| Salve a tutti e buone feste. Vorrei presentarmi qui con la trascrizione delle mie presentazioni in un forum di studi biblici, dove non sono state molto apprezzate, spero qui di trovare persone più ragionevoli...
Mi presento, mi chiamo Gabriele, e sono di Ancona.
A scanso di equivoci premetto subito che sono agnostico razionalista, laico e scientista, nel senso che credo a ciò che vedo e mi viene provato, ma non nego necessariamente ciò che non vedo. D'altra parte però, sono assolutamente convinto che le varie scritture "sacre", di qualunque religione che abbiano la pretesa di discendere direttamente da Dio, siano invece scritte da uomini per cercare di regolamentare una società che si andava formando dalla protostoria alla storia. Questi sono fatti, che poi li chiamiamo Bibbia, Vangelo, Torah, Talmud, o Corano o ancora altri nomi, be' sono solo le declinazione di un popolo, un territorio e un'epoca della stessa cosa: regolamentazione sociale. Non che sia una cosa necessariamente negativa, a volte è necessario regolamentare, soprattutto una natura bruta, per evitare che ci si scanni a vicenda.
Ma queste cose le possono credere persone incolte, i "savii" conoscono bene la verità, anche se poi nel corso dei secoli e dei millenni si sono persi in inutili discussioni arrampicandosi sul nulla di paludi linguistiche per definire ed interpretare tali precetti, visto che la società cambia, mentre il testo scritto rimane il medesimo.
Ho letto alcune discussioni, in particolare quella sull'onanismo, ed a stento sono riuscito a trattenermi dal rispondere, anche per una vera e propria infamia che ho letto verso il politeismo classico panteista... Gli uomini che si prositutiscono agli dei dimenticando il vero Dio.. Fermo restando che il vero Dio non sappiamo se esista e come possa essere definito, certo non il Dio arcigno con la barba bianca e molto antropomorfo, questa è un'offesa gratuita alla Religione dei Padri latini e greci, la Via romana agli dei, che non è mai stata, se non per qualche fanatico, credenza a precetti e che ci fossero veramente esseri superiori che giocavano con le passioni umane, ma una costruzione letteraria per trarre il meglio dei valori vitali nell'umanità, e un complemento essenziale per la gestione della cosa pubblica.
Ma a parte la definizione di peccato "gravissimo", che cosa si propone la bibbia per arginare questi fenomeni, del tutto naturali, in quanto cari amici, noi siamo animali, che piaccia o no, siamo fatti di carne e di geni, e ci comportiamo come l'evoluzione ha predisposto per noi, e paradossalmente se non ci fossimo comportati così negli eoni passati, ci saremmo estinti, ed oggi ci sarebbe non l'uomo, ma tanti altri animali che vivrebbero tranquillamente, senza Dio, Dei, e consapevolezza. Purtroppo il dialogo tra fede e scienza alle estreme conseguenze non può che essere un dialogo tra sordi, è un vero peccato... Ma io non accetto questi precetti imposti, e sarei pronti a difendere sulla punta della spada la mia libertà, come tentarono di fare gli ultimi politeisti (pagano è un termine cristiano negativo) nel IV secolo, che in questo caso equivalgono anche a laici nel senso moderno della parola; d'altra parte un credente non accetta che ci siano altri che si comportano "contro le regole" per così dire, poiché ne va anche della sua salvezza personale il fare di tutto per farle rispettare, o almeno mi auguro sia così, altrimenti non si spiegherebbe lo smisurato odio provato dai credenti verso gli atei, i dubbiosi, i peccatori, che però nulla di male hanno fatto loro.
Questo vale ovviamente per i piccoli credenti, poiché i "grandi credenti", i capi, le autorità, tenevano e tengono alla religione come fattore di stabilità sociale, ed ecco la repressione tutta terrena, ed ecco che torniamo da dove siamo partiti: solo carta scritta da uomini, alcune regolette delle quali forse migliori dell'anarchia, ma certo non vergato dalla mano di Dio niente meno.
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