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Corsica

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Felipe-bis
view post Posted on 16/8/2010, 09:29




Un breve resoconto della mia vacanza in Corsica.

Nell'antichità la chiamavano Kallisté, 'la bella'; un nome appropriato, devo dire che è uno dei pochissimi posti che ho visitato -se non l'unico- che corrisponde alla perfezione alle sue immagini sulle cartoline, anzi, se possibile pure meglio.

Ha un mare strepitoso, detto da uno a cui il mare non piace granché, e un entroterra montuoso e selvaggio. La sua cima più alta, il Monte Cinto, sfiora la quota del Gran Sasso, per capirci, Il Gennargentu sta ben al di sotto.

Noi siamo stati nella parte nord-occidentale dell'isola, girando tra Porto (ed Evisa all'interno) e Saint Florent, con puntata finale a Bastia, nell'attesa del traghetto per Livorno. Di 'base' (albergo) stavamo a L'Ile Rousse: carina sebbene piccolina, prende il nome da un piccolo arcipelago di granito rosso, spettacolare soprattutto al tramonto, però ahimé unito alla terraferma da una strada asfaltata. Scogli ma anche sabbia: la spiaggia (come pure quella di Saint Florent e Calvi) ha l'acqua bassa per molti metri dal bagnasciuga, adatta per i bambini e per chi non sa nuotare (come me). Calvi idem: è una cittadina più grande e più vitale, anche dopo cena, molto suggestiva la città vecchia chiusa da mura e arroccata su gli scogli; Sanit Florent ha più che altro un grande porto turistico-chic, ma pure una bella spiaggia. A Porto l'atmosfera è diversa: la spiaggia è 'chiusa' in un piccolo golfo roccioso, con picco su cui svetta una antica torre genovese, ma alle sua spalle si alzano subito le montagne, così si vedono passeggiare bagnanti con il costume e l'asciugamano in spalla insieme ad escursionisti con le scarpe da trekking e enormi zaini in spalla. Bastia è abbastanza ordinaria, una cittadina portuale come tante. Sulla spiaggia fate attenzione al vento, che in tarda mattinata comincia a tirare e contringe a chiudere l'ombrellone, e ti appiccica la sabbia addosso.

Note: all'arrivo in albergo, prenotato (una stanza 'per due', senza specificare) un paio di mesi prima, abbiamo assistito alla consueta scena per cui quando si vedono arrivare due maschi subito si dichiarano desolati per non aver capito che non siamo una coppia 'regolare' e si offrono di cambiarci la stanza con una a due letti separati (che abbiamo rifiutato). Cose che ci sono successe solo in 'bassa Europa', temo che l'isola paghi il suo isolamento, molto remunerativo dal punto di vista turistico, con un pò di arretratezza culturale, ma è anche vero che i còrsi sono senz'altro più giustificati del Paesi 'continentali' che scontano altrettanto ritardo.
Dicevano che i còrsi sono un pò scontrosi: a parte due tipe che lavoravano in due supermercati, noi non l'abbiamo riscontrato.
Spostamenti: pòsto che praticamente non esistono trasporti pubblici se non nelle città più 'grandi' (praticamente solo Bastia), e che il mitico trenino della Balagne è solo turistico e folcloristico (a volerlo prendere per andare da l'Ile Rousse ad Ajaccio ci si metterebbe più di sei ore!), la macchina -o la moto- è indispensabile. Ma in questo caso ci si metta l'anima in pace: le strade sono strette (tranne due o tre routes nationelle) e tortuosissime, i trasferimenti sono di conseguenza lunghissimi, e in agosto ci si mette pure il traffico sul litorale. L'ideale, se si vuole girare l'isola e vedrne il più possibile, è programmare delle tappe fermandosi la notte in qualcuno dei numerosissimi campeggi presenti ovunque: si riduce lo stress e si può vedere di più nello stesso soggiorno.
La vita per un turista può essere effettivamente costosa, ma con qualche accorgimento, tipo fare la spesa al supermercato invece che mangiare tutte le sere al ristorante, si può risparmiare.

Infine una nota assai dolente: la sporcizia. I paesaggi, dicevo, sono da cartolina, ma quando scendi dalla macchina per vedere il paesaggio e fare qualche foto ti accorgi che non c'é anfratto, cespuglio o roccia sotto/dietro la quale non hanno buttato della monnezza: mari di fazzoletti di carta, bottiglie, lattine, cartaccia e quant'altro, e un tremendo puzzo di piscio. E' un vero peccato, sa un pò di 'profanazione di un tempio', almeno per chi su queste cose è sensibile e le nota.
Si dirà: sono i turisti che sporcano! Può essere (anche se mi viene difficile pensare che un turista parta da chissà dove con uno scaldabagno arrugginito e una lavatrice sfondata per venire a buttarli in Corsica...), ma anche in questo caso: ogni turista paga un euro di tassa al giorno, che altro farci con quei soldi, se non tenere pulito l'ambiente, che poi è prima di tutto 'casa' loro?

Comunque, l'isola vale il viaggio, e resta senz'altro nel cuore.
 
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