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Alla corte di Pio IX: "Cacciate gli austriaci dall'Italia". Ma il papa pensò al trono

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view post Posted on 17/12/2010, 10:26
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Lo storico della compagnia: ''Il documento coglie bene lo spirito del 'Quarantotto'''
Pio IX e il pamphlet per l'Italia unita, scoperta in archivio gesuita

Città del Vaticano - (Adnkronos) - Ritrovamento annunciato a Roma da 'Civiltà Cattolica': il documento, redatto tra la fine di settembre e la metàdi novembre del 1848, esorta a ribellarsi agli austriaci


Il testo, scritto a mano da un autore anonimo e intitolato ''Parenesi in favore della guerra di indipendenza italiana'', fu redatto tra la fine di settembre e la meta' di novembre del 1848, poiché fa riferimento al nuovo capo del Governo pontificio, Pellegrino Rossi, che restò in carica dal 16 settembre fino al 15 novembre, data del suo assassinio.

L'annuncio della scoperta, opera di padre Giovanni Sale, storico della Compagnia di Gesù, appare sulla stessa rivista 'Civiltà Cattolica', che sul prossimo fascicolo pubblica un saggio a firma di Sale. Il pamphlet è un appello rivolto ai ''popoli Pontifici'', perché continuino, nonostante i rovesci subiti nelle guerre del 1848, a sperare nella causa dell'indipendenza nazionale e a mobilitarsi per una futura guerra contro l'Austria.

Commenta padre Giovanni Sale: ''Il documento coglie bene lo spirito del 'Quarantotto', vale adire quelle idealità, come i principi di libertà, di indipendenza e di autoderminazione dei popoli, che mobilitarono in tutta l'Europa (e in particolare nella penisola italiana) forze nuove e vitali fino a quel momento sopite, ma che si sarebbero pienamente realizzate soltanto alcuni decenni più tardi''.

L'autore anonimo del pamphlet, si legge nella ricostruzione di padre Sale, sembra molto informato sulle vicende politiche sia nazionali sia internazionali: ''A nostro avviso fu uno dei maggiori sostenitori della causa dell'indipendenza nazionale nello Stato della Chiesa, di cui probabilmente era suddito''.

Si legge, ad esempio, nel testo inedito: ''Io parlo ai Pontifici che amano disinteressatamente la patria loro; che amano pure il loro Governo e il loro Sovrano, finché il Sovrano e il Governo aiutino il risorgimento italiano e l'indipendenza nostra, o li considerano come traditori quando vi si oppongano; io parlo ai Pontifici che vogliono salvare il loro Paese, non per aspettativa di lucri, di impieghi, di gradi, ma per l'amore e pel vantaggio d'Italia tutta, a costo ancora dell'individuale sacrifizio''.

Dopo la prima parte, di carattere parenetico-introduttivo, il testo sviluppa cinque temi, che possono essere così sintetizzati: la direzione del movimento di liberazione nazionale spetta al Piemonte; tutti gli altri Stati devono perciò aiutare il sovrano sabaudo nella lotta per il ''risorgimento italiano''; gli italiani devono conquistarsi la libertà da se stessi, senza sperare alcun aiuto dalle potenze straniere, né dalla Francia né dall'Inghilterra; Pio IX e il movimento di indipendenza nazionale; il ministero Rossi e le sue ambiguità; l'invito ai popoli dello Stato della Chiesa a mobilitarsi, anche contro la volontà del loro sovrano, per la causa del ''risorgimento nazionale''.


ultimo aggiornamento: 16 dicembre, ore 15:45

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/...1412270156.html
 
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