Laici Libertari Anticlericali Forum

Buon Natale (del Sole Invitto)

« Older   Newer »
  Share  
Alessandro Baoli
view post Posted on 27/12/2010, 07:40




Buon Natale (del Sole Invitto)

di Piergiorgio Odifreddi

Buon Natale, si sente augurare in ogni dove, da grandi e piccini. Naturalmente, l’augurio nella maggioranza dei casi è una pura coazione a ripetere. Ma coloro che pensano a quello che dicono, credono di commemorare con i loro augùri la nascita di Gesù. E la maggioranza degli àuguri non sa, o ha dimenticato, che la scelta del 25 dicembre come giorno del Natale cristiano è mutuata dalla festa del Sol Invictus, “Sole Invitto”, il Dio Sole (El Gabal) che l’imperatore Eliogabalo importò nel 218 a Roma dalla Siria.

L’imperatore Aureliano ne instaurò il culto nel 270 e ne consacrò il tempio il 25 dicembre 274, durante la festa del Natale del Sole: il giorno, cioè, del solstizio d’inverno secondo il calendario giuliano, quando il Sole tocca il punto più basso del suo percorso, si ferma (da cui il nome sol stitium, “fermata del Sole”) e ricomincia la sua salita, in un succedersi di eventi che si può metaforicamente descrivere come la sua “morte, resurrezione e ascesa in cielo”. Il 7 marzo 321 l’imperatore Costantino dichiarò poi il Dies Solis, che ancor oggi si chiama in inglese Sunday, giorno del riposo romano.

Dopo essere evidentemente stato notato dai fedeli dei due culti, anche grazie a pronunciamenti evangelici quali “Io sono la luce del mondo”, il collegamento fra Cristo e il Sole venne ufficializzato nel 350 da papa Giulio I, con l’invenzione del 25 dicembre come Natale di Gesù. Anche il Dies Solis fu adottato dai Cristiani come giorno di riposo, benchè col nome di Domenica, da Dominus, “Signore”.

Il culto di Cristo non riuscì però a rimuovere quello del Sole, come dimostra il Sermone di Natale del 460 di papa Leone Magno: “E’ così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro Apostolo, dedicata all’unico Dio, vivo e vero, dopo aver salito la scalinata che porta all’atrio superiore, si volgono al Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto, che viene ripetuto in parte per ignoranza e in parte per mentalità pagana”.

Benché “ignorante e pagano”, il simbolismo solare permane comunque ancor oggi nei rituali della Chiesa: principalmente nell’uso dell’ostensorio, in cui l’ostia consacrata viene esibita come un Sole irradiante raggi dorati. Esso fu introdotto nella liturgia cristiana da Bernardino da Siena nel secolo XV, ma era di uso comune già nella liturgia egizia per il culto di Aton, il dio unico di Akhenaton rappresentato dal disco solare. Lo stesso dio, cioè, che potrebbe aver ispirato Jahvè a Mosè: in tal caso, veramente Gesù sarebbe il Figlio del Padre, e il cerchio si chiuderebbe storicamente.

Ma si chiude in ogni caso etimologicamente, perché non sono affatto casuali i legami tra le divinità indoeuropee e la luce: l’italiano dio, il latino deus, il greco theos e il sanscrito dyaus derivano infatti tutti da un’unica radice che significa “luminoso” o “splendente”, e identificavano variamente il giorno (da cui il latino dies) e il cielo. I nomi comuni sono poi stati personificati nei nomi propri Dyaus Pitar indù, Zeus Pater greco, Deus Pater latino e Dio Padre italiano, che significano semplicemente “Padre Cielo” o, con una ulteriore ipostatizzazione, “Padre che sei nel Cielo”.

Leone Magno aveva dunque ragione di essere addolorato, perché recitando il Padre Nostro i Cristiani si rivolgono semplicemente a Giove, il cui nome Iove non è altro che l’ablativo di Iuppiter, a sua volta contrazione del vocativo Dyeu Pitar. Un minimo di linguistica basta dunque a smascherare l’anacronismo della fede in Dio Padre: cioè, in Padre Cielo, quello stesso che nella religione naturalistica del Rig Veda era sposato a Prithvi Mata, la “Madre Terra”, e aveva come figli il fuoco Agni e la pioggia Indra.

E’ su queste oscure confusioni tra la luce e Dio da un lato, e tra il Sole e Cristo dall’altro, che si basa e prospera la mitologia cristiana. Ricordiamocelo e ricordiamolo, quando riceviamo e facciamo gli auguri di Buon Natale. In fondo, il vero significato del Natale è questo: non che “un bimbo è nato in noi”, ma che da oggi le giornate saranno sempre meno buie e sempre più luminose. E’ una bella notizia, e dunque Buon Natale a tutti: del Sole Invitto, naturalmente!

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/...l-sole-invitto/
 
Top
perlanaturale
view post Posted on 27/12/2010, 14:30




Mi piace l' articolo ma c'è un errore importante.La preghiera "padre nostro" non era in origine dedicata al dio Giove-zeus ma era una preghiera egiziana dedicata al culto solare Aton.(Inno al Dio Amon)
 
Top
Fedemone
view post Posted on 12/1/2011, 16:18




Eh purtroppo il dibattito di dove arrvi la data del 25 dicembre è in realtà ancora del tutto dibattuta. Qui per chi sa leggere l'inglese e chi ha voglia di sbattere la testa:
http://chronicon.net/blog/category/christmas/

certo è che sia una festività di origine agreste, concomitante col solstizio e quindi coi culti solari (Ra, Helios ecc.) ma purtroppo le nebbie del tempo sono fitte, quasi quanto le nostre ostinazioni a trovargli una storia esatta, ahinoi...

Peccato non sia riuscito a trovare l'ebook di De Gubernatis "Storia comparata degli usi natalizi in Italia e presso gli altri popoli indo-europei", lo avrei letto volentieri (assieme ai GB di materiale che ho sigh)

Il padre nostro cmq non ha molta attinenza con l'inno di Aton (mi ricordo il testo nel libro Sinhuè l'egiziano, stupendo), piuttosto quest'ultimo più col salmo 104:
Inno ad Aton

Quando tu tramonti all'orizzonte occidentale,
La terra è in tenebre di morte...
Ogni leone esce dalla sua tana;
Tutti gli esseri striscianti, essi mordono.
All'alba quando tu sorgi all'orizzonte...
Scacci la tenebra...
Gli uomini si svegliano e si rizzano in piedi...
Tutto il mondo, essi compiono la loro fatica.
Come sono multiformi lette opere!
Esse sono nascoste alla vista dell'uomo.
O unico dio, di cui non v'è altro eguale,
Tu hai creato la terra secondo il tuo desiderio.

Salmo 104 (Frammento 4Q246 Col II)

20 Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;

21 ruggiscono i leoncelli in cerca di preda...

22 Sorge il sole, si ritirano

23 Allora l'uomo esce al suo lavoro

Per la sua fatica fino a sera.

24 O Signore, quanto sono multiformi
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza
La terra è piena delle tue creature.
 
Top
perlanaturale
view post Posted on 12/1/2011, 16:40




Non sono molto d'accordo, riguardo l'inno, ma condivido ciò che pensi sul culto solare.
 
Top
view post Posted on 12/1/2011, 16:46
Avatar

Group:
Member
Posts:
1,323

Status:


Grazie a voi ho capito il perchè non faccio mai gli auguri di Natale! evidentemente "sento" che non è la vera "interpretazione" quella che comunemente viene data! ma sarà mai possibile, chissà un giorno, abbandonare le strumentali "traduzioni e tradizioni" che ci vengono propinate continuamente! non ho letto tutto, ci ritornerò in seguito! comunque grazie degli imput!
 
Top
Fedemone
view post Posted on 14/1/2011, 15:16




CITAZIONE (perlanaturale @ 12/1/2011, 16:40) 
Non sono molto d'accordo, riguardo l'inno, ma condivido ciò che pensi sul culto solare.

http://it.wikipedia.org/wiki/Inno_al_Sole

Ne sei ancora sicura sicura? ;)

Cmq, anche gli ebrei festeggiano l'hanukkah, che guarda caso è proprio in un periodo di 3 giorni che può variare dal 25 dicembre al 3 gennaio. Insomma, i precedenti non mancano :)
 
Top
5 replies since 27/12/2010, 07:40   213 views
  Share