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Ior, gli scandali della banca del Vaticano

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GalileoGalilei
view post Posted on 23/9/2009, 18:13 by: GalileoGalilei
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Un uomo dell'Opus Dei al vertice dello Ior
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«Denaro e Paradiso». È il titolo di un suo libro del 2004, ma anche una sorta di motto sotto il quale riassumere la sua vita e il suo lavoro: Ettore Gotti Tedeschi, neo-presidente dello Ior. Da sempre si muove con la stessa naturalezza nei salotti della finanza e nelle sale affrescate della Curia romana, nelle stanze del ministero dell'Economia (è ascoltatissimo consigliere di Tremonti) e nelle aule delle università, coniugando capitalismo e morale cristiana o, come recita il sottotitolo del suo volume, «economia globale e mondo cattolico».

Sessantaquattro anni, cinque figli, professore di Etica della finanzà all'università Cattolica di Milano, editorialista dell'Osservatore Romano, Gotti Tedeschi muove i suoi primi passi nel mondo della finanza a Parigi, come consulente della Metra-Sena, per poi passare in quella vera e propria 'nave scuola' della grande economia internazionale che è l'americana McKinsey, dove conosce Gianemilio Osculati, storico numero uno della società in Italia, e Gianmario Roveraro, ucciso due anni fa nel parmense, protagonista negli anni '70 -' 80 della finanza cattolica, membro dell'Opus Dei, con cui Gotti Tedeschi fonda all'inizio degli anni '80 la banca d'investimenti Akros. Nel 1992 l'economista piacentino lascia la banca che ha contribuito a fondare per rispondere alla chiamata di Emilio Botin, presidente e azionista del gruppo bancario spagnolo Santander. Con Botin, anche lui molto vicino all'Opus Dei, il rapporto è stretto e basato su grandissima fiducia: Gotti Tedeschi diventa il vero e proprio ambasciatore del gruppo spagnolo in Italia.

In tempi più recenti Gotti Tedeschi si divide tra la cattedra a Milano, gli articoli per l'Osservatore Romano' e i numerosi altri incarichi: presidente in Italia di Santander Consumer Finance, presidente del Board of Trustees e membro dell'Advisory Board del Centro Studi Tocqueville-Acton, consigliere d'amministrazione di San Paolo Imi Da poco più di un anno, complici le vedute sempre più coincidenti sulla crisi economica, è vicinissimo al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che lo ha nominato consigliere per «i problemi economico-finanziari ed etici nei sistemi internazionali», oltre che consigliere della Cassa Depositi e prestiti. Ottimi e ramificati, ovviamente, anche i rapporti con la Santa Sede: Gotti Tedeschi è considerato molto vicino a Benedetto XVI (del Santo Padre il neo-presidente Ior ha detto: «merita il premio Nobel per l'economia per la sua enciclica 'Caritas in Veritate'»), del segretario di Stato, Tarcisio Bertone e del prefetto della congregazione dei vescovi, Giovan Battista Re, che ha anche firmato le prefazioni ad alcuni dei suoi libri.

Fautore di una visione etica dell'economia, Gotti Tedeschi ha spiegato più volte che a suo parere non è il capitalismo in sè ad aver portato agli eccessi e ai guasti della crisi, ma la «crescita drogata dal debito» portata avanti dagli Stati Uniti. Le vere radici della crisi, ha avvertito più volte, vanno cercate nel tema del crollo delle nascite e del sostegno alla famiglia. Teorico di una «good bank» internazionale che investa centinaia di miliardi nei Paesi poveri in modo da innescare un boom economico a vantaggio non solo delle popolazioni locali ma anche di tutti i Paesi più sviluppati, da mesi mette in guardia dalle colonne dell'Osservatore Romano' dai rischi dei fondi sovrani (potrebbe trattarsi di nuove forme di nazionalizzazione, esterne al Paese). E invita a non 'spararè sui banchieri: non sono i derivati o i bonus il male del mercato, ma solo l'uso che se ne fa.
Gotti Tedeschi potrà contare sulla cooperazione del fedelissimo di Bertone, il genovese Giuseppe Profiti, direttore amministrativo del Bambin Gesù, e a suo tempo indicato come possibile candidato, e su quella dell'uomo di fiducia del cardinale Angelo Bagnasco, Marco Simeon, il giovane sanremese da tempo «ambasciatore» di Cesare Geronzi in Vaticano.
Marco Simeon, soprannumerario dell'Opus Dei, tra l'altro, componente del C.d.A. della Fondazione Carige, sponsorizzato, si dice, anche dal Ministro Claudio Scajola.
 
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