Laici Libertari Anticlericali Forum

Le "Papi girls"

« Older   Newer »
  Share  
Felipe-bis
view post Posted on 10/9/2010, 15:53




http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/10...italiana/58592/

Da Roma fino a Bruxelles, l’esercito rosa
delle “Papi girl” conquista la politica italiana


Ilfattoquoidiano.it vi propone l'elenco di tutte le amiche del Cavaliere, premiate in questi anni con un seggio a Montecitorio, all’Europarlamento o negli enti locali

“Non escludo che con questa legge elettorale qualche senatrice o deputata si sia prostituita per il seggio”: le parole di Angela Napoli – la coraggiosa parlamentare che da anni denuncia gli affari e le collusioni della ‘ndrangheta, – hanno fatto gridare allo scandalo il Popolo delle Libertà. Le parlamentari del Pdl sono insorte, hanno minacciato di querelare la deputata finiana, che alla fine è stata costretta a chiedere scusa. Peccato, perché sarebbe davvero un bel vedere ascoltare una ad una, in un aula di Tribunale, le deposizioni giurate di alcune sue “colleghe”.

A chi si riferisse la Napoli non è comunque dato saperlo. Ma il fattoquotidiano.it vi propone qui di seguito un elenco (che sarà continuamente aggiornato) delle amiche del Cavaliere, premiate in questi anni con un seggio a Montecitorio, all’Europarlamento o negli enti locali. Accanto ai nomi troverete le loro storie e la loro attività politica.

Licia Ronzulli

Ha smentito di essere la fisioterapista personale di Berlusconi e di aver partecipato alla scuola di Brunetta & Co. Ha smentito pure di essere una delle ragazze fotografate a prendere il sole sullo yacht di Berlusconi nell’estate 2008, in quegli scatti pubblicati in esclusiva da L’espresso. Poi, però, dopo le dichiarazioni di una testimone di eccezione, Licia Ronzulli ha dovuto ammettere di essere una frequentatrice di Villa Certosa. Era stata Barbara Montereale, la escort che ha accompagnato Patrizia D’Addario agli incontri con il Premier, a tirarla in ballo. “È lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze” (Repubblica, 20 giugno 2009 – Paolo Berizzi e Gabriella De Matteis). Così, all’eurodeputata non è rimasto altro che metterci un toppa: “In occasione di vacanze, sono stata ospite a Villa Certosa con mio marito e ho avuto modo di collaborare con il presidente Silvio Berlusconi nell’accoglienza degli invitati: politici, imprenditori, amici”. “Quel giorno il marito non c’era. Però so chi è. Dopo averci fatto vedere il video della festa di Capodanno, con il presidente e tutte le ragazze vestite da Babbo Nataline, sul maxi schermo trasmisero anche il matrimonio della Ronzulli…” replicò a stretto giro la Montereale (Repubblica Bari, 26 settembre 2009 – Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini).

Candidata senza successo alle politiche 2008 nelle Marche, la caposala dell’ospedale Galeazzi di Milano che il Premier e i suoi house organ presentano come una top manager della sanità meneghina, è stata nel 2009 una delle tre superstiti all’ira funesta di Veronica Lario che, con le sue dichiarazioni, aveva stroncato sul nascere decine di candidature. Con quasi 40 mila preferenze è stata eletta a Strasburgo, mentre suo marito, Renato Cerioli, sposato nell’estate 2008 con Berlusconi a fare da testimone, pochi giorni dopo veniva designato alla Presidenza di Assindustria Monza e Brianza.

Per Berlusconi “Licia Ronzulli è la nostra deputata ideale, una personalità come la sua nel Parlamento europeo ci sarebbe utilissima” (intervento telefonico alla cena elettorale per presentare la candidatura della Ronzulli, Il Giornale, 27 maggio 2009). Lei, risponde coi fatti: “Nessuno potrà mai impedirci di fare colazione con pane e Nutella, come stiamo leggendo sulle cronache di questi giorni. Il solo rischio che corrono la Nutella e gli altri prodotti dolciari sarà legato alla pubblicità. In futuro potremmo non vedere più il cuoco della Nazionale raccontarci che i nostri atleti fanno una sana ed equilibrata colazione a base di Nutella. Nonostante ciò, noi potremmo continuare a preparare la colazione ai nostri bambini, controllandone la quantità ed evitandone gli eccessi” (Panorama, 25 giugno 2010).

Nel 2010 ha preso la parola 7 volte in aula, l’ultima volta lo scorso 7 luglio durante il dibattito su “nuovi prodotti alimentari”: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, chiedo semplicemente di verificare elettronicamente l’emendamento 5″. In compenso, appena può segue il suo Presidente ovunque. Persino all’ultimo incontro con Confindustria a Parma, durante il pranzo con la Marcegaglia, oltre allo staff ristretto del Premier c’era anche lei. Sempre pronta a prenderne le parti: Ma un difetto ce lo avrà? “Sì: non sbaglia mai. Con me non ha certo sbagliato” (Repubblica, 10 giugno 2009).

Barbara Matera

Nella sua biografia on line scrive “Nel 2008 rinuncia alla candidatura, in posizione utile, alla Camera dei Deputati nelle Liste elettorali del Popolo della Libertà, così da terminare gli studi universitari”. Ma dopo due anni la laurea non è ancora arrivata. A far saltare la sua candidatura, in realtà, fu la scelta del Premier di puntare su un’altra giovane promettente, Elvira Savino. Non importa: Barbara si prenderà la sua rivincita nel 2009, e con gli interessi. Candidata nonostante tutto, nonostante Veronica e il “ciarpame senza pudore”, stavolta con tutto il partito schierato per lei nella circoscrizione sud dove ha raccolto 130 mila voti. Da letteronza per la Gialappa’s Band e valletta di Mengacci (che, giustamente, rivendica un ruolo da selezionatore della classe dirigente nel Partito del Premier, “Con Carfagna e Matera sono io il vero talent scout del Pdl” dice) a vicepresidente della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento Europeo, dopo la parentesi da annunciatrice Rai insieme a Virginia San Just, altra prediletta del Sultano.

Fu uno dei tre nomi su cui Berlusconi si impuntò, “Barbara Matera sarà la nuova Carfagna“. Un’investitura e un investimento, di risorse e di uomini per far crescere un nuovo “cavallo di razza”. Così, nel suo primo anno a Strasburgo la Matera si è distinta per il suo iperattivismo: interviene su tutto, con puntualità. L’ultimo intervento in aula è dello scorso 7 luglio, nel corso del dibattito sulle emissioni industriali: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’approccio integrato dell’Unione europea al problema dell’inquinamento ci permette di essere istituzionalmente sempre più presenti e concreti nel controllo delle emissioni industriali”. Non male per una che nella sua prima uscita, all’Alfonso Signorini Show in onda su Radiomontecarlo, steccò più di un congiuntivo.

Elvira Savino

Il giorno dell’insediamento si presentò a Montecitorio con ai piedi due sandali Gucci tacco 14: difficile passare inosservata. Da quel giorno, Elvira Savino, deputata di Conversano a Bari, è per tutti la “Topolona”, soprannome affibbiatole da Dagospia. Arrivava in parlamento dopo un’esperienza all’ufficio stampa e comunicazione dell’Udc, e una collaborazione con la rivista Formiche. Ma, soprattutto, per lo stretto rapporto che aveva cementato con Silvio Berlusconi, grazie all’amica con cui divideva l’appartamento romano, Sabina Began, l’Ape regina dell’Harem di Silvio. Berlusconi le ha fatto da testimone di nozze, nel settembre 2008 nella chiesa di San Lorenzo in Lucina a Roma, per il suo matrimonio con il napoletano Ivan Campili. C’era pure Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che introdurrà donne a Palazzo Grazioli e Villa Certosa, amico della sposa. Ed è lì che Berlusconi conoscerà pure Carolina Marconi, l’ex gieffina tra le frequentatrici delle feste del Premier. Tutto, insomma, ruota intorno alla Topolona. Pure gli affari della criminalità barese, tanto da trascinare la parlamentare in una brutta storia di mafia e appalti. Da allora, era il 3 dicembre dello scorso anno, la Topolona è scomparsa dalla circolazione.

Gabriella Giammanco

Deputata palermitana, Gabriella Giammanco è giornalista professionista: prima inviata per una trasmissione di costume su un’emittente siciliana, poi è entrata nella redazione del Tg4 di Emilio Fede. Quando viene candidata nella circoscrizione Sicilia per la Camera dei Deputati nelle elezioni politiche del 2008, l’Ansa parla di un colpo di scena: “Confermato l’inserimento a sorpresa della giovane giornalista del Tg4 Gabriella Giammanco, originaria di Palermo, il cui nome sarebbe stato caldeggiato personalmente da Berlusconi”. Così, la nipote di Michelangelo Alfano, definitivamente condannato come boss di Bagheria legato a Bernardo Provenzano, è balzata agli onori della cronaca. Ma l’Italia si accorgerà di lei solo per il pizzino sdolcinato di Berlusconi destinata a lei e alla collega Nunzia De Girolamo durante un dibattito alla Camera: “Gabri, Nunzia, state molto bene insieme! Grazie per restare qui, ma non è necessario. Se avete qualche invito galante per colazione, Vi autorizzo (sottolineato) ad andarvene! Molti baci. Il Vostro Presidente”. La risposta: “Caro…(dolce presidente?) gli inviti galanti li accettiamo solo da lei”.

Sempre presente in aula (solo il 10 per cento le assenze alle votazioni elettroniche, ndr), il suo impegno è diviso tra la difesa degli animali (“Grazie al mio intervento, e alla collaborazione dell’onorevole Carlucci, sono state introdotte agevolazioni fiscali a favore dei circhi senza animali”) e l’esaltazione del capo: “Berlusconi, ancora una volta, ha saputo mettersi in gioco dimostrando di amare profondamente il suo Paese. Prestando la sua voce allo spot del Ministero per il Turismo si è impegnato in prima persona a sostenere il capitale storico, culturale e paesaggistico dell’Italia. Chi meglio del Presidente del Consiglio può sponsorizzare il nostro straordinario Paese?”. Infatti, i primi dati ufficiali parlano di un crollo della presenza di turisti stranieri per l’estate che va concludendo. Ultimamente l’onorevole Giammanco si fa spesso vedere in giro con il direttore del Tg1, Augusto Minzolini.

Nunzia De Girolamo

Galeotta fu la “pigotta”. Nunzia De Girolamo, 35 anni a ottobre, avvocato coordinatrice di Forza Italia per la città di Benevento, incontrò Silvio Berlusconi al termine di un comizio nel 2007. Erano gli anni in cui i pretoriani campani del Cesare di Arcore facevano a gara per presentare giovani e procaci militanti al capo. A quell’incontro Nunzia arrivò con una di quelle bambole di pezza che l’Unicef utilizza per raccogliere fondi: “Questa è per Lei, si chiama Libertà”, disse porgendola al Capo. Un anno dopo, con la caduta del Governo Prodi, era seduta accanto a Gabriella Giammanco tra i banchi della Camera dei Deputati. Fu subito ribattezzata la “Carfagna del Sannio”.

Nelle ultime settimane il nome della De Girolamo è stato il più gettonato come sostituta alla guida del partito campano di Nicola Cosentino. C’era anche lei – insieme a Verdini, Cicchitto, Gasparri, Quagliariello e La Russa – al vertice di Palazzo Chigi che ha portato alle dimissioni da sottosegretario di Nick ‘O mericano. “Anch’io ho sentito questa notizia – si è schermita al termine dell’incontro la Carfagna del Sannio- ma oggi Berlusconi ha all’ordine del giorno questioni di governo e non di partito”. E intanto si fa promotrice di un progetto autonomista della sua provincia, il Molisannio.

Francesca Pascale

Napoletana di Fuorigrotta, 25 anni lo scorso 15 luglio: Francesca Pascale ne aveva 21 quando conobbe Silvio Berlusconi, durante una cena con gli europarlamentari azzurri. Era il 2006 e Francesca, insieme con Emanuela Romano aveva da poco dato vita a Napoli al comitato “Silvio ci manchi”. Fino a pochi giorni prima, aveva fatto la “velina” su un’emittente locale, “TeleCafone”. Poi, prese il volo. Nel vero senso della parola: a novembre 2006, sale con le sue avvenenti compagne (oltre alla Romano c’era Virna Bello, ndr) sull’aereo privato del Premier che le porta a Villa Certosa. Di aereo in aereo: il 13 luglio 2007, al termine di una manifestazione di Forza Italia a piazza del Plebiscito, la Pascale torna sullo stesso aereo per una cenetta riservatissima sulla pista di Capodichino. Con lei, oltre alla Romano e alla Bello, quella volta c’erano pure le gemelle De Vivo (più volte, poi, avvistate ai summit napoletani del Premier sulla munnezza, ndr). Di lì a poco la Pascale sarà chiamata a Roma, prima come collaboratrice all’ufficio stampa di Forza Italia a stretto contatto col Capo, poi nello staff del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Diventa la pupilla del Presidente. Lei capisce e passa all’incasso. Così, proprio mentre scoppiava il “caso Noemi”, arriva la candidatura blindata alla Provincia di Napoli. Per lei si mobilita tutto il partito. A gestire la macchina elettorale sarà il coordinatore cittadino degli azzurri, Maurizio Iapicca. Una campagna elettorale costosa, quella della Pascale, che per un mese e mezzo ha avuto il suo quartier generale proprio all’Hotel Vesuvio, alloggio incluso. Era lì anche la sera della festa di Noemi a Casoria ad attendere il Premier fino a notte inoltrata solo per mostrargli “le bozze dei manifesti elettorali”.

Alla fine verrà eletta consigliera provinciale con quasi 7.500 voti di preferenza, un terzo di quelli espressi dagli elettori nel suo collegio. Tre anni prima, alle Comunali, ne aveva raccolto appena 83 nella stessa zona della città. Un plebiscito che non le varrà l’agognata poltrona di assessore. Nemmeno con l’ultimo rimpasto, che pure la vedeva in pole-position: “Non me lo aspettavo, ma alcuni colleghi hanno proposto davvero il mio nome come assessore al Turismo, il documento sarà presentato a breve, sono felicissima”. Alla fine, però, le è stata preferita la “meteorina” Del Giudice e Francesca l’ha presa proprio male. La notizia, l’ha raggiunta ad Antigua, dove era stata invitata, insieme con la deputata Maria Rosaria Rossi e l’architetto Garamondi, nella tenuta del Premier. Una vacanza programmata in coda al G20 in Brasile, alla quale Berlusconi ha dovuto rinunciare dopo che è iniziata a circolare la notizia.

Emanuela Romano

La sua storia si intreccia con quella di Francesca Pascale: insieme fondano il comitato “Silvio ci manchi”; insieme frequentano Palazzo Grazioli e Villa Certosa, cene pubbliche o riservatissime a bordo pista. Laureata in Psicologia, master in marketing e comunicazione in Publitalia ‘80, Berlusconi stravede da subito per lei: la vuole prima deputato, poi europarlamentare. Agli inizi del 2008, ai genitori della ragazza in visita a Palazzo Grazioli, Berlusconi dice “mi date l’onore di fare di vostra figlia un deputato della Repubblica?”. E la fa accomodare al suo posto dietro la scrivania di Palazzo Grazioli. Una scena da “mille e una notte” ma il finale è amaro: la candidatura naufraga miseramente. Sarà così anche nel 2009 per il Parlamento Europeo, dopo essersi dovuta sorbire la scuola di partito con Denis Verdini e Renato Brunetta. Papà Cesare, artigiano dei presepi, per protesta tenterà di darsi fuoco proprio davanti alla residenza romana del Premier. Toccherà a Nicola Cosentino trovare a Emanuela una sistemazione. L’ex sottosegretario, propone la ragazza a diversi imprenditori campani ma le proposte sono per lei “irricevibili”: sognava uno scranno in Parlamento, le offrono una comoda poltroncina da segretaria d’azienda. A marzo 2010, per la Romano arriva la candidatura alle regionali, con la promessa di un posto nella giunta del Presidente Caldoro. Il claim della sua campagna elettorale sembra più un avvertimento al suo Pigmalione che agli elettori: “Mo’ basta! Arap l’uocchie”. Contrariamente a quanto era stato per la Pascale, però, il partito al suo fianco non c’è ed Emanuela sarà la meno votata in assoluto del Pdl. Poco male: un mese dopo sarà nominata assessore al Comune di Castellammare di Stabia, la ex Leningrado del Sud appena espugnata dal centrodestra. Deleghe pesanti per lei, lavoro e politiche sociali in una delle aree del Paese più colpite sul fronte occupazionale: “Sono stata chiamata come tecnico”, dichiara decisa appena nominata. Ora, sembra aver trovato la sua dimensione: “La pace interiore è una grande forma di energia!!!” ha scritto alle ore 8,19 del 4 giugno sulla sua pagina Facebook. E a chi le chiede come trovare il giusto equilibrio, risponde: “Continua a cercare, a volte basta solo vedere meglio ed è già lì dentro di noi…”. Un po’ Freud, un po’ Quelo.

Virna Bello

Era la terza del gruppo “Silvio ci manchi”. Più che alla politica amava dedicarsi alle feste mondane di provincia: faceva la pr, per tutti era la “braciulona”. Sarà la prima a ottenere un incarico: assessore comunale all’Istruzione a Torre del Greco, la sua città di origine. E anche la prima a confermare la propria presenza a Villa Certosa nell’ottobre 2006 con le amiche Francesca ed Emanuela: “Ricordo ogni particolare perché in quell’occasione mi resi conto che il paradiso esiste pure sulla Terra… Il viaggio a Villa Certosa rappresentò una spinta decisiva, in termini di entusiasmo e passione, per intraprendere diciamo così la carriera politica” ha dichiarato al portale napoletano www.metropolisweb.it. Sarà anche la prima a rimanere senza incarico: un anno dopo la nomina le è stata revocata.

Giovanna Del Giudice

Ventisei anni, iscritta alla facoltà di giurisprudenza, un passato da ragazza immagine al Billionaire e da meteorina nel tg4 di Emilio Fede: tanto è a Giovanna Del Giudice bastato per finire tra le “Papi Girl” della scuola di formazione azzurra in cui nella primavera 2009 si allevavano veline per Bruxelles. Le parole di Veronica Lario, il “ciarpame senza pudore” denunciato dopo la festa per i 18 anni di Noemi Letizia a Casoria, ostacolarono la sua candidatura: “Non protesto, ma un po’ ci resto male. Avevo anche firmato dal notaio” dichiarò all’indomani della sua esclusione tornando a fare da assistente parlamentare (ha lavorato con i senatori Ghigo, Rizzotti e Picchetto). Anche per lei, ci sarà un posto alle regionali in Campania ma, con 4000 voti, Giovanna risulterà la penultima dello schieramento azzurro. Peggio di lei farà solo Emanuela Romano, nominata poi assessore comunale a Castellammare di Stabia. Un posto a Giovanna lo troverà, invece, Luigi Cesaro, che agli inizi di luglio la nomina nella sua giunta provinciale a Napoli: assessore alle pari opportunità e alle politiche giovanili. “Giovane ed ex meteorina: e allora? L’ho premiata e non me ne pento affatto” ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno il Presidente amico prima di don Raffaele Cutolo poi di Silvio Berlusconi.

Antonia Ruggiero

“Ho salvato la Giunta Provinciale di Avellino da un destino come quello di Taranto” (giunta annullata dal Tar per mancato rispetto delle quote rosa) raccontava appena pochi mesi fa Antonia Ruggiero, la prediletta irpina del premier. Perché era l’unica donna nella Giunta di Cosimo Sibilia, il presidente senatore (doppio incarico), anche se imposta direttamente Berlusconi. Figlia di imprenditori, sposata con un giornalista Rai, bruna con gli occhi di ghiaccio che hanno stregato il premier: nel 2008 il nome della Ruggiero era stato cassato all’ultimo momento dalla posizione numero cinque della lista di Forza Italia alla Camera. “Ero in quota Rotondi, ma la mia era una candidatura del presidente Berlusconi e, purtroppo, sono stata inspiegabilmente silurata all’ultimo minuto. Ci sono rimasta di gesso”. Un anno dopo, stesso refrain per le Europee. Il rimedio è quel posto da assessore provinciale alle politiche giovanili e alle pari opportunità. Ma non basta, Berlusconi impone nuovamente il suo nome in lista alle regionali. Come per la Del Giudice e la Romano. Per lei, però, il premier ha preteso l’impegno dell’intero partito e alla fine la Ruggiero è risultata la prima eletta nella provincia di Avellino, mandando su tutte le furie l’ex capo dell’opposizione in Consiglio, il finiano Franco D’Ercole, che non ce l’ha fatta a essere riconfermato. Ora guida la commissione cultura, con auto blu e indennità aggiuntiva.

Nicole Minetti

“Sono adeguata al ruolo”. La giovane e bella Nicole Minetti al suo primo giorno da consigliere regionale si è mostrata decisa e spavalda. Purtroppo ai giornalisti non è stato consentito porgerle domande perché dalle sue spalle è spuntata una signora di mezza età che con piglio preciso ha agguantato e allontanato i microfoni. “La dottoressa Minetti non parla, io son la sua pierre”. Abbandonati i microvestiti con i quali ha tentato di sfondare nel dorato mondo televisivo (fra cui i casting per Colorado Cafè di Italia 1 e i passaggi in Scorie su un’altalena), la 25enne Minetti si è presentata in aula con un abito monacale grigio chiaro. Su di lei si erano scatenate polemiche furibonde perché Berlusconi aveva imposto la sua candidatura nel listino blindato di Roberto Formigoni. Scalzando volti e nomi più noti, come Paolo Cagnoni, l’assistente del ministro Sandro Bondi. Ma l’ordine arrivato da Arcore non poteva cadere nel vuoto.

Silvio Berlusconi e Nicole Minetti si sono incrociati un anno fa. Quando la giovane di Rimini, arrivata a Milano per la specializzazione di Igiene dentale al San Raffaele, venne reclutata per fare la hostess allo stand di Publitalia da Luigi Ciardello. Accomodata su uno sgabello, con tacchi 12, tailleur bleu scuro con doverosi spacchi e adeguate scollature, il Cavaliere rimase folgorato. Questo almeno raccontano i soliti maligni, gli invidiosi retroscenisti. Lei, pur non avendo mai fatto mistero dell’amicizia nata con il premier, ha sempre tenuto a precisare di essere “adeguata”. Io, ha detto in una (rarissima) intervista al Corriere della Sera rilasciata prima di essere eletta, “ho il mio curriculum, mi sono preparata e credo di essere adeguata al ruolo”. Certo “sono consapevole di essere giovane e di avere ancora molto da imparare. Ma non mi piacciono i giudizi affrettati e credo che le persone vadano misurate sul campo”. E poi fa una richiesta: “Potreste smettere di pubblicare le foto di quando ho lavorato in tv? Il mio mestiere è un altro”. Ovviamente il Corriere della Sera pubblica l’intervista corredata da due foto. Una che ritrae Minetti ai tempi della tv con abiti a dir poco succinti e l’altra nella nuova veste: niente più scollature audaci né lunghi capelli al vento ma una casta camicia bianca e capelli raccolti. Al primo giorno tra i banchi del consiglio regionale si è conquistata l’interesse dell’altra matricola: Renzo Bossi. Il trota, in appena due ore, ha colto l’adeguatezza in aula di Nicole Minetti.

_________________________________________________

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/09...ine-di-b/58367/

Berlusconi padrone di casa della consigliera Pascale e della ‘raccomandata’ Rai

Francesca Pascale, assieme a un seggio a Napoli ha trovato pure un tetto (di lusso) a Roma. Sistemata anche Adriana Verdirosi, 'raccomandata' Rai

Magari potessi, magari”, gridava a Gad Lerner la giovane Francesca Pascale nella trasmissione L’Infedele incentrata sullo svilimento del corpo delle donne. La ragazza difendeva Papi-Silvio di fronte alle critiche per lo stile di vita poco morigerato. “Tutta invidia” secondo la giovane napoletana. “Magari potessi farlo anche io”, diceva allora ammiccando ai telespettatori. Finalmente quell’antico desiderio, almeno in parte, si è realizzato. Un frammento dello specchio delle brame berlusconiano, Francesca lo ha agguantato.

Dopo l’ingresso nel partito di Berlusconi, dopo l’ingresso nella villa sarda di Berlusconi, è riuscita finalmente a insediarsi in pianta stabile in una casa del Cavaliere. Il Fatto Quotidiano ha scoperto che la ragazza napoletana eletta consigliere provinciale a Napoli nel 2009, abita in un appartamento di Silvio Berlusconi.

Per l’esattezza è inquilina della Immobiliare Dueville Srl, partecipata al 40 per cento dalla Dolcedrago di Berlusconi e per il restante 60 per cento dalla Holding Prima e dalla Holding Ottava, due delle 22 società omonime che controllano la Fininvest. Non basta: sempre mediante la Dueville, nello stesso periodo, il presidente del Consiglio ha comprato un secondo appartamento a Roma in zona Cassia. Sul citofono si legge da pochi mesi il cognome di Adriana Verdirosi, un’altra valletta che compariva nelle liste dei nomi delle candidate per le elezioni europee del 2009, poi depennate grazie all’intervento pubblico di Veronica Lario.

Berlusconi non è nuovo ad acquisti immobiliari a Roma. Nel 2004 comprò mediante un’altra società un attico alla Balduina dove la conduttrice della RAI Sonia Grey abitava in affitto da anni. Per la sua vecchia fiamma Virginia Sanjust nel 2006 spese 2 milioni e 250 mila euro per un appartamento in piazza Campo dei Fiori. La storia di Francesca Pascale, rispetto alle altre, assume anche un risvolto di interesse pubbblico. L’amica napoletana del presidente del consiglio è stata candidata alle elezioni provinciali del 2009 e gratificata con una consulenza al ministero dei beni culturali. Ora si scopre che il Cavaliere e la giovane promessa del Pdl di Posillipo sono legati oltre che dalla passione politica anche da quella per le belle case. L‘appartamento in questione è inserito in un comprensorio signorile in cima a via Cortina d’Ampezzo, in zona Trionfale, è composto di una sola camera, servizi e terrazzo ed è costato al Cavaliere ben 470 mila euro. Un prezzo molto elevato ma che si giustifica per la presenza del box e soprattutto per il contesto. Il palazzo è videosorvegliato e presidiato all’ingresso da un portiere ed è dotato di una bella piscina condominiale circondata dal verde e dai lettini prendisole.

Al citofono risponde Catiuscia Pascale: “Francesca non c’è”, dice con grande disponibilità, “io sono sua sorella e sono venuta a trovarla. Ogni tanto, visto che vivo a Latina, mi appoggio qui”. Quando il cronista chiede perché la sorella abita in una casa del presidente del consiglio, lei cade dalle nuvole: “ma cosa dice? La casa non è di Berlusconi, mia sorella è in affitto qui da circa un anno e non mi ha mai detto nulla del genere. Mi viene da ridere solo all’idea”. Le visure della conservatoria dei registri ipotecari di Roma raccontano un’altra storia: il 19 ottobre del 2009 la società Immobiliare Dueville Srl con sede in Segrate, rappresentata da Marco Sirtori, compra dalla Alef Immobiliare pagando 370 mila euro in contanti e estinguendo il mutuo di 99 mila euro che ancora gravava sull’immobile. Una somma alla quale bisogna aggiungere i 24 mila euro incassati dal mediatore immobiliare e le tasse pari a 47 mila euro. L’esborso di oltre 540 mila euro è solo un investimento immobiliare del Cavaliere o anche un bel gesto verso la giovane collega di partito? La sorella dice che Francesca Pascale è in affitto e che in famiglia nessuno sapeva dell’insigne locatore. Per capire se si tratta dell’ennesimo caso di un politico ben accasato “a sua insaputa”, Il Fatto Quotidiano ha cercato di ottenere la versione di Francesca Pascale, ma la consigliera provinciale non si è fatta viva.

Il rapporto tra la giovane napoletana e il Cavaliere nasce nel 2006. A quel tempo questa giovane laureata è famosa più per i suoi balletti ancheggianti che per le sue idee. In una trasmissione cult sulla tv locale Telecapri (“Il Telecafone”) balla e canta insieme a tre colleghe: “se mostri un po’ la coscia si alza l’auditelle, se muovi il mandolino si alza l’auditelle, se abbassi la mutanda si alza l’auditelle”. A Napoli il ritornello inventato dal cabarettista Oscar Di Maio lascia il segno. Su Youtube i video dell’attuale consigliere provinciale di Napoli che struscia il suo top mozzafiato sul compiaciuto comico Di Maio restano tra i più cliccati. Il telecafone pelato sorride vestito come un camorrista e canta il suo inno ironico al “cafunciello”. Francesca Pascale e le colleghe improvvisano un merengue sull’erba mentre il lui sventola un tubo di gomma con pose alla Merola (Mario, beninteso, non Valerio) e schizza acqua sulla telecamera.

Purtroppo per i patiti del genere, al culmine di questa fulminante parabola nello show biz partenopeo, che lascia una scia generosa di immagini sulla rete, Francesca Pascale abbandona una strada segnata per scendere (o meglio salire) in campo. La sua ascesa dal sifone di Telecapri alla piscina di Roma, dal Telecafone al Telepadrone, è una tratettoria istruttiva della selezione della classe politica nel mondo berlusconiano. Nel 2006 Francesca Pascale fonda con un paio di amiche il circolo “Silvio ci manchi” ispirato dalla nostalgia che attanagliava il Vesuvio per la dipartita del premier da Palazzo Chigi.

Le animatrici del comitato fanno tutte carriera: Francesca Pascale è consigliere in provincia dal 2009; Emanuela Romano è assessore a Castellamare di Stabia dal 2010, ma diventa celebre il 28 aprile 2008 quando il padre si cosparge di benzina come un bonzo sotto Palazzo Grazioli minacciando di darsi fuoco se Silvio non provvede a sistemare la figlia. Mentre Virna Bello, bionda pienotta che si autodefinisce la Braciolona, è oggi assessore a Torre del Greco. Quando le tre ragazze vengono fotografate mentre scendono dall’aereo privato del Cavaliere a Olbia, è Francesca Pascale quella più decisa del terzetto che si incammina con piglio da leader verso Villa Certosa. E, mentre la Romano con i giornali nega di essere lei, Francesca rivendica la sua deliberata scelta politica: “Ma che scherziamo, certo che siamo noi! A ottobre del 2006 ci siamo presentate e appena qualche settimana dopo siamo partite in aereo per Villa Certosa”. A Repubblica proclamava: “non c’è niente di cui vergognarsi, era una convention politica”.

Da allora, quando il Cavaliere scende a Napoli, Francesca lo aspetta all’hotel Vesuvio e Silvio trova sempre un momento per parlare con lei. Politicamente all’inizio è un disastro: raccoglie solo 88 voti nel 2006 nel suo quartiere Posillipo alle municipali. Il Cavaliere però stravede comunque per lei. Nel 2008 il suo nome spunta tra le papabili per il Parlamento europeo ma Veronica guasta tutto. Nel giugno 2009 arriva il risarcimento: Francesca Pascale ottiene 7600 consensi nelle elezioni che decretano il successo di Luigi Cesaro e vola in consiglio provinciale. Si segnala subito per una verve insolita per una debuttante. Quando Nicola Cosentino insiste sulla candidatura a presidente della Campania nonostante la richiesta di arresto, è una delle poche nel Pdl che ha la forza per dirgli a brutto muso: “Berlusconi non punta su di te”. In un’intervista a Conchita Sannino di Repubblica si autocandida addirittura a coordinatrice del Pdl in provincia. Eppure, a sentire la capogruppo dell’Italia dei Valori, Maria Caterina Pace, a questa effervescenza mediatica non si accompagna un’attività istituzionale nelle sedi deputate. “Partecipa ai consigli provinciali che si riuniscono in media una volta al mese ma per il resto non saprei cosa dire di lei. Farebbe parte della commissione pari opportunità”, spiega la consigliera Idv, “che ha portato avanti dei progetti importanti come lo sportello anti-violenza in ogni pronto soccorso per tutelare le donne. Ma lei non si è mai vista. Mi dicono stia spesso a Roma”. Nessuno pensa alla creazione di un comitato “Francesca mi manchi” ma in molti si chiedono cosa faccia nella capitale. “Anche io non la vedo quasi mai. Dicono che avrebbe una consulenza al ministero dei beni culturali”, dice il capogruppo in provincia del Pd, Giuseppe Capasso. Ma al ministero precisano: “Francesca Pascale da un anno non lavora più qui”.

L’altra casa romana appartenente alla società Dueville di Berlusconi si trova sulla Cassia e oggi è disabitata. È stata comprata il 14 settembre del 2009 (dopo un preliminare siglato ad aprile) per un prezzo di 380 mila euro. Il Cavaliere si è aggiudicato un quinto piano che affaccia sul parco dell’Insughereta, composto di salone, due stanze, doppi servizi e ampia terrazza per un prezzo davvero buono, visto che al piano terra si vende a 250 mila euro un appartamento composto di due stanze e servizi. La società di Berlusconi ha appena finito i lavori di ristrutturazione e l’appartamento non è ancora abitato. Un ragazzo che abita lì vicino dice che la nuova inquilina è una ragazza. Sul citofono c’è scritto Verdirosi. Adriana Verdirosi è un’altra valletta che era apparsa nella lista delle candidate di Papi nel 2009. Nell’articolo di Libero che parlava dei corsi di politica per selezionare le nuove europarlamentari, e che ha favorito l’arrabbiatura di Veronica Lario sul ciarpame senza pudore, il suo nome c’era.

Mario Prignano ricordava la sua esperienza di cantante in Giappone con il singolo Sunny Day. Ma in realtà Adriana Verdirosi divenne famosa nel 2007 quando Luca Telese la portò in tv nella trasmissione Tetris (allora trasmessa da Raisat) come modello di valletta raccomandata. Era stata segnalata ironicamente (o almeno così si credeva) dall’allora presidente di Raisat come raccomandata da un politico. “Io lo chiamo Cicci ed è giovane dentro”, diceva allora Adriana Verdirosi ridendo in tv. Tutti pensavano a uno scherzo. Il duetto tra la ragazza che si ostinava a non svelare chi si celava dietro quel nomignolo e il conduttore che la incalzava era un tormentone fisso della trasmissione. Tre anni dopo il suo cognome compare sul citofono della casa di Silvio Berlusconi. Da allora di lei si son perse le tracce ma non è detta l’ultima parola. Le elezioni sono alle porte.

Da Il Fatto Quotidiano del 9 settembre 2010

_______________________________________________________

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/10...politica/58952/

Le case del Capo? Per le parlamentari: “Colpa della legge elettorale”

Dalla Bonino alla Turco nessun commento sugli appartamenti dati dal Caimano alle sue "preferite". Al centro della polemica la dichiarazione della Napoli sulla prostituzione tra le onorevoli

“Il suo era un estremo logico, una potenzialità di una situazione: non ha detto che c’è stata prostituzione ma che in un sistema elettorale come questo può succedere”, dice Sofia Ventura, politologa e mente di FareFuturo.
Eppure Angela Napoli, per quell’estremo logico, per quella potenzialità messa a verbale, ha dovuto scusarsi, spiegare che era la risposta alla domanda di un giornalista, sottolineare la banalità per cui ci sono tante “meritoriamente” sedute sui seggi parlamentari.
E nemmeno quando qualche potenzialità diventa concreta – prendete la casa dove vive la consigliera provinciale del Pdl Francesca Pascale, di proprietà di Silvio Berlusconi - difficile trovare qualcuno disposto a dire che sì, forse Angela Napoli qualche ragione ce l’aveva. “No!” risponde Emma Bonino quando le chiedi se puoi farle qualche domanda sulla casa del Capo, e si scioglie solo quando le sottolinei l’assurdità di questa legge elettorale, che però, aggiunge, “favorisce anche lo scambio con amici, cognati, affaristi”. Guai a parlare solo delle amiche di Papi anche con la sua collega Radicale, Rita Bernardini: “Perché la Napoli se l’è presa con le donne e non con gli uomini? – si domanda Rita Bernardini – In Parlamento siamo tutti nominati- Noi donne siamo poche, non possiamo azzuffarci tra di noi”.
Non vuole scendere “su questo terreno, che non considero politico” nemmeno Livia Turco, mentre Sofia Ventura sostiene che “Berlusconi può mettere i suoi appartamenti a disposizione di chi preferisce, non è un reato, ma di certo è una mossa poco elegante”.

Ma se si esce dal caso concreto, se si chiude la porta delle case di Berlusconi, qualche “legittimo sospetto” sui metodi di reclutamento prediletti dal fondatore del Pdl, ci sono eccome. Tanto che il dietrofront della Napoli, subissata dallo sdegno delle parlamentari di centrodestra, viene letto quasi come un segnale di superiorità: “Ha fatto bene a scusarsi, a sbrigarsela così – riflette ancora la Ventura – Ha chiuso in fretta una discussione pretestuosa, ha cose più importanti di cui occuparsi”. “È inutile che le donne di centrodestra si arrabbino – aggiunge Livia Turco – Angela Napoli ha colto un punto: questa pessima legge elettorale è pessima soprattutto per le donne”, spiega la deputata Pd. E visto che il problema esiste, propone la parlamentare Pd, è giusto cominciare a dare una “lettura sessuata” della politica.

Il porcellum – parliamo della legge elettorale, sia chiaro – “nega il merito” e “legittima il sospetto che tu non sei lì per le tue competenze ma per il tuo rapporto con il Capo, di qualsiasi natura sia. Certo, è un po’ difficile che lo dicano a me, ma soprattutto alle giovani può succedere che si mormori che sono state messe lì da qualcuno”. In questo senso, ammette la Turco, la Napoli “ha totalmente ragione, basta con l’ipocrisia”. E un’idea su come chiudere ogni spazio alle illazioni ce l’avrebbe: “Bisognerebbe aprire una battaglia all’insegna del ‘Siamo tutte sospettate’. È un’onta da cui dobbiamo liberarci. Anche perché l’autonomia delle donne ha sempre coinciso con la forza delle istituzioni: non è un caso che si ami tanto questa legge elettorale, è perché è funzionale a una visione padronale della democrazia”.

Non la pensa così la corazzata femminile del Pdl, pronta a scattare ogni volta che qualcuno osa ricordare cosa ha prodotto Papi. “Ho trovato la loro replica molto inutile e banale – osserva la Ventura – non erano chiamate in causa direttamente, perchè sono sempre loro che protestano?”. Una spiegazione lei ce l’ha. “È il principio per cui il Capo ha sempre ragione. Il problema è che non hanno avuto il coraggio di affrontare il tema del reclutamento nel partito”. In compenso non si scomodano se il premier “recluta” ragazze per Gheddafi. “Il principio è sempre lo stesso: quello che fa Berlusconi va bene, punto”.

Speranze per il futuro? La Turco qualcuna ne ha: “Credo che nel loro animo questa inquietudine che ogni tanto esplode ce l’abbiamo”, immagina Livia Turco. “Penso a una come Stefania Prestigiacomo, non credo che possa essere indifferente a questo scempio. Abbiamo tutte il problema di essere libere dai sospetti”. Ma la Pascale può stare tranquilla. Si indignano solo per i sospetti.

Da Il Fatto Quotidiano del 10 settembre 2010
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 17/9/2010, 18:16




http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/16...enteista/61338/

Francesca Pascale, la consigliera assenteista

La soubrette amica di Berlusconi nel 2010 non ha mai partecipato alle riunioni delle commissioni di cui fa parte. La fondatrice del comitato ‘Silvio mi manchi’ appare a Napoli soltanto in occasione delle sedute di consiglio provinciale
C’è un fantasma che si aggira per gli uffici della Provincia di Napoli. E’ quello della soubrette Francesca Pascale, la consigliera provinciale del Pdl che vanta una stretta amicizia con Silvio Berlusconi e che ha spiccato il volo nei palazzi della politica dopo averne frequentato assiduamente le feste di Villa Certosa. La Pascale vive a Roma, in un appartamento di una società facente capo a Berlusconi. E vederla a Napoli nell’edificio di Piazza Matteotti è una notizia rara come la neve ad agosto. I numeri parlano chiaro. La Pascale nell’anno 2010 non ha mai partecipato ai lavori delle commissioni consiliari di cui fa parte. Per l’esattezza, la commissione Lavoro e la commissione Personale e Patrimonio. Zero presenze in commissione da gennaio a maggio, secondo i dati raccolti e custoditi dalla Direzione Supporto Attività del Consiglio. Il raffronto coi colleghi è impietoso. In media, uno qualsiasi dei 45 consiglieri provinciali di Napoli partecipa a una ventina di sedute tra le 9 commissioni istituite dall’ente. In queste sedi, si discutono le proposte di delibere da sottoporre all’aula, e si iniziano a vagliare gli atti della giunta presieduta da Luigi Cesaro che necessitano dell’ok in consiglio. Passaggi che evidentemente alla Pascale devono sembrare del tutto superflui. La fondatrice del comitato ‘Silvio mi manchi’ appare a Napoli soltanto in occasione delle sedute di consiglio provinciale. E non sempre. Quattro volte da febbraio a maggio, in un periodo durante il quale il presidente del consiglio Luigi Rispoli ha convocato l’assemblea per dieci volte. Una presenza al mese. Giusto per farsi ricordare. E per non risvegliare le polemiche sul suo assenteismo, che nell’autunno scorso occuparono qualche pagina dei giornali locali. A novembre il consiglio provinciale approvò interventi e investimenti per circa 50 milioni di euro. La Pascale era assente. Ufficialmente perché inchiodata a letto da un febbrone. Però in quelle stesse ore era stata avvistata a un’iniziativa di Silvio Berlusconi, a Villa Aurelia, Roma, per avviare il progetto dei circoli di Mario Valducci. “Sì, è vero – confessò a Conchita Sannino di Repubblica – mi sono rovinata ancora di più perché sono stata a questa cena straordinaria con il presidente Berlusconi per parlare di questi circoli…”. Plastica dimostrazione della scaletta delle priorità in casa Pdl, dove è più importante partecipare a una cena che a una seduta di un consiglio provinciale.

 
Top
perlanaturale
view post Posted on 18/9/2010, 12:59






---------------------------------------------------------------------

La trasformazione culturale dell’Italia nell’era di Berlusconi, è riassunta dal Time con il termine «Velinization» cioè il degrado della donna. E il concetto di donna-oggetto è esteso anche alla politica.
La Power ricorda che il caso Noemi Letizia è famoso ovunque (la 18enne ha dichiarato:
“Vorrei essere una soubrette. E mi interessa anche la politica (…) Mi piacerebbe essere candidata alla Camera, in Parlamento. Papi Silvio penserebbe a tutto”)
.
Mette in discussione inoltre alcune scelte “politiche” di Berlusconi, come la scelta di candidare ex veline e donne di spettacolo per posizioni politiche di ogni livello, Ministeri compresi.
E per concludere aggiunge qesta triste verità:
“l’Italia ha la più bassa percentuale di donne lavoratrici in Europa.
Solo il 2% delle posizioni di top manager è occupato da donne, una percentuale inferiore a quella del Kuwait”. !!!

Fonte: beta.gay.tv

----------------------------------------------------------------------------------------------------
le papi girl un anno dopo

MA CHE FINE HANNO FATTO LE SIGNORINE E LE SMANDRAPPATE E LE ESCORT
E LE NAOMI E LE SABINE CHE COLLEZIONAVANO CIONDOLI A FORMA DI FARFALLINA
E SI FACEVANO TATUARE SULLA CAVIGLIA FRASI TIPO: "L’INCONTRO CHE HA CAMBIATO LA MIA VITA: S.B."?
- TRANQUILLI, QUASI TUTTE DEL CAVALIERE HANNO FATTO STRADA. TRA POLITICA E SHOW.
- COME AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELLA GIOVANE IL BANANA DI HARDCORE È IMBATTIBILE.
- A FORZA DI TROMBARE HA QUASI SISTEMATO LA CRISI OCCUPAZIONALE DELLE DONNE ITALICHE.
- (SE VA AVANTI COSì UN BEL GIORNO CHIEDERà LA CASSA INTEGRAZIONE PER LE PAPI GIRLS?).

Claudio Pappaianni e Emiliano Fittipaldi per "L'espresso"

Alcune sono diventate assessori e ministre della Repubblica. Altre hanno girato film e spot per la televisione. Poche fortunate sono finite sulle copertine dei settimanali della Mondadori, una ha dato la maturità da privatista e deve scegliere a quale università iscriversi, molte continuano a fare le escort.

Tutte, al di là di cosa fanno e cosa diventeranno, resteranno nell'immaginario collettivo come le "Papi Girls", l'esercito di belle donne che per due stagioni ha ballato alle feste di Villa Certosa e frequentato le stanze di Palazzo Grazioli, la residenza romana del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

A un anno dagli scandali firmati Noemi Letizia e Patty D'Addario,
il premier dice di aver cambiato vita. Con il divorzio da Veronica Lario è tornato single, anche se le battute sul gentil sesso continuano ad essere uno dei suoi cavalli di battaglia. Di liaison ufficiali nemmeno l'ombra.

L'estate 2010 è appena iniziata, ed è probabile che ai vecchi bagordi sardi Silvio preferirà la quiete del castello di Tor Crescenza, la dimora dei Borghese immersa nel verde a cui fa sempre più spesso visita, location per matrimoni (organizzati dalla Relais le Jardin, società del genero di Gianni Letta) ben lontana da occhi indiscreti.

PROFUMO DI NOEMI
Ma che fine hanno fatto le ragazze che collezionavano ciondoli a forma di farfallina e si facevano tatuare sulla caviglia frasi tipo: "L'incontro che ha cambiato la mia vita: S.B."? L'elenco delle fanciulle che sono entrate in confidenza con Silvio e con le prime pagine di quotidiani importanti e periodici rosa è lungo.

Partiamo da Noemi Letizia, che minorenne partecipò al capodanno 2007 a Villa Certosa e che chiama ancora oggi "Papi" il Cavaliere che presenziò al suo diciottesimo compleanno. Dopo essere passata dal chirurgo plastico, punta ancora sul cinema e sogna di sfondare nel mondo dello spettacolo. Poche occasioni, finora.

Quest'anno ha seguito corsi di dizione e canto, e ha studiato italiano e matematica da privatista. Da qualche giorno è ragioniere: "L'esame di maturità? La ragazza ha sfiorato il massimo dei voti", dice il padre Elio. Noemi andrà all'università, ma intanto sta lavorando per lanciare una linea di abbigliamento e profumi, "Noemi L.". L'estate la passerà in Sardegna.

ESCORT E DINTORNI
Patrizia D'Addario, invece, non fa più la escort. La donna che ha registrato la voce del premier in camera da letto e che ha dato il nome a un emendamento della legge sulle intercettazioni, ha scritto due libri sulle sue avventure ("Gradisca Presidente" è uscito a novembre ma non è mai entrato in classifica, la prossima fatica - legge bavaglio permettendo - dovrebbe uscire a dicembre). Da poco Patrizia ha ottenuto la licenza edilizia per costruire il famoso residence sui terreni di famiglia. Una pratica bloccata da 40 anni, tanto che chiese aiuto (inutilmente) al Cavaliere durante l'incontro del 4 novembre 2008.

Giampaolo Tarantini, oltre alla D'Addario, ha portato a via del Plebiscito altre ragazze e modelle che hanno guadagnato gettoni di presenza per passare una sera insieme al leader: Graziana Capone, detta l'Angiolina Jolie di Bari, da gennaio collabora con Roberto Gasparotti, l'esperto che cura l'immagine televisiva di Berlusconi.
La prostituta Terry De Nicolò, famosa per essersi concessa anche all'ex assessore del Pd Sandro Frisullo, fa la ragazza immagine e di tanto in tanto appare nei salotti tv di Michele Santoro, Monica Setta e Gad Lerner.

Durante l'anno si è anche dovuta difendere dalle (presunte) persecuzioni del finanziere che coordinava le inchiese sul premier, il colonnello Nicola Paglino, arrestato qualche settimana fa anche per stalking.
Vanessa Di Meglio, a Palazzo Grazioli il 5 settembre 2008, è invece stata avvistata a Parigi: sembra che faccia ancora l'accompagnatrice.

Chi sta provando a trasformarsi da "Ape Regina", questo il nomignolo affibbiatole da Dagospia, in protagonista di fiction Mediaset è invece Sabina Began, la ragazza col tatuaggio che ha presentato Tarantini al Cavaliere: ancora molto vicina a Silvio, ha strappato una particina ne "Il falco e la colomba" (in conferenza stampa è scoppiata a piangere lamentandosi dei tagli in montaggio sul suo personaggio, praticamente muto) e un'altra in un horror Usa in fase di pre-produzione: si intitolerà "The reapers", regia di tal Sargon Yoseph.

Niente di eccezionale, ma sempre meglio di Barbara Montereale, la girl amica di Emilio Fede che scattò le foto nei bagni di Palazzo Grazioli: nel suo carniere ha solo uno spot per una catena di negozi di gioielli, la "Giallo Oro" di Bari in compagnia di Corrado Tedeschi e Gigi di Gigi e Andrea.

I love Naples Berlusconi, si sa, ama la città del Vesuvio e adora le sue abitanti. A parte Noemi da Casoria, le Papi Girls che parlano con accento del Golfo non si contano. Il Cavaliere è generoso, e nonostante i chiacchiericci e le malelingue, un anno dopo sembra averle piazzate tutte, o quasi. La stragrande maggioranza si è buttata in politica.
Francesca Pascale, fondatrice del comitato "Silvio ci manchi" ed ex velina di TeleCafone, nel novembre 2006 saliva sull'aereo privato di Silvio, destinazione Villa Certosa.

Insieme a lei le avvenenti Emanuela Romano e Virna Bello, oltre alle gemelline De Vivo. Da allora la Pascale ha lavorato nell'ufficio stampa di Forza Italia, poi con il sottosegretario Francesco Giro. Alle ultime elezioni è stata eletta consigliere provinciale con 7'500 voti (3 anni prima alle comunali ne aveva presi 83). L'agognata poltrona da assessore, però, l'ha guadagnata l'ex meteorina Giovanna Del Giudice, già ragazza immagine del Billionaire e frequentatrice del famoso corso di formazione targato Pdl nel quale si allevavano le ragazze da mandare a Bruxelles.

Il presidente Luigi Cesaro, nonostante Giovanna sia arrivata penultima alle regionali, gli ha consegnato le deleghe alle Pari opportunità e alle politiche giovanili. Di recente Giovanna ha litigato in radio con Luca Telese e Giuseppe Cruciani che le chiedevano quali fossero le sue esperienze:
"Non fate battute maliziose solo perché una donna ha avuto un incarico politico", ha detto salutando i conduttori.

Un posto al sole Emanuela Romano, dopo infinite peripezie culminate nel gesto del padre che si è dato fuoco davanti a Palazzo Grazioli è assessore al Lavoro a Castellammare.
Virna Bello, l'ultima del terzetto del comitato, ex pr di Torre del Greco chiamata dagli amici "la Braciulona", è diventata assessore all'Istruzione nella sua città natale (ma la nomina le è stata revocata qualche mese fa).

Le altre vip care al presidente, le sorelle Valanzano, stanno seguendo carriere diverse: Benedetta recita in "Un posto al sole" e ha ballato sotto le stelle con Milly Carlucci; l'avvocato Maria Elena, nonostante la promessa di varie candidature, è ancora a spasso. Ora potrebbe entrare a far parte dello staff del neogovernatore Stefano Caldoro.

Nunzia De Girolamo, detta "la Carfagna del Sannio", brilla ovviamente su tutte: deputata dal 2008, era presente all'incontro ristretto di Palazzo Chigi che ha portato alle dimissioni di Nicola Cosentino. Si vocifera che possa essere proprio lei a sostituire Nick o'Americano alla testa del Pdl Campano.

In ultimo, Elena Russo, una delle cinque "raccomandate" nelle telefonate Berlusconi-Saccà: in un anno ha inanellato uno spot per Napoli finanziato dal governo e due fiction Mediaset. Dopo molto tempo passato in Sicilia per accompagnare il fratello che lavora come elettricista su un set. Nel futuro un viaggio in Lituania per dieci pose per un film tv, che dovrebbe andare su Canale 5 il prossimo inverno.

TUTTE IN PARLAMENTO
A parte l'inarrivabile Mara Carfagna che brilla ormai di luce propria, sono tante le ragazze di Silvio finite sugli scranni di Montecitorio e negli uffici di Strasburgo.
Licia Ronzulli, insieme a un gruppetto di avvenenti pulzelle, fu fotografata a Ferragosto 2008 sul motoscafo di Berlusconi, immagini che "L'espresso" pubblicò in esclusiva lo scorso luglio.

Lei smentì di essere un habitué di Villa Certosa, ma fece un passo indietro quando la Montereale la indicò come la responsabile "della logistica dei viaggi delle ragazze: è lei che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze".

Ex caposala dell'ospedale Galeazzi di Milano, con quasi 40mila preferenze è stata eletta europarlamentare. Di recente ha difeso la Nutella dagli attacchi dei tecnocrati ("Nessuno potrà impedirci di fare colazione con pane e Nutella"), e all'ultimo meeting di Confindustria a Parma si è seduta a tavola tra il premier ed Emma Marcegaglia.

Anche Barbara Matera e Laura Comi, che hanno seguito il famoso corso di formazione, ce l'hanno fatta: la prima, ex letteronza della Gialappa's e annunciatrice Rai, è stata la più votata - dopo il suo mentore - nella circoscrizione Sud e sta battendo a Strasburgo tutti i record di attivismo. La seconda ha presentato un'interrogazione sui giocattoli (prima di andare a Strasburgo lavorava come brand manager per la Giochi Preziosi) e promosso, insieme all'amica Gelmini e ai ministri Frattini e Bondi, la fondazione "Liberamente".

A colpi di tacco Elvira Savino, invece, è deputata. Celebre per essersi presentata il primo giorno a Montecitorio con un tacco 14 marchiato Gucci, è lei a far conoscere Tarantini alla Began (sua compagna di appartamento a Roma). Si è sposata un anno e mezzo fa con il napoletano Ivan Campili - testimone di nozze Berlusconi in persona - ed è finita in una brutta inchiesta della magistratura pugliese su mafia e appalti: accusata di aver aiutato una banda di malviventi a riciclare denaro sporco (nell'ordinanza ci sono anche nomi di spicco del clan Parisi), è di fatto scomparsa dalle cronache mondane e politiche dall'inizio del 2010. Ufficialmente, ha scritto in una nota, per problemi di salute del figlio piccolo.

Chi è sempre sulla breccia è invece Gabriella Giammanco, giornalista del Tg4 che Berlusconi volle inserire a sorpresa nelle liste siciliane per le politiche del 2008: nipote del boss di Cosa Nostra Michelangelo Alfano, condannato in via definitiva per mafia e morto suicida nel 2005, la reporter nata a Bagheria oggi si batte soprattutto contro la caccia e per la difesa degli animali ("grazie a me sono state introdotte agevolazioni fiscali a favore dei circhi senza animali") e fa coppia fissa nella Dolce Vita romana con il "direttorissimo" del Tg1 Augusto Minzolini.

SHOW-GIRL E BALLERINE
Altre Papi girls si sono invece dovute accontentare. Al corso per volare a Strasburgo c'erano anche Angela Sozio, Camilla Ferranti e Eleonora Gaggioli. La rossa del Grande Fratello, fotografata da "Oggi" mano nella mano con il premier mentre passeggiavano nei vialetti della Certosa, non è mai stata candidata, nonostante le voci insistenti che venivano da via dell'Umiltà, sede del Pdl dove Frattini e Brunetta tenevano le lezioni. Da qualche tempo ha lasciato il posto come contabile della società di Antonio Flora (imprenditore del ramo sanità) e lavora, anche lei, per Mediaset. L'ultima fatica: giurato del reality "La pupa e il secchione", insieme ai giudici-colleghi Platinette, Claudio Sabelli Fioretti, Vittorio Sgarbi ed Alba Parietti.

ANGELI E DIAMANTI
La compagna di banco Camilla Ferranti, ballerina e figlia di un medico del premier, vanta nel suo lungo curriculum una parte da tronista di "Uomini e donne" e una raccomandazione di Silvio Berlusconi ad Agostino Saccà intercettata dalla procura di Napoli. È tra quelle che, nell'ultimo periodo, ha lavorato di più. In questi giorni è nei cinema protagonista di "Alice", prodotto dalla Videodrome e distribuito dalla Medusa, mentre nel 2011 tornerà su Mediaset: sarà attrice in "Angeli e Diamanti", una sorta di Charlie's Angels all'italiana.

Nemmeno la Gaggioli, anche lei finita nell'inchiesta - poi archiviata - su Saccà, può lamentarsi: dopo le lezioni non è stata candidata ("allieva sveglia e informata" raccontava "Il Foglio"), ma intanto ha recitato su Canale 5 nel tv-movie "Fratelli Benvenuti". Si prepara a sbancare il botteghino con il cinepanettone di Natale, senza dimenticare che nel 2008 ha avuto l'onore di presentare il concerto della polizia di Stato.

Pure le altre due "raccomandate" non sono restate con le mani in mano: Antonella Troise, che il Cavaliere definiva affettuosamente una "pazza pericolosa", ha girato "Negli occhi dell'assassino" (Canale 5 in prima serata) e un cammeo in un'altra serie di quattro puntate, mentre Evelina Manna, dopo aver comprato una casa a via Giulia da 950mila euro, ha girato come protagonista il mistery "La donna velata", in arrivo sui piccoli schermi. Ovviamente Mediaset.

STARLETTE IN CERCA D'AUTORE
Le Papi Girls sono tante, e sono ovunque. Non tutte hanno avuto lo stesso destino. Se le gemelle De Vivo sembrano in sonno e l'aristocratica Virginia Sanjust da tempo si è ritirata a vita privata, Susanna Petrone (con la Renzulli fotografata sul Magnum 70 di Berlusconi nell'estate del 2008) non ha ottenuto la candidatura alle europee ma è la conduttrice sexy di Guida al Campionato (Mediaset) e regina del gossip milanese. Siria De Fazio, conosciuta come la "lesbica" del GF9, fa ancora show come mangiafuoco, ma non ha ancora sfondato nel jet-set dello spettacolo.

Nessuna notizia recente della vincitrice di "Un-Due-Tre Stalla", Imma Di Ninni, due volte ospite a Villa Certosa, né delle gemelline e meteorine Ferrera, mentre la collega del Meteo 4 Francesca Lodo oggi è nota soprattutto alle riviste rosa e al pm Frank Di Maio, che la interrogò per l'inchiesta su vip e cocaina.
Carolina Marconi (finita secondo i racconti di Tarantini due volte a Palazzo Grazioli) si è sposata pochi mesi fa con l'imprenditore Salvatore De Lorenzis, il re delle slot-machine del Salento, mentre l'altra attrice venezuelana Aida Yespica (che Berlusconi presentò addirittura al presidente Chavez) resta una delle show girl più note d'Italia. Anche Barbara Guerra, ex Fattoria, è ancora un personaggio in cerca d'autore: l'ultima apparizione è nella giuria di Sanremo per l'elezione del più bello d'Italia 2010, con lei Lele Mora, Alfonso Signorini e Siria De Fazio.

Più fortunata Nicole Minetti, l'igienista dentale del Cavaliere: buttati spazzolini e filo interdentale, è stata eletta consigliere per la Regione Lombardia alle ultime elezioni. Ora passa le giornate seduta vicino a Renzo "la trota" Bossi.
Insomma, quasi tutte le Papi Girls se la passano bene. Brave e capaci? "Per fare questo mestiere" ha detto al mensile di Mondadori "First" la Manna "non serve lo sculettare delle vallette tivù. Il giro dei soldi è tale che se non vali nessuno ti prende, non serve essere raccomandati".
Se lo dice lei...


Fonte: Claudio Pappaianni e Emiliano Fittipaldi per "L'espresso" 23-07-2010
 
Top
jonnyblack-0
view post Posted on 20/9/2010, 11:23




[QUOTE=perlanaturale,18/9/2010, 13:59]
(FILE:www.youtube.com/v/DIhKeUDAzuI?fs=1&hl=it_IT)

Ahahahahah,troppo forte. :D
 
Top
perlanaturale
view post Posted on 7/10/2010, 21:21







Emanuela Romano diffida:“Non chiamatemi Papi girl”
“Se continuate a chiamarmi Papi Girl vi denuncio”. Parola di Emanuela Romano, una delle giovani pupille di Silvio Berlusconi, da pochi mesi assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro di Castellammare di Stabia. E’ tutto scritto in una diffida firmata dal suo avvocato e inviata al direttore del quotidiano Metropolis, il più diffuso dell’area stabiese. Ma per contestualizzare la minaccia di querela bisogna prima fare un passo indietro. E ricordare il senso di stupore che colse i cronisti locali all’annuncio della giunta Bobbio, la prima di centro destra negli ultimi trent’anni in una roccaforte della sinistra operaia. Il nome della Romano, infatti, non era comparso in nessuna anticipazione di stampa. E qualcuno scrisse che il neo sindaco accolse in conferenza la Romano salutandola con un formale “piacere, Luigi Bobbio”. Seminando il dubbio che i due non si conoscessero. E che il nome della 29enne laureata in psicologia, un master Publitalia in marketing nel carniere, che partecipò al corso per aspiranti candidate alle europee prima di essere depennata dalla lista in extremis dopo gli strali di Veronica Lario, fosse stato calato dall’alto.

E allora come biasimare un quotidiano che titola “Bobbio, ecco la giunta. C’è anche una Papi-Girl”? Il giornalista Giovanni Santaniello nell’articolo sottolinea che la Romano è stata cofondatrice del ‘Comitato Silvio mi manchi’ e che nella bollente estate del 2009 comparvero delle foto che la ritraevano insieme a Francesca Pascale e a Virna Bello appena scese da un aereo del premier, destinazione Villa Certosa. Circostanza che la Romano ha negato, e che l’ex amica Pascale, consigliere provinciale di Napoli, ha invece confermato.

Ma la Romano, che nel 2010 ha tentato invano la corsa in Regione Campania (penultima su 31 candidati Pdl), ormai è stufa di essere definita una ‘Papi-Girl’, e che qualcuno ricordi la sua partecipazione alle riunioni (feste?) della dimora sarda di Berlusconi. La sua irritazione è evidente nel contenuto della diffida. “Risulta, per ciò che attiene all’espressione Papi-Girl – scrive l’avvocato Ugo Gaeta al direttore di Metropolis – avere natura meramente strumentale e gravemente lesiva dell’immagine e della dignità personale e professionale della mia assistita, rispetto alla quale ovviamente ci si riserva tutte le opportune iniziative in sede giudiziaria. Tali espressioni in veritiere, oltre che gravemente offensive, vengono sistematicamente utilizzate da questo quotidiano per individuare la dottoressa Romano”. I giornalisti sono avvisati.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/07...api-girl/68769/
 
Top
perlanaturale
view post Posted on 29/10/2010, 11:22




Da Roma fino a Bruxelles, l’esercito rosa
delle “Papi girl” conquista la politica italiana

Ilfattoquoidiano.it vi propone l'elenco di tutte le amiche del Cavaliere, premiate in questi anni con un seggio a Montecitorio, all’Europarlamento o negli enti locali
“Non escludo che con questa legge elettorale qualche senatrice o deputata si sia prostituita per il seggio”: le parole di Angela Napoli – la coraggiosa parlamentare che da anni denuncia gli affari e le collusioni della ‘ndrangheta, – hanno fatto gridare allo scandalo il Popolo delle Libertà. Le parlamentari del Pdl sono insorte, hanno minacciato di querelare la deputata finiana, che alla fine è stata costretta a chiedere scusa. Peccato, perché sarebbe davvero un bel vedere ascoltare una ad una, in un aula di Tribunale, le deposizioni giurate di alcune sue “colleghe”.

A chi si riferisse la Napoli non è comunque dato saperlo. Ma il fattoquotidiano.it vi propone qui di seguito un elenco (che sarà continuamente aggiornato) delle amiche del Cavaliere, premiate in questi anni con un seggio a Montecitorio, all’Europarlamento o negli enti locali. Accanto ai nomi troverete le loro storie e la loro attività politica.

Licia Ronzulli

Ha smentito di essere la fisioterapista personale di Berlusconi e di aver partecipato alla scuola di Brunetta & Co. Ha smentito pure di essere una delle ragazze fotografate a prendere il sole sullo yacht di Berlusconi nell’estate 2008, in quegli scatti pubblicati in esclusiva da L’espresso. Poi, però, dopo le dichiarazioni di una testimone di eccezione, Licia Ronzulli ha dovuto ammettere di essere una frequentatrice di Villa Certosa. Era stata Barbara Montereale, la escort che ha accompagnato Patrizia D’Addario agli incontri con il Premier, a tirarla in ballo. “È lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze” (Repubblica, 20 giugno 2009 – Paolo Berizzi e Gabriella De Matteis). Così, all’eurodeputata non è rimasto altro che metterci un toppa: “In occasione di vacanze, sono stata ospite a Villa Certosa con mio marito e ho avuto modo di collaborare con il presidente Silvio Berlusconi nell’accoglienza degli invitati: politici, imprenditori, amici”. “Quel giorno il marito non c’era. Però so chi è. Dopo averci fatto vedere il video della festa di Capodanno, con il presidente e tutte le ragazze vestite da Babbo Nataline, sul maxi schermo trasmisero anche il matrimonio della Ronzulli…” replicò a stretto giro la Montereale (Repubblica Bari, 26 settembre 2009 – Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini).

Candidata senza successo alle politiche 2008 nelle Marche, la caposala dell’ospedale Galeazzi di Milano che il Premier e i suoi house organ presentano come una top manager della sanità meneghina, è stata nel 2009 una delle tre superstiti all’ira funesta di Veronica Lario che, con le sue dichiarazioni, aveva stroncato sul nascere decine di candidature. Con quasi 40 mila preferenze è stata eletta a Strasburgo, mentre suo marito, Renato Cerioli, sposato nell’estate 2008 con Berlusconi a fare da testimone, pochi giorni dopo veniva designato alla Presidenza di Assindustria Monza e Brianza.

Per Berlusconi “Licia Ronzulli è la nostra deputata ideale, una personalità come la sua nel Parlamento europeo ci sarebbe utilissima” (intervento telefonico alla cena elettorale per presentare la candidatura della Ronzulli, Il Giornale, 27 maggio 2009). Lei, risponde coi fatti: “Nessuno potrà mai impedirci di fare colazione con pane e Nutella, come stiamo leggendo sulle cronache di questi giorni. Il solo rischio che corrono la Nutella e gli altri prodotti dolciari sarà legato alla pubblicità. In futuro potremmo non vedere più il cuoco della Nazionale raccontarci che i nostri atleti fanno una sana ed equilibrata colazione a base di Nutella. Nonostante ciò, noi potremmo continuare a preparare la colazione ai nostri bambini, controllandone la quantità ed evitandone gli eccessi” (Panorama, 25 giugno 2010).

Nel 2010 ha preso la parola 7 volte in aula, l’ultima volta lo scorso 7 luglio durante il dibattito su “nuovi prodotti alimentari”: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, chiedo semplicemente di verificare elettronicamente l’emendamento 5″. In compenso, appena può segue il suo Presidente ovunque. Persino all’ultimo incontro con Confindustria a Parma, durante il pranzo con la Marcegaglia, oltre allo staff ristretto del Premier c’era anche lei. Sempre pronta a prenderne le parti: Ma un difetto ce lo avrà? “Sì: non sbaglia mai. Con me non ha certo sbagliato” (Repubblica, 10 giugno 2009).

Barbara Matera

Nella sua biografia on line scrive “Nel 2008 rinuncia alla candidatura, in posizione utile, alla Camera dei Deputati nelle Liste elettorali del Popolo della Libertà, così da terminare gli studi universitari”. Ma dopo due anni la laurea non è ancora arrivata. A far saltare la sua candidatura, in realtà, fu la scelta del Premier di puntare su un’altra giovane promettente, Elvira Savino. Non importa: Barbara si prenderà la sua rivincita nel 2009, e con gli interessi. Candidata nonostante tutto, nonostante Veronica e il “ciarpame senza pudore”, stavolta con tutto il partito schierato per lei nella circoscrizione sud dove ha raccolto 130 mila voti. Da letteronza per la Gialappa’s Band e valletta di Mengacci (che, giustamente, rivendica un ruolo da selezionatore della classe dirigente nel Partito del Premier, “Con Carfagna e Matera sono io il vero talent scout del Pdl” dice) a vicepresidente della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento Europeo, dopo la parentesi da annunciatrice Rai insieme a Virginia San Just, altra prediletta del Sultano.

Fu uno dei tre nomi su cui Berlusconi si impuntò, “Barbara Matera sarà la nuova Carfagna“. Un’investitura e un investimento, di risorse e di uomini per far crescere un nuovo “cavallo di razza”. Così, nel suo primo anno a Strasburgo la Matera si è distinta per il suo iperattivismo: interviene su tutto, con puntualità. L’ultimo intervento in aula è dello scorso 7 luglio, nel corso del dibattito sulle emissioni industriali: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’approccio integrato dell’Unione europea al problema dell’inquinamento ci permette di essere istituzionalmente sempre più presenti e concreti nel controllo delle emissioni industriali”. Non male per una che nella sua prima uscita, all’Alfonso Signorini Show in onda su Radiomontecarlo, steccò più di un congiuntivo.

Elvira Savino

Il giorno dell’insediamento si presentò a Montecitorio con ai piedi due sandali Gucci tacco 14: difficile passare inosservata. Da quel giorno, Elvira Savino, deputata di Conversano a Bari, è per tutti la “Topolona”, soprannome affibbiatole da Dagospia. Arrivava in parlamento dopo un’esperienza all’ufficio stampa e comunicazione dell’Udc, e una collaborazione con la rivista Formiche. Ma, soprattutto, per lo stretto rapporto che aveva cementato con Silvio Berlusconi, grazie all’amica con cui divideva l’appartamento romano, Sabina Began, l’Ape regina dell’Harem di Silvio. Berlusconi le ha fatto da testimone di nozze, nel settembre 2008 nella chiesa di San Lorenzo in Lucina a Roma, per il suo matrimonio con il napoletano Ivan Campili. C’era pure Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che introdurrà donne a Palazzo Grazioli e Villa Certosa, amico della sposa. Ed è lì che Berlusconi conoscerà pure Carolina Marconi, l’ex gieffina tra le frequentatrici delle feste del Premier. Tutto, insomma, ruota intorno alla Topolona. Pure gli affari della criminalità barese, tanto da trascinare la parlamentare in una brutta storia di mafia e appalti. Da allora, era il 3 dicembre dello scorso anno, la Topolona è scomparsa dalla circolazione.

Gabriella Giammanco

Deputata palermitana, Gabriella Giammanco è giornalista professionista: prima inviata per una trasmissione di costume su un’emittente siciliana, poi è entrata nella redazione del Tg4 di Emilio Fede. Quando viene candidata nella circoscrizione Sicilia per la Camera dei Deputati nelle elezioni politiche del 2008, l’Ansa parla di un colpo di scena: “Confermato l’inserimento a sorpresa della giovane giornalista del Tg4 Gabriella Giammanco, originaria di Palermo, il cui nome sarebbe stato caldeggiato personalmente da Berlusconi”. Così, la nipote di Michelangelo Alfano, definitivamente condannato come boss di Bagheria legato a Bernardo Provenzano, è balzata agli onori della cronaca. Ma l’Italia si accorgerà di lei solo per il pizzino sdolcinato di Berlusconi destinata a lei e alla collega Nunzia De Girolamo durante un dibattito alla Camera: “Gabri, Nunzia, state molto bene insieme! Grazie per restare qui, ma non è necessario. Se avete qualche invito galante per colazione, Vi autorizzo (sottolineato) ad andarvene! Molti baci. Il Vostro Presidente”. La risposta: “Caro…(dolce presidente?) gli inviti galanti li accettiamo solo da lei”.

Sempre presente in aula (solo il 10 per cento le assenze alle votazioni elettroniche, ndr), il suo impegno è diviso tra la difesa degli animali (“Grazie al mio intervento, e alla collaborazione dell’onorevole Carlucci, sono state introdotte agevolazioni fiscali a favore dei circhi senza animali”) e l’esaltazione del capo: “Berlusconi, ancora una volta, ha saputo mettersi in gioco dimostrando di amare profondamente il suo Paese. Prestando la sua voce allo spot del Ministero per il Turismo si è impegnato in prima persona a sostenere il capitale storico, culturale e paesaggistico dell’Italia. Chi meglio del Presidente del Consiglio può sponsorizzare il nostro straordinario Paese?”. Infatti, i primi dati ufficiali parlano di un crollo della presenza di turisti stranieri per l’estate che va concludendo. Ultimamente l’onorevole Giammanco si fa spesso vedere in giro con il direttore del Tg1, Augusto Minzolini.

Nunzia De Girolamo

Galeotta fu la “pigotta”. Nunzia De Girolamo, 35 anni a ottobre, avvocato coordinatrice di Forza Italia per la città di Benevento, incontrò Silvio Berlusconi al termine di un comizio nel 2007. Erano gli anni in cui i pretoriani campani del Cesare di Arcore facevano a gara per presentare giovani e procaci militanti al capo. A quell’incontro Nunzia arrivò con una di quelle bambole di pezza che l’Unicef utilizza per raccogliere fondi: “Questa è per Lei, si chiama Libertà”, disse porgendola al Capo. Un anno dopo, con la caduta del Governo Prodi, era seduta accanto a Gabriella Giammanco tra i banchi della Camera dei Deputati. Fu subito ribattezzata la “Carfagna del Sannio”.

Nelle ultime settimane il nome della De Girolamo è stato il più gettonato come sostituta alla guida del partito campano di Nicola Cosentino. C’era anche lei – insieme a Verdini, Cicchitto, Gasparri, Quagliariello e La Russa – al vertice di Palazzo Chigi che ha portato alle dimissioni da sottosegretario di Nick ‘O mericano. “Anch’io ho sentito questa notizia – si è schermita al termine dell’incontro la Carfagna del Sannio- ma oggi Berlusconi ha all’ordine del giorno questioni di governo e non di partito”. E intanto si fa promotrice di un progetto autonomista della sua provincia, il Molisannio.

Francesca Pascale

Napoletana di Fuorigrotta, 25 anni lo scorso 15 luglio: Francesca Pascale ne aveva 21 quando conobbe Silvio Berlusconi, durante una cena con gli europarlamentari azzurri. Era il 2006 e Francesca, insieme con Emanuela Romano aveva da poco dato vita a Napoli al comitato “Silvio ci manchi”. Fino a pochi giorni prima, aveva fatto la “velina” su un’emittente locale, “TeleCafone”. Poi, prese il volo. Nel vero senso della parola: a novembre 2006, sale con le sue avvenenti compagne (oltre alla Romano c’era Virna Bello, ndr) sull’aereo privato del Premier che le porta a Villa Certosa. Di aereo in aereo: il 13 luglio 2007, al termine di una manifestazione di Forza Italia a piazza del Plebiscito, la Pascale torna sullo stesso aereo per una cenetta riservatissima sulla pista di Capodichino. Con lei, oltre alla Romano e alla Bello, quella volta c’erano pure le gemelle De Vivo (più volte, poi, avvistate ai summit napoletani del Premier sulla munnezza, ndr). Di lì a poco la Pascale sarà chiamata a Roma, prima come collaboratrice all’ufficio stampa di Forza Italia a stretto contatto col Capo, poi nello staff del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Diventa la pupilla del Presidente. Lei capisce e passa all’incasso. Così, proprio mentre scoppiava il “caso Noemi”, arriva la candidatura blindata alla Provincia di Napoli. Per lei si mobilita tutto il partito. A gestire la macchina elettorale sarà il coordinatore cittadino degli azzurri, Maurizio Iapicca. Una campagna elettorale costosa, quella della Pascale, che per un mese e mezzo ha avuto il suo quartier generale proprio all’Hotel Vesuvio, alloggio incluso. Era lì anche la sera della festa di Noemi a Casoria ad attendere il Premier fino a notte inoltrata solo per mostrargli “le bozze dei manifesti elettorali”.

Alla fine verrà eletta consigliera provinciale con quasi 7.500 voti di preferenza, un terzo di quelli espressi dagli elettori nel suo collegio. Tre anni prima, alle Comunali, ne aveva raccolto appena 83 nella stessa zona della città. Un plebiscito che non le varrà l’agognata poltrona di assessore. Nemmeno con l’ultimo rimpasto, che pure la vedeva in pole-position: “Non me lo aspettavo, ma alcuni colleghi hanno proposto davvero il mio nome come assessore al Turismo, il documento sarà presentato a breve, sono felicissima”. Alla fine, però, le è stata preferita la “meteorina” Del Giudice e Francesca l’ha presa proprio male. La notizia, l’ha raggiunta ad Antigua, dove era stata invitata, insieme con la deputata Maria Rosaria Rossi e l’architetto Garamondi, nella tenuta del Premier. Una vacanza programmata in coda al G20 in Brasile, alla quale Berlusconi ha dovuto rinunciare dopo che è iniziata a circolare la notizia.

Emanuela Romano

La sua storia si intreccia con quella di Francesca Pascale: insieme fondano il comitato “Silvio ci manchi”; insieme frequentano Palazzo Grazioli e Villa Certosa, cene pubbliche o riservatissime a bordo pista. Laureata in Psicologia, master in marketing e comunicazione in Publitalia ‘80, Berlusconi stravede da subito per lei: la vuole prima deputato, poi europarlamentare. Agli inizi del 2008, ai genitori della ragazza in visita a Palazzo Grazioli, Berlusconi dice “mi date l’onore di fare di vostra figlia un deputato della Repubblica?”. E la fa accomodare al suo posto dietro la scrivania di Palazzo Grazioli. Una scena da “mille e una notte” ma il finale è amaro: la candidatura naufraga miseramente. Sarà così anche nel 2009 per il Parlamento Europeo, dopo essersi dovuta sorbire la scuola di partito con Denis Verdini e Renato Brunetta. Papà Cesare, artigiano dei presepi, per protesta tenterà di darsi fuoco proprio davanti alla residenza romana del Premier. Toccherà a Nicola Cosentino trovare a Emanuela una sistemazione. L’ex sottosegretario, propone la ragazza a diversi imprenditori campani ma le proposte sono per lei “irricevibili”: sognava uno scranno in Parlamento, le offrono una comoda poltroncina da segretaria d’azienda. A marzo 2010, per la Romano arriva la candidatura alle regionali, con la promessa di un posto nella giunta del Presidente Caldoro. Il claim della sua campagna elettorale sembra più un avvertimento al suo Pigmalione che agli elettori: “Mo’ basta! Arap l’uocchie”. Contrariamente a quanto era stato per la Pascale, però, il partito al suo fianco non c’è ed Emanuela sarà la meno votata in assoluto del Pdl. Poco male: un mese dopo sarà nominata assessore al Comune di Castellammare di Stabia, la ex Leningrado del Sud appena espugnata dal centrodestra. Deleghe pesanti per lei, lavoro e politiche sociali in una delle aree del Paese più colpite sul fronte occupazionale: “Sono stata chiamata come tecnico”, dichiara decisa appena nominata. Ora, sembra aver trovato la sua dimensione: “La pace interiore è una grande forma di energia!!!” ha scritto alle ore 8,19 del 4 giugno sulla sua pagina Facebook. E a chi le chiede come trovare il giusto equilibrio, risponde: “Continua a cercare, a volte basta solo vedere meglio ed è già lì dentro di noi…”. Un po’ Freud, un po’ Quelo.

Virna Bello

Era la terza del gruppo “Silvio ci manchi”. Più che alla politica amava dedicarsi alle feste mondane di provincia: faceva la pr, per tutti era la “braciulona”. Sarà la prima a ottenere un incarico: assessore comunale all’Istruzione a Torre del Greco, la sua città di origine. E anche la prima a confermare la propria presenza a Villa Certosa nell’ottobre 2006 con le amiche Francesca ed Emanuela: “Ricordo ogni particolare perché in quell’occasione mi resi conto che il paradiso esiste pure sulla Terra… Il viaggio a Villa Certosa rappresentò una spinta decisiva, in termini di entusiasmo e passione, per intraprendere diciamo così la carriera politica” ha dichiarato al portale napoletano www.metropolisweb.it. Sarà anche la prima a rimanere senza incarico: un anno dopo la nomina le è stata revocata.

Giovanna Del Giudice

Ventisei anni, iscritta alla facoltà di giurisprudenza, un passato da ragazza immagine al Billionaire e da meteorina nel tg4 di Emilio Fede: tanto è a Giovanna Del Giudice bastato per finire tra le “Papi Girl” della scuola di formazione azzurra in cui nella primavera 2009 si allevavano veline per Bruxelles. Le parole di Veronica Lario, il “ciarpame senza pudore” denunciato dopo la festa per i 18 anni di Noemi Letizia a Casoria, ostacolarono la sua candidatura: “Non protesto, ma un po’ ci resto male. Avevo anche firmato dal notaio” dichiarò all’indomani della sua esclusione tornando a fare da assistente parlamentare (ha lavorato con i senatori Ghigo, Rizzotti e Picchetto). Anche per lei, ci sarà un posto alle regionali in Campania ma, con 4000 voti, Giovanna risulterà la penultima dello schieramento azzurro. Peggio di lei farà solo Emanuela Romano, nominata poi assessore comunale a Castellammare di Stabia. Un posto a Giovanna lo troverà, invece, Luigi Cesaro, che agli inizi di luglio la nomina nella sua giunta provinciale a Napoli: assessore alle pari opportunità e alle politiche giovanili. “Giovane ed ex meteorina: e allora? L’ho premiata e non me ne pento affatto” ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno il Presidente amico prima di don Raffaele Cutolo poi di Silvio Berlusconi.

Antonia Ruggiero

“Ho salvato la Giunta Provinciale di Avellino da un destino come quello di Taranto” (giunta annullata dal Tar per mancato rispetto delle quote rosa) raccontava appena pochi mesi fa Antonia Ruggiero, la prediletta irpina del premier. Perché era l’unica donna nella Giunta di Cosimo Sibilia, il presidente senatore (doppio incarico), anche se imposta direttamente Berlusconi. Figlia di imprenditori, sposata con un giornalista Rai, bruna con gli occhi di ghiaccio che hanno stregato il premier: nel 2008 il nome della Ruggiero era stato cassato all’ultimo momento dalla posizione numero cinque della lista di Forza Italia alla Camera. “Ero in quota Rotondi, ma la mia era una candidatura del presidente Berlusconi e, purtroppo, sono stata inspiegabilmente silurata all’ultimo minuto. Ci sono rimasta di gesso”. Un anno dopo, stesso refrain per le Europee. Il rimedio è quel posto da assessore provinciale alle politiche giovanili e alle pari opportunità. Ma non basta, Berlusconi impone nuovamente il suo nome in lista alle regionali. Come per la Del Giudice e la Romano. Per lei, però, il premier ha preteso l’impegno dell’intero partito e alla fine la Ruggiero è risultata la prima eletta nella provincia di Avellino, mandando su tutte le furie l’ex capo dell’opposizione in Consiglio, il finiano Franco D’Ercole, che non ce l’ha fatta a essere riconfermato. Ora guida la commissione cultura, con auto blu e indennità aggiuntiva.

Nicole Minetti

“Sono adeguata al ruolo”. La giovane e bella Nicole Minetti al suo primo giorno da consigliere regionale si è mostrata decisa e spavalda. Purtroppo ai giornalisti non è stato consentito porgerle domande perché dalle sue spalle è spuntata una signora di mezza età che con piglio preciso ha agguantato e allontanato i microfoni. “La dottoressa Minetti non parla, io son la sua pierre”. Abbandonati i microvestiti con i quali ha tentato di sfondare nel dorato mondo televisivo (fra cui i casting per Colorado Cafè di Italia 1 e i passaggi in Scorie su un’altalena), la 25enne Minetti si è presentata in aula con un abito monacale grigio chiaro. Su di lei si erano scatenate polemiche furibonde perché Berlusconi aveva imposto la sua candidatura nel listino blindato di Roberto Formigoni. Scalzando volti e nomi più noti, come Paolo Cagnoni, l’assistente del ministro Sandro Bondi. Ma l’ordine arrivato da Arcore non poteva cadere nel vuoto.

Silvio Berlusconi e Nicole Minetti si sono incrociati un anno fa. Quando la giovane di Rimini, arrivata a Milano per la specializzazione di Igiene dentale al San Raffaele, venne reclutata per fare la hostess allo stand di Publitalia da Luigi Ciardello. Accomodata su uno sgabello, con tacchi 12, tailleur bleu scuro con doverosi spacchi e adeguate scollature, il Cavaliere rimase folgorato. Questo almeno raccontano i soliti maligni, gli invidiosi retroscenisti. Lei, pur non avendo mai fatto mistero dell’amicizia nata con il premier, ha sempre tenuto a precisare di essere “adeguata”. Io, ha detto in una (rarissima) intervista al Corriere della Sera rilasciata prima di essere eletta, “ho il mio curriculum, mi sono preparata e credo di essere adeguata al ruolo”. Certo “sono consapevole di essere giovane e di avere ancora molto da imparare. Ma non mi piacciono i giudizi affrettati e credo che le persone vadano misurate sul campo”. E poi fa una richiesta: “Potreste smettere di pubblicare le foto di quando ho lavorato in tv? Il mio mestiere è un altro”. Ovviamente il Corriere della Sera pubblica l’intervista corredata da due foto. Una che ritrae Minetti ai tempi della tv con abiti a dir poco succinti e l’altra nella nuova veste: niente più scollature audaci né lunghi capelli al vento ma una casta camicia bianca e capelli raccolti. Al primo giorno tra i banchi del consiglio regionale si è conquistata l’interesse dell’altra matricola: Renzo Bossi. Il trota, in appena due ore, ha colto l’adeguatezza in aula di Nicole Minetti.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/10...italiana/58592/
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 18/11/2010, 11:22




http://www.unita.it/news/italia/105900/io_...rafia_di_nicole

Intervista con Nicole Minetti, ex igienista dentale di Berlusconi ora consigliera in Lombardia.

Io, Nicole, vedo un solo leader Autobiografia di Nicole


di Alessandro Capricciolitutti gli articoli dell'autore Avete mai provato a farvi un giretto sul sito di Nicole Minetti? A me è venuta l’alzata d’ingegno di farlo oggi, e guardate qua che strana intervista mi è apparsa quando ho cliccato sulla voce “CHI SONO”.

Andiamo a vedere chi è davvero Nicole Minetti.

Una ragazza semplice, ambiziosa, studiosa.

studiosa? ma come, va ancora a scuola? sarà mica minorenne pure lei...

Si pensa a lei solo come a una bella ragazza.

Beh, è un complimento, non credo sia un limite. Un limite sarebbe non conoscersi.

...non conoscersi? e adesso che c'entra, 'sta cosa del "non conoscersi"?

Sembra un richiamo a Socrate e al suo monito: "Conosci te stesso". Che studi ha fatto?

Maturità classica e poi laurea in igiene dentale al San Raffaele a Milano con 110 e lode.

ahhh ecco, era per lanciare la domanda sugli studi classici... vabbe’, dai, si vede che ci tiene…

Ne va fiera.

Sì, molto. Le spiego subito perché. Prima mi sono definita semplice, ambiziosa, studiosa. Sa che cosa significa?

be', credo di sì, è uno che ti sta facendo un'intervista, saprà l'italiano, no? a proposito, si sa chi è che intervista?

Ecco lo dica. Partiamo dalla semplicità. Che cos'è per lei?

È l'umiltà, è il saper essere sé stessi.

ok, la semplicità è l'umiltà. cos'è, stanno giocando a Taboo?

L'ambizione?

Ambire significa girare intorno a qualcosa, quindi puntare a qualcosa. Bisogna puntare sempre in alto per migliorarsi e superare i propri limiti.

aridaje, l'abbiamo capito che ha fatto il classico, suvvia... pare un'interrogazione di greco e latino, mica un'intervista...

Non ha paura di cadere?

No, paura no, mi definirei più cauta che paurosa. L'importante – come dicono i saggi – è rialzarsi sempre e comunque.

ma come, gli ha chiesto che vuol dire "semplice e "ambiziosa", e invece "studiosa" no? uffa, già mi pregustavo un'altra dissertazione etimologica...

Ne è certa già a 25 anni?

Mi è già successo e se non avessi la forza che ho, la determinazione, non sarei dove sono.

in effetti per andare in questura a recuperare la nipote di Moubarak ce ne vuole, di determinazione…

Ecco prima di parlare del suo attuale traguardo, l'elezione in Consiglio regionale, mi racconti in breve chi è stata Nicole finora.

Una persona che fino ai diciotto anni ha vissuto la sua adolescenza nella spensieratezza pura, in tranquillità. Posso dire che ho vissuto la giovinezza a 360 gradi. Scuola, discoteca, primi amori. Non ho mai avuto restrizioni particolari dalla mia famiglia e questo mi ha responsabilizzato molto, perché ti senti libera di fare delle scelte nella consapevolezza che potrai sbagliare. Ma sbagliare serve nella vita, ti forma.

perle di saggezza, ho i brividi.

E così dopo la maturità decide di trasferirsi a Milano, perché?

Perché Milano rappresenta tutto: è la città italiana che più di ogni altra incarna la voglia di fare, la sfida con sé stessi. A Milano se sei in gamba ce la fai.

certo, d'altronde come si dice? Milano, the land of opportunities...

Non è facile lasciare la propria terra e la propria famiglia.

ehhh andare da Rimini a Milano, poi, è un viaggio della speranza, peggio degli emigranti degli anni venti...

Qui emerge il mio aspetto politico

ah sì, emerge? ma dove?

e mi sento di rappresentare tanti che vengono a studiare a Milano da ogni parte d'Italia.

caspita, e loro lo sanno?

Certo che è difficile lasciare la propria casa, i propri amici, la propria città. Ma – come dicevo prima - arriva un punto nella vita in cui devi scegliere se continuare a fare Peter Pan o se vuoi assumerti delle responsabilità. Poi ho la fortuna di avere una gran bella famiglia in cui c'è dialogo su tutto, c'è sostegno sempre. Oggi non sarei quello che sono senza di loro.

Questa è la Nicole privata se vogliamo dare una definizione. Ma come nasce in questo quadro la passione per la politica?

Non mi chieda come o perché, ma dentro di me ho sempre saputo che avrei percorso questa strada nella mia vita.

ecco, invece io glielo chiederei, come o perché. vedrai che ora glielo chiede. no, mi sa che non glielo chiede. ma si sa chi è questo che intervista?

Va bene, ma c'è un'occasione che ha permesso a questa energia di sprigionarsi?

oh, bene, ecco le domande piccanti!

La tradizione familiare.

Si spieghi meglio.

ecco, sì, si spieghi meglio, neanch'io ho colto...

Sono cresciuta in una famiglia dove, dalla nonna al padre, sorella, tutti – ma proprio tutti – avevano e hanno un'adorazione per Silvio Berlusconi.

ah, ecco,è proprio una questione genetica…

Poi però c'è un fatto.

Quale?

Sono riuscita a superare i test d'ingresso al San Raffaele, un mondo che Berlusconi ha contribuito a creare. Lì ho sperimentato nella quotidianità che cosa sia l'organizzazione, l'efficienza, ma anche e soprattutto la cura, l'attenzione per la persona.

certo. in particolare su alcune persone, ma lasciamo correre...

Però a molti suoi coetanei e anche a giovani trentenni magari il suo ruolo provoca una certa invidia. Si sente di aver fatto la famosa gavetta?

Guardi, proprio perché sono realista e abituata a dire ciò che penso, io la gavetta nella vita l'ho fatta. In politica la sto facendo. Non parto con la presunzione o l'arroganza di chi si sente arrivato.

insomma, gavetta... per ora mi pare che se la stia prendendo un tantino comoda. come dite? ah, già, internet è pieno di calunniatori comunisti...

Procediamo per gradi. Partiamo dalla gavetta nella vita.

ecco, mi sa che è meglio...

Ho studiato e mentre studiavo, non me la sentivo di pesare interamente sul bilancio della mia famiglia. Ho una sorella e non volevo gravare in toto. Così ho fatto la hostess nelle fiere, la traduttrice (sono madrelingua inglese).

Mi sembra che abbia fatto Tv?

come sarebbe, "mi sembra"? dai, lo sanno anche i bambini di sei anni... ma insomma, si può sapere chi è che la intervista?

Certo, diverse apparizioni in vari programmi fino ad arrivare al ruolo di ballerina.

Qualcuno l'ha criticata?

E perché? Le critiche tout court non mi interessano. Io rifarei tutto.

Rifarebbe tutto? ma come, non era lei che in campagna elettorale chiedeva ai giornali: "Potreste smettere di pubblicare le foto di quando ho lavorato in tivù"? Mah...

La mia formazione classica

e daje co' 'sta formazione classica...

mi ha insegnato che esistono vari strumenti e solo il loro uso può essere negativo o positivo.

vabbe', dai, fin qua può arrivarci anche uno che ha fatto ragioneria...

Non si capisce perché ci sia nel nostro Paese ancora un retroterra culturale secondo cui lavorare in tv porti disvalore.

ma figurati! se tutte le mamme d'Italia vorrebbero che le figlie facessero le veline, di che retroterra parla?

Per me è stato utilissimo, semplicemente un lavoro. Pensavo mi piacesse e invece ho capito che quello non era il mio mondo. Poi c'è un dato.

Sentiamo.

Dovevo conciliare lo studio. Io ho praticato la danza classica per dieci anni a scuola da mia madre. Quindi con il ballo me la cavo. Ho messo a frutto ciò che sapevo fare. C'è chi conosce il latino e dà ripetizione e chi sa danzare e balla. Qual è la differenza? In più quest'attività mi permetteva di frequentare l'università e di studiare, perché lavoravo di sera fino all'una di notte, ma alle sette del mattino ero in piedi pronta per andare a lezione.

ok, abbiamo capito, ora andiamo al sodo...

Ha detto che in Tv non si sentiva a casa. In politica?

Mi sento decisamente a casa.

Due osservazioni. La prima. Che cosa non le piace della politica?

Sicuramente il teatrino della politica, quel rito bizantino inutile, fine a sé stesso: provoca solo l'allontanamento della gente.

non me ne parlare... il parlamento, le minoranze, quella cosa che bisogna discutere prima di decidere... una nausea, una noia guarda...

Che cosa le piace invece della politica?

Il potere

perbacco, meno male che ogni tanto c'è qualcuno che lo ammette!

ovvero il poter fare le cose per gli altri

ah, ecco. che palle, però, una volta che aveva detto una cosa originale...

il poter essere sempre disponibili e pronti all'ascolto delle esigenze del territorio che rappresenti. Solo in questo modo infatti, stando in mezzo alle persone, alle famiglie, ti rendi conto dei problemi e comprendi che è doveroso risolverli.

ah, la Minetti sta in mezzo alle famiglie? ma quando?

Da tutti il potere è però visto con accezione negativa.

Da me no. Anche in questo caso mi aiutano i miei studi.

ancora con questi studi? ma la Minetti crede di essere stata l'unica a fare il classico? no, perché io qualcun altro lo conoscerei, eh?

La parola potere è bellissima. Significa poter far qualcosa, come ho detto. Se la fai con passione per la tua gente, è meraviglioso. La politica non è una scienza astratta, ha a che fare con la vita di tutti i giorni. Mi sento vicina come ramo – diciamo di specialità – al settore sanitario, ma anche al mondo dei giovani.

mmm settore sanitario e mondo dei giovani... che abbia in mente un provvedimento contro l'acne?

Faccia un invito a quelli della sua età.

Volentieri. Primo: procrastinare mai, mai perdere tempo. Due: essere determinati e credere in ciò che si fa sempre, nonostante tutto e tutti. I giovani sono la classe dirigente futura, bisogna parlare di più a loro. Spesso si parla di loro, ma nessuno – a parte uno – li coinvolge.

e ce ne siamo accorti, che li coinvolge...

In quell'uno, chissà perché, leggo un nome e cognome: Silvio Berlusconi.

che acume...

Chi è per lei?

L'unico punto di riferimento nello scenario politico.

dai, però anche Bondi un pochino, su...

L'unico?

Sì, senza dubbio. È l'unico che dà spazio davvero ai giovani.

ci risiamo. questo s'era capito, dai, ma sorvoliamo...

Gli altri parlano, ma poi non si fidano.

ah, sul fatto che si fidi non c'è dubbio. pure di quelle giovani che entrano a casa sua e registrano col telefonino...

Ci sono certi che urlano nelle piazze dicendo che alle prossime elezioni candideranno tanti ragazzi. A me sembra – mi corregga se sbaglio – che io abbia 25 anni e sia consigliere regionale della Lombardia, che la Gelmini, la Carfagna, la Meloni, Alfano, siano diventati ministri giovanissimi. Sa che vuol dire?

ah, ecco, ora le domande le fa direttamente lei...

È lei che fa politica. Io mi limito alle domande. Ce lo spieghi.

giusto, ce lo spieghi...

Berlusconi è come quel padre che non ha paura di essere superato dai figli, ma dà loro fiducia e trasmette loro tutto ciò che sa, perché sappiano essere nella vita più bravi di lui. La sfido a trovare un altro leader che faccia questo, un altro leader così aperto e di vedute così ampie.

amplissime (ho fatto lo scientifico ma il plurale di ampio lo so, visto che bravo?): roba tipo "meglio le belle ragazze che essere gay" è un vero e proprio inno all'ampiezza di vedute...

Molto chiara. Quali sono ora i suoi obiettivi?

Innanzitutto conoscere e capire fino in fondo la macchina politica e di governo. E stare fra la gente per risolvere i problemi, per percepirne i bisogni, per aiutare insomma a costruire un mondo migliore.

siamo ai massimi sistemi...

Un obiettivo che sa di utopia.

No, sa solo di impegno, tanto lavoro e tanto sacrificio. Ma si può fare, quindi si deve fare.

...disse Sylvester Stallone in "Rocky 4"...

Giudica il PdL un partito interprete di questo?

Certo. Ne vede altri? Io no. Poi ovviamente come ogni movimento, il PdL è fatto di uomini e donne, è fatto di persone. Ci sono quelle più volenterose e quelle che lo sono un po' meno, ma sul piano programmatico e valoriale il Popolo della Libertà raccoglie le tradizioni migliori della nostra storia democratica e sa compiere scelte lungimiranti. Se non provi a immaginare il futuro, non sei un politico serio e credibile. La lungimiranza è la dote che dimostra quanto amore ci sia in ogni azione che facciamo.

per dirla tutta giusto l’altro giorno, sul giornale, c'era scritto che Berlusconi puntava a resistere in sella un mese... se questa è la sua idea di lungimiranza, delle due l’una: o non è vero che la Minetti ha fatto il classico, oppure il giorno in cui spiegavano l’etimologia del termine era a casa con la febbre.



15 novembre 2010

_______________________________________________________________

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...o-fermo-643457/

Nicole Minetti, in giro a Milano su un’auto sottoposta a fermo


Nicole Minetti, la consigliera regionale a cui era stata affidata Ruby nel maggio scorso, va in giro con una Mini sottoposta a fermo amministrativo. Lo scoop è di Novella 2000, che giorni fa aveva mandato un fotografo sulle tracce della ragazza e di un suo misterioso accompagnatore. Nelle immagini si vedono i due che salgono su una Mini. Ma è bastata una breve ricerca per arrivare a scoprire una sorpresa.

La macchina è sottoposta a fermo amministrativo, non potrebbe quindi circolare, a meno che la Minetti non abbia ancora ricevuto la comunicazione del provvedimento o che abbia già pagato il debito e si sia dimenticata di comunicarlo alle autorità. Dalla ricerca è emerso che l’ex igienista dentale del premier Berlusconi avrebbe un debito di ben 3015 euro con una società di riscossione crediti, probabilmente di multe arretrate.

17 novembre 2010 |
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 9/2/2011, 17:35




http://www.giornalettismo.com/archives/113...inite-a-raiset/

Tutte le ragazze del presidente finite a Raiset


9 febbraio 2011 L’elenco delle ragazze che hanno avuto frequentazione con il premier e poi sono passate agli schermi televisiviCarlo Tecce del Fatto Quotidiano si imbarca in un’impresa titanica: elenca tutte le ragazze che sono passate alle cronache come frequentatrici delle feste di Silvio Berlusconi, e che sono passate per Mediaset o in Rai, dentro programmi come Grande Fratello e simili; sono appena 28 (click per ingrandire l’immagine):

image

Cinzia Molena Ha trascorso soltanto 46 giorni nella casa del Grande fratello nel 2005. Dai verbali risulta spesso ad Arcore. Una veloce esperienza a Bulldozer su Rai2, poi attrice a Cento Vetrine, la soap opera pomeridiana di Canale5
Imma De Vivo assieme alla sorellina Eleonora è la gemellina napoletana portafortuna di B., scoperte dall’Isola dei Famosi due anni fa nella categoria ‘non famosi’. Abitava all’O l ge t t i n a
Eleonora De Vivo nota per l’Isola dei Famosi 2008, inquilina dell’Olgettina. Il suo compagno Massimo Grasso, ex consigliere comunale di Forza Italia, è indagato per associazione a delinquere di stampo camorristico
Raffaella Fico Inizia con il Grande Fratello nel 2008, poi lavora per Mediaset a Italia1. Ha cominciato la stagione a Controcampo su Rete4, ora partirà per l’Isola dei Famosi, debutto con la tv pubblica
Siria De Fazio Prima di entrare nella casa del Grande Fratello, l’anno scorso, aveva partecipato a un ferragosto e a un capodanno a villa Certosa nel 2008. “Soltanto per lo spettacolo del mangiafuoco”, dirà in un’intervista
Francesca Cipriani Concorrente del Grande Fratello nel 2006, dopo un periodo di anonimato, ritorna in televisione su Italia1 con la Pupa e il Secchione. Sostituirà la Fico, in partenza per l’Isola, a Trasformat su Italia1
Raissa Skorkina Ex ragazza immagine del Billionaire di Flavio Briatore, fa parte della scuderia di Lele Mora: in una telefonata chiede all’agente come parlare con ‘lu i ’ ( B e rlu s c o n i , ndr), per il Grande Fratello
Sara Tommasi Debutta in televisione come valletta di Paolo Limiti nel 2004 su Rai1, raggiunge maggior successo all’Isola dei Famosi nel 2006. Ex scuderia Mora, ha lavorato a Mediaset
Carolina Marconi Concorrente del Grande fratello edizione numero 4, dopo alcune apparizioni televisive, fa parlare di sé per le feste a Palazzo Grazioli dall’estate 2009
Barbara Guerra Fa parte della scuderia di Lele Mora, debutta in televisione nel 2004 come valletta alla Domenica Sportiva. Poi è nel corpo di ballo dei Migliori anni su Rai1. Passa a Mediaset: il reality la Fattoria e una rubrica di calcio su Rete4
Sabina Began Già conosciuta come ‘l’ap e regi n a ’ per le sue capacità organizzative nelle residenze del premier, a Sky ha detto di essere lei il Bunga bunga. Attrice di serie televisive, spesso a Mediaset
Maristhelle Garcia Polanco Durante le ultime feste nella villa di Arcore, era ballerina per Colorado Cafè. Ha lavorato in Rai per Artù e Bulldozer e su Italia1 per la Pupa e il Secchione
Angela Sozio Ex del Grande fratello, fotografata nel 2007 sulle ginocchia del premier a villa Certosa. Doveva candidarsi alle Europee 2009, invece è tornata in tv: opinionista della Pupa e il Secchione
Aida Yespica La ballerina venezuelana conosce da tempo il presidente del Consiglio. La sua carriera ha una svolta nel 2004 con l’Isola dei Famosi. Ultimo programma su Italia1: Fenomenal
Camille Cordeiro Charao Ex ballerina di Scorie e Artù su Rai2. Il suo nome compare già nel 2008 nel giro delle feste di Palazzo Grazioli organizzate dall’i m p re n d i t o re Gianpaolo Tarantini
Nicole Minetti Prima di entrare come consigliere (dal listino bloccato) in Regione Lombardia, l’igienista dentale ha avuto un passato televisivo. Prima in Rai a Scorie, poi a Mediaset a Colorado Cafè
Barbara Faggioli Fa parte della scuderia di Lele Mora. Ha lavorato sia in Rai (Italia allo specchio e Pirati) che a Mediaset (Lo show dei record e Ballando e cantando)
Ludovica Leoni La gavetta anche per lei passa per la Pupa e il Secchione su Italia1. Ballerina di Colorado Cafè con la Cipriani e la Polanco. Con la Fico compare in alcuni video di Saturday Night Live Rasa Kulyte fa parte del giro romano delle feste del presidente del Consiglio. Riesce a strappare un contratto per il Lotto alle Otto su Rai2, storica rubrica del servizio pubblico
Elena Morali Ventenne bergamasca ha esordito in televisione con la Pupa e il Secchione su Italia1, un programma dove sono transitate tante ragazze che poi si sono ritrovate ad Arcore
Giovanna Rigato Il Grande fratello edizione numero 6 è soltanto l’antipasto. Poi diventa ospite fissa di Buona Domenica con Maurizio Costanzo e poi di Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso
Miriam Loddo Nota al pubblico di Mediaset perché corteggiatrice del ‘tronista’ Francesco Arca nel programma Uomini e Donne di Maria De Filippi su Canale5
Alessandra Sorcinelli Diventa popolare nel ruolo di Meteorina nel Tg4 di Emilio Fede. Nel 2009 era la madrina del programma Affari tuoi di Max Giusti su Rai1
Manuela Ferrera È una delle gemelline di Brescia che raggiunge la notorietà alla conduzione del meteo del Tg4. Dirà Emilio Fede: “Una si occuperà del bel tempo, l’altra del brutto”
Marianna Ferrera Insieme con la sorella gemella segue una carriera televisiva che inizia prestissimo, 18enni, al Tg4 di Fede e prosegue con il reality di Canale5 Un-due-tre stalla
Iona Visan detta Annina, romena, inquilina dell’Olgettina e assidua frequentatrice di Arcore, stava preparando un programma per bambini, ma non si è mai visto in tv
Elisa Toti Ha lavorato a Mediaset. Spesso al telefono con Nicole Minetti. Il consigliere regionale comunica il 14 ottobre scorso: “Amo’ mercoledì ore 11 firmiamo il contratto lì a Milano 2, via Olgettina 65. Bacino”
Floriana Marincea Ha partecipato alla Pupa e il Secchione su Italia1, quando è uscita dal gioco è stata sostituita da un’altra arcorina: Maristhelle Garcia Polanco

 
Top
7 replies since 10/9/2010, 15:53   3108 views
  Share