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Prof e studenti, vi invito a messa, La mail del rettore scatena la bufera

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perlanaturale
view post Posted on 21/11/2010, 09:58




Prof e studenti, vi invito a messa"
La mail del rettore scatena la bufera
E´ arrivata a tutto il corpo accademico con l'annuncio della funzione in Battistero il giorno dell'inaugurazione dell´anno accademico. Critiche da sinistra e dai Verdi: atto irrispettoso
di GAIA RAU

"Prof e studenti, vi invito a messa" La mail del rettore scatena la bufera Il rettore Giorgio Tesi

L'ateneo invita gli studenti, con una mail, a una messa in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. E scoppiano le polemiche. Fra chi, come il consigliere regionale de La Sinistra-Verdi Mauro Romanelli, accusa l'università di una mossa "irrispettosa" e chi, come gli Studenti di sinistra, parla di un "totale spregio al principio di laicità dello Stato". Margherita Hack, astrofisica fiorentina, agnostica di ferro, quasi non ci crede: "E' una cosa totalmente assurda. E io che credevo che il peggio lo avessimo già toccato quando la Sapienza decise di invitare il Papa a parlare all'università".

La celebrazione di una funzione cattolica dedicata agli studenti non è una novità: ogni anno se ne svolge una prima della cerimonia ufficiale nel Salone dei Cinquecento. A cambiare, però, sono le modalità dell'invito. In passato ne veniva spedito uno, in formato cartaceo, ai rappresentanti studenteschi e al corpo docente, insieme a quello per Palazzo Vecchio. Questa volta, invece, tutti gli studenti iscritti hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica, al proprio indirizzo personale, direttamente dalla segreteria del rettore, in cui si legge: "In occasione della cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico 2010-2011 dell'università degli studi di Firenze, sua eccellenza monsignor Claudio Maniago, vescovo ausiliare di Firenze, celebrerà la S. Messa per gli universitari venerdì 3 dicembre 2010 alle ore 9 presso il Battistero. Alla S. Messa sono invitati tutti i dipendenti e gli studenti dell'università di Firenze".

Spiega Carlo Sorrentino, delegato per la comunicazione dell'ateneo: "La messa non è organizzata dall'università ma, come ogni anno, dalla curia, e il rettore partecipa come gesto di cortesia. A cambiare è solo il canale di comunicazione. Dallo scorso anno utilizziamo la posta elettronica per segnalare agli studenti iniziative dell'ateneo, come le assemblee, ma anche di istituzioni esterne che possono essere di loro interesse, per esempio i concerti del Maggio". "Ma la sostanza - conclude - non cambia: chiunque è libero di partecipare alla messa o di cestinare la mail". Così come, aggiunge, "chiunque ha il diritto di assistere alla cerimonia nel Salone dei Cinquecento". Anche se, dagli studenti, un invito per Palazzo Vecchio non è stato ricevuto.

Sul piede di guerra gli Studenti di sinistra, che domandano ironicamente: "San Marco val bene una messa?". E spiegano: "Riteniamo inaccettabile che un'istituzione laica e pubblica come quella universitaria, in totale spregio al principio di laicità dello Stato, ponga all'interno delle proprie cerimonie un rito religioso". Scrive un altro studente, Giovanni Fiesoli: "L'istituzione universitaria pubblica rappresenta il sapere scientifico che deve rimanere separato dalla fede. Che ne pensa la comunità universitaria del rispetto di questa separazione?". E ancora: "Vi sono iniziative "alternative" per i non cattolici?". Infine Romanelli: "E' un gesto che lascia il retrogusto dell'arroganza, e trasmette la sensazione di un ossequio alla tradizione e ai poteri forti che è poco coerente con i principi di emancipazione, libertà, sapere critico, amore della ricerca e della scoperta che l'università dovrebbe infondere".


http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/..._messa-9334436/
 
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view post Posted on 21/11/2010, 17:05
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Il rettore invita
tutti gli studenti
alla Messa
E' polemica

Il Rettore Alberto Tesi ha invitato con una mail gli studenti dell'Università di Firenze a partecipare alla Messa in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico

image
Alberto Tesi Magnifico Rettore Università di Firenze

Firenze, 21 novembre 2010 - L'oggetto della mail che il rettore dell' Università di Firenze, Alberto Tesi, ha inviato a tutti gli studenti dei vari corsi di laurea recita così: "S. Messa per gli universitari''.

E il contenuto è il seguente: "In occasione della cerimonia d'inaugurazione dell' Anno Accademico 2010-2011 dell' Università degli Studi di Firenze, Sua Eccellenza monsignor Claudio Maniago, vescovo ausiliare di Firenze, celebrerà la S. Messa per gli universitari venerdì 3 dicembre 2010 alle ore 9 nel battistero. Alla S. messa sono invitati tutti i dipendenti e gli studenti dell' Università di Firenze''.



L'episodio è stato duramente criticato dal consigliere regionale della Federazione della sinistra-Verdi, Mauro Romanelli, che definisce l' episodio ''sgradevole'' e la comunicazione ''irrispettosa''. ''La lettera - scrive Romanelli - è davvero un episodio poco gradevole e costituisce una mancanza di rispetto per gli studenti professanti altre religioni, o convinzioni di tipo agnostico o ateo. E' un gesto che lascia il retrogusto dell'arroganza, e trasmette la sensazione di un ossequio alla tradizione e ai poteri forti che è poco coerente con i principi di emancipazione, libertà, sapere critico, amore della ricerca e della scoperta, che l'Università dovrebbe infondere e promuovere negli studenti, rispettandoli innanzitutto e rispettandone le diverse provenienze e impostazioni''.



Sul piede di guerra gli Studenti di sinistra, che ''ritengono inaccettabile che un'istituzione laica e pubblica come quella universitaria, in totale spregio al principio di laicità dello Stato, ponga all'interno delle proprie cerimonie un rito religioso".



''Mi auguro - conclude Romanelli - che il Rettore vorrà almeno scrivere anche qualcosa che precisi il carattere laico e indipendente dell'Università, e che si rivolga a tutti gli studenti che non si sono riconosciuti in quella comunicazione, per ribadire loro che hanno e avranno sempre piena cittadinanza nell'Ateneo Fiorentino''.


http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/20..._polemica.shtml


Uaar: ''Tesi deve tutelare la laicità delle istituzioni pubbliche''

Aspre critiche dall'Uaar, Unione degli atei e agnostici razionalisti al Rettore dell'Università degli Studi di Firenze, per l'invito a Messa dell'Ateneo - Critiche al rettore per l'invito a messa- Cosa ne pensi?




Firenze, 21 novembre 2010 - Aspre critiche dall'Uaar, Unione degli atei e agnostici razionalisti al Rettore dell'Università degli Studi di Firenze, di cui è presidente onorario Margherita Hack (nella foto) : ''Apprendiamo che Lei ha inviato un messaggio al personale e agli studenti dell'Università di Firenze per comunicare che 'in occasione della cerimonia d'inaugurazione dell'Anno Accademico 2010-2011 dell'Università degli Studi di Firenze, Sua Eccellenza Monsignor Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze, celebrerà la S. Messa per gli universitari venerdì 3 dicembre 2010 alle ore 9 presso il Battistero', messaggio che si conclude con 'Alla S. Messa sono invitati tutti i dipendenti e gli studenti dell'Università di Firenze'", scrive al magnifico Marco Accorti, circolo Uaar di Firenze.

''Riteniamo questa comunicazione fuori luogo e lesiva del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato - riprende il portavoce dell'Unione degli atei e agnostici razionalisti - . Il dovere delle Istituzioni dovrebbe essere
quello di non preferire alcuna concezione del mondo sulle altre, sia essa cattolica, atea o altro. Dipendenti dell'Università atei e agnostici si sono trovati a disagio di fronte a questa comunicazione e si sono rivolti alla nostra associazione, ma il disagio segnalato può abbracciare anche cristiani di altre confessioni, musulmani, buddisti, chi è di altre chiese, chi è di nessuna chiesa ed anche tanti dipendenti e studenti di confessione cattolica romana che ritengono preferibile mantenere la loro attività religiosa separata dall'ambito lavorativo''.



''Vogliamo ricordarLe che le scelte di coscienza sono dati sensibili e se la partecipazione alla benedizione è facoltativa (ci mancherebbe!) è anche vero che si rende pubblico l'andarci o meno - riprende Marco Accorti, circolo Uaar di Firenze - . Non vi è ragione alcuna perché questa informazione sia resa manifesta in orario di lavoro e sul luogo di lavoro.
Il Tribunale di Strasburgo (sentenza Corte Europea del 21/2/2008) ha ribadito che non si deve mettere un cittadino nella condizione di rivelare il proprio credo o la propria convinzione filosofica non confessionale. Non è dunque questione che attiene ad un peraltro inesistente scontro tra laici e cattolici: l'atto da Lei compiuto è segnale di confessionalismo, di preferenza istituzionale verso una specifica confessione religiosa da cui consegue l'indicazione di uniformare la vita sociale e lavorativa alle regole di una specifica confessione''.



''Per evitare disparità di trattamento e preferenze più o meno esplicite da parte dei rappresentanti istituzionali verso una sola opzione spirituale a danno delle altre è indispensabile lasciare la piena libertà ai dipendenti di svolgere fuori dall'orario di lavoro e dal luogo di lavoro le attività extralavorative che preferiscono - conclide il portavoce Uaar di Firenze - . Proprio per questo ci pare discutibile l'iniziativa in questione che, è bene ricordarlo, si svolge in orario di lavoro e da qui sorge spontanea una domanda: quale tipo di trattenuta verrà fatta a chi parteciperà alla Messa? In tempi di caccia al fannullone non riteniamo possibile che una Messa assolva dall'assenza dal posto di lavoro''.

http://www.lanazione.it/firenze/cultura/20...pubbliche.shtml
 
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