 OTTOBRE - Con ogni probabilita’ verra’ rapidamente resa nota anche la data in cui si svolgera’ la beatificazione di Karol Wojtyla. Il prossimo 16 ottobre, data della sua elezione a Pontefice, potrebbe essere il giorno prescelto. Si tratta infatti di una domenica per altro che coincide con la ricorrenza di Santa Edvige di Polonia. Da parte polacca, tuttavia, si spingeva per una beatificazione ultrarapida gia’ nel mese di maggio, il primo per l’esattezza. In quei giorni infatti si celebra la ricorrenza della divina misericordia e di suor Faustina Kowalska, santa polacca elevata agli onori degli altari proprio da Wojtyla. Inoltre in Polonia intorno al primo maggio, c’e’ qualche giorno di vacanza, un ponte, che permetterebbe a migliaia di fedeli di raggiungere Roma. In ogni caso per la beatificazione si assistera’ a un’affluenza di fedeli e di gente da ogni parte del mondo senza precedenti, e per questo sara’ necessario un notevole sforzo organizzativo sul piano logistico.

PERPLESSITA’ SUPERATE – Evidentemente, insomma, Wojtyla ha superato l’esame nonostante le molte perplessità sui suo comportamenti con i preti pedofili. Delle quali ha parlato una settimana fa il Guardian:

Mentre il posto di Papa Giovanni Paolo nella storia è assicurato, dato il suo ruolo nella caduta del comunismo, i suoi notevoli sforzi per migliorare le relazioni fra la chiesa Cattolica e gli Ebrei, il suo carisma globale e la sua abilità di chiedere scusa per gli errori del passato, c’è una particolare e gigante macchia sul suo papato che lancia dubbi per quanti, inclusi i cattolici, confidano sulla sua santità: la sua relazione con Padre Marcial Maciel Degollado, che ha fondato il movimento dei Legionari di Cristo per i sacerdoti e la sua branca laica, Regnum Christi.

Secondo il Guardian, dunque, la santità di Papa Giovanni sarebbe messa in seria discussione dalle sue frequentazioni: con padre Degollado il papa condivideva la stessa visione del mondo, e supportò in maniera entusiastica la fondazione dei Legionari. Ma una verità oscura si celava dietro la vita di padre Marcial. Avevamo raccontato l’ultima puntata dell’oscura storia dei Legionari quando il Vaticano aveva deciso di spiccare la misura della damnatio memoriae contro il loro fondatore, appunto padre Degollado.

Marcial Maciel Degollado, fondatore dell’ordine dei Legionari di Cristo, deve essere cancellato dalla storia “limpidissima” della Chiesa Cattolica e persino la sua immagine deve scomparire dai ritratti dell’organizzazione che lo rese famoso. Questo è un ordine del Vaticano, che corre in questi giorni nelle università, nei seminari e nei collegi che la Congregazione ha sparso in tutto il mondo, a cominciare della Spagna. Tra le fotografie più gettonate c’è, in particolare, quella che lo ritrae abbracciato con Papa Giovanni Paolo II. Per la chiesa, a distanza di due anni dalla morte dello stesso Maciel, il fondatore della Legione non è un “modello e una guida per i giovani”. Verrebbe da dire, “Sia lodato Gesù Cristo”

Esteri
Wojtyla beato subito, nonostante tutti i preti pedofili che ha coperto
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*

ABUSI SESSUALI – Il sacerdote messicano si era reso colpevole di plurimi abusi sessuali.

Protetto da Giovanni Paolo II e ammirato dai cardinali della Curia romana per la sua capacità di mobilitare e di fare affari, il fondatore dei legionari originario del Messico dopo un’inchiesta canonica durata più di un anno, fu sospeso a divinis dal prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale William Joseph Levada, per gli atti di pedofilia compiuti su seminaristi della sua congregazione e per averne successivamente assolti alcuni in confessione.

Così, spiegano dall’Inghilterra, beatificare chi è stato così vicino al prete del quale si sono poi svelati gli atti di violenza sessuale non sarebbe una buona idea, anche dal punto di vista dell’immagine di una Chiesa già straziata – parole di Papa Ratzinger – dalle storie di abusi sessuali dei sacerdoti a danno, molto spesso, dei minorenni.


http://www.giornalettismo.com/archives/109...che-ha-coperto/
 
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view post Posted on 15/1/2011, 14:45
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Invece Berlusca e beato senza la firma di nessuno!
 
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Questa mi piace, Raspi!
 
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Wojtyla: Messico; critiche da vittime preti pedofili

Mercoledì 19 Gennaio 2011 17:01

Persone che sono state vittime di preti pedofili hanno criticato oggi in Messico l'annuncio della prossima beatificazione di papa Giovanni Paolo II, affermando che il pontefice era al corrente delle sevizie sessuali ma ha chiuso gli occhi. «È una delusione per noi, in quanto vittime di sevizie da parte dei preti, sapere che non sono state analizzate tutte le prove che testimoniano come Giovanni Paolo II era al corrente di questi crimini», ha detto Joaquin Aguilar Mendez, portavoce della «Rete dei sopravvissuti alle sevizie sessuali (inflitte) da alcuni preti», all'agenzia di stampa France Presse. Secondo lui, che da bambino è stato vittima di un prete pedofilo, la beatificazione di papa Wojtyla indica che la Chiesa cattolica «vuole lavarsi le mani al più presto dello scandalo della pedofilia». «Non è possibile che Wojtyla non sia stato al corrente del caso di padre Marcial Maciel, uomo di primo piano durante il suo pontificato», ha aggiunto Mendez. Maciel, fondatore messicano dell'ordine dei Legionari di Cristo morto neglia Usa nel 2008 a 87 anni, ha avuto una figlia da una relazione clandestina ed è stato accusato di aver compiuto sevizie sessuali su otto ex seminaristi. Nel 2006 era stato sottoposto dal Vaticano a restrizioni al suo ministero religioso.

www.lunico.eu/2011011936291/cronaca...i-pedofili.html
 
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hanss
view post Posted on 20/1/2011, 15:19




Anche se non è affrontata in maniera strettamente storica, la vicenda della beatificazione (e della probabile successiva santificazione) di Karol Wojtyla pone in modo radicale la questione del senso della santità per la Chiesa cattolica del XX-XXI secolo.

A mio avviso esiste una variazione (in parte documentata già nel periodo postridentino) di questo senso rispetto ai tempi antichi.

In un'epoca in cui non era il Vaticano ad interessarsi di queste procedure, ma il popolo nella sua interezza, la santità era legata ad una vita il più possibile integerrima. Questo in larga parte, ovviamente, tralasciando certe beatificazioni di convenienza politica (il beato Carlo Magno, ad esempio).

Evidentemente la spettacolarità abbacinante del pontificato wojtyliano è stata in grado di offuscare le sue responsabilità od omissioni. La questione di Marcinkus (qui dimenticata) si affianca alla questione di Maciel.

Noto un impressionante svuotamento delle realtà essenziali nel Cattoicesimo al cui posto è oggi posta molta apparenza.

CITAZIONE (GalileoGalilei @ 20/1/2011, 11:15) 
Wojtyla: Messico; critiche da vittime preti pedofili

Mercoledì 19 Gennaio 2011 17:01

Persone che sono state vittime di preti pedofili hanno criticato oggi in Messico l'annuncio della prossima beatificazione di papa Giovanni Paolo II, affermando che il pontefice era al corrente delle sevizie sessuali ma ha chiuso gli occhi. «È una delusione per noi, in quanto vittime di sevizie da parte dei preti, sapere che non sono state analizzate tutte le prove che testimoniano come Giovanni Paolo II era al corrente di questi crimini», ha detto Joaquin Aguilar Mendez, portavoce della «Rete dei sopravvissuti alle sevizie sessuali (inflitte) da alcuni preti», all'agenzia di stampa France Presse. Secondo lui, che da bambino è stato vittima di un prete pedofilo, la beatificazione di papa Wojtyla indica che la Chiesa cattolica «vuole lavarsi le mani al più presto dello scandalo della pedofilia». «Non è possibile che Wojtyla non sia stato al corrente del caso di padre Marcial Maciel, uomo di primo piano durante il suo pontificato», ha aggiunto Mendez. Maciel, fondatore messicano dell'ordine dei Legionari di Cristo morto neglia Usa nel 2008 a 87 anni, ha avuto una figlia da una relazione clandestina ed è stato accusato di aver compiuto sevizie sessuali su otto ex seminaristi. Nel 2006 era stato sottoposto dal Vaticano a restrizioni al suo ministero religioso.

www.lunico.eu/2011011936291/cronaca...i-pedofili.html

Essi riscrivono la storia a proprio uso e vantaggio. Chi non ne è d'accordo, tanto peggio per lui.
E non da oggi...
 
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view post Posted on 20/1/2011, 16:09
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Una chiesa autoreferenziale non può che burocratizzare anche il sentimento dei fedeli sulle virtù cristiane.

Nel primo millennio cristiano, come i santi, anche i vescovi di Roma dovevano avere l'acclamazione del popolo. E non di rado finivano per essere defenestrati dai romani.

La cosa peggiore e che i fedeli credono in questo burocrazia del paradiso.
 
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hanss
view post Posted on 21/1/2011, 13:10




CITAZIONE (GalileoGalilei @ 20/1/2011, 16:09) 
Una chiesa autoreferenziale non può che burocratizzare anche il sentimento dei fedeli sulle virtù cristiane.

Nel primo millennio cristiano, come i santi, anche i vescovi di Roma dovevano avere l'acclamazione del popolo. E non di rado finivano per essere defenestrati dai romani.

La cosa peggiore e che i fedeli credono in questo burocrazia del paradiso.

Sì, ma perché? Perché nel frattempo una "cupola" di chierici ha fatto una rivoluzione nella Chiesa defenestrando i laici. Sembrerà strana, come espressione, ma è esattamente quello che è successo lungo una storia plurisecolare. Il risultato attuale, è quello di avere laici passivi e apatici. D'altronde il Codice di Diritto Canonico non offre loro alcuna significativa dimensione nella Chiesa, se non una vaga funzione consultiva.

La Chiesa cristiana all'inizio, però, non era così. Il famoso detto di Agostino "sono vescovo PER voi e cristiano CON voi" deve essere letto in modo molto radicale per essere capito (oggi lo si legge in modo formale, tanto per lasciare intatto lo "status quo").
Il vescovo fa un servizio (non esercita un potere in senso mondano) per una comunità ma è NELLA comunità e CON la comunità, non sopra la comunità e con i potenti o per i suoi calcoli di potere clericale.

Non lo si dice mai ma c'è stata un' ALTERAZIONE SOSTANZIALE all'interno del mondo cristiano in molte Chiese. E' questa alterazione sostanziale che, alla fine, ha portato il Cristianesimo a dividersi.
Il risultato cattolico attuale è sotto gli occhi di tutti, teorizzato in un'ecclesiologia sostanzialmente di potere di pochi sui molti... in nome di Dio!!!!!!!
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 31/1/2011, 08:00




Roma, per Wojtyla beato tutto esaurito: i prezzi degli hotel salgono alle stelle

di Franca Giansoldati
ROMA - La macchina organizzativa è in moto, la città segna già il tutto esaurito ma resta ancora da sciogliere l’incognita maggiore: quanti saranno effettivamente i pellegrini che il primo maggio arriveranno a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II? La risposta è ancora insoluta e rischia di essere un bel problema per il Vaticano (oltre che per le autorità italiane). Al di là del Tevere c’è chi azzarda: «Probabilmente non meno di un milione».

Un altro enigma riguarda la presenza degli stranieri, tenendo presente che solo in Polonia i voli a cavallo della fine di aprile sono esauriti. Qualche vescovo ritardatario nel fare le prenotazioni si è dovuto accontentare di tratte scomode con due o tre scali, passando da Francoforte. In passato i numeri venivano circoscritti dalla Prefettura della Casa Pontificia, l’organismo preposto alla distribuzione (gratuita) dei biglietti necessari per accedere alla piazza. Stavolta, invece, la Santa Sede ha fatto sapere che non vi saranno ticket di sorta, e che le entrate saranno libere e senza prenotazione. Intanto domani la commissione incaricata di supervisionare l’evento istituita dal Vicariato dal cardinale Vallini, in collaborazione col Vaticano, si incontrerà con le autorità italiane per tracciare una specie di road map. Al momento è ancora tutto in alto mare. Persino il calendario degli eventi, a cominciare dal luogo della veglia di preghiera, la sera prima della beatificazione che potrebbe tenersi al Circo Massimo. Il primo maggio, domenica, seguirà la messa in piazza san Pietro. Anche in questo caso vi sono punti interrogativi su dove dislocare le persone e i maxi schermi dato che la piazza e Via della Conciliazione possono contenere al massimo 300 mila persone. Dove mettere le altre? Infine vi sono da stabilire i dettagli della messa di ringraziamento del giorno dopo. Tra gli esperti chiamati a valutare il da farsi ci sono il postulatore, monsignor Oder, monsignor Andreatta e padre Cesare Atuire dell’Opera Romana Pellegrinaggi, due veterani dell’organizzazione dei viaggi religiosi, ai quali spetterà l’accoglienza dei pellegrini.

Intanto a Roma in vista della data fatidica i prezzi degli alberghi sono lievitati per effetto della legge della domanda e dell’offerta. La capitale registra il tutto esaurito, in particolare nelle zone limitrofe al Vaticano dove le camere, gli hotel, le pensioncine, i bed and breakfast sono stati interamente prenotati al momento dell’annuncio della data della beatificazione. Addirittura vi sono strutture religiose, come la casa d’accoglienza delle Ancelle della Carità a via del Casaletto, che hanno venduto tutte e 30 le francescane stanzette nel giro di poche ore. Ma c’è chi non tace un rincaro inspiegabile dei prezzi, alcuni fino al 300 per cento. Alberghi anche di categoria due stelle hanno portato il prezzo della stanza, normalmente intorno ai 100 euro in alta stagione, a 300-330 euro nel giorno della cerimonia. «Nessuna speculazione» afferma il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, spiegando che l’aumento è dovuto alla legge del mercato per cui «al crescere della domanda sale il prezzo, che però non può mai essere superiore alla tariffa esposta dichiarata». Poi Roscioli scarica la colpa sul Vaticano: scegliere la data del primo maggio per beatificare Wojtyla «è stata una scelta sconsiderata perché la città è già ingolfata dalla combinazione concerto Primo Maggio-alta stagione».

Domenica 30 Gennaio 2011 - 16:36 Ultimo aggiornamento: 16:37

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=136737&sez=HOME_ROMA
 
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