Laici Libertari Anticlericali Forum

Ior, gli scandali della banca del Vaticano

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/1/2014, 06:55
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.lettera43.it/cronaca/monsignor-...43675120652.htm

INTERVISTA
Monsignor Scarano, Emilio Zanotti: «Mi telefonava per stare sereno»
Scarano lo chiamava ogni giorno. Per farsi predire il futuro. Parla il pranoterapeuta di Scarano.
di Enzo Ciaccio

Fino all’estate 2013 gli ha telefonato quasi tutte le sere, all’ora di cena, come si fa con un vecchio amico. «Diceva che parlando con me si sentiva più sereno. Ma a volte, conoscendo le mie doti di sensitivo, ha voluto che predicessi in anticipo quel che gli sarebbe accaduto», racconta a Lettera43.it Emilio Zanotti, 63 anni, pranoterapeuta dal fisico asciutto e la barba da montanaro.
LE INTERCETTAZIONI DI SCARANO. Il suo nome compare svariate volte nelle intercettazioni che accusano monsignor Nunzio Scarano, l’ex funzionario salernitano dell’Aps (l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) arrestato per la seconda volta dai magistrati della procura che indagano sui conti Ior del Vaticano e su un vorticoso giro di donazioni sospette.
Scarano è agli arresti domiciliari. Il suo legale, Silverio Sica, ha chiesto che venga sottoposto a perizia psichiatrica. Con l’alto prelato, che per gli inquirenti è una figura «davvero inquietante», si ritrova sotto accusa per riciclaggio e falso anche don Luigi Noli, suo amico e collaboratore.
PRESENTATI DA DON NOLI. «Fu proprio don Luigi a presentarci», ricorda Zanotti. «Accadde a Brescia, un anno e mezzo fa. Prima dell’estate scorsa don Nunzio mi aveva invitato a Salerno: grazie all’energia che so sprigionare dalle mani l’ho guarito dai problemi alle vene e dal dolore a una spalla. Sulla profezia, però, ho toppato: gli avevo predetto la promozione ad arcivescovo entro gennaio 2014, invece me lo hanno arrestato».


Monsignor Nunzio Scarano.
DOMANDA. Le sembra normale che un alto prelato creda agli indovini?
RISPOSTA. Alt, non sono un mago ma un ex operaio in pensione che da 20 anni fa il pranoterapeuta e gira col suo cagnolino fra i paesini di montagna per aiutare chi sta male.
D. Quanto guadagna?
R. Per le terapie non accetto soldi. Al massimo, qualche salamino, mezzo pollo o due uova. Mi mantengo con la pensione da ex operaio.
D. Quante volte ha profetizzato il futuro a monsignor Nunzio Scarano?
R. Ma no, è successo solo di rado: quando percepivo le sensazioni, gliele dicevo.
D. Quando le percepiva?
R. Di sera, quando monsignore mi telefonava.
D. Quante volte?
R. Fino all’estate 2013, quasi tutte i giorni all’ora di cena.
D. Perché monsignor Scarano le telefonava?
R. Parlando con me si sentiva più sereno.
D. Come era nata la vostra amicizia?
R. Vivo a Nave, un paesino di montagna vicino a Brescia: fu un amico mio e di don Luigi Noli, collaboratore di monsignor Scarano, ad avvertirmi che a Salerno c’era un prelato che, sapendo delle mie particolari doti, voleva conoscermi.
D. E quindi?
R. Andai a trovarlo, un anno e mezzo fa. Rimasi tre giorni a Salerno, ospite in casa di don Luigi, e feci le sedute di terapia con le mani.
D. Su quali pazienti?
R. Su don Luigi, su don Nunzio e su un’altra persona.
D. Con quali risultati?
R. Don Nunzio è guarito dai suoi problemi di vene e dal dolore che soffriva a una spalla.
D. Come la trattarono, in quei tre giorni?
R. Mangiavo e bevevo bene, si prendevano cura di me. Don Nunzio lo vedevo a cena. E durante le terapie.
D. E poi?
R. Me ne tornai a Brescia. E cominciarono le telefonate di monsignore.
D. Che cosa le raccontava al telefono?
R. Era spesso preoccupato, agitato. Si lamentava delle accuse e dei continui richiami cui era sottoposto.
D. Lei come si comportava?
R. Tentavo di calmarlo, pur non capendo molto dei fatti narrati. «Se non hai fatto nulla di male», gli dicevo, «non hai che da stare tranquillo».
D. Il monsignore le ha mai parlato dei suoi conti correnti?
R. Mi sembra di sì, ma per ribadire che tutto era in regola.
D. Le accennò anche della promozione ad arcivescovo?
R. Sì, era una gratificazione cui teneva molto. Una sera, mentre me ne parlava, provai all’improvviso una bellissima sensazione.
D. Che sensazione?
R. Un profondo senso di benessere. E di pace. Perciò, gli profetizzai: «Complimenti, so che avrai la promozione entro l’inizio del 2014».
D. Invece, più o meno in quella data, don Nunzio è stato arrestato. Per la seconda volta.
R. Già, mi sono sbagliato. Nessuno è infallibile.
D. Davvero lei è convinto di riuscire a prevedere il futuro?
R. Ma no, è che a volte ho le sensazioni. E predire mi viene spontaneo.
D. A volte, ma quando?
R. Se premo le mani sul fegato di una persona, per esempio, sento se sia opportuno o no che si sottoponga a un’ecografia.
D. Comunica sempre le sue sensazioni a chi soffre?
R. A volte resto zitto, per non spaventare.
D. Da quando ha scoperto queste presunte doti?
R. Da piccolo. Mi ricordo che mettevo le mani sulla pancia di mio nonno e lui subito si sentiva meglio.
D. Che cosa pensa di monsignor Scarano?
R. Su di lui hanno scritto molte cose brutte, ma a me è sembrato un uomo di cuore.
D. A quando risale l’ultima telefonata di monsignore?
R. A prima dell’estate 2013. Poi, basta.
D. E lei?
R. L’ho chiamato una sola volta, per sapere se stava bene. Mi rispose a monosillabi.
D. Adesso, come andrà a finire?
R. Ah, e chi lo sa.
Sabato, 25 Gennaio 2014
 
Web  Top
view post Posted on 30/1/2014, 07:14
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://noisalerno.it/caso-scarano-si-allar...cettazione.html

2014-01-29 Salerno di Redazione
CASO SCARANO Si allarga lo scandalo: le indagini dei magistrati puntate su una presunta ricettazione
Si allarga lo scandalo: le indagini dei magistrati puntate su una presunta ricettazione


Si arricchisce lo scandalo che vede come protagonista Nunzio Scarano, il prete salernitano accusato di corruzione. I quadri di Van Gogh, Caravaggio, Guttuso, Chagall e De Chirico che facevano parte della collezione milionaria di opere d'arte di monsignor Vincenzo Scaranopotrebbero avere una provenienza furtiva. Lo sostengono i magistrati che hanno allargato le indagini mettendo a fuoco proprio la gestione del patrimonio che si trova a casa del prelato e che in parte sarebbe stato rubato. Quei quadri, insomma, sono stati acquistati da un antiquario che pochi anni fa era stato arrestato per ricettazione di opere d'arte. Per i legali del sacerdote, invece, i quadri di Van Gogh e Caravaggio sarebbero di scarso valore e, inoltre, sarebbero stati donati al suo assistito.
 
Web  Top
view post Posted on 7/2/2014, 02:58
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.campaniasuweb.it/story/24427-mo...o-sequestro-bis

Monsignor Nunzio Scarano, sequestro bis
Nunzio Scarano
Maxi sequestro per monsignor Nunzio Scarano, l’ex funzionario del Vaticano accusato di riciclaggio nell’ambito dello scandalo Ior. Questa mattina la guardia di finanza di Salerno, su richiesta della Procura, ha provveduto alla confisca dei beni del sacerdote. Scarano, accusato di concorso in riciclaggio e falso, è agli arresti domiciliari nella sua lussuosa casa-museo di 700 metri quadri nel centro storico di Salerno.

I SEQUESTRI – Tra i beni sequestrati ci sono tre appartamenti (uno di 700 metri quadrati in via Romualdo II, il secondo in via Largo Santoro Faiella composto da 5 vani e l’ultimo in via Tanagro) ed un box auto in via Porta Rotese. E ancora, oltre dieci conti correnti: due alla Unicredit per quasi un milione di euro, gli altri allo Ior per un importo di 2.232.000 euro. Infine, due autovetture e il 99% delle azioni della società immobiliare Nuen di proprietà del prelato.

LE OPERE – Non è stata autorizzata, invece, la perizia sulle opere d’arte di monsignor Scarano. La richiesta, rigettata, era stata avanzata dai legali del prelato che avevano intenzione di attestare lo scarso valore delle opere d’arte in possesso del sacerdote, che in realtà ha nella sua collezione quadri di Chagall, Guttuso e Caravaggio.
 
Web  Top
view post Posted on 12/2/2014, 16:06
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.ilmattino.it/SALERNO/salerno-sc...ie/514430.shtml

Salerno: caso Scarano, il gip allontana Don Luigi, l'amico fidato di don Nunzio
PER APPROFONDIRE: Scarano; Noli
di Petronilla Carillo

L’ordinanza del gip Dolores Zarone gli è stata notificata lo scorso fine settimana ma è stata eseguita soltanto ieri per consentirgli di prendere tutte le sue cose prima di andare via. Don Luigi Noli lascia Salerno. Sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, ieri mattina, ad andarlo a prendere da casa di alcuni parenti nella zona orientale, dove era detenuto agli arresti domiciliari dal 21 gennaio, e ad accompagnarlo in un paesino del Bresciano, ad Orzinuovi, dove risiede la sua famiglia d’origine. Un provvedimento ancora più restrittivo per il sacerdote, arrestato assieme a don Nunzio Scarano.
 
Web  Top
view post Posted on 20/2/2014, 07:49
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATI...ie/526255.shtml

Vaticano, una lettera riapre il caso Ior
«Il nuovo direttore ci tiene all'oscuro»
Denuncia dell'organo di vigilanza al segretario di Stato: «Così non possiamo controllare le operazioni sospette»



di Franca Giansoldati

Aumenta la dimensione del testo Diminuisci la dimensione del testo


Una situazione «venutasi a creare a partire dalla nomina del direttore, Renè Brulhart» che ha fatto venire meno «le condizioni per poter svolgere le funzioni e i compiti assegnati dalla Legge e dallo Statuto». Una missiva pesantissima, senza precedenti, corredata da una ampia documentazione. Porta la data del 16 gennaio ed è firmata dai maggiori giuristi d'Oltretevere: il professor dalla Torre, l'avvocato De Pasquale, e i professori Marcello Condemi, Claudio Bianchi e Cesare Testa. Il caso ora giace sul tavolo di monsignor Pietro Parolin proprio mentre il Papa in questi giorni è impegnato in una riunione con i cardinali del G8 per parlare di riforma dello Ior e risolvere altri nodi di natura economica.

OPACITÀ
La situazione «insostenibile» e «preoccupante» sta mettendo a repentaglio gli sforzi sulla trasparenza finora fatti, compreso gli «ottimi rapporti» con la Banca d’Italia (rapporti che avevano permesso il dissequestro dei 23 milioni di euro depositati dallo Ior presso il Credito Artigiano e la Banca del Fucino). Dalla denuncia si evince che i problemi sono nati con l'arrivo di Brulhart, già consulente della Segreteria di Stato ai tempi di Bertone. È a questo punto che l’Aif è stato «progressivamente posto nelle condizioni di non svolgere il proprio ruolo, visto che è stato tenuto all'oscuro di quasi tutta l'attività», dalla ricezione delle segnalazioni sospette, ai rapporti con le autorità interne e di altri Paesi, alla collaborazione internazionale. Un quadro sconfortante tenendo conto che né il cardinale Nicora, né il Consiglio direttivo sono stati messi al corrente dello screening sui conti e sui clienti dello Ior. Un lavoro, questo, appaltato alla Promontory, una società americana. Non solo. Il cardinale Nicora prima di lasciare l'incarico (in aperto contrasto con Brulhart) aveva richiesto una dettagliata relazione su tutte le operazioni sospette rilevate, ma si è visto recapitare solo una paginetta in inglese di poche righe «del tutto insoddisfacenti». La stessa sorte è toccata ai membri del Consiglio che non hanno mai potuto «valutare se la gestione delle segnalazioni sospette» fosse stata condotta nel rispetto delle leggi. Al direttore dell'Aif, Bruhlart, viene inoltre imputato di essere in palese conflitto di interessi considerando che sarebbe partner di due società private di consulenza finanziaria a Zurigo, cosa che lo costringe a stare fuori Roma diversi giorni la settimana nonostante l’incarico impegnativo che ha in Vaticano.

CONFLITTI
Lo stesso cardinale Nicora sarebbe stato tenuto sistematicamente all'oscuro dell'attività condotta dal direttore dell'Aif. A questo problema si aggiunge anche l'esiguo numero di dipendenti in forze all'Authority, la carenza dei programmi di formazione e il braccio di ferro per la promozione del vice direttore, carica tutt’ora vacante. Bruhlart sosteneva Di Ruzza (genero dell’ex Governatore Fazio) contro il parere del cardinale e del Consiglio che lo hanno ritenuto non idoneo. Il rischio legato a questo stallo è alto. E Moneyval potrebbe giudicare «inadempiente» la Santa Sede in materia di effettività della legge sull'antiriciclaggio. Ora la parola passa però a Papa Francesco.

Martedì 18 Febbraio 2014 - 08:10
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Febbraio - 19:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Web  Top
view post Posted on 19/3/2014, 09:40
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...233067982.shtml

L'EX FUNZIONARIO DEL VATICANO
False donazioni religiose, con Scarano
sono 53 gli indagati dalla Procura
Tra i nomi nuovi c'è quello di Maurizio D'Amico
già coinvolto nell'inchiesta di Roma sui soldi all'estero

Chiesa cattolica 66
ALTRI 6 ARGOMENTI
SALERNO - Inchiesta chiusa. L'accusa di riciclaggio è confermata dalla procura e il protagonista indiscusso resta sempre monsignor "500" Nunzio Scarano. A indagini finite, la lista del pm di Salerno, Elena Guarino, si accorcia - da 58 si passa a 53 indagati - ma compare un nome che prima non c'era. È quello di Maurizio D'Amico, uno dei tre cugini armatori napoletani, indagato anche a Roma per evasione fiscale dopo l'arresto del sacerdote salernitano per aver tentato di far rientrare in Italia 20 milioni di euro che i pm romani attribuiscono ai D'Amico, ma che questi sconfessano. Maurizio è finito in varie intercettazioni telefoniche captate dal nucleo di polizia tributaria di Salerno, che ha condotto le indagini. «Mi dicono: se hai un conto dove con massima tranquillità queste cose si possono fare ma io ho grande paura perché ... cioè, te lo lascio ragionare a te, se tu hai un modo lineare, semplice, per bonificare su un conto, ma immagino che per te è ancora più complicato che per me», dice D'Amico al telefono. «È ancora più complicato qui... eh, dobbiamo parlarne di persona», gli risponde Scarano.
ACCORDO - Era il 3 aprile del 2012. Il giorno dopo i due parlano di nuovo al telefono e l'ex funzionario dell'Apsa dice chiaramente di essere disponibile a ricevere bonifici esteri (nel caso in questione quelli in arrivo da un istituto bancario di Londra) sui propri conti Ior facendo riferimento al famoso fondo per gli anziani: uno dei dieci sottoconti intestati a Scarano. I due si accordano sul fatto che gli importi mensili dovranno ammontare ad alcune decine di migliaia di euro che poi il sacerdote giustificherà come "una sua rendita estera di natura personale". Maurizio D'Amico, legato a Scarano da un'amicizia decennale, si rivolge al sacerdote perchè sembra che il sistema "omino" non possa più funzionare. L'omino sarebbe - dicono gli investigatori - una persona di turno incaricata a riportare in Italia denaro transitato all'estero per evadere il fisco. Nell'inchiesta salernitana sono finite anche quattro società off-shore, di cui due realmente esistenti e altre fittizie. Così come sono stati coinvolti amici, parenti e imprenditori salernitani vicini al sacerdote, che avrebbero cambiato assegni su soldi contanti ricevuti da Scarano, prelevati a loro volta dallo Ior. Tutto per estinguere un mutuo di una società immobiliare.

19 marzo 2014
 
Web  Top
OttonediB.
view post Posted on 21/3/2014, 21:42




Finirà tutto a tarallucci e vino, certi processi sono sempre molto lunghi, molto molto lunghi.
 
Top
view post Posted on 30/3/2014, 14:43
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://magister.blogautore.espresso.repubb...iudizio-lo-ior/

29 mar
Pazienza finita. Gotti Tedeschi chiama in giudizio lo IOR

gotti

Con decreto di archiviazione emesso in data 19 febbraio 2014, il tribunale penale di Roma ha esonerato l’ex presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, Ettore Gotti Tedeschi, da qualsiasi imputazione riguardo all’operazione finanziaria che aveva portato nel 2010 la magistratura a sottoporre a sequestro 23 milioni di euro dello IOR per violazione della normativa antiriciclaggio.

Questa la nuda notizia. Ma nelle motivazioni che hanno indotto i pubblici ministeri Nello Rossi, Stefano Fava e Stefano Pesci a chiedere l’archiviazione del procedimento contro Gotti Tedeschi e il tribunale di Roma ad accordarla c’è molto di più. E si tratta di fatti che chiamano in causa le autorità vaticane. Oggi.

Per vedere di quali fatti si tratta, basta leggere il capitolo finale della richiesta di archiviazione.

Per cominciare, i pubblici ministeri scrivono di aver accertato che all’operazione in oggetto Gotti Tedeschi era del tutto estraneo, poiché essa era stata eseguita dall’allora direttore dello IOR, Paolo Cipriani e dal suo vice Massimo Tulli, al di fuori di qualsiasi indicazione dello stesso Gotti Tedeschi e, anzi, contro la sua volontà e contro la “policy” che egli stava mettendo in atto.

Scrivono i pubblici ministeri:

“È un dato oggettivo – risultante da più fonti e dall’analisi complessiva degli sviluppi delle recenti vicende dello IOR – che l’attività del prof. Gotti Tedeschi come Presidente dello IOR è stata essenzialmente orientata a dar vita ad una nuova policy dell’istituto nel quadro dell’adozione di un insieme di misure miranti ad allineare lo Stato della Città del Vaticano, sul versante del contrasto al riciclaggio, ai migliori standard internazionali”.

Dopo aver citato come frutto dell’azione di Gotti Tedeschi la legge 127 antiriciclaggio entrata in vigore in Vaticano alla fine del 2010 e la concomitante istituzione dell’Autorità di Informazione Finanziaria, i pubblici ministeri aggiungono:

“Né appaiono riconducibili al prof. Gotti Tedeschi gli sviluppi sul piano normativo, interpretativo ed organizzativo susseguenti all’introduzione della nuova normativa, che sono stati oggetto, com’è noto, di contrastanti letture, anche in sede di organismi internazionali”.

E qui i pubblici ministeri alludono alle successive modifiche riduttive della stessa legge 127 denunciate con forza da Gotti Tedeschi e poi dagli ispettori di Moneyval come un “passo indietro“.

In un altro passaggio, i pubblici ministeri insistono sul “carattere tutt’altro che episodico” dell’operazione eseguita dai dirigenti operativi dello IOR, Cipriani e Tulli, che si è rivelata essere “solo un esempio di ben più ampia realtà”.

Se dunque è questo il quadro emerso dalle indagini, risulta oggi ancor più ingiustificabile la cacciata di Gotti Tedeschi dalla presidenza dello IOR, decisa e resa pubblica con motivazioni infamanti il 24 maggio 2012 dal board dell’istituto, che contemporaneamente manteneva in carica Cipriani e Tulli accordando loro fiducia nonostante le indagini in corso su di essi, oggi sfociate in un rinvio a giudizio per violazione delle norme antirticiclaggio.

Il board che – d’intesa con la segreteria di Stato guidata dal cardinale Tarcizsio Bertone – sfiduciò ed estromise Gotti Tedeschi è lo stesso che continua ancor oggi a reggere lo IOR, nonostante nel frattempo siano intervenuti altri fatti di sconvolgente rilievo, come le forzate dimissioni di Cipriani e Tulli nel luglio del 2013, per ulteriori scandali emersi dalla loro gestione, e la presa in carico della gestione operativa dello IOR da parte della multinazionale Promontory.

Compongono il board dello IOR il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz, l’americano Carl Albert Anderson, lo spagnolo Manuel Soto Serrano e l’italiano Antonio Maria Marocco.

Nel frattempo, attorno a Gotti Tedeschi è stata fatta terra bruciata. Nessuno di tutti quelli incaricati dalle autorità vaticane di studiare il futuro dello IOR l’ha mai interpellato. Non un solo gesto di risarcimento morale nei suoi confronti è stato mai fatto. Da nessuno.

Non sorprende quindi che ora Gotti Tedeschi voglia che gli sia resa giustizia. il 27 marzo, ad archiviazione del suo caso giudiziario avvenuta come s’è visto, i suoi avvocati hanno diffuso un comunicato che così si conclude:

“Il dott. Ettore Gotti Tedeschi, dopo un lungo periodo di silenzio ed attesa, ha incaricato i propri avvocati, ora che la vicenda è stata chiarita da una ineccepibile indagine della magistratura italiana, di prendere una serie di iniziative in sede giudiziaria per reagire ai numerosi attacchi mediatici tesi a denigrare la propria figura umana e professionale, essendo deciso a dimostrare anche per le vie giudiziali l’infondatezza delle accuse che gli sono state mosse dai consiglieri [dello IOR] al momento della sua estromissione”.

Firmato: Avv. Fabio Marzio Palazzo, Milano, e Avv. Stefano Maria Commodo, Torino.
 
Web  Top
view post Posted on 6/5/2014, 23:13
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...174418376.shtml

I VERBALI
Monsignor Scarano fa tremare il Vaticano:
«Così gestivano miliardi in Italia e all'estero»
Il prelato svela il sistema Apsa ai pm di Roma: conti
nelle grandi banche a ma nome di società svizzere e inglesi

Vaticano 4
ALTRI 6 ARGOMENTI
SALERNO - Monsignor Nunzio Scarano, il sacerdote arrestato per riciclaggio e coinvolto nell'inchiesta per il tentativo di trasferire in Italia soldi dall'estero con la copertura del Vaticano, avrebbe rivelato ai magistrati fatti scottanti legati all’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede) relativi soprattutto alla gestione di conti correnti di laici e operazioni finanziarie. «Non è una banca ma fa le cose di un istituto di credito - sono state le sue dichiarazioni, rivelate da Metropolis - ha conti di persone e distribuisce interessi facendo una sorta di raccolta (e reimpiego) risparmi oltre ad occuparsi dell’amministrazione degli utili derivanti dal patrimonio...».
CODICI - Scarano ha anche svelato il meccanismo utilizzato per la gestione dei conti correnti. «Con delle cifre, che a me non facevano vedere. Però se io torno lì so dove mettere le mani: nel senso che comprendo bene le responsabilità. So che su questi conti correnti, alcuni anche intestati ai Cardinali, c’erano degli interessi. Erano gestiti dai miei diretti superiori, poi c’era Giorgio Stoppa che era un grande manovratore di queste cose qui.. Poi con l’ultimo concistoro di Papa Ratzinger molti di quei conti furono cancellati. Trasferiti su altri istituti bancari, alcuni anche allo Ior».

IL SISTEMA - «Si poteva fare con un bonifico internazionale, con un assegno circolare - ha detto Scarano - una situazione non del tutto trasparente riguardo alla gestione interna del Vaticano, e il motivo per il quale io avevo chiesto anche un’ispezione e la possibilità futura di parlarne con il Santo Padre». Tutto funzionava, secondo la versione del prelato, in maniera capillare: «Era la vendita di operazioni o di titoli che poi venivano venduti e comprati dalla stessa amministrazione del patrimonio della Santa Sede». Scarano fa anche qualche esempio, indicando nomi di istituti di credito. «Faccio anche un altro esempio molto pratico - dice - io tengo 50 miliardi di euro e li tengo presso il... (una banca; ndr) e mi dà l’1%, poi un responsabile Apsa, la cui figlia è sposata con il figlio di un direttore, un presidente di una banca, prende i 50 miliardi e li sposta su quell’altra banca. A me sottobanco cosa ne viene? Questa è una delle cose che accadevano all’interno dell’Amministrazione». L'Apsa, quindi, avrebbe conti correnti presso importanti banche. Ma a nome di grandi istituti finanziari internazionali. «Alcuni conti sono internazionali, tipo Londra, Parigi, poi c’è questa società in Svizzera e credo che molti fondi siano depositati presso banche svizzere e altre banche di altri Paesi e molto meno in Italia»

06 maggio 2014
 
Web  Top
view post Posted on 16/5/2014, 15:59
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca...-noli-1.9238020

Viola obbligo di dimora
arrestato don Luigi Noli

Era il collaboratore di monsignor Nunzio Scarano coinvolto nell’inchiesta per riciclaggio di denaro

Don Luigi Noli, coinvolto insieme a monsignor Nunzio Scarano nell’inchiesta della Procura di Salerno per riciclaggio e false donazioni, è stato arrestato dalla Guardia di finanzia su richiesta del gip Dolores Zarone per violazione dell’obbligo di dimora a Brescia. Il sacerdote, collaboratore da anni di monsignor Nunzio Scarano, il funzionario dell’Apsa del Vaticano indagato da due procure, lo scorso 8 maggio aveva rinunciato all’interrogatorio presso il nucleo tributario della Finanza di Salerno per motivi di salute e aveva presentato anche richiesta di restare nell’abitazione salernitana di un nipote di monsignor Scarano.

Per il gip, don Noli avrebbe violato la misura cautelare restrittiva, non avendo fatto ritorno immediato a Brescia e restando a Salerno dopo la rinuncia all’interrogatorio. Il sacerdote è stato arrestato stamattina e tradotto nella sua dimora in Lombardia. «Don Noli era in attesa di conoscere il parere del giudice sulla istanza di restare a Salerno per motivi affettivi – dice il legale, Silverio Sica – la sua casa è di fatto a Salerno, il tribunale non ha ancora detto perché un sacerdote non può avere diritto a restarvi. Don Noli stava semplicemente attendono il parere sulla sua richiesta di cambio di dimora e non commettendo una violazione». Intanto lunedì prossimo la difesa di monsignor Scarano presenterà al pm Elena Guarino una memoria che «secondo quanto rilevato da un noto commercialista - fa sapere il difensore - comprova l’assenza dell’accusa di riciclaggio». Secondo l’accusa, Scarano avrebbe ricevuto donazioni che servivano a coprire un grosso riciclaggio di denaro.
16 maggio 2014
 
Web  Top
view post Posted on 24/5/2014, 06:20
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca...rsone-1.9285811

Scarano, chiesto il processo per cinquanta persone
Aiutarono il monsignore ad estinguere un’ipoteca. La guardia di finanza notifica le richieste di rinvio a giudizio

Sarebbero cinquanta, in tutto, le persone per le quali la Procura di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolto monsignor Nunzio Scarano. Nell’elenco non comparirebbero tre degli indagati iniziali. La vicenda si riferisce all’ipotesi di riciclaggio sulla quale in questi mesi hanno fatto luce le indagini condotte dalla guardia di finanza. Le persone coinvolte insieme al sacerdote lo avrebbero aiutato a nascondere la provenienza del denaro con cui, nel 2009, estinse l’ipoteca sulla sua abitazione di via Romualdo Guarna. In queste ore i finanzieri stanno notificando agli indagati la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Elena Guarino.
23 maggio 2014
 
Web  Top
view post Posted on 25/5/2014, 06:56
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.net1news.org/cronaca/chiesa/ior...-bergoglio.html

Ior e riciclaggio, trovati 140 conti sospetti. Nessuna novità con Bergoglio
La notizia, riportata da Francesco De Dominicis per Liberoquotidiano, è di quelle da far sobbalzare persino uno calmo e tranquillo come Papa Francesco. Che non si capisce se ci è o ci fa. Dai documenti riservati dell’Aif, l’ente antiriciclaggio del Vaticano, emergono circa 140 conti dello Ior che puzzano di riciclaggio. Uno scandalo finanziario che rischia di travolgere il nuovo corso di Bergoglio.
Ior e riciclaggio, trovati 140 conti sospetti. Nessuna novità con Bergoglio

SOCIAL:


Oltre il Tevere, nello Stato del Vaticano, c’è grande agitazione. Tutta colpa, ancora una volta, dello Ior, la Banca di Dio (o del Diavolo…) che nasconderebbe – questa l’accusa che emerge dai documenti riservati dell’Aif – 140 conti in odore di riciclaggio.

Come ha raccontato a Liberoquotidiano una fonte interna alla Santa sede, si tratta di “conti «fuori legge» perché i titolari non hanno i requisiti per avere depositi nel Torrione di Niccolò V. E se due indizi fanno una prova, come spiega la fonte, è assai probabile che le operazioni segnalate siano riconducibili a quattrini riciclati: in ballo ci sono, in effetti, «strani» movimenti di soldi transitati su depositi di clienti sgraditi.”
Non è dato sapere se quei 140 nomi rientrino nella lista dei 1.200 clienti che avevano ricevuto - nel dicembre scorso - la lettera del Presidente dello Ior, Ernst von Freyberg, con l’invito a chiudere il conto. Nulla si è mosso, anche perché la burocrazia vaticana è piuttosto lenta quando si tratta di perdere denari facili e quantitativamente corposi.
ADVERTISEMENT


Questa situazione di totale immobilismo ha spinto i vertici di Bankitalia ad accusare la Santa Sede e l’Aif stessa di “collaborazione poco soddisfacente”.
Anche perché quel denaro sporco è ancora al chiuso dello Ior e rischia di sparire senza lasciare ulteriori tracce. A meno che non decida di intervenire Bergoglio in prima persona per fare chiarezza su una vicenda inquietante che va avanti da troppo tempo. Ma non dovevano chiuderlo lo Ior?

fonte: infiltrato
 
Web  Top
view post Posted on 25/5/2014, 15:07
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.ilmattino.it/SALERNO/salerno-sc...ie/707073.shtml

Inchiesta Scarano, il giudice rinuncia: conosce alcuni degli indagati

PER APPROFONDIRE: Salerno, Scarano, processo
di Petronilla Carillo A+ A- Stampa
SALERNO - Caso Scarano, c’è il rischio di un nuovo stop al procedimento giudiziario e di ulteriori ritardi. Dopo il deposito della richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Elena Guarino presso l’ufficio gup del tribunale di Salerno, arriva l’astensione del giudice assegnatario del fascicolo, Vincenzo Di Florio.
Una rinuncia, la sua, che sarebbe legata ad un rapporto di conoscenza con alcuni degli indagati. Toccherà ora al capo dell’ufficio, il magistrato Bruno De Filippis, riassegnare in tempi rapidi il fascicolo ad un altro gup. L’inchiesta a carico del sacerdote ex funzionario Apsa, già imputato per corruzione in un processo che si sta celebrando a Roma, attraversa ancora una volta il tessuto sociale della cittadina.
Sono intanto 51 e non 53 le richieste presentate dal pm, si tratta, ricordiamo, di imprenditori e professionisti salernitani individuati uno ad uno grazie al lavoro dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria agli ordini del colonnello Antonio Mancazzo.
 
Web  Top
view post Posted on 4/6/2014, 04:04
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://noisalerno.it/caso-scarano-il-16-gi...a-giudizio.html

Caso Scarano, il 16 giugno il prete davanti al gup di Salerno per il rinvio a giudizio

SALERNO - Comparirà lunedì 16 giugno davanti al gup del Tribunale di Salerno, Renata Sessa, il monsignore salernitano ed funzionario vaticano dell'Apsa Nunzio Scarano, accusato di riciclaggio e falso in atto pubblico. Il gup nell’udienza preliminare dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Elena Guarino per il monsignore, il suo collaboratore don Luigi Noli, ai domiciliari a Brescia, e altri 49 indagati. Scarano è attualmente ai domiciliari nella sua abitazione di Salerno, in via Guarna, dallo scorso 21 gennaio. Secondo l’accusa nei conti Ior intestati a Scarano sarebbero transitate false donazioni provenienti da società offshore, destinate a coprire un giro di riciclaggio di denaro.
 
Web  Top
view post Posted on 16/6/2014, 16:12
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno...al-20-1.9435366

SCANDALO IOR
Scarano, respinte le eccezioni. Udienza aggiornata al 20

A deciderlo il gup del tribunale di Salerno, Renata Sessa, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. E i legali del monsignore ha presentato una relazione sul suo stato di salute

16 giugno 2014


Udienza aggiornata al 20 giugno per... Udienza aggiornata al 20 giugno per mons. Scarano

È stata aggiornata ai prossimi 20 giugno e 2 luglio l'udienza preliminare a carico di monsignor Nunzio Scarano, indagato per il reato di riciclaggio assieme ad altre 50 persone che avrebbero concorso - secondo l'accusa - nell'attività illecita commessa dall'ex capo contabile dell'Apsa. A deciderlo il gup del tribunale di Salerno, Renata Sessa, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Il pm Elena Guarino ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati nessuno dei quali ha chiesto riti alternativi. Dopo quattro opere di camera di consiglio il gup Sessa ha respinto tutte le eccezioni sollevate dagli avvocati difensori, tra le quali la competenza territoriale, giurisdizionale e sulla nullità del provvedimento di citazione.

Come aveva annunciato il suo legale, monsignor Nunzio Scarano stamani non era nell'aula del tribunale dove si sarebbe dovuto decidere per il suo rinvio a giudizio. L'ex contabile dell'Apsa è agli arresti domiciliari nella sua abitazione del centro storico di Salerno. «Le sue condizioni - dice l'avv. Silverio Sica - peggiorano ogni giorno che passa». Sica ha presentato al gup Renata Sessa una relazione del neuropsichiatra Antonio Zarrillo, nella quale viene sconsigliata la presenza in aula del prelato. «Don Nunzio - dice il legale - è dimagrito di circa 20 chili e spesso ho dovuto chiedere delle autorizzazioni urgenti per far intervenire il neuropsichiatra. Don Nunzio è depresso e continua a stare molto male».

16 giugno 2014

Edited by GalileoGalilei - 16/6/2014, 17:50
 
Web  Top
107 replies since 20/2/2007, 14:02   3707 views
  Share